I racconti della cripta

I racconti della cripta (in originale Tales from the Crypt) è stata una leggendaria serie televisiva made in USA, trasmessa dal 1989 al 1996 dall’HBO che si ispirava sulla serie a fumetti della EC Comics creata da William Gaines. In Italia la serie è debuttata in VHS con diversi titoli e poi è andata in onda su Canale 5 portando i titoli Racconti di mezzanotte (prime due stagioni) e I racconti della cripta(restanti stagioni).

Nel 1992 il canale televisivo Fox trasmise il film televisivo Incubi basato sui fumetti della EC Comics e formato da tre episodi che poi la rete HBO trasmise come singole puntate della serie TV.

Per quanto riguarda il cinema, anche qui si subisce il fascino della serie che porta alla produzione di due film: Il cavaliere del male (Demon Knight) del 1995 con Billy Zane e Il piacere del sangue (Bordello of Blood) film del 1996 con Corey Feldman.

Ci fu anche uno spin-off intitolato Perversions of Science trasmesso nel 1997 dalla HBO. ma questa volta non ci fu il successo sperato e ottenuto nel passato per cui la serie venne cancellata. Stessa sorte per il film Ritual del 2001 che era destinata al grande schermo, ma che uscì in DVD nel 2006.

Dato il successo ottenuto nasce anche il cartone animato intitolato Tales from the Cryptkeeper (in Italia: “Brividi e polvere con Pelleossa“) e uno show televisivo.

Numerose le  guest star che parteciparono: Sherilyn Fenn, Isabella Rossellini, Priscilla Presley, Demi Moore, Brad Pitt, Tim Curry, Don Rickles, Kelly Preston, Steve Buscemi, Brian Krause, Meat Loaf, Lea Thompson, Teri Hatcher, Tim Roth, Brad Dourif, Daniel Craig, James Remar, Kirk Douglas, Anthony Michael Hall, Whoopi Goldberg, Louise Fletcher, John Lithgow, Malcolm McDowell, Mark Pellegrino, Joe Pesci, Iggy Pop, Miguel Ferrer, Slash, Brooke Shields, Christopher Reeve, Billy Zane, Patricia Arquette, Timothy Dalton, Ewan McGregor, Donald O’Connor, Treat Williams, Joe Pantoliano, Perry King, Costas Mandylor, Benicio del Toro, Martin Sheen, Joan Chen, Frances Bay, Michael J. Fox (come attore e regista), Gregory Widen, Bill Paxton, Tia Carrere, Kimmy Robertson, Tom Hanks (come attore e regista), Dennis Farina, Kyle MacLachlan (come attore e regista), Arnold Schwarzenegger (come attore e regista).

Giochi di Morte (The Blood of Heroes)

Vedendo serie televisive come Ken il Guerriero e film come Mad Max oltre la sfera del tuono, mi sorgeva spontanea una domanda “in uno scenario post-atomico, ai sopravvissuti non restava altro che combattere per sopravvivere? Non avevano anche la possibilità di svagarsi?”, e pensando, pensando e ripensando, mi è venuto in mente un vecchio film che poteva rispondere a questa mia domanda, il film in questione si intitola The Blood of Heroes uscito in Italia nelle sale cinematografiche col titolo di Giochi di Morte. Uscito nel 1990 diretto da David Webb Peoples, che ha curato anche la sceneggiatura su un suo soggetto, tra gli interpreti vi sono Rutger Hauer, famoso per aver interpretato il sintetico in Blade Runner e altre pellicole come Detective Stone e Lady Hawk, Joan Chen, e Vincent D’Onofrio, famoso per aver interpretato vari film come Full Metal Jacket, i Magnifici 7, Jurassic World e serie televisive come Criminal Intent. Il film è ambientato in un futuro molto lontano, in un mondo completamente devastato e ridotto a un immenso deserto, ma invece di esserci bande di predoni ed eroi solitari come protagonisti, il tutto ruota intorno a un Gioco della cui origine si è persa ogni traccia, ma che sembra essere l’unico momento di svago tra i vari villaggi e città sotterranee più organizzate e più ricche.

DIE JUGGER - Trailer (1989, German)

Due squadre composte da 5 giocatori si affrontano su un campo di gioco circolare, alle due estremità vi sono due paletti: per vincere bisogna infilare sul paletto il teschio di un cane. Il giocatore che cerca di recuperare il teschio e di infilarlo nel paletto si chiama Quick e viene protetto dagli altri giocatori, armati di spranghe o di catene, il tempo di gioco viene scandito lanciando delle pietre contro una lastra di metallo, vengono lanciate 100 pietre per ogni frazione di gioco per un totale di 2 frazioni, la prima squadra che infila il teschio sul paletto vince la gara, ogni mezzo e lecito, in certi casi i giocatori possono anche perdere l’uso delle articolazioni e anche la vita. Alla fine della partita, cessano le ostilità e si fa festa rendendo tutti gli onori ai vincitori. Squadre di giocatori erranti vagano di villaggio in villaggio, affrontando le squadre locali, per ottenere in caso di vittoria, non solo cibo o altra tipologia di bene come premio, ma anche il teschio, utilizzato come sorta di punteggio che potrebbe prima o poi consentirgli di poter partecipare a una sfida per entrare nella Lega, una sorta di campionato, composto dai migliori giocatori, che si svolge presso le città sotterranee, molto più grandi e organizzate dei villaggi di superficie.

The Salute of the Jugger Trailer

Siamo sulla Terra, in un futuro remoto, dopo quelli che sembrano i resti di una guerra atomica della cui storia si è persa ogni traccia, ogni segno dell’antica civiltà precedente è oramai scomparso, l’unica cosa che sembra rimasta di quell’antico periodo, sono le grandi città sotterranee, e le regole del Gioco, un incontro tra due squadre che appassiona la gente e che per un breve momento sembra fare dimenticare la dura vita che incombe sugli abitanti dei villaggi di superficie, anche le regole del Gioco si sono perse nel tempo, tant’è che nessuno sa quando venne inventato e chi creò le regole e se mai avesse avuto un nome. In un remoto villaggio, si avvicinano degli stranieri, che, dopo essere stati accolti con diffidenza, si presentano come Giocatori e la loro squadra si chiama Jugger e il loro capitano si fa chiamare Sharko. Appena saputo ciò gli anziani del villaggio organizzano subito una partita che per i nuovi venuti, è molto più impegnativa di quello che sembra, infatti i locali sono più bravi del previsto, tanto che un membro della squadra dei Jagger subisce un grave infortunio, ma, nonostante tutto, l’esperienza dei Jugger ha la meglio e riescono a infilare il teschio nel paletto vincendo la partita. Come consuetudine dopo la consegna del premio alla squadra vincitrice, viene organizzata una grande festa; il giorno dopo, finiti i festeggiamenti i Jugger si rimettono in viaggio per giocare un’altra partita. Affascinata da Sharko, Kidda, la Quick del villaggio, decide di seguire di nascosto la squadra dei Jugger per unirsi a loro. In un primo momento Sharko si rifiuta di prendere Kidda in quanto, anche se abile, la considera troppo giovane e inesperta; però l’infortunio subito da Cowboy, il Quick dei Jugger, è più grave del previsto: rimane infatti immobilizzato e quindi non può più, oltre che giocare, far parte dei Jugger. Sharko decide così di prendere Kidda come Quick considerandola in “prova”, finché non farà vedere il suo valore. L’occasione per dimostrare la sua bravura giunge a breve, infatti, dopo pochi giorni, giungono in un altro villaggio, e qui viene organizzata come di consueto una nuova sfida, dopo un incontro duro e sfiancante, i Jugger ottengono la vittoria grazie a Kidda, che diventa membro effettivo della squadra come nuovo Quick. Da quel momento in avanti le vittorie per i Jugger aumentano, accrescendo di villaggio in villaggio la fama della squadra dei Jugger come “imbattibile”. Nel frattempo, Kidda scopre che Sharko faceva parte della Lega, un campionato formato dalle squadre delle città sotterranee, dove solo i migliori giocatori sono ammessi, infatti in gioventù Sharko era tra i più famosi giocatori della Lega. Caduto in disgrazia venne però condannato all’esilio. Convinto da Kidda e da Gar, Sharko decide di ritornare alla “Città Rossa” per sfidare la loro squadra e provare la loro abilità. Nonostante il parere contrario di Cimber e di Mbulu che considerano la faccenda un rischio inutile, la squadra si dirige verso nord in direzione della “Città Rossa”. Durante il viaggio continuano a sfidare tutte le squadre che incontrano, per accumulare “punti” grazie ai crani vinti. Giunti a destinazione, Sharko insieme al resto della squadra, vanno dai responsabili della Lega e lanciano la sfida a Gonzo il capitano della squadra Rossa. Nonostante il nome di Sharko sia ancora infangato nella Lega, la fama e il numero di teschi/punti dei Jugger, li convincono ad accettare la sfida. Arriva il momento della sfida e non c’è più tempo per i ripensamenti, appena entrati nell’arena di gioco i Jugger rimangono sbalorditi e intimiditi, infatti abituati ai campi da gioco in superficie segnati sulla sabbia del deserto, si ritrovano in un immenso anfiteatro. Il loro stupore è di breve durata, infatti gli spalti invece di essere pieni di tifosi, sono quasi vuoti: la gente e i membri della squadra della “Città Rossa” considerano queste sfide come dei semplici allenamenti privi di emozioni e di divertimento. Dopo un inizio di gioco apparentemente a favore della squadra di casa, i Jugger contro ogni previsione riescono a resistere ai brutali attacchi e alle strategie della squadra Rossa facendo “muro” e impedendo agli avversari di mettere a segno il punto vincente, finisce così la prima frazione di gioco. Nel frattempo, l’arena si riempie di gente di ogni classe, sia residenti che visitatori, compresi i mercanti che per l’occasione hanno chiuso le loro “botteghe” per assistere all’incontro. Infatti è da tempo immemore che una squadra “esterna” resiste a una squadra della Lega per un’intera frazione di gioco. Gli animi si scaldano e gli spettatori iniziano un tifo sfrenato per entrambe le squadre, anche se la maggior parte dei cori sono a favore dei Jugger. Galvanizzati dal favore del pubblico, Kidda, Sharko, Mbulu, Gar e Ghandi, il tesoriere e allenatore della squadra, che ha sostituito Cimber, infortunata nella prima frazione, ritrovano il coraggio e le forze per affrontare la Squadra Rossa, fresca di riserve. Inizia la così la seconda frazione di gioco. Rinvigoriti i Jugger in breve tempo riescono ad avere la supremazia di gioco sulla squadra della Lega, e, dopo averli messi a tappeto, Kidda, su suggerimento di Sharko, prende possesso del Teschio e camminando lentamente si avvia verso il paletto e riesce a vincere, acclamata dalle urla e dagli applausi del pubblico, entusiasta dello spettacolo. Finita la partita e i festeggiamenti, arriva il momento degli addii, infatti l’allenatore della Squadra Rossa, impressionato dal loro modo di giocare, ingaggia Kidda, Mbulu e Gar, invece Cimber e Ghandi decidono di stare con Sharko e continuare la loro vita di giocatori erranti.

Blood of Heroes - Dog Skull Scene

Film che esce dai soliti stereotipi dei film post-atomici, perché, anche se ambientato in un periodo dove ogni giorno può essere l’ultimo, in cui vige la legge del più forte, dove la lotta per la supremazia del territorio o per difendere la propria vita la fa da padrone, in “Giochi di Morte”, anche se la tematica della violenza è sempre presente viene inserita in un altro contesto: i combattimenti hanno lo scopo di “intrattenimento”. Come i gladiatori dell’Antica Roma, allietavano il pubblico con i loro duelli, qui i giocatori si prendono a colpi di spranga, catene, pugni, calci, morsi e altro, il tutto pur di vincere la partita e nel frattempo divertire il pubblico. Anche se devastato, questo mondo con questo Gioco, dà una piccola speranza di ottimismo per il futuro: dopotutto cosa c’è di più bello che vedere una partita del tuo sport preferito e dimenticarti del lavoro o della scuola per un breve lasso di tempo? Se poi vince la tua squadra il divertimento è ancora meglio, il tifo non ha tempo passato presente e futuro!

Alla prossima

by Marco “Talparius” Lupani

I segreti di Twin Peaks: il cult anni ’90 di David Lynch

I segreti di Twin Peaks è il titolo di una serie televisiva cult ideata da David Lynch e Mark Frost. Un “telefilm” che mescola i generi horror, giallo, thriller e fantastico e che ha tenuto inchiodati davanti agli schermi milioni di telespettatori in tutto il mondo divenendo un’icona degli anni ’90.  Quando Laura Palmer viene trovata barbaramente uccisa, l’agente speciale dell’FBi Dale Cooper e lo sceriffo Harry S. Truman si rendono subito conto che nella città di Twin peaks nessuno è innocente e nulla è come sembra. Dopo il brutale assassinio della reginetta, l’agente Cooper scopre che la piccola cittadina nasconde terribili segreti e offre torte di ciliegia avvelenate. In seguito, Cooper interpreta a modo suo uno strano sogno che riguarda l’assassinio, prende un te’ con una misteriosa signora, rinviene un macabro luogo del delitto nei boschi e giura che risolvera’ il mistero
 
La mattina del 24 febbraio, nell’apparentemente tranquilla cittadina di Twin Peaks, al confine con il Canada, Pete Martell scopre sulla riva del fiume il corpo senza vita di una ragazza nuda avvolta in un telo di plastica. Sulla scena arrivano lo sceriffo Harry S. Truman, i suoi uomini e il dott. William Hayward, che accertano che la ragazza morta è Laura Palmer, una delle ragazze più popolari del liceo cittadino. La notizia si sparge tra gli abitanti della piccola città, scatenando reazioni di incredulità e dolore.

 

Nel frattempo, lungo l’autostrada interstatale, una seconda ragazza, Ronette Pulaski, viene trovata mentre vaga in stato confusionale. Dopo questo fatto l’agente speciale FBI Dale Cooper è chiamato ad investigare. L’esame da parte di Cooper del corpo di Laura rivela la presenza di una piccola lettera R inserita sotto un’unghia della mano. Egli riconosce in essa il biglietto da visita dell’assassino che aveva già ucciso una ragazza chiamata Teresa Banks un anno prima in una città a sud-est dello stato.

Cooper scopre ben presto che la personalità e le relazioni sociali di Laura non erano come apparivano, e che lei era ben lontana dall’immagine di angelo del focolare che anche gli amici più intimi le attribuivano. Si viene a sapere che Laura tradiva il suo fidanzato Bobby Briggs con l’ombroso motociclista James Hurley, un fatto noto alla migliore amica della ragazza, Donna Hayward. Cooper inoltre trova tracce di cocaina nel diario di Laura, segno di una tossicodipendenza che lei condivideva con Bobby. Intanto, Donna e James iniziano ad indagare per conto proprio sulla morte di Laura, finendo per ritrovarsi coinvolti in una passionale vicenda sentimentale.

Intanto giunge in città una cugina di Laura,
(Maddy Ferguson), ospite dai genitori della scomparsa, per partecipare alle esequie. Maddy, che ha un’incredibile somiglianza con la cugina, diventa amica di Donna e James, e li aiuta attivamente nelle indagini, anche interpretando Laura per ingannare il dottor Lawrence Jacoby, psicanalista della defunta.

Durante le sue indagini,
Cooper alloggia al Great Northern Hotel, grande albergo di proprietà della famiglia Horne. La focosa figlia degli Horne, Audrey, si invaghisce di lui, il quale inizialmente sembra ricambiarla. Tuttavia, Cooper più avanti respingerà le sue avances, con la motivazione che la ragazza è ancora una liceale, peraltro coinvolta nel caso di sua competenza. Con l’aiuto di Audrey, Cooper segue le tracce del traffico di cocaina di Laura, che lo conducono fino ad una casa di tolleranza, l’One-Eyed Jack’s, nel quale Audrey si introdurrà per aiutare Cooper. Si scopre che Laura vi aveva persino lavorato come prostituta.

Cooper inoltre fa un sogno inquietante, nel quale gli appare un uomo senza un braccio chiamato Mike, che recita questi oscuri versi: « Nell’oscurità di un futuro passato / Il mago desidera vedere / Un uomo canta una canzone tra questo mondo e l’ altro / Fuoco cammina con me »  in realta la versione inglese non parla assolutamente di un uomo che canta, tantomeno di questo mondo, infatti il terzo verso suona in inglese “One chants out between two worlds”. Addirittura in alcuni dvd la traduzione risulta essere: “Non esiste che un’opportunità tra questo mondo e l’altro” è chiaro che la traduzione sia errata, probabilmente ha origine da un equivoco tra la parola chants che significa recita una cantilena e chance che significa possibilità, opportunità) Mike parla a Cooper di un altro uomo chiamato BOB, e di come un tempo i due uccidessero insieme. BOB ha l’aspetto di un uomo con lunghi capelli grigi, con indosso una tuta, che rivolgendosi a Cooper dice “Tornerò ad uccidere ancora”. Il sogno continua e Cooper si ritrova invecchiato di venticinque anni, seduto in una misteriosa stanza avvolta da tendaggi rossi. Qui egli incontra un nano, che dà indizi a Cooper sotto forma di frasi sconnesse, per poi mettersi a ballare al ritmo di un pezzo jazz. Nella stanza compare inoltre lo spirito di Laura Palmer, che, avvicinatosi a Cooper, lo bacia sulle labbra, sussurrandogli poi all’orecchio il nome del suo assassino. Nome che, però, Cooper dimentica al risveglio.

Cooper e la polizia locale riescono a rintracciare Mike, il cui nome esteso è Phillip Michael Gerard. Gerard non sembra nient’altro che un venditore di scarpe, e asserisce di non saper nulla del Bob di cui gli parla Cooper. Tuttavia, alla fine dell’interrogatorio si capisce chiaramente che Gerard è posseduto da uno spirito (il vero “Mike”), il quale rivela a Cooper e ai suoi colleghi la vera natura di BOB: un demone possessore, che dimora nel corpo di un abitante di Twin Peaks “da oltre quarant’anni”. Cooper ha inoltre una visione in cui riceve la visita di un misterioso gigante, che gli fornisce nuovi indizi. Tutte le informazioni che Cooper ha fin a quel momento ottenuto con l’intuizione, le visioni e l’esplorazione dell’inconscio, incluse le oscure esternazioni di un’eccentrica signora del luogo nota come la Signora del Ceppo (il suo vero nome è Margaret Lanterman), lo portano a una serie di ipotesi. Intanto Donna viene a sapere dell’esistenza di un secondo diario segreto di Laura, realizzando che è lì che giace la chiave del mistero. A custodirlo è Harold Smith, un uomo del posto, agorafobico, che era fra i confidenti di Laura. Harold accetta di leggerle il diario, ma non di cederglielo. In seguito Donna tenta, aiutata da Maddy, di sottrargli il diario, ma quando Harold le scopre sono costrette a fuggire; il giorno dopo, Harold viene trovato morto suicida in casa sua, e le pagine del diario sono per terra strappate. Dalla lettura delle parti ancora leggibili, Cooper scopre che Laura aveva subito le molestie di BOB fin dai primi anni dell’adolescenza, e che i suoi abusi di droga e sesso erano il suo unico modo per stordirsi e dimenticarsi di lui. Ci sono inoltre, riferimenti a Benjamin Horne, che aveva rapporti sessuali con Laura e che fanno pensare che egli sia l’assassino. Harold, prima di suicidarsi, ha lasciato alla vicina una lettera con l’ultima pagina del diario (datata 22 febbraio), da consegnare a Donna. In essa Laura racconta di un sogno che risulta analogo a quello fatto da Cooper (in cui lei gli sussurra l’identità di BOB) e scrive di voler morire quella notte per evitare che BOB si impossessi di lei.

La notte prima di lasciare la città,
Maddy viene brutalmente assassinata dal padre di Laura, Leland, che si rivela essere posseduto da BOB. In seguito Cooper si ricorda il nome dell’assassino sussurratogli da Laura in sogno ed arresta Leland; mentre lui e Truman lo interrogano, in stato di delirio, diviene chiaro che l’uomo non ha memoria alcuna delle atrocità che commette sotto l’influsso della possessione di BOB. Dopo aver confessato i due omicidi, BOB spinge Leland a togliersi la vita facendogli colpire a testate il muro della cella. Nel momento in cui Cooper e Truman si precipitano a soccorrerlo, a Leland torna il ricordo delle proprie azioni, e, ormai in punto di morte, si pente ed afferma di vedere la figlia. Comunque, come rilevano Cooper e gli altri, se davvero BOB ha abbandonato il corpo di Leland, il suo spirito dev’essere ora libero di vagare fra i boschi di Twin Peaks.

Concluse le indagini, Cooper sarebbe ormai pronto a lasciare Twin Peaks, ma, a causa dei suoi metodi sfociati nella fuga del criminale Jean Renault, si ritrova accusato di traffico di stupefacenti, ed è temporaneamente sospeso dall’FBI. Renault vuole vendicarsi di Cooper, ritenendolo responsabile della morte dei suoi fratelli Bernard e Jacques Renault, entrambi morti dopo che l’agente dell’FBI aveva scoperto il loro coinvolgimento nel traffico di droga della cittadina.

Dopo la morte di Jean Renault nel corso di una sparatoria con la polizia, e il completo scagionamento di Cooper, il suo primo collega e mentore nell’FBI Windom Earle giunge a Twin Peaks per giocare una mortale partita a scacchi col nostro agente, in cui ogni pezzo di Cooper da lui catturato corrisponde a un nuovo omicidio. Come Cooper racconta a Truman, durante gli ultimi anni nell’FBI accanto a Earle, Cooper aveva avuto una relazione con la moglie del collega, Caroline Powell Earle, mentre la donna era sotto la sua protezione come testimone di un reato federale. Venutolo a sapere, Earle era impazzito e aveva ucciso Caroline, cercando poi di sventrare Cooper con un coltello; era stato perciò rinchiuso in un ospedale psichiatrico. Dopo essere riuscito a evadere e a raggiungere Twin Peaks, Earle si nasconde nei boschi da cui può continuare a progettare la propria vendetta.

Mentre tutto ciò accade, Cooper continua
a investigare sulle origini e sui movimenti di BOB, e impara molto circa i misteri dei boschi che circondano Twin Peaks. È qui che apprende dal maggiore Garland Briggs, ufficiale dell’aviazione che si occupa di ufologia, dell’esistenza della Loggia Bianca e della Loggia Nera, due luoghi extradimensionali i cui punti d’accesso sono nascosti da qualche parte fra i boschi, abitati da spiriti che si affacciano nei sogni e nelle visioni di Cooper (nella prima abiterebbero spiriti buoni, nella seconda spiriti maligni). Cooper inoltre si innamora di una ragazza appena giunta in città, parente di Norma Jennings, Annie Blackburn.

Il giorno prima dello svolgersi del concorso di Miss Twin Peaks,
Cooper si rende conto che l’obiettivo di Windom Earle fin dal suo arrivo a Twin Peaks era di trovare la Loggia Nera, per appropriarsi del suo potere. Annie vince il titolo di Miss Twin Peaks, Windom Earle la rapisce e la usa per poter entrare nella Loggia Nera. Si viene a conoscenza del fatto che la Loggia Nera è il luogo stesso da cui provengono BOB, il Nano e il Gigante, e in cui è situata la stanza dai tendaggi rossi in cui si svolgeva il sogno di Cooper. Cooper segue Earle dentro la Loggia, e qui hanno luogo una serie di inquietanti incontri con doppelganger di personaggi morti, inclusi Caroline Earle e Leland Palmer.

Nel corso del viaggio di Cooper, Windom Earle gli propone di barattare la vita di Annie con la sua anima. Cooper accetta, ma appare Bob, che infuriato con Earle perché ha osato cercare di appropriarsi di un’anima, uccide il mentore di Cooper, e sembra lasciar andare l’agente dell’FBI. A questo punto Cooper cerca di scappare, ma non riesce a trovare l’uscita nell’assurda successione degli ambienti della Loggia Nera. In uno dei suoi tentativi di fuga, finisce con l’imbattersi nel proprio sorridente doppelgänger. Il doppelgänger lo insegue, mentre risuona in ogni angolo la terribile risata di BOB. Cooper viene raggiunto dal suo doppelgänger e iniziano a lottare. La scena si sposta sulla foresta, dove Truman e Andy trovano Cooper e Annie, in stato d’incoscienza, Cooper illeso, e Annie piena di sangue sul volto. Più tardi, Cooper si risveglia nella sua stanza al Great Northern Hotel, dove lo assistono Truman e il dottor Hayward. Chiede allora di lavarsi i denti in bagno. Chiusa la porta, Cooper sorride in modo inusuale e sinistro mentre svuota il tubetto di dentifricio nel lavandino. Quindi sbatte la testa violentemente contro lo specchio, e mentre il suo volto insanguinato si volge alla telecamera, ride sguaiatamente – riflesso nello specchio c’è il volto di BOB. Si può evincere che a uscire dalla Loggia Nera sia stato non Cooper, ma il suo doppelgänger, prendendone così il posto. Ma nessuno potrà mai dirlo con certezza, perché è qui che la serie si interrompe bruscamente con un cliffhanger.

tratto da http://it.wikipedia.org/

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