Thor, il Dio nordico del Tuono

In vista dell’uscita nelle sale cinematografica del nuovo capitolo della saga di Thor, “Thor; Love and Thunder“, ho pensato di scrivere un articolo che mettesse in confronto una delle figure più iconiche dell’Universo Marvel, con quella che è la sua trasposizione letteraria nella Mitologia Norrena.

Thor (in norreno “Fulmine”) è una delle più importanti divinità germaniche. È la personificazione del fulmine e del tuono. Thor rappresenta il dio (e l’uomo) che possiede l’arma divina, la “virtù”, la “vista” del principio cosmico (il Mjöllnir, equivalente al Vajra vedico-tibetano: il vajra simboleggia il principio maschile universale, e così il fulmine è associato all’idea di paternità divina). Il suo colore e’ il rosso. ll nome “Thor” e le sue varianti derivano dal proto-germanico Thunraz: “fulmine”, “tuono” (nelle lingue germaniche odierne è divenuto in inglese Thunder, olandese Donder, tedesco Donner).

Origini mitologiche

Secondo la mitologia è figlio di Odino, padre degli dèi. Appartenendo alla stirpe divina degli Aesir, egli dimora ad Ásgarðr, nel regno di Þrúðvangar. Vi dimora insieme a sua moglie, la dea delle messi, del grano, del raccolto e della terra, Sif: poco si conosce di lei se non che abbia i capelli d’oro come il grano, fabbricati per lei dai nani dopo che Loki le aveva tagliato la chioma originaria. Il Dio ha inoltre anche uno stuolo di amanti. Secondo la tradizione ha anche un figliastro, Ullr, che era in realtà figlio unicamente di Sif.

Il suo mezzo di trasporto era un carro trainato dalle due capre e anche questi animali vantavano proprietà portentose: per Thor, durante i suoi viaggi, era consuetudine cibarsene considerando che, conservando le pelli e le ossa intatte, il mattino seguente sarebbero rinate. La figura del dio è ancestrale e per questo associabile ad altre divinità, a loro volta altrettanto antiche, della tradizione indoeuropea: i parallelismi con Indra e Zeus sono innumerevoli. Analogamente alla scansione della settimana dei Romani, nella cui concezione del tempo il giovedì corrisponde al giorno di Giove, così nella tradizione nordica Thursday è il Thor’s day, ovvero il giorno dedicato a Thor.

Sif, compagna di Thor

Nella personalità del dio sono prominenti due tratti: quello del gigante accigliato e brutale, collerico e facilmente suscettibile, ma anche una raffigurazione più bonaria e talvolta dai contorni comici.

Nel corso del Ragnarǫk: la battaglia finale tra le forze del bene e le forze del male, la conclusione della tragedia degli dèi del Nord. Lo scontro fra gli eserciti divini e quelli infernali si consumerà dopo che sulla terra…

Si colpiranno i fratelli
e l’un l’altro si daranno la morte;
i cugini spezzeranno
i legami di parentela;
crudo è il mondo,
grande l’adulterio.
Tempo d’asce, tempo di spade,
gli scudi si fenderanno,
tempo di venti, tempo di lupi,
prima che il mondo crolli.
neppure un uomo
un altro ne risparmierà

Thor ucciderà e sarà ucciso da Miðgarðsormr, il serpente che avvolge Miðgarðr (la Terra): il dio ucciderà la bestia ma respirando le sue esalazioni putride, farà solo nove passi prima di morire. Questo sta a simboleggiare l’eterna lotta fra il bene e il male. Il ciclo di violenze terminerà con la fine di tutto: una fine che porterà ad una nuova età dell’oro, un nuovo meraviglioso inizio per tutto il creato e l’umanità intera.

Simbologia

L’elemento naturale del lampo incarna la presenza fisica di Thor, mentre il tuono che ne accompagna la venuta, funge da prova udibile; allo stesso modo è il lampo a manifestare l’incredibile potenza del dio: ora può creare e generare fecondità, ora invece palesare tutta la sua furia distruttiva. Grazie al suo mitico martello Mjöllnir, può convogliare questa forma d’energia a proprio piacimento. Tale oggetto magico, inoltre, ha la facoltà di trasmettere l’energia divina contro demoni e giganti, come testimoniato anche da diverse iscrizioni runiche che invocano il dio chiamandolo «Wigi Þonar», cioè «Thor consacratore». Le caratteristiche magiche di Mjollnir erano le più disparate: frantumava tutto ciò che colpiva, tornava indietro una volta lanciato, poteva rimpicciolirsi fino a diventare una collana e poteva far risorgere i morti. Thor ha anche altri importanti elementi magici: il cinturone e il guantone di ferro, il primo duplica la forza dei suoi colpi mentre il secondo permetteva il contatto con il suo martello. La sua rappresentazione runica è il numero 3, il numero del bene e del male. La soglia o la porta, sono relazionate con la figura dell’eroe. La soglia/ porta rappresenta il limite tra un mondo e l’altro. E’un luogo di transizione che apre l’accesso ad un percorso iniziatico. Sia la porta che il martello sono i simboli dei poteri addormentati che salgono alla luce nel momento in cui vengono scoperti. A riprova dell’enorme influenza rivestita dal dio, il suo culto è stato il più diffuso in Islanda al momento della colonizzazione dell’isola: questo perché, secondo l’immaginario collettivo dell’epoca, Thor figurava da protettore dell’ordine prestabilito delle cose ed anche da protettore della fertilità, come evidenziato anche dal cosiddetto “Libro dell’insediamento“.

Trasposizione nella cultura di massa

La divinità ha ispirato l’omonimo personaggio dei fumetti Marvel Comics, divenuto poi uno dei protagonisti del Marvel Cinematic Universe nel quale è interpretato dall’attore australiano Chris Hemsworth. Nel mondo televisivo Thor è apparso in American Gods e il suo martello in un episodio di Supernatural; viene inoltre nominato più volte in Vikings e in Ragnarok il protagonista scopre di essere la sua reincarnazione. Nella letteratura moderna Thor appare nei romanzi American Gods e Odd e Il gigante di ghiaccio di Neil Gaiman e nella saga di Magnus Chase di Rick Riordan. Nonostante appaia brevemente solo nel finale segreto Thor viene più volte nominato nel videogioco God of War, dove viene descritto come il più sanguinario degli dèi Aesir. Thor sarà uno degli antagonisti principali in God of War Ragnarok. Il dio appare inoltre nel manga Record of Ragnarok, come primo rappresentante degli dei negli scontri contro l’umanità, in cui vince sconfiggendo il generale cinese Lü Bu mostrando il suo rispetto per chi è riuscito a tenergli testa.
In Assassin’s Creed Valhalla, Thor viene più volte citato e, attraverso le missioni della trama dell’arco di Asgard possiamo combattere con lui nella prima fase della missione.

Bibliografia:

  • Gianna Chiesa Isnardi, I miti nordici, illustrazioni di Gino Arcidiacono, Milano, Longanesi & C., 2018 [ottobre 1991].
  • Salvatore Tufano, Miti e leggende nordiche, Roma, Newton&Compton, 1995, ISBN 978-88-8183-481-5.
  • Georges Dumézil, Gli dèi dei Germani. Saggio sulla formazione della religione scandinava, traduzione di Bianca Candian, Adelphi, 1974.

Sitografia:

Assassin’s Creed: Echoes of History – Podcast ‘Ragnarok’

Ubisoft annuncia il lancio di una nuova stagione del podcast storico di Assassin’s Creed in collaborazione con Paradiso Media. Dopo una prima stagione, lanciata nel 2020, che parlava delle epiche gesta dei guerrieri vichinghi, la nuova serie ‘Ragnarok’ invita gli ascoltatori ad addentrarsi nei miti della nuova espansione di Assassin’s Creed Valhalla: L’alba del Ragnarok. Ascolta un’esperienza audio affascinante le avvincenti storie sulla mitologia norrena, raccontate dagli esperti.

Il podcast Echoes of History ti offre la possibilità di sperimentare i racconti epici degli dèi norreni e di immergerti nei nove regni del loro universo. Arricchito da commenti di storici specializzati nella mitologia norrena, la serie Ragnarok vuole mostrare come queste saghe epiche abbiano influenzato la cultura moderna.

ECHOES OF HISTORY - RAGNARÖK EP 1 - The birth of the universe

Questa serie podcast è divisa in 5 episodi da 15 minuti e offre una serie-documentario audio. Storici e riconosciuti esperti internazionali porteranno in vita queste gloriose storie come non le avete mai sentite prima:

  • Episodio 1: The birth of the universe
  • Episodio 2: Nine vast and rich realms
  • Episodio 3: Exploits of the gods
  • Episodio 4: Loki, the fun god turned murderous pariah
  • Episodio 5: Ragnarök, twilight of the gods

Il podcast Echoes of History è disponibile per l’ascolto su differenti piattaforme: https://lnk.to/echoesofhistory.

Sviluppata da Ubisoft Sofia, L’alba del Ragnarok è la nuova espansione in cui Eivor dovrà accettare il suo destino nei panni di Odino, il dio Norreno della Guerra e del Destino. Il regno nanesco di Svartalfheim sta collassando e l’amato figlio di Odino, Baldr, è stato fatto prigioniero dall’immortale gigante del fuoco Surtr. Dovrai liberare i tuoi poteri divini, proseguendo nella saga vichinga lanciandoti in un disperato salvataggio attraverso un mondo mitologico ricco di contrasti.

Sviluppato da Ubisoft Montreal, Assassin’s Creed Valhalla offre al giocatore un’esperienza unica nei panni di Eivor, un leggendario guerriero vichingo che si ritrova a dover lasciare la Norvegia, nel nono secolo d.C.

Per maggiori informazioni sul podcast Echoes of History, visita ubisoft.com/it-it/game/assassins-creed/valhalla/podcast

 

Loki il Dio dell’Inganno

La figura di Loki nella trasposizione cinematografica non è così diversa da quella della mitologia norrena. Sebbene il suo ruolo principale sia quello di portare l’Apocalisse nel giorno del Ragnarok, Loki è anche un alleato di Odino e Thor, aiutandoli a superare varie difficoltà. La sua natura ingannevole lo rende il dio delle macchinazioni e dei sotterfugi.

Nella mitologia norrena, Loki è una figura enigmatica e complessa, conosciuto come il Dio dell’Inganno. Capace di essere sia amico che nemico degli altri dei, è descritto come un trickster che ama seminare discordia e caos con risultati a volte comici e a volte disastrosi.

Figlio del gigante Farbauti e di Laufey, Loki ha un ruolo centrale nel pantheon norreno grazie a un patto con Odino. Nonostante la sua reputazione di ingannatore, Loki ha contribuito alla creazione del mondo e ha aiutato gli dei in numerose occasioni.

Fra le molte avventure e inganni di Loki, spiccano la sua scommessa con i nani per ottenere tesori magici per gli dei e il suo coinvolgimento nella creazione di Mjölnir, il martello di Thor. Tuttavia, è anche responsabile di eventi tragici come la morte di Balder, il dio della luce e della purezza.

Loki è noto anche per la sua discendenza mostruosa, che include il serpente gigante Jörmungandr, il lupo Fenrir e la dea Hel. Questi figli giocano un ruolo cruciale nel Ragnarok, la battaglia finale che segna la fine del mondo nella mitologia norrena.

Nonostante la sua controversa natura, l’energia di Loki viene talvolta invocata nelle pratiche sciamaniche per coloro che cercano cambiamenti e vogliono superare periodi di stasi. Gli animali totem associati a Loki includono insetti fastidiosi come mosche e vespe, simboli della sua capacità di creare disagio e infastidire gli altri, ma anche dell’adattabilità e della capacità di superare gli ostacoli.

Loki rimane una figura affascinante e ambigua, che continua a suscitare interesse e riflessione sulla dualità della natura umana e divina. Il suo ruolo nel Ragnarok come padre dei mostri e comandante degli eserciti infernali è funzionale alla ciclicità del Cosmo, rappresentando sia il male necessario che la distruzione. La sua punizione per la morte di Balder lo rende uno dei personaggi più tragici e tormentati della mitologia norrena.

Jeff Goldblum torna nel Parco dei Dinosauri

Notizia che fare esultare tutti i fan del mondo perduto creato dalla penna di Michael Crichton e portato per la prima volta sullo schermo da Steven Spielberg. Il grande dottor Ian Malcolm, l’attore Jeff Goldblum, il bizzarro matematico e docente universitario specializzato nello studio della teoria del caos, tornerà nel secondo capitolo di Jurassic World diretto da J.A. Bayona (The Orphanage e The Impossibile). L’attore che vedremo presto nel ruolo del Gran Maestro in Thor: Ragnarok, si è aggiunto al cast a produzione già avviata dal 27 febbraio del 2017 alle isole Hawaii e poi ai Pinewood Studios di Londra.

In Jurassic Park e ne Il Mondo Perduto Ian Malcolm è un matematico dell’Università del Texas a Austin, specializzato nello studio della teoria del caos. Viene contattato dal miliardario John Hammond, il quale gli propone un weekend a Isla Nublar, una piccola isola al largo della Costa Rica, nella speranza che approvi il progetto scientifico che sta portando avanti da diversi anni: un parco in cui sono stati riportati in vita svariate specie di dinosauri tramite la clonazione. Nonostante sia meravigliato dall’operato di Hammond, Malcolm teme che la complessità di tale realizzazione scientifica possa sfuggire di mano alla InGen, a scapito della sicurezza dei turisti. Hammond, tuttavia, decide di non ascoltare le parole di Malcolm. Quando Dennis Nedry, l’ingegnere informatico che ha realizzato la rete di computer che gestisce la sicurezza del parco, viene corrotto da una corporazione rivale, sull’isola si scatena il finimondo; manomettendo l’intero sistema per rubare gli embrioni congelati di tutte e quindici le specie Nedry dà il via ad una successione di eventi che metteranno in pericolo le poche persone presenti sull’isola. I dinosauri infatti evadono dai recinti, e Malcolm viene attaccato da un T-Rex e si ferisce ad una gamba. La ferita si farà sempre più seria e Malcolm, alla fine del romanzo, viene persino dato per morto. Sei anni dopo il disastro su Isla Nublar, Malcolm riceve la visita dell’egocentrico paleontologo Richard Levine che chiede l’aiuto di Malcolm per indagare su misteriosi ritrovamenti di carcasse di rettili. Malcolm, tuttavia, decide di non aiutare Levine nelle sue indagini. Quando, però, quest’ultimo scompare misteriosamente, Malcolm decide di mettersi sulle sue tracce e si reca a Isla Sorna, che si scoprirà essere il luogo dove la InGen creava i dinosauri prima di esporli nel parco su Isla Nublar. Il team di Malcolm, al quale si aggiunge infine anche la sua fidanzata Sarah, si ritrova a dover fronteggiare un team rivale finanziato dalla Biosyn, società rivale della InGen, che intende rubare le uova di alcune specie con l’intenzione di sfruttare i dinosauri per esperimenti scientifici. Dopo aver trovato Levine e affrontato alcuni dinosauri tra cui i T-Rex e i Velociraptor, Malcolm e i restanti superstiti riescono a fuggire dall’isola con una barca. In questo frangente, il bizzarro matematico scopre che i dinosauri su Isla Sorna saranno destinati ad estinguersi a causa di un’infezione di prioni.

Dovremmo aspettare ancora il 22 Giugno 2018 per incontrare nuovamente il professor causologo e la sua eterna lotta con i Dinosauri!

 

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