Kinds of Kindness dal 6 giugno al cinema

Searchlight Pictures annuncia che Kinds of Kindness,il nuovo film di Yorgos Lanthimos, arriverà il 6 giugno nelle sale italiane. Il lungometraggio Searchlight Pictures sarà presentato in anteprima mondiale alla 77esima edizione del Festival di Cannes.

KINDS OF KINDNESS | Teaser Trailer

Kinds of Kindness è una favola in tre atti: un uomo senza scelta che cerca di prendere il controllo della propria vita; un poliziotto preoccupato dal fatto che la moglie scomparsa in mare sia tornata e sembri un’altra persona; e una donna determinata a trovare una persona specifica con una speciale abilità, destinata a diventare un prodigioso leader spirituale.

Dopo la vittoria di quattro premi Oscar per Povere Creature!, Kinds of Kindness è il quarto film di Yorgos Lanthimos e dello sceneggiatore Efthimis Filippou in concorso al prestigioso Festival di Cannes. Lanthimos ha debuttato quindici anni fa, nel 2009, e ha attirato l’attenzione internazionale con Dogtooth, vincitore del premio Un Certain Regard al 62° Festival di Cannes. Nel 2015 ha poi presentato in anteprima il suo primo film in lingua inglese, The Lobster, che ha vinto il Premio della Giuria del festival. L’ultima partecipazione di Lanthimos a Cannes è stata nel 2017, dove ha presentato in anteprima Il sacrificio del cervo sacro, che ha vinto il premio per la migliore sceneggiatura.

Insieme a Lanthimos, a Cannes sarà presente lo stellare cast che include la due volte vincitrice del Premio Oscar® Emma Stone, insieme al candidato all’Academy Award® Jesse Plemons, al candidato all’Academy Award® Willem Dafoe, Margaret Qualley, alla candidata all’Academy Award® Hong Chau, Joe Alwyn, Mamoudou Athie e Hunter Schafer. La sceneggiatura originale è scritta da Lanthimos e Efthimis Filippou, segnando così la loro quinta collaborazione (The Lobster, Il sacrificio del cervo sacro, Dogtooth, Alps). Il film è prodotto da Ed Guiney, Andrew Lowe, Yorgos Lanthimos e Kasia Malipan.

Povere Creature! di Yorgos Lanthimos su Disney+

Disney+ ha annunciato che Povere Creature!, vincitore di quattro Premi Oscar® (Miglior attrice protagonista a Emma Stone, Miglior scenografia, Migliori costumi e Miglior trucco e acconciatura) e di cinque premi BAFTA (Miglior attrice, Miglior scenografia, Migliori costumi, Miglior trucco e acconciatura e Migliori effetti speciali), sarà disponibile dal 14 marzo in esclusiva sulla piattaforma streaming in Italia.

Povere Creature! (Poor Things) | Teaser Trailer

Il film, diretto da Yorgos Lanthimos e prodotto da Emma Stone, narra la straordinaria storia di Bella Baxter, una giovane donna riportata in vita dal geniale scienziato Dr. Godwin Baxter (Willem Dafoe). Bella, desiderosa di imparare e vivere esperienze mondanità, fugge con l’avvocato Duncan Wedderburn (Mark Ruffalo) in un’avventura travolgente che attraversa i continenti. La protagonista si impegna a difendere l’uguaglianza e l’emancipazione, sfidando i pregiudizi del suo tempo.

Povere Creature! si inserisce nella tradizione letteraria di Frankenstein, esplorando il conflitto tra identità personale e percezione sociale attraverso il corpo come strumento di conoscenza e esperienza. Bella Baxter e il dottor Godwin devono negoziare la loro umanità e relazionarsi con il mondo, affrontando temi complessi con umorismo grottesco, ribaltando i cliché e affermando la propria autodeterminazione.

Il film offre una visione positiva e gioiosa di una protagonista indomita che sfida il sistema, esplorando la natura umana e le dinamiche di potere in un linguaggio semplice ma profondo. Un viaggio narrativo ricco di significato che riflette sulle gabbie sociali che limitano la libertà individuale. Basata sul romanzo di Alasdair Gray (edito in Italia da Safarà editore), la sceneggiatura è scritta da Tony McNamara, segnando così la seconda collaborazione tra Lanthimos e McNamara (La favorita). Il film è prodotto da Ed Guiney, Andrew Lowe, Yorgos Lanthimos ed Emma Stone.

Con un cast stellare che include attori del calibro di Emma Stone, Willem Dafoe, Mark Ruffalo e altri, Povere Creature! è una produzione di alto livello che promette di emozionare e sorprendere il pubblico. Un film che affronta tematiche universali in modo originale e coinvolgente, arricchendo il panorama cinematografico con una storia indimenticabile.

Povere Creature! Il romanzo di Alasdair Gray

Carissimi amanti della letteratura e dell’arte, preparatevi a immergervi in un mondo di stranezze, visioni e riflessioni profonde. Povere Creature!, il romanzo da cui è tratto l’ultimo film folle e femminista di Yorgos Lanthimos, sta per risvegliare la vostra curiosità e portarvi in un viaggio letterario senza precedenti .

Il film, interpretato dalla talentuosa Emma Stone, ha già fatto parlare di sé grazie al suo immaginario neo-vittoriano, gotico e al contempo estremamente contemporaneo. Dopo aver conquistato il Leone d’oro a Venezia e ricevuto numerose nomination agli Oscar, Povere Creature! è pronto a incantare anche il pubblico italiano.

Ma veniamo al cuore della questione: il romanzo.

Scritto dallo scozzese Alasdair Gray, questo capolavoro è stato inizialmente pubblicato nel nostro paese con il titolo Poveracci!, per poi essere rinominato Vita e misteri della prima donna medico d’Inghilterra. Oggi, finalmente, è disponibile come Povere Creature!, grazie alla traduzione di Sara Caraffini e alla prefazione di Enrico Terrinoni .

Gray è un autore poliedrico, un vero artista delle parole e delle immagini. Nei suoi libri, si muove tra surreale, fantascienza ed erotismo, senza mai dimenticare la critica sociale. E non è solo il contenuto a stupire: la sua impostazione tipografica sperimentale rende ogni pagina un’opera d’arte in sé.

Un esempio? Il suo romanzo d’esordio, Lanark, pubblicato nel 1981 dopo una gestazione di oltre 30 anni. Quattro tomi voluminosi, non lineari, impaginati in modo bizzarro e virtuosistico. E poi c’è Povere Creature!, uscito nel 1992 e immediatamente premiato con il Whitbread Award e il Guardian Fiction Prize. Questo libro si snoda attraverso una struttura complessa, con divagazioni narrative e inserti grafici inaspettati.

Quindi, cari lettori, prendete in mano Povere Creature! e lasciatevi trasportare in un mondo dove la realtà si fonde con l’immaginazione, dove le parole danzano e le idee si svelano. E se vi sentite ispirati, provate anche a remixare la vostra esperienza di lettura, come fareste con un’opera d’arte. Le possibilità sono infinite!

The Curse: il nuovo trailer della serie Tv con Emma Stone

 In vista dell’attesissima première di The Curse Paramount+ ha rilasciato il trailer ufficiale e la key art della serie che sarà disponibile da sabato 11 novembre in Italia su Paramount+, oltre che nel Regno Unito, in Australia, America Latina, Corea del Sud, Germania, Svizzera e Austria. La serie, inoltre, sarà presentata in anteprima mondiale al 2023 New York Film Festival, giovedì 12 ottobre, con la proiezione dei primi tre episodi.

The Curse | Trailer Ufficiale ITA - Paramount+

 

Co-creata e prodotta da Benny Safdie e Nathan Fielder, THE CURSE è una serie innovativa che esplora il modo in cui una presunta maledizione disturba la relazione di una coppia appena sposata che cerca di concepire un figlio, mentre lavora insieme a un nuovo programma dedicato alla ristrutturazione di case. La serie è interpretata da Emma Stone (La LaLand, The Favourite), Fielder (The Rehearsal) e Safdie (Oppenheimer). Tra le guest star figurano il candidato all’Oscar Barkhad Abdi, il candidato all’Emmy® Corbin Bernsen e Constance Shulman. 

The Curse è una coproduzione di SHOWTIME e A24. Fielder è anche regista. Emma Stone è produttrice esecutiva insieme a Dave McCary e Ali Herting con la loro casa di produzione Fruit Tree. Anche Josh Safdie è produttore esecutivo con la sua casa di produzione Elara.  

Crudelia: il ritorno della leggendaria Cruella De Vil

Dopo una (troppo) lunga pausa forzata, da un paio di settimane hanno finalmente riaperto i cinema. Possiamo accomodarci in sala e tornare a sognare storie di celluloide. Il film è basato sul romanzo della scrittrice inglese Dodie Smith del 1956 La carica dei 101 e sul film animato della Disney del 1961 La carica dei cento e uno.

Ambientato durante la rivoluzione punk rock nella Londra degli anni Settanta, Crudelia segue le vicende di una giovane truffatrice di nome Estella, una ragazza intelligente e creativa determinata a farsi un nome con le sue creazioni. Fa amicizia con una coppia di giovani ladri che apprezzano la sua inclinazione alla cattiveria e insieme riescono a costruirsi una vita per le strade di Londra. Un giorno, il talento di Estella per la moda cattura l’attenzione della Baronessa von Hellman, una leggenda della moda incredibilmente chic e terribilmente raffinata, interpretata dall’attrice due volte premio Oscar® Emma Thompson (Casa Howard, Ragione e Sentimento). Ma la loro relazione mette in moto una serie di eventi e rivelazioni che portano Estella ad abbracciare il suo lato malvagio e a diventare la prorompente, alla moda e vendicativa Cruella.

Come molti altri recenti live action targati Disney, ci troviamo davanti ad un prodotto confezionato benissimo, una festa per gli occhi, che purtroppo non convince fino in fondo. Crudelia (Cruella) è diretto da Craig Gillespie e vede protagonista il premio Oscar Emma Stone, nei panni della cattiva nata nel 1956 dalla penna della scrittrice inglese Dodie Smith e resa celeberrima nel 1961 dal lungometraggio animato La carica dei 101; ruolo già interpretato negli anni ’90 anche da Glenn Close.

Come già è stato fatto con Maleficent qualche anno fa, il film pesca a piene mani dal film animato e racconta le origini del personaggio, ambientando però la vicenda qualche lustro più avanti rispetto al materiale di partenza e facendo quindi muovere la giovane Estella sullo sfondo della Londra beat degli anni ’70. Preferisco non svelare nulla della trama se non che – naturalmente – si parlerà di alta moda e di cani dalmata (in questo caso affetti da evidente disturbo della personalità, visto che si comportano come dei feroci dobermann). Mi soffermerei, invece, a sottolineare quanto la forza del film, carente nella scrittura, sia interamente racchiusa nei superlativi e visionari costumi, nelle scenografie, negli eccentrici make-up e nelle acconciature.

Un po’ poco, se visto con gli occhi di un cinefilo, ma comunque sufficiente per appassionare e far innamorare del personaggio le nuove generazioni. Emma Thompson, divertita e divertente nel ruolo della Baronessa, è un’antagonista assolutamente meravigliosa (per quanto il suo personaggio sia spesso fastidiosamente troppo simile alla Meryl Streep/Miranda Priestly de Il Diavolo Veste Prada).

Il cast di Crudelia è composto da Emma Stone, Emma Thompson, Joel Fry (Yesterday), Paul Walter Hauser (Tonya), Emily Beecham (Ave, Cesare!), Kirby Howell-Baptiste (The Good Place) e Mark Strong (1917). Il film è diretto da Craig Gillespie (Tonya), a partire da una sceneggiatura scritta da Dana Fox (L’Isola delle Coppie) e Tony McNamara (candidato all’Oscar® per La Favorita), e da un soggetto firmato da Aline Brosh McKenna (Il Diavolo Veste Prada) e Kelly Marcel (Saving Mr. Banks) & Steve Zissis (The Front Runner – Il Vizio del Potere), basato sul romanzo di Dodie Smith La carica dei 101. Crudelia è prodotto da Andrew Gunn (Corsa a Witch Mountain), Marc Platt (candidato all’Oscar® per Il Processo ai Chicago 7, La La Land e Il Ponte delle Spie) e Kristin Burr, p.g.a. (Ritorno al Bosco dei 100 Acri), mentre Emma Stone, Michelle Wright (Baby Driver), Jared LeBoff (La Ragazza del Treno) e Glenn Close (Albert Nobbs) sono i produttori esecutivi.

La squadra creativa del film comprende il direttore della fotografia Nicolas Karakatsanis; la montatrice Tatiana Riegel e la music supervisor Susan Jacobs, che avevano già collaborato con Gillespie in Tonya; la scenografa Fiona Crombie; la designer delle acconciature e del trucco Nadia Stacey e la set decorator Alice Felton, che avevano già lavorato con Emma Stone ne La Favorita; la costumista Jenny Beavan (vincitrice di due premi Oscar® per Mad Max: Fury Road e Camera con Vista); il visual effects supervisor Max Wood (Suicide Squad); e il compositore Nicholas Britell (Moonlight).

Apparso per la prima volta negli anni Cinquanta sulle pagine del libro di Dodie Smith e trasposto sullo schermo nel film d’animazione Disney del 1961, nel remake live action Disney del 1996 e nel relativo sequel uscito nel 2000, il personaggio di Cruella de Vil (Crudelia De Mon) continua ad affascinare ed elettrizzare gli spettatori con la sua esuberanza, i suoi gusti eccentrici e la sua mente brillante. Ambientato a Londra durante la vibrante era punk degli anni Settanta, il film Disney Crudelia rivela l’affascinante storia di come una giovane ragazza di talento e anticonformista sia diventata la malvagia ed elegante Cruella de Vil. Estella (Tipper Seifert-Cleveland), piena di energia, grinta e creatività, vede il mondo da una prospettiva diversa rispetto alle persone che la circondano. Ha perso sua madre da piccola ed è ancora segnata da questa esperienza: nasconde i suoi naturali capelli bianchi e neri tingendoli di rosso, ma si sente ancora un’emarginata fra i suoi convenzionali compagni di scuola. Estella segue i suoi amici Horace (Joe MacDonald) e Jasper (Ziggy Gardner) in una vita criminale per le strade della città: il gruppo organizza truffe grazie all’immaginazione di Estella, che utilizza la sua abilità nel cucito per creare una brillante serie di travestimenti. Mentre Horace e Jasper sono soddisfatti della loro vita come truffatori, lei aspira a una vita migliore come stilista di moda.  Quando Estella (Emma Stone) ha 25 anni, l’opportunità bussa finalmente alla sua porta: Jasper (Joel Fry) le fa ottenere un lavoro nel grande magazzino più alla moda di Londra, Liberty, anche se lui e Horace (Paul Walter Hauser) sentiranno la sua mancanza nelle loro attività criminali. Iniziando dal basso – pulendo i bagni – Estella si dà umilmente da fare finché, una notte, l’alcol indebolisce il suo autocontrollo permettendo al suo istinto creativo, solitamente represso, di avere la meglio. Licenziata la mattina successiva, Estella sta per uscire dal negozio proprio quando la stilista più importante al mondo, la Baronessa (Emma Thompson), sta entrando. Indifferente di fronte a tutto ciò che vede, la Baronessa rimane colpita soltanto dalle creazioni allestite in vetrina da Estella da ubriaca: riconoscendo il suo talento in erba e il suo potenziale per il successo, decide di offrirle un lavoro. Accettando il suo invito, Estella è convinta di aver finalmente trovato la mentore perfetta, che potrà aiutarla a ottenere tutto ciò che ha sempre sognato. Godendosi le lodi della Baronessa, che ha riconosciuto il suo talento, Estella pende con gioia dalle labbra del suo nuovo capo, tentando di assorbire le sue competenze nel mondo della moda e il suo stile manageriale: è disposta a tenere sotto controllo la sua natura ribelle e indipendente. Ma quando Estella vede la Baronessa indossare una collana che apparteneva a sua madre e che le era stata promessa, la sua prospettiva e i suoi obiettivi cambiano immediatamente. Insieme a Jasper e Horace, elabora un piano per recuperare la collana, mettendo in ombra la Baronessa e distraendola durante il suo imminente Ballo in Bianco e Nero. Cercando l’abito perfetto da indossare, esplora i negozi di abbigliamento vintage di Portobello Road, dove incontra lo spirito affine Artie (John McCrea), un giovane negoziante che ha l’abito ideale. Quando fa il suo spettacolare ingresso al Ballo in Bianco e Nero, la ragazza non è Estella ma Cruella, con un abito rosso sangue e una ciocca di capelli bianchi e neri. La Baronessa vuole conoscere a tutti i costi l’identità di questa ospite misteriosa. Proprio mentre Horace e Jasper stanno per scappare dopo aver recuperato la collana dalla camera blindata della Baronessa, il suono penetrante e stridente di un fischietto per cani, utilizzato per chiamare i dalmata della Baronessa, distrugge il mondo di Estella. È quasi lo stesso identico suono che la perseguita fin dall’ultima notte che ha visto sua madre. Improvvisamente, Estella – anzi, Cruella – sa cosa fare. L’obiettivo non è più soltanto recuperare il cimelio di famiglia di sua madre: ora, deve vendicare il suo omicidio.

Disney Crudelia | Sneak Peek

Dopo aver ottenuto uno straordinario successo con i prequel live action de La Bella Addormentata nel Bosco incentrati sull’antagonista della fiaba, Malefica (Maleficent), Disney era ansiosa di esplorare le origini di altri personaggi malvagi del suo catalogo di classici d’animazione. Insieme a Malefica, una delle antagoniste più memorabili e intriganti era indubbiamente la rapitrice di cani e amante delle pellicce Cruella De Vil (Crudelia De Mon), che aveva la voce di Betty Lou Gerson nel film d’animazione originale e ha poi preso vita in live action grazie alla magnifica e straordinaria interpretazione di Glenn Close. Ma nessuna di queste versioni raccontava il passato del personaggio: sapevamo soltanto che era stata una compagna di scuola della padrona dei dalmata, Anita Darling. Il film è prodotto da Andrew Gunn, Marc Platt e Kristin Burr. Gunn, che ha recentemente prodotto Sky High e Il Giorno Sbagliato, oltre a numerosi successi Disney degli anni passati come Corsa a Witch Mountain, La Casa dei Fantasmi e Quel Pazzo Venerdì (2003), spiega:

“Cruella De Vil è probabilmente l’antagonista Disney più iconica di tutti i tempi perché è così deliziosamente malvagia. È stravagante, alla moda, logorroica, manipolatrice, subdola e ovviamente anche un po’ matta, tutte qualità tipiche di un personaggio che ami odiare. È un po’ come l’Hannibal Lecter del mondo Disney… Volevamo esplorare i motivi che l’hanno spinta a diventare così che l’hanno fatta diventare Cruella De Vil. Abbiamo affrontato questa storia come se stessimo raccontando le origini di un supercattivo dei fumetti: mostriamo chi era da bambina, il luogo da cui proviene, eccetera. Tutto ciò che gli spettatori sapevano di Cruella era che voleva realizzare un cappotto con le pellicce dei dalmata. Così, fin dall’inizio, abbiamo deciso che per dare agli spettatori qualcosa di nuovo avremmo dovuto ribaltare le loro aspettative”.

La prima e unica scelta dello studio per interpretare questo personaggio è stata Emma Stone, che aveva recentemente ricevuto la sua prima candidatura all’Oscar® grazie al suo ruolo da non protagonista in Birdman – o (L’Imprevedibile Virtù dell’Ignoranza): l’attrice è stata scelta per interpretare Cruella prima dell’uscita di La La Land, grazie a cui ha vinto il premio Oscar® come miglior attrice. Emma Stone spiega:

“Ho incontrato i filmmaker di Disney. Stavano accarezzando l’idea di realizzare un film che raccontasse le origini di Cruella de Vil e volevano sapere se mi sarebbe piaciuto interpretarla. C’erano tante cose da considerare e capire se avesse senso raccontare una storia su di lei. Ma dato che il personaggio è così divertente e inebriante, erano interessati a scoprire la sua storia”.

Alla fine, grazie ai contributi di numerose menti creative, è stata costruita una trama che raccontava la trasformazione di una bambina creativa di nome Estella nella vendicativa Cruella. La maggior parte della storia si svolgeva a Londra negli anni Settanta, un momento di rottura nei mondi della musica e della moda grazie alla nascita del movimento punk. Seguiamo la sua metamorfosi da orfana combattiva e dickensiana ad antieroina ribelle, piena di risorse, audace e ingegnosa. Nel corso del suo cammino, scopre chi è davvero e impara a essere fedele alla propria natura.

La produttrice Kristin Burr racconta:

Crudelia ha tutto ciò che amo di più nella vita: la moda, i cani e la vendetta… Fin dall’inizio, abbiamo deciso di ambientare il film a Londra negli anni Settanta. È stato davvero entusiasmante, perché per la prima volta abbiamo trasposto nel mondo reale un personaggio nato nel mondo dell’animazione. È il nostro primo film live action ambientato nel mondo reale invece che in una terra fiabesca. Era un’opportunità per alzare l’asticella. In quel periodo, Londra era l’epicentro della moda e dell’anarchia.  Un parallelismo perfetto con il personaggio di Cruella! … Emma Stone è una dei migliori attori della sua generazione. Può fare letteralmente qualunque cosa. Nessuno meglio di lei è in grado di essere deliziosamente crudele ma anche empatico e capace di spezzare il cuore del pubblico. E ha un aspetto favoloso con i capelli bianchi e neri”.

Il produttore candidato a tre Academy Award Marc Platt, che ha lavorato con Emma Stone in La La Land e ha prodotto i lungometraggi candidati come miglior film Il Processo ai Chicago 7 e Il Ponte delle Spie aggiunge

“Cruella è una dei migliori antagonisti nello straordinario panorama dei cattivi Disne… Così, quando Emma mi ha chiamato per chiedermi se mi sarebbe piaciuto produrre il film, sono stato subito interessato. Ho pensato”, prosegue, “che fosse un fantastico abbinamento tra un’attrice e un personaggio. Oltre a Emma Stone, non riesco a pensare a nessun’altra attrice in grado di mostrare in modo altrettanto specifico e vivido l’evoluzione da Estella a Cruella, interpretando il personaggio in un modo così divertente, particolare, delizioso e allo stesso tempo realistico”.

Gunn afferma:

“Per il ruolo di Cruella, Emma Stone ha la meravigliosa capacità di interpretare un personaggio crudele ed egoista (come ha fatto ne La Favorita) e spingere il pubblico a fare il tifo per lei. Può passare dalla malvagità alla capacità di spezzare il cuore del pubblico in una manciata di secondi. È un’attrice che spinge gli spettatori a desiderare il suo trionfo. Ha un tempismo comico impeccabile e si trasforma letteralmente nei personaggi che interpreta, rendendo ognuno di essi distinto e memorabile. Sapevamo che avrebbe creato qualcosa di affascinante e senza tempo con il personaggio di Cruella”.

Stone ha apprezzato particolarmente la sfida di interpretare due lati dello stesso personaggio, Afferma:

“È stato fantastico. Quante caratteristiche di Cruella sono in Estella, e quante caratteristiche di Estella sono in Cruella? Credo sia interessante pensarci: Cruella è una parte di lei? Oppure rappresenta la sua vera essenza? Forse sono stati gli eventi tragici che ha vissuto a plasmare la sua vita, a creare Cruella. In parte, penso che questa storia voglia dirci che ogni essere umano ha tutte le qualità esistenti dentro di sè: possiamo accedere a tutte queste parti diverse, ma i vari eventi che ci accadono possono portare alla luce determinate cose. Sono stati gli eventi che le sono accaduti a trasformarla in Cruella, ma allo stesso tempo aveva tutte quelle caratteristiche dentro di sé, e ha deciso di accettarle invece che combatterle”.

Per dirigere Crudelia è stato scelto il regista Craig Gillespie, il cui lavoro più recente è stato il film acclamato dalla critica Tonya, grazie a cui Allison Janney ha vinto l’Academy Award® come miglior attrice non protagonista. Il film ha ricevuto candidature anche per la miglior attrice (Margot Robbie) e il miglior montaggio. Burr è convinta che Gillespie sia la scelta perfetta.

“Con Tonya, ha dimostrato di saper raccontare la storia di un’antieroina. Il suo stile cinetico e pieno di energia rende il film scoppiettante e interessante. Fin dal nostro primo incontro, Craig aveva già una visione tutta sua del film”.

Gillespie racconta:

“Ho ricevuto una chiamata da Sean Bailey (head of production di Disney), che mi ha detto: cosa ne pensi di Emma Stone nel ruolo di Cruella? E poi ha aggiunto che il film sarebbe stato ambientato a Londra negli anni Settanta. Quella combinazione mi è sembrata davvero irresistibile. Mi sono sentito immediatamente intrigato e deliziato dall’idea di dirigere il film. È un’attrice fenomenale con un’incredibile versatilità e l’opportunità di lavorare con lei in un’ambientazione di questo tipo era davvero entusiasmante”.

Gunn afferma:

“In film come Lars e Una Ragazza Tutta Sua e Tonya, Craig ha dimostrato di saper mostrare l’umanità di persone spezzate. Fa del suo meglio per realizzare dei film che ci permettano di comprendere persone che agiscono al di fuori di quella che viene considerata la normalità. Craig ha inoltre un senso dell’umorismo molto sottile e spiazzante che era perfettamente adatto al mondo instabile di Crudelia”.

Platt aggiunge:

“Sapevamo che Craig sarebbe riuscito a dare al film la stessa verve e la stessa energia che aveva dato a Tonya grazie alle sue scelte musicali, ai movimenti della macchina da presa, alla sua abilità di ottenere interpretazioni straordinarie e alla sua capacità di giocare con il tono delle performance”.

Stone afferma:

“Avevo visto alcuni film di Craig ed ero davvero entusiasta di incontrarlo. Sul set è molto divertente, ha quell’umorismo asciutto tipico degli australiani. Ha un’incredibile quantità di energia e ha sempre tantissime idee: mi sono divertita moltissimo a lavorare con lui”.

Parlando di Gillespie, Burr afferma:

“La sua energia dura 24 ore. È sempre determinato a far sì che la macchina da presa aiuti a raccontare la storia. Cerca sempre di approfondire i personaggi. E ama la musica! Durante le riprese, effettuava montaggi preliminari delle scene, aggiungeva la musica e poi le mostrava alla squadra. Era davvero divertente e ci ha mostrato fin da subito l’energia del film. Anche tutta la squadra era sempre su di giri, perché tutti sapevano che stavano realizzando qualcosa di elettrizzante!”.

Gillespie afferma:

“Amavo questa sorta di danza tra l’umorismo e il dramma, ed Emma (Stone) possiede un ottimo intuito sia per l’umorismo che per i momenti drammatici. Non riesco a pensare a nessun attore che ci riesca meglio. È la Lucille Ball della nostra generazione: sa fare entrambe le cose. È davvero una gioia incredibile per un regista: non c’è nulla che non sia in grado di fare come attrice. È stata una gioia continua”.

Stone afferma:

“È divertente vedere le origini di Cruella e ci siamo divertiti a esplorare quello che trasforma una persona in un cattivo. A volte le persone sono influenzate dagli eventi accaduti nelle loro vite: possono scegliere di soccombere sotto il peso di qualcosa, oppure sollevarsi al di sopra di esso e (forse, non sempre) trasformarlo in qualcosa di positivo dal punto di vista “morale”. Il film racconta tutte queste cose, ma in un modo divertente, in stile Disney, esagerato e un po’ pazzo, che allo stesso tempo è pieno di grande musica punk degli anni Settanta”.

Platt afferma:

“Gli spettatori assaporeranno immagini che sono una vera delizia per gli occhi, Londra negli anni Settanta, linee di abbigliamento straordinarie e creative, e tutta l’energia, il divertimento e l’innovazione della musica di quell’epoca … Ma c’è anche un lato sorprendentemente emozionante… È un film estremamente divertente, energico ed esilarante, ma ci sono anche momenti davvero toccanti, perché assistiamo all’evoluzione di un personaggio che scopre la sua vera identità, le sue vere origini, e impara a essere la persona che è nata per essere. Così, gli spettatori si godranno grandi interpretazioni, una storia grandiosa, ma anche grandi emozioni”.

Ossessionato dal movimento punk della fine degli anni Settanta, Gunn pensa che il personaggio di Cruella rappresenti perfettamente la rabbia della cultura giovanile di quel periodo, nonché una grande opportunità per mostrare al pubblico quanto fosse difficile essere una donna e un genio in una società che molto spesso non rispettava nessuna di queste due categorie. Il produttore crede che vedere la giovane Cruella che spezza le catene della società e cerca di superare i limiti che le vengono imposti sia particolarmente attuale. Afferma:

“Volevo riuscire a creare un personaggio che affrontasse delle difficoltà in cui mia figlia potesse identificarsi”.

La vita di Estella cambia per sempre quando il suo selvaggio allestimento nella vetrina del grande magazzino Liberty di Londra, risultato finale di una notte passata lavorando e bevendo, colpisce la regina della moda, la Baronessa. Elegante, irritante e perfida, la Baronessa è l’opposto di Estella da tutti i punti di vista. Estella è innovativa e rappresenta il futuro, mentre la Baronessa, pur avendo un incredibile successo, è leggermente all’antica… ma non se ne rende conto. Per interpretare il personaggio che, più di tutti, è responsabile della trasformazione di Estella in Cruella, i filmmaker hanno scelto l’attrice vincitrice di due Academy Award® Emma Thompson: per lei, il ruolo della Baronessa rappresenta l’ultima aggiunta in una carriera fatta di personaggi memorabili interpretati in film di alto livello, da Casa Howard a Quel Che Resta del Giorno fino a Nel Nome del Padre, Ragione e Sentimento e Saving Mr. Banks, solo per citarne alcuni. La trasformazione di Estella in Cruella è graduale. All’inizio cerca di conformarsi al modo in cui la società le ha insegnato a comportarsi, ma questo è in conflitto con la sua natura. Lei pensa fuori dagli schemi ma è cresciuta in un mondo che vuole impedirglielo, che la spinge a non fare domande e a non contestare lo status quo. Quindi, per un po’, va contro la sua natura ed è in quei momenti che soffre di più. Quando inizia finalmente ad accettare la sua natura – la personalità di Cruella – indipendentemente dalle ripercussioni che ciò potrebbe avere, comincia a sentirsi davvero soddisfatta. Le sue motivazioni, ossia la vendetta, sono molto oscure e sinistre. Ma il suo incredibile talento la spinge verso il suo destino.

Gillespie spiega:

“Non sappiamo se sia realmente consapevole delle sue azioni. È solo una sceneggiata oppure si è davvero trasformata in questa persona? Emma (Stone) fa un lavoro meraviglioso nel mostrare tutte queste sfaccettature fino a trovare la sua natura autentica. C’è una sorta di danza molto complicata tra le varie sfumature del personaggio di Cruella. All’inizio Estella si limita a ‘interpretare’ Cruella, ma poi finisce per trasformarsi in lei”.

 

Questa battaglia tra le due Emma è sostenuta da un assortimento di personaggi variopinti interpretati da attori di grande talento. Dopo la morte della madre di Estella, Jasper e Horace sono diventati una sorta di famiglia improvvisata per lei, oltre che i suoi complici criminali. Il loro legame familiare si fa più teso quando Cruella inizia ad avere la meglio su Estella allontanando i suoi due amici. Per interpretare Jasper e Horace da adulti, i filmmaker hanno scelto rispettivamente Joel Fry e Paul Walter Hauser. Fry è noto principalmente grazie ai ruoli interpretati nel film di Danny Boyle Yesterday e nella serie HBO di straordinario successo Il Trono di Spade, mentre Hauser ha interpretato il personaggio che dà il titolo al film di Clint Eastwood Richard Jewell e il ruolo di Shawn nel film precedente di Gillespie, Tonya. Gillespie afferma:

“Jasper è davvero il cuore del film e rappresenta una sorta di punto di riferimento per Cruella nel corso del film: quando lei prende una cattiva strada, lui glielo fa notare. Rispetto a Horace, è il più serio tra i due. Ma c’è sempre bisogno di una figura più seria e a volte è proprio il personaggio più serio a rendere le cose più divertenti. È stato davvero divertente vedere Joel interagire con tutti gli altri personaggi, mantenendo ogni scena realistica e sentita”.

Catherine, l’unica madre che la piccola Estella abbia mai conosciuto, le insegna a provare a conformarsi e a comportarsi in modo appropriato, nonostante la naturale tendenza alla ribellione di Estella. Prima di morire e lasciare orfana Estella, Catherine le lascia una collana a cui la ragazza tiene moltissimo. Per interpretare Catherine, i filmmaker hanno scelto Emily Beecham, apparsa in Berlin, I Love You e nel film dei fratelli Coen Ave, Cesare!, oltre alle serie televisive Into the Badlands e The Village. Anita, l’ex-compagna di scuola di Estella che lavora come fotografa/giornalista per il tabloid Tattletale, è interpretata da Kirby Howell-Baptiste, che è apparsa nel film Qua la Zampa! e ha fatto parte del cast di serie televisive longeve come Why Women Kill, The Good Place, Veronica Mars, Barry e Killing Eve. Parlando del suo personaggio, Howell Baptiste afferma:

“Incontriamo per la prima volta Anita a uno dei balli della Baronessa: è una giovane reporter alle prime armi. È molto ambiziosa e intelligente. La cosa bella di questo film è che tutte le donne sono molto intelligenti. La Baronessa è l’antagonista e poi c’è Estella che ha una sorta di lato oscuro: credo che Anita si trovi esattamente nel mezzo. Comprende il comportamento di entrambe ma è molto diversa da loro”.

Mark Strong, meglio noto grazie ai ruoli interpretati in 1917, Miss Sloane – Giochi di Potere, Kingsman – Secret Service, The Imitation Game, Zero Dark Thirty e La Talpa, insieme alle serie televisive Temple, Dark Crystal – La Resistenza e Deep State, interpreta John, il valletto. Misterioso e taciturno, John è un membro molto fidato dell’entourage della Baronessa. Per il ruolo di Estella da piccola, i filmmaker hanno scelto Tipper Seifert-Cleveland, nota al pubblico televisivo grazie ai ruoli interpretati ne Il Trono di Spade, Krypton, L’Amore e La Vita – Call the Midwife e Doc Martin. John McCrea, che ha dato vita al ruolo dell’aspirante drag queen Jamie nel musical di grande successo rappresentato a Londra Everybody’s Talking About Jamie (Tutti parlano di Jamie), interpreta Artie, proprietario di un negozio d’abbigliamento vintage a Portobello Road, che entra nella vita di Estella in un momento cruciale. Riguardo ai professionisti di grande talento ingaggiati per realizzare Crudelia, Gillespie afferma:

“Per i vari dipartimenti addetti alla produzione, abbiamo assunto dei direttori semplicemente brillanti. Ognuno di essi ha avuto la libertà di sperimentare, uscire fuori dagli schemi e creare qualcosa di adatto per il periodo storico e i personaggi del film. L’obiettivo era semplicemente fare ciò che era più giusto per questo film. E abbiamo avuto l’opportunità di creare qualcosa di unico”.

Tra i professionisti assunti dai filmmaker troviamo il direttore della fotografia Nicolas Karakatsanis, la montatrice candidata all’Academy Award® Tatiana Riegel e la music supervisor Susan Jacobs, che avevano già lavorato con Gillespie in Tonya. Per quanto riguarda la fotografia, Gillespie e Karakatsanis hanno preso una decisione inusuale, scegliendo di girare il film in due formati diversi. Per il mondo di Estella/Cruella hanno scelto il formato 35 mm, al fine di dare al film un look più granuloso e grezzo in linea con l’atmosfera anni Settanta; mentre per il mondo più raffinato e controllato della Baronessa, hanno impiegato il 65 mm, che è molto più elegante e ha linee più definite.

Per creare i vari “look” di Crudelia, è stato necessario fare molte ricerche, oltre a uno sforzo considerevole. A Londra gli anni Settanta furono un periodo molto particolare durante il quale ebbe luogo un conflitto culturale nella società: per questo, anche la moda si muoveva tra l’establishment e i movimenti controculturali. C’era un mondo altamente privilegiato e nobile che dominava il fashion, composto da nomi leggendari come Dior, Balenciaga, Givenchy e più tardi anche Mary Quant, responsabile della creazione dello stile mod, che nel film è rappresentata dalla House of Baroness e da tutti i suoi orpelli tipici di Regents Park. Ma gli squatters di Notting Hill rappresentavano il movimento punk, in cui provenire dall’altro lato della strada, dal proletariato, era un motivo di vanto per aspiranti designer inventivi e autodidatti come Vivien Westwood e successivamente anche Alexander McQueen, su cui Estella è basata. Lo scontro tra questi due mondi fornisce il contesto per la storia di Cruella. L’importanza dei costumi per Crudelia non sarà mai sottolineata abbastanza. Per questa monumentale impresa, i filmmaker hanno scelto la costumista vincitrice di due Academy Award® Jenny Beavan, che aveva precedentemente collaborato con Emma Thompson in Casa Howard e Quel Che Resta del Giorno.

Beavan afferma:

“Ho letto la sceneggiatura e l’ho trovata molto divertente e grintosa. Ho incontrato Craig e ci ho riflettuto molto, perché mi sono resa conto che si trattava di un progetto colossale, ma poi ho deciso di provarci”. L’ampia portata della produzione ha scatenato l’immaginazione di Jenny. “Mi piacciono molto le sfide… Io ero a capo del dipartimento, e poi c’erano Sarah Young, Sheara Abrahams e Sally Turner: tutte loro figurano tra le costumiste del film. Ognuna di loro si è occupata di un ambito differente. Altrimenti non ce l’avremmo mai fatta. Poi avevamo un team di responsabili degli acquisti che andavano alla ricerca dei capi d’abbigliamento, oltre a tutti i professionisti che si occupavano di tagliare i vari tessuti. È stato un lavoro enorme ma anche molto gioioso”.

Nel film ci sono tre serate di gala che richiedevano un ampio numero di costumi: il Ballo di Maria Antonietta organizzato dalla Baronessa, a cui Estella assiste all’età di 12 anni; il suo Ballo in Bianco e Nero (a cui Cruella si presenta indossando un abito rosso sangue acquistato al negozio dell’usato di Artie e un mantello bianco che prende fuoco, generato al computer); e il suo Galà di Beneficenza, in cui Estella ha mandato a tutti gli ospiti degli abiti neri e delle parrucche bianche e nere per potersi nascondere tra loro; oltre a una serie di eventi da red carpet durante i quali Cruella ruba la scena alla Baronessa arrivando di volta in volta a bordo di una motocicletta con una tuta di pelle nera scintillante e due spalline realizzate con il battistrada di uno pneumatico, un abito che avvolge la macchina della Baronessa, un vestito da camion della spazzatura con uno strascico di 12 metri, realizzato con la collezione di gonne del 1967 della Baronessa; e un cappotto che ricorda la pelliccia di un dalmata (Attenzione: nessun animale è stato maltrattato durante la realizzazione di questo film. Andate al capitolo “I cani di Crudelia” per maggiori dettagli).

Beavan afferma che il look di Estella è ispirato a una fotografia della cantante punk rock/New Wave tedesca Nina Hagen:

: “Mi pare che in quella foto sia seduta a gambe incrociate e indossi un maglione peloso un po’ troppo grande per lei e un paio di pantaloni morbidi molto ordinari. La sensazione è che Estella abbia acquistato i suoi vestiti nei negozi vintage di Brick Lane a Londra, dove c’era il mercato delle pulci”.

I vari look sono stati completati dal trucco e dalle acconciature ideati dalla candidata all’Academy Award Nadia Stacey, che aveva l’immenso compito di realizzare 152 parrucche per il Ballo di Maria Antonietta e 88 parrucche per il Ballo di Beneficenza a tema vichingo della Baronessa. Parlando di Stacey, Burr afferma:

“Nadia ha azzeccato perfettamente tutti i look fin dal primo momento che ci siamo incontrati. Ha capito subito che volevamo creare un’atmosfera punk, ma che allo stesso tempo volevamo che le cose fossero eleganti, stravaganti, uniche e memorabili. Le persone copieranno le sue acconciature abbinate ai costumi per anni dopo aver visto questo film”.

Per Stacey, la sfida più grande era rendere Cruella sufficientemente diversa da Estella, in modo che la Baronessa non si rendesse conto che si trattava della stessa persona. Stacey afferma: “Ma, alla fine, i vari look di Cruella erano talmente eccessivi che non c’era bisogno di esaltare ulteriormente le differenze con Estella. Ho sempre voluto creare un look molto preciso per Estella e per gran parte del tempo il mio punto di riferimento è stato Debbie Harry. Avevo in mente un look un po’ dimesso ma molto tosto e audace, in linea con l’estetica punk degli anni Settanta. Mentre per Cruella mi sono semplicemente buttata. I suoi look diventano sempre più eccessivi ogni volta che la vediamo, e dato che si tratta di una persona amante della moda che gioca con il suo look, ho pensato che anche le sue acconciature e il suo trucco avrebbero dovuto seguire questi cambiamenti. Quindi sono diversi ogni volta che la vediamo”.

Per creare il mondo fisico di Crudelia, la scenografa Fiona Crombie e la set decorator Alice Felton, entrambe candidate all’Academy Award® per La Favorita, anch’esso interpretato da Emma Stone, sono state ingaggiate con gli stessi compiti in Crudelia. Come per i costumi, la loro sfida più grande risiedeva nel vastissimo numero di scenografie da creare. Ci sono 96 set ufficiali, ma con i vari cambiamenti richiesti per ciascuno di essi, gli addetti alle scenografie si sono trovati a dover allestire e decorare circa 130 set. Dato che le inquadrature erano solitamente campi totali e riprendevano un ambiente nella sua interezza, non era possibile prendere delle scorciatoie. Per Crombie era fondamentale non lasciarsi sfuggire nulla. Per lei, il negozio dell’acconciatore per cani doveva essere dettagliato e interessante tanto quanto Hellman Hall. Hanno avuto il compito di trasformare cinque teatri di posa e il backlot degli Shepperton Studios nei set del diroccato covo in cui Estella e i suoi amici vivono dall’infanzia all’età adulta; della House of Baroness, quartier generale dell’impero della moda della Baronessa; e degli intricati e dettagliati appartamenti di John e Roger, l’avvocato della Baronessa. Gli Shepperton hanno ospitato anche lo spettacolare set della sala da ballo di Hellman Hall, con soffitti altissimi e un lampadario, e una ricostruzione dell’iconico grande magazzino Liberty di Londra, completo di vetrine e automobili d’epoca.

Burr afferma:

“Dana Fox, Jess Virtue e io eravamo ossessionate dal negozio Liberty. Il miglior negozio di Londra. È stato davvero divertente incorporare il nostro negozio preferito nella storia e avere l’opportunità di girare lì!”.

Anche se sarebbe stato ideale girare l’intera sequenza ambientata nel negozio Liberty all’interno della location reale, il tempo necessario a trasformare un negozio già esistente in qualcosa di diverso rendeva questa opzione irrealizzabile. Quindi, per le sequenze ambientate negli interni del negozio, Crombie ha effettuato una scannerizzazione tridimensionale del negozio reale così da poterlo ricostruire nel teatro di posa. Per la House of Baroness, il team responsabile delle scenografie si è recato alla mostra di Dior, che la set decorator Felton considera un’influenza fondamentale. Spiega: “E poi Yves Saint Laurent, Christian Dior, Galliano. Abbiamo moltissime influenze visive. L’idea è che la Baronessa sia in assoluto controllo del suo ambiente. È a conoscenza di tutti gli oggetti presenti nella stanza. Ogni elemento le è stato fornito dalle persone che lavorano per lei. E l’intero ambiente è ordinato e organizzato proprio come la sua proprietaria”. La troupe ha poi effettuato le riprese in 44 location di Londra nel corso di 40 giorni: avevano a disposizione cinque giorni per decorare 20 set e trasformare i negozi lungo Portobello Road, dove Estella incontra Artie. Il maniero e la tenuta di Englefield House nel Berkshire hanno ospitato gli esterni di Hellman Hall, la casa di campagna della Baronessa; la base militare RAF Halton ha ospitato gli esterni di Ipswitch Manor, la casa della Baronessa a Londra; mentre il quartiere di Westminster, nel centro di Londra, ha ospitato le riprese degli esterni del magazzino della House of Baroness, che si sono svolte proprio vicino al centro commerciale. Infine, un vecchio quartier generale in cemento situato nel piccolo paese di Aldermaston ha ospitato gli uffici di Tattletale, la rivista di Anita, mentre le sequenze ambientate sul tappeto rosso e nei parchi e le varie scene di guida sono state girate al Naval College di Greenwich. Molte delle location dovevano essere riportate ai tardi anni Settanta, mentre la maggior parte delle riprese “aeree” di Londra è stata generata al computer, dato che nel corso degli ultimi quarant’anni sono cambiate moltissime cose. Englefield è stata scelta come location per Hellman Hall per diverse ragioni. Prima di tutto, nel film la casa si trova su una scogliera: in questo senso, la terrazza è posizionata in modo perfetto e contribuisce a esaltare la presenza della scogliera nel film. L’ambiente ha una forma grandiosa, molto squadrata e grafica e allo stesso tempo la casa comunica un’atmosfera monolitica e inquietante in stile elisabettiano/gotico, che era molto importante per Gillespie. L’immacolato giardino, perfettamente mantenuto, rispecchia l’ordine e la precisione richiesti dalla Baronessa. Alla fine la squadra responsabile degli effetti visivi, capeggiata da Max Wood, ha dovuto rimpiazzare circa due terzi dell’edificio, aggiungendo un piano in più e modificando completamente la linea del tetto per rispecchiare la visione di Hellman Hall richiesta dal regista Gillespie. Anche le riprese aeree della casa, con le onde che si infrangono sulla scogliera, sono state prevalentemente generate al computer. Per quanto riguarda Aldermaston, Crombie sentiva il bisogno di utilizzare strutture architettoniche contemporanee per controbilanciare il vasto numero di residenze signorili e ambientazioni lussuose presenti nel film. Era convinta che fosse importante rispecchiare il più possibile l’ambientazione degli anni Settanta, che Aldermaston contribuisce a comunicare immediatamente con i suoi tetti spioventi e le sue strade acciottolate.

Per comporre la colonna sonora strumentale di Crudelia, i filmmaker hanno scelto il richiestissimo Nicholas Britell, candidato all’Academy Award® per Moonlight e Se la Strada Potesse Parlare e all’Emmy grazie al tema dei titoli di testa della serie HBO Succession: la sua filmografia comprende inoltre il film di Netflix Il Re, Vice – L’Uomo nell’Ombra e La Grande Scommessa. In aggiunta ai contributi di Britell, hanno ingaggiato la music producer Susan Jacobs, che aveva già collaborato con Gillespie in Tonya, per incorporare alcune canzoni degli anni Settanta nel film: si trattava di un periodo piuttosto esplosivo per la storia della musica, con la comparsa del punk e la progressiva affermazione di artisti come i Clash e i Blondie, accanto ad artisti rock e pop più tradizionali.

Il produttore Gunn afferma:

“Nel film, la musica è quasi un personaggio a sé stante. Craig ha trovato un modo per riempire il film di meravigliosi brani rock’n’roll, che vengono ascoltati quasi nella loro interezza senza che i testi siano in contrasto con i dialoghi. La musica dà al film una grande energia e un senso di ribellione”.

Platt aggiunge:

“Craig utilizza la musica per caratterizzare la nostra storia, creare sentimenti ed evocare emozioni”.

Gillespie afferma:

“A quell’epoca la scena musicale era molto ricca. Sapevo che nel film ci sarebbe stata tanta musica. Nelle varie scene, la musica ci aiuta a comunicare l’ambientazione e il periodo storico in cui ci troviamo, la natura e l’atteggiamento di quell’epoca. Inoltre mi piace utilizzare la musica in contrapposizione con le scene. È una caratteristica tipica di Scorsese, in cui determinate scene sono accompagnate da brani che il pubblico non si aspetterebbe di sentire. Ci aiutano a portare il film su un altro livello… Con un senso di giocosità, abbiamo utilizzato ‘I Get Ideas’ e ‘Perhaps, Perhaps’ in contrapposizione con la natura sinistra della Baronessa. E quando il personaggio di Estella si ubriaca durante il turno di notte al negozio Liberty di Londra, ho pensato che sarebbe stato divertente utilizzare un brano di Nancy Sinatra… La colonna sonora comprende brani completamente diversi l’uno dall’altro. Si passa da Doris Day ai Doors per arrivare ai Queen”.

Anche se nel film sono presenti dalmata e altre razze di cani, Cruella non condivide le stesse motivazioni della sua controparte animata. Nel nostro film, il personaggio di Cruella non maltratta nessun animale. Il cast canino di Crudelia comprende un piccolo numero di attori animali, mentre molte scene che vedono la presenza di cani sono state realizzate con l’ausilio degli effetti visivi. La maggior parte degli animali nel film erano trovatelli (in particolare Buddy, il nostro cane “eroe” che è stato trovato per strada); mentre gli altri provenivano dalle amorevoli dimore dei loro addestratori. Tutti i trovatelli sono stati adottati permanentemente da padroni affettuosi.  Portando avanti la storia di Disney, che ha avuto un grande successo producendo storie di amici a quattro zampe, la squadra produttiva ha lavorato a stretto contatto con rispettabili addestratori di animali per assicurarsi che ciascun cane fosse accudito e addestrato a dovere prima delle riprese. Tutte le scene che vedevano la presenza di animali sono state monitorate da vicino dalla American Humane Society.  In linea con le politiche di produzione Disney, nessuna pelliccia animale è stata utilizzata nella realizzazione del film. Inoltre, gran parte delle riprese che vedono la presenza di cani è stata realizzata con l’ausilio di effetti generati al computer, ideati dal visual effects supervisor Max Wood e dal suo team, che hanno creato versioni interamente digitali dei tre dalmata della Baronessa e dei personaggi di Buddy e Wink. Questi modelli digitali sono stati utilizzati in modo più estensivo rispetto a quanto inizialmente preventivato, venendo usati anche per primi piani molto dettagliati. Wood è particolarmente soddisfatto delle sequenze in slow motion in cui i dalmata saltano per catturare Estella durante la festa: i cani e la bava che cola in slow motion dalle loro bocche sono stati realizzati interamente in CG. Wood fa notare anche la scena ambientata nel salone di toelettatura per cani, in cui le riprese in live action dei dalmata che ringhiano e poi inseguono Wink fuori dal negozio sono state sostituite con una versione computerizzata.

Come omaggio a La Carica dei 101, i filmmaker volevano includere una scena in cui Cruella avrebbe guidato come una pazza il veicolo che ha ispirato il suo nome. Ma dato che Estella non possedeva una macchina (secondo Emma Stone, non sa nemmeno guidare), bisognava prima mostrare una scena in cui Cruella sarebbe entrata in possesso dell’automobile. Di conseguenza, nel film c’è una sequenza in cui il personaggio abbandona una festa e ha bisogno di scappare in fretta: vede una Panther De Ville parcheggiata in strada, la mette in moto collegando i cavi e la ruba, dando vita a una versione in live action dell’iconica scena del film d’animazione, in cui il personaggio guida la macchina e diventa Cruella de Vil. Tutti i veicoli utilizzati nel film sono stati procurati dall’azienda britannica Dream Cars, che ha particolarmente apprezzato questo compito. Per l’automobile di Cruella, lo stunt coordinator aveva inizialmente chiesto “due o tre Panther”, il che era impossibile dato che queste auto non esistono più. Quindi Dream Cars ha creato due macchine basate sulla Panther De Ville del 1980: un modello dipinto di bronzo (il preferito di Gillespie e Crombie) e un altro dipinto di bianco e nero che poteva essere ricoperto di bronzo (si dice che, quando era ancora nuovo, questo modello appartenesse al pugile ex campione dei pesi massimi Smokin’ Joe Frazier). In questo modo avevano a disposizione le versioni “prima” e “dopo” della stessa auto, disponibili per le riprese in qualsiasi momento. Le trasmissioni originali delle Panther sono state rimpiazzate con motori Chevrolet Small-Block da 5.7 litri/350 pollici cubi e trasmissioni Turbo 350 per assicurarsi che le performance delle automobili sul set fossero affidabili. Per trasformare la Panther De Ville nella macchina di Cruella de Vil bisognava aggiungere un tettuccio decappottabile, rimpiazzare le ruote con repliche di cerchi in lega in magnesio utilizzati nella Formula Indy e pneumatici alti, e ovviamente aggiungere le eleganti e raffinate targhe fatte a mano. Dream Cars ha creato assortimenti aggiuntivi di tutti i componenti utilizzando fibra di vetro rafforzata con il Kevlar e installando anche una struttura tubulare attorno al perimetro in caso di necessità. Grazie a queste pianificazioni, tutto ha funzionato alla perfezione durante l’esecuzione, anche se i tempi erano molto stretti: infatti, c’erano soltanto 36 ore a disposizione per trasformare la macchina color bronzo equipaggiata per gli stunt nella macchina bianca e nera “principale” di Cruella.

I Måneskin per Crudelia

Damiano David e Victoria De Angelis dei Måneskin faranno parte del cast di voci della versione italiana del nuovo film Disney live action Crudelia con dei camei d’eccezione. Una nuova avventura per la band che ha da poco pubblicato l’album “Teatro d’ira – Vol. I”, già disco d’oro e con oltre 100 milioni di streaming, e che, pochi giorni prima del debutto del lungometraggio, rappresenterà l’Italia all’Eurovision Song Contest 2021 a Rotterdam con il brano “Zitti e Buoni” (disco di platino), con cui hanno vinto il 71esimo Festival di Sanremo.

Damiano ha un doppio cameo: presta, infatti, la sua voce a Jeffrey (Andrew Leung), l’assistente della Baronessa von Hellman (Emma Thompson) ed è protagonista del cameo musicale di Artie (John McCrea), il proprietario di un negozio di abbigliamento vintage di Portobello Road, che entra nella vita di Estella in un momento cruciale. Il pubblico potrà riconoscere la voce inconfondibile di Damiano in alcuni versi di “I Wanna Be Your Dog” del gruppo rock The Stooges, il brano che Artie interpreta durante una sfilata.

Crudelia - Clip "Baronessa"

Diretto da Craig Gillespie e interpretato dalle vincitrici dell’Academy Award Emma Stone ed Emma Thompson, Crudelia arriverà il 26 maggio nelle sale italiane (salvo disponibilità dei cinema) e il 28 maggio su Disney+ con Accesso VIP. Crudelia racconta gli esordi ribelli di una delle antagoniste più celebri, e alla moda, del mondo del cinema: la leggendaria Cruella de Vil (Crudelia De Mon). Ambientato durante la rivoluzione punk rock nella Londra degli anni Settanta, il film segue le vicende di una giovane truffatrice di nomeEstella, una ragazza intelligente e creativa determinata a farsi un nome con le sue creazioni. Fa amicizia con una coppia di giovani ladri che apprezzano la sua inclinazione alla cattiveria e insieme riescono a costruirsi una vita per le strade di Londra. Un giorno, il talento di Estella per la moda cattura l’attenzione della Baronessa von Hellman, una leggenda della moda incredibilmente chic e terribilmente raffinata, interpretata dall’attrice due volte premio Oscar® Emma Thompson (Casa Howard, Ragione e sentimento). Ma la loro relazione mette in moto una serie di eventi e rivelazioni che portano Estella ad abbracciare il suo lato malvagio e a diventare la prorompente, alla moda e vendicativa Cruella.

Crudelia | Sneak Peek “Call Me Cruella”

Crudelia è interpretato da Emma Stone, Emma Thompson, Joel Fry, Paul Walter Hauser, Emily Beecham, Kirby Howell-Baptiste e Mark Strong. Il film è diretto da Craig Gillespie, da una sceneggiatura di Dana Fox e Tony McNamara e da un soggetto di Aline Brosh McKenna e Kelly Marcel & Steve Zissis, basato sul romanzo “La carica dei 101” di Dodie Smith. Crudelia è prodotto da Andrew Gunn, Marc Platt e Kristin Burr, p.g.a., mentre Emma Stone, Michelle Wright, Jared LeBoff e Glenn Close sono i produttori esecutivi.

Florence + The Machine – Call me Cruella

Florence + The Machine, artista multiplatino e pluripremiata a livello mondiale, interpreta il brano originale “Call me Cruella” nel nuovo film Disney live action Crudelia. “Call me Cruella” sarà presente all’interno del film, nella colonna sonora originale e nell’album con le musiche originali. Entrambi gli album, di Walt Disney Records / Virgin Records – Universal Music Italia, saranno disponibili dal 21 maggio. Crudelia arriverà il 26 maggio nelle sale italiane (salvo disponibilità dei cinema) e dal 28 maggio in streaming su Disney+ con Accesso VIP.

Crudelia | Sneak Peek “Call Me Cruella”

In merito alla collaborazione per “Call me Cruella”, Florence ha affermato:

Alcune delle prime canzoni che ho imparato a cantare erano Disney. E i cattivi spesso avevano i pezzi migliori. Quindi contribuire a creare e interpretare un brano per Crudelia è la realizzazione di un sogno d’infanzia. Sono davvero grata a Nicholas Britell e a Disney per avermi concesso così tanta libertà creativa e per avermi dato fiducia con la meravigliosa follia di Cruella”.

Welch è l’autrice e leader del gruppo Florence + The Machine, nominata ai Grammy. I suoi quattro album in studio acclamati dalla critica hanno venduto milioni di copie in tutto il mondo, con 3 album nella top 10 negli Stati Uniti. Oltre ad aver vinto il Brit Album of Year Award per il suo album d’esordio Lungs nel 2009, How Big, How Blue, How Beautiful del 2015 ha raggiunto la vetta delle classifiche nel Regno Unito e negli Stati Uniti. Florence ha poi vinto l’Ivor Novello International Achievement Award. Più recentemente, Florence ha debuttato come attrice in una trasmissione teatrale-televisiva in diretta per la serie HBO e Sky Atlantic The Third Day.
 
Commentando il brano e la colonna sonora strumentale, Nicholas Britell ha dichiarato:

Sono un grande fan di Florence, quindi è stata una vera gioia collaborare con lei per ‘Call me Cruella’. Con questa canzone e con le musiche di Crudelia, l’obiettivo era quello di abbracciare davvero l’estetica grezza del rock nella Londra degli anni Sessanta e Settanta. Abbiamo registrato tutto usando l’intera attrezzatura vintage e il nastro analogico agli Abbey Road e agli AIR Studios di Londra, fondendo elementi orchestrali con chitarre e bassi elettrici, organi, tastiere e batterie”.

 
Due volte candidato all’Academy Award® e vincitore dell’EMMY, il compositore e pianista Nicholas Britell ha firmato la colonna sonora per alcuni dei progetti cinematografici più acclamati della storia recente, tra cui Se la strada potesse parlareVice – L’uomo nell’ombraMoonlightLa grande scommessa e, più recentemente, Il re. Per la televisione, Britell ha scritto la colonna sonora de La ferrovia sotterranea di Jenkins e anche della serie HBO Succession, vincendo un Emmy come Outstanding Original Main Title Theme. Attualmente sta componendo la colonna sonora della terza stagione di Succession e di Don’t Look Up di Adam McKay.

La vincitrice dell’Academy Award Emma Stone (La La Land) è la protagonista del nuovo film Disney live action Crudelia, che racconta gli esordi ribelli di una delle antagoniste più celebri, e alla moda, del mondo del cinema: la leggendaria Cruella de Vil (Crudelia De Mon). Ambientato durante la rivoluzione punk rock nella Londra degli anni Settanta, Crudelia segue le vicende di una giovane truffatrice di nome Estella, una ragazza intelligente e creativa determinata a farsi un nome con le sue creazioni. Fa amicizia con una coppia di giovani ladri che apprezzano la sua inclinazione alla cattiveria e insieme riescono a costruirsi una vita per le strade di Londra. Un giorno, il talento di Estella per la moda cattura l’attenzione della Baronessa von Hellman, una leggenda della moda incredibilmente chic e terribilmente raffinata, interpretata dall’attrice due volte premio Oscar® Emma Thompson (Casa HowardRagione e sentimento). Ma la loro relazione mette in moto una serie di eventi e rivelazioni che portano Estella ad abbracciare il suo lato malvagio e a diventare la prorompente, alla moda e vendicativa Cruella.

Zombieland – Doppio colpo

Zombieland – Doppio colpo è il sequel della commedia horror del 2009, Zombieland, diretta da Ruben Fleischer e interpretata da Woody Harrelson, Jesse Eisenberg, Emma Stone e Abigail Breslin. Il film riprende le avventure dei quattro sopravvissuti a un’apocalisse zombie, che si ritrovano a dover affrontare nuove sfide, nuovi personaggi e nuovi tipi di zombie. Il film è una parodia del genere zombie, che si diverte a citare e ironizzare i cliché e i riferimenti della cultura pop americana. Il film è anche una riflessione sulla famiglia, sull’amicizia e sull’identità, che mette in contrasto i diversi stili di vita e le aspirazioni dei protagonisti.

Zombieland - Doppio Colpo | Trailer Ufficiale Italiano - Dal 14 novembre al cinema

Zombieland – Doppio colpo è un film che non delude le aspettative dei fan del primo capitolo, ma che non riesce a superarle o a rinnovarle. Il film si basa sulla stessa formula vincente del predecessore, riproponendo le stesse situazioni, le stesse battute, le stesse regole e gli stessi personaggi, con qualche aggiunta e qualche variazione. Il film è divertente, ma non sorprendente, è godibile, ma non memorabile, è sicuro, ma non innovativo.

Il punto di forza del film è il cast, che riesce a ricreare la stessa alchimia e la stessa simpatia del primo film. Woody Harrelson è ancora una volta il rude e irriverente Tallahassee, che ama le armi, le macchine e Elvis Presley. Jesse Eisenberg è il timido e impacciato Columbus, che segue le sue regole per sopravvivere e che cerca l’amore con Wichita. Emma Stone è la sarcastica e indipendente Wichita, che ha paura di impegnarsi e che protegge la sorella minore. Abigail Breslin è la ribelle e curiosa Little Rock, che vuole crescere e trovare il suo posto nel mondo. A questi si aggiungono dei nuovi personaggi, che sono per lo più delle caricature comiche, come la bionda e svampita Madison, interpretata da Zoey Deutch, che fa da spalla a Columbus, o la tosta e sexy Nevada, interpretata da Rosario Dawson, che fa da interesse amoroso a Tallahassee. Ci sono anche dei cameo divertenti, come quello di Luke Wilson e Thomas Middleditch, che interpretano delle versioni alternative di Tallahassee e Columbus, o quello di Bill Murray, che appare in una scena dopo i titoli di coda.

Il punto debole del film è la trama, che è piuttosto scontata e prevedibile, e che non offre nulla di nuovo o di originale. Il film si limita a ripercorrere le orme del primo, senza osare o sperimentare. Il film si basa su una serie di episodi, che portano i protagonisti da un luogo all’altro, senza una vera coesione o una vera evoluzione. Il film introduce anche dei nuovi tipi di zombie, che sono classificati in base alla loro intelligenza e alla loro resistenza, ma che non hanno una vera rilevanza nella storia. Il film cerca di creare dei momenti di tensione e di azione, ma senza mai mettere in pericolo i personaggi principali, che sembrano immuni a ogni minaccia. Il film cerca anche di creare dei momenti di emozione e di sentimento, ma senza mai approfondire i rapporti e i conflitti tra i personaggi, che si risolvono in modo facile e superficiale.

In conclusione, Zombieland – Doppio colpo è un film che si lascia guardare con piacere, ma che non lascia il segno. Il film è una commedia horror che fa ridere, ma che non fa paura, che fa divertire, ma che non fa riflettere, che fa apprezzare, ma che non fa amare. Il film è un doppio colpo, ma non un colpo di genio.

The Amazing Spider-Man

Spider-Man è tornato e il pubblico è esigente, curioso e un po’ sospettoso. Sono molte le persone affezionate alla precedente versione di Sam Raimi e non sono sicure di accogliere a braccia aperte le differenze di questa nuova versione, indipendentemente dalla fedeltà al fumetto originale. Il film del 2012 “The Amazing Spider-Man”, diretto da Marc Webb, è un nuovo adattamento del celebre personaggio dei fumetti Marvel Comics. Interpretato da un talentuoso cast che include Andrew Garfield, Emma Stone, Rhys Ifans, Denis Leary, Campbell Scott, Irrfan Khan, Martin Sheen e Sally Field, il film si basa sulla nota serie di fumetti omonima, che è la più longeva nella storia del personaggio.

The Amazing Spider-man 3D: trailer italiano in HD

A differenza della precedente trilogia diretta da Sam Raimi, questa nuova versione della saga è un completo riavvio della storia. Inizialmente, la Columbia Pictures, casa di produzione del film, aveva pianificato di realizzare “Spider-Man 4”, il quarto capitolo della trilogia originale, ma a causa delle divergenze creative, si è optato per un nuovo inizio, basato sulla sceneggiatura di James Vanderbilt.

La trama del film si concentra sulla ricerca di Peter Parker riguardo alla scomparsa dei suoi genitori e sull’inizio della sua carriera di supereroe come Spider-Man. Braccato dalla polizia di New York, capeggiata dal padre della sua amica Gwen, George Stacy, Peter si trova ad affrontare anche il dottor Curt Connors, trasformatosi in un mostruoso Lucertola. Il suo obiettivo è quello di trasformare tutti gli esseri umani in lucertole per creare una specie più forte ed evoluta.

Il reboot del franchise ha ricevuto principalmente recensioni positive da parte dei critici. Hanno elogiato la performance di Andrew Garfield, lo stile visivo del film, la colonna sonora di James Horner, la regia e la rivisitazione realistica del personaggio di Spider-Man. Tuttavia, alcuni hanno sottolineato il numero di sottotrame poco sviluppate e hanno notato diverse scene tagliate.

Nonostante le critiche, il film ha ottenuto un grande successo al botteghino, incassando oltre 758 milioni di dollari in tutto il mondo. È stato il settimo film di maggior incasso del 2012.

Benvenuti a Zombieland

Benvenuti a Zombieland è un film del 2009 diretto da Ruben Fleischer, che mescola il genere horror con la commedia nera. Il film racconta le avventure di quattro sopravvissuti a un’apocalisse zombie, che si ritrovano a viaggiare insieme per gli Stati Uniti alla ricerca di un luogo sicuro. Il film si distingue per il suo umorismo cinico e irriverente, che prende in giro i cliché del cinema di zombi e della cultura americana. Il film ha avuto un buon successo di critica e di pubblico, ed è considerato uno dei migliori esempi di zombie comedy.

Benvenuti  Zombieland - Trailer Ita

Il film si apre con una voce narrante che ci introduce al protagonista, Columbus (Jesse Eisenberg), un giovane studente nerd e timido, che ha sopravvissuto all’epidemia grazie a una serie di regole che segue scrupolosamente, come “doppio colpo”, “controlla il sedile posteriore” o “non essere un eroe”. Columbus cerca di raggiungere i suoi genitori in Ohio, ma lungo la strada incontra Tallahassee (Woody Harrelson), un uomo rude e violento, che ha una passione per le armi e per i Twinkies, i dolcetti che non riesce mai a trovare. I due decidono di allearsi per affrontare gli zombie, ma vengono ingannati da due sorelle, Wichita (Emma Stone) e Little Rock (Abigail Breslin), che li derubano della loro macchina e delle loro armi. Dopo averle rintracciate, i quattro si accordano per andare insieme verso ovest, dove si dice che ci sia un parco divertimenti chiamato Pacific Playland, dove non ci sono zombie. Durante il viaggio, i quattro imparano a conoscersi meglio e a fidarsi l’uno dell’altro, e Columbus si innamora di Wichita, che però ha paura di legarsi a qualcuno. Il film è ricco di scene divertenti e spettacolari, come quella in cui Tallahassee assalta un supermercato pieno di zombie per trovare i Twinkies, o quella in cui i quattro si fermano nella villa di Bill Murray, che si finge uno zombie per divertirsi. Il film raggiunge il suo culmine quando i quattro arrivano a Pacific Playland, dove devono affrontare un’orda di zombie che li attacca da tutte le parti. Il film si conclude con un lieto fine, in cui i quattro riescono a scappare e a formare una sorta di famiglia improvvisata.

Benvenuti a Zombieland è un film che riesce a divertire e a intrattenere lo spettatore, senza prendersi troppo sul serio. Il film gioca con i codici del genere horror, creando situazioni paradossali e grottesche, in cui gli zombie sono più che altro dei bersagli da colpire con le armi più disparate. Il film non ha la pretesa di essere realistico o profondo, ma di offrire una visione ironica e dissacrante della fine del mondo. Il film si basa anche sul carisma e sulla bravura degli attori, che interpretano dei personaggi simpatici e ben caratterizzati, che usano dei nomi di città come pseudonimi per non affezionarsi troppo. Il film ha anche delle citazioni e dei riferimenti a altri film e a elementi della cultura popolare, come il cameo di Bill Murray, che è una delle scene più esilaranti del film. Il film ha anche una colonna sonora azzeccata, che include brani rock e metal, che creano un contrasto con le immagini. Il film è un esempio di come si possa fare una commedia horror di qualità, che non si limita a ripetere gli stessi schemi, ma che li reinventa con originalità e intelligenza. Il film è consigliato a chi ama il genere zombie, ma anche a chi vuole passare un’ora e mez

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