Marika Roncon, la storia della creatività cosplay italiana

Oggi, con estremo onore, vi vogliamo far scoprire una delle “icone” del Cosplay italiano, Marika Roncon, in arte Rikachan, una grande creativa, amante di anime/manga, con un’eccelsa passione e perizia nel cucire, che ha iniziato il suo percorso nei cosplay, ormai, ben 26 anni fa! Infatti, Marika ha deciso di intraprendere questa passione,  seriamente, nel 1995, ma già da piccola, si creava da sola, con quello che riusciva a trovare in casa (aveva un laboratorio di cucito) i propri costumi così con scampoli di stoffa, cartone e tanta fantasia, realizzava questi vestiti e con semplici bacchette di cartone iniziava a mimare le movenze dei personaggi che amava. In parole povere, già da piccolissima, Marika interpretava perfettamente il concetto della parola COS-PLAY.  La nostra eccelsa creativa, nell’ambiente cosplay, è conosciuta proprio con il suo nome di battesimo (o con il vezzeggiativo Rikachan): i primi tempi ha usato il soprannome Arslan, dal primo personaggio che ha portato in fiera o Sheryl da uno dei personaggi che maggiormente ama.

Oggi come allora, Marika ama guardare anime in tv (e ora in streaming) con un amore che non l’hai mai abbandonata; da piccola, collezionava tutti i manga che trovava in edicola ma, a quel tempo, le pubblicazione non erano così tante come oggi. Tra le varie, Marika prediligeva proprio il leggendario Kappa Magazine nel quale all’interno, aveva una rubrica dove pubblicavano le foto dei fan vestiti come i loro personaggi preferiti: prendendo la palla al balzo, la giovane creativa iniziò a inviare anche le sue foto in cosplay e ne vennero pubblicate moltissime. Da lì, le venne l’idea di cercare sulle “Pagine Gialle” (prima dei motori di Ricerca ci si industriava con questi libroni densi di numero di telefono di persone a aziende) se esistesse qualche fumetteria nel suo territorio em con sua grande sorpresa, ne trovoè una piccola ma abbastanza fornita. Proprio in uno dei manga che acquistò in questo negozio, trovò la pubblicità del Lucca Comics… il resto è storia!

 

Vi illustro i miei Cosplay

Così dopo aver convinto i suoi genitori ad accompagnarla al Festival toscano, Marika scoprì, li scoprì, che c’erano altri come lei, che amavano vestivano dai loro idoli e così l’anno dopo, prendendo coraggio ci ritorno anche lei, con il suo cosplay del Principe Arslan da “La Leggenda di Arslan” e da lì, non si fermò più a realizzare e cucirsi i costumi. Marika da quel momento, ha partecipato a numerosi contest vincendo numerosi (e meritatissimi) premi quali miglior femminile, menzioni speciali, premi in coppia e così via. Poi nel 2009, partecipò alle selezioni italiane per il World Cosplay Summit, a Romics, per tentare la sfida di essere la “porta bandiera italiana”: in coppia con Marika, un’altra grandissima cosplayer italiana, Selaine, la loro straordinaria performance si aggiudicò il secondo posto.

L’anno dopo, Marika volle ritentare la sfida, ma non in coppia con Selaine: Marika non passò le selezioni, la sua ex-compagna invece si. Purtroppo, la nuova compagna di Selaine si ritirò dalla competizione:  siccome Marika le aveva aiutate a preparare i costumi, con l’approvazione degli organizzatori dell’evento, Marika dunque partì alla volta del  World cosplay Summit di Nagoya, nell’agosto del 2011, e il “rinato duo” si piazzò al secondo posto. Forte di questa visibilità globale, l’anno successivo, Marika fu ospite internazionale e giurata del contest del TNT Messico: per lei fu una bellissima esperienza.

Marika ha davvero realizzato così tanti cosplay, spaziando da anime, manga, telefilm, film che elencarli è praticamente impossibile: ne ha realizzati anche per molti amici e conoscenti. Tra le sue fantastiche creazioni, è particolarmente  ad un paio di cosplay che ha realizzato e sono Ion Fortuna da “Trinity blood” e Vanilla Mieux che è proprio il cosplay che ha indossato per la gara del World Cosplay Summit a Nagoya. Solitamente crea i suoi vestiti e oggetti, armi o quant’altro, da sola ma alle volte, per cosplay meno impegnativi o per mancanza di tempo, si affida a siti o ad amici. Ha realizzato anche vari costumi originali ispirandosi a personaggi quali fate, spiriti ecc.che danno sfogo alla creatività anche se si discostano dai “veri cosplay” che per lei sono opere ispirate in maniera pedissequa e verosimile dai disegni e illustrazioni.

 

Marika Magical Cosplay

Marika, essendo proprio tra le prime cosplayer italiane, non ha subito ispirazioni di altri performer ma è stata (ed è tuttora) lei stessa una gran fonte di ispirazione per tutto il mondo cosplay del nostro paese: quando ha iniziato, c’erano veramente poche persone che facevano cosplay e non si sapeva quasi nemmeno di cosa si trattasse o come definire questa passione nascente. Lei stessa si vestita dai personaggi, senza sapere che questo hobby, aveva un nome ben preciso. Non ha mai pensato di diventare famosa, si è sempre “messa in gioco” perché le piaceva immedesimarsi nel personaggio degli anime che amava anche se ormai, molti cosplayer hanno abbandonato la pura passione per il gusto di apparire o “diventare qualcuno” sperando di trovare in questa forma d’arte un business fine a ste stesso. Marika non pensa che sia “ingiusto” guadagnare col cosplay, anzi, la nostra creativa ritiene che chi ne ha la possibilità e la fortuna, fa bene a utilizzare il cosplay per guadagnarci, senza dimenticare, appunto, la sua natura di “passione”.

Proprio per il suo approccio solare e creativo, nel mondo del cosplay che lei considera un hobby (per quanto sia eccelsa!), Marika si è fatta tanti amici che a tutt’ora frequenta regolarmente anche se alcuni hanno “appeso il costume al chiodo”; anche Marika, purtroppo, negli ultimi anni, ha accantonato un po’ la sua presenza a fiere ed eventi, per dedicarsi più che altro tipo di forme espressive, sempre riguardanti il cosplay. In particolar modo ama sfoggiare le sue opere d’arte in photoset privati, organizzati in location con alcuni fotografi del campo e pochi altri cosplayer. D’altro canto, anche Marika, ad un certo punto, voleva lasciare il Cosplay, vittima di atteggiamenti “poco carini” da parte di sedicenti fotografi e falsi amici: poi si è ricordata che lei faceva Cosplay per se stessa e ha deciso che sarebbe “andata avanti”, continuando a creare finché ne avesse avuto voglia e l’età glielo avrebbe permesso.

Secondo Marika, i social Network, hanno contribuito a diffondere più questo hobby nel bene e nel male perché, secondo lei, molti, hanno intrapreso questo hobby non per vera passione e amore per i personaggi, ma più per moda o gioco con un spirito di mimesi più che creativo.

Nella sua lunga e meravigliosa “carriera” nel mondo Cosplay, Marika avrebbe molti aneddoti da raccontare soprattutto su persone che hanno scambiato il suo personaggio per qualche altro character: come ad esempio a Lucca Comic, quando vestì i panni di Hide chitarrista degli XJapan e un ragazzo la scambiò per Jem delle Hologram!

Concludendo, Marika vuole dare un consiglio a colore che hanno intenzione di iniziare a muovere i primi passi nel Cosplay: non dimenticare mai il concetto di “scelta del personaggio”, una valutazione consapevole, spontanea, dettata dall’amore e della passione, unico vero motore creativo per poter interpretare al meglio il proprio beniamino mediale.

Per scoprire un po’ l’immensa creatività di Marika Roncon vi consigliamo alcuni suoi profili:

Cosplayer italiani: la storia del Cosplay made in Italy

I primi fruitori del fenomeno cosplay in Italia hanno il loro primo incontro di massa nel 1996 presso la fiera Lucca Comics & Games, nonostante già da alcuni anni prima era possibile scorgere alcuni appassionati in costume in queste manifestazioni, ma il fenomeno era maggiormente legato al fandom di alcune saghe cinematografiche (Star Wars  e Star TrekSignore degli Anelli e Giochi di Ruolo). I primi costumi erano sicuramente arrangiati ma soprattutto erano indossati da persone realmente appassionate di fumetti, e non fruitori di una moda internazionale come negli ultimi anni. in primis) o letterarie.

Qualche anno più tardi, con l’esplosione mediatica degli Anime in TV,  il fenomeno è cresciuto a dismisura fino ad arrivare ai centinaia di partecipanti del Cosplay Contest di Lucca Comics del ’96 ad opera dell’Associazione Culturale Flash Gordon. Primo serio evento per i Cosplayers nazionali in cui erano preponderanti i costumi ispirati alle star del fumetto di quel periodo, Dragon Ball e Sailor Moon.

Grazie al diffondersi su Internet di siti internazionali sul cosplay anche gli appassionati italiani hanno recepito da una parte, lo spirito genuino di questo movimento artistico, dall’altra le tecniche per la costruzione dei propri costumi, in maniera sempre più elaborata e somigliante alla contro parte animata.

Dopo alcune varie esperienze Fieristiche nazionali, che non sono mai riuscite ad eguagliare il successo del Contest di Lucca, da qualche anno il Festival del Fumetto e dell’Animazione di Romics, ha conquistato un numero sempre maggiore di cosplayer (nell’edizione 2005 si sono presentati all’entrata oltre 600 appassionati) diventando un punto di riferimento per i fruitori di questa passione. I migliori cosplayer, che si esibiscono a Romics, abilmente presentati dal MagicKnights, partecipano al World Cosplay Summit di Nogoya. Giorgia Vecchini, portabandiera italiana al WCS 2004 è stata proclamata vincitrice mondiale per la sua categoria. come rappresentanti del nostro Paese

Oltre LuccaComics e Romics, i maggiori eventi per il Cosplay Italiano sono l’altalenante Expo(Roma)Cartoon, Comiconvention, Cartoomics, la sinergica Fumettopoli, il Comicon di Napoli, Torino Comics ed altre. A tali eventi, legati principalmente ai Festival del Fumetto e dell’Animazione, si creano ogni anno in tutta Italia decine di eventi ad hoc, più o meno conosciuti, a cui partecipano un numero sempre maggiore di appassionati.

Solo a Roma, l’Associazione Culturale Satyrnet, organizza mensilmente raduni per i cosplayer capitolini, concerti di Cartoon Band ed eventi promozionali che vedono la partecipazione di centinaia di appassionati. Negli ultimi anni le stesse Case Editrici di Fumetti o Aziende Videoludiche organizzano eventi promozionali per i loro prodotti, coinvolgendo in maniera professionale numerosi cosplay come icone dei loro prodotti.

Il Fenomeno cosplay italiano sta avendo una grande diffusione su Internet. Ogni settimana nascono nuovi siti di Singoli o Gruppi di Appassionati, che pubblicano le foto dei loro costumi, le recensioni delle manifestazioni alle quali hanno partecipato ed informazioni e consigli per la creazione degli stessi costumi. I migliori siti personali dei cosplayer italiani selezionati dalla redazione di Satyrnet sono:

http://www.giorgiacosplay.com/

http://www.francescadani.com/

http://www.soniasegreto.com/

http://www.angelhitomi.com/

www.pamelacolnaghi.com/

http://duecomenoi.interfree.it/

http://www.talpilandia.com/

http://www.kayoshin.com/

www.cosplaymagicknights.com/

cosplayers.it/elisabetta/Main.htm

http://www.marikaroncon.com/

www.tokyobabyloncosplay.com/

http://www.didicosplay.cjb.net/

digilander.libero.it/Otaking/

fun.supereva.it/fabiocosplay/

http://www.rinoacosplay.com/

http://www.raine-loire.com/home2.htm

it.geocities.com/ba_selphie/

http://falketta.altervista.org/

http://www.angelic-girl.it/

blackfish.it/mangaeco/index.php

http://www.shibuyawalk.com/

http://yunacosplay.altervista.org/

digilander.libero.it/fumettari/

http://www.valechan.com/

angelteam.altervista.org/

http://mikucosplay.altervista.org/

Numerose sono le community ed i forum che si interessano all’argomento e che vedono la partecipazione ogni giorni di migliaia di cosplayer, i siti maggiormente visitati dagli appassionati, in particolare vorrei segnalare: www.anacosplay.it, www.cosplayers.tv, www.giorgiacosplay.com/public/forum/,   luoghi virtuali in cui i cosplayer si conoscono, scambiano idee e si preparano per i prossimi eventi.

Negli ultimi due anni il Cosplay Italiano è cresciuto a tal punto da convogliare l’attenzione dei media sul fenomeno. A cominciare da alcuni speciali sulle testate nazionali, come i sempre attenti articoli di Luca Raffaelli per Repubblica, il cosplay è successivamente stato messo alla berlina da alcuni programmi Televisivi (Lucignolo e Turisti per Caso) che hanno completamente frainteso lo spirito puro di questo movimento dandone una connotazione decisamente negativa. Ultimamente con il libro “Cosplay Culture” di Luca Vanzella e il programma tv “Cosplayers” di Gianluca Falletta si è cercato di dare al fenomeno una visione più chiara, scevra da inutili critiche pregiudiziali, rivalutando l’importanza sociologica del Cosplay per i suoi fruitori.

Il fenomeno italiano è estremamente variegato e abbraccia un target eterogeneo da preadolescenti fino a quarantenni professionisti. Non è difficile stupirsi della quantità e della qualità del Cosplay Italiano presso i numerosi eventi sparsi in tutto il paese ed è sicuramente interessante scoprire una realtà così eterogenea di appassionati che condividono la stessa passione. Non ci si deve stupire di incontrare a Romics un uomo quarantenne vestito da Sailor Mars ne tantomeno un avvenente ragazza che sfida il freddo di Novembre con un costume da Lamù.

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