La leggenda del Superman di Tim Burton con Nicolas Cage

Esistono film dimenticati … altri proprio mai girati! Sul web sta impazzendo un video “vintage” in cui Nicolas Cage indossa il costume di Superman supervisionato dallo sguardo attento di Tim Burton. La clip virale ha destato la nostra curiosità e siamo andati ad indagare!

La saga fumettistica de “La Morte di Superman”, pubblicata dalla DC Comics nel 1992, concepita dall’editor Mike Carlin e dagli scrittori Dan Jurgens, Roger Stern, Louise Simonson, Jerry Ordway e Karl Kesel, fu un successo così grande a livello globale che la Warner Bros decise che per il quinto capitolo cinematografico di Superman ci si sarebbe dovuti basare proprio su di essa. Fu incaricato per scrivere la sceneggiatura (dal titolo Superman Reborn) il talentuoso Jonathan Lemkin: in questo storia, dopo la morte del supereroe per mano di Doomday, il neonato figlio di Clark e Lana, diventato adulto in un solo mese, avrebbe dovuto vendicare il padre contro il mostro alieno. La sceneggiatura, forse leggermente ridicola, non fu gradita alla Warner Bros che convocò lo sceneggiatore Gregory Poirier per riscriverla con un trama che vedeva Superman soccombere al trio Brainiac, Doomsday e Cadmus per poi risorgere e vendicarsi della sconfitta.

La sceneggiatura di Poirier impressionò non poco la Warner Bros ma la major volle comunque adattarla per inserirla in un progetto molto più vasto: The Death of Superman, che successivamente sarebbe stato cambiato in Superman Lives. Nel 1996 Kevin Smith scrisse una sceneggiatura che narrava la morte e la rinascita di Superman modificando alcune cose, come, ad esempio, l’iconico costume, non più blu e rosso ma total black! Ma la cosa più divertente è che il creativo avrebbe voluto “nientepocodimenodi” Ben Affleck nel ruolo del supereore, Linda Fiorentino per Lois e Jack Nicholson per Lex Luthor.

Dopo la rinuncia di Robert Rodriguez come regista, fu assunto Tim Burton, mentre Nicolas Cage grande fan del fumetto, fu ingaggiato per interpretare Clark Kent/Superman. Nel cast, oltre a Cage, erano stati contattati Kevin Spacey per il ruolo di Lex Luthor (ruolo che ricoprì poi in Superman Returns prima della sua “damnatio memoriae”), mentre Tim Allen per la parte di Brainiac, ruolo per cui era stato pensato anche Jim Carrey. Courteney Cox fu considerata per il ruolo di Lois Lane. Anche Michael Keaton confermò la sua partecipazione, ma quando gli si chiese se avrebbe reinterpretato il suo leggendario Batman, l’attore si limitò a rispondere: “Non esattamente…”. L’Industrial Light & Magic si mise intanto a lavoro per realizzare gli effetti speciali della pellicola.

Nella seconda sceneggiatura di Superman Lives, scritta dallo stesso Tim Burton insieme Smith: Brainiac, presentato in flashback come un antico nemico di Krypton, si alleava con Lex Luthor ed inviava Doomsday per uccidere Superman. L’eroe riusciva a tornare in vita grazie al robot kryptoniano chiamato l’Eradicatore, che portava in sé tutta la conoscenza di Krypton, di cui Brainiac voleva impossessarsi. Una volta rinato, Superman avrebbe dovuto fare uso di un’armatura formata dall’Eradicatore fino in attesa di riacquistare tutti i suoi poteri. Il Braniac di Burton avrebbe avuto un look quasi horror, con molti corpi ma tutti di aspetto aracniforme. Nel film avrebbe dovuto essere presente anche il supercriminale Deadshot.

Nel giugno 1997, Superman Lives entrò in pre-produzione: Wesley Strick venne scelto da Burton per riscrivere nuovamente (non hanno mai pace?) la sceneggiatura di Smith: Superman sarebbe dovuto morire nel corso di un combattimento tra Brainiac e Lex Luthor, uniti come veri Saiyan nel potente Lexiac. In seguito, l’eroe sarebbe stato resuscitato dal potere di K, una forza naturale che rappresenta lo spirito di Krypton (la Forza, ciò che dà al Jedi la Possanza). Lo scenografo Sylvain Despretz venne incaricato di creare qualcosa che non avesse niente a che vedere con i fumetti: la produzione, infatti, voleva un vero e proprio mood giocattoloso con un Eradicatore stile Transformer. Burton programmò le riprese a Pittsburgh, città scelta per rappresentare Metropolis. Ma mamma Warner criticò nuovamente lo script redatto da Strick, considerandolo troppo costoso, e assunse Dan Gilroy per riscrivere per l’ennesima volta la sceneggiatura. Il budget si dimezzò, passando da 190 a 100 milioni di dollari di cui era già volati verso Krypton circa 30 milioni di dollari tra scritture, riscritture, convocazioni inutili e preproduzione che non avevano portato ancora neanche ad un minuto di girato: Tim Burton decise dunque di abbandonare definitivamente il progetto per dedicarsi a Sleepy Hollow definendo la sua esperienza con Superman Lives fu una delle peggiori della sua vita…

Dopo l’addio di Burton, Ralph Zondag, Michael Bay, Shekhar Kapur, Martin Campbell, Brett Ratner, Simon West e Stephen Norrington furono considerati per sostituirlo. Nel giugno 1999, William Wisher Jr. fu assunto per, guardate un po’, riscrivere la sceneggiatura, venendo assistito dallo stesso, nerdissimo, Nicolas Cage. Tuttavia, la sua passione per Superman non frenò Cage a stufarsi del progetto (dopo aver ricevuto ben 10 milioni di dollari senza fare praticamente nulla!) lasciando Wisher alle prese con una sceneggiatura che, in questa versione, era molto “Matrix”; Oliver Stone fu contattato per dirigere il film, ma declinò questa produzione maledetta! .Per il ruolo di Superman si offrì anche Will Smith, che però venne rifiutato perché di etnia diversa dall’Ultimo Figlio di Krypton…

Questa storia tormentata è stata raccontata in un documentario, finanziato anche grazie al crowdfunding, intitolato The Death of Superman Lives: What Happened?, diretto da Jon Schnepp, in cui, tra le altre cose, compare proprio la scena ormai virale sui social in cui Nicolas Cage prova per la prima volta il costume di Superman con Tim Burton. Il documentario è disponibile on demand in America dal 9 luglio 2015.

X-Men – Conflitto finale: il capitolo conclusivo della saga dei mutanti

Il film diretto da Brett Ratner è il terzo e ultimo episodio della trilogia cinematografica dedicata ai personaggi dei fumetti Marvel creati da Stan Lee e Jack Kirby. Il film, uscito nel 2006, riprende le vicende dei mutanti, esseri umani dotati di poteri straordinari, che devono affrontare due grandi sfide: la scoperta di una cura che potrebbe cancellare il loro gene mutante e il ritorno di Jean Grey, la potente telepate che si credeva morta, ora trasformata nella Fenice, una forza distruttrice incontrollabile.

X Men Conflitto Finale  (2006) TRAILER ITA

Il film si apre con un flashback ambientato vent’anni prima, in cui vediamo il giovane Charles Xavier e il suo amico Erik Lehnsherr, noto come Magneto, incontrare per la prima volta Jean Grey, una bambina dotata di incredibili poteri psichici. I due le offrono la loro protezione e la possibilità di frequentare la scuola per giovani dotati di Xavier, dove i mutanti possono imparare a controllare le loro abilità e a convivere con gli umani. Nel presente, invece, assistiamo alla presentazione di una cura per il gene mutante, sviluppata da una società farmaceutica che sfrutta il sangue di un bambino mutante, Leech, capace di annullare i poteri altrui. La notizia scatena reazioni contrastanti tra i mutanti: alcuni vedono la cura come una speranza di normalità, altri come una minaccia alla loro identità e alla loro libertà. Magneto, il leader dei mutanti ribelli, dichiara guerra agli umani e recluta un esercito di seguaci, tra cui la misteriosa Callisto, il gigantesco Juggernaut e il letale Pyro. Xavier, invece, cerca di mantenere la pace e di difendere i diritti dei mutanti, guidando i suoi X-Men, tra cui Wolverine, Tempesta, Ciclope, Bestia, Kitty Pryde, Colosso e Rogue. Il conflitto si complica ulteriormente quando Wolverine scopre che Jean Grey è ancora viva, ma ha perso il controllo dei suoi poteri, diventando la Fenice, una creatura instabile e pericolosa, che uccide Ciclope e tradisce gli X-Men, unendosi a Magneto. Xavier tenta di riportarla alla ragione, ma viene ucciso da lei stessa, in una scena scioccante e drammatica. Gli X-Men, sconvolti dalla morte del loro mentore, decidono di continuare la sua missione e di fermare Magneto, che intende distruggere la fonte della cura, situata sull’isola di Alcatraz, a San Francisco. Lì si scatena una battaglia epica, in cui gli X-Men devono affrontare i nemici, ma anche le loro paure e i loro dubbi. Alcuni di loro, come Rogue e Angel, scelgono di sottoporsi alla cura, rinunciando ai loro poteri, altri, come Bestia e Kitty Pryde, li usano per salvare vite innocenti. Wolverine, invece, deve fare i conti con il suo amore per Jean Grey, che lo implora di ucciderla per liberarla dalla Fenice. Il film si conclude con la vittoria degli X-Men, che riescono a fermare Magneto e a neutralizzare la Fenice, grazie al sacrificio di Wolverine, che sopravvive grazie al suo fattore rigenerante. Il film lascia però aperte alcune possibilità: Magneto, privato dei suoi poteri dalla cura, sembra recuperare una minima parte di essi, mentre Xavier, apparentemente morto, si trasferisce nel corpo di un uomo in coma, come si scopre in una scena dopo i titoli di coda.

X-Men – Conflitto finale è un film che cerca di chiudere in modo spettacolare e emozionante la saga dei mutanti, ma che non riesce a eguagliare la qualità dei precedenti capitoli, diretti da Bryan Singer. Il film soffre infatti di una sceneggiatura confusa e superficiale, che cerca di inserire troppe storie e troppi personaggi, senza approfondirli adeguatamente. Il film sacrifica la complessità e la profondità dei temi affrontati, come la discriminazione, l’identità, la diversità, la scelta, per privilegiare l’azione e gli effetti speciali, che sono sicuramente di buon livello, ma non bastano a rendere il film memorabile. Il film delude anche i fan dei fumetti, che si aspettavano una trasposizione fedele e rispettosa di due delle più famose e apprezzate saghe dei mutanti: la saga di Fenice Nera e la saga di Talenti. Il film, invece, altera e banalizza le storie originali, snaturando i personaggi e le loro motivazioni. Il film, inoltre, uccide alcuni dei personaggi più amati, come Xavier e Ciclope, in modo gratuito e ingiustificato, mentre ne introduce di nuovi, come Bestia, Angel, Kitty Pryde, Juggernaut, senza dare loro lo spazio e il peso che meriterebbero. Il film, infine, non riesce a sfruttare appieno il potenziale del cast, che vede il ritorno di attori di talento come Hugh Jackman, Patrick Stewart, Ian McKellen, Halle Berry, Famke Janssen, Anna Paquin, ma anche l’ingresso di nuove star come Kelsey Grammer, Ellen Page, Ben Foster. Il film, insomma, è un’occasione sprecata, che non rende giustizia alla ricchezza e alla bellezza dell’universo dei mutanti, che avrebbe meritato una conclusione più degna e soddisfacente.

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