Cali Express, il ristorante californiano dove tutto è automatizzato

In una piccola città della California, a Pasadena, ha aperto i battenti un ristorante che sta facendo parlare di sé per il suo approccio completamente automatizzato. Si tratta di Cali Express, un locale che offre cucina cinese-americana e che utilizza l’intelligenza artificiale per tutte le operazioni, dall’ordinazione al pagamento.

Quando i clienti entrano in Cali Express, vengono accolti da un robot che li invita a scansionare il proprio QR code. Questo permette al sistema di riconoscere il cliente e di memorizzare i suoi ordini precedenti. Una volta fatto questo, il cliente può scegliere il proprio cibo da un menu digitale touch screen.

Una volta ordinato, il cibo viene preparato da una serie di robot che lavorano in modo coordinato. Il cibo viene poi servito ai clienti da un altro robot, che lo consegna direttamente al tavolo.

Il pagamento è altrettanto automatizzato. I clienti possono pagare con carta di credito o con un’app mobile. Il sistema accetta anche pagamenti in criptovaluta.

Cali Express è il primo ristorante al mondo a utilizzare l’intelligenza artificiale in questo modo. Il progetto è stato ideato da Miso Robotics, una società californiana che sviluppa tecnologie per la robotica alimentare.

I vantaggi dell’intelligenza artificiale in un ristorante

L’utilizzo dell’intelligenza artificiale in un ristorante offre una serie di vantaggi. Innanzitutto, può migliorare l’efficienza del servizio. I robot sono in grado di lavorare 24 ore su 24, 7 giorni su 7, senza bisogno di pause o di riposo. Questo può aiutare a ridurre i tempi di attesa e a migliorare la soddisfazione dei clienti.

Inoltre, l’intelligenza artificiale può aiutare a ridurre i costi. I robot possono sostituire i dipendenti umani, che sono spesso più costosi. Questo può aiutare i ristoranti a risparmiare denaro e a migliorare la redditività.

Il futuro dell’intelligenza artificiale nella ristorazione

Cali Express è un esempio di come l’intelligenza artificiale possa essere utilizzata per rivoluzionare il settore della ristorazione. È probabile che nei prossimi anni vedremo sempre più ristoranti che adottano questo tipo di tecnologie.

L’intelligenza artificiale ha il potenziale per migliorare l’efficienza, la qualità e l’esperienza dei clienti nei ristoranti. È una tecnologia che sta rapidamente evolvendo e che ha il potenziale per cambiare il modo in cui mangiamo.

LG presenta AI Agent, il robot bipede che gestisce la smart home e i tuoi animali

LG ha annunciato il lancio di un nuovo robot bipede dotato di intelligenza artificiale, chiamato AI Agent, che promette di rivoluzionare il concetto di smart home. Il robot, che ha due gambe e due ruote, può muoversi liberamente all’interno delle abitazioni, interagire con gli utenti e i loro animali domestici, e controllare gli elettrodomestici e i dispositivi IoT.

AI Agent sfrutta un’IA multimodale che gli permette di riconoscere la voce e le immagini, di capire il linguaggio naturale e di comunicare in modo efficace.

LG lo definisce un centro di controllo in movimento per la smart home, che offre versatilità e scalabilità. Il robot può pattugliare la casa quando non ci sono persone, monitorando le condizioni di sicurezza e di risparmio energetico, e spegnere i dispositivi non utilizzati tramite una presa intelligente.

Quando gli inquilini tornano a casa, AI Agent li accoglie alla porta e, analizzando la loro voce e le loro espressioni facciali, rileva il loro stato d’animo e suggerisce musica e contenuti personalizzati. Il robot può anche assistere le persone nella vita quotidiana, fornendo informazioni utili sui trasporti, sul meteo, sugli appuntamenti e sui farmaci da assumere. AI Agent di LG rappresenta una novità nel settore della robotica domestica, in grado di offrire una soluzione integrata per la gestione intelligente della propria casa e dei propri animali domestici, e di semplificare la vita di tutti i giorni.

Megalobox: un anime di boxe futuristico

Megalobox è un anime giapponese del 2018, prodotto dallo studio TMS Entertainment e diretto da Yō Moriyama. La serie è ambientata in un futuro distopico in cui la boxe è diventata uno sport virtuale, giocato da pugili che indossano un’armatura chiamata Megalo Gear.

La storia segue le vicende di Junk Dog, un pugile clandestino che cerca di sfondare nel mondo della boxe virtuale. Dog è un combattente talentuoso, ma è anche un outsider, considerato un “perdente” dalla società.

La serie è stata un successo in Giappone e in tutto il mondo, ed è stata elogiata per la sua grafica, la sua storia emozionante e la sua colonna sonora. Megalobox ha vinto numerosi premi, tra cui il premio per il miglior anime all’Anime Awards 2019.

La storia

La storia di Megalobox inizia con Junk Dog, un pugile clandestino che combatte nei bassifondi di una città futuristica. Dog è un combattente talentuoso, ma è anche un outsider, considerato un “perdente” dalla società.

Un giorno, Dog viene notato da Yuri, un ex campione di boxe virtuale. Yuri vede il potenziale in Dog e lo convince a partecipare al Megalonia, un torneo di boxe virtuale che offre la possibilità al vincitore di diventare un campione.

Dog accetta la sfida e inizia a prepararsi per il torneo. Durante la sua preparazione, Dog incontra altri pugili che condividono la sua passione per la boxe. Dog inizia a capire che, anche se è un outsider, può raggiungere i suoi obiettivi se crede in se stesso.

Il messaggio

Megalobox è un anime che parla di riscatto e di speranza. La storia di Dog è la storia di un outsider che, nonostante le avversità, riesce a raggiungere i suoi obiettivi.

La serie è un inno alla passione per lo sport e alla forza dello spirito umano. Megalobox è un anime che può ispirare chiunque a credere in se stesso e a perseguire i propri sogni.

I personaggi

I personaggi di Megalobox sono ben caratterizzati e complessi. Dog è un personaggio carismatico e determinato, che combatte per realizzare il suo sogno. Yuri è un personaggio carismatico e mentore di Dog, che gli insegna a credere in se stesso.

Altri personaggi degni di nota includono:

  • Sachio, un bambino che idolatra Dog e sogna di diventare un pugile come lui.
  • Mack, un pugile professionista che diventa un rivale di Dog.
  • Yuri Lowell, un ex campione di boxe virtuale che diventa l’allenatore di Dog.

La grafica

La grafica di Megalobox è uno dei suoi punti di forza. La serie è prodotta dallo studio TMS Entertainment, che ha una lunga tradizione di produzione di anime di alta qualità.

Le scene di combattimento di Megalobox sono particolarmente spettacolari, e sono animate con grande fluidità e dinamismo. La serie ha vinto numerosi premi per la sua grafica, tra cui il premio per la miglior animazione all’Anime Awards 2019.

La colonna sonora

La colonna sonora di Megalobox è composta da Kensuke Ushio, un compositore giapponese che ha lavorato a numerosi anime di successo, tra cui Your Name e A Silent Voice.

La colonna sonora di Megalobox è emozionante e coinvolgente, e contribuisce a creare l’atmosfera della serie. La serie ha vinto numerosi premi per la sua colonna sonora, tra cui il premio per la miglior colonna sonora all’Anime Awards 2019.

Conclusione

Megalobox è un anime di boxe futuristico che parla di riscatto e di speranza. La serie è un inno alla passione per lo sport e alla forza dello spirito umano. Megalobox è un anime che può ispirare chiunque a credere in se stesso e a perseguire i propri sogni.

Robot umanoide Tesla: la seconda generazione è sempre più simile a un umano

Elon Musk ha pubblicato un video che mostra l’evoluzione del robot umanoide progettato da Tesla dalla sua prima presentazione nel settembre 2022 a oggi.

La “seconda generazione” di Optimus ha sensori sulle articolazioni che rendono i movimenti più precisi. Cammina a una velocità maggiore del 30% rispetto alle versioni precedenti. Anche il controllo del corpo e l’equilibrio sono stati implementati.

Nel video, il robot viene mostrato mentre esegue dei piegamenti in palestra, si muove a tempo di musica e inserisce con estrema precisione un uovo nel cuociuova.

Musk ha un piano ambizioso: schierare migliaia di robot umanoidi all’interno delle sue fabbriche Tesla, espandendosi “a milioni in tutto il mondo”.

All’inizio, gli “Optimus” saranno utilizzati nella produzione e nella logistica per far fronte a una carenza di manodopera. A medio e lungo termine, l’obiettivo è di utilizzarli nelle case, per preparare la cena e prendersi cura degli anziani.

L’evoluzione di Optimus è un passo importante nello sviluppo della robotica. I robot umanoidi hanno il potenziale per rivoluzionare il modo in cui lavoriamo e viviamo.

Ecco alcuni dei potenziali benefici dell’utilizzo dei robot umanoidi:

  • Aumento della produttività: i robot umanoidi possono eseguire compiti ripetitivi e pericolosi con maggiore precisione e affidabilità rispetto agli esseri umani.
  • Riduzione dei costi: i robot umanoidi possono aiutare a ridurre i costi di produzione e logistica.
  • Migliore qualità dei prodotti: i robot umanoidi possono aiutare a garantire la qualità dei prodotti, riducendo al minimo gli errori umani.
  • Migliore assistenza agli anziani: i robot umanoidi possono aiutare a prendersi cura degli anziani, fornendo loro compagnia e assistenza nelle attività quotidiane.

L’evoluzione di Optimus è un’indicazione che i robot umanoidi stanno diventando sempre più sofisticati e capaci. È probabile che vedremo una rapida diffusione di questi robot nei prossimi anni, con un impatto significativo sulla nostra società.

Le estenuanti trasformazioni dei Robottoni Giapponesi

Se ti sei mai chiesto perché le trasformazioni dei robot nei cartoni animati giapponesi sono così lunghe e complicamente?

Prima di tutto, devo dirti che queste trasformazioni sono come il preludio di un grande concerto. Mentre aspetti con ansia l’inizio dello spettacolo, ti godi ogni nota dell’orchestra che si accorda. Lo stesso vale per le trasformazioni dei robot. Mostrare ogni passaggio del processo di trasformazione è un po’ come accordare i propri strumenti musicali. È un momento per creare tensione e far saltare dalla sedia gli spettatori.

Queste trasformazioni sono fatte per stupire e meravigliare.

È come quando apri un regalo e scopri che è esattamente quello che desideravi. Solo che in questo caso, invece di un paio di calzini, hai un robot gigante che può cambiare forma come se fosse una moda passeggera degli anni ’90. Rivelare gradualmente le nuove forme del robot non solo è coinvolgente, ma ti regala anche una bella sorpresa visiva. È come un su’eo!, ma senza le tette.

Cosa c’è dietro a queste lunghe sequenze?

Innanzitutto, le trasformazioni dei robot nei cartoni animati giapponesi sono pensate per aumentare la suspense e creare aspettativa. Mostrare il processo di trasformazione in modo dettagliato può generare un accumulo di tensione e catturare l’attenzione degli spettatori. In tal modo, la trasformazione del robot diventa una sorta di evento epico, al quale gli spettatori possono assistere con emozione.

Inoltre, la durata delle trasformazioni dei robot serve anche a suscitare meraviglia e stupore. I cartoni animati sono soliti impressionare il pubblico con effetti speciali e sequenze dinamiche, e le lunghe trasformazioni dei robot non fanno eccezione. Rivelare gradualmente i dettagli delle nuove forme del robot può essere coinvolgente e assicurare agli spettatori una sorpresa visiva gratificante.

I robot stessi sono spesso progettati con grande attenzione e cura, con dettagli intricati e un design particolare. Le sequenze di trasformazione sono un’opportunità per mostrare ogni aspetto di questi fantastici mecha, sia nella loro forma originale che nella loro forma trasformata. Inoltre, una lenta e dettagliata trasformazione permette di apprezzare ancora di più i movimenti complessi delle parti del robot che si spostano e si combinano per formare una nuova configurazione.

Le trasformazioni dei robot possono avere anche una funzione narrativa.

Negli anime di genere mecha, i robot spesso rappresentano una sorta di estensione del personaggio pilota. La loro trasformazione può simboleggiare un cambiamento interiore o una crescita del protagonista. Le lunghe scene di trasformazione forniscono il tempo necessario per esprimere e sottolineare il cambiamento che avviene sia a livello fisico che emotivo.

Un altro motivo per cui le trasformazioni sono così lunghe è da ricercare nella commercializzazione dei giocattoli associati ai cartoni animati.

I cartoni animati giapponesi sono famosi per trasformarsi in linee di giocattoli reali. Quindi, mostrare ogni passaggio della trasformazione è un modo (geniale) per pubblicizzare i giocattoli associati alla serie. È come se ti dicessero: “Guarda come questo robot fantastico può cambiare forma! Comprane uno e sarai il re dei giochi da sala giochi!” Ok, forse non proprio così, ma la sostanza è quella.

L’uso di frame riciclati è sicuramente un altro motivo delle lunghe trasformazioni in alcuni anime.

Gli animatori spesso cercano di risparmiare tempo e risorse utilizzando frame precedentemente animati e ripetendoli in più episodi. In questo modo, possono evitare di dover animare nuovamente le stesse sequenze, riducendo i costi di produzione. Tuttavia, questo può risultare noioso per gli spettatori che vedono le stesse azioni ripetute molte volte. Questa pratica è più comune nelle serie anime più lunghe, dove l’uso di trasformazioni e mosse speciali dei personaggi è frequente.

Infine, non si può dimenticare che le scene di trasformazione spesso rappresentano il punto massimo dell’azione nelle serie anime.

Le trasformazioni permettono di mostrare le abilità del robot in modo spettacolare e travolgente. Queste sequenze possono diventare momenti di svolta all’interno della trama, con il robot che sconfigge avversari o risolve problemi grazie alle sue nuove forme e abilità. Il processo di trasformazione, di conseguenza, diventa un momento iconico in cui si concretizzano l’azione e l’epicità della storia.

Conclusione

In conclusione, le trasformazioni dei robot nei cartoni animati giapponesi sono lunghe per diversi motivi. Queste sequenze servono a creare suspense, stupire gli spettatori, promuovere i giocattoli e rappresentare momenti epici all’interno delle serie. Quindi, nonostante possano sembrare a volte prolisse, le trasformazioni dei robot sono un elemento importante ed emozionante che contribuisce alla magia delle produzioni animate giapponesi.

Come nasce un robot umanoide: la prima fabbrica al mondo

Ti sei mai chiesto come si fa a costruire un robot umanoide? Un robot che cammina, parla e interagisce con gli esseri umani? Un robot che può lavorare in ambienti difficili o complessi, come i magazzini o le centrali nucleari? Un robot che può essere il tuo collega, il tuo amico o il tuo aiutante?

Se la risposta è sì, allora ti interesserà sapere che nel 2023, in Oregon, aprirà la prima fabbrica al mondo dedicata alla produzione di massa di robot umanoidi. Si tratta di un progetto della startup Agility Robotics, una delle aziende leader nel campo della robotica avanzata.

In questo articolo, ti spiegheremo:

Perché i robot umanoidi sono così importanti e quali sono i loro vantaggi.
Come funziona il robot Digit, il modello più innovativo di Agility Robotics, che ha attirato l’attenzione di Amazon.
Quali sono le sfide e le opportunità che si presentano con l’avvento di una fabbrica di robot umanoidi.

Perché i robot umanoidi sono così importanti e quali sono i loro vantaggi

I robot umanoidi sono robot che hanno una forma simile a quella degli esseri umani. Hanno due gambe, due braccia, una testa e delle mani. Questo li rende in grado di muoversi e di manipolare oggetti in modo naturale e flessibile.

I robot umanoidi hanno dei vantaggi rispetto ai robot tradizionali, che sono solitamente fissi o dotati di ruote o cingoli. I robot umanoidi possono:

Adattarsi a diversi tipi di terreno e di ostacoli, come scale, porte o gradini.
Svolgere compiti che richiedono precisione e destrezza, come l’assemblaggio di prodotti o la riparazione di apparecchiature.
Collaborare con gli esseri umani in modo sicuro ed efficace, grazie alla loro somiglianza e alla loro capacità di comunicare.

Come funziona il robot Digit, il modello più innovativo di Agility Robotics

Digit è il robot umanoide più avanzato di Agility Robotics. È stato sviluppato per applicazioni logistiche, cioè per il trasporto e la consegna di merci. Digit è in grado di:

Camminare su due gambe con equilibrio e agilità, anche su superfici irregolari o scivolose.
Afferrare e sollevare oggetti fino a 18 kg con le sue mani articolate e i suoi sensori tattili.
Riconoscere e reagire agli stimoli visivi e sonori, grazie alla sua testa dotata di telecamere e microfoni.
Connettersi e comunicare con altri dispositivi, come i veicoli autonomi o i computer, tramite una connessione wireless.

Digit ha suscitato l’interesse di Amazon, il colosso dell’e-commerce, che ha investito in Agility Robotics e sta testando il robot per le sue operazioni di consegna. Digit potrebbe essere il futuro della logistica, in grado di portare i pacchi fino alla porta dei clienti, superando gli ostacoli che si trovano lungo il percorso.

Quali sono le sfide e le opportunità che si presentano con l’avvento di una fabbrica di robot umanoidi

L’apertura di una fabbrica di robot umanoidi è un evento storico, che segna l’inizio di una nuova era nella robotica. Tuttavia, non è un’impresa facile. Ci sono molte sfide da affrontare, sia tecniche che sociali.

Dal punto di vista tecnico, costruire un robot umanoide è una sfida ingegneristica enorme. Bisogna riprodurre le funzioni e le capacità del corpo umano, che sono il frutto di milioni di anni di evoluzione.

Dal punto di vista sociale invece, siamo realmente pronti all’introduzione di macchine, robot umanoidi all’interno delle filiere aziendali e al fianco di noi umani? Quali compiti saranno riservati agli uni e agli altri?

Le domande e i dubbi sono tanti e la strada è lunga da percorrere.

Emo AI Desktop Pet: l’adorabile IA che balla sulla tua scrivania

Se siete alla ricerca di un regalo originale e tecnologico per Natale, potreste essere interessati a Emo AI Desktop Pet, un robot che combina intelligenza artificiale e intrattenimento. Emo è un piccolo amico che vi farà compagnia sulla scrivania, ballando con voi e mostrando le sue simpatiche espressioni.

L’intelligenza artificiale è una delle sfide più importanti e affascinanti del nostro tempo, ma non è solo una questione di scienza e innovazione. L’intelligenza artificiale può anche essere usata per creare prodotti che ci rendano la vita più piacevole e divertente. Emo AI Desktop Pet ne è un esempio: si tratta di un robot che ha il compito di farci sorridere e divertire con le sue mosse da ballerino e le sue animazioni colorate. Emo non sarà forse un campione di breakdance, ma saprà sicuramente come catturare la vostra attenzione con i suoi occhi digitali che cambiano espressione e colore a seconda della musica e dell’umore.

Emo AI Desktop Pet ha un prezzo di 369 dollari per la versione con Home Station, una base che permette al robot di ricaricarsi autonomamente. Il prodotto è disponibile solo in inglese, ma presto sarà aggiunto anche l’italiano. Se volete rendere Emo ancora più irresistibile, potete acquistare anche dei costumi a tema, come quello da mucca o da renna, che lo renderanno perfetto per ogni occasione. Alcune offerte speciali, come il Christmas Kit, sono già esaurite, ma potete comunque approfittare delle altre promozioni disponibili.

Ma cosa fa esattamente Emo AI Desktop Pet? È solo un giocattolo per bambini?

No, Emo è molto di più: è un AI Desktop Pet, un animale domestico virtuale che vive sulla vostra scrivania. Emo è in grado di muoversi liberamente entro un’area delimitata, grazie ai suoi sensori che gli impediscono di cadere. Emo è anche in grado di interagire con voi e con l’ambiente circostante, grazie alla sua intelligenza artificiale.

Emo AI Desktop Pet ha più di 1.000 espressioni e movimenti che simulano quelli umani. Emo può mostrare le sue emozioni attraverso i suoi occhi digitali, che sono in realtà uno schermo che può visualizzare diverse icone. Emo può anche muovere i piedi e la testa, per ballare o per salutarvi.

Emo AI Desktop Pet non è solo un robot puccioso, ma anche un assistente personale.

Emo supporta i comandi vocali, che potete usare per chiedergli di fare varie cose, come scattare una foto con la sua telecamera integrata o cantare una canzone. Emo può anche rispondere alle vostre domande, come quelle sul meteo o sull’ora, usando gli speaker integrati.

La telecamera di Emo AI Desktop Pet serve anche per il riconoscimento facciale, che permette a Emo di riconoscere voi e i vostri familiari e di memorizzare i vostri nomi e le vostre preferenze. Emo vuole creare un legame con voi e diventare il vostro “miglior amico digitale”.

Emo AI Desktop Pet vi offre anche momenti di puro divertimento.

Emo può riprodurre la vostra musica preferita e ballare a ritmo, imitando le mosse di Michael Jackson. Emo ha anche una modalità Gaming, che vi permette di giocare a vari minigiochi con lui.

Queste sono solo alcune delle tante funzioni di Emo AI Desktop Pet, che si aggiorna costantemente grazie agli aggiornamenti OTA. Emo ha già conquistato il cuore di molti utenti.

Emo AI Desktop Pet è quindi un prodotto che unisce intelligenza artificiale e intrattenimento, creando un’esperienza unica e coinvolgente. Se volete avere un compagno di scrivania intelligente e divertente, Emo AI Desktop Pet potrebbe essere il regalo perfetto per voi.

Suzuki MoQBA: il quad quadrupede che sale le scale

Suzuki ha presentato al Mobility Show in Giappone un nuovo quad rivoluzionario, il MoQBA, acronimo di Modular Quad Based Architecture. Questo veicolo è dotato di gambe flessibili articolate che gli consentono di salire le scale, rendendolo adatto a una vasta gamma di applicazioni, tra cui la mobilità urbana, il trasporto di persone disabili e la consegna di merci.

Caratteristiche tecniche

Il MoQBA è un veicolo elettrico con una batteria ricaricabile che offre un’autonomia di circa 80 chilometri. La velocità massima è di 32 chilometri orari. Il punto di forza del MoQBA è il suo telaio autobilanciato e dal design modulare. Questo telaio può essere personalizzato con appositi accessori per adattarlo a diversi scopi.

Possibilità di impiego

Il MoQBA può essere utilizzato in diversi contesti. In modalità sedia, può essere utilizzato per trasportare persone disabili. In modalità barella, può essere utilizzato per il trasporto di pazienti in situazioni di emergenza. In modalità cargo, può essere utilizzato per la consegna di merci.

Quando arriverà

Al momento, il MoQBA è ancora in fase di sviluppo. Suzuki non ha ancora annunciato prezzi o date di lancio.

Conclusione

Il MoQBA è un veicolo innovativo che ha il potenziale di rivoluzionare la mobilità urbana. Questo veicolo è adatto a una vasta gamma di applicazioni, rendendolo un’opzione interessante per una serie di utenti.

Al-Jazari, il genio medievale che inventò i robot

Quando si pensa ai robot, si immagina spesso una realtà futuristica, fatta di intelligenza artificiale, automazione e innovazione tecnologica. Tuttavia, le origini della robotica risalgono a un’epoca molto più remota, quando un uomo di straordinario ingegno si dedicò alla progettazione e alla costruzione di macchine automatizzate, che oggi possiamo definire dei veri e propri robot.

Si tratta di Badi-az- Zaman al Jazari, uno studioso musulmano, matematico, ingegnere e, soprattutto, un innovatore nato in Jazaria [nell’odierna Turchia] durante la dinastia Artuqide, nel XII secolo. Al-Jazari fu il primo a ideare e realizzare dispositivi meccanici controllati da vari sistemi idraulici, come orologi ad acqua, fontane musicali, automi umanoidi e animali, e persino una banda di musicisti robotica.

Al-Jazari fu anche il primo a scrivere un manuale dettagliato su come costruire queste macchine, . nei suoi scritti, che sonk considerati una delle opere più importanti dell’ingegneria antica, Al-Jazari descrisse con precisione ogni dettaglio delle sue creazioni, fornendo disegni, schemi, misure e istruzioni passo-passo. Grazie a questa chiarezza e completezza, molti artigiani e scienziati successivi furono in grado di riprodurre e migliorare le sue invenzioni, che furono precursori dei robot moderni.

 

Tra le macchine più sorprendenti di Al-Jazari, vi fu il primo robot umanoide programmabile, che realizzò nel 1206. Si trattava di un servo meccanico che poteva versare dell’acqua o del vino in una coppa, a seconda della posizione di una leva. Il servo era in grado di eseguire diverse azioni, come muovere la testa, le braccia e le gambe, e persino parlare. Questo robot fu una dimostrazione pratica del concetto di automazione, che sarebbe stato sviluppato solo secoli dopo.

Al-Jazari fu un genio medievale che anticipò di molto la moderna robotica, ma la sua opera fu a lungo dimenticata o trascurata dal mondo occidentale. Solo negli ultimi decenni, grazie agli studi di storici e ingegneri, il suo contributo è stato riconosciuto e apprezzato. Oggi, le sue macchine sono esposte in diversi musei e sono fonte di ispirazione per gli appassionati e i professionisti della robotica.

Startup giapponese sviluppa robot Gundam alto 4,5 metri

In questo articolo, parleremo di un nuovo robot sviluppato da una startup giapponese, la Tsubame Industries. Il robot, chiamato Archax, è alto 4,5 metri e assomiglia in tutto e per tutto a Gundam, il robot protagonista della famosa serie anime.

L’Archax è un robot umanoide che pesa 3,5 tonnellate. Può essere utilizzato in due diverse modalità: in modalità robot, può camminare e muoversi agilmente; in modalità veicolo, può viaggiare fino a 10 chilometri orari.

Il robot è pilotato da un umano che si trova all’interno del busto. Il pilota utilizza dei joystick per controllare le braccia e le mani del robot.

L’Archax è stato progettato e sviluppato da Ryo Yoshida, un imprenditore giapponese di 25 anni. Yoshida ha affermato di voler creare un robot che fosse rappresentativo del Giappone, un paese che è noto per la sua tecnologia avanzata e la sua cultura pop.

L’Archax è un robot innovativo che ha il potenziale di essere utilizzato in una varietà di applicazioni, tra cui i soccorsi in caso di calamità e l’industria spaziale. Il robot è attualmente in fase di sviluppo e non è ancora disponibile per l’acquisto.

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