Miss Dronio, la cattiva di Yatterman, torna in un nuovo manga di Kaduki Shin

La bellissima e malvagia Miss Dronio, nota anche come Doronjo, è pronta a conquistare i lettori con le sue nuove avventure in un manga inedito, disegnato dal talentuoso Kaduki Shin. Il titolo della serie è “Doronjo-sama wa tensei shite mo akuyaku reijōdeshita” (Anche dopo che Doronjo-sama è rinata, rimane una cattiva), ed è stato lanciato il primo gennaio sul sito web MAGKAN, una delle piattaforme online più popolari per i manga, gestita dall’editore Mag Garden.

Il manga riprende il personaggio di Miss Dronio, la leader del trio Dorombo, i principali antagonisti della serie anime Yatterman, prodotta dalla Tatsunoko nel 1977 come secondo capitolo della saga Time Bokan. Yatterman racconta le avventure di due giovani eroi, Gan e Ai, che si trasformano nei mascherati Yatterman-1 e Yatterman-2, e combattono contro il trio Dorombo, formato da Miss Dronio, Boyakki e Tonzura, per impedire loro di trovare il leggendario Dokuro Stone, una pietra che indica la posizione del più grande giacimento d’oro del mondo.

Nel manga di Kaduki Shin, Miss Dronio vive una situazione del tutto nuova e inaspettata: dopo aver subito un incidente, si risveglia in un altro mondo, dove è una contessa appartenente a una famiglia nobile ma sull’orlo del fallimento. Il padre di Doronjo le impone di sposare un ricco e potente nobile per salvare la situazione, ma lei non ha alcuna intenzione di accettare un matrimonio combinato. Per questo, decide di mettere in atto un piano malvagio, con l’aiuto dei suoi fedeli compagni Boyakki e Tonzura, che si sono reincarnati insieme a lei in questo mondo fantastico.

Il personaggio di Miss Dronio ha sempre suscitato grande interesse e fascino tra i fan di Yatterman, grazie alla sua bellezza, intelligenza, carisma e spirito combattivo. Nonostante sia una cattiva, Miss Dronio ha dimostrato di avere anche un lato umano e sensibile, e di essere capace di provare sentimenti come l’amore, l’amicizia e il rimorso. La sua popolarità è cresciuta nel corso degli anni, tanto da meritarsi una serie live action dedicata nel 2022, intitolata “Doronjo”, con l’attrice Elaiza Ikeda nel ruolo della protagonista.

Il manga di Kaduki Shin offre ai lettori l’opportunità di seguire le nuove avventure di Miss Dronio in un contesto diverso da quello originale, ma senza perdere il suo carattere e il suo stile. Il fumetto promette di essere ricco di azione, humor, intrighi e colpi di scena, e di mostrare come Miss Dronio si adatta alla sua nuova vita e affronta le sfide che le si presentano. Sarà in grado di mantenere il suo spirito da cattiva, o cambierà in qualche modo? E quali saranno i suoi rapporti con gli altri personaggi di questo mondo, tra cui i suoi nemici storici, i Yatterman?

Il manga “Doronjo-sama wa tensei shite mo akuyaku reijōdeshita” è una lettura imperdibile per tutti i fan di Miss Dronio e di Yatterman, ma anche per chi vuole scoprire un personaggio femminile forte, affascinante e stimolante. Non perdete l’occasione di seguire le avventure di Miss Dronio e del trio Dorombo in questo nuovo mondo emozionante.

Time Bokan – Le macchine del tempo

Tra il 1993 e il 1994, la Tatsunoko Production, uno dei più famosi studi di animazione giapponesi, celebrava le sue amatissime serie con un progetto speciale: due OAV che riunivano i personaggi delle sue serie più popolari, le Time Bokan Series. Il progetto si intitolava “Time Bokan – Le macchine del Tempo” e usciva il 26 novembre 1993 (con i personaggi di Yattaman, Zenderman, I predatori del tempo, Calendar Men, Ippatsuman e Itadakiman) e il 1º gennaio 1994 (con la partecipazione straordinaria di Gatchaman, Tekkaman, Polymar e Kyashan). . In Italia, l’edizione è stata curata dalla Yamato Video e trasmessa sul canale satellitare Man-ga il 31 dicembre 2010.

Il film era un omaggio ai fan delle serie storiche della Tatsunoko, che dal 1975 al 1983 avevano fatto la storia dell’animazione giapponese e del genere mecha-commedia.

Nel primo episodio, si tiene una gara di corsa tra i vari team malvagi delle Time Bokan, un vero e proprio omaggio allo stile di “Wacky Races”. Il primo team che taglierà il traguardo avrà il diritto di essere presente nel prossimo episodio. Il trio di Itadakiman è il primo ad essere eliminato, scivolando su una buccia di banana che fa deviare il loro veicolo. Il gruppo dei Predatori del Tempo si autoelimina quando una serie di asteroidi devia il loro raggio di attacco, colpendoli invece. Successivamente, il gruppo dei Calendar Men si scontra con quello di Ippatsuman, utilizzando i robot “presi in prestito” dagli eroi delle serie buone. Lo scontro tra i robot si conclude in parità e, quando Lunedì (Mirenjo) e Mun Mun li insultano, i robot si ribellano e li distruggono. Rimangono solo i tre del gruppo delle Time Bokan (la prima serie), che blocca gli altri due gruppi con l’intenzione di sparare un missile. Tuttavia, il gruppo della serie Zenderman riesce a liberarsi, lasciando il povero trio Drombo intrappolato. Fortunatamente, vengono salvati all’ultimo momento da Boyakki, che aveva inizialmente rifiutato di partecipare alla gara, deviando il missile verso Margot e i suoi compagni. Purtroppo, è lo stesso Boyakki a causare la distruzione del loro veicolo, ma il trio Drombo non si arrende e, grazie alla loro inseparabile bicicletta a tre posti, vincono la gara sfruttando il fatto che il veicolo del gruppo di Majo era fermo per mancanza di energia. Il Trio Drombo riceve quindi i complimenti da Dokrobei per la vittoria, anche se viene sottoposto al solito supplizio, secondo lui, per allenarli in vista dell’episodio successivo.

Nel secondo episodio, assistiamo a un episodio speciale di Yattaman. Dopo una delle loro solite truffe per guadagnare denaro, il trio Drombo riceve da Dokrobei la missione di rubare il cavalluccio marino, simbolo della Tatsunoko. I tre scoprono un passaggio che li conduce nel mondo della Tatsunoko, dove vivono i personaggi creati da quest’ultima. Trovando il cavalluccio in cima alla torre, attaccano utilizzando il loro robot, ma vengono a loro volta attaccati dai famosi eroi come Kyashan il ragazzo androide, Hurricane Polymar, Tekkaman e i Gatchaman. Tuttavia, grazie a un trucco ideato da Boyakki, la maggior parte degli eroi se ne va, lasciando solo Polymar, Ken e Pretty Jane che finiscono per litigare tra loro. Un trionfo facile, quindi, per il Trio Drombo. Ma a questo punto intervengono gli Yattaman, con Ganchan e Janet, che si sono appena sposati e sono ancora un po’ sopra le righe per l’emozione. Insieme a Yattacan, come sempre, tutto finisce con la sconfitta del Trio Drombo, composto da Miss Dronio, Boyakki e Tonzura, che alla fine si salutano (ancora una volta, come alla fine della serie), anche se non prima di subire la punizione di Dokrobei.

Oggi, a trent’anni dalla sua uscita, il film “Time Bokan – Le macchine del Tempo” resta un cult per gli appassionati di anime e di robot, e una testimonianza dell’importanza della Tatsunoko Production nel panorama dell’animazione giapponese.

La leggenda di Time Bokan Series: Yattaman

Yattaman è un anime giapponese prodotto nel 1977 dalla Tatsunoko, come seconda serie della saga Time Bokan. La serie narra le avventure di due ragazzi, Gan e Ai, che combattono contro i malvagi membri della Banda dei Gatti, capeggiata dal perfido Dokurobei. Per farlo, i due eroi utilizzano il loro mecha chiamato Yatter-Wan, un cane robotico che può lanciare proiettili a forma di ossa e trasformarsi in vari veicoli. Yattaman è considerato uno degli anime più famosi e amati di tutti i tempi, sia in Giappone che nel resto del mondo. La serie ha avuto un grande successo di pubblico e di critica, grazie al suo stile comico, parodistico e irriverente, che mescola elementi di fantascienza, avventura e slapstick. La serie ha anche dato vita a numerosi sequel, spin-off, film, videogiochi e merchandising.

Tra gli elementi distintivi di Yattaman ci sono le sue sigle musicali, composte da Masayuki Yamamoto e cantate da Mitsuko Horie e il gruppo The Chirps. Le canzoni sono orecchiabili e divertenti, e contengono spesso riferimenti alla trama e ai personaggi della serie. La sigla iniziale, “Yattaman no Uta”, è diventata un vero e proprio inno generazionale per molti fan dell’anime.

Un altro aspetto caratteristico di Yattaman sono le sue battute finali, pronunciate dai protagonisti dopo aver sconfitto i cattivi. Queste battute sono spesso giochi di parole o doppi sensi basati sul nome dei personaggi o degli oggetti coinvolti nella puntata. Ad esempio, nella prima puntata, dopo aver distrutto il mecha dei Gatti chiamato “Gatto Volante”, Gan dice: “Hanno volato via come gatti scottati!”. Yattaman è un anime che ha segnato la storia dell’animazione giapponese e che ha influenzato molte altre opere successive. La serie ha saputo divertire e appassionare diverse generazioni di spettatori, grazie alla sua originalità, al suo umorismo e alla sua simpatia. Yattaman è un anime che merita di essere ricordato e celebrato come un capolavoro del genere.

Manga Heroes. Da Tezuka ai Pokémon a Milano

Dal 9 ottobre 2021 al 2 gennaio 2022 la Fabbrica del Vapore a Milano presenta all’interno dello Spazio Ex Cisterne la mostra Manga Heroes. Da Tezuka ai Pokémon, a cura di Jacopo C. Buranelli, un percorso espositivo dedicato all’arte dei Manga, alla sua evoluzione e ai suoi eroi che si compone di tavole, oggetti e riproduzioni con le quali il visitatore potrà interagire per immergersi nella cultura giapponese.  J-POP Manga è l’etichetta dedicata al manga di Edizioni BD, Visiona è la società che da oltre 20 anni organizza il Comicon di Napoli (prossima edizione 22 – 25 aprile 2022) e altre grandi manifestazioni. Insieme al Comune di Milano hanno unito le forze per realizzare un viaggio esperienziale, visivo e sensoriale nel mondo nipponico, presentando Manga Heroes, robot, mostri, lottatori mitologici, donne guerriere, eroi ed eroine di un fenomeno che un tempo era solo “cartone animato giapponese” e che rappresentava gran parte del nostro immaginario collettivo legato al mondo del Sol Levante, ma che oggi, finalmente, vanta un seguito enorme, non solo in Italia, ma in tutta Europa.

Grazie alla cura di Jacopo C. Buranelli e la consulenza scientifica di Fabrizio Modina, Manga Heroes vede in mostra le collezioni private di 25 collezionisti italiani famosi in tutto il mondo.

L’esposizione di oggetti rarissimi, equamente distribuiti tra giocattoli, manifesti, animation cel e altro materiale che parte dagli anni Cinquanta per arrivare sino ad oggi, dimostra l’ascesa di un settore del collezionismo che sta raggiungendo vette di valorizzazione non distanti da quelle proprie dell’arte contemporanea. Con questo pensiero Fabrizio Modina ha studiato la selezione delle opere, molte delle quali vengono esposte per la prima volta al pubblico. Con un occhio all’immediato presente, Manga Heroes presenta in anteprima esclusiva europea anche toys e statue non ancora disponibili sul mercato, prototipi di oggetti che faranno sognare i collezionisti.

I visitatori hanno quindi la possibilità di ammirare 315 personaggi attraverso oggetti di scena e materiale originale, senza contare i pezzi rari e introvabili. Quasi duemila oggetti in versione 3D accompagnati da circa trecento tavole manga, tra originali, riproduzioni e prestigiose animation cel. Protagonisti sono sia i personaggi più famosi di questo universo pop, sia i disegnatori e i creatori di queste iconiche figure, raccontati al pubblico secondo una narrativa di trasformazioni che ha come incipit l’uomo che diventa eroe, passando per il mezzo stesso (dal fumetto all’animazione) e le variazioni sul tema del soggetto raccontato (la storia nella storia, la questione di genere).

Per rendere tutto questo possibile, la mostra presenta anche diverse installazioni create ad hoc, in un percorso espositivo che alterna rigoroso trattamento museale a divertissements scenografici dedicati ai fan di Instagram che possono ritrarsi simulando le avventure di Yattaman, Tokyo Ghoul e molti altri. Il percorso è pensato per raccontare gli eroi in maniera trasversale, vengono citate sia le grandi icone del passato, come L’Uomo Tigre, Gundam o Goldrake, sia quelle più recenti, come Sword Art Online, Dragon Ball, e i Pokémon. Ogni ambiente è diviso per colori e per tematiche in modo da dare la sensazione di vivere in un vero e proprio “ecosistema giapponese”, pur mantenendo una connessione forte con ciò che è stato pubblicato e trasmesso in Italia fino a oggi.

Oltre ai Manga e gli Anime (termine specifico che indica il cartone animato giapponese), si tratta, per la prima volta in una mostra italiana, anche il filone dei Tokusatsu, i mirabolanti film e telefilm con attori ed effetti speciali naif, rappresentati nel mondo da Godzilla, Ultraman e i Power Rangers.

“Ho voluto ricreare quel mondo al contempo caotico e perfettamente ordinato che si può vivere durante un viaggio in Giappone, soprattutto se si viaggia per conoscere e scoprire i Manga, gli Anime e i loro eroi. Ho immaginato Manga Heroes come un quartiere di Tokyo, dove tutti gli eroi più famosi si ritrovano per esprimersi nella loro forma migliore, al di fuori del tempo. Abbiamo lavorato sodo per mettere insieme tutti i pezzi e abbiamo raggiunto una meta ambiziosa. Mai era stata fatta una mostra che coinvolgesse così tanti personaggi diversi in un unico percorso”.

Sottolinea il curatore Jacopo C. Buranelli, che ci ricorda anche come il tema della “trasformazione” sia totale arrivando a creare uno spazio di Manga Heroes dedicato al cosplay, a quella forma di personificazione dell’eroe che trasforma il lettore o lo spettatore nel suo personaggio preferito.

Per rendere l’esperienza ancora più profonda, è stata anche pensata una otaku room, una stanza ricostruita in loco piena di riferimenti manga, come se appartenesse a un ipotetico appassionato del tema.

Oltre a offrire la possibilità di organizzare laboratori per le scuole, i tre mesi di Manga Heroes si inseriscono perfettamente nel clima autunnale dove l’attenzione è tradizionalmente dedicata al fumetto e quest’anno, con una serie di eventi legati in tutta Italia (a cominciare da Lucca Comics), sarà possibile fare rete tra gli appassionati e sviluppare iniziative con un pubblico più ampio e di tutte le età. Anche il legame con Milano, città fucina del fumetto e da sempre legata alla comunità giapponese, sarà messo in evidenza. In primis con un focus sul fenomeno della moda e delle sfilate che da ormai qualche anno si ispira anche alla sfera dell’immaginario dei Manga. Milano è inoltre la città natale della fotografa Barbara Barberis, che espone all’interno di Manga Heroes il suo progetto fotografico MECHA dedicato agli eroi di Metallo.

Manga Heroes non nasce da sola; oltre ai già citati collezionisti fondamentali per la costruzione di questo importante nuovo orizzonte per l’arte, la mostra può vantare l’appoggio di enti e sponsor strategici come il Consolato Generale del Giappone a Milano, La Camera del Commercio giapponese in Italia, il marchio Bandai e Banpresto, il marchio Jungle di modellismo e l’Accademia Nemo di Firenze ricca di pezzi incredibili e introvabili.

Per info www.mangaheroes.it

 

Time Bokan 24 il remake di Yattaman

Time Bokan 24 è un anime che ha suscitato grande interesse grazie alla sua premessa avvincente e alla sua ricca storia. Questa serie, prodotta da Tatsunoko e Level-5, fa parte dell’ampia serie Time Bokan, nata nel lontano 1975. Da allora, sono stati realizzati numerosi spin-off televisivi, tra cui Yattaman, Calendarman e I predatori del tempo, che hanno contribuito a consolidare il successo e la popolarità di questa saga.

Time Bokan 24 OP

Il remake del 2016, Time Bokan 24, porta il pubblico nel 24° secolo, dove il giovane protagonista Tokio si ritrova improvvisamente coinvolto nell’amministrazione Spazio-Tempo. Scopre che gli eventi storici riportati nei libri e negli annali sono drasticamente diversi da quelli che tutti conoscono, e insieme alla sua partner Calen, parte a bordo della 24 Bokan Mecha per ripristinare l’ordine naturale della storia. Tuttavia, dovranno vedersela con la banda della History Paradise, un editore determinato a mantenere la storia distorta per motivi di lucro.

La serie è stata curata da un team di talentuosi professionisti, con il regista Takayuki Inagaki e il compositore Yoichi Kato al timone. Il produttore Akihiro Hino, noto per il suo lavoro su Yo-kai Watch e Inazuma Eleven, ha contribuito a garantire la qualità e il successo dell’anime. Level-5 si è occupato del character design e del Mecha design, conferendo alla serie un aspetto distintivo e accattivante.

Time Bokan 24 è stata parte delle celebrazioni per il 55° anniversario della Tatsunoko Productions, insieme ad altri progetti di rilievo come Infini-T Force ~Mirai no Byōsen~ di Tatsuma Ejiri. Grazie alla sua trama avvincente, al suo cast di personaggi affascinanti e alla sua qualità tecnica impeccabile, questa serie è destinata a lasciare il segno nella storia dell’animazione giapponese.

Yoru no Yatterman: il nuovo anime per il 40º anniversario di Yattaman!

Yoru no Yatterman è un anime che ha saputo conquistare il cuore degli spettatori grazie alla sua profonda trama e ai disegni di alta qualità che lo contraddistinguono. Prodotto dalla Tatsunoko per celebrare il 40º anniversario del franchise Time Bokan, questa serie televisiva ha catturato l’attenzione del pubblico giapponese con le sue storie avvincenti e coinvolgenti.

Yoru no Yatterman - Opening HD Creditless

La storia di Yoru no Yatterman segue le vicende di una nuova generazione di Drombo, guidata da Miss Dronjo insieme a Boyakky e Tonzula, mentre si scontrano con gli Yatterman nel Regno di Yattarman. Ma oltre alla lotta tra il bene e il male, la serie si concentra anche sulla nascita di Gan-chan e Ai-chan come nuovi Yatterman, aggiungendo un elemento di crescita e evoluzione dei personaggi che non passa inosservato.

Ciò che rende Yoru no Yatterman veramente speciale è la sua capacità di rievocare la nostalgia delle serie animate precedenti, offrendo numerosi riferimenti e omaggi a personaggi iconici che hanno segnato il cuore degli spettatori. Le emozionanti musiche e la profonda caratterizzazione dei personaggi principali aggiungono ulteriore profondità alla trama, creando un’esperienza di visione coinvolgente e appagante per gli appassionati del genere.

Non mancano alcuni difetti, come la presenza di cyborg che potrebbero non essere graditi a tutti, ma nel complesso Yoru no Yatterman resta unica nel suo genere e merita sicuramente di essere vista. Questa serie rappresenta una storia che tocca il cuore di tutti gli appassionati di Yattaman, sia vecchi che nuovi, offrendo un’esperienza che lascerà un segno positivo in tutti coloro che decidono di immergersi in questo mondo fantastico.

Yattaman: il Film

Il film live action dedicato a Yattaman, che segue il successo della nuova serie dedicata al duo di meccanici più eroici e divertenti del Giappone e alle loro “invenzioni” da battaglia, diretto da Takashi Miike, è costato quasi due miliardi di yen.
“Yattaman – il film”, dopo tre anni di attesa e molte speculazioni, è stato oggetto di grande attenzione e ha alimentato l’entusiasmo dei fan. Miike sembra essersi divertito moltissimo durante la realizzazione del film e dimostra grande devozione per la materia. Omaggia l’anime di Yattaman ripetutamente, ad esempio nel personaggio del robot Omochama o nella scena in cui Yattacan si ricarica usando Mecha na Moto. Tuttavia, il film non è interessante solo per chi conosce già la serie. Aggiunge anche un po’ di pepe, come la sensualità di Fukada Kyoko o un tocco di morbosità tipico di Miike. In questo modo, riesce a coinvolgere anche coloro che non conoscono Yattaman o che non sono abituati ai film per bambini. Non sorprende che il film di Miike si differenzi dagli altri film di supereroi o adattamenti di anime. È un mix intrigante di ingenuità fantastica e spirito dissacrante, una combinazione che ha fatto di Takashi Miike un regista idolatrato dagli amanti delle emozioni forti. In molti modi, “Yattaman – il film” rappresenta il manifesto di Miike, un mix riuscito tra la sua vena fantasiosa e il suo spirito audace e provocatorio. È simile, in un certo senso, al remake di Graveyard of Honor di Fukasaku Kinji, che ha raggiunto un simile equilibrio. In conclusione, non possiamo fare altro che dire “Yatta Yatta” e goderci questo coinvolgente film.
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