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Oh. What. Fun.: Michelle Pfeiffer riscrive la magia del Natale nella nuova commedia Prime Video

C’è un momento, in ogni film di Natale che si rispetti, in cui la magia irrompe nella quotidianità, scompigliando le carte, cambiando le prospettive, facendo emergere ciò che spesso viene dato per scontato. In Oh. What. Fun., nuova commedia natalizia prodotta da Amazon MGM Studios in arrivo su Prime Video il 3 dicembre 2025, quel momento ha un volto familiare, elegantissimo e sorprendente: Michelle Pfeiffer. Sì, proprio lei, la stella di Scarface, l’indimenticabile Catwoman di Batman – Il ritorno, e più recentemente la scienziata Janet Van Dyne nell’universo Marvel di Ant-Man. Questa volta, però, la troviamo in una veste completamente diversa, ma forse ancora più potente: quella di Claire Clauster, la madre che tiene insieme la sua famiglia con la tenacia di un supercollante emotivo… fino a quando decide, semplicemente, di smettere.

Una madre, un Natale e una fuga che sa di liberazione

Claire non è una mamma qualunque. Claire è il Natale. Ogni dettaglio delle festività passa dalle sue mani: biscotti perfetti, pacchetti impeccabili, decorazioni da copertina. Ma, come accade troppo spesso anche nella vita reale, dietro le luci scintillanti e i cori angelici si nasconde una verità scomoda: Claire è stanca. E quest’anno, mentre i figli ormai adulti e un marito troppo distratto si lasciano travolgere dai loro piccoli grandi drammi, accade l’impensabile. Si dimenticano di lei.

Ed è in quel momento che la narrazione si ribalta. Claire scompare, letteralmente. Nessun biglietto, nessun avviso. Basta. La donna che ha fatto del Natale un’arte personale parte per un’avventura tutta sua, un viaggio liberatorio che non contempla padelle, aspirapolvere o drammi altrui. Un viaggio che, finalmente, mette al centro lei stessa. È un ribaltamento ironico e toccante del classico tropo natalizio: non è la famiglia a salvare il Natale, ma una madre che, paradossalmente, lo abbandona per ritrovare sé stessa.

“Perché tutto il merito va a Babbo Natale, e nessuno menziona la signora Claus”

Con questa battuta pungente, che emerge nel trailer già diffuso da Prime Video, Oh. What. Fun. centra il cuore pulsante del suo racconto: una riflessione divertente ma sincera sul carico mentale delle madri, sulla routine familiare che troppo spesso si poggia sulle spalle di una sola persona. Claire non scompare per dispetto, ma per esigenza. Per riscoprire la magia del Natale fuori dagli schemi, lontano dal ruolo che tutti le hanno cucito addosso.

E intanto, la famiglia – in un crescendo tragicomico degno delle migliori commedie natalizie – si ritrova a dover rimettere insieme i pezzi. Sotto l’albero non ci sono regali, ma consapevolezza. E tra una figuraccia in diretta televisiva e la visione della madre che balla come una diva in uno show, arriva la verità: “È un’icona”, esclama una ragazza nel trailer. E non possiamo che essere d’accordo.

Un cast da sogno per un Natale fuori dagli schemi

Il film si presenta come un vero gioiellino corale, ricco di volti noti e talenti in ascesa. Oltre all’eccezionale Michelle Pfeiffer, troviamo Felicity Jones – già amata in Rogue One: A Star Wars Story – candidata all’Oscar per The Brutalist, e Chloë Grace Moretz, che continua a collezionare ruoli intensi dopo La diseducazione di Cameron Post e Inverso – The Peripheral. Al loro fianco brillano anche Dominic Sessa (The Holdovers – Lezioni di vita), la sempre iconica Eva Longoria, l’irriverente Denis Leary, Maude Apatow (Euphoria), e l’eclettico Jason Schwartzman. Un mix perfetto per raccontare con energia e sentimento una storia che mescola ironia, dramma e spirito natalizio.

Dietro la macchina da presa troviamo Michael Showalter, regista già apprezzato per The Idea of You e The Eyes of Tammy Faye, mentre la sceneggiatura nasce dall’omonimo romanzo di Chandler Baker – uscito nel 2021 – che ha firmato il copione insieme allo stesso Showalter. Una sinergia che promette ritmo, profondità e risate.

Dalle strade di Atlanta ai salotti di tutto il mondo

Le riprese del film si sono svolte tra maggio e luglio 2024 ad Atlanta, in Georgia, trasformata per l’occasione in un variopinto villaggio natalizio. La produzione porta la firma, tra gli altri, di Semi-Formal Productions e della leggendaria TriBeCa Productions di Robert De Niro. L’uscita è prevista per il 3 dicembre 2025 su Prime Video: una data da cerchiare in rosso sul calendario di ogni appassionato di commedie natalizie che si rispetti.

Oh. What. Fun. si preannuncia come molto più di una semplice favola di Natale: è un grido liberatorio, una riflessione leggera ma efficace sul ruolo delle donne all’interno delle dinamiche familiari, e un’occasione per sorridere, commuoversi e, perché no, riconsiderare il vero significato delle feste.

E ora, cari lettori e lettrici del CorriereNerd.it, è il vostro turno! Cosa ne pensate di questa svolta natalizia tutta al femminile? Vi ha colpiti il ritorno di Michelle Pfeiffer? Avete mai vissuto un Natale in cui desideravate fuggire e pensare solo a voi stessi? Scrivetecelo nei commenti qui sotto e condividete l’articolo sui vostri social per spargere un po’ di questa magica ribellione natalizia!

L’Era Glaciale: In rotta di collisione

L’era glaciale: In rotta di collisione è un film d’animazione prodotto da Blue Sky Studios e 20th Century Fox Animation ed era estremamente atteso in Italia.. almeno fino a quando è uscito. Ambientato 3 anni dopo gli eventi del quarto film, è fortunatamente il quinto ed ultimo capitolo della serie. Questo nuovo progetto, diretto da Mike Thurmeiere e Galen T. Chu, rispetto soprattutto al capostipite della saga, è davvero scontato e poco innovativo sia nella storia che nella costruzione dei personaggi: il risultato è decisamente piatto, noisoso a tratti degno dell’uscita dalla sala.  Il film ha ricevuto recensioni pessime da parte della critica: sul sito Rotten Tomatoes ha una valutazione del 11% basata su 98 recensioni, con un voto medio del 3.9/10; su Metacritic ha un punteggio di 34 su 100, basato su 27 recensioni.

Il leggendario per quanto ormai scontato inseguimento della ghianda, catapulterà questa volta Scrat prima su un’astronave e poi su rotta attraverso la Galassia, dando accidentalmente origine ad una serie di eventi improbabili che trasformeranno l’intero Sistema Solare. Un flipper spaziale che finirà per scatenare un evento catastrofico che presto o tardi minaccerà il pianeta ghiacciato. Per salvare la Terra: Sid, Manny, Diego e il resto della “famiglia” dovranno abbandonare la loro casa, proprio il giorno prima del matrimonio della mammut Pesca,  intraprendendo una scontatissima avventura insieme allo psicopatico furetto Buck viaggiando verso il luogo dove cadde il meteorite che estinse i dinosauri. Da qui la scoperta di una specie di improbabile comunità hippy popolata da animali eternamente giovani. Tra queste l’odioso leader spirituale Shangri Llama, il coniglio piacione Teddy e Brooke e una femmina di bradipo che ovviamente (… se è un bradipo femmina indovinate un po’ voi!). Ma c’è chi, come il Dakotaraptor, Gavin, coadiuvato dai suoi figli Gertie e Roger, brama l’estinzione dei mammiferi così che i dinosauri possano tornare a regnare sulla Terra.  Unico personaggio che si salva è naturalmente “la nonnina” di Sid che riesce con le sue battute a sminuire la piattezza della pellicola.

Nel film originale sono tornate le voci di Ray Romano, Denis Leary, John Leguizamo, Queen Latifah, Seann William Scott, Josh Peck, Simon Pegg, Keke Palmer, Wanda Sykes e Jennifer Lopez. Alle note voci del cast si aggiungono le voci di Stephanie Beatriz, Adam DeVine, Jesse Tyler Ferguson, Max Greenfield, Jessie J, Nick Offerman, Melissa Rauch, Michael Strahan and Neil de Grasse Tyson. Nonostante nel trailer ufficiale italiano il doppiaggio di Sid e Manny sia stato affidato a Davide Lepore e Marco Balzarotti, al cinema le voci sono di Claudio Bisio, Pino Insegno, Lee Ryan, Massimo Giuliano, Filippo Timi, Isabelle Adriani, Roberta Lanfranchi e Hong-hu Ada.

Il primo trailer del film è stato distribuito il 15 dicembre 2015; nel trailer si poteva sentire per la prima volta il brano Can’t Hold Us di Maklemore e Ryan Lewis.  Nelle sale statunitensi, il film è uscito il 22 luglio 2016, mentre in quelle italiane è uscito il 22 agosto 2016 e in anteprima dal 16 nelle principali location vacanziere.  I primi capitoli hanno incassato 729.6 milioni di dollari al botteghino americano, raggiungendo quasi i 3 miliardi in tutto il globo. Al 20 agosto 2016, il film ha incassato 307,8 milioni di dollari nel mondo a fronte di un budget di circa 105 milioni di dollari.

 

The Amazing Spider-Man

Spider-Man è tornato e il pubblico è esigente, curioso e un po’ sospettoso. Sono molte le persone affezionate alla precedente versione di Sam Raimi e non sono sicure di accogliere a braccia aperte le differenze di questa nuova versione, indipendentemente dalla fedeltà al fumetto originale. Il film del 2012 “The Amazing Spider-Man”, diretto da Marc Webb, è un nuovo adattamento del celebre personaggio dei fumetti Marvel Comics. Interpretato da un talentuoso cast che include Andrew Garfield, Emma Stone, Rhys Ifans, Denis Leary, Campbell Scott, Irrfan Khan, Martin Sheen e Sally Field, il film si basa sulla nota serie di fumetti omonima, che è la più longeva nella storia del personaggio.

A differenza della precedente trilogia diretta da Sam Raimi, questa nuova versione della saga è un completo riavvio della storia. Inizialmente, la Columbia Pictures, casa di produzione del film, aveva pianificato di realizzare “Spider-Man 4”, il quarto capitolo della trilogia originale, ma a causa delle divergenze creative, si è optato per un nuovo inizio, basato sulla sceneggiatura di James Vanderbilt.

La trama del film si concentra sulla ricerca di Peter Parker riguardo alla scomparsa dei suoi genitori e sull’inizio della sua carriera di supereroe come Spider-Man. Braccato dalla polizia di New York, capeggiata dal padre della sua amica Gwen, George Stacy, Peter si trova ad affrontare anche il dottor Curt Connors, trasformatosi in un mostruoso Lucertola. Il suo obiettivo è quello di trasformare tutti gli esseri umani in lucertole per creare una specie più forte ed evoluta.

Il reboot del franchise ha ricevuto principalmente recensioni positive da parte dei critici. Hanno elogiato la performance di Andrew Garfield, lo stile visivo del film, la colonna sonora di James Horner, la regia e la rivisitazione realistica del personaggio di Spider-Man. Tuttavia, alcuni hanno sottolineato il numero di sottotrame poco sviluppate e hanno notato diverse scene tagliate.

Nonostante le critiche, il film ha ottenuto un grande successo al botteghino, incassando oltre 758 milioni di dollari in tutto il mondo. È stato il settimo film di maggior incasso del 2012.

L’era glaciale 3 – L’alba dei dinosauri: un’avventura preistorica tra amicizia e amore

L’era glaciale 3 – L’alba dei dinosauri (Ice Age 3: Dawn of the Dinosaurs) è un film d’animazione del 2009, diretto da Carlos Saldanha e co-diretto da Mike Thurmeier. Si tratta del secondo sequel del franchise “L’era glaciale” e sequel de “L’era glaciale 2 – Il disgelo”, anch’esso diretto da Saldanha. Il film è prodotto dai 20th Century Animation, in co-produzione con Blue Sky Studios, e distribuito da 20th Century Fox. Il cast vocale è composto da Ray Romano, John Leguizamo, Denis Leary, Queen Latifah, Josh Peck, Sean William Scott, Chris Wedge (nel ruolo di Scrat) con l’aggiunta di Simon Pegg nel ruolo di Buck.

Trama

Il film si apre con lo scoiattolo preistorico Scrat, che sta ancora cercando di afferrare la sfuggente ghianda e si perde negli occhi di una scoiattolina di nome Scrattina, che gliela ruba. I due si contendono il prezioso frutto in una serie di gag esilaranti.

Nel frattempo, Manny ed Ellie stanno aspettando la nascita del loro primo figlio; novità che sembra sconvolgere qualche equilibrio. Mentre Manny è in trepidante attesa, Diego, la tigre dai denti a sciabola, si sente di troppo all’interno del gruppo, accorgendosi inoltre di non avere più l’agilità di una volta a causa della vita tranquilla che conduce con i suoi amici. Sid, il bradipo, invece si sente solo e vorrebbe anche lui una famiglia. Così, quando trova tre uova abbandonate in una grotta, decide di adottarle e di chiamarle Gustuovo, Chiara e Tuorlino.

Ma le uova si rivelano essere quelle di una mamma T-Rex, che ritorna a riprendersi i suoi cuccioli e rapisce anche Sid. Manny, Ellie, Diego e i due opossum Crash ed Eddie partono allora per il salvataggio del loro amico, seguendo le tracce della T-Rex fino a un mondo sotterraneo dove vivono ancora i dinosauri. Qui incontrano Buck, una donnola avventuriera e un po’ pazza che ha perso un occhio a causa di Rudy, il più feroce dei dinosauri. Buck si offre di aiutarli a ritrovare Sid e a sfuggire ai pericoli della terra dei dinosauri.

Nel corso della loro avventura, i protagonisti dovranno affrontare varie sfide: Manny dovrà proteggere la sua famiglia da una banda di guanlong; Diego dovrà riacquistare la sua fiducia e il suo istinto predatorio; Sid dovrà capire cosa significa essere un padre; Buck dovrà decidere se restare nel suo mondo o seguire i suoi nuovi amici; Scrat dovrà scegliere tra la ghianda o Scrattina.

Recensione

L’era glaciale 3 – L’alba dei dinosauri è un film divertente e spettacolare, che riesce a mantenere il livello qualitativo dei precedenti capitoli della saga. La trama è ricca di colpi di scena e di momenti emozionanti, ma anche di humor e ironia. I personaggi sono ben caratterizzati e simpatici, sia quelli storici che quelli nuovi. Tra questi spicca Buck, interpretato da Simon Pegg, che regala alcune delle battute più esilaranti del film.Il film è anche tecnicamente impeccabile: le animazioni sono fluide e realistiche, i colori sono vivaci e le ambientazioni sono suggestive. Il film sfrutta al meglio la tecnologia 3D, creando effetti visivi sorprendenti e coinvolgenti. La colonna sonora è curata da John Powell, che mescola brani originali con canzoni famose, come “Walk the Dinosaur” dei Was (Not Was) e “Alone Again (Naturally)” di Gilbert O’Sullivan. L’era glaciale 3 – L’alba dei dinosauri è un film adatto a tutta la famiglia, che saprà divertire e commuovere grandi e piccini. Un’opera che conferma il successo del franchise “L’era glaciale”ù.

L’era glaciale (Ice Age)

L’era glaciale (Ice Age) è un film d’animazione che racconta le avventure di tre improbabili amici: Manny, un mammuth solitario e scontroso, Sid, un bradipo chiacchierone e pasticcione, e Diego, una tigre dai denti a sciabola astuta e feroce. Il film, uscito nel 2002, è stato diretto da Chris Wedge, co-diretto da Carlos Saldanha e basato su un racconto originale di Michael J. Wilson. Il film è stato prodotto dai Blue Sky Studios, in co-produzione con 20th Century Fox Animation, e distribuito dalla 20th Century Fox. Il cast vocale originale include Ray Romano, John Leguizamo, Denis Leary e lo stesso Wedge nel ruolo di Scrat, lo scoiattolo preistorico ossessionato dalla sua ghianda.

In remoto passato, intorno a 20.000 anni fa, la Terra era minacciata da un’imminente era glaciale che avrebbe messo a rischio la sopravvivenza di molte specie viventi, privandole di cibo e costringendole a scontrarsi con il freddo pungente. Di fronte a questo pericolo, gran parte degli animali decide di intraprendere una migrazione verso sud, nella speranza di sfuggire alle gelide temperature.

Nel frattempo, uno strano scoiattolo dai denti a sciabola di nome Scrat si imbatte in un’avventura sfortunata mentre cerca di sotterrare una ghianda per la primavera. Inavvertitamente, Scrat provoca la rottura di un ghiacciaio che fa precipitare animali migratori nel suo percorso, finendo per essere calpestato in maniera comica e rimanendo incastrato sotto il piede di uno di loro.

Contrariamente agli altri animali, il mammut burbero Manfred sembra ignorare i pericoli dell’era glaciale e decide di camminare in direzione opposta rispetto alla migrazione di massa. Nel frattempo, il bradipo Sid si rende conto che la sua famiglia lo ha abbandonato, dato che era ancora addormentato quando sono partiti. Determinato a migrare da solo, Sid si attira le ire di due Brontoteri di nome Carl e Frank quando, pulendosi i piedi su un prato dopo essere calpestato accidentalmente degli escrementi, rovina il loro cibo. Nel corso della fuga, Sid incontra casualmente Manfred, che lo aiuta a liberarsi dei rinoceronti ma si rifiuta di fare amicizia con lui. Nonostante ciò, Sid inizia a vedere Manfred come una sorta di guardia del corpo e inizia a seguirlo, irritandolo non poco.

Intanto, vicino a un accampamento di uomini del Neanderthal, un branco di tigri dai denti a sciabola guidate dall’infido Soto sta organizzando un attacco in vendetta per l’uccisione di numerosi membri del branco. Soto ordina a Diego, il suo secondo in comando, di rapire il figlio del capovillaggio umano e portarglielo vivo, poiché ha intenzione di ucciderlo personalmente e sbranarlo. All’alba del giorno successivo, le tigri attaccano l’accampamento, ma la madre del bambino riesce a salvarlo gettandosi da una cascata insieme a lui per proteggerlo. Le tigri, sconfitte, battono in ritirata e Soto ordina a Diego di trovare il bambino e portarglielo, minacciando di essere sbranato al suo posto in caso di fallimento.

Manny e Sid, casualmente presenti alla cascata, incontrano la madre del bambino in fin di vita, che prima di morire affida il figlio a Manny. Inizialmente, Manny vorrebbe abbandonare il piccolo, ma Sid insiste per riportarlo all’accampamento umano, considerandolo una specie di missione. Nel corso del tentativo di scalata di una ripida parete rocciosa, Sid fa involontariamente cadere il bambino, ma Manny si sforza di afferrarlo con la proboscide. Tuttavia, Diego compare all’improvviso e salva il bambino al volo. La tigre poi viene catturata da Manny e il bambino viene recuperato dal mammut. Durante una discussione animata tra il gruppo, Diego rivela che gli umani si stanno muovendo alla ricerca del bambino presso un altro accampamento chiamato “passo dei ghiacciai”. I tre decidono di unire le forze, nonostante le loro differenze e le antipatie reciproche, e si incamminano verso l’accampamento umano, con Diego che funge da guida.

Durante il viaggio, il bambino soffre la fame e il gruppo riesce a recuperare un’anguria, che però viene sottratta da un gruppo di dodo che sta raccogliendo cibo per sopravvivere all’era glaciale. Mentre Manny, Sid e Diego lottano per riprendersi l’anguria in mezzo agli ostacoli, i dodo si rivelano piuttosto pasticcioni e perdono le tre angurie che avevano raccolto, finendo per morire accidentalmente. Sid, comunque, riesce a recuperarne una, ma nella sua euforia la fa cadere a terra e si rompe. Nonostante ciò, il bambino riesce comunque a mangiarla. Durante la notte, mentre Manny, Sid e il bambino dormono, Diego incontra segretamente due membri del suo branco, Oscar e Zeke, che gli riferiscono che Soto sta perdendo la pazienza e sta iniziando a sospettare di lui. Diego rivela quindi il suo vero piano: portare il bambino al “Mezzo Picco” per farlo sbranare non solo dal branco, ma anche da Manny.

Dopo aver rischiato di perdere il bambino in un tunnel di ghiaccio, il gruppo si trova di fronte a una caverna ricoperta di graffiti rupestri realizzati dagli umani. Attraverso queste rappresentazioni, viene svelata la storia di Manny: prima degli eventi del film, il mammut aveva una famiglia che venne attaccata dai cacciatori. Durante lo scontro, Manny riuscì a sconfiggerne alcuni, ma gli altri bloccarono sua moglie e suo figlio contro una parete rocciosa e li uccisero scagliando loro addosso enormi massi. Rimasto solo, Manny si è da allora rifugiato nel dolore, utilizzando la sua scontrosità come protezione. Toccato dalla storia del mammut, Diego inizia a dubitare delle sue alleanze e dei suoi piani, specialmente perché il bambino sembra nutrire un affetto particolare nei suoi confronti. Dopo una notte passata nella caverna, il gruppo riprende il cammino il giorno successivo, ma si imbatte in una zona attraversata da un fiume di lava sotterraneo. Quando la lava scioglie il ghiaccio, il gruppo si trova in seri pericolo: Diego rischia di cadere nella lava, ma Manny rischia la sua stessa vita per salvarlo.

Finalmente, il gruppo giunge al Mezzo Picco, dove il branco di Soto ha organizzato un’imboscata. Pentito delle sue azioni, Diego rivela il piano al resto del gruppo. Manny è furioso per il tradimento dell’amico, ma Diego ha un’altra carta da giocare per salvarli: Sid creerà un diversivo facendo credere di avere ancora il bambino con sé, mentre in realtà il piccolo si nasconderà in un albero cavo, separando così il branco e abbattendo Soto. Tuttavia, le cose non vanno come previsto: due tigri si riuniscono a Soto e, insieme a Diego, circondano Manny. Tuttavia, Diego si ribella e decide di proteggere Manny contro il suo ex capobranco. Soto si prepara a saltare addosso a Manny per ucciderlo, ma Diego riesce ad affrontarlo, pagando un alto prezzo. Proprio quando Soto si appresta ad azzannare Manny, Diego si para davanti al mammut, venendo ferito al suo posto. Infuriato, Manny spinge Soto contro una parete con delle stalattiti prima che possa nuocere al bambino e a Sid. A causa dell’impatto le stalattiti precipitano, uccidendo Soto e facendo scappare di paura gli altri due, che moriranno di stenti durante la fuga. Una volta che Sid e il bambino li raggiungono, Diego, ormai in fin di vita, incoraggia gli amici a proseguire il cammino senza di lui. Manny e Sid riescono a raggiungere gli umani e consegnano al capo suo figlio. Prima di abbandonare per sempre il bambino, al quale erano ormai legati, promettono di non dimenticarlo mai. Il capo degli umani, ormai vedovo, lascia a Manny come ricordo la collana della moglie defunta, per poi andarsene insieme ai compagni. Manny dice a Sid di andare, visto che stava perdendo troppo tempo per salutare il piccolo, ma quando si gira vede Diego, che è sopravvissuto. Dopo questa avventura, Manny, Sid e Diego sono diventati amici e partono insieme per sfuggire al freddo dell’imminente era glaciale.

20.000 anni dopo, l’era glaciale si è conclusa e Scrat è rimasto intrappolato dentro un blocco di ghiaccio assieme alla sua amata ghianda. Trascinato dalle onde del mare, arriva in un’isola tropicale e si scongela lentamente, ma perde la sua ghianda che viene portata via dalle onde, provocando la sua ira. Lo scoiattolo usa quindi una noce di cocco e cerca di sotterrarla, provocando però un’altra crepa che fa eruttare un vulcano. A quel punto Scrat lancia un sorriso nervoso.

L’era glaciale ha ricevuto recensioni per lo più positive dalla critica ed è stato candidato come miglior film d’animazione ai Premi Oscar 2003. Il film è stato anche un successo al botteghino e ha incassato oltre 383 milioni di dollari in tutto il mondo, diventando l’ottavo film di maggior incasso del 2002 e il film d’animazione con il maggior incasso del 2002. Il film si distingue per il suo umorismo, i suoi personaggi carismatici e le sue scenografie spettacolari. Il film mescola elementi di commedia, avventura e dramma, creando una storia coinvolgente e divertente per tutta la famiglia. Il film affronta anche temi importanti come la sopravvivenza, la diversità, la lealtà e la responsabilità. Il film è considerato uno dei migliori film d’animazione degli anni 2000 e uno dei classici dell’animazione moderna.