Anime Cult Enciclopedia N.4 – Spokon. Gli anime Sportivi

Il 20 febbraio uscirà il quarto volume di “Anime Cult Enciclopedia” l’enciclopedia otaku di Sprea Edizioni , l’enciclopedia degli Anime edita da Sprea, che questa volta si occuperà del genere “Spokon”, ovvero dei manga e degli anime sportivi. Un genere che ha fatto la storia del fumetto e dell’animazione giapponese, e che ha appassionato generazioni di lettori e spettatori.

Lo spokon manga nasce negli anni ’50, in un Giappone che cerca di risollevarsi dalle ceneri della guerra e di ritrovare la fiducia nel futuro. Lo sport diventa così un simbolo di speranza e di riscatto, e i manga che lo raccontano trasmettono ai giovani i valori della tenacia, dello spirito di sacrificio e della resilienza.

Uno dei capostipiti del genere è “La stella dei Giants”, opera del 1966 che narra le vicende di Hyuma Hoshi, un ragazzo che sogna di diventare un campione di baseball. Da allora, lo spokon manga si è arricchito di numerosi titoli e di diverse discipline sportive, come il basket, il calcio, il pugilato e il volley.

Le storie dello spokon manga sono spesso incentrate su personaggi outsider, che devono affrontare sfide e ostacoli per realizzare i loro sogni sportivi. Attraverso lo sport, i protagonisti crescono e maturano, imparando importanti lezioni di vita.

Lo spokon manga ha conquistato il pubblico giapponese grazie alla sua capacità di emozionare e coinvolgere, di creare suspense e pathos, e di trasmettere messaggi positivi e motivazionali. Un genere che ha influenzato anche la cultura e la società giapponese, contribuendo a diffondere la passione per lo sport e per i suoi valori.

Anime Cult Enciclopedia N.3 – “Robot Giapponesi”: dalla A alla Z, la guida definitiva dei Mecha

Dopo il successo del primo numero dedicato al mondo dei mecha, l’enciclopedia di Anime Cult di Sprea Edizioni torna a occuparsi dei robottoni giapponesi con una seconda pubblicazione ricca di contenuti inediti. Il nuovo volume è impreziosito da interviste ai professionisti del settore, retroscena, curiosità e articoli di approfondimento storico-culturale sull’amato universo dei cyborg nipponici. Il nuovo volume sarà composto da oltre 200 pagine e sarà disponibile in formato cartaceo e digitale.

I robot giapponesi: un fenomeno culturale globale

I robot giapponesi sono un fenomeno culturale che ha avuto un impatto significativo sul mondo dell’animazione, dei giocattoli e della tecnologia. Con le loro forme iconiche, le storie avvincenti e le tecnologie innovative, i robot giapponesi hanno conquistato il cuore di milioni di fan in tutto il mondo.

La storia dei robot giapponesi inizia negli anni ’60, con l’avvento della televisione a colori. In questo periodo, gli animatori giapponesi iniziarono a sperimentare con nuovi stili e tecniche, tra cui l’uso di colori vivaci e personaggi antropomorfizzati. Uno dei primi esempi di questo nuovo genere di animazione fu Astro Boy, un robot ragazzo creato dal Dr. Tenma per sostituire suo figlio morto. Astro Boy fu un successo immediato e contribuì a lanciare la moda dei robot giapponesi. Negli anni successivi, furono prodotti numerosi altri programmi animati con protagonisti robot, tra cui Mazinger Z, Getter Robo, Gundam e Evangelion.

I robot giapponesi non sono solo protagonisti di opere di animazione, ma anche di giocattoli. In Giappone, i giocattoli robot sono un fenomeno di massa e sono spesso venduti in edizione limitata. I modelli più popolari includono Chogokin, Mechagodzilla e Gundam.Inoltre, i robot giapponesi sono anche una realtà tecnologica. Nel corso degli anni, l’industria giapponese ha sviluppato numerose tecnologie robotiche innovative, tra cui i robot industriali, i robot di servizio e i robot umanoidi.

L’influenza dei robot giapponesi

I robot giapponesi hanno avuto un’influenza significativa sulla cultura pop mondiale. Hanno ispirato opere di animazione, film, videogiochi e persino opere letterarie.In Italia, i robot giapponesi sono diventati popolari negli anni ’70, grazie alla trasmissione di programmi animati come Goldrake, Jeeg Robot d’Acciaio e Mazinga Z. Questi programmi hanno contribuito a diffondere la cultura giapponese in Italia e hanno contribuito alla nascita di un vero e proprio fenomeno culturale. I robot giapponesi continuano ad essere popolari anche oggi. Sono un simbolo della cultura giapponese e ispirano ancora milioni di fan in tutto il mondo.

Anime Cult Enciclopedia N.1 “Robot Giapponesi” La Guida Definitiva Sui Mecha

“Robot Giapponesi – La Guida Definitiva Sui Mecha” è la prima pubblicazione della nuova Enciclopedia di Anime Cult edita da Sprea Editori: un volume, a cura di Davide Castellazzi, dedicato ai personaggi robot protagonisti dei mecha giapponesi (gli anime e i manga che presentano robot in battaglia). Più di 15 personaggi tra i più iconici, esportati e conosciuti in Italia, vengono raccontati nelle loro storie, comprensive di curiosità e retroscena. Non mancano interviste agli autori delle sigle di alcuni di loro, doppiatori, fumettisti ed esperti, che approfondiscono l’universo che ruota attorno a questi immortali protagonisti del mondo nipponico.

Il lettore, oggi adulto, a cui non potrà mancare questo pezzo da collezione è attirato dalla componente nostalgica, trattandosi di personaggi che hanno accompagnato intere generazioni nella loro età più giovane. Interessa quindi non solo collezionisti ed esperti, ma anche i più semplici simpatizzanti che sono cresciuti in questo clima.

Nippon Shock Magazine #1

In un momento come quello attuale, in cui il manga ha catturato l’attenzione popolare, godendo di un successo di pubblico e di vendite Nippon Shock Edizioni ha deciso di creare una nuova rivista mensile, al fine di rispondere alle numerose richieste che arrivavano dagli appassionati, orfani da anni di una pubblicazione cartacea che soddisfacesse il bisogno di lettura tradizionale su carta. Nasce così Nippon Shock Magazine, mensile di informazione manga, anime, cosplay, musica, film interviste e Cultura Pop a sfondo nipponico.

Nippon Shock Magazine sarà diretta da un nome noto del panorama editoriale di settore, Davide Castellazzi, scrittore prolifico e collaboratore già di grandi case editrici, che porta con sé tutta l’esperienza di un conoscitore profondo del mondo giapponese, sia reale che fantastico. La rivista, ovviamente, non vuole essere un doppione cartaceo dei principali blog di settore, in grado di soddisfare una ricerca veloce e immediata di informazioni. Nippon Shock Magazine punta, infatti, a ritagliarsi uno spazio come contenitore di approfondimenti su tutto il panorama pop giapponese. Ovviamente manga e anime costituiscono la fatta principale di contenuti, curati dalle principali firme di settore come lo stesso Castellazzi, Andrea Dentuto Cristina D’Auria, Mario Rumor, Francesco Chiatante, Germano Massenzio, e molti altri che si alterneranno alla pubblicazione.

Proprio per offrire qualcosa di diverso rispetto al web, Nippon Shock Magazine sarà costituita da 144 pagine divise in due metà, o due parti, con due diverse copertine: Sezione Rivista e Sezione Manga.

1 – La Sezione Rivista si legge all’occidentale, costituita da articoli e redazionali illustrati a colori, e che godrà di una sua copertina.

2 – Girando la rivista il lettore si troverà tra le mani una rivista contenitore di Manga con una propria copertina e lettura alla giapponese.

Manga sono selezionati tra autori emergenti e altri decisamente esperti del panorama giapponese dallo stesso Davide Castellazzi; Nippon Shock Magazine presenterà, quindi, materiali inediti, permettendo la scoperta di artisti altrimenti non conosciuti al pubblico italiano. Dunque, il lettore si troverà tra le mani due riviste in una. L’obiettivo è quello di soddisfare le esigenze del collezionista e dell’appassionato attraverso una rivista da collezione moderna, completa e “trasversale” a tutti i gusti.

Nippon Shock Magazine avrà cadenza mensile e si potrà acquistare sia in fumetteria che in edicola. L’uscita del primo numero è prevista per fine Giugno prossimo e il costo sarà di €9,90. Con questa iniziativa “la Casa Editrice con il marchio del Ronin” si pone al centro di un progetto editoriale ambizioso quanto rispettoso della cultura che questa forma d’arte riveste oggi.

Piccole Divinità e altri racconti di Ryo Iha

Shockdom ha recentemente presentato la nuova collana “Shin Manga”, nata grazie alla collaborazione con Davide Castellazzi (da venticinque anni scout, editor e articolista in ambito Giappone). Il primo volume di questa nuova opera editoriale sarà “Piccole Divinità e altri racconti” di Ryo Iha, una raccolta di storie nelle quali situazioni quotidiane si fondono con eventi fantastici.

Una bambina che prende il volo aggrappata a un comune ombrello, un ragazzino che immagina di essere un pistolero del Far West, strani ibridi uomo/insetto in guerra con mostruose creature. Storie imprevedibili, straordinariamente curate nel disegno, in grado di fare sognare. Alcune totalmente mute, capaci di suggestionare e sbalordire con la sola potenza delle immagini.

Dopo la lettura di questo volume ogni lettore vedrà il mondo dei manga in modo differente.

In giapponese “shin” significa “nuovo”: l’obiettivo della collana Shin Manga è proprio quello di proporre nuovi titoli e, soprattutto, nuovi autori mai apparsi sul mercato internazionale. Artisti, fumettisti indipendenti e autoprodotti, creatori di dojinshi, che spesso non sono stati pubblicati dalle case editrici giapponesi e quindi non risentono dei vincoli che esse impongono e saranno quindi difficilmente definibili con etichette come shonen, shojo, seinen e altri. Questo perché si tratta di creativi che operano in altri campi dell’intrattenimento (illustrazione, animazione, video-clip, grafica, ecc.) e si dedicano al fumetto solo per realizzare opere libere dai vincoli imposti dal mercato giapponese. Manga dalla grafica innovativa e dalle tematiche originali, in cui gli autori possono sperimentare un intero universo di opportunità creative. Non a caso il Logo di Shin Manga è l’Enso (letteralmente “Cerchio”), che in Giappone simboleggia l’illuminazione, l’universo. Un simbolo che potrebbe apparire pretenzioso, lo comprendiamo, ma che vuole sottolineare le infinite possibilità di un media come il manga, un intero universo di potenziali storie.

Alla scoperta di Shin Manga! Intervista esclusiva a Davide Castellazzi

Shockdom lancerà a maggio la collana Shin Manga”, nata grazie alla collaborazione con Davide Castellazzi (da venticinque anni scout, editor e articolista in ambito Giappone). La casa editrice fondata e guidata da Lucio Staiano, già leader in Italia nella pubblicazione di manga italiano, decide di pubblicare anche opere originali di autori giapponesi indipendenti.

Io e  Domenico Vescio abbiamo deciso di saperne di più ed abbiamo fatto quattro chiacchiere con Davide Castellazzi

Chi ha avuto l’idea? Nasce da un progetto tuo oppure ti è stato offerto l’incarico?

  •  L’idea è stata mia. È nata durante le molte visite in Giappone. Vedevo spesso autoproduzioni di livello altissimo, persino superiori ai manga pubblicati dagli editori tradizionali e pensavo “peccato che in Italia non si possano vedere.” Poi mi sono detto “perché no?” Ho steso un progetto, l’ho presentato a Shockdom e abbiamo deciso di partire. 

La scelta di autori i mangaka che non sono legati a case editrici giapponesi, ma che si autoproducono, è sicuramente in linea con l’impostazione di Shockdom….ma come è avvenuta la selezione degli autori?

  • La selezione è totalmente opera mia e risponde a determinati criteri. Primo, devono piacere a me. Non perché sono egocentrico (anche quello), ma perché mi piacciono i manga e quindi sono il lettore zero. Secondo, devono avere una grafica accattivante. Terzo devono realizzare volumi autoconclusivi. Quarto, l’originalità è sempre positiva.

Il formato. In che modo verranno presentati i volumi? Un’edizione “floscia” Oppure il formato costoletta. ultima cosa puoi anticiparci qualche titolo?

  • I volumi saranno tutti formato 15×21 centimetri (formato A5). Ci potrà essere qualche eccezione, con volumi di formato maggiore, nel caso di tavole più grandi e molto dettagliate nel formato originale. Avranno dalle 144 pagine alle 224. Saranno brossurati con sovracopertina. Niente edizione “floscia”, come la chiami tu, perché volumi con buona carta. Riguardo i titoli, per ora preferisco che siano noti solo i primi due (“Piccole divinità” di Ryo Iha e “Le Terme Magiche” di Ai Okada) che usciranno a fine maggio. Non voglio anticipare troppo, dico solo che i primi sei titoli sono già decisi e ho cercate di alternare stili molto diversi tra loro, proprio con l’idea di fornire ai lettori volumi molto differenti tra loro. Magari alcuni piaceranno e altri no, ma, spero, non annoieranno.

SHOCKDOM ANNUNCIA SHIN MANGA

Shockdom lancerà a maggio la collana “Shin Manga”, nata grazie alla collaborazione con Davide Castellazzi (da venticinque anni scout, editor e articolista in ambito Giappone). La casa editrice fondata e guidata da Lucio Staiano, già leader in Italia nella pubblicazione di manga italiano, decide di pubblicare anche opere originali di autori giapponesi indipendenti.

“Da sempre Shockdom rompe gli schemi” dice Staiano “E quando Davide ci fece questa proposta, immediatamente l’accettai, era perfetta per noi: pubblicare alla nostra maniera ciò che in Italia ha ormai più di trent’anni di storia, dando spazio e voce in Europa a bravissimi mangaka che non sono legati a case editrici giapponesi, ma che si autoproducono, è totalmente in linea con la storia e il DNA di Shockdom”

I titoli offerti non sono stati pubblicati dalle case editrici giapponesi e quindi non risentono dei vincoli che esse impongono e saranno quindi difficilmente definibili con etichette come shonen, shojo, seinen e altri. Gli autori, inediti a livello internazionale, sono innovativi e sperimentali, sorprenderanno i lettori.

“È un’idea che ho avuto circa tre anni fa”, spiega Davide Castellazzi. “Nei miei numerosi viaggi in Giappone mi sono spesso imbattuto in autoproduzioni (dette anche dojinshi), manga pubblicati autonomamente da artisti giapponesi che li vendono in fiere specializzate, in librerie e per corrispondenza. Ho immediatamente notato che molte di tali produzioni sono di livello altissimo. Mi sono dunque chiesto come mai questi artisti non fossero pubblicati da editori locali. Molti di loro sono già dei professionisti in altri settori creativi (pittori, autori di videoclip, grafici, animatori, ecc.) e non hanno il tempo di collaborare in modo fisso con una rivista.

Decidono così di realizzare i loro manga coi loro tempi e di venderseli da soli. Ho quindi pensato che fosse un peccato che tanto ottimo materiale rimanesse sconosciuto agli occidentali. Quindi, mi sono messo in moto.”

Shin Manga esordirà con “Piccole Divinità e altri racconti” di Ryo Iha, immediatamente seguito da “Le Terme Magiche e altri racconti” di Ai Okada. Tutti i titoli saranno autoconclusivi e la collana verrà pubblicata in contemporanea in Italia, Francia e Spagna.

Shockdom aspetta i lettori in fumetteria e libreria con le nuove generazioni di artisti giapponesi.

Matto in attesa di certificazione, Davide Castellazzi è nato a Milano il 15 dicembre del 1966, ma vive sulle tranquille colline parmensi e passa buona parte del suo tempo nella caotica Tokyo. Da sempre appassionato di fumetto ed editoria, a partire dall’inizio degli anni Novanta se ne occupa a livello professionale, prima come articolista poi come consulente, direttore di riviste, “progettista” di intere collane e linee editoriali. Inoltre, scrive libri e si occupa dei social di alcune aziende. Si avvale dell’assistenza di numerosi cani e gatti.

 

 

 

Gundam Days on the net!

Siamo felici di annunciare una interessante iniziativa per i fan: una serie di incontri con ospiti e discussioni sui vari aspetti di  Gundam: AnimeMangaGunpla, viaggi e giochi, produzioni dei fan e persino quiz, a tema Mobile Suit bianco da vivere (causa nota pandemia …) solo sul web! Tutti i sabati di Giugno, a partire dalle 15, in streaming su Facebook e Youtube!

Sabato 06/06/2020

Streaming su facebook, dalle 15 alle 18 circa.: Talk Show sui 40 anni di Gundam in Italia, insieme ad alcuni dei protagonisti del suo ritorno, venti anni fa! Con: Fabrizio Margaria, Fabrizio Mazzotta, Francesco Miranda, un rappresentante di Crunchyroll. Modera Alessandro Falciatore.  Segue la prima del documentario su La creazione di Gundam, narrata dagli autori (Tomino, Yas etc.) in Italiano (grazie ai fan)!  Per finire, il Gundam Quiz e un ricordo del Mo. Detto Mariano.

Sabato 13/06/2020

Parliamo delle edizioni italiane de I Manga di Gundam con alcuni editori. Alle 15.00, con Cristian Posocco (Edizioni Star Comics), Max Ciotola (GOEN), Davide Castellazzi (Panini Manga, Francesco Miranda (presidente GIC). Modera Alessandro Falciatore (Animeclick). Segue alle 16.00 l’incontro con Antonio Vallorani, autore del corto Gundam Prototype 01, di cui vedremo assieme la prima parte!  Alle 17.00 il Gundam Quiz, a cui seguirà alle 17.20 la replica del documentario su La creazione di Gundam e un ricordo del Mo. Detto Mariano.

Sabato 20/06/2020

Oggi parliamo di Gunpla e del panorama del modellismo gundamico in Italia!  Alle 15.00 con Luca Fabbrini (GIC), Marco Fanelli (GundamDipendente), Domenico febbo (NKGC) e Michele Landriscina (GMA)Proseguiamo alle 16.00 con Francesco Miranda e Giulia Gatti del GIC, Marco Fanelli (GundamDipendente) e Raffaele du Marteau (Cosmic Group), con cui celebriamo il Quarantennale dei Gunpla.  Alle 17.00 il Gundam Quiz, a cui seguirà alle 17.20 la replica del documentario su “La creazione di Gundam” e un ricordo del Mo. Detto Mariano.

Sabato 27/06/2020

Alle 15.00 Viaggio in Giappone con Luca fabbrini e Monica Mosca del GIC, che ci parleranno di cosa vedere e fare in Giappone!Alle 16.00 i Giochi di Gundam: Skirmish game 1/400, giochi da tavolo e Videogame  con Francesco Miranda, Luca Fabbrini, Antonio Pecora e Gisberto Nanni. Alle 17.00 il Gundam Quiz, a cui seguirà alle 17.20 la replica del documentario su La creazione di Gundam e un ricordo del Mo. Detto Mariano.

Non mancate ai Gundam Days on the Net! Continuate a seguirci per il programma dettagliato degli eventi sui nostri canali social (I programmi sono suscettibili di variazioni)!  Pagina FACEBOOK del GIC  |   Canale Youtube del GIC.

Gundam: 40 anni fa Tomino rivoluzionava l’animazione robotica

Come certamente saprete il 7 aprile scorso  la franchise di Gundam ha compiuto 40 anni, Un anniversario importante, sono poche le franchise storiche che possono vantare un simile traguardo, e altrettanto poche sono quelle che dimostrano autentica vitalità.  Nel corso dei mesi sarà celebrato con concerti, eventi ed  iniziative che si svolgeranno durante tutto quest’anno.( anche in Italia)  Molti anche gli interventi sul web gli omaggi ed i tributi che sono stati fatti al Gundam – ne trovate una piccola raccolta sul nostro blog Gundam 40th Anniversary Tributes degli artisti e dei fan.

Nelle note qui sotto vi segnaliamo la lunga ed articolata nota proposta da Animeclick ed un bell’intervento di Eleonora Nappi (link), Webmaster di Gundamverse, il nostro non gemello. Ma innanzitutto permettetemi una citazione di Davide Castellazzi, che tanto ha fatto negli anni per la diffusione dei manga, dell’animazione. nipponica, ed anche del Gundam in questi anni…e che risponde ad una domanda che da tempo ci siamo proposti: “Perché Gundam ha avuto questo grande e duraturo successo, sopravvivendo a cadute, contraddizioni, errori?”.

In questo 2019 Gundam compie quarant’anni, per l’esattezza li ha compiuti ieri, 7 aprile. Ma questa formidabile serie robotica non si merita di essere celebrata solo per motivi anagrafici, bensì per essere stata foriera di molte innovazioni nel mondo degli anime, e nel filone dei robot giganti in particolare… Senza Gundam, forse non ci sarebbe stato Evangelion e tutta una lunga serie di robot moderni che hanno entusiasmato gli appassionati di anime fino al XXI secolo… Nel realizzare Gundam il maggior pregio del suo principale artefice, Yoshiyuki Tomino, è stato quello di non considerare i suoi giovani spettatori come “spugne” pronte ad assorbire qualsiasi cosa purché contenente giganti di metallo e scontri a colpi di pugni rotanti, bensì un pubblico attento e capace di distinguere una storia banale da una intelligente, dei personaggi macchietta da character realistici e credibili… La mezzoretta di durata di una puntata televisiva è stata trasformata da semplice intrattenimento, pura evasione, a momento di riflessione sul valore dell’uomo e sulla crudeltà della guerra. È per questo motivo che la serie di Gundam continua ad appassionare gli spettatori di tutto il mondo e a fornire spunti per nuove serie. Una buona storia è eterna. Buon compleanno, Gundam.”

E non è solo Mobile Suit Gundam a compiere 40 anni, quest’anno cade anche il 20 esimo anniversario di Turn A Gundam ed 25 anni di G Gundam. Una serie che ha avuto un peso essenziale per la vita della Franchise di Gundam. Scusate la lunghezza della nota ed i molti link.

Lady Oscar. Amori, segreti ed epiche battaglie

Leggendaria eroina francese d’adozione e giapponese d’invenzione, Lady Oscar è il personaggio che ha reso celebre, prima attraverso i manga, poi con la trasposizione sullo schermo, il nome di Ryoko Ikeda, eclettica disegnatrice nipponica per professione e soprano per hobby. L’appassionata monografia di Davide Castellazzi – che è riuscito a fare della sua passione un brillante lavoro, prestato anche presso le patinate case editrici Walt Disney e DeAgostini – è una disanima affettuosa e scrupolosa che ripercorre la storia genealogica della protagonista della fortunata serie ambientata a Versailles (il titolo originale è Berusayu no Bara, letteralmente “La rosa di Versailles”) che ha fatto battere i cuori di un folto pubblico di adolescenti e l’animo rivoluzionario di un vasto audience.

Come gli altri notevoli e originalissimi volumi della collana I love Anime, edita dalla lungimirante Iacobelli, anche questo libro ha il pregio di risultare un’accurata mini-enciclopedia senza scadere in un nozionismo didattico e asettico: non siamo però di fronte all’Enciclopedia di Lady Oscar, che l’autore non manca di nominare al lettore, ci troviamo davanti a un’opera che si pone come obiettivo una completezza d’informazione inseguita con gli inserti più disparati e aggiornati, che vanno dalle stampe antiche recuperate con impegno e un imperdibile settei ai wallpaper pescati oggi in rete tra i vari click fino ai disegni “amatoriali” dei fan. L’autore ricostruisce, verbo caro all’autrice Ikeda, che seppe illustrare magistralmente “gli sfarzi e le tensioni della Francia alla vigilia della rivoluzione”, con precisione e spirito critico (come dimostra nella riflessione sul significato della rosa del titolo) l’evoluzione di Lady Oscar dalle strisce in bianco e nero fino alle immagini a colori in movimento, che, osserva, hanno permesso di apprezzare meglio il tratto del disegno, addolcito dal bravo Shingo Araki, e le ambientazioni regali.

Tra “rose e spine, amori e battaglie” l’analisi scorre lungo una linea temporale progressiva, soffermandosi sulle differenze tra il manga e l’anime e menzionando gli eredi dell’amata eroina francese col naso all’insù come Simone, la Stella della Senna, protagonista femminile del manga-anime Il Tulipano nero, ispirato a I tre moschettieri di Dumas e portato sul grande schermo negli anni ’Sessanta da una mediocre produzione francese in cui brillava un giovane Alain Delon. Non tralascia di citare nessuna rappresentazione contigua alla complessa opera giapponese, dagli spettacoli teatrali alla trasposizione cinematografica che nel 1978, sempre per mano di un francese, stavolta Jacques Demy, ridusse lo spessore del personaggio decretandone un flop “ridicolo o pacchiano”. Che siate appassionati di anime o nostalgici dei lontani e indimenticati anni Ottanta, questo volume non potrà deludervi la sua ricchezza di notizie, di curiosità e di dettagli (tra gli altri il testo della sigla dei mitici Cavalieri del Re e un servizio fotografico a una convincente cosplayer ) che qualunque appassionato vorrebbe, o dovrebbe, conoscere.

di Angela Cinicolo

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