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Marvel VS DC Comics: Supereroi a confronto

I supereroi hanno da generazioni accompagnato la fantasia di milioni di persone in tutto il mondo: in particolare i personaggi delle due case editrici rivali, Marvel e DC Comics, sono diventati vere e proprie icone Pop, facenti parte della cultura mediale condivisa, ben prima della loro rispettiva trasposizione cinematografica.. Entrambe le case sono rinomate per i loro iconici personaggi, tra cui Spider-Man, Batman, Hulk, Superman, Daredevil e Wonder Woman, che hanno alimentato la passione dei lettori di tutto il mondo per generazioni. Ma quale tra le due è davvero la più popolare? Un recente sondaggio condotto da GAME, noto rivenditore britannico, fornisce una risposta a questa domanda che da decenni accende il dibattito tra i fan.

La casa editrice più popolare

Arriviamo alla domanda cruciale: quale casa editrice è la più popolare? Nel contesto globale, la Marvel continua a mantenere una solida posizione di leadership, essendo la casa editrice preferita in 51 nazioni. D’altro canto, la DC riesce a conquistare il primato solo in 9 nazioni. Questo divario sottolinea la forza della Marvel nel mercato internazionale, anche se la DC resta un forte concorrente.

La popolarità dei supereroi

Il sondaggio rivela che la Marvel gode di un vantaggio grazie all’amatissimo Spider-Man, il supereroe preferito in ben 57 nazioni. Al secondo posto si classifica la DC con Wonder Woman, regina incontrastata in 15 Paesi, seguita da Batman, il Cavaliere Oscuro scelto in 11 nazioni. Anche Iron Man ha ottenuto un posto di rilievo, con preferenze in 10 nazioni, mentre Superman raccoglie consensi in 6 Paesi. Capitano America e Aquaman si dividono il favore di 4 nazioni ciascuno, chiudendo la classifica degli eroi.Passando ai villain, il trono spetta a Thanos, il malvagio titano reso celebre dalla sua presenza nella celebre “Infinity Saga” del Marvel Cinematic Universe. Thanos sbaraglia la concorrenza, incluso il Joker, superandolo per 66 a 21 nazioni. Al terzo posto si posiziona Venom, avversario di Spider-Man. Segue Emplate, villain degli X-Men, noto per la sua capacità di risucchiare energia e viaggiare tra le dimensioni. Altri cattivi degni di nota sono Ultron, Catwoman e Daken, nemico e figlio di Wolverine.

Chi è nato prima?

Chi si avvicina solo ora a questi universi distinti (solo talvolta condivisi come vi abbiamo raccontato parlandovi del Supereroe Access) sicuramente avrà notato una “certa qual somiglianza” tra alcuni eroi (e anti-eroi), vuoi per il nome, vuoi per la back story o per i poteri.

Chi ha copiato chi? Ci sono stati plagi nella narrativa storica dei supereroi?

Domande a cui molti sul web hanno cercato di dare risposta, in modo sicuramente più esaustivo di questo articolo: noi vogliamo solo proporvi una breve (manco tanto) carrellata mettendo a confronto alcuni personaggi come fossero in un “duello” per cercare di capire almeno:

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Se siete arrivati a leggere fino a questa conclusione siete sicuramente VOI i veri supereroi! Come abbiamo analizzato in questo excursus non esaustivo e alquanto caotico, sembrerebbe che sia stata la Marvel ad ispirarsi “più spesso” alla sua rivale Dc Comics in questi decenni. Ma riprendendo la domanda con la quale abbiamo iniziato questo lungo speciale, la vera risposta non risiede nella parola “plagio” ma in quella di “ispirazione reciproca” con tempistiche diverse in ere editoriali molto difformi dato il mutevole gusto del pubblico. Questa “ispirazione” molte volte è stata portatrice di spunti creativi originali (e memorabili) per ampliare la narrazione di un personaggio già creato e per meglio integrarlo in un universo narrativo coerente evolvendolo, man mano, il suo storyline insieme a quello degli altri personaggi dell’universo di riferimento. Quindi è capitato che molti personaggi nati distinti, si evolvano in maniera similare per poi avere un epilogo totalmente diverso coerente con la propria identià. Dopotutto, un secolo di fumetto ha portato a così tanti cambiamenti, reboot, sequel, prequel, spin-off che è arduo discernere con obiettività una linea omogenea.

 

Fonti

Voldemort, Suguru Geto, Magneto. Destini comuni legati al bullismo

Il mondo della narrativa e del cinema ci ha regalato una vasta gamma di personaggi complessi e affascinanti. Tra questi, spiccano figure come Voldemort dalla saga di Harry Potter, Suguru Geto da Jujutsu Kaisen, e Magneto dell’universo Marvel. A prima vista, questi personaggi possono sembrare molto diversi tra loro, ma se si analizzano a fondo, emergono sorprendenti somiglianze, specialmente quando si tratta del tema del bullismo.

La Ricerca del Potere

Voldemort, con la sua ossessione per l’immortalità e il controllo magico, rappresenta la sete di potere portata all’estremo. Analogamente, Suguru Geto in Jujutsu Kaisen cerca di instaurare un mondo dove i non maledetti siano oppressi, dimostrando un desiderio di dominio e controllo. Entrambi apostrofano gli umani senza poteri con aggettivi dispregiativi. Voldemort li chiama Babbani, Geto vi si riferisce come Scimmie. Questa ricerca del potere può essere vista come una risposta reattiva a esperienze passate di debolezza o sottomissione, sentimenti spesso radicati in episodi di bullismo (iconica la scena in cui Geto salva Mimiko e Nanako da bambine dalla furia della gente).

Voldemort, Suguru Geto e Magneto: La Rabbia e il Rancore verso i “normali”

Magneto, noto nemico degli X-Men, ha sempre lottato per i diritti dei mutanti, ma spesso attraverso mezzi estremi. Il suo passato, segnato dalla persecuzione e dalla discriminazione, alimenta una rabbia profonda che lo porta a vedere gli umani come nemici. Questo rancore, simile a quello di Voldemort e Geto, è alimentato da episodi traumatici di bullismo e discriminazione, che hanno plasmato la loro percezione del mondo.

L’Isolamento e la Solitudine

Un altro tratto comune tra questi personaggi è l’isolamento. Voldemort, privato dell’amore e dell’amicizia durante la sua infanzia, diventa un essere solitario e spaventoso. Geto, con la sua visione radicale, si allontana dagli altri, incapace di trovare un compromesso. Magneto, pur avendo una causa giusta, trova difficile fidarsi e si ritrova spesso isolato a causa delle sue azioni estreme. Questo isolamento può essere interpretato come una conseguenza diretta delle loro esperienze con il bullismo, che ha eroso la loro fiducia negli altri e ha alimentato un senso di alienazione.

La Cicatrice del Passato

Il bullismo, con le sue cicatrici emotive, può avere un impatto duraturo sulla psiche di un individuo. Nel caso di questi personaggi, le esperienze traumatiche del passato hanno modellato la loro personalità e i loro obiettivi. Sebbene le loro storie siano ambientate in mondi fantastici e surreali, il tema del bullismo e delle sue conseguenze rimane sorprendentemente rilevante e universale.

In conclusione, Voldemort, Suguru Geto e Magneto, pur appartenendo a universi narrativi diversi, condividono profonde similitudini quando si tratta di temi come la ricerca del potere, la rabbia, l’isolamento e le cicatrici del passato. Questi personaggi ci ricordano che, anche nelle storie più fantastiche, le esperienze e le emozioni umane fondamentali continuano a riflettersi, offrendoci spunti di riflessione e comprensione.

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Festival del doppiaggio 2016

Il Festival del doppiaggio “Le voci del cinema” torna anche quest’anno con una nuova edizione ricca di novità. Tenetevi liberi dunque sabato 5 novembre a partire dalle 20:30 perché presso il Teatro Cassia di Roma, Via Santa Giovanna Elisabetta 69, potrete vivere “due magiche ore e mezza di evento.” (cfr. Doppiatori italiani). Si tratta di un evento a ingresso gratuito ma che prevede prenotazione poiché è previsto un forte afflusso di visitatori, come ho potuto vedere personalmente l’anno scorso. Anche quest’anno potrete incontrare e farvi fotografare assieme ai vostri beniamini e come novità assoluta sarà presente anche il Trio Medusa direttamente da Radio Dj. Presenzieranno all’evento anche i celebri costuming Star Wars dei gruppi nazionali ufficiali 501st Italica Garrison e Rebel Legion Italian Base

Ecco un elenco degli ospiti presenti:

  • Daniele Giuliani (Jon Snow de Il Trono Di Spade),
  • Lorenzo De Angelis (Peter Parker in The Amazing Spider-Man),
  • Federico Campaiola (Ryder in Paw Patrol),
  • Marco Vivio (Capitan America),
  • Andrea Mete (protagonista in Cinquanta Sfumature Di Grigio),
  • Alessio Nissolino (Tom in Pretty Little Liars),
  • Davide Capone (Ryder in Skins),
  • Jessica Loddo (direttrice del doppiaggio di film come Fury)…

Per letture e momenti canori i doppiatori:

  • Manuel Meli (Josh Hutcherson),
  • Alex Polidori (Spider-Man in Capitan America: Civil War ) e
  • Jacopo Castagna (Near di Death Note).

Altri ospiti: i doppiatori

  • Francesco Prando (007 e Magneto da giovane in X-Men),
  • Davide Perino (Elijah Wood),
  • Alessio Puccio (Harry Potter),
  • Jacopo Bonanni (Chris Colfer),
  • Luca Mannocci (Finn in Star Wars 7: Il Risveglio Della Forza)

Ospite anche il Maestro Filippo Ottoni, direttore del doppiaggio di celebri film come Star Wars I: La Minaccia Fantasma). Presente anche lo storico del doppiaggio italiano Prof. Gerardo Di Cola. Evento culturale curato e presentato dal doppiatore Gianluca Crisafi e dal promotore e teorico del doppiaggio Davide Pigliacelli (non vedente, sindrome di Behçet).

Per ulteriori info: I doppiatori italiani e Doppiatoriitaliani.com; per prenotazioni: 3335313113 dal martedì al sabato dalle 14:30 alle 19:00.

501st Italica Garrison il distaccamento Italiano della 501st Legion, un’organizzazione mondiale di appassionati di Star Wars che possiedono ed indossano i loro costumi di natura “imperiale”. La mission del gruppo, che ad oggi conta oltre 7000 membri attivi in più di 100 Garrison suddivise in tutto il mondo, si riassume in 3 punti fondamentali: promuovere Star Wars, celebrare la sua mitologia e promuovere il marchio, dando ai fan una comunità nella quale farlo; portare nella realtà il fascino dei costumi della saga, studiando, realizzando ed indossando questi costumi, per soddisfazione personale (hobby) e per l’intrattenimento del pubblico che può finalmente interagire dal vivo con gli spettacolari personaggi della saga; – contribuire alla comunità utilizzando questi costumi e le nostre risorse collaborando con associazioni benefiche, visite negli ospedali e contribuendo con raccolte fondi destinate ad aiutare chi è meno fortunato di noi. Nel 2013 le attività della 501st hanno raccolto ben 16 milioni di dollari in tutto il mondo! http://www.501italica.com/

La Rebel Legion è una organizzazione internazionale di costuming di Star Wars, creata da e per chi è interessato nel replicare costumi relativi al mondo di Star Wars: Jedi, piloti e truppe ribelli, principesse e anche Wookiee…non manca nessuno! Grazie alla serietà dimostrata ed all’accuratezza dei costumi, la Rebel Legion è stata riconosciuta ufficialmente dalla LucasFilm come principale associazione mondiale di costuming per i “ribelli” di Star Wars. La Rebel Legion è cresciuta fino a diventare l’organizzazione internazionale che è oggi: più di 2000 membri in oltre 28 paesi in tutto il mondo, con 57 basi di diversi stati, diventando il primo gruppo di costumi ribelli nella comunità starwarsiana. Rebel Legion Italian Base, nata del 2005, è la sezione italiana del gruppo internazionale di costuming ribelle Star Wars. http://www.rebellegionitalianbase.it/

 

X-Men – L’inizio: Un film avvincente che fa luce sulle origini degli X-Men

Siamo entrati nell’universo degli X-Men molti anni fa, ma finalmente con “X-Men – L’inizio” riusciamo a far luce sulle origini di uno dei gruppi di supereroi più amati del mondo. Il regista Matthew Vaughn ci offre un viaggio appassionante nel passato, svelando le radici di questo gruppo di mutanti.

Il film si apre in uno scenario cupo e oppressivo: l’Europa negli anni ’40, durante la seconda guerra mondiale. Seguiamo il giovane Erik Lehnsherr (interpretato magistralmente da Michael Fassbender) mentre sperimenta per la prima volta i suoi poteri magnetici in una scena straziante che segna per sempre il suo destino. Questo prologo ci getta immediatamente nel profondo della storia e ci fa affezionare al personaggio di Erik, che diventerà poi il temibile Magneto.

Da qui, ci spostiamo negli anni ’60, in piena guerra fredda, dove incontriamo anche il giovane Charles Xavier (interpretato da James McAvoy), un professore universitario di psicologia con incredibili abilità telepatiche. La loro amicizia e la nascita della loro visione del mondo dei mutanti sono uno dei punti salienti del film. McAvoy e Fassbender riescono a portare sullo schermo una chimica perfetta, dando vita a dialoghi accattivanti e ad emozioni genuine.

I temi trattati in “X-Men – L’inizio” sono profondi e coinvolgenti. Il film esplora la discriminazione, la paura dell’ignoto e il conflitto morale che sorge quando i poteri di un individuo vengono messi a confronto con la società. In questo senso, il personaggio della giovane Raven Darkholme, in seguito conosciuta come Mystica (interpretata da Jennifer Lawrence), è una figura centrale. La sua lotta con l’identità e la sua relazione complessa con Charles e Erik aggiungono una dimensione emotiva che cattura l’attenzione dello spettatore.

La regia di Matthew Vaughn è impeccabile. Con una combinazione di scene d’azione sorprendenti e pause riflessive, riesce a mantenere un ritmo avvincente per tutta la durata del film. La fotografia è ricercata e la colonna sonora si fonde perfettamente con le immagini, creando un’atmosfera coinvolgente.La sceneggiatura, scritta da Ashley Miller e Zack Stentz, è ben strutturata. I dialoghi sono forti e mai banali, mentre le interazioni tra i personaggi sono credibili e convincenti. La storia è avvincente e ricca di colpi di scena, tenendo lo spettatore sul filo del rasoio fino all’ultima scena.

“X-Men – L’inizio” è inoltre un film che rende omaggio alle prime pellicole degli X-Men, con riferimenti e cameo che delizieranno i fan di lunga data. Tuttavia, si distingue anche come un film autonomo che può essere apprezzato da chiunque, anche senza una conoscenza pregressa della saga.In conclusione, “X-Men – L’inizio” è un film che riesce a coniugare azione, emozione e riflessione in una miscela perfetta. Grazie a una trama solida, recitazioni impeccabili e una regia sofisticata, ci troveremo a immergerci completamente nell’universo degli X-Men, scoprendo le radici di questa saga affascinante.

X-Men – Apocalisse

X-Men – Apocalisse, basato sui leggendari personaggi degli X-Men dei fumetti Marvel, è il sequel di X-Men – Giorni di un futuro passato e la nona pellicola della serie cinematografica degli X-Men. Il film è stato scritto da Simon Kinberg da una storia ideata da quest’ultimo insieme a Singer, Michael Dougherty e Dan Harris ed è interpretato da un cast corale che comprende James McAvoy, Michael Fassbender, Jennifer Lawrence, Oscar Isaac, Nicholas Hoult, Rose Byrne, Tye Sheridan, Sophie Turner, Olivia Munn e Lucas Till. In questo capitolo gli X-Men si scontrano con il potente mutante Apocalisse per salvare la razza umana dall’estinzione. Il film è arrivato nelle sale il 18 maggio 2016 in Italia e il 27 maggio dello stesso anno negli Stati Uniti.

Il film fu annunciato nel dicembre 2013 da Bryan Singer su Twitter, con il reveal del titolo del film e la data di uscita. Il regissta era già al lavoro sulla sceneggiatura con Simon Kinberg, Dan Harris e Michael Dougherty.  Kinberg specificò che la pellicola sarebbe stata ambientata nel 1983, 20 anni prima di X-Men (2000), costituendo la conclusione della trilogia iniziata nel 2011 con X-Men – L’inizio. Lo sceneggiatore  ha dichiarato che in una versione precedente dello script la presenza del personaggio di Wolverine era estremamente maggiore: “Abbiamo sempre voluto Wolverine nel film. Volevamo trovare un modo per inserirlo, anche perché io e Bryan Singer adoriamo Hugh Jackman. Amiamo il personaggio, è un ingrediente essenziale del franchise. Abbiamo discusso a lungo su come farlo apparire e scomparire nella storia. A un certo punto volevamo farlo apparire a metà e fargli prendere il controllo del team dei giovani mutanti. Ma in questo caso la sua presenza avrebbe cozzato con quella di Jennifer. Il casting per X-Men: Apocalisse cominciò nell’ottobre 2014.  A novembre di quell’anno venne annunciato che Oscar Isaac avrebbe interpretato Apocalisse. A gennaio 2015 vennero annunciati Alexandra Shipp, Sophie Turner e Tye Sheridan nei ruoli dei giovani Tempesta, Jean Grey e Ciclope. Nello stesso mese Kinberg confermò che Rose Byrne avrebbe ripreso il ruolo di Moira MacTaggert. A febbraio Kodi Smit-McPhee venne scelto come Nightcrawler e Ben Hardy entrò nel cast in un ruolo non specificato. A marzo 2015 Singer annunciò che Lana Condor avrebbe interpretato Jubilee. Ad aprile Singer confermò che Hardy avrebbe interpretato Angelo, si aggiunse al cast Olivia Munn nei panni di Psylocke,e fu confermato il ritorno di Lucas Till nei panni di Havok. A maggio Singer annunciò che il mutante Calibano sarebbe apparso nel film. Nel luglio 2015 McAvoy ha rivelato che Josh Helman avrebbe ripreso il ruolo di William Stryker.

Questa, in grandi linee, la trama del film: aagli albori della civiltà Apocalisse è stato adorato come un dio. Il primo e più potente mutante dell’universo Marvel degli X-Men, Apocalisse ha inglobato i poteri di molti altri mutanti, divenendo immortale e invincibile. Nel 1983, al momento del suo risveglio, si rende conto che la sua razza non è più considerata divina, furioso, raduna una squadra di potenti mutanti, fra cui un sofferente Magneto, per distruggere l’umanità e creare un nuovo ordine mondiale su cui regnare.  Il futuro della Terra è così in bilico. Raven (Jennifer Lawrence), grazie all’aiuto del Professore X (James McAvoy), deve guidare un gruppo di giovani X-Men per fermare la più potente nemesi e salvare il genere umano dalla distruzione totale. Quando si scatena la furia di Apocalisse, questi giovani supereroi sono chiamati a crescere rapidamente.

Vi riportiamo una polemica nata proprio per il banner pubblicitario qui inserito. A prima vista sembra il solito poster in cui il cattivone cerca di eliminare il protagonista del film, ma questa immagine ha scatenato le ire di  Rose Mcgowan, l’attrice di Planet Terror e Nip/Tuck, che ha ubblicamente accusato l’ufficio marketing del film dichiarando che con questa immagine sarebbe un’incitazione direttea e pericolosa alla violenza contro le donne: “C’è un problema di una certa entità nel momento in cui tanto gli uomini quanto le donne della 20Th Century Fox pensano che la violenza casuale contro una donna sia il modo giusto per promuovere una pellicola. Non c’è alcun contesto nell’immagine, solo una donna che viene strozzata. Il fatto che nessuno abbia sottolineato quanto sia offensiva e, francamente, stupida. I geni dietro questa operazione, e lo dico seriamente, dovrebbero guardarsi allo specchio e riflettere sul loro apporto alla società. Provate a immaginare se nella foto ci fosse stato un nero strangolato da un bianco o un gay da un etero. Le lamentele sarebbero state enormi. Per cui cerchiamo di sistemare l’errore. 20Th Century Fox, visto che non sei riuscita a inserire nessuna regista donna nella tua agenda dei prossimi due anni, che ne pensi di sistemare almeno la tua pubblicità?”. La risposta della 20Th Century Fox ha effettuato immediatamente un mea culpa, eliminando l’immagine incriminata e dichiarando “Nell’entusiasmo di voler mostrare la cattiveria del nostro villain, Apocalisse, non abbiamo riconosciuto immediatamente le traumatizzanti sfumature di significato di quella immagine. Una volta afferrata la questione abbiamo iniziato a rimuovere questi materiali. Ci scusiamo per le nostre azioni e chiaramente non giustificheremmo mai la violenza sulle donne.”

X-Men – Giorni di un futuro passato

X-Men – Giorni di un futuro passato è un film diretto da Bryan Singer, basato sui personaggi dei fumetti Marvel. Si tratta del settimo capitolo della saga cinematografica degli X-Men, e il sequel di X-Men – L’inizio (2011) e X-Men – Conflitto finale (2006). Il film è ambientato in due linee temporali: una nel 2023, dove gli X-Men sono in guerra contro i Sentinelle, dei robot mutaforma creati per sterminare i mutanti; e una nel 1973, dove Wolverine viene inviato indietro nel tempo per impedire l’assassinio del dottor Bolivar Trask, l’inventore dei Sentinelle, da parte di Mystica, una mutante ribelle. Il destino di entrambe le epoche dipende dalle scelte che verranno fatte in passato, e dalla collaborazione tra le versioni giovani e anziane dei protagonisti.

X-Men – Giorni di un futuro passato è un film che riesce a coniugare azione, dramma, umorismo e fantascienza, offrendo uno spettacolo visivo e narrativo di alto livello. Il cast è eccezionale, e comprende attori del calibro di Hugh Jackman, Jennifer Lawrence, Michael Fassbender, James McAvoy, Patrick Stewart e Ian McKellen, che interpretano i ruoli dei mutanti più famosi della saga. La sceneggiatura è ben scritta, e riesce a gestire con equilibrio le due linee temporali, creando un intreccio avvincente e coerente.

La regia di Singer è efficace e dinamica, e sfrutta al meglio gli effetti speciali e le scene di combattimento, senza trascurare i momenti di introspezione e di dialogo tra i personaggi. X-Men – Giorni di un futuro passato è un film che soddisfa sia i fan che i neofiti della saga, e che si pone come uno dei migliori film di supereroi degli ultimi anni. Un film che non solo intrattiene, ma anche fa riflettere sulle tematiche della diversità, della tolleranza, della responsabilità e del destino.

 

X-Men – Conflitto finale: il capitolo conclusivo della saga dei mutanti

Il film diretto da Brett Ratner è il terzo e ultimo episodio della trilogia cinematografica dedicata ai personaggi dei fumetti Marvel creati da Stan Lee e Jack Kirby. Il film, uscito nel 2006, riprende le vicende dei mutanti, esseri umani dotati di poteri straordinari, che devono affrontare due grandi sfide: la scoperta di una cura che potrebbe cancellare il loro gene mutante e il ritorno di Jean Grey, la potente telepate che si credeva morta, ora trasformata nella Fenice, una forza distruttrice incontrollabile.

Il film si apre con un flashback ambientato vent’anni prima, in cui vediamo il giovane Charles Xavier e il suo amico Erik Lehnsherr, noto come Magneto, incontrare per la prima volta Jean Grey, una bambina dotata di incredibili poteri psichici. I due le offrono la loro protezione e la possibilità di frequentare la scuola per giovani dotati di Xavier, dove i mutanti possono imparare a controllare le loro abilità e a convivere con gli umani. Nel presente, invece, assistiamo alla presentazione di una cura per il gene mutante, sviluppata da una società farmaceutica che sfrutta il sangue di un bambino mutante, Leech, capace di annullare i poteri altrui. La notizia scatena reazioni contrastanti tra i mutanti: alcuni vedono la cura come una speranza di normalità, altri come una minaccia alla loro identità e alla loro libertà. Magneto, il leader dei mutanti ribelli, dichiara guerra agli umani e recluta un esercito di seguaci, tra cui la misteriosa Callisto, il gigantesco Juggernaut e il letale Pyro. Xavier, invece, cerca di mantenere la pace e di difendere i diritti dei mutanti, guidando i suoi X-Men, tra cui Wolverine, Tempesta, Ciclope, Bestia, Kitty Pryde, Colosso e Rogue. Il conflitto si complica ulteriormente quando Wolverine scopre che Jean Grey è ancora viva, ma ha perso il controllo dei suoi poteri, diventando la Fenice, una creatura instabile e pericolosa, che uccide Ciclope e tradisce gli X-Men, unendosi a Magneto. Xavier tenta di riportarla alla ragione, ma viene ucciso da lei stessa, in una scena scioccante e drammatica. Gli X-Men, sconvolti dalla morte del loro mentore, decidono di continuare la sua missione e di fermare Magneto, che intende distruggere la fonte della cura, situata sull’isola di Alcatraz, a San Francisco. Lì si scatena una battaglia epica, in cui gli X-Men devono affrontare i nemici, ma anche le loro paure e i loro dubbi. Alcuni di loro, come Rogue e Angel, scelgono di sottoporsi alla cura, rinunciando ai loro poteri, altri, come Bestia e Kitty Pryde, li usano per salvare vite innocenti. Wolverine, invece, deve fare i conti con il suo amore per Jean Grey, che lo implora di ucciderla per liberarla dalla Fenice. Il film si conclude con la vittoria degli X-Men, che riescono a fermare Magneto e a neutralizzare la Fenice, grazie al sacrificio di Wolverine, che sopravvive grazie al suo fattore rigenerante. Il film lascia però aperte alcune possibilità: Magneto, privato dei suoi poteri dalla cura, sembra recuperare una minima parte di essi, mentre Xavier, apparentemente morto, si trasferisce nel corpo di un uomo in coma, come si scopre in una scena dopo i titoli di coda.

X-Men – Conflitto finale è un film che cerca di chiudere in modo spettacolare e emozionante la saga dei mutanti, ma che non riesce a eguagliare la qualità dei precedenti capitoli, diretti da Bryan Singer. Il film soffre infatti di una sceneggiatura confusa e superficiale, che cerca di inserire troppe storie e troppi personaggi, senza approfondirli adeguatamente. Il film sacrifica la complessità e la profondità dei temi affrontati, come la discriminazione, l’identità, la diversità, la scelta, per privilegiare l’azione e gli effetti speciali, che sono sicuramente di buon livello, ma non bastano a rendere il film memorabile. Il film delude anche i fan dei fumetti, che si aspettavano una trasposizione fedele e rispettosa di due delle più famose e apprezzate saghe dei mutanti: la saga di Fenice Nera e la saga di Talenti. Il film, invece, altera e banalizza le storie originali, snaturando i personaggi e le loro motivazioni. Il film, inoltre, uccide alcuni dei personaggi più amati, come Xavier e Ciclope, in modo gratuito e ingiustificato, mentre ne introduce di nuovi, come Bestia, Angel, Kitty Pryde, Juggernaut, senza dare loro lo spazio e il peso che meriterebbero. Il film, infine, non riesce a sfruttare appieno il potenziale del cast, che vede il ritorno di attori di talento come Hugh Jackman, Patrick Stewart, Ian McKellen, Halle Berry, Famke Janssen, Anna Paquin, ma anche l’ingresso di nuove star come Kelsey Grammer, Ellen Page, Ben Foster. Il film, insomma, è un’occasione sprecata, che non rende giustizia alla ricchezza e alla bellezza dell’universo dei mutanti, che avrebbe meritato una conclusione più degna e soddisfacente.

Wolverine – L’immortale

Wolverine – L’immortale è il secondo film dedicato al personaggio più popolare degli X-Men, interpretato da Hugh Jackman. Il film si svolge dopo gli eventi di X-Men – Conflitto finale e vede il mutante con gli artigli di adamantio alle prese con il suo passato e il suo futuro in Giappone. Qui, Wolverine incontra un vecchio amico che gli offre la possibilità di liberarsi dalla sua maledizione dell’immortalità, ma si ritrova coinvolto in una pericolosa cospirazione che mette a rischio la sua vita e quella di una giovane ereditiera.

Il film, diretto da James Mangold, si ispira alla celebre saga a fumetti di Chris Claremont e Frank Miller, ambientata nel Sol Levante. Il regista cerca di dare spessore drammatico e psicologico al protagonista, esplorando i suoi tormenti e le sue domande sul senso della vita eterna. Il film si presenta come un noir giapponese, con elementi di azione, fantascienza e arti marziali. Il tono è più cupo e violento rispetto ai precedenti film sugli X-Men, ma non mancano momenti di ironia e di omaggio alla cultura orientale.

Hugh Jackman è ancora una volta perfetto nel ruolo di Wolverine, mostrando sia la sua forza fisica che la sua fragilità emotiva. Il suo personaggio è al centro della storia e delle scene più spettacolari, come il combattimento sul treno ad alta velocità o lo scontro finale con il Samurai d’argento. Gli altri attori, per lo più giapponesi, sono abbastanza convincenti nei loro ruoli, anche se alcuni risultano un po’ stereotipati o poco approfonditi. Tra le figure femminili, spicca la bella e coraggiosa Yukio, interpretata da Rila Fukushima, che fa da spalla e guida a Wolverine.

Wolverine – L’immortale è un film che può piacere ai fan del personaggio Marvel, che ritrovano almeno un paio di sequenze ad alto tasso di adrenalina che sanno rendergli giustizia. Tuttavia, il film soffre di alcuni difetti, come una trama troppo complicata e piena di sottotrame, una regia a volte poco incisiva e un uso eccessivo di effetti speciali, che tolgono realismo e credibilità alle scene. Inoltre, il film non riesce a sfruttare appieno il potenziale del contesto giapponese, che rimane spesso solo una cornice esotica e non una vera fonte di ispirazione.

In conclusione, Wolverine – L’immortale è un film discreto, che offre qualche momento di intrattenimento e di emozione, ma che non raggiunge i livelli di qualità e di originalità di altri cinecomic recenti. Il film vale la pena di essere visto soprattutto per la bravura e il carisma di Hugh Jackman, che conferma di essere l’attore ideale per interpretare Wolverine.

X-Men: i mutanti Marvel arrivano al cinema!

X-Men è un film del 2000 diretto da Bryan Singer, basato sull’omonimo fumetto della Marvel Comics. Il film racconta la storia di un gruppo di mutanti, esseri umani dotati di poteri straordinari, che devono affrontare il conflitto tra la loro specie e quella umana, rappresentata dal senatore Kelly, che vuole registrare e controllare i mutanti. Il film si concentra in particolare sulla relazione tra il professor Charles Xavier, leader degli X-Men, e il suo ex amico Erik Lehnsherr, noto come Magneto, capo della Fratellanza dei Mutanti, che ha una visione più radicale e violenta della lotta per la sopravvivenza. Il film introduce anche i personaggi di Wolverine, un mutante con scheletro di adamantio e capacità rigenerative, e Rogue, una ragazza che assorbe i poteri di chiunque tocchi, che si uniscono agli X-Men per fermare i piani di Magneto.

X-Men è un film che ha segnato l’inizio di una fortunata saga cinematografica, che ha saputo trasporre sul grande schermo il fascino e la complessità del mondo dei mutanti creato da Stan Lee e Jack Kirby. Il film riesce a bilanciare bene l’azione, il dramma e l’umorismo, offrendo una trama avvincente e coinvolgente, che esplora i temi dell’identità, della diversità, della tolleranza e della discriminazione. Il film si avvale anche di un cast di ottimi attori, che interpretano con carisma e credibilità i loro personaggi, rendendoli iconici e memorabili. Tra questi spiccano Hugh Jackman, che dà vita a un Wolverine rude ma simpatico, Patrick Stewart, che incarna un Xavier saggio e pacifico, e Ian McKellen, che presta il suo volto a un Magneto carismatico e spietato.

X-Men è un film che ha saputo innovare il genere dei cinecomics; è un’opera che merita di essere vista e apprezzata, sia per i fan dei fumetti che per chi si avvicina per la prima volta al mondo dei mutanti. X-Men è un film che non delude le aspettative, ma le supera, regalando emozioni, divertimento e riflessioni. X-Men è un capolavoro.