Marvel VS DC Comics: Supereroi a confronto

I supereroi hanno da generazioni accompagnato la fantasia di milioni di persone in tutto il mondo: in particolare i personaggi delle due case editrici rivali, Marvel e DC Comics, sono diventati vere e proprie icone Pop, facenti parte della cultura mediale condivisa, ben prima della loro rispettiva trasposizione cinematografica. Chi si avvicina solo ora a questi universi distinti (solo talvolta condivisi come vi abbiamo raccontato parlandovi del Supereroe Access) sicuramente avrà notato una “certa qual somiglianza” tra alcuni eroi (e anti-eroi), vuoi per il nome, vuoi per la back story o per i poteri. Chi ha copiato chi? Ci sono stati plagi nella narrativa storica dei supereroi?

Una domanda a cui molti sul web hanno cercato di dare risposta, in modo sicuramente più esaustivo di questo articolo: noi vogliamo solo proporvi una breve (manco tanto) carrellata mettendo a confronto alcuni personaggi come fossero in un “duello” per cercare di capire almeno:

Chi è nato prima?

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Se siete arrivati a leggere fino a questa conclusione siete sicuramente VOI i veri supereroi! Come abbiamo analizzato in questo excursus non esaustivo e alquanto caotico, sembrerebbe che sia stata la Marvel ad ispirarsi “più spesso” alla sua rivale Dc Comics in questi decenni. Ma riprendendo la domanda con la quale abbiamo iniziato questo lungo speciale, la vera risposta non risiede nella parola “plagio” ma in quella di “ispirazione reciproca” con tempistiche diverse in ere editoriali molto difformi dato il mutevole gusto del pubblico. Questa “ispirazione” molte volte è stata portatrice di spunti creativi originali (e memorabili) per ampliare la narrazione di un personaggio già creato e per meglio integrarlo in un universo narrativo coerente evolvendolo, man mano, il suo storyline insieme a quello degli altri personaggi dell’universo di riferimento. Quindi è capitato che molti personaggi nati distinti, si evolvano in maniera similare per poi avere un epilogo totalmente diverso coerente con la propria identià. Dopotutto, un secolo di fumetto ha portato a così tanti cambiamenti, reboot, sequel, prequel, spin-off che è arduo discernere con obiettività una linea omogenea.

 

Fonti

La Recensione di The Falcon And The Winter Soldier

The Falcon And The Winter Soldier è prodotto tinto di maturità che cerca di conquistare il pubblico con tematiche incredibilmente vicine alla nostra quotidianità. La miniserie televisiva, creata da Malcolm Spellman per la piattaforma di streaming  Disney+ e basata sugli omonimi personaggi della Marvel Comics, Sam Wilson e Bucky Barnes.è ambientata nel Marvel Cinematic Universe (MCU), in continuità con i film del franchise, e si svolge dopo gli eventi del film Avengers: Endgame.

The Falcon And The Winter Soldier inizia con un primo episodio in cui tutte le conseguenze degli ultimi eventi cinematografici diventano faticosa realtà: un presente che palesemente riporta alla mente le condizioni disastrose in cui vertono milioni di migranti.

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Sam, il nostro buon Falcon, è il vero protagonista della serie; la sua evoluzione, da spalla di Captain America a nuovo eroe di riferimento per l’intera nazione, incarna quel messaggio di speranza e di uguaglianza che sta muovendo grande parte della popolazione americana. I dubbi e le incertezze di Sam sono effimeri, principalmente dovuti alla necessità di prendere il coraggio a due mani e fidarsi delle potenzialità che Steve Rogers aveva già intravisto in lui. Anthony Mackie se la cava bene in questo ruolo che sembra proprio cucito sulle sue spalle. Come avrete intuito il vero Falcon, quello completo psicologicamente e fisicamente, lo si vede solo alla fine della serie.

Bucky, il Soldato d’Inverno, lotta ancora per riprendersi la sua vita dopo tutti gli anni passati come marionetta programmabile in mano al nemico. Si sente in colpa per gli omicidi commessi e prova a fare ammenda; indubbiamente non è facile guardare negli occhi una persona e chiedere scusa per avergli ucciso un figlio. Questa tortura emotiva arriverà fino a fine serie facendo sì che il povero Bucky non esprima il suo vero potenziale. Secondo me Sebastian Stan viaggia con il freno a mano tirato, la condizione del suo personaggio è davvero difficile da interpretare, soprattutto perché il Soldato d’Inverno è un orso che esprime controvoglia i propri sentimenti.

Chi effettivamente riempie il buco tra il primo e l’ultimo episodio è Daniel Brühl che torna a vestire i panni del Barone Zemo. Durante Captan America Civil War abbiamo avuto il piacere di vedere un personaggio particolarmente enigmatico, che aveva pochi punti in contatto con quello dei fumetti. Anche in questa serie si è un ancora abbastanza distanti tra le due versioni, ma sono stati svelati alcuni punti in comune che prima erano stati del tutto sottaciuti. Personalmente credo che Daniel Brühl abbia rubato la scena ai due protagonisti per un bel pezzo, ma questo era facile visto che il suo personaggio ha manipolando Sam e Bucky a suo piacimento.

Karli Morgenthau, che nei fumetti nasce uomo, viene interpretato invece dalla rossa Erin Kellyman. Karli è a capo di un gruppo di super soldati che vogliono fermare il consiglio mondiale preposto a decidere se ripristinare i vecchi confini politici caduti dopo che Thanos ha cancellato metà della popolazione mondiale. La ragazza è emotivamente provata, si batte per una causa giusta, ma ha comunque svariati dubbi su come condurre le operazioni. Per fortuna ci pensa qualche idiota a farle decidere in modo istintivo e le cose s’incanalano facilmente verso la conclusione più scontata.

Menzione particolare per Wyatt Hawn Russell, figlio del mitico Kurt Russell, che veste i difficilissimi panni di John Walker. Wyatt deve prima provare ad interpretare una versione evidentemente fallace di Captain America e poi evolverla positivamente in US Agent. Al giovane Russell va il merito di aver avuto il coraggio di accettare un personaggio così complicato che, in un determinato momento della serie, tutto il pubblico avrebbe odiato per aver lordato la figura di Captain America. Credo proprio che US Agent sia, dopo Falcon, il personaggio che ha avuto la miglior evoluzione ed interpretazione.

Com’è quindi questo The Falcon And The Winter Soldier? Inizialmente mi pareva fiacco, tanto che ho scritto questo articolo, ma poi vedendolo tutto le cose sono cambiate leggermente. I temi trattati sono importati e sono svolti anche in maniera interessante, ma si è principalmente lavorato per mettere in risalto gli aspetti emotivi più che descrivere la reale portata del problema sociale. Tralasciando la parte sociale, il prodotto è buono, sia chiaro, ma mi aspettavo quello schema che fino ad ora abbiamo quasi sempre visto nelle serie Marvel: la netta distinzione tra buono e cattivo. Uscire dagli schemi non è sbagliato, ma far accettare al pubblico un prodotto “diverso” è un’altra cosa.

Tratto e continua a leggere la conclusione dell’articolo su:

 

The Falcon And The Winter Soldier – Stagione 1: la recensione

 

Scritto da MarcoF  

 

Il dietro le quinte di The Falcon and The Winter Soldier

È disponibile il trailer di Marvel Studios Assembled: Il dietro le quinte di The Falcon and The Winter Soldier, un nuovo episodio dello speciale in stile documentario che svela i retroscena della serie di successo The Falcon and the Winter Soldier. In streaming in esclusiva su Disney+ a partire da oggi, venerdì 30 aprile, il secondo episodio di questa innovativa serie di speciali in stile documentario segue Anthony Mackie e Sebastian Stan, insieme ai membri del cast e della troupe, mentre invitano gli spettatori dietro le quinte della serie di grandissimo successo The Falcon and The Winter Soldier. Gli spettatori impareranno come le origini di questi due personaggi risalgano fino a Captain America: The Winter Soldier e di come il loro percorso si sia evoluto nei film successivi.

 

Disney+ | Marvel Studios Assembled: Il Dietro le Quinte di The Falcon and The Winter Soldier

La serie Marvel Studios The Falcon and The Winter Soldier vede protagonisti Sam Wilson/Falcon e Bucky Barnes/The Winter Soldier (Il Soldato d’Inverno). La coppia, che si è riunita nei momenti finali di Avengers: Endgame, si allea in un’avventura globale che mette alla prova le loro capacità e anche la loro pazienza. Diretta da Kari Skogland, con Malcolm Spellman come capo sceneggiatore, la serie composta da 6 episodi vede nel cast anche Wyatt Russell (John Walker), Emily VanCamp (Sharon Carter) Daniel Brühl (Barone Zemo), Danny Ramirez (Joaquin Torres), Adepero Oduye (Sarah Wilson) e Erin Kellyman (Karli Morgenthau). Tutti e 6 gli episodi di The Falcon and The Winter Soldier sono disponibili in streaming su Disney+.

Le menti creative dietro la serie, come trampolino di lancio per esplorare il mondo post-blip, si sono basate sulle ricche storie di questi personaggi e sulla dinamica del rapporto tra Mackie e Stan. Allo stesso tempo, l’eredità di Captain America è stata la loro fonte d’ispirazione ma anche un elemento con cui fare i conti. Il cast e la troupe parlano della speciale alchimia che hanno sviluppato per la serie, mescolando i generi, dai thriller di spionaggio ai polizieschi. L’episodio mostra anche come il team ha filmato le scene ad alta quota e in giro per il mondo, riportando sullo schermo i personaggi preferiti dei fan come la Sharon Carter di Emily VanCamp e il Barone Zemo di Daniel Brühl, e introducendone di nuovi.

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