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“Onimusha 2: Samurai’s Destiny – La Remaster Completa è Arrivata: Riscopri l’Epopea Samurai su Nuove Piattaforme”

Capcom ha recentemente annunciato una notizia che ha scatenato l’entusiasmo di molti appassionati di videogiochi: Onimusha 2: Samurai’s Destiny sta per tornare in grande stile, grazie a una remaster completa che porterà il titolo su nuove piattaforme, tra cui PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch e PC. Questo capolavoro d’azione, originariamente rilasciato nel lontano 2002 per PlayStation 2, è pronto a rivivere con una veste grafica e tecnica aggiornata, permettendo ai fan di rivivere l’epica avventura samuraica con una nuova prospettiva.

Onimusha 2: Samurai’s Destiny è un capitolo fondamentale nella storia della saga di Onimusha, che ha debuttato nel 2001 con il suo primo capitolo, Onimusha Warlords. Un mix intrigante di Giappone feudale, fantasy e horror, Onimusha ha conquistato il cuore di milioni di giocatori grazie alla sua atmosfera unica e ai combattimenti mozzafiato. Questo secondo capitolo, che narra le avventure di Jubei Yagyu in cerca di vendetta contro Nobunaga Oda, il temibile signore della guerra, è considerato uno dei punti più alti della serie.

Questa remaster di Onimusha 2 promette di essere molto più di un semplice aggiornamento grafico. La data di uscita è fissata per il 23 maggio, e il prezzo di vendita sarà di 29,99 euro. I fan saranno felici di scoprire che sono stati introdotti nuovi contenuti e modalità di gioco, pensati per soddisfare tanto i neofiti quanto i veterani della saga. Tra le novità, spicca la Easy Mode, che consente ai giocatori di concentrarsi sulla narrazione senza troppi ostacoli, e la Hell Mode, una modalità estremamente difficile, che prevede nemici ancora più aggressivi, risorse limitate e la possibilità di fallire con un solo colpo ricevuto. Queste due opzioni arricchiranno l’esperienza, permettendo di scegliere il livello di sfida che meglio si adatta alle proprie preferenze.

In aggiunta, la remaster include alcuni mini-giochi, come The Man in Black, Team Oni e Puzzle Phantom Realm, che saranno sbloccati fin dall’inizio, offrendo così maggiore varietà e longevità all’esperienza di gioco. Non mancherà una galleria con oltre 100 bozzetti originali realizzati dal famoso character designer Keita Amemiya, insieme all’intera colonna sonora composta da 43 tracce, che sicuramente faranno felici i fan della serie e quelli della musica da videogame.

Dal punto di vista tecnico, la remaster promette di migliorare l’esperienza visiva rispetto alla versione originale. I modelli dei personaggi, le ambientazioni e le animazioni sono stati aggiornati per sfruttare al meglio le potenzialità delle piattaforme moderne. Il motore grafico aggiornato darà nuova vita ai dettagli, facendo giustizia al design originale, che ai tempi impressionò per la sua qualità cinematografica. Anche il comparto sonoro, uno degli aspetti più apprezzati del titolo, subirà un upgrade, con una risoluzione più alta, compatibilità widescreen e potenzialmente un doppiaggio rinnovato, che contribuirà a rendere l’atmosfera ancora più immersiva.

Onimusha 2 ha sempre avuto una qualità che lo ha reso speciale: il gameplay. La possibilità di assorbire le anime dei demoni sconfitti e potenziare le abilità del protagonista, Jubei, è uno degli elementi distintivi che lo rendeva unico. L’introduzione delle magie elementali, delle armi a distanza e delle devastanti tecniche di combattimento, come l’“Issen”, ha aggiunto una componente strategica che ha permesso di variare lo stile di gioco e affrontare i nemici in modo diverso ogni volta. Sebbene il capitolo precedente avesse più elementi RPG, Onimusha 2 ha saputo offrire una narrazione ramificata e la possibilità di esplorare diverse alleanze, rendendo ogni partita unica e ricca di sorprese.

L’annuncio della remaster arriva in un momento particolarmente interessante per la saga di Onimusha, che attualmente sta ricevendo anche l’annuncio di un nuovo capitolo, Onimusha: Way of the Sword, che uscirà nel 2026. I fan, quindi, avranno la possibilità di tornare a giocare con i personaggi amati, mentre attendono un futuro ancora più ricco di emozioni con un nuovo titolo della serie.

Onimusha, con il suo mix di leggende giapponesi, mitologia demoniaca e storie di vendetta, ha lasciato un segno indelebile nel panorama videoludico, tanto che ha visto l’adattamento in vari formati multimediali, come il film in CGI del 2006 e un anime prodotto da Netflix. Questo interesse continuo per la saga è la prova di quanto Onimusha sia riuscita a entrare nell’immaginario collettivo, offrendo un’esperienza unica che ha trascorso il test del tempo.

Nonostante la concorrenza nel genere dei giochi a tema samurai, la remaster di Onimusha 2 è un’occasione imperdibile per tutti gli appassionati di action-adventure e cultura giapponese. Se non hai mai avuto la possibilità di giocarlo o se vuoi semplicemente rivivere una delle avventure più emozionanti della storia dei videogiochi, non puoi assolutamente perdere il ritorno di Jubei Yagyu e la sua vendetta contro Nobunaga Oda. La remaster di Onimusha 2: Samurai’s Destiny è pronta a conquistare sia i vecchi fan che i nuovi giocatori, offrendo un’esperienza che mescola nostalgia, innovazione e pure azione samurai.

MotoGP 25 – L’adrenalina è tornata con il cuore a 300 all’ora

Da quando ho memoria, ogni curva di un circuito mi fa battere il cuore. Sono cresciuta col rombo dei motori nelle orecchie e con il joystick tra le mani, cercando quella sensazione perfetta tra controllo e sbandata, tra rischio e precisione. E quest’anno, grazie a Milestone, mi sono tuffata a capofitto nella nuova incarnazione videoludica del Motomondiale: MotoGP 25. Lo ammetto, ero scettica. Dopo anni in cui la serie sembrava arrancare tra miglioramenti a metà e un realismo che spesso scoraggiava più che coinvolgere, questa volta ho trovato qualcosa di diverso. Qualcosa che merita di essere raccontato.

Un tuffo nella stagione 2025… con il gas spalancato

Appena ho acceso MotoGP 25 su PlayStation 5, ho percepito subito un cambiamento. Non solo nel motore grafico (che ora gira sull’Unreal Engine 5 e si vede eccome!), ma nel feeling generale. Milestone ha ascoltato, ha recepito, e soprattutto ha osato. Tutto, dalle moto ai tracciati, dalle modalità di gioco alla fisica, è pensato per restituire la vera essenza di questo sport. E finalmente non devi essere un ingegnere meccanico per divertirti: MotoGP 25 offre un’esperienza scalabile che accontenta tanto i veterani della simulazione quanto chi vuole solo farsi due giri dopo cena, casco virtuale in testa e cuore leggero.

Race Off: libertà, sterrati e sorprese in sella

La novità che mi ha conquistata? La modalità Race Off. È una piccola rivoluzione nella serie: via libera a Flat Track, Motard e Minibike, tre discipline che trasformano le solite gare su asfalto in un parco giochi per motociclisti digitali. Ogni tipologia ha una fisica dedicata, più arcadey, più leggera, più divertente. Unico difetto? I tracciati disponibili sono solo due (Borgo Caselle e Mont Lagard), ma ti assicuro che ci ho passato ore intere senza accorgermene. La sensazione di driftare sulla terra in Flat Track è impagabile, e le Minibike sono un concentrato di puro divertimento da sala giochi.

Arcade o Pro? Finalmente una scelta vera

Uno dei problemi principali della serie negli ultimi anni era l’approccio troppo simulativo, che frustrava chi voleva solo divertirsi. MotoGP 25 risolve tutto con due anime ben distinte: la modalità Arcade Experience e la Pro Experience. La prima è perfetta per chi vuole entrare subito in pista, magari con qualche aiutino attivo. La seconda, invece, è un santuario per i puristi: qui si regolano sospensioni, carburante, elettronica, e ogni errore si paga a caro prezzo. Io mi sono trovata a passare da una all’altra senza sensi di colpa, scegliendo in base all’umore. E finalmente posso dire: questa è accessibilità vera, non compromesso.

La Carriera: Turning Point e risposte piccate su social

Qui c’è davvero del buono. La modalità carriera è stata rinnovata con il sistema Turning Point, che rende il percorso del pilota più dinamico e meno lineare. Non sei più un semplice corridore che sale di categoria: sei un personaggio immerso in un microcosmo fatto di rivalità, scelte strategiche, contratti da firmare e rapporti da gestire. Una piccola chicca? I messaggi sui social da altri piloti, a cui possiamo rispondere con toni diversi. Nulla di rivoluzionario, ma fa sorridere e aggiunge spessore. È un dettaglio che umanizza l’esperienza, e in un mondo spesso freddo come quello della simulazione, fa la differenza.

MotoGP Academy: back to school (ma a due ruote)

Non posso non citare la MotoGP Academy, un ritorno al passato che mi ha ricordato il vecchio e glorioso Valentino Rossi The Game. Serve a prendere confidenza con tracciati, curve, traiettorie e segreti. È una modalità utile e ben fatta, ma è accessibile solo in Pro Mode. Una scelta un po’ discutibile, perché anche i giocatori meno esperti avrebbero potuto trarne beneficio.

Grafica da urlo, audio da brividi (ma i volti… aiutoooo)

L’adozione dell’Unreal Engine 5 ha trasformato MotoGP 25 in un vero spettacolo per gli occhi. Le moto sono scintillanti, i tracciati sono dettagliatissimi e certi effetti di luce – tipo quando freni forte e le pastiglie quasi fumano – sono da cartolina. Però… i volti dei piloti sono ancora lì, fermi a un’epoca che speravo di aver dimenticato. Sembra di vedere le facce in bassa risoluzione della PS3. È un peccato, davvero. Con tutto questo realismo, vedere quei modelli statici rovina un po’ la magia. Dai Milestone, il passo avanti è fatto: ora dateci anche dei volti decenti!

Sul fronte audio, invece, c’è solo da applaudire. Grazie alle registrazioni dal vivo in pista e ai preset personalizzabili (Focus o Passion), il suono è un’esperienza sensoriale pura. Giocando con le Pulse 3D sembrava davvero di stare nei box. Una delle migliori realizzazioni sonore di sempre in un racing game.

Multiplayer e personalizzazione: libertà e competizione

Online funziona bene, e il cross-play tra PS, Xbox e PC è una benedizione (Switch esclusa, ahimè). Le gare LiveGP, il matchmaking competitivo e persino il caro vecchio split-screen sono presenti. Ma la cosa che più mi ha divertito è la personalizzazione: caschi, numeri, sticker, persino le emote sul podio! C’è anche un Helmet Contest dove il tuo design può finire sulla testa di un vero pilota in gara. Non è fantastico?

Piccole note (stonate)

Devo dire che mi sono un po’ stancata di dover creare da zero il mio pilota ogni anno. Perché non offrire la possibilità di importare il profilo dal gioco precedente? Oppure creare un “hub” del pilota accessibile in ogni momento? Sarebbe davvero un bel passo avanti per chi segue la serie con costanza.

E infine, anche se ci sono tanti miglioramenti, alcune cose restano “così così”: il sistema di collisioni non è ancora perfetto, a volte le IA sembrano impazzire, e alcuni menu sono ancora un po’ troppo macchinosi.

MotoGP 25 è finalmente il gioco che riesce a far convivere la passione per la simulazione con il puro piacere di sfrecciare a 300 all’ora senza dover essere ingegneri aerodinamici. È un titolo che respira, che cresce con te, che ti permette di scegliere come vivere il tuo sogno in sella.

Non sarà ancora il capolavoro definitivo – e forse non lo sarà mai – ma Milestone ha finalmente imboccato la curva giusta. E questa volta, ha staccato al momento giusto. Per me, è un must-have per chi ama il motomondiale. E ora, casco allacciato e manopola a fondo… ci si vede in pista!

Teenage Mutant Ninja Turtles: Il destino di Splinter – La Furia delle Tartarughe Sbarca su PlayStation e Xbox!

Le leggende non invecchiano mai, e Teenage Mutant Ninja Turtles: Il destino di Splinter (titolo originale Teenage Mutant Ninja Turtles: Splintered Fate) è una delle prove che i nostri amati eroi dalle conchiglie verdi continuano a regalarci avventure epiche e adrenaliniche. Dopo aver conquistato il pubblico di Apple Arcade e successivamente arrivato su Nintendo Switch e PC, questo gioco roguelite sviluppato da Super Evil Megacorp è pronto a fare il suo ingresso trionfale su PlayStation e Xbox, a partire dal 20 maggio 2025. Ma non è finita qui: le versioni fisiche del gioco saranno disponibili dal 26 agosto, per tutte le console, offrendo ai fan un’esperienza completa e da collezionare.

Il gioco ci catapulta in una missione che sa di eroismo e pericolo, dove la nostra amata squadra di tartarughe dovrà affrontare il Clan del Piede per salvare il loro maestro e padre adottivo, Splinter. Shredder, il nemico giurato, ha rapito Splinter e misteriosi portali magici sono apparsi in tutta New York, spingendo le tartarughe a lanciarsi in un’avventura che le porterà a combattere contro mostri, nemici e minacce sconosciute. Ma, come ogni buon fan delle Tartarughe sa, dietro ogni angolo c’è sempre una sorpresa, e mentre la banda si avvicina a liberare Splinter, una minaccia ancora più grande si cela nell’ombra, pronta a scuotere le fondamenta della città.

Con una narrativa avvincente e un gameplay che mette il cuore in gola, Il destino di Splinter propone un sistema di combattimento che definire dinamico è poco. Ogni sessione di gioco è unica, grazie a un mix di modificatori casuali che alterano la disposizione delle stanze, i potenziamenti e i boss da affrontare, mantenendo il gioco fresco e stimolante anche dopo ore di gioco. Ogni partita è un’opportunità per migliorare e perfezionare le abilità ninja delle tartarughe, scegliendo tra Leonardo, Donatello, Michelangelo e Raffaello, ognuno con poteri e stili di combattimento unici.

Questa combinazione di meccaniche roguelite e combattimento frenetico è esaltata dalla possibilità di giocare in modalità cooperativa, sia locale che online, dove fino a quattro giocatori possono unirsi per affrontare insieme le insidie della missione. Se sei fan delle avventure cooperative e vuoi un’esperienza che metta alla prova la tua strategia e le tue abilità, questo gioco è decisamente quello che fa per te.

La qualità della produzione non si ferma al gameplay: Il destino di Splinter sfoggia una grafica isometrica accattivante e dettagliata, che riesce a portare in vita i luoghi più iconici di New York. Ogni angolo della città è arricchito da un design ricco di dettagli, che non solo regala una splendida esperienza visiva, ma ti fa sentire davvero immerso nel mondo delle Tartarughe Ninja.

Inoltre, un’aggiunta che sicuramente farà felici i fan più affezionati è il contenuto extra dedicato a Casey Jones, che porta nel gioco un episodio completamente inedito. Questo DLC, intitolato “Casey Jones e la discarica di guai”, permette di impersonare uno dei personaggi più amati della saga e vivere una nuova avventura, con nemici unici e sfide da affrontare. Casey non è solo un’aggiunta interessante per gli appassionati, ma un vero e proprio tributo alla storia delle Tartarughe Ninja, che ne esalta ulteriormente la narrativa e la giocabilità.

Per quanto riguarda il lato tecnico, il gioco non delude. Le versioni per PlayStation 5 e PlayStation 4 arriveranno digitalmente il 20 maggio, mentre Xbox Series X|S e Xbox One potranno metterci le mani sopra dal 24 giugno. Come già accennato, le versioni fisiche saranno disponibili dal 26 agosto, e gli appassionati potranno scegliere tra diverse edizioni speciali. La Deluxe Edition includerà il gioco completo, tutti i DLC previsti, una copertina reversibile, dieci carte da collezione e, per i veri fan, un DLC ancora non annunciato. Ma se sei un collezionista incallito, la Pipin’ Hot Collector’s Edition farà sicuramente al caso tuo, con contenuti esclusivi come un artbook di 50 pagine, dadi da gioco color “Ooze” e addirittura un fumetto TMNT: Splintered Fate, pubblicato da IDW.

Insomma, Teenage Mutant Ninja Turtles: Il destino di Splinter è un titolo che non può mancare nella libreria di ogni appassionato delle Tartarughe Ninja e degli action-roguelike. Con la sua narrativa avvincente, il gameplay frenetico e la possibilità di giocare in compagnia, il gioco riesce a mantenere il fascino delle Tartarughe Ninja anche su console moderne, senza dimenticare il piacere di scoprire sempre nuove sfide. Se sei pronto a scatenare la furia delle tartarughe e a salvare Splinter, preparati a lanciarti in un’avventura che non dimenticherai facilmente. Non resta che scegliere la tua tartaruga preferita e partire all’attacco!

Battle Train: Il Gioco di Treni Esplosivi che Rivoluziona il Deckbuilding e la Strategia Roguelite

Se c’è una cosa che rende Battle Train davvero speciale, è l’assurdità del suo concept, unendo la strategia del deckbuilding con la follia dei treni carichi di esplosivi. Questo nuovo titolo, sviluppato da Terrible Posture Games e Nerd Ninjas, promette di scuotere il mondo dei roguelite con una proposta che è tanto esagerata quanto divertente. In uscita il 18 giugno su Nintendo Switch e PC tramite Steam, Battle Train si preannuncia come una delle esperienze più fresche e originali dell’anno, e per chi non vuole aspettare, c’è già una demo gratuita disponibile.

Il gioco è ambientato in un contesto che potrebbe sembrare folle, ma che prende vita grazie a un setting che mescola l’adrenalina di un game show con il caos esplosivo dei treni. In Battle Train, i giocatori diventano concorrenti di una sorta di programma a premi, dove l’obiettivo finale è diventare il “Macchinista Supremo Presidente”. Il modo per arrivarci? Costruire rotaie, raccogliere risorse e far esplodere le basi nemiche con treni armati fino ai denti. È una combinazione di strategia e caos che promette di offrire ore di intrattenimento, con ogni partita che si sviluppa in modo diverso, grazie alle infinite possibilità di personalizzazione del mazzo e dei percorsi da costruire.

Al centro del gameplay c’è il sistema di deckbuilding, che è stato integrato con una componente tattica basata su una griglia di gioco. Ogni giocatore parte con un mazzo base di carte e, nel corso del gioco, raccoglie nuove carte che permettono di potenziare il proprio treno e la propria strategia. Le carte ti permettono di piazzare i binari, raccogliere risorse, difendere la tua base e, naturalmente, mandare in fiamme quella del nemico. Il punto culminante di ogni partita arriva quando il tuo treno, dopo aver percorso il percorso da te costruito, raggiunge la base nemica e… boom! Una locomotiva carica di esplosivi colpisce in pieno, annientando tutto ciò che trova sulla sua strada.

Non è solo l’azione esplosiva a rendere Battle Train interessante, ma anche l’umorismo e l’atmosfera unica che il gioco riesce a creare. Le situazioni esilaranti, con treni che sembrano usciti direttamente da un cartone animato, sono perfettamente bilanciate da una narrativa che, seppur semplice, è comunque abbastanza coinvolgente da darti la sensazione di essere parte di un grande show televisivo. Ogni battaglia è una sfida per il titolo di Macchinista Supremo, e ogni passo che fai verso la vittoria è carico di adrenalina.

Ma come ci è arrivati a questo punto? La risposta risiede nella combinazione di esperienze e talenti dei due studi dietro al progetto. Terrible Posture Games, il team di Joe Mirabello, è famoso per titoli come Tower of Guns e Mothergunship, ma ha anche avuto una significativa incursione nel mondo delle narrazioni interattive, lavorando su franchise come The Walking Dead e Invincible. Dall’altra parte, Nerd Ninjas ha saputo conquistare il pubblico con il roguelite in realtà virtuale Rogue Piñatas: VRmageddon, un’esperienza che ha mostrato il loro talento nel creare giochi divertenti e unici. La fusione di queste due forze creative ha dato vita a un progetto che gli sviluppatori stessi definiscono “il gioco di duelli tra treni più folle del mondo”.

Joe Mirabello ha spiegato che il concept di Battle Train è stato sviluppato e perfezionato nel corso degli anni, con il risultato finale che ha saputo bilanciare tattica, caos e rigiocabilità in un modo che pochi altri giochi riescono a fare. “Vedere un treno carico di esplosivi distruggere la base avversaria è una sensazione indescrivibile”, ha dichiarato Mirabello, esprimendo l’entusiasmo che ha spinto il team a continuare a lavorare sul progetto. E non si tratta solo di gameplay: anche l’aspetto visivo del gioco è pensato per esaltare l’atmosfera folle e colorata di un game show esagerato, con treni che sembrano usciti da un fumetto e una serie di eventi che aggiungono ulteriore imprevedibilità a ogni partita.

Battle Train non è solo un gioco che fa esplodere treni, ma una vera e propria esperienza che mescola l’umorismo, la strategia e l’azione in un mix che difficilmente si trova altrove. Se siete appassionati di giochi che mettono alla prova la vostra mente con un tocco di follia, questo titolo fa sicuramente al caso vostro. Con una narrativa originale, una meccanica di gioco avvincente e una grafica che non teme di osare, Battle Train è destinato a diventare un must per gli appassionati di roguelite e deckbuilding. E non dimenticate, il 18 giugno è il giorno in cui i treni esplosivi cominceranno a correre a tutta velocità.

The Hundred Line -Last Defense Academy- di Aniplex è finalmente disponibile su Nintendo Switch e PC. E promette 100 giorni di puro incubo nerd

C’è una scuola, ci sono dei mostri, c’è una battaglia che dura esattamente 100 giorni e c’è anche un protagonista che, per ottenere dei poteri sovrannaturali, deve pugnalarsi il petto. No, non è l’incipit di un nuovo anime fuori di testa, ma The Hundred Line – Last Defense Academy, il titolo appena sfornato da Too Kyo Games e Media.Vision sotto l’egida di Aniplex Inc. E fidatevi, se avete amato Danganronpa e Zero Escape, allora siete ufficialmente obbligati a farci un giro. Uscito il 24 aprile 2025 su Nintendo Switch (in digitale in Europa) e su PC tramite Steam, questo gioco è la nuova, allucinante creatura generata dalle menti malate e geniali di Kazutaka Kodaka e Kotaro Uchikoshi. Due nomi che, per chi respira cultura pop giapponese dalla mattina alla sera, sono sinonimo di “brividi lungo la schiena in salsa neon”.


Un’Apocalisse da Aula Magna

Il protagonista, Takumi Sumino, è l’emblema dello studente giapponese medio, destinato all’anonimato nella Tokyo più rassicurante che possiate immaginare. Fino a quando — e qui le cose cominciano a farsi pazze — creature mostruose irrompono nella sua routine quotidiana. A offrirgli una via di fuga da questa apocalisse è un’entità misteriosa chiamata Sirei, che gli propone un patto alla Faust: poteri straordinari in cambio… di una pugnalata autoinflitta al petto. Che dolcezza.

Takumi si risveglia così alla Last Defense Academy, un’istituzione scolastica sperduta, circondata da fiamme ultraterrene e separata dal mondo reale. Qui si ritrova assieme ad altri 14 studenti selezionati per far parte dell’unità speciale di difesa. Il loro compito? Difendere l’accademia per 100 giorni. Il prezzo? Forse l’umanità stessa.

Ogni ragazzo può trasformare il proprio sangue in Hemoanima, una sostanza mutata che conferisce abilità sovrannaturali. Ma attenzione: il potere ha un prezzo, e quel prezzo potrebbe essere la vita di un compagno. Le meccaniche del gioco lo dicono chiaramente: a volte dovrai sacrificare qualcuno per sferrare un attacco finale in grado di ribaltare le sorti dello scontro. La morte, quindi, non è solo narrativa, ma strategica. E le emozioni che ne derivano saranno devastanti.


Una Visual Novel che si fonde con un Tattico alla Fire Emblem… ma più dark

The Hundred Line si muove su due binari. Da una parte c’è la componente visual novel che ti permette di esplorare la scuola, stringere legami con gli altri studenti e fare scelte che cambieranno radicalmente il corso della storia. Dall’altra, ci sono i combattimenti tattici a griglia in perfetto stile Fire Emblem, dove la posizione, le abilità e il sangue freddo sono tutto. Il ciclo narrativo di 100 giorni, scandito in maniera feroce e inevitabile, crea un senso di angoscia crescente. Ogni scelta, ogni sacrificio, ogni battaglia… tutto conduce a uno dei molteplici finali, tutti inesorabilmente marchiati dalla parola “disperazione”.


Il primo IP originale di Too Kyo Games: un esperimento narrativo, visivo e concettuale

Questo titolo segna un momento importante: è la prima IP completamente originale di Too Kyo Games, studio fondato da Kazutaka Kodaka dopo l’epopea di Danganronpa. Con l’aiuto del partner tecnico Media.Vision (già noto per Wild Arms), The Hundred Line è una dichiarazione d’intenti: raccontare storie estreme, sfidare le regole del game design classico e portare il giocatore a riflettere sui concetti di sacrificio, identità e sopravvivenza.

A completare l’esperienza c’è il comparto artistico, firmato da Rui Komatsuzaki e simadoriru, che torna a disegnare personaggi carichi di stile e inquietudine. Anche la colonna sonora, disponibile nella Digital Deluxe Edition, si merita un ascolto a parte: 10 tracce che oscillano tra tensione, malinconia e furia pura.


Dove comprarlo, come giocarci, cosa troverete nelle edizioni speciali

Se volete tuffarvi nella follia di The Hundred Line – Last Defense Academy, avete diverse opzioni. Su Nintendo Switch e Steam è disponibile la Standard Edition a 59,99€ e la Digital Deluxe Edition a 69,99€, che include l’artbook digitale e la soundtrack. In America è disponibile anche una Limited Physical Edition a 99,99$ con chicche per collezionisti hardcore: un diorama in acrilico, art card dei personaggi, spille, un romanzo originale cartaceo e persino una lenticolare da far invidia a qualsiasi fiera anime.


Un gioco che ti prende a schiaffi… e tu lo ringrazi

Chi cerca una storia comoda e rilassante, qui rimarrà traumatizzato. Ma per noi nerd — quelli cresciuti con i mindgame di 999, con i processi surreali di Danganronpa e le linee temporali impazzite — The Hundred Line – Last Defense Academy è una benedizione. È un’esplosione di narrativa disturbante, strategia affilata e personaggi destinati a rimanere con noi molto tempo dopo il 100° giorno.

Insomma, è uno di quei titoli che ci ricordano perché amiamo tanto il gaming giapponese: perché osa, perché soffre, perché racconta. E perché, a volte, il vero mostro da affrontare… siamo noi stessi.

Leggende Pokémon Z-A – Nuove Mega Evoluzioni e una Luminopoli in Evoluzione

Ricordo ancora quando nel 2013 impugnai per la prima volta il mio Nintendo 3DS per esplorare Luminopoli in Pokémon X. Una città viva, ma al tempo stesso misteriosa, che portava nel cuore quella fusione affascinante tra il mondo Pokémon e l’estetica parigina. Oggi, più di un decennio dopo, quella stessa città è pronta a rinascere sotto una nuova luce grazie a Pokémon Legends: Z-A, un titolo che non solo promette di riscrivere le regole del franchise, ma di spingersi oltre, mescolando passato e futuro in un mix elettrizzante.Sviluppato da Game Freak e pubblicato da Nintendo e The Pokémon Company, Legends: Z-A arriverà su Nintendo Switch entro la fine del 2025. E, dulcis in fundo, potremo godercelo con un upgrade grafico pensato per la nuova generazione di console. Sì, parlo proprio della tanto chiacchierata Switch 2, che dovrebbe offrire texture più definite, effetti di luce migliorati e (speriamo) animazioni più fluide rispetto a quelle un po’ rigide che ci hanno fatto storcere il naso in Scarlatto e Violetto. Ma lasciatemi andare con ordine. Ecco tutto quello che sappiamo, e soprattutto tutto quello che sogno, su questo nuovo capitolo che, almeno sulla carta, ha tutte le carte in regola per diventare un classico.

Benvenuti a Luminopoli 2.0

Dimenticate la vecchia Luminopoli che avevamo esplorato in Pokémon X. In Legends: Z-A, la metropoli di Kalos si presenta come una città in pieno fermento urbanistico, in bilico tra modernità e natura, tra architettura avveniristica e zone selvagge dove i Pokémon vivono liberi. E qui Game Freak sembra volerci dire qualcosa: stiamo assistendo a una vera e propria metamorfosi del mondo Pokémon, una sinergia tra creature e umani che riflette anche certe tematiche attualissime sul nostro rapporto con l’ambiente.

Il cuore pulsante della città resta la maestosa Torre Prisma, ma attorno a lei si sviluppano nuove aree verdi, parchi, canali e caffè dove umani e Pokémon convivono. A orchestrare questa rigenerazione urbana c’è una misteriosa azienda high-tech chiamata Q-asar Inc., la cui missione è rendere la città un luogo accogliente per tutti. Ma dietro queste buone intenzioni, si cela forse un piano più oscuro?

Un nuovo inizio, con vecchi amici

Come ogni buon gioco Pokémon che si rispetti, anche qui inizieremo la nostra avventura scegliendo uno starter. Ma attenzione: questa volta Game Freak ha voluto stupirci con una scelta che definirei quasi vintage. I tre starter disponibili saranno Chikorita (di seconda generazione), Tepig (quinta) e Totodile (ancora seconda). Una combinazione inedita e inaspettata, che sembra voler omaggiare alcune delle generazioni più amate dai fan di lunga data.

Tra l’altro, ditemi che non è poetico iniziare una nuova avventura con Totodile che, nel suo entusiasmo mordace, rischia di staccarti un dito mentre gioca. O con Chikorita, che si crogiola al sole con l’aria di chi ha capito tutto della vita. O ancora con Tepig, che starnutisce fumo nero quando ha il raffreddore. Questi dettagli, per me, sono puro amore.

Zygarde e l’alchimia del mistero

Il Pokémon leggendario protagonista sarà Zygarde, creatura misteriosa composta da cellule autonome che, in base a quante ne ha riunite, cambia forma. L’idea che Zygarde sia interessato al protagonista e che le sue “parti” siano sparse nella città, mi fa pensare a un gameplay legato alla scoperta e alla raccolta, come se ogni cellula rappresentasse un frammento di verità da rimettere insieme.

C’è un fascino quasi esoterico in Zygarde. Come se fosse l’eco di una forza più grande, un equilibrio naturale che si riflette anche nella rigenerazione urbana della nuova Luminopoli. Il pensiero che ogni passo nel gioco possa avvicinarci a un pezzo di questo puzzle mi fa fremere.

Un gameplay tutto nuovo

E qui si tocca un punto cruciale: Pokémon Legends: Z-A abbandona i classici combattimenti a turni e introduce, per la prima volta nella saga principale, battaglie in tempo reale. Proprio così: potremo muoverci liberamente nel campo di battaglia e decidere in tempo reale quando e come far attaccare il nostro Pokémon. Questo cambia tutto. Non solo dovremo considerare i tipi e le mosse, ma anche il tempismo, il posizionamento e la gestione dello spazio.

E non finisce qui: tornano anche le megaevoluzioni, una meccanica amatissima dai fan e ingiustamente accantonata negli ultimi titoli. Vedere il mio vecchio Charizard o Gardevoir sprigionare quell’energia spettacolare è qualcosa che aspetto con ansia.

Royale Z-A: il torneo notturno dei sogni

Una delle novità che più mi ha colpito è la modalità Royale Z-A, una competizione che prende vita solo di notte, in una zona lotta avvolta da misteriosi ologrammi rossi. Qui, gli Allenatori partono tutti dal rango Z e devono combattere per salire fino al rango A, dove un desiderio può essere esaudito. Non so voi, ma a me sembra il mix perfetto tra Pokémon, Hunger Games e un pizzico di Underground Fight Club.

La gestione del tempo sarà fondamentale: di giorno si esplora, si catturano Pokémon, ci si prepara. Di notte si combatte, si rischia, si sogna. È un ciclo che promette assuefazione. E la presenza di personaggi rivali come Ryon o Villy aggiunge quel tocco narrativo che da fan adoriamo.

Cosa manca? Forse l’online…

Una nota dolente (per ora) è l’assenza di conferme su una modalità online. Comprensibile, dato il nuovo sistema di combattimento in tempo reale, che potrebbe creare problemi di bilanciamento. Ma dentro di me spero ancora che Game Freak ci sorprenda con qualche opzione multiplayer competitiva, magari post-lancio.

L’attesa è lunga, ma piena di promesse

Il 16 maggio 2025, data d’uscita ufficiale, sembra lontano ma intanto cresce l’hype. Certo, le prime immagini del gioco hanno sollevato alcune perplessità grafiche — texture non eccelse, animazioni statiche — ma voglio credere che con il tempo a disposizione, Game Freak possa regalarci la Luminopoli che ci meritiamo, luminosa e viva come non mai.

In fondo, Pokémon Legends: Z-A non è solo un nuovo gioco: è un ponte tra il passato e il futuro della saga. È una lettera d’amore per chi è cresciuto sognando con Pikachu e compagni, ma anche una porta aperta per chi quei sogni vuole iniziarli adesso.

Io non vedo l’ora di tornare in pista. E voi? Quale starter sceglierete? Avete già un piano per scalare la Royale Z-A? Raccontatemi tutto nei commenti o condividete l’articolo sui vostri social: voglio sapere come vivete anche voi l’attesa per questa nuova, scintillante avventura Pokémon!

SpeedRunners 2: King of Speed – Il ritorno del gioco competitivo più folle e adrenalinico di sempre

Immaginate di essere lanciati a razzo in una corsa sfrenata, dove ogni millisecondo conta, ogni salto può determinare la vittoria o la sconfitta, e ogni curva nasconde una trappola esplosiva. Se siete come me, cresciuti a pane e platform, con il cuore che batte al ritmo dei pixel e l’adrenalina che scorre ogni volta che si preme “salta”, allora capirete perché l’annuncio di SpeedRunners 2: King of Speed mi ha fatta letteralmente sobbalzare dalla sedia. È il ritorno di un titolo che, nel suo primo capitolo, aveva già dimostrato quanto possa essere esplosivo, competitivo e incredibilmente divertente il mondo dei platform multiplayer. E ora è pronto a correre ancora più veloce, ancora più cattivo.

Ricordo benissimo le mie prime partite a SpeedRunners nel 2016: un mix letale di frustrazione e divertimento, di amicizie messe alla prova e controller lanciati contro il divano (per fortuna mai contro lo schermo, anche se ci siamo andati vicini). Era uno di quei giochi che, pur con una formula semplice, riusciva a tirare fuori il lato più competitivo di me. E oggi, quasi dieci anni dopo, l’idea di tornare a impugnare il rampino in SpeedRunners 2 mi fa brillare gli occhi.

Il nuovo capitolo promette di mantenere intatto tutto il cuore pulsante del gioco originale: corse frenetiche, rampini da usare con maestria, power-up esilaranti e personaggi dal design stravagante. Ma stavolta il livello si alza. Parliamo di gare fino a otto giocatori, mappe retrofuturistiche ispirate alla visione anni ’60 di una città dei supereroi, netcode migliorato (e meno male!) e una grafica next-gen che promette di essere tanto stilosa quanto performante. Insomma, se SpeedRunners era adrenalina in pixel, King of Speed è un’iniezione di pura velocità pompata con steroidi nerd.

Una delle cose che mi ha sempre colpito di questo titolo è quanto riesca a essere accessibile ma allo stesso tempo incredibilmente profondo. Sì, puoi divertirti fin da subito a giocare con gli amici (e magari fare qualche vittoria fortuita grazie a un missile ben piazzato), ma se davvero vuoi emergere come regina – o re – della velocità, devi studiare. Le mappe non si imparano da sole: bisogna memorizzare ogni scorciatoia, ogni booster pad, ogni leva nascosta che apre passaggi segreti. Devi diventare tutt’uno con il tuo personaggio, conoscere i suoi tempi di salto, i punti ideali per usare il rampino, e – soprattutto – avere i riflessi pronti per reagire in una frazione di secondo.

E poi, vogliamo parlare della soddisfazione di eliminare un avversario tirandolo indietro con un rampino dorato nel momento esatto in cui stava per superarti? O di usare una trappola ben piazzata per farlo volare fuori dallo schermo? Ogni partita è un mix di strategia, velocità e un pizzico di perfidia da cartone animato anni ’90. E anche se perdi, non puoi fare a meno di premere “rematch”.

Ma non finisce qui. Il gioco sarà disponibile su PC nel 2025 e approderà su console – PS5, Xbox Series X|S e Nintendo Switch – nel 2026. E non sarà un fuoco di paglia: SpeedRunners 2 punta a costruire una vera community, con classifiche online, tornei ufficiali, sfide settimanali e persino contenuti personalizzabili per rendere ogni personaggio unico. Insomma, se vi piace l’idea di entrare in una scena competitiva che non si prende troppo sul serio ma sa regalare momenti memorabili, questo è il vostro treno. O meglio, la vostra corsa.

Io personalmente non vedo l’ora di rimettere alla prova i miei riflessi, sfidare amici vecchi e nuovi, e magari – chissà – anche streammare qualche partita epica (rabbia e risate assicurate). Perché SpeedRunners non è solo un gioco: è un’arena di pixel e follia dove solo i più veloci, i più furbi, e i più pazienti (sì, anche quelli che sanno perdere con stile) riescono a regnare sovrani.

E voi? Siete pronti a diventare i nuovi King (or Queen!) of Speed? Scrivetemi nei commenti le vostre esperienze con il primo capitolo o le vostre aspettative per questo nuovo folle sequel! E se vi è piaciuto questo articolo, condividetelo con il vostro gruppo di amici gamer… e preparatevi a rompervi l’amicizia al primo missile ben assestato!

“Ao Oni: The Horror of Blueberry Onsen” – Il ritorno del terrore blu, tra bagni termali maledetti e incubi condivisi

C’è un momento, per chi ama davvero i videogiochi horror, in cui la realtà si dissolve, il cuore accelera e il respiro si fa corto: è l’istante in cui capisci che sei tornatə dentro Ao Oni. Ed è esattamente quello che ho provato quando ho letto l’annuncio ufficiale: “Ao Oni: The Horror of Blueberry Onsen” arriverà su Nintendo Switch il 25 aprile 2025, e poco dopo anche su PC tramite Steam. Per me, che ho giocato al primo Ao Oni quando ancora girava come freeware nel lontano 2004, è stato come ricevere un biglietto di sola andata per l’inferno… ma uno di quelli che prendi con entusiasmo. Il nuovo capitolo della saga, sviluppato da Game Studio e l’agenzia creativa UUUM, ci porta in un’ambientazione che è puro folklore giapponese distillato in pixel: una locanda termale maledetta, un tempo famosa per le sue acque miracolose, ora dimenticata e infestata da presenze oscure. Si chiama Blueberry Onsen – nome dolce che fa da contrasto inquietante all’orrore che contiene. I protagonisti – Hiroshi, Takeshi, Mika e Takuro – decidono di girare un video per il canale di Mika, una classica “gita horror” da youtuber. Ma come ogni fan del genere sa, quando un gruppo di ragazzi entra in un edificio abbandonato… non esce mai tutto intero. I richiami ai capitoli precedenti sono presenti (e voluti), ma questa volta il terrore si fa più denso, più vicino. E soprattutto: più condiviso.

Sì, avete letto bene. Per la prima volta nella serie, Ao Oni diventa cooperativo. E se vi sembra che questo possa togliere tensione, ripensateci. Immaginate di risolvere un enigma mentre il vostro amico, dall’altra parte dello schermo, urla in chat che sta per essere preso da un demone blu con sembianze canine. Per me, è il panico puro – ma anche la magia di un horror che evolve senza tradire se stesso.La nuova chat integrata e i dialoghi narrativi approfondiscono i legami tra i personaggi e permettono a noi giocatori di entrare ancora di più nella storia. La narrazione si arricchisce, i legami si stringono… e quando uno dei tuoi compagni viene preso, ti senti davvero colpevole. È un colpo al cuore, in senso affettuosamente sadico.

Il bestiario è stato aggiornato e non vedevo l’ora di scoprirlo. Uno dei nuovi mostri più discussi è una creatura canina umanoide, dal design disturbante e movimenti imprevedibili. È il tipo di entità che ti fissa immobile dal fondo del corridoio per troppo tempo… finché non scatta verso di te.Il gioco offre anche una modalità High Speed fino a 16x – che ho provato a immaginare, ma onestamente credo mi porterà solo un esaurimento nervoso. L’idea di dover risolvere enigmi sotto pressione mentre un Oni mi insegue a velocità smodata è terrificante in senso tecnico e psicologico. Ma inutile dire che non vedo l’ora di provarla.

Per la prima volta nella serie, i nostri punteggi e i nostri tempi saranno messi a confronto con quelli di altri giocatori nel mondo. Questo porta Ao Oni su un nuovo piano competitivo, quasi da arcade horror, dove ogni mossa può valere la vita (digitale) o la morte. Un’idea brillante per alimentare la community, che negli anni è diventata sempre più internazionale.

Chi, come me, ha seguito la saga dagli esordi, sa quanto sia stato importante Ao Oni nel panorama indie horror giapponese. Nato come piccolo esperimento freeware, ha avuto un impatto enorme: giochi, anime, film, romanzi… e ora una nuova vita con tecnologie moderne e visioni fresche.Personalmente ho adorato Ao Oni 2 e ho trovato Ao Oni Online interessante, anche se un po’ caotico. Ma è con questo nuovo capitolo che sento il ritorno dell’anima originale: quella dell’angoscia pura, dell’esplorazione tesa, dell’enigma che ti tiene bloccato per ore… mentre senti i passi dell’Oni avvicinarsi.

Una delle cose più belle di questo nuovo titolo è che sarà disponibile in dieci lingue, tra cui italiano, giapponese, inglese, francese, tedesco, spagnolo, indonesiano e cinese. Questo significa che l’orrore di Ao Oni sarà davvero condivisibile a livello mondiale. E immaginate le reazioni su Twitch, le live internazionali, i meme, i tutorial su come sopravvivere alla modalità 16x…

Ao Oni: The Horror of Blueberry Onsen non è solo un nuovo capitolo: è un rito di passaggio per noi fan dell’horror giapponese. È il ritorno del terrore che ci ha formato, aggiornato ai nostri tempi, con una veste più ricca e più pericolosa. E io sono pronta a immergermi ancora una volta in quel mondo oscuro, con il cuore in gola e il dito pronto sul tasto “corri”.Ci vediamo il 25 aprile. Portatevi un amico… o un amuleto. Non si sa mai cosa vi aspetta nei corridoi del Blueberry Onsen.

Capcom Fighting Collection 2: Una Nuova Era per i Picchiaduro Classici con Supporto Online e tanti add-on

Nel mondo dei videogiochi, le raccolte di titoli storici sono un vero e proprio regalo per gli appassionati, e Capcom sa come fare felici i fan con proposte che mescolano nostalgia e innovazione. Dopo il successo della Capcom Fighting Collection del 2022, l’azienda giapponese è pronta a lanciare Capcom Fighting Collection 2, una nuova raccolta di otto giochi di combattimento che riporta in vita alcuni dei titoli più amati della storia del genere. In uscita il 16 maggio 2025 per Nintendo Switch, PlayStation 4, Xbox One e PC, questa collezione non è solo una riedizione, ma un viaggio nel passato che introduce anche diverse migliorie moderne.

La selezione di giochi è davvero interessante. Capcom Fighting Collection 2 include una varietà di titoli che spaziano dai picchiaduro 2D ai primi esperimenti in 3D, offrendo ai giocatori un ampio spunto di riflessione sull’evoluzione del genere. Tra i giochi più attesi troviamo Capcom vs. SNK: Millennium Fight 2000 e il suo seguito Capcom vs. SNK 2, due pietre miliari che non erano state rilasciate su piattaforme moderne fino a oggi. Questi giochi, che hanno segnato la collaborazione tra due dei più grandi colossi dei picchiaduro, tornano finalmente in una versione aggiornata, con tanto di supporto online che permette di sfidarsi contro altri giocatori in modalità casual e ranked, con il rollback netcode per garantire la migliore esperienza di gioco online possibile.

A questi si aggiungono altri titoli che hanno scritto la storia dei videogiochi di combattimento. Plasma Sword: Nightmare of Bilstein è uno dei primi giochi 3D di Capcom, che mescola la combattività tradizionale con l’utilizzo di armi in un contesto futuristico, mentre Power Stone e Power Stone 2 sono due titoli che hanno portato una ventata di freschezza nel panorama del picchiaduro, introducendo combattimenti più dinamici e con un’ambientazione molto originale. La serie Power Stone, che ha visto un enorme successo nei giochi arcade, risulta ancora oggi incredibilmente divertente e adatta per chi cerca qualcosa di diverso dai classici picchiaduro.

Non possiamo dimenticare Project Justice, il seguito di Rival Schools: United by Fate, che ha portato il mondo scolastico in battaglia con una serie di personaggi molto caratterizzati. Se siete fan delle storie di scuole e rivalità, questo gioco saprà sicuramente regalarvi ore di divertimento. E poi c’è Street Fighter Alpha 3 Upper, una versione potenziata di uno dei più famosi capitoli della saga Street Fighter, che include nuovi personaggi e meccaniche migliorate, finalmente disponibile al di fuori del Giappone nella sua versione arcade originale.

Ma Capcom Fighting Collection 2 non si limita a offrire solo una lista di giochi iconici: sono stati aggiunti anche molti miglioramenti per venire incontro alle aspettative del pubblico moderno. Ogni gioco della collezione è dotato di modalità online per combattere con altri giocatori, ma anche di modalità di allenamento con visualizzazione degli input e delle hitbox, così da permettere ai giocatori di perfezionarsi. La possibilità di personalizzare i comandi e di fare salvataggi a partita in corso è un altro grande vantaggio, che rende l’esperienza ancora più comoda e moderna. Inoltre, l’inclusione di una galleria con concept art, illustrazioni e colonne sonore è un vero e proprio tributo all’arte che ha accompagnato questi titoli, permettendo ai fan di immergersi ulteriormente nell’universo visivo e sonoro che ha reso questi giochi così amati.

Chi preordinerà la collezione avrà anche la possibilità di ricevere un bonus esclusivo: una colonna sonora digitale che raccoglie le tracce più iconiche di questi giochi. Sebbene non sarà possibile ascoltarla durante il gioco, è comunque un’aggiunta che farà la felicità di chi ama la musica da videogame. Capcom Fighting Collection 2 è un appuntamento imperdibile per tutti gli amanti dei picchiaduro e per i nostalgici che vogliono rivivere i classici della Capcom. Con una selezione di giochi che ha segnato un’era, ma anche con l’aggiunta di funzionalità moderne che rendono l’esperienza più accessibile e divertente, questa collezione è destinata a far parlare di sé. Se siete tra quelli che hanno vissuto il boom dei picchiaduro nei videogiochi arcade degli anni ’90 e 2000, preparatevi a tuffarvi nuovamente in combattimenti epici e a riscoprire un pezzo di storia del gaming.

Nintendo Switch 2: L’evoluzione che tutti aspettavano

Nintendo Switch ha segnato un’era nel mondo del gaming, con oltre 146 milioni di unità vendute che la consolidano come una delle console più amate di sempre. Il 2025 segnerà un nuovo capitolo nella storia della grande N, con l’attesissimo lancio di Nintendo Switch 2, una console che promette di alzare ulteriormente l’asticella dell’innovazione e dell’intrattenimento videoludico.

L’evento Nintendo Direct dedicato alla nuova piattaforma ha finalmente svelato i dettagli più attesi, a partire dalla data di uscita ufficiale: Nintendo Switch 2 sarà disponibile a partire dal 5 giugno 2025.

Tra le novità più importanti spicca un processore octa-core ARM Cortex-A78C, che lavora in sinergia con una GPU Nvidia T239 Ampere, capace di vantare ben 1.534 core CUDA. Ma non è solo una questione di numeri: con il supporto al ray tracing e al DLSS, le prestazioni sono notevolmente superiori rispetto al modello precedente, raggiungendo un livello che si avvicina a quello delle console di nona generazione, come la Xbox Series S. La RAM, 12 GB di LPDDR5X, è suddivisa in due banchi da 6 GB ciascuno, mentre la memoria interna da 256 GB UFS 3.1 garantisce velocità di trasferimento che arrivano fino a 2,1 GB/s. Insomma, si tratta di una macchina davvero potente, capace di offrire prestazioni di altissimo livello.

Anche i Joy-Con sono stati ridisegnati, diventando più grandi e migliorati sotto vari aspetti. Adesso si attaccano magneticamente ai lati della console, eliminando il vecchio sistema di guide del modello precedente. Ma la vera novità riguarda i sensori ad effetto Hall per gli stick analogici, una soluzione che riduce notevolmente il rischio di problematiche come il temuto “drifting”. Inoltre, i Joy-Con presentano anche un sensore ottico e un laccetto ridisegnato con supporti, offrendo così una maggiore versatilità, che li rende perfetti per un utilizzo simile a quello di un mouse per computer. Non manca poi un tasto aggiuntivo sul Joy-Con destro, pensato per aumentare l’usabilità e la comodità durante il gioco.

Dal punto di vista delle connessioni, la console offre due porte USB-C: una sul fondo per la ricarica e l’altra nella parte superiore, pensata per rendere più comodo l’utilizzo in modalità portatile. Per quanto riguarda i giochi, quasi tutti quelli della Nintendo Switch sono retrocompatibili con la nuova console, sebbene alcuni titoli possano richiedere specifiche caratteristiche hardware che non sono più supportate dai nuovi controller Joy-Con, come la telecamera IR di movimento.

Il catalogo di lancio di Nintendo Switch 2 promette scintille, con titoli di punta come un nuovo Mario Kart e versioni migliorate di classici del calibro di The Legend of Zelda: Breath of the Wild e Tears of the Kingdom. Anche Donkey Kong farà il suo ritorno con un titolo inedito, Donkey Kong Bananza, pensato per sfruttare appieno le nuove capacità hardware della console.

Tuttavia, l’arrivo di Nintendo Switch 2 comporta anche un rialzo nei prezzi, avvicinandosi alle fasce di costo di PlayStation 5 e Xbox Series X. Il prezzo base della console è fissato a 469,99 euro, mentre il bundle con Mario Kart World arriva a 509,99 euro. Anche i giochi vedranno un incremento di prezzo: Mario Kart World costerà 79,99 euro in formato digitale e 89,99 euro in versione fisica, mentre Donkey Kong Bananza sarà venduto a 69,99 euro in digitale e 79,99 euro in fisico. L’aumento dei prezzi potrebbe rappresentare una sfida per Nintendo, che ha sempre mantenuto una politica più accessibile rispetto alla concorrenza. Tuttavia, la combinazione di hardware potenziato, retrocompatibilità e un catalogo di giochi di grande richiamo potrebbe rendere Nintendo Switch 2 un successo commerciale, nonostante il costo più elevato.

I preordini per la console partiranno nelle prossime settimane, e con un hype alle stelle, si prevede un tutto esaurito in tempi rapidissimi. L’attesa per il 5 giugno 2025 è dunque alle stelle: Nintendo sta per riscrivere ancora una volta le regole del gaming.

 

Tamagotchi Plaza arriva su Nintendo Switch: la magia dei Tamagotchi torna in grande stile

I fan storici della serie Tamagotchi non potranno non emozionarsi con l’annuncio di Tamagotchi Plaza, il nuovo capitolo che segna il ritorno della celebre saga Tamagotchi Connection: Corner Shop su Nintendo Switch. In arrivo il 27 giugno 2025, questo titolo promette di riportare tutti nel magico mondo dei piccoli compagni digitali che, dopo anni di attesa, tornano con una formula rinnovata e ancora più coinvolgente. Il gioco è ambientato a Tamahiko Town, una cittadina pittoresca che, come un vecchio villaggio in attesa di essere rinnovato, ha bisogno del nostro aiuto per diventare un luogo vivace e pronto ad ospitare l’atteso Festival di Tamagotchi. Il nostro compito, insieme al Principe Tamahiko, sarà quello di trasformare la città in un centro vibrante, dove ogni angolo sarà animato da attività e negozi pronti a soddisfare i bisogni dei Tamagotchi. Una città in crescita, un po’ come il nostro piccolo sogno di farla diventare un luogo in cui ogni angolo racconta una storia.

Come suggerisce il titolo, Tamagotchi Plaza non è solo un gioco di gestione. Il cuore pulsante dell’avventura è proprio il compito di gestire vari negozi, ognuno con il suo mini-gioco dedicato. Si parte da locali iconici, come l’Ambulatorio Dentistico, dove dovremo curare le carie dei Tamagotchi, o il Negozio di Occhiali, dove, grazie alla nostra abilità, creeremo montature personalizzate. Non manca neanche il Salone da Tè, dove allestiremo eleganti tavoli per ospiti particolari. Ogni negozio ha la sua sfida, che si traduce in un mini-gioco che mette alla prova la nostra destrezza, ma anche la nostra capacità di risolvere situazioni complesse. Con il passare del tempo, i negozi cresceranno e la loro reputazione migliorerà, attirando nuovi clienti e arricchendo la città di Tamahiko Town.

Un altro aspetto che rende Tamagotchi Plaza ancora più affascinante è la possibilità di interagire con oltre 100 personaggi Tamagotchi, ognuno con la sua personalità e le sue richieste. Come in un vero e proprio RPG, dovremo ascoltare le storie dei nostri clienti, risolvere i loro problemi e, in alcuni casi, creare legami che andranno oltre la semplice interazione da negozio. Ogni Tamagotchi che incontreremo avrà qualcosa di unico da raccontarci, e la qualità delle nostre interazioni contribuirà a rendere Tamahiko Town ancora più affascinante e accogliente.

Tamagotchi Plaza introduce una novità che non può non stuzzicare i fan: la modalità cooperativa offline. Per la prima volta nella serie, sarà possibile giocare in due, condividendo un singolo Nintendo Switch e affrontando insieme le sfide dei mini-giochi. I due giocatori si scambieranno i Joy-Con e si daranno una mano per gestire i negozi e completare le missioni, rendendo l’esperienza ancora più sociale e divertente. Se un tempo i Tamagotchi erano un gioco solitario, adesso sarà possibile divertirsi in compagnia, aggiungendo un tocco di sana competizione e cooperazione.

Ma le sorprese non finiscono qui. Tamagotchi Plaza non è solo un videogioco, ma si collega anche al recente dispositivo Tamagotchi Uni, permettendo ai giocatori di sbloccare oggetti esclusivi e contenuti speciali all’interno del gioco. Grazie a questa innovativa integrazione tra il mondo digitale del gioco e il giocattolo fisico, i fan più sfegatati della serie avranno l’opportunità di personalizzare ulteriormente la loro esperienza e scoprire nuovi contenuti a tema Tamagotchi, che arricchiranno ulteriormente il gioco.

Se siete cresciuti con i Tamagotchi, questo gioco è un vero e proprio tuffo nel passato. Tamagotchi Plaza riesce a unire la nostalgia per la serie con elementi nuovi che la rendono adatta anche ai nuovi fan. Il gioco ci riporta indietro nel tempo, a quando eravamo bambini e avevamo il nostro Tamagotchi da curare, ma lo fa in grande stile, con un mondo ricco di mini-giochi, negozi da gestire, personaggi da scoprire e nuove modalità sociali che renderanno l’esperienza ancora più coinvolgente.

Everybody’s Golf: Hot Shots Annunciato per PC, PS5 e Nintendo Switch – Il Ritorno di una Leggenda del Golf Videoludico

Il tanto atteso ritorno della serie Everybody’s Golf è finalmente arrivato con l’annuncio di Everybody’s Golf: Hot Shots, il nuovo capitolo che promette di elevare il divertimento del golf virtuale a nuovi livelli. Durante l’ultimo Nintendo Direct, i fan sono stati entusiasti di scoprire che il gioco arriverà su PlayStation 5, Nintendo Switch e PC nel 2025, anche se una data di uscita precisa non è ancora stata svelata. Con nuove modalità e un gameplay ancora più coinvolgente, Everybody’s Golf: Hot Shots è destinato a diventare un titolo imperdibile per tutti gli amanti dei giochi sportivi e non solo. Per chi non conosce la serie, Everybody’s Golf è uno dei franchise di golf più amati nel panorama videoludico, sviluppato inizialmente da Camelot Software Planning e, dal 1999, dalla Clap Hanz. La serie è celebre per il suo approccio ironico e accessibile al gioco del golf, con personaggi in stile anime super deformed e una giocabilità che mescola elementi realistici a una buona dose di umorismo. Questa combinazione di precisione e leggerezza ha attratto milioni di giocatori in tutto il mondo, creando una formula che riesce ad accontentare sia i neofiti che i veterani.

Everybody’s Golf: Hot Shots mantiene intatta la magia della serie, pur introducendo nuove funzionalità che arricchiranno l’esperienza di gioco. La meccanica di tiro, che è da sempre uno dei punti di forza del franchise, rimarrà fedele alla tradizione: il sistema semplice ma difficile da padroneggiare richiede di premere il tasto di tiro tre volte al momento giusto per ottenere colpi perfetti. Questo sistema intuitivo è ideale per chi è alle prime armi, ma offre anche una sfida stimolante per i giocatori più esperti, che potranno affinare la loro tecnica in ogni round.

Il gioco offrirà diverse modalità per soddisfare ogni tipo di giocatore. La modalità “Sfida” sarà perfetta per chi vuole mettersi alla prova, affrontando personaggi variopinti e cercando di scalare le classifiche globali. Per i più solitari, la modalità “Round Singolo” permetterà di migliorare i propri record personali, mentre gli appassionati di multiplayer potranno sfidarsi con amici in partite locali fino a quattro giocatori, oppure competere online contro golfisti di tutto il mondo, partecipando a tornei globali.

Una delle novità più entusiasmanti di Everybody’s Golf: Hot Shots sarà la modalità “Wacky Golf”. Questa modalità introdurrà regole bizzarre e eventi stravaganti che trasformeranno il golf tradizionale in un’esperienza completamente folle, con ostacoli improbabili e situazioni esilaranti. “Wacky Golf” sarà l’occasione ideale per chi vuole divertirsi senza prendersi troppo sul serio, portando una ventata di freschezza e umorismo al gioco.

La serie Everybody’s Golf ha sempre saputo mescolare il fascino del golf con una buona dose di leggerezza, creando un’esperienza che riesce a coinvolgere sia gli appassionati di sport che i giocatori casual. Con Everybody’s Golf: Hot Shots, il team di sviluppo ha deciso di portare questo mix di divertimento e sfida su nuove piattaforme come PlayStation 5, Nintendo Switch e PC, garantendo a tutti la possibilità di godersi il gioco sia in modalità solitaria che in compagnia di amici. Grazie alla sua accessibilità, alla varietà di modalità di gioco e alla possibilità di giocare online, il titolo promette di essere una delle esperienze più complete e divertenti nel panorama dei giochi sportivi.

Xenoblade Chronicles X: Definitive Edition. La rinascita di un capolavoro su Nintendo Switch

Nel vasto mondo dei JRPG, pochi titoli riescono a segnare davvero il cuore di chi li gioca. Xenoblade Chronicles X è uno di questi giochi che, nonostante l’iniziale passaggio un po’ in sordina sulla Wii U, ha fatto breccia nel cuore di tanti appassionati del genere. Ora, con la Definitive Edition su Nintendo Switch, finalmente possiamo rivivere questa epopea sci-fi che mescola l’esplorazione di mondi alieni, battaglie spettacolari e una storia epica, il tutto arricchito da una grafica migliorata che fa giustizia all’ambizione del progetto.Immaginate di essere catapultati su un pianeta sconosciuto, in un mondo alieno pieno di misteri da scoprire, dove l’umanità è in cerca di una nuova casa dopo la distruzione della Terra. Questo è il punto di partenza di Xenoblade Chronicles X, dove il nostro protagonista, un agente della BLADE, si trova a proteggere ciò che resta della civiltà umana mentre esplora il pianeta Mira. La trama, che inizialmente può sembrare calma e quasi introspettiva, si sviluppa in modo incredibile nel corso delle ore, prendendo una piega più avvincente e misteriosa, come spesso accade nei migliori anime giapponesi.

Xenoblade Chronicles X si distingue principalmente per il suo incredibile mondo di gioco. Il pianeta Mira, dove si sviluppa l’intera avventura, è vasto e incredibilmente dettagliato, con una struttura che lo fa sembrare un universo a parte. Ogni angolo di questo mondo nasconde qualcosa di nuovo, che si tratti di una giungla esotica, di un deserto infinito o di montagne innevate, e ciascuna di queste aree possiede un’identità ben definita. Camminare attraverso questi paesaggi ricorda molto i mondi vasti e affascinanti degli anime, dove l’esplorazione diventa parte integrante di una storia epica. La sensazione di perdersi in un luogo sconosciuto e di scoprire sempre qualcosa di nuovo – un tesoro nascosto, una missione segreta, o una creatura leggendaria – è una delle esperienze più appaganti che Xenoblade Chronicles X sa offrire.

Ciò che rende l’esplorazione di Mira ancora più coinvolgente è il sistema di combattimento, che riesce a unire dinamismo e strategia in modo magistrale. I combattimenti sono rapidi e mai ripetitivi, ma ciò che davvero fa la differenza sono gli Skells, i giganteschi mecha che entrano in gioco nelle battaglie più intense. Potersi mettere alla guida di queste enormi macchine da guerra e utilizzarle per affrontare nemici imponenti rappresenta uno degli aspetti più entusiasmanti dell’intero gioco, dando al giocatore una sensazione di potere senza precedenti.

Ma gli Skells non si limitano a essere semplicemente un aspetto visivamente spettacolare. La loro personalizzazione gioca un ruolo fondamentale, permettendo di equipaggiarli con armi, armature e aggiornamenti. Ogni Skell può essere adattato a seconda delle esigenze del combattimento, permettendo a chi ama personalizzare i propri personaggi di creare mecha unici che si integrano perfettamente con le abilità del team. È una gioia per gli appassionati di giochi che offrono una profonda libertà di personalizzazione, rendendo l’esperienza di gioco ancora più appagante.

Dal punto di vista grafico, Xenoblade Chronicles X: Definitive Edition brilla come non mai. Grazie a texture nitide e una gestione impeccabile della luce e dei riflessi, i paesaggi mozzafiato di Mira emergono in tutta la loro bellezza. I dettagli degli Skells e degli altri modelli 3D sono davvero impressionanti, e sebbene la versione portatile per Nintendo Switch possa far registrare qualche piccola difficoltà in termini di fluidità, l’esperienza complessiva non ne risente minimamente.

In un gioco di ruolo giapponese che si rispetti, la colonna sonora ha un’importanza fondamentale nel rendere l’esperienza ancora più immersiva. Le melodie che accompagnano le fasi di esplorazione sono dolci e rilassanti, mentre le tracce che scandiscono le battaglie sono epiche e coinvolgenti, creando un’atmosfera che è tipica degli anime più avvincenti.

Ciò che Xenoblade Chronicles X riesce a fare con maestria è creare un mondo che vive e respira, dove ogni azione ha una conseguenza, ogni missione è un’opportunità di scoperta, e la sensazione di crescita del personaggio si fonde perfettamente con l’evoluzione dell’intero universo di gioco. In più, non perde mai di vista l’aspetto più importante: raccontare una storia che riesce a catturare e a emozionare, proprio come un buon anime sa fare. Con una narrativa avvincente e una capacità di far sentire il giocatore parte di un’avventura più grande, Xenoblade Chronicles X si conferma come uno dei titoli più straordinari nel panorama dei JRPG.

Raidou Remastered: The Mystery of the Soulless Army. Un Ritorno Epico per gli Amanti degli Action RPG

Gli appassionati di action RPG e dei mondi misteriosi e sovrannaturali possono finalmente festeggiare! RAIDOU Remastered: The Mystery of the Soulless Army segna il grande ritorno di uno dei titoli più amati di ATLUS, portando una versione rimasterizzata di Devil Summoner: Raidou Kuzunoha vs. The Soulless Army, originariamente rilasciato su PlayStation 2. Questa remaster non è solo un semplice restauro grafico, ma un vero e proprio rifacimento che promette di far rivivere le emozioni di un classico intramontabile, con miglioramenti significativi al gameplay, alla grafica e al doppiaggio.

Il gioco si sviluppa nell’anno 20 dell’era Taisho, una Tokyo che mescola realismo storico e fantasia sovrannaturale. La storia ruota attorno a Raidou Kuzunoha XIV, un giovane investigatore e evocatore demoniaco che lavora per l’Agenzia Investigativa Narumi. La trama prende il via quando un’ereditiera, con una richiesta tanto insolita quanto inquietante, chiede di essere uccisa. Subito dopo, la ragazza sparisce misteriosamente, e Raidou, intraprendente e coraggioso, si immerge in un’indagine che lo porterà a scoprire ben più di quanto avesse immaginato. Il caso, inizialmente apparentemente semplice, si trasforma rapidamente in una cospirazione che minaccia di scuotere non solo la capitale, ma l’intera nazione. L’intricata indagine porta Raidou nel Regno Oscuro, un limbo infestato da demoni che collega il mondo reale all’oltretomba, dove le forze oscure tramano in segreto.

Un Gameplay Rivisitato per le Nuove Generazioni

In RAIDOU Remastered: The Mystery of the Soulless Army, i fan troveranno una versione più moderna e accattivante del titolo originale, pur mantenendo intatta l’essenza che ha reso Devil Summoner un capolavoro. La remaster non solo migliora la grafica, portando gli ambienti 3D e i personaggi a un livello di dettaglio superiore, ma interviene anche sul sistema di combattimento. L’aggiunta di un nuovo doppiaggio completo arricchisce ulteriormente l’esperienza, offrendo una qualità audio superiore che coinvolge il giocatore in un’avventura emozionante e misteriosa. ATLUS ha saputo mantenere il fascino nostalgico del titolo, rinnovandolo per adattarsi alle console moderne, tra cui PlayStation 4 e 5, Nintendo Switch, Steam e Xbox Series X|S, disponibili dal 19 giugno 2025. Un altro aspetto fondamentale del gioco è la sua struttura investigativa, che mescola elementi tipici degli RPG con la risoluzione di misteri e l’esplorazione di un mondo oscuro popolato da oltre 120 demoni evocabili. Ogni demone ha le sue caratteristiche, e Raidou dovrà scegliere con saggezza gli alleati per affrontare le minacce che incombono. In un mondo tanto affascinante quanto pericoloso, le alleanze giuste possono fare la differenza tra la vita e la morte.

Un’Aventura Sovrannaturale con Colpi di Scena

La trama di RAIDOU Remastered non è solo un viaggio attraverso un Tokyo alternativo degli anni ’30, ma anche un’esperienza ricca di colpi di scena e scoperte inquietanti. Raidou, con il suo carisma e la sua astuzia, dovrà confrontarsi con una serie di enigmi e scontri con i demoni, affrontando sfide che metteranno alla prova non solo le sue abilità fisiche, ma anche la sua capacità di risolvere misteri. Ogni passo compiuto nel Regno Oscuro, un ambiente dalle atmosfere gotiche e sinistre, si tradurrà in una nuova rivelazione sul complotto che minaccia di distruggere la capitale.

Le novità in RAIDOU Remastered non si fermano alla grafica. ATLUS ha lavorato con cura per affinare ogni aspetto del gameplay, rendendo il sistema di combattimento ancora più dinamico e coinvolgente. Gli sviluppatori hanno inoltre aggiornato l’interfaccia utente per offrire un’esperienza più fluida e accessibile, senza sacrificare la profondità che ha reso il gioco originale un punto di riferimento per gli appassionati del genere. I miglioramenti non si limitano alla parte tecnica, ma si estendono anche alla trama, arricchita da un doppiaggio completo che aiuta a far emergere la complessità dei personaggi e l’intensità delle situazioni. Un’altra aggiunta importante riguarda la possibilità di vivere il gioco in diverse lingue, con doppiaggio in inglese e giapponese e sottotitoli in italiano, francese, tedesco, spagnolo e cinese, rendendo RAIDOU Remastered accessibile a un pubblico ancora più ampio.

Per chi non vede l’ora di tuffarsi nell’avventura, ATLUS ha previsto un bonus esclusivo per i preordini: occhiali speciali per il protagonista, insieme a un set di occhiali ispirati all’epoca Taisho, che permetteranno ai giocatori di personalizzare ulteriormente il loro protagonista. Inoltre, gli appassionati possono scegliere tra diverse edizioni del gioco, tra cui l’edizione Digital Deluxe e il Devil Summoner Ultimate Bundle, che includono contenuti aggiuntivi come pacchetti di demoni e abilità, aumentando la longevità e la varietà dell’esperienza di gioco.

L’attesa per RAIDOU Remastered: The Mystery of the Soulless Army è ormai quasi finita, e il 19 giugno 2025 segnerà l’inizio di una nuova avventura per gli amanti degli action RPG e degli appassionati di storie sovrannaturali. Con la sua trama avvincente, un mondo ricco di misteri e la possibilità di evocare e allearsi con demoni leggendari, RAIDOU Remastered si preannuncia come uno dei titoli più attesi dell’anno. Non resta che prepararsi a risolvere il mistero del secolo e scoprire cosa si cela nel buio del Regno Oscuro!

La Singolare Resistenza del Giappone alla crisi nel Settore dei Videogiochi

Il Giappone è da sempre una potenza nel mondo dei videogiochi. Le sue aziende storiche, come Sony, Nintendo, Capcom, Konami e Bandai Namco, sono delle colonne portanti dell’industria globale, eppure, nonostante il panorama globale sempre più turbolento e incerto, sembrano più forti che mai. Mentre nel resto del mondo il settore videoludico è travagliato da licenziamenti di massa, fallimenti di titoli AAA e un aumento vertiginoso dei costi di sviluppo, il Giappone ha resistito e, anzi, ha registrato risultati da record per quanto riguarda i prezzi azionari delle sue più grandi aziende di videogiochi. Questa apparente forza del settore giapponese non è solo un colpo di fortuna, ma è il frutto di un sistema che, pur con le sue difficoltà, riesce a garantire una stabilità unica nel suo genere.

Una delle ragioni principali di questa resilienza giapponese risiede nelle leggi sul lavoro, che costituiscono un argine molto forte contro la precarietà del mercato del lavoro. Mentre in molti paesi occidentali l’industria videoludica è attraversata da ondate di licenziamenti, con migliaia di dipendenti altamente qualificati che perdono il lavoro ogni anno, in Giappone le cose sono diverse. Il sistema giuridico nipponico impone restrizioni molto severe ai licenziamenti, impedendo alle aziende di mandare a casa i propri dipendenti senza una giustificazione valida. La “dottrina del licenziamento abusivo” stabilisce che un licenziamento può essere effettuato solo se l’azienda è in grave difficoltà economica. Questo ha un impatto diretto sulla stabilità lavorativa, perché significa che i dipendenti giapponesi, seppur soggetti a lunghe ore di lavoro e a un impegno stressante, sono meno vulnerabili alla perdita improvvisa del lavoro. Le aziende devono giustificare adeguatamente qualsiasi tipo di licenziamento, il che rende le decisioni più ponderate e con maggiore attenzione al benessere dei lavoratori.

Questo sistema di protezione ha anche radici culturali profonde. La cultura aziendale giapponese è famosa per il suo approccio a lungo termine e per il legame stretto che si sviluppa tra i dipendenti e l’azienda. La carriera in Giappone è spesso una marcia lunga e graduale, iniziando per lo più subito dopo la laurea e proseguendo con anni di crescita e responsabilità crescenti. Ciò favorisce una maggiore lealtà tra i dipendenti e l’azienda, una lealtà che si riflette nella stabilità occupazionale. Questo approccio, che potrebbe sembrare anacronistico in un mondo dove la mobilità e il cambiamento continuo sono all’ordine del giorno, è in realtà uno dei fattori che permette al Giappone di mantenere una forza lavoro altamente qualificata e motivata.

Nonostante questi benefici legati alla protezione del lavoro, l’industria videoludica giapponese non è esente da problematiche. Gli sviluppatori di giochi giapponesi sono noti per lavorare sotto pressioni incredibili, con lunghe ore che spesso portano a burnout e stress. E non è un problema che riguarda solo i dipendenti giapponesi. Gli sviluppatori stranieri, meno abituati alla cultura del lavoro giapponese, possono trovarsi in difficoltà nell’adattarsi ai ritmi e alle aspettative. Un altro elemento che crea disparità all’interno dell’industria è l’uso di contratti temporanei e di lavoratori esternalizzati. Questo divide il personale in due categorie: da un lato, i dipendenti permanenti, con stabilità e diritti ben definiti; dall’altro, i lavoratori temporanei, che non godono degli stessi benefici e che sono più vulnerabili alla precarietà.

Tuttavia, questa dinamica di fatica e stress non ha impedito al Giappone di continuare a brillare nel panorama videoludico mondiale. Infatti, è proprio la cultura giapponese, con la sua passione per la creatività e l’innovazione, che consente all’industria videoludica di prosperare. La cultura pop giapponese, alimentata da manga, anime e videogiochi, ha un impatto diretto sulla produzione videoludica del Paese. Eventi come il Tokyo Game Show sono una vetrina incredibile, non solo per le ultime novità in ambito videoludico, ma anche per celebrare e alimentare l’intero ecosistema culturale che circonda il mondo dei videogiochi. L’industria giapponese è costantemente alimentata da una forte comunità di appassionati, che contribuiscono con entusiasmo e creatività a un circolo virtuoso che permette a nuove idee di fiorire.

In questo contesto di crescita culturale e creativa, le aziende giapponesi hanno dimostrato una sorprendente forza nel superare le sfide economiche globali. Sony e Nintendo sono tra i principali attori di questa scena. La PlayStation 5, nonostante le difficoltà iniziali, ha superato la PS4 in termini di vendite, e la Nintendo Switch si prepara a dominare nuovamente il mercato con l’arrivo della sua evoluzione, la Switch 2. Questi successi sono la conferma che l’innovazione e la qualità sono sempre al centro della filosofia giapponese, e le loro console rappresentano la punta di diamante dell’industria. Non possiamo dimenticare nemmeno Capcom, che continua a mietere successi con titoli come “Monster Hunter Wilds”, o Konami, che sta vivendo una rinascita grazie a progetti come il remake di “Silent Hill 2”. Nonostante non goda dello stesso clamore mediatico di Sony e Nintendo, Bandai Namco ha comunque ottenuto risultati da record, dimostrando che anche i grandi pilastri dell’industria sono in grado di adattarsi e prosperare anche in tempi difficili.

A differenza di ciò che sta accadendo in Occidente, dove licenziamenti, cancellazioni di giochi e flop continuano a far parlare di sé, il Giappone sembra essere immune da queste difficoltà. Sebbene le aziende giapponesi siano soggette agli stessi aumenti di costo e alle stesse difficoltà di sviluppo che affliggono tutto il settore, la combinazione di leggi sul lavoro robuste, una cultura aziendale unica e la passione della sua popolazione ha permesso a questa industria di non solo resistere ma anche di prosperare.

In un’epoca in cui il settore videoludico sembra essere sempre più fragile a livello globale, il Giappone ha dimostrato che, con una solida base culturale, una protezione legale per i lavoratori e un impegno costante verso l’innovazione, è possibile navigare le acque tempestose e mantenere una crescita continua. Le aziende giapponesi stanno attraversando una fase di grande espansione, come dimostrato dai record azionari del 2025, ma la loro vera forza risiede nella capacità di proteggere i propri dipendenti e nel legame profondo che si crea tra il lavoratore e l’azienda. Questo è il segreto della loro resilienza, e probabilmente la chiave del loro successo futuro.