Flavia “Thynguel” Ferlito: le regole della creatività

Creatività e regole. Sembrano di primo acchito due aspetti inconciliabili perchè nell’immaginario comune  la creatività è senza regole. A volte sì, e alcune forme di creatività lo dimostrano. Ma spesso le regole non fanno altro che regalare struttura alla creazione, a definirla e renderla fruibile. Tutta la vita gli interessi di Flavia “Thynguel” Ferlito hanno ruotato intorno a questi due aspetti e in un un modo o nell’altro ha sempre ricercato le regole nella creatività e la creatività nelle regole. 

Flavia, di gusti eclettici, come dimostrano le scelte fatte nella vita: sia da un punto di vista professionale (Studi classici, diploma in flauto traverso, attestato statale di lingua tedesca e attestato professionale da programmatore) che hobbistico (lavori manuali come piccola falegnameria, lavoro a maglia, ricamo e ovviamente giochi). Il mondo dei giochi l’accompagna per tutta la vita, sin da quando negli anni ‘80 lo zio di 10 anni più grande (uno zio-fratello) ad ogni visita le regalava uno dei giochi da tavolo che non giocava più.

Il soggiorno in Germania, terra fertilissima e molto aperta al gioco, non fa che stimolare l’interesse che coltiva insieme alla sorella. Si aggiungono poi i primi computer con i loro giochi e per tutto il periodo scolastico continua così, a giocare nel tempo libero che non è molto tra liceo classico e conservatorio.  La svolta arriva dopo la maturità: parlando con amici musicisti scopre che sono giocatori di ruolo (una forma di gioco che non era molto conosciuta all’epoca se non si era nel giro e che era stata accennata sempre dallo zio-fratello ed aveva suscitato molto interesse) e si crea il primo gruppo. E’ amore a prima vista. Nel gioco di ruolo c’è tutto ciò che a lei piace: c’è la creatività, la fantasia, e la sfida di riuscire a fare ciò che si vuole all’interno delle regole. A lei piace da sempre leggere, vivere ed inventare storie e con il gioco di ruolo le si aprono infinite possibilità. E’ anche il momento del grosso boom di internet, quando da esperienza elitaria comincia ad essere più facilmente disponibile, ad essere possibile reperire materiali e contenuti. Al tempo stesso ancora l’aspetto umano è fortemente presente, al contrario di adesso. 

Flavia entra, insieme alla sorella, a far parte di un’associazione di ragazzi che hanno la loro stessa passione e lì conosce non solo altre forme di gioco ma anche nuovi sistemi di gioco. Pur giocando ancora a boardgames ad apprezzando i giochi di miniature (dove si unisce anche il fattore manualità che è un’altra sua passione), il gioco di ruolo rimane sempre la sua forma espressiva preferita.  La possibilità di staccare dalla quotidianità, immergendosi in avventure che sarebbero altrimenti impossibili e farlo insieme ad amici è un’esperienza stimolante che nel suo caso l’aiuta anche a fare i conti con una notizia drastica: una diagnosi di sclerosi multipla che mette in discussione (e nel futuro bloccherà totalmente) tutto ciò per cui aveva lavorato fino a quel momento. 

Il gioco diventa così anche un modo per staccare, per non pensare a ciò che l’aspetta ma senza isolarsi. Insieme all’associazione partecipano ad eventi ludici su scala nazionale come Expocartoon, Giochi in Comune, Romics, ma anche LuccaGames e ModCon (diventata ora Play). E’ un periodo molto attivo nella comunità ludica e lei lo vive in pieno.

Come è naturale con il tempo tutto si evolve: le persone lavorano, si sposano, fanno figli ed hanno meno tempo da dedicare al gioco. Ciò che era possibile fare 20 anni fa non è più attuabile, sia perché il tempo e le forze semplicemente non ci sono, sia perché la società è cambiata.  Però giocare è importante, come fare la spesa e lavarsi. Ed ecco allora che ci si organizza… con gruppi magari un po’ stagionati o prole che è stata traviata sin da piccola e modellata per essere il geek definitivo del futuro. 

Perchè se sei giocatore, lo sei per tutta la vita.

Vi invitiamo a esplorare il grande percorso di Flavia sul suo blog: thynello.blogspot.com

Cosplayer italiani: la storia del Cosplay made in Italy

I primi fruitori del fenomeno cosplay in Italia hanno il loro primo incontro di massa nel 1996 presso la fiera Lucca Comics & Games, nonostante già da alcuni anni prima era possibile scorgere alcuni appassionati in costume in queste manifestazioni, ma il fenomeno era maggiormente legato al fandom di alcune saghe cinematografiche (Star Wars  e Star TrekSignore degli Anelli e Giochi di Ruolo). I primi costumi erano sicuramente arrangiati ma soprattutto erano indossati da persone realmente appassionate di fumetti, e non fruitori di una moda internazionale come negli ultimi anni. in primis) o letterarie.

Qualche anno più tardi, con l’esplosione mediatica degli Anime in TV,  il fenomeno è cresciuto a dismisura fino ad arrivare ai centinaia di partecipanti del Cosplay Contest di Lucca Comics del ’96 ad opera dell’Associazione Culturale Flash Gordon. Primo serio evento per i Cosplayers nazionali in cui erano preponderanti i costumi ispirati alle star del fumetto di quel periodo, Dragon Ball e Sailor Moon.

Grazie al diffondersi su Internet di siti internazionali sul cosplay anche gli appassionati italiani hanno recepito da una parte, lo spirito genuino di questo movimento artistico, dall’altra le tecniche per la costruzione dei propri costumi, in maniera sempre più elaborata e somigliante alla contro parte animata.

Dopo alcune varie esperienze Fieristiche nazionali, che non sono mai riuscite ad eguagliare il successo del Contest di Lucca, da qualche anno il Festival del Fumetto e dell’Animazione di Romics, ha conquistato un numero sempre maggiore di cosplayer (nell’edizione 2005 si sono presentati all’entrata oltre 600 appassionati) diventando un punto di riferimento per i fruitori di questa passione. I migliori cosplayer, che si esibiscono a Romics, abilmente presentati dal MagicKnights, partecipano al World Cosplay Summit di Nogoya. Giorgia Vecchini, portabandiera italiana al WCS 2004 è stata proclamata vincitrice mondiale per la sua categoria. come rappresentanti del nostro Paese

Oltre LuccaComics e Romics, i maggiori eventi per il Cosplay Italiano sono l’altalenante Expo(Roma)Cartoon, Comiconvention, Cartoomics, la sinergica Fumettopoli, il Comicon di Napoli, Torino Comics ed altre. A tali eventi, legati principalmente ai Festival del Fumetto e dell’Animazione, si creano ogni anno in tutta Italia decine di eventi ad hoc, più o meno conosciuti, a cui partecipano un numero sempre maggiore di appassionati.

Solo a Roma, l’Associazione Culturale Satyrnet, organizza mensilmente raduni per i cosplayer capitolini, concerti di Cartoon Band ed eventi promozionali che vedono la partecipazione di centinaia di appassionati. Negli ultimi anni le stesse Case Editrici di Fumetti o Aziende Videoludiche organizzano eventi promozionali per i loro prodotti, coinvolgendo in maniera professionale numerosi cosplay come icone dei loro prodotti.

Il Fenomeno cosplay italiano sta avendo una grande diffusione su Internet. Ogni settimana nascono nuovi siti di Singoli o Gruppi di Appassionati, che pubblicano le foto dei loro costumi, le recensioni delle manifestazioni alle quali hanno partecipato ed informazioni e consigli per la creazione degli stessi costumi. I migliori siti personali dei cosplayer italiani selezionati dalla redazione di Satyrnet sono:

http://www.giorgiacosplay.com/

http://www.francescadani.com/

http://www.soniasegreto.com/

http://www.angelhitomi.com/

www.pamelacolnaghi.com/

http://duecomenoi.interfree.it/

http://www.talpilandia.com/

http://www.kayoshin.com/

www.cosplaymagicknights.com/

cosplayers.it/elisabetta/Main.htm

http://www.marikaroncon.com/

www.tokyobabyloncosplay.com/

http://www.didicosplay.cjb.net/

digilander.libero.it/Otaking/

fun.supereva.it/fabiocosplay/

http://www.rinoacosplay.com/

http://www.raine-loire.com/home2.htm

it.geocities.com/ba_selphie/

http://falketta.altervista.org/

http://www.angelic-girl.it/

blackfish.it/mangaeco/index.php

http://www.shibuyawalk.com/

http://yunacosplay.altervista.org/

digilander.libero.it/fumettari/

http://www.valechan.com/

angelteam.altervista.org/

http://mikucosplay.altervista.org/

Numerose sono le community ed i forum che si interessano all’argomento e che vedono la partecipazione ogni giorni di migliaia di cosplayer, i siti maggiormente visitati dagli appassionati, in particolare vorrei segnalare: www.anacosplay.it, www.cosplayers.tv, www.giorgiacosplay.com/public/forum/,   luoghi virtuali in cui i cosplayer si conoscono, scambiano idee e si preparano per i prossimi eventi.

Negli ultimi due anni il Cosplay Italiano è cresciuto a tal punto da convogliare l’attenzione dei media sul fenomeno. A cominciare da alcuni speciali sulle testate nazionali, come i sempre attenti articoli di Luca Raffaelli per Repubblica, il cosplay è successivamente stato messo alla berlina da alcuni programmi Televisivi (Lucignolo e Turisti per Caso) che hanno completamente frainteso lo spirito puro di questo movimento dandone una connotazione decisamente negativa. Ultimamente con il libro “Cosplay Culture” di Luca Vanzella e il programma tv “Cosplayers” di Gianluca Falletta si è cercato di dare al fenomeno una visione più chiara, scevra da inutili critiche pregiudiziali, rivalutando l’importanza sociologica del Cosplay per i suoi fruitori.

Il fenomeno italiano è estremamente variegato e abbraccia un target eterogeneo da preadolescenti fino a quarantenni professionisti. Non è difficile stupirsi della quantità e della qualità del Cosplay Italiano presso i numerosi eventi sparsi in tutto il paese ed è sicuramente interessante scoprire una realtà così eterogenea di appassionati che condividono la stessa passione. Non ci si deve stupire di incontrare a Romics un uomo quarantenne vestito da Sailor Mars ne tantomeno un avvenente ragazza che sfida il freddo di Novembre con un costume da Lamù.

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