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Quando l’hype detta moda: il cosplay italiano tra Hazbin Hotel, Mercoledì Addams e icone pop

C’è un momento dell’anno – anzi, diversi momenti – in cui le fiere diventano passerelle, i corridoi dei centri congressi si trasformano in mondi alternativi e le strade adiacenti ai poli fieristici si popolano di creature uscite direttamente da un manga, un anime, una serie TV o un videogioco. È il regno del cosplay italiano, un universo caleidoscopico e sempre in fermento, che segue, e spesso anticipa, le tendenze culturali e pop degli ultimi mesi. Nel cuore pulsante di questo movimento creativo si annidano influenze continue che arrivano direttamente dalle produzioni di maggior successo del momento: ogni anno – e, ultimamente, ogni stagione – c’è un nuovo personaggio che domina la scena. Non solo nei raduni o sui palchi delle competizioni cosplay, ma anche online, nelle community social, su TikTok e Instagram, nei tutorial di trucco e nei gruppi di crafting. Il cosplay, oggi, non è più solo passione, ma è diventato anche specchio istantaneo della cultura nerd contemporanea, una risposta visiva e creativa a ciò che amiamo, seguiamo, binge-watchiamo.

Se l’anno scorso è stato Mercoledì Addams a invadere fiere e social network, con il suo sguardo gotico e la sua iconica danza diventata virale, oggi tocca al caotico e provocatorio universo di Hazbin Hotel. Lo show creato da Vivienne Medrano, esploso inizialmente come fenomeno su YouTube e poi approdato su Prime Video con una serie animata prodotta da A24, è riuscito in qualcosa di rarissimo: portare uno stile visivo fortemente distintivo nel mainstream e creare personaggi talmente forti, visivamente e caratterialmente, da diventare immediatamente “cosplayabili”.

Basta fare un giro a qualsiasi evento nerd recente per trovarsi circondati da versioni italianissime di Charlie, Alastor, Angel Dust e Vaggie, reinterpretati con amore, cura per i dettagli e tanta voglia di dare corpo a un mondo surreale dove i peccati diventano potenziale redenzione. E in un’epoca in cui l’identità è sempre più fluida e la creatività non ha limiti, Hazbin Hotel è la tempesta perfetta per i cosplayer: personaggi androgini, abiti eccentrici, trucco scenico, performance vocali teatrali. Un sogno ad occhi aperti per chi ama mettersi in gioco e reinventarsi.

Ma l’effetto Hazbin non è certo un caso isolato. Lo abbiamo visto succedere anche con Bowsette, nata da una semplice fanart virale su Twitter e divenuta in pochissimo tempo una delle scelte cosplay più iconiche del web. O con Harley Quinn, la versione “Suicide Squad” interpretata da Margot Robbie, che ha colorato ogni evento nerd dal 2016 in poi con mazze da baseball glitterate e capelli bicolore. E ancora, Joker, versione Joaquin Phoenix, che ha letteralmente colonizzato le strade del Lucca Comics 2019, con decine e decine di clown tristi e inquietanti che ballavano sulle scale o declamavano monologhi esistenzialisti.

Il bello del cosplay in Italia è proprio questo: non è mai statico. È un organismo vivo, che si nutre di tendenze, hype, emozioni collettive. Quando una serie funziona, quando un personaggio riesce a penetrare l’immaginario con forza, ecco che l’intera community si mobilita. Sartorie artigianali si mettono all’opera, cosmaker aprono le commissioni, i social esplodono di work in progress, prove trucco, pattern, tutorial e foto in posa.

La risposta del pubblico è immediata. Perché il cosplay, oltre ad essere un atto d’amore verso un’opera, è anche un modo per entrare a far parte di qualcosa di più grande: una tribù, una narrativa condivisa, una moda effimera ma potente che unisce migliaia di persone che parlano la stessa lingua – quella della cultura geek. È anche una forma di resistenza artistica: in un mondo che corre veloce, dove ogni trend è destinato a sparire nel giro di poche settimane, il cosplayer lo afferra, lo indossa, lo rende carne e ossa. E lo fa vivere ancora un po’.

Chi ha frequentato fiere come il Romics, il Napoli Comicon o il Lucca Comics & Games, sa bene quanto questo sia vero. In un solo padiglione puoi trovarti faccia a faccia con una versione gotica di Mercoledì, uno squinternato Rick Sanchez, una spavalda Yor Forger, una dolce Nezuko, e ora – inevitabilmente – con un trio di peccatori scatenati da Hazbin Hotel. Ogni stagione ha i suoi “cosplay dominanti”, che si impongono come delle vere e proprie mode nerd. E ogni volta è affascinante osservare come il fandom si reinventa, reinterpreta, mescola ispirazioni diverse, fondendo estetiche e suggestioni.

Ciò che rende unica la scena cosplay italiana, però, è anche la sua anima artigianale. Dietro ogni costume c’è passione, sacrificio, notti passate a cucire, stampare, colorare, imparare nuove tecniche. Non si tratta solo di indossare un personaggio: è dargli vita. Ed è anche un modo per esprimere se stessi attraverso altri volti, come se ogni cosplay fosse una maschera che rivela – anziché nascondere – chi siamo davvero.

E allora sì, possiamo dire che ogni volta che un anime o una serie esplode, la scena cosplay italiana risponde come una reazione chimica. L’immaginario si infiamma, le stoffe si tagliano, i contorni si disegnano. E ciò che ne viene fuori è un’esplosione di creatività che colora le nostre fiere, alimenta i nostri feed, accende le passioni.

Quale sarà il prossimo personaggio a invadere il cosplay italiano? Forse qualcosa in arrivo da Solo Leveling o dalla seconda stagione di Jujutsu Kaisen? O magari vedremo il ritorno di vecchie glorie, reinterpretate in chiave moderna? Di certo una cosa è chiara: finché ci saranno storie forti e personaggi indimenticabili, il cosplay continuerà ad essere la più straordinaria celebrazione visiva della nostra nerd culture.

E tu? Hai mai indossato un cosplay ispirato a un personaggio del momento? Qual è il tuo personaggio da sogno da portare a una fiera? Raccontacelo nei commenti, condividi questo articolo con la tua community e facci sapere qual è stata la tendenza cosplay che ti ha conquistato!

Isabeau Cosplay: quando la passione per il cucito, la fantascienza e la cornamusa si incontrano in un’eroina nerd tutta italiana

Ci sono storie che sembrano uscite direttamente da un fumetto, dove ogni elemento del passato si incastra perfettamente per forgiare l’identità di un’eroina moderna. La storia di Isabella Ferrini, in arte Isab_Hel ma nota a tutti come Isabeau Cosplay, è proprio una di queste. Un percorso iniziato nel 2013, che oggi la vede tra le cosplayer italiane più apprezzate, con un curriculum ricco di eventi, premi, collaborazioni e un’incredibile dedizione all’universo pop e fantasy.

Isabeau è il risultato perfetto di un’eredità culturale unica: da un lato un padre appassionato di film di fantascienza, armi e fumetti, e dall’altro una madre esperta di cucito. Il destino era già tracciato, anche se all’inizio Isabella non ne era del tutto consapevole. Cresciuta tra pellicole spaziali e aghi da sartoria, ha trasformato queste passioni in un’arte complessa e spettacolare: la creazione di costumi, armature e accessori cosplay di altissimo livello.

 Quando ha iniziato a partecipare alle fiere, racconta, non conosceva nessuno. Si presentava con l’entusiasmo ingenuo di chi vuole solo impersonare il proprio personaggio preferito e girare tra gli stand. Ma qualcosa è cambiato nel tempo. Ha capito che il cosplay non era solo travestimento, era un modo per condividere passioni, conoscere persone, scoprire nuovi universi e, soprattutto, creare. E creare era ciò che amava di più. Questa consapevolezza l’ha portata a investire tempo ed energie nella costruzione di armature sempre più complesse, tanto che oggi può vantare un vero e proprio laboratorio personale dove si rifugia per dare vita a progetti ambiziosi, tra colla di contatto, schiuma EVA, aerografi e dettagli degni delle produzioni cinematografiche.

Il talento non è passato inosservato. Isabeau ha vinto numerose gare cosplay, tra cui la prima edizione del Falcomics 2022, e ha rappresentato l’Italia alla Blizzcon Online 2021, uno degli eventi più prestigiosi a livello mondiale dedicato all’universo Blizzard Entertainment. In quell’occasione, è stata l’unica cosplayer italiana in gara, portando con sé non solo un costume straordinario, ma anche tutta la creatività e la passione della community nerd nostrana. Un traguardo che non è solo personale, ma che ha fatto sentire orgogliosi tanti appassionati che da anni vedono il cosplay come qualcosa di più di un semplice hobby.

Ma il percorso di Isabeau non si limita alle passerelle cosplay. In Abruzzo ha collaborato con tre delle principali fiere regionali, diventando per anni responsabile dell’area cosplay, un ruolo fondamentale che richiede non solo capacità organizzative, ma anche empatia, leadership e una buona dose di problem solving. Organizzare una gara cosplay, lo sappiamo, è un’impresa epica degna di una campagna di Dungeons & Dragons.

E se pensate che la sua creatività si esaurisca qui, vi sbagliate di grosso. Isabeau è anche musicista! Suona infatti la cornamusa medievale nel gruppo Fus Roh Dah, un nome che i fan di Skyrim riconosceranno al volo. Questo duo unisce l’amore per il cosplay con la musica nerd, riarrangiando le colonne sonore più iconiche di film, serie TV e videogiochi. L’incontro tra le note epiche della cornamusa e i riff della chitarra elettrica dà vita a un’esperienza unica: un ponte musicale tra passato e presente, tra il fantasy delle saghe epiche e la modernità delle colonne sonore pop.

Dietro a tutto questo, c’è anche la vita di tutti i giorni: Isabella è una Hair Stylist professionista. E qui possiamo davvero dire che il talento nelle mani non le manca: che si tratti di creare una pettinatura perfetta o un casco da battaglia, Isabeau riesce a portare eleganza, tecnica e passione in ogni dettaglio.

Nel corso degli anni, quello che era nato come un passatempo si è trasformato in una vera e propria carriera artistica. Oggi Isabeau collabora con numerose persone e associazioni, organizza eventi, partecipa a fiere, gare, e continua a ispirare con il suo lavoro tantissimi giovani cosplayer. Ma la cosa più importante, come ci tiene sempre a ricordare, è non dimenticare mai il divertimento. Perché è proprio da lì che parte tutto: dalla gioia di creare, di sognare e di condividere.

Il messaggio che lancia a chi si avvicina al mondo del cosplay è chiaro e potente: “Divertitevi, lasciatevi ispirare e non abbiate paura di esprimere voi stessi. Anche se venite da un paesino piccolo e pensate di non conoscere nessuno, il cosplay può aprirvi porte inimmaginabili, farvi incontrare amici, alleati e compagni di viaggio che condivideranno con voi questa meravigliosa avventura”.

E voi, avete mai pensato di buttare il cuore oltre l’ostacolo e costruire la vostra armatura da paladino, il vostro costume da maga o la vostra tuta da space marine? Raccontateci la vostra esperienza o taggateci con il vostro cosplay preferito! E se vi è piaciuta la storia di Isabeau Cosplay, condividetela sui vostri social: l’universo nerd cresce con la condivisione delle nostre passioni

Quando la passione prende forma: Chiky.cos, l’anima teatrale del cosplay italiano

Nel vasto universo colorato e travolgente del cosplay italiano, ogni tanto spiccano delle stelle che non si limitano a brillare: incendiano l’immaginazione, accendono cuori e danno vita a personaggi con una passione che va ben oltre la stoffa, il make-up o un semplice scatto fotografico. Tra queste stelle, una in particolare ha iniziato a farsi notare con forza e poesia a partire dal 2021. Il suo nome è Chiara, ma per chi vive le fiere, gli eventi e il mondo delle saghe fantasy, lei è semplicemente Chiky.cos.

L’inizio di un sogno tra fiere e magie

Chiky.cos ha scoperto il cosplay in uno di quei momenti magici che segnano una vita intera. Era il 2021, un anno in cui il mondo cominciava a rimettere insieme i suoi pezzi e la voglia di sognare tornava più forte che mai. È stato allora che Chiara ha incrociato il cammino con l’universo delle fiere del fumetto e, come per incanto, si è accesa una scintilla. Da quel momento, la sua storia è diventata un inno all’interpretazione artistica, un abbraccio teatrale a ogni personaggio scelto, un viaggio che unisce fantasia, artigianato e anima.

Ma questa passione non nasce dal nulla. Dentro Chiara c’è sempre stato un amore viscerale per le grandi storie. Cresciuta tra le magie dell’universo Disney e gli incantesimi di Harry Potter, ha poi lasciato che il vento del Giappone le portasse tra le mani gli anime, scoprendo un mondo vibrante di energia e stile che oggi rappresenta il cuore pulsante delle sue creazioni.

Creatività senza limiti: quando il cosplay diventa arte concettuale

Ciò che distingue davvero Chiky.cos da tante altre interpreti è la sua capacità di trasformare ogni personaggio in una visione personale e originale. Non si limita a replicare un costume o a posare per una foto. No. Chiara crea dei veri concept, immaginando storie alternative, pose teatrali, scenografie mentali che prendono forma attraverso la fotografia e i dettagli minuziosi di ogni abito o accessorio. Ogni shooting diventa un piccolo cortometraggio dell’anima, un’ode visiva alla creatività.

La sua dedizione la porta a curare ogni elemento con passione quasi maniacale: dalla realizzazione di parrucche personalizzate alla costruzione dei prop, tutto viene plasmato con le mani e con il cuore. Ed è proprio in questo equilibrio tra artigianato e interpretazione che nasce la magia di Chiky.cos.

Tra eventi e palcoscenici: l’anima teatrale di una cosplayer

Non poteva mancare nel curriculum di Chiky.cos la partecipazione a uno degli eventi più amati dalla community: La Fortezza del Cosplay, una tappa imperdibile per chi vive di costume, interpretazione e passione condivisa. Ma questo è solo l’inizio. Il suo percorso è una strada in continua evoluzione, costellata di nuovi progetti, collaborazioni con gruppi cosplay e sfide sempre più ambiziose.

Dietro ogni sorriso di Chiky.cos c’è una vera artista del palco. Con un’anima profondamente teatrale, Chiara vive ogni personaggio con intensità, empatia e un entusiasmo che conquista chiunque la guardi. Non si limita a vestire i panni di un’eroina o di una strega: lei diventa quel personaggio, gli dà voce, emozione e presenza scenica. Ed è proprio questa sua capacità di entrare nel cuore dei ruoli che la rende speciale agli occhi della community.

Il futuro? È già tra le sue mani

Il bello di Chiky.cos è che non si ferma mai. Spinta da una curiosità senza fine e da una voglia costante di migliorarsi, continua a sperimentare, imparare e perfezionare il proprio stile. Dalle saghe fantasy agli anime più iconici, il suo repertorio cresce di giorno in giorno, alimentato da una passione autentica e da una voglia matta di condividere emozioni.

Se vi state chiedendo dove poter ammirare le sue creazioni e seguire da vicino questo percorso meraviglioso, non vi resta che tuffarvi nei suoi canali social. Il suo profilo Instagram è un diario visivo ricco di colori, personaggi e storie che parlano di dedizione, arte e tanta, tantissima passione.

👉 Segui Chiky.cos su Instagram

Bianca alias White Lycoris: quando il cosplay è vocazione, arte e poesia

Nel mondo del cosplay, ogni tanto nasce una stella. Non parlo di quelle che brillano solo per un momento sui social, ma di quelle che, con costanza, talento e passione autentica, costruiscono passo dopo passo un percorso che lascia il segno. Una di queste stelle si chiama Bianca, ma molti la conoscono come White Lycoris o semplicemente Maomao. Una ragazza del 2009 – sì, avete capito bene – che in pochi anni è riuscita a conquistare il cuore della community cosplay italiana, e non solo, con una grazia, una maturità artistica e una coerenza stilistica davvero rare.

Ho avuto il piacere di incontrare tanti talenti nel corso della mia lunga avventura nel mondo del cosplay, ma la storia di Bianca ha qualcosa di speciale. Non è solo la giovane età a stupire, ma la chiarezza con cui vive la sua passione come una vera e propria missione espressiva. Bianca non si traveste. Bianca interpreta, vive, racconta. E lo fa con una delicatezza e una profondità che lasciano spiazzati.

Il suo viaggio inizia in piena pandemia, quando, chiusa in casa come tutti, ha trovato nel cosplay un modo per non smettere di sognare. E forse proprio da quel bisogno autentico di evadere e creare nasce il suo stile così sincero. Il debutto ufficiale avviene nel 2022 al Comofun, ma già l’anno prima, nel 2021, aveva mosso i primi passi nei piccoli eventi locali, portando il personaggio che l’avrebbe resa riconoscibile: Maomao, protagonista de I diari della speziale. Un’icona che non ha mai abbandonato del tutto, e che porta ancora nel cuore.

Il nome “White Lycoris” non è un’etichetta qualunque, ma una dichiarazione d’intenti. Un fiore giapponese, il Lycoris radiata, simbolo di mistero e rinascita, unito alla purezza del bianco e a quel richiamo poetico al suo nome di battesimo: Bianca. Già solo questo dovrebbe farci capire quanto ci sia dietro ogni scelta che fa. Nulla è lasciato al caso. Ogni dettaglio, ogni gesto, ogni costume nasce da una riflessione profonda, da uno studio accurato, da un desiderio sincero di restituire rispetto ai personaggi che interpreta.

Parliamo di una ragazza che si è messa in gioco su più fronti. Dal make-up ai props, fino al cucito – che studia con dedizione – tutto è frutto del suo impegno personale. Non si accontenta di indossare, vuole creare. E lo fa affiancandosi a figure straordinarie come Benedetta di @indieteque, oppure Cristina (@call_me_eva_enchanted) e Lara di Bernardo per affinare posa, portamento e presenza scenica. Non sorprende, quindi, che tra le sue creazioni troviamo anche opere originali come la sua intensa Banshee o la misteriosa Qallupilluit, ispirata alla mitologia Inuit, portata in scena insieme all’inseparabile Yari (@yarimoregola), altra voce potente della nuova generazione cosplay.

Il legame tra Bianca e Yari non è solo una collaborazione artistica, ma una vera e propria alleanza creativa. Insieme hanno portato a casa ben 11 premi nel 2024, tra cui il primo assoluto che li ha condotti alla selezione per Over 9000, l’ambitissima competizione firmata @mjcosplayeventi. Non male per chi, tecnicamente, dovrebbe ancora pensare alla scuola media.

C’è un cosplay però che resta particolarmente vicino al cuore di Bianca: Kasane, protagonista di un manga denso e doloroso, portato in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne. Un gesto che dimostra quanto il cosplay, per lei, sia anche strumento di riflessione e consapevolezza sociale. Perché sì, si può parlare di temi profondi anche indossando una parrucca e un costume. E Bianca lo fa con una sensibilità rara.

Molti potrebbero pensare che alla sua età sia tutto gioco. E invece no. C’è impegno, studio, costanza. C’è quella capacità, che solo i veri artisti hanno, di mettersi in ascolto dei personaggi e di portarli in scena con rispetto e verità. Non è un caso che, quando le si chiede un consiglio per chi vuole iniziare, la sua risposta sia limpida: non servono grandi budget, basta avere voglia di capire davvero il personaggio e farlo proprio, fino in fondo. Lo studio prima di tutto. L’immersione. Il rispetto.

Bianca è anche molto chiara sul ruolo dei social. Ne riconosce la potenza, certo, ma non si lascia abbagliare dalle metriche. Per lei la priorità resta sempre la qualità e la serietà del progetto. Non cerca scorciatoie. Non rincorre i like. Preferisce che a parlare siano le sue creazioni, le sue performance, i suoi silenzi carichi di significato.

E poi ci sono gli aneddoti, i momenti che restano. I viaggi in Giappone, ad esempio, che hanno lasciato in lei un segno profondo. Non solo come turista, ma come appassionata vera, desiderosa di comprendere la cultura del cosplay nel suo luogo d’origine, con rispetto e umiltà. E ancora, le prime sfilate come modella nello stile EGL – Elegant Gothic Lolita – o la formazione in teatro e danza, che l’ha dotata di una presenza scenica fuori dal comune. Insomma, non è difficile intuire perché oggi sia considerata una delle promesse più luminose del cosplay italiano.

In un mondo che spesso premia la superficialità, Bianca – alias White Lycoris – rappresenta una risposta forte e chiara: il talento esiste, ma va coltivato. Va rispettato. E, soprattutto, va vissuto con amore.

Scommetto che sentiremo parlare molto di lei nei prossimi anni. Anzi, io ci metto la firma. E voi, avete già avuto modo di ammirare una performance di White Lycoris? Raccontateci la vostra esperienza nei commenti o condividete questo articolo sui vostri social per far conoscere anche ad altri questo giovane e straordinario talento del cosplay italiano!

Yari, la nuova stella del cosplay italiano che trasforma la passione in arte

Quando si parla di nuove promesse del cosplay italiano, è impossibile non citare Yari Moregola, conosciuto semplicemente come Yari nella comunità nerd. La sua è una storia di talento, passione e determinazione che merita di essere raccontata, perché in un mondo dove spesso l’apparenza viene messa prima dell’essenza, Yari ha dimostrato che l’amore genuino per i manga, gli anime e i videogiochi può tradursi in qualcosa di autenticamente straordinario.

Fin da bambino, Yari è cresciuto circondato da quei mondi fantastici che oggi ispirano i suoi cosplay. I grandi classici come Ken il Guerriero, I Cavalieri dello Zodiaco, Street Fighter e God of War hanno formato il suo immaginario, dandogli non solo intrattenimento, ma anche uno strumento fondamentale di crescita personale. Per un giovane Yari, la lettura non era affatto semplice, a causa della dislessia che lo accompagnava e che rendeva complicato avvicinarsi ai libri tradizionali. Ma è stato proprio attraverso i manga e i fumetti che ha riscoperto il piacere di leggere, abbattendo quelle barriere che sembravano invalicabili.

Non sorprende quindi che l’universo nerd e quello del cosplay fossero già nel suo destino. Eppure, la sua avventura ufficiale come cosplayer è iniziata solo due anni fa, in modo tanto improvviso quanto travolgente. Era il Milano Comics&Games 2023, e Yari si presentava per la prima volta nei panni di Inosuke Hashibira da Demon Slayer. Un’idea nata quasi per gioco, una “follia del momento” che però ha acceso una scintilla destinata a divampare. Da quel giorno, non si è più fermato: He-Man da Masters of the Universe, Jinshi da The Apothecary Diaries, Arataki Itto da Genshin Impact, Erwin Smith da Attack on Titan… e l’elenco continua a crescere.

Ma ciò che rende Yari davvero unico non è solo la varietà dei suoi personaggi, bensì la profondità con cui li interpreta. Quando veste i panni di un personaggio, non si limita a indossarne il costume: ne assimila le movenze, il carattere, il “mood”, il vibe. È come se, in quei momenti, Yari non stesse semplicemente impersonando qualcuno: diventa quel qualcuno. E questo si sente, si vede, si percepisce nei suoi contest, nelle sue esibizioni, nei sorrisi e negli sguardi stupiti di chi lo incontra in fiera.

Parte integrante di questo processo di trasformazione è il suo meticoloso lavoro sui props e sul make-up. Yari realizza con le proprie mani la maggior parte degli accessori dei suoi costumi, dedicando ore ed energie non solo alla creazione, ma anche allo studio del personaggio. Il trucco, per lui, non è un dettaglio secondario: è uno strumento essenziale per dare vita a quegli eroi e anti-eroi che tanto ama. Prepararsi per un evento è diventato ormai un vero e proprio rituale, un momento di connessione profonda tra lui e il personaggio che sta per portare in scena.

Uno degli aspetti più belli del cosplay per Yari è l’interazione con il pubblico. Incontrare altri appassionati, scambiare una chiacchierata, scattare una foto insieme: sono tutte esperienze che riempiono il suo cuore di gioia. “Sei proprio lui”, è la frase che più ama sentirsi dire da un fan, quella che ripaga ogni secondo di fatica, ogni notte insonne passata a limare l’ultimo dettaglio di un costume.

La sua creatività, però, non si limita ai personaggi già esistenti. Yari ha dimostrato la sua versatilità anche nel campo degli original cosplay, come nel caso del Qallupilluit, una terrificante creatura mitologica della cultura Inuit che ha creato insieme alla talentuosa cosplayer @white_lycoris_cos. Lavorare su un personaggio originale ha permesso a Yari di esplorare nuovi territori espressivi, combinando liberamente tutte le competenze acquisite nel tempo grazie agli insegnamenti dei grandi maestri del settore. E non è stato solo un esercizio creativo: grazie a questa interpretazione e a tante altre, ha già vinto diversi contest, dimostrando che il suo talento è concreto e riconosciuto.

Fuori dal mondo delle fiere, Yari coltiva altre passioni che raccontano molto del suo spirito indomito. È un amante del fitness e pratica quotidianamente arti marziali: è cintura nera di karate e spesso si allena indossando, non a caso, la maglietta di Vegeta. Non mancano poi le serate passate con gli amici tra giochi di carte collezionabili, giochi da tavolo e GdR da tavolo, sempre immerso in quell’universo nerd che sente così profondamente suo.

Anche se si può dire che sia ancora agli inizi della sua carriera nel mondo del cosplay, Yari Moregola ha già mostrato a tutti di essere una stella nascente. Ogni nuovo personaggio è un salto di qualità, ogni performance è un’emozione nuova per chi ha il piacere di vederlo in azione. Grazie ai social network, la sua popolarità sta crescendo a vista d’occhio, portandolo a diventare un punto di riferimento per tanti aspiranti cosplayer.

E a questo punto, la domanda sorge spontanea: quali nuovi personaggi vestirà Yari in futuro? Quali emozioni saprà regalarci ancora? Non possiamo far altro che restare sintonizzati… anche se, purtroppo, non siamo in un episodio di Dragon Ball! Una cosa però è certa: il suo viaggio è appena cominciato, e noi di CorriereNerd.it saremo in prima fila a raccontarlo.

Alopex Cosplay: la creatività di Ilenia tra anime, fiere e stoffa cucita con passione

Nel vivace universo Cosplay italiano, dove creatività e passione si fondono in un caleidoscopio di colori, stoffe e personaggi iconici, brilla una giovane cosplayer che incarna perfettamente lo spirito di questo mondo: Alopex Cosplay. Dietro questo nome affascinante si cela Ilenia, 22 anni, torinese doc, che con dedizione, talento e un tocco di magia è riuscita a trasformare il cosplay da semplice hobby a forma d’arte. La sua è una di quelle storie che meritano di essere raccontate, non solo per la qualità dei suoi costumi, ma per l’anima che riesce a infondere in ogni personaggio che interpreta.Sin da bambina, Ilenia ha sempre avuto un amore incondizionato per il mondo degli anime e dei cartoni animati. Non era raro vederla travestita da Winx durante una qualsiasi occasione, anche la più fuori contesto. Quel primo approccio giocoso al cosplay, che allora sembrava solo un modo divertente per sentirsi parte dei mondi fantastici che amava, è diventato col tempo qualcosa di molto più serio. Qualcosa che ha un nome e una forma: Alopex Cosplay. Il nickname “Alopex” non è stato scelto a caso. Ha radici personali e affettive, come molte delle scelte che definiscono il suo stile e la sua identità online. Deriva dal suo vecchio profilo Instagram privato e significa “volpe” in greco, una chiara reference al soprannome affettuoso che la sua migliore amica le dava – “foxy” – quando Ilenia ha iniziato a tingersi i capelli di rosso. “Foxy” però era un nome già troppo inflazionato su Instagram, e così è nato “Alopex”, un nome originale ma con un significato intimo e profondo.

Il primo vero incontro con il mondo del cosplay organizzato arriva quasi per caso, quando una compagna di scuola le propone di andare al Torino Comics vestite da Poison Ivy e Harley Quinn. Ilenia accetta e da quel momento la passione prende il volo. Tuttavia, come per molti giovani cosplayer, le difficoltà economiche e l’impatto della pandemia da Covid-19 mettono temporaneamente in pausa quel sogno fatto di stoffe, lenti colorate e condivisioni social. Ma la passione non si spegne mai davvero. Nel 2024, Ilenia compie il suo vero debutto ufficiale nel mondo del cosplay con un personaggio che non passa inosservato: Valentino, direttamente da Hazbin Hotel. Questo primo cosplay, curato nei dettagli e molto apprezzato online, segna una svolta. Ilenia decide allora di aprire una pagina Instagram dedicata ai suoi lavori, e da lì inizia una nuova fase della sua carriera da cosplayer, fatta di costanza, creatività e tanto amore per il mondo nerd.Seguono una serie di interpretazioni sempre più elaborate: X-23 e Polaris dagli X-Men, Cordelia Sakamaki dall’universo dark e romantico di Diabolik Lovers, Nina the Killer dal mondo delle creepypasta, Blitz da Helluva Boss e persino Shadow, l’iconico personaggio della saga Sonic the Hedgehog. Ogni cosplay è il risultato di una ricerca estetica e artigianale minuziosa, ma anche di un attaccamento profondo ai personaggi stessi. Ci sono però anche progetti rimasti nel cassetto, come quello dedicato a Corazon, l’enigmatico e amato personaggio di One Piece. Un cosplay che Ilenia non ha ancora avuto il coraggio di portare in fiera o postare online, forse proprio per quanto è legata emotivamente a quel personaggio.

La sua arte, però, non sarebbe la stessa senza il supporto della famiglia. La nonna l’aiuta a cucire, mentre il compagno della madre si occupa di stampare i prop in 3D. Ilenia acquista materiali grezzi, parrucche e lenti, ma è lei a modellare tutto con le sue mani, ad acconciare, ritoccare e dare vita ai personaggi. Il suo è un lavoro artigianale, pieno di dedizione e amore per il dettaglio, in cui ogni costume è una piccola opera d’arte personale. Nonostante la sua presenza attiva nel mondo del cosplay, Ilenia si definisce una cosplayer un po’ “asociale”. Preferisce evitare i grandi raduni e le folle oceaniche degli eventi più caotici. Ama vivere le fiere con un gruppo ristretto di amici, le stesse persone che frequenta nella vita quotidiana, in un ambiente familiare e rassicurante. Dopo ogni evento sente il bisogno di un “reset sociale”, per ricaricare le batterie e tornare al suo equilibrio.

Nella vita di tutti i giorni, Ilenia è una studentessa universitaria di giurisprudenza. Il suo sogno è diventare avvocato, ma tra un esame e l’altro non rinuncia ai suoi hobby: oltre al cosplay, ama disegnare, leggere e praticare il pattinaggio artistico. Il cosplay per lei non è solo una passione, è una forma di espressione personale, un modo per portare nel mondo reale i personaggi che l’hanno fatta sognare fin da bambina.

Alopex Cosplay è l’esempio perfetto di come la cultura nerd possa essere vissuta in modo autentico, personale e creativo. In un panorama sempre più affollato, Ilenia brilla per la sincerità con cui si approccia a questo mondo, trasformando ogni costume in una dichiarazione d’amore per la cultura pop, gli anime e la community del cosplay italiano. E chissà, forse un giorno, tra un processo in tribunale e una nuova fiera, la vedremo finalmente indossare quel tanto amato costume di Corazon.

Il primo aprile è il Satyr Day

Il primo aprile non è solo lo Scherzo più famoso dell’anno Per la community nerd e otaku italiana, questa data ha un significato ben più profondo e simbolico: il compleanno di Gianluca Falletta, alias Satyr, fondatore di Satyrnet e figura cardine nella diffusione della cultura geek in Italia. No, non è uno scherzo, né un pretesto autoreferenziale:Gianluca , con una carriera trentennale alle spalle, ha dato vita a un movimento che oggi coinvolge migliaia di appassionati. Le celebri feste del primo aprile hanno segnato un momento storico per il cosplay e la pop culture nel nostro paese, rappresentando i primi passi di una comunità che oggi ha raggiunto dimensioni inimmaginabili negli anni ’90.

Chi è Gianluca Falletta?

Gianluca Falletta è un creativo, un visionario e un pioniere nel mondo dell’entertainment e dell’amusement. La sua avventura nel mondo nerd inizia nel 1999 con la fondazione di Satyrnet.it, un network, il nostro network, che ben presto diventa il punto di riferimento per gli appassionati di fumetti, anime, cinema, videogiochi e cultura geek. Nel 2003, dalla community online nasce un’associazione culturale omonima, contribuendo a dare una forma concreta e organizzata al fermento nerd che stava crescendo in Italia.Ma il suo impatto non si ferma qui. Gianluca è universalmente riconosciuto come il “papà del cosplay italiano”. Grazie al suo lavoro instancabile, questa passione importata dal Giappone ha trovato terreno fertile nel nostro paese, trasformandosi da nicchia di pochi appassionati a fenomeno di massa. Se alla fine degli anni ’90 i cosplayer italiani si contavano sulle dita di una mano, oggi le convention e gli eventi sono popolati da migliaia di appassionati che, con dedizione e talento, interpretano i loro personaggi preferiti.Ciò che guida Gianluca nel suo percorso è qualcosa di semplice e genuino: il desiderio di regalare emozioni, sorrisi e ricordi indelebili. La sua missione è sempre stata quella di creare esperienze che possano far sognare e unire le persone attraverso la cultura pop.

Chi sono i Satyr?

Il termine “Satyr” trae origine dai satiri della mitologia greca e romana, creature selvagge e giocose, strettamente legate al culto di Dioniso e Pan. Raffigurati come uomini barbuti con tratti caprini, i satiri rappresentavano la forza vitale della natura, l’istinto primordiale e la libertà sfrenata.Ma non solo: nell’antica Roma, si credeva che i satiri possedessero una grande saggezza e potessero aiutare gli studiosi nelle loro ricerche. Un parallelismo perfetto con il ruolo che Gianluca Falletta e la sua community hanno avuto nella diffusione della cultura nerd in Italia: custodi di una conoscenza vasta e variegata, pronti a condividerla con chiunque sia disposto a imparare e a divertirsi.

Il soprannome “Satyr” non è stato scelto a caso. Gianluca lo ha adottato ispirandosi alla figura centrale del celebre quadro “Satyr and Girl” di Peter Paul Rubens. In bottega, Rubens e i suoi allievi realizzavano variazioni di questa figura per studio e per commissioni, e il dipinto originale è oggi parte della Collezione Schönborn-Buchheim. Questa scelta non è solo estetica, ma anche simbolica: il satiro è una figura che incarna la libertà, la gioia di vivere e la ricerca della conoscenza. Esattamente ciò che Gianluca ha sempre voluto trasmettere attraverso Satyrnet e la sua attività nel mondo nerd.

Perché festeggiare il “Satyr Day”?

Il “Satyr Day” non è solo un compleanno, ma un vero e proprio tributo a un modo di vivere e di pensare. È un giorno in cui si celebra la passione per la cultura pop, la voglia di condividere emozioni e la volontà di costruire una community basata su creatività e divertimento. Il satiro simboleggia la forza vitale, il rispetto della natura e la capacità di godersi la vita senza prendersi troppo sul serio. Proprio come Gianluca Falletta, anche tutti gli appassionati di cultura nerd e pop condividono questa filosofia. In fondo, siamo tutti un po’ satiri: curiosi, appassionati, irriverenti e sempre pronti a divertirci. E se c’è un giorno all’anno in cui possiamo ricordarlo con un sorriso, quello è senza dubbio il primo aprile!

Italian Deadpool Army: il gruppo cosplay che rompe la quarta parete alle fiere italiane

Dal lontano 2010, l’Italian Deadpool Army ha conquistato le fiere di tutta Italia con il suo spirito irriverente, rompendo non solo la quarta parete, ma anche le convenzioni del cosplay tradizionale. Nata come un’iniziativa spontanea tra fan appassionati, questa comunità di cosplayer si è trasformata in un vero fenomeno culturale, diventando il punto di riferimento per tutti coloro che amano Deadpool e il suo universo folle. Fin dai tempi in cui Deadpool era poco conosciuto e i film con Ryan Reynolds erano ancora un miraggio, l’Italian Deadpool Army ha fatto della sua presenza a eventi come il Lucca Comics & Games una tradizione irrinunciabile. Grazie al suo stile unico e alla capacità di far divertire chiunque incroci il loro cammino, il gruppo ha guadagnato collaborazioni prestigiose con Marvel e Disney, partecipando alla promozione di film ed eventi legati al mondo dei fumetti.

Perché unirsi all’Italian Deadpool Army?

Creare o unirsi a un gruppo cosplay dedicato a Deadpool è un’esperienza straordinaria per tanti motivi. Il personaggio, grazie alla sua versatilità, è perfetto per sperimentare con la creatività. Ogni cosplayer può dare vita a una versione personale di Deadpool, dalle varianti iconiche tratte dai fumetti e dai videogiochi fino a interpretazioni totalmente originali come Deadpool medievale, samurai o addirittura natalizio. Deadpool è anche un personaggio ideale per i principianti, grazie alla semplicità del costume classico, ma offre ampio spazio di espressione per i cosmaker più esperti che vogliono cimentarsi con armature elaborate e armi dettagliate. Inoltre, la sua natura comica e imprevedibile rende ogni performance un’occasione per coinvolgere il pubblico con sketch improvvisati, battute e interazioni indimenticabili.

La forza dell’Italian Deadpool Army è la sua inclusività: chiunque può essere Deadpool, indipendentemente da età, genere o corporatura. Questa filosofia ha permesso al gruppo di crescere costantemente, accogliendo nuovi membri che condividono la passione per il personaggio e il desiderio di divertirsi

Eventi memorabili e collaborazioni epiche

Nel 2015, il gruppo di appassionati italiani comincia a prendere forma, raccogliendo persone da ogni angolo del paese, dal Nord al Sud. Poi, a marzo dello stesso anno, arriva una grande opportunità: Panini invita Italian Deadpool Army, a partecipare a Cartoomics per realizzare “Il Matrimonio di Deadpool”. Questo progetto nasce in occasione del matrimonio del personaggio nei fumetti, e la foto finale che ha scattato in quell’occasione è finita anche nel fumetto uscito in Italia. Il 2018 si rivela un altro anno significativo per il gruppo: il 7 maggio viene invitata a Roma per incontrare Ryan Reynolds e Josh Brolin in occasione della promozione di Deadpool 2, che ha riconosciuto il loro entusiasmo e dedizione.

“Abbiamo un sogno: riunire le community italiane sotto un’ unica bandiera, quella del divertimento e della passione per il mondo cosplay, quella di Lucca Comics & Games che supporta questa fantastica iniziativa al fine di condividere esperienze e creare nuove relazioni, conoscenze, sinergie, “storie da raccontare” tutti insieme…”.

Tra gli eventi più memorabili organizzati dall’Italian Deadpool Army, spicca il raduno speciale tenutosi lo scorso 3 novembre 2024 durante il Lucca Comics & Games in occasione dell’uscita di “Deadpool & Wolverine” in digitale. In collaborazione con Avengers Infinity, l’evento ha celebrato Deadpool e Wolverine, richiamando cosplayer da tutta Italia. La giornata è iniziata con il ritrovo al Giardino degli Osservanti, dove si respirava un clima di festa e anticipazione. Alle 12:15, una parata coloratissima ha attraversato le strade di Lucca, attirando gli sguardi ammirati di appassionati e curiosi. Il momento clou è stato la foto di gruppo in Piazza San Michele, un’esplosione di creatività che ha immortalato la passione della comunità.Il gran finale è stato il Deadpool Cosplayer Dance Flash Mob, parte dell’evento ufficiale Marvel “Bye Bye Bye Lucca”. Questa performance dinamica e coinvolgente ha concluso la giornata regalando emozioni uniche sia ai partecipanti che al pubblico.

L’impatto culturale dell’Italian Deadpool Army

L’Italian Deadpool Army non è solo un gruppo di cosplayer, ma una vera e propria comunità che ha saputo lasciare il segno nel panorama nerd italiano. Oltre alla presenza costante alle fiere, il gruppo si è distinto per la sua capacità di unire le persone attraverso la condivisione di una passione comune. Il carisma del personaggio e l’energia contagiosa dei cosplayer rendono l’Italian Deadpool Army un vero e proprio magnete durante gli eventi, attirando fan di tutte le età. Attraverso sketch comici, collaborazioni e iniziative sempre nuove, il gruppo continua a espandere i confini del cosplay, dimostrando che divertirsi e far divertire è la vera essenza di questa arte.

L’Italian Deadpool Army rappresenta tutto ciò che rende il cosplay un fenomeno straordinario: creatività, inclusività e una buona dose di follia. Se sei un fan di Deadpool e vuoi vivere un’esperienza unica, unisciti a loro. Che tu voglia interpretare il Mercenario Chiacchierone o semplicemente divertirti in buona compagnia, c’è sempre posto per un nuovo Deadpool nell’Army. Come direbbe Wade Wilson: “Unisciti a noi, o finiremo per romperti la quarta parete… e le scatole!”

Jessy Diana: dalla Passione per gli Anime al Successo nel Cosplay

Jessica, in arte Jessy Diana, è una content creator italiana specializzata in ambito cosplay. Classe 1990, nata e cresciuta a Brescia, Jessica si avvicina al mondo dei videogame e dell’animazione giapponese in tenera età.  Nel 1996, data la sua grande passione per gli anime, i suoi genitori decisero di regalarle quello che sarebbe diventato il suo primo cosplay: Sailor Moon. Per Jessica, poter impersonare una delle sue eroine preferite e, per un istante, cambiare pelle fu qualcosa di magico, tanto da promettersi che un giorno si sarebbe dedicata con costanza al cosplay.

Gli anni passano, ma l’amore di Jessica verso gli anime e i manga non si affievolisce; anzi, essendo una ragazzina timida e insicura, trova conforto in quella realtà che le regala attimi di gioia e spensieratezza. Inoltre, memore della promessa fatta a se stessa, decide di non abbandonare il suo sogno di interpretare un giorno i suoi idoli, ma di metterlo momentaneamente in pausa.

Dopo aver conseguito due diplomi (uno in ragioneria e uno da make-up artist), decide che è il momento di dar sfogo alla sua creatività. Nel 2018, ispirata dalla forte personalità e inventiva di alcune creator americane, decide di intraprendere la carriera da youtuber, dando vita al suo primo canale: Shanti’s Candle. Il progetto, focalizzato su format che la presentano nella sua naturalezza e spontaneità, dura solo due anni, poiché non riesce a soddisfarla pienamente.

Verso la fine del 2019, si avvicina a TikTok, dove, diversamente da YouTube, emerge con più forza il suo lato vivace e la sua vena creativa, creando sketch esilaranti in linea con le tendenze del momento. Spinta dalla curiosità di affrontare nuove sfide, nel dicembre 2020 si avvicina anche a Twitch, piattaforma che le consente un contatto più diretto con il pubblico e una programmazione più variegata. Tuttavia, nonostante le molteplici esperienze, sente che le manca ancora qualcosa e solo nell’ottobre del 2022 riesce a colmare quel vuoto e a mantenere la promessa fatta in tenera età, avviando il suo grande progetto: Jessy Diana Cosplay.

Sin da subito, il progetto parte a pieno regime. Nel giro di pochi mesi, Jessica riesce a dare vita a diversi personaggi, tra cui Emma di The Promised Neverland, Nobara Kugisaki di Jujutsu Kaisen, Toga Himiko di My Hero Academia, Shinobu Kochō di Demon Slayer, Hinata Shōyō di Haikyu!! e Rohan Kishibe di Jojo’s Bizarre Adventure. Tra i cosplay menzionati, gli ultimi due occupano un posto speciale nel cuore di Jessica, poiché sono stati scelti e preparati con cura per il suo primo evento ufficiale da cosplayer: il Lucca Comics & Games 2022.

Con il passare dei mesi e grazie al continuo riscontro positivo del pubblico, Jessica affina le sue abilità da cosplayer. Ogni personaggio interpretato le dona una maggiore consapevolezza e fa riaffiorare le meravigliose sensazioni provate da bambina. Finalmente, Jessica si sente appagata da questo progetto e comprende che è la strada giusta da seguire.

Con l’arrivo del 2023, Jessica raggiunge un altro grande obiettivo che si era prefissata. A inizio gennaio, infatti, firma con l’agenzia di talent ImaCrew. Questo sodalizio, che continua tutt’oggi, le consente di aprirsi rapidamente a nuove opportunità, come collaborare con marchi della cultura nerd e stringere piacevoli conoscenze.

Oggi, grazie a una ferma dedizione, il progetto Jessy Diana Cosplay sta prendendo sempre più forma. Naturalmente, prima di acquisire uno stile proprio, Jessica si è messa costantemente alla prova, apprendendo i segreti di questa meravigliosa arte da alcuni cosplayer che sono per lei tuttora fonte di ispirazione. Tra questi, troviamo i talentuosi Taryn, Leon Chiro, Himee Lily, Kappy e Bellatrixa Aiden, ognuno dei quali dotato di grande personalità e di una notevole capacità di entrare in perfetta sintonia con i personaggi interpretati.

In conclusione, essendo da poco approdata nel mondo del cosplay, Jessica sente di poter dare un unico consiglio a chi si avvicina a questo universo: scegliere un personaggio che si ama e interpretarlo al meglio, senza mai smettere di migliorarsi.

Se volete conoscere Jessica e i suoi personaggi questi sono i profili social: su instagram, facebook, tiktok, youtube, x.comko-fi.

“My Cosplay LAB” di Federica Palmisano (Domadraghi Cosplay)

Sei pronto a portare le tue creazioni cosplay al livello successivo? Nel mondo del cosplay, la creatività non ha limiti, ma ogni aspirante cosplayer sa che dietro a un costume ben fatto si nascondono ore di dedizione, tecnica e perfezionamento. È qui che entra in gioco My Cosplay LAB, il nuovo saggio firmato da Federica Palmisano, conosciuta nel mondo del cosplay come Domadraghi Cosplay. Con anni di esperienza e una carriera in costante crescita, Federica ha deciso di condividere tutto ciò che ha appreso nel corso del tempo in una guida che si rivolge tanto ai principianti quanto ai cosmaker più esperti che desiderano affinare la loro tecnica.

Federica Palmisano è una talentuosa cosplayer e cosmaker barese di 28 anni. Laureata in architettura, coltiva dal 2010 la passione per il cosplay, specializzandosi nella creazione di costumi e armature. Nel 2022 ha vinto la prestigiosa Cosplay Challenge Pro e nel 2023 ha conquistato la medaglia d’oro all’European Cosplay Gathering al Japan Expo di Parigi, rappresentando l’Italia con un costume di Astrid da “Dragon Trainer 3”. Oltre ai successi competitivi, Federica condivide online tutorial e contenuti per diffondere la sua passione, mirando ora ai Campionati Mondiali in Giappone.Da sempre impegnata nel diffondere la sua passione attraverso contenuti online e tutorial, ha deciso di condensare il suo sapere in un libro che promette di diventare una risorsa imprescindibile per chiunque voglia immergersi nel mondo del crafting.

Una Guida Completa per Cosplayer di Ogni Livello

Cosa rende My Cosplay LAB un testo così speciale? In primo luogo, si tratta di una guida che offre un percorso strutturato e completo, pensato per chi è alle prime armi ma anche per chi ha già esperienza e vuole migliorarsi. Federica Palmisano ha progettato ogni capitolo per accompagnare il lettore nella realizzazione di armature leggere, resistenti e, soprattutto, esteticamente spettacolari, sfruttando il foam, un materiale versatile e ampiamente utilizzato nel cosplay.

Cosa Troverai nel Libro?

L’approccio pratico è ciò che distingue My Cosplay LAB da altre risorse. Ogni capitolo è un tassello di un percorso didattico chiaro e lineare, corredato da tutorial illustrati che spiegano passo passo ogni fase del processo creativo. Ma non si tratta solo di teoria: Federica condivide trucchi e segreti accumulati in anni di esperienze, competizioni e sfide, che possono fare la differenza tra un’armatura mediocre e una che cattura davvero l’attenzione.

Non mancano consigli pratici per evitare gli errori più comuni che ogni cosmaker ha probabilmente affrontato almeno una volta. Dalla scelta dei materiali, alla creazione delle sagome, fino alla pittura e all’assemblaggio finale, My Cosplay LAB è una guida che non lascia nulla al caso.

Un Metodo Testato sul Campo

Uno dei punti di forza del libro è il metodo testato e perfezionato da Federica durante la sua carriera. Spesso, chi si avvicina al mondo del cosplay si sente sopraffatto dalla quantità di informazioni disponibili online, molte delle quali possono essere contrastanti o incomplete. My Cosplay LAB nasce proprio per colmare questa lacuna, offrendo un punto di riferimento affidabile e basato su anni di esperienze reali. È una guida che ti accompagna passo dopo passo, proprio come farebbe un mentore esperto.

Un’Arte che Va Oltre il Costruire

Per Federica Palmisano, il cosplay non è solo una forma di artigianato, ma un’arte che coinvolge e trasforma a livello personale. Creare un’armatura non significa solo dare forma a un personaggio, ma anche superare i propri limiti, migliorarsi continuamente e sviluppare una serie di competenze, dall’uso dei materiali alla gestione del tempo e delle risorse. My Cosplay LAB riflette questa filosofia, insegnando ai lettori non solo come creare, ma come crescere, tanto come artisti quanto come persone.

Il Momento Giusto per Iniziare

Se hai sempre desiderato cominciare a creare armature o perfezionare le tue tecniche, My Cosplay LAB è il testo che stavi aspettando. Come la stessa Federica ha spiegato in occasione di uno dei suoi panel, ha creato questo libro proprio per aiutare chiunque voglia entrare nel mondo del crafting senza sentirsi perso tra mille informazioni. Ogni pagina è un invito a sperimentare, migliorare e, soprattutto, divertirsi, perché per Federica, il cosplay è prima di tutto una passione da vivere con gioia.

Non perdere l’occasione di scoprire tutti i segreti di Domadraghi Cosplay e di portare le tue creazioni a un livello professionale. My Cosplay LAB non è solo un libro, ma un vero e proprio laboratorio creativo che ti permetterà di liberare la tua immaginazione e di dare vita ai tuoi personaggi preferiti con precisione e stile.

Una Sorpresa Speciale

Per chi volesse approfondire ulteriormente, Federica ha preparato una sorpresa per i partecipanti al lancio del suo libro, un evento atteso da molti fan del cosplay e del crafting. E non solo: iscrivendosi al suo sito ufficiale, sarà possibile ottenere un buono sconto da utilizzare per l’acquisto di My Cosplay LAB, rendendo ancora più accessibile questo prezioso manuale. My Cosplay LAB di Federica Palmisano è dunque una risorsa imperdibile per chiunque voglia intraprendere o perfezionare l’arte della creazione di armature. Con il suo stile chiaro, pratico e ricco di suggerimenti utili, questo libro si posiziona come una delle guide più complete nel panorama del cosplay italiano e internazionale. Non resta che mettersi al lavoro e lasciare che la magia del cosplay prenda forma!

Il Viaggio di Nemelys nel Mondo del Cosplay: Una Storia di Passione, Creatività e Coraggio

Noemi C., conosciuta nel mondo del cosplay come “Nemelys”, è una giovane cosplayer siciliana nata nel 1997. La sua passione per la cultura pop è iniziata all’età di 13 anni, ma è solo alla fine del 2023 che ha trovato il coraggio di entrare davvero in questo mondo affascinante. Anche se il cosplay l’ha sempre affascinata, il salto è stato fatto con grande cautela, iniziando in casa con piccoli set fotografici, spesso in coppia con le sue amiche e supportata dal suo fotografo di fiducia.

La Nascita di Buggy e la Passione per One Piece

Una delle sue grandi passioni è l’universo di One Piece, e quando ha deciso di interpretare Buggy, il clown pirata, ha affrontato una prima sfida: non riuscendo a trovare un costume online che soddisfacesse le sue aspettative, ha deciso di realizzarlo da sola. Partendo da abiti acquistati e modificandoli, ha dato vita a un cosplay unico, fedele al personaggio ma adattato al suo stile e visione personale. Questo primo progetto è stato il punto di partenza di un percorso che ha portato Nemelys a esplorare sempre più il lato creativo del cosplay.

Il Colpo di Fulmine: Fizzarolli e l’Ascesa di Nemelys

Con l’arrivo del successo di Hazbin Hotel e il collegato Helluva Boss, Nemelys ha scoperto Fizzarolli, un personaggio che ha amato immediatamente. Nonostante non avesse esperienza sartoriale, ha deciso di affrontare la sfida di realizzare il cosplay da zero. Ogni cucitura era una nuova sfida e ogni dettaglio un passo verso l’obiettivo finale: portare Fizzarolli su un palco di fiera. Con pochissimo tempo e tanta determinazione, Nemelys ha debuttato in competizione con questo personaggio, ed è stata una prima volta che l’ha segnata profondamente.

Non del tutto soddisfatta del primo risultato, ha deciso di ripetere l’impresa, ricominciando da capo e aggiungendo ancora più cura nei dettagli. Questa volta, ha completato il tutto con una performance sul palco, includendo scenografie e oggetti di scena fatti a mano. La sua dedizione è stata premiata, vincendo il premio come “Miglior Esibizione”—un trionfo personale considerando che, da piccola, era terrorizzata dai clown.

Fizzarolli è stato il cosplay che ha lanciato Nemelys nel panorama delle fiere siciliane, facendola riconoscere come cosplayer di talento e creatività. In poco più di un anno, ha interpretato circa una decina di personaggi, ognuno studiato nei minimi dettagli, sia nei costumi che nelle location scelte per i set fotografici.

La Filosofia di Nemelys: Creatività e Divertimento

Nemelys si distingue non solo per la cura nei suoi cosplay, ma anche per la passione nel processo creativo. Per i suoi set fotografici preferisce acquistare i costumi e modificarli, se necessario, mentre per le fiere e le competizioni, ama realizzare i costumi da zero. Quello che la diverte di più è proprio questo: creare, vedere prendere vita il progetto che ha in mente e migliorarsi ad ogni nuova sfida.

Per lei, il mondo del cosplay è un luogo di espressione creativa e personale. Nonostante sia ancora relativamente nuova in questo campo, parla della community in termini molto positivi. Ha trovato tantissimo sostegno da parte di altri appassionati e ha creato una piccola cerchia di fan che la supportano e la spronano. Tuttavia, non manca di notare come, a volte, alcuni cosplayer si concentrino troppo sul perfezionismo o sulla competizione, perdendo di vista il vero spirito del cosplay: divertimento e condivisione.

Un Messaggio di Incoraggiamento

Nemelys sottolinea quanto sia importante capire che il cosplay è, prima di tutto, un modo per esprimere la propria creatività e uscire dalla normalità. È un hobby che può dare molto, anche dal punto di vista psicologico. Il cosplay le ha permesso di superare la sua timidezza e insicurezza, offrendole un modo per esprimere se stessa e costruire una maggiore fiducia in sé. Due anni fa, non avrebbe mai immaginato di salire su un palco e gareggiare, ma ora quel palco è diventato uno dei suoi spazi di espressione più naturali.

Nemelys invita tutti coloro che sono interessati al cosplay a non farsi scoraggiare dalle critiche o dai giudizi. “Se qualcuno ti prende in giro o sminuisce la tua passione, tu continua e fagli vedere fin dove puoi arrivare”, dice con determinazione. Il suo messaggio finale è un inno alla creatività e alla perseveranza: “Chi è deserto non vuole che qualcosa fiorisca in te”.

Se vuoi seguire le avventure di Nemelys e vedere i suoi prossimi cosplay, puoi trovarla su Instagram al profilo nemelys.cos.

Intervista esclusiva a Didi Cosplay: la passione per il Giappone e il Cosplay italiano

 

Con estrema felicità vi riportiamo l’intervista ad una delle più brave cosplay napoletane la mitica Didi Bazzarini, in arte  Didi Cosplay. Grande amica di Satyrnet sin dagli inizi, Didi è una vera è propria icona del Cosplay Italiano. Siamo molto lieti di poter ospitare una sua intervista.

 

PRESENTATI
Ciao a tutti , mi chiamo Didi sono napoletana e ho una grande passione, quella per il Giappone e per i manga!!!!! Tutto iniziò in tenera età quando i miei occhi si posarono su i vari Mazinga ,Goldrake i Gatchaman poi arrivò “L’Incantevole Creamy” ero innamorata dei colori dei disegni, cosi presa a riprodurre ciò che vedevo disegnando ovunque. Poi arrivò carnevale, da bambina non capisci il significato di cosplay, ma sapevo che volevo vestirmi come loro!!! Molte persone dicono che sono matta perché faccio cosplay . Io credo che chi lo dica non abbia la minima idea di quello che si provi… Ovvero una grande emozione!

QUANDO NASCE LA TUA PASSIONE ARTISTICA
Da bambina!Costringevo mia madre a farmi vestire da maghetta o da eroina dei cartoni animati a ogni carnevale. Ricordo quando mi feci confezionare il costume di Creamy!!!Non vi dico la mia gioia! Poi crescendo sono arrivate le fiere …e li la mia follia ha preso il sopravvento!Adoro cucire e creare.. mi piace quando la mia mente si ingegna per costruire..è stimolante!!!Comunque mi piace molto anche disegnare!!

COM’E’ IL TUO RAPPORTO CON IL MONDO RADIOTELEVISIVO
Adoro il cinema, sopratutto quello Horror e di Fantascienza ma più che guardare la TV guardo i DVD, dagli anime ai serial TV come Buffy , CSI e Heroes! Non mi piacciono i programmi che ci sono in TV.. troppo stupidi e volgari…Non esiste nemmeno più Bim Bum Bam!!!!

QUALE’ E’ IL TUO PROGRAMMA PREFERITO
Come dicevo Buffy, CSI, Criminal Minds, SmallVille, Heroes e LOST,anche se più che programmi sono telefilm…

qual’e’ il canale televisivo che guardi più frequentemente
Coming Soon Television , per le informazioni sul cinema e se ne ho la possibilità MTV Gold, con la vecchia musica Rock anni 80!

IL PERCHE’
Il perchè di questa domanda in questo caso è.. perchè non seguo la TV?!!
Perchè i programmi sono privi di contenuti e non danno nulla.

QUANDO NASCE LA TUA PASSIONE PER I CARTOON
Da quando ero piccola. i cartoni animati mi hanno sempre fatto compagnia ^_^ quindi piano piano sono diventati parte di me. Poi crescendo ho iniziato ad amare il disegno quindi mi interessava guardarli non solo per le storie ma anche per le immagini!

IL TUO CARTOON PREFERITO
L’incantevole Creamy

IL PERCHE’
Perchè da piccola anche io desideravo avere delle avventure come le sue.. essere come lei, cantare, avere amici stupendi.

HAI UN SITO WEB
Per il momento no, ma mi sto attrezzando!

DI COSA TI OCCUPI ATTUALMENTE
Ahh , tasto dolente! Sono in cerca di lavoro, ma da privata faccio vestiti e disegni su commissione. Di tanto in tanto quando si presenta l’occasione organizzo manifestazioni cos play con i miei amici, i BHC.

PROGETTI FUTURI
Ci sono molte cose in ballo,ma sono scaramantica! Spero che comunque vadano tutte in porto!

SOGNI NEL CASSETTO
Sposare il mio uomo e vivere vicino i miei amici!Forse è banale ma è cosi!

ALTRO
Ringrazio Enrico e il sito di Tuttocartoni per l’intervista!!
CIAO!!!

Didi’s Cosplay
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Cosplayer italiani: la storia del Cosplay made in Italy

I primi fruitori del fenomeno cosplay in Italia hanno il loro primo incontro di massa nel 1996 presso la fiera Lucca Comics & Games, nonostante già da alcuni anni prima era possibile scorgere alcuni appassionati in costume in queste manifestazioni, ma il fenomeno era maggiormente legato al fandom di alcune saghe cinematografiche (Star Wars  e Star TrekSignore degli Anelli e Giochi di Ruolo). I primi costumi erano sicuramente arrangiati ma soprattutto erano indossati da persone realmente appassionate di fumetti, e non fruitori di una moda internazionale come negli ultimi anni. in primis) o letterarie.

Qualche anno più tardi, con l’esplosione mediatica degli Anime in TV,  il fenomeno è cresciuto a dismisura fino ad arrivare ai centinaia di partecipanti del Cosplay Contest di Lucca Comics del ’96 ad opera dell’Associazione Culturale Flash Gordon. Primo serio evento per i Cosplayers nazionali in cui erano preponderanti i costumi ispirati alle star del fumetto di quel periodo, Dragon Ball e Sailor Moon.

Grazie al diffondersi su Internet di siti internazionali sul cosplay anche gli appassionati italiani hanno recepito da una parte, lo spirito genuino di questo movimento artistico, dall’altra le tecniche per la costruzione dei propri costumi, in maniera sempre più elaborata e somigliante alla contro parte animata.

Dopo alcune varie esperienze Fieristiche nazionali, che non sono mai riuscite ad eguagliare il successo del Contest di Lucca, da qualche anno il Festival del Fumetto e dell’Animazione di Romics, ha conquistato un numero sempre maggiore di cosplayer (nell’edizione 2005 si sono presentati all’entrata oltre 600 appassionati) diventando un punto di riferimento per i fruitori di questa passione. I migliori cosplayer, che si esibiscono a Romics, abilmente presentati dal MagicKnights, partecipano al World Cosplay Summit di Nogoya. Giorgia Vecchini, portabandiera italiana al WCS 2004 è stata proclamata vincitrice mondiale per la sua categoria. come rappresentanti del nostro Paese

Oltre LuccaComics e Romics, i maggiori eventi per il Cosplay Italiano sono l’altalenante Expo(Roma)Cartoon, Comiconvention, Cartoomics, la sinergica Fumettopoli, il Comicon di Napoli, Torino Comics ed altre. A tali eventi, legati principalmente ai Festival del Fumetto e dell’Animazione, si creano ogni anno in tutta Italia decine di eventi ad hoc, più o meno conosciuti, a cui partecipano un numero sempre maggiore di appassionati.

Solo a Roma, l’Associazione Culturale Satyrnet, organizza mensilmente raduni per i cosplayer capitolini, concerti di Cartoon Band ed eventi promozionali che vedono la partecipazione di centinaia di appassionati. Negli ultimi anni le stesse Case Editrici di Fumetti o Aziende Videoludiche organizzano eventi promozionali per i loro prodotti, coinvolgendo in maniera professionale numerosi cosplay come icone dei loro prodotti.

Il Fenomeno cosplay italiano sta avendo una grande diffusione su Internet. Ogni settimana nascono nuovi siti di Singoli o Gruppi di Appassionati, che pubblicano le foto dei loro costumi, le recensioni delle manifestazioni alle quali hanno partecipato ed informazioni e consigli per la creazione degli stessi costumi. I migliori siti personali dei cosplayer italiani selezionati dalla redazione di Satyrnet sono:

http://www.giorgiacosplay.com/

http://www.francescadani.com/

http://www.soniasegreto.com/

http://www.angelhitomi.com/

www.pamelacolnaghi.com/

http://duecomenoi.interfree.it/

http://www.talpilandia.com/

http://www.kayoshin.com/

www.cosplaymagicknights.com/

cosplayers.it/elisabetta/Main.htm

http://www.marikaroncon.com/

www.tokyobabyloncosplay.com/

http://www.didicosplay.cjb.net/

digilander.libero.it/Otaking/

fun.supereva.it/fabiocosplay/

http://www.rinoacosplay.com/

http://www.raine-loire.com/home2.htm

it.geocities.com/ba_selphie/

http://falketta.altervista.org/

http://www.angelic-girl.it/

blackfish.it/mangaeco/index.php

http://www.shibuyawalk.com/

http://yunacosplay.altervista.org/

digilander.libero.it/fumettari/

http://www.valechan.com/

angelteam.altervista.org/

http://mikucosplay.altervista.org/

Numerose sono le community ed i forum che si interessano all’argomento e che vedono la partecipazione ogni giorni di migliaia di cosplayer, i siti maggiormente visitati dagli appassionati, in particolare vorrei segnalare: www.anacosplay.it, www.cosplayers.tv, www.giorgiacosplay.com/public/forum/,   luoghi virtuali in cui i cosplayer si conoscono, scambiano idee e si preparano per i prossimi eventi.

Negli ultimi due anni il Cosplay Italiano è cresciuto a tal punto da convogliare l’attenzione dei media sul fenomeno. A cominciare da alcuni speciali sulle testate nazionali, come i sempre attenti articoli di Luca Raffaelli per Repubblica, il cosplay è successivamente stato messo alla berlina da alcuni programmi Televisivi (Lucignolo e Turisti per Caso) che hanno completamente frainteso lo spirito puro di questo movimento dandone una connotazione decisamente negativa. Ultimamente con il libro “Cosplay Culture” di Luca Vanzella e il programma tv “Cosplayers” di Gianluca Falletta si è cercato di dare al fenomeno una visione più chiara, scevra da inutili critiche pregiudiziali, rivalutando l’importanza sociologica del Cosplay per i suoi fruitori.

Il fenomeno italiano è estremamente variegato e abbraccia un target eterogeneo da preadolescenti fino a quarantenni professionisti. Non è difficile stupirsi della quantità e della qualità del Cosplay Italiano presso i numerosi eventi sparsi in tutto il paese ed è sicuramente interessante scoprire una realtà così eterogenea di appassionati che condividono la stessa passione. Non ci si deve stupire di incontrare a Romics un uomo quarantenne vestito da Sailor Mars ne tantomeno un avvenente ragazza che sfida il freddo di Novembre con un costume da Lamù.