S.P.Q.R. – Sembrano Proprio Quasi Romani

S.P.Q.R. – Sembrano Proprio Quasi Romani (The Roman Holidays) è un cartone del 1972 di Hanna-Barbera ambientato nell’antica Roma satira della vita contemporanea seppur ambientato nel al 63 d.C.. Alcune serie animate, vengono ambientate in vari periodi storici, alcuni rivolti verso un passato preistorico, vedi il caso dei Flinstones, oppure si ispirano a un remoto futuro come i Jetson; senza contare le varie versioni della banda Disney e Warner Bros., con avventure ambientate nel tempo a volte in maniera parodistica.

Tra tutte queste serie animate, la Hanna & Barbera ne aveva realizzata una davvero divertente e singolare, essa era ambientata nell’antica Roma e, vedendo i vari riferimenti storici si presume intorno al 63 d.C., con un tocco di modernità anni settanta.

Infatti, anche se gli abitanti andavano in giro con la biga trainata da cavalli, indossavano le toghe e calzavano i classici sandali, si trovavano oggetti moderni che in quel contesto sono anacronistici, come ad esempio il semaforo, il telefono e la televisione a colori, anche gli eventi presso il Colosseo erano completamente stravolti, infatti, invece di esserci gli scontri tra i gladiatori, venivano disputate partite di rugby americano; si trattava di una sorta di Flinstones alla romana.

Questa serie era intitolata “The Roman holidays” e venne realizzata come anticipato dalla Hanna & Barbera agli inizi degli anni settanta per un totale di 13 episodi, prima della sua cancellazione, qui in Italia venne trasmessa  nei primi anni ottanta, prima sui canali Rai e successivamente sulle reti locali ed era stata adattata con il titolo “S.P.Q.R Sembrano Proprio Quasi Romani”.

 

Theme Song | The Roman Holidays | Warner Archive

             

Tutta la storia della serie è ambientata nell’Antica Roma e ruota intorno alla famiglia Festus, il cui capofamiglia Gustus lavora presso una compagnia chiamata Forum alle dipendenze del signor Rockfellerus, la moglie Julia è la classica mogliettina casalinga che si occupa della casa, il figlio adolescente Happius classico liceale con mille dubbi e la piccola di casa Precocia che sembra essere quella con più saggezza all’interno della famiglia, come ciliegina sulla torta i Festus hanno come animale domestico un leone che hanno chiamato Leoncio (pronunciato spesso Leonzio), che devono nascondere ogni volta dal padrone di casa il signor Sfrattus, in quanto secondo il regolamento del condominium dove vivono non si possono tenere animali domestici. In pratica ogni episodio rappresenta i normali giorni che la famiglia Festus vive nell’antica Roma, anche se molte di queste storie hanno sempre un divertentissimo epilogo tragicomico.

 

https://youtu.be/yvvU8_zyGsc

Una serie animata molto divertente e allegra, che ci mostra la storia romana con ironia, mescolando con humor le vicissitudini dei cittadini romani con l’inserimento di anacronistici oggetti di uso quotidiano tipi dell’epoca moderna, forse la sua prematura cancellazione è dovuta anche al fatto che, epoca a parte, essa era pressoché identica alle avventure Fred e Wilma all’interno della serie dei Flinstones. Un vero peccato perché in certe occasioni i Festus erano molto più divertenti delle gesta dei Flinstones o dei Jetson.

 

Le rocambolesche avventure di Robin Hood contro l’odioso sceriffo

Nel corso dei secoli, sono stati creati moltissimi personaggi, che hanno invaso la narrativa di vario genere dai romanzi e racconti di avventure, fino alla fantascienza, fantasy e horror e così via. Molti film e serie televisive si sono spesso ispirati a tali personaggi sia reali che di fantasia, molte di queste serie ricalcano fedelmente le loro avventure, alcune invece ne fanno una sorta di biografia romanzata tanto da renderla intrigante per il pubblico; però alcune di queste serie, invece del solito tono eroistico/epico, hanno una piega decisamente parodistica, che dove al posto di pugni, arco e freccie, colt e armi laser, le varie situazioni vengono risolte a colpi di battute e di azioni al limite dell’assurdo, dove il cattivo di turno viene allegramente preso in giro dall’eroe.

Una di queste parodie, prende il verso dalle avventure di Robin Hood, l’allegro furfante che derubava i ricchi per darlo ai poveri; Capitato sotto il genio esplosivo di Mel Brooks che ne ha ideato sia la sceneggiatura che la regia, verso la metà degli anni settanta nasce la serie televisiva  “When Things Were Rotten”, qui da noi tradotta come “Le rocambolesche avventure di Robin Hood contro l’odioso sceriffo”. Serie comica composta da una sola stagione di 13 episodi totali, tra i suoi protagonisti ricordiamo Dick Van Patten già famoso nel ruolo del capofamiglia della serie “la Famiglia Bredford” qui nei panni del sempre affamato Frate Tuck e Bernie Kopell il mitico “Doc” di “Love Boat” nei panni di Alan-A-Dale.

Robin hood When things were rotten theme tv 1975

La storia non cambia molto dalle avventure originali, tranne nelle situazioni tragicomiche, in cui si ritrovano i vari personaggi, e della beffa finale sempre e spese dello Sceriffo di Nottingham. Con battue allegre e situazioni da parodia e alcune anacronistiche trovate come ad esempio un semaforo o la presenzadi un passaggio a livello ferroviario e modernità simili, le avventure di Robin Hood continua anche in maniera allegra e scanzonatorio. Molte delle trovate utilizzate nella serie, sono state riprese in altri progetti di Mel Brooks, come anche nel suo film dedicato nuovamente alle gesta dell’allegro arciere di Sherwood ne “Robin Hood un uomo in calzamaglia”, che se uno ci pensa sembra quasi una specie di Rebbot o omaggio della serie.

Allegra, divertente, irriverente, una serie che nonostante i pochi episodi a disposizione e i centellinati passaggi televisivi, specie sulle reti locali, per chi ha avuto la fortuna di vedere tale serie, non l’ha certo dimenticata, forse non ricorda esattamente il titolo, ma di certo ricorderà tutte le volte che Robin e i suoi allegri compagni sono riusciti a farsi beffe di Hubert, vero nome dello sceriffo.

Qui di seguito viene riportato il testo originale della sigla, che evidenzia la parodia delle avventure di Robin e compagni:

“Once upon a time when things were rotten,
Not just food, but also kings and cotton,
Everybody kicked the peasants,
Things were bad and that ain’t good,
Then came Robin Hood (Ta-daah!)

“Soon a band of merry men he’d gotten,
They wore outfits made of plain green cotton,
Helping victims was their business
Boy oh boy was business good,
Good for Robin Hood!

“They laughed, they loved, they fought, they drank,
They jumped a lot of fences,
They robbed the rich, gave to the poor
Except what they kept for expenses!

“So when other legends are forgotten
We’ll remember back when things were rotten
Yay for Robin Hood!”

Wayne and Shuster

Vedendo in televisione i vari programmi comici e sketch sia italiani che stranieri, alcuni molto divertenti altri invece che bisogna farsi il solletico ai piedi per poter riuscire anche solo a tirare fuori un lieve sorriso. Vedendo questi programmi, mi sono ricordato che negli anni ’80, sulle reti locali c’era un programma comico molto divertente di origine Canadese, con un duo comico conosciuto come Wayne and Shuster, i cui i protagonisti Johnny Wayne (Luis Weingarten) e Frank Shuster, si divertivano a realizzare delle parodie di film famosi, opere letterarie e mondo dello sport.

Wayne & Shuster sigla e sketch

Tra alcuni titoli di questi Sketch ricordiamo “Dr. Jackill e Mrs. Hyde” parodia della famosa opera letteraria, “Il Diabolico Portiere” un mix tra venerdì 13 e l’hockey su ghiaccio, sport nazionale canadese, “Il ritratto di Dorian Wayne” parodia della famosa opera di Oscar Wilde, e “L’uomo da 600 Dollari Canadesi” versione dell’Uomo da 6 milioni di dollari solo per citarne alcuni.

Wayne And Shuster International - Dorian Wayne part 2 (1995-01-13) part 1

Sketch di pochi minuti ma che mi facevano letteralmente morire dal ridere lasciandomi con le lacrime e un forte mal di pancia. Qui in Italia vennero trasmessi solo sulle reti locali, mentre sia in Canada che negli USA erano un gruppo comico famosissimo tanto da essere ospiti fissi all’Ed Sullivan Show. Purtroppo il duo comico non esiste più, in quanto Johnny Wayne morì nel 1990 e il suo amico e collega Frank Shuster chiuse per sempre gli occhi nel 2002, però la loro comicità e la loro espressione e il pensiero comico, negli anni passati sono stati fonte di ispirazioni per molti aspiranti comici canadesi come Lorne Michaels.

"Star Schtick" from Canada's Wayne & Shuster Show - pt. 1 of 4!!

È un vero peccato che non ritrasmettano più questi Sketch che in meno di mezz’ora riuscivano a riassumere un’opera già realizzata in versione parodistica con umorismo e allegria senza volgarità. Se vi capita di vedere alcuni di questi episodi in rete, guardatela e vedrete che vi farete matte risate sincere e allegre.

https://www.youtube.com/watch?v=_OKNJLcnGh4

Atlantic Rim lo scontro robotico nell’Atlantico

Dopo la recensione di Pacific Rim Uprising, uscito in questi giorni nelle sale cinematografiche, non potevo non cogliere l’occasione di citare un film uscito quasi in contemporanea con il primo Pacific Rim, parliamo della sua controparte per il mercato home-video: Atlantic Rim, film uscito nel 2013 prodotto da The Asylum, famosa per titoli come la saga di Sharknado e la serie televisiva sugli zombie Z Nation. Atlantic Rim rientra in quei film che la critica americana ha definito mockbuster, ovvero quel genere di film a basso budget che fanno il verso a film o serie televisive famose, di cui la The Asylum è specializzata. Ovviamente Atlantic Rim si rifà a Pacific Rim, alterando in buona parte non solo la trama e l’ambientazione, mantenendo però lo scontro mostri / robot.

https://www.youtube.com/watch?v=TVpQmZmKNmo

Al largo nel Golfo del Messico, una piattaforma per la trivellazione e ricerca petrolifera, affonda in maniera misteriosa, apparentemente a causa di uno strano smottamento sottomarino. Per indagare su tale fenomeno interviene l’esercito degli Stati Uniti d’America attivando un programma segreto di difesa. Vengono inviati così tre Robot Giganti pilotati da Tracy, Jim e Red, il più impulsivo e indisciplinato. Arrivati sul posto, i tre robot si immergono a indagare sul disastro e, subito dopo aver trovato i resti della piattaforma, vengono attaccati da un’enorme creatura marina sconosciuta, dopo un primo scontro a favore del nuovo venuto, il trio di piloti si accorge che il mostro si dirige verso la costa dove la popolazione è ignara di tutto, infatti il segretario di Stato Sheldon Geise non ha dato ordine di evacuare, in quanto non vuole far trapelare all’opinione pubblica il progetto dei robot giganti, infatti ordina all’ammiraglio Hadley, comandante dei tre piloti di non intervenire, ma Red parte all’attacco distruggendo la creatura. Di ritorno alla base viene messo agli arresti per insubordinazione, nonostante abbia avuto l’elogio del suo atto di eroismo. La tranquillità appena ottenuta è di breve durata, infatti dagli abissi marini sorge un’altra creatura marina, più grossa e mostruosa della precedente, che per prima cosa attacca la base navale dove si trovano i robot e poi si dirige verso la città di New York. Geise vista la potenza del mostro ordina un attacco atomico, però l’ammiraglio rifiuta e ordina che siano i robot a occuparsi della creatura, infischiandosene della segretezza, così Jim e Tracy dopo aver liberato Red salgono a bordo dei rispettivi robot e partono all’attacco del mostro. Nel frattempo Geise, scavalcando l’ammiraglio Hadley, ordina l’attacco atomico. Dopo un violento scontro senza esclusione di colpi riescono quasi ad aver ragione sul mostro marino, intanto vengono informati da Hadley dell’attacco nucleare ordinato da Geise. Saputolo, i tre robot scagliano nello spazio sia il mostro che il missile, che esplodendo distrugge la creatura, la Terra finalmente è salva e, per festeggiare, i tre piloti Jim, Tracy e Red brindano in un bar in compagnia dell’ammiraglio Hadley, in attesa di nuove avventure.

Trama scontata e troppo ovvia con happy end finale, effetti speciali in certi momenti nella media e in altri momenti molto al di sotto, si potrebbe definire un film brutto, se usiamo il metodo di paragone delle grandi case di produzione, però Atlantic Rim, come altri film prodotti dalla The Asylum nascono come film di serie B a budget molto basso, però, se lo vediamo nella sua interezza, alla fine ne risulta un discreto film che si può vedere senza pretendere nulla, una possibilità io gliela darei.

alla prossima

by Marco Talparius Lupani

 

La U.S.S. Orville è pronta a esplorare lo spazio!

Spazio, Ultima Frontiera… questi sono i viaggi della U.S.S. Orville, la sua missione è quella di esplorare lo spazio profondo guidata dal capitano Ed Mercer (Seth MacFarlane). Riuscirà il capitano già creatore de I Griffin e di American Dad a farci ridere a bordo della sua astronave?

Come lo stesso McFarlane, autore e protagonista di The Orville, dichiara:XXV Secolo, il nostro Pianeta fa parte dell’Unione Planetaria: una civiltà avanzatissima e supertecnologica con più di tremila astronavi…” Il Capitano Mercer sta uscendo ora da un divorzio che lo ha distrutto e non sa che proprio nella nave stellare che ha finalmente l’onore di poter guidare troverà ad affiancarlo come primo ufficiale proprio la sua ex moglie Kelly Greyson (Adrianne Palicki). A bordo della Orville, che non è esattamente una classe Galaxy, c’è ovviamente il suo migliore amico Gordon Malloy (Scott Grimes) a concludere un trio famigliare un po’ strano dagli stardard della Federazione. Il resto del cast vede la partecipazione anche di Peter Macon (Isaac: una forma di vita artificiale che crede che le forme di vita biologiche siano inferiori), Penny Johnson Jerald (Claire Finn, già Kasidy Yates di Star Trek Deep Space Nine: medico di bordo della Orville e migliore dottoressa dell’unione planetaria), Peter Macon (Bortus: un membro alieno dell’equipaggio la cui specieè composta da un solo genere sessuale),  J. Lee (John Lamarr, il navigatore specializzato nel fare spesso battute a sproposito), Halston Sage (Alana Kitan: ufficiale alla sicurezza con poca esperienza che proviene da un pianeta con una forza di gravità così forte da donarle una forza fisica fuori dal comune) e  Norm MacDonald, che doppierà Yaphit, una creatura gelatinosa.

Fox ci regala questa nuova parodia di Star Trek che debutterà il prossimo autunno con un episodio piloto diretto da Jon Favreau (Iron Man, Il Libro della Giungla).  L’episodio pilota sarà diretto da Jon Favreau (Il Libro della Giungle, Iron Man).

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