Hina. Its_antartide: Creatività e Sostenibilità per Cosplay perfetti!

Con estremo piacere oggi vi parliamo di un giovanissimo eppur già affermato talento marchigiano. Hina scopre il cosplay grazie ad un’amica del tempo, che la invita ad andare ad una fiera del fumetto e da lì scopre un “nuovo mondo”. Da brava amante degli anime e manga, sceglie anche il suo nome d’arte e sui social diventa Hina, da Hinata Hyuga di Naruto, personaggio che l’ha sempre affascinata per la sua forza. Post lockdown però sente la necessità di identificarsi diversamente sui social e la sua scelta ricade sulla parola Antartide, dall’omonima canzone dei Pinguini Tattici Nucleari, che ha dei versi che l’hanno colpita a livello personale. Oltre al cosplay, durante il covid e con tutti gli eventi in stand-by, Hina ha iniziato a dedicarsi alla creazione di accessori per capelli, con le nozioni apprese grazie al cosplay. E’ stata un’attività molto costruttiva!

Hina ha intrapreso questa passione nel 2010: in quel periodo non c’era la vasta gamma di materiali ad ora presenti sul mercato e tutti cercavano di arrangiarsi. Dunque anche Hina stessa realizza il suo primo accessorio per il suo primo cosplay con della carta stagnola e una scatola di scarpe! In 13 anni di cosplay, Hina crede di aver superato con tranquillità i 150 cosplay. La sua soffitta e i suoi armadi ne sanno qualcosa. Tra le sue tante creatività Hina ha due cosplay preferiti: Scarlet Witch nella versione tratta dalla serie Wandavision e Artoria Pendragon “Saber” dall’universo di Fate.

Hina si diletta nella creazione degli accessori per i suoi cosplay nella maggior parte dei casi. Per quanto riguarda invece cosplay sartoriali, armor e armi troppo complesse, decide di affidare il compito ai professionisti del settore. Secondo lei, non c’è nulla di male nel commissionare ad un artigiano un cosplay o parte di esso. Ama però il fattore second hand del cosplay: infatti la maggior parte dei suoi costumi sono di seconda mano o vengono da capi di seconda mano riadattati in cosplay. Partendo da una buona base, le piace sperimentare tecniche nuove durante la trasformazione di questi capi in cosplay.

Secondo la talentuosa cosplayer, non ci sono delle vere regole per diventare dei buoni cosplayer, l’importante è divertirsi in tutto ciò che si fa e puntare sempre al miglioramento personale. E pensa che non bisogna scoraggiarsi quando si sbaglia, in quanto secondo lei “sbagliare” e “imparare” vanno di pari passo. Ha una cosplayer del cuore, che segue sempre con moltissimo entusiasmo per i suoi contenuti: Calssara.

Hina pensa l’originalità fa parte del cosplay e ognuno può esprimerla come meglio crede. Quando una persona sceglie di fare un original, molto spesso crea una vera side story, un vissuto, un outifit che rispetta la sua personalità, quindi diventa un vero e proprio personaggio reale. Da poco si è approcciata ai cosplay original, ma ha indossato molto volentieri i panni della sua elfa Noré in eventi e shooting a tema.

Quando ha modo, Hina cerca di essere presente a più eventi possibili, in quanto per lei sono un “luogo sicuro” in cui può incontrare persone con lo stesso hobby e confrontarsi con tantissime realtà. Ama visitare le fiere locali per entrare meglio in contatto con la community della sua regione, le Marche. Per quanto riguarda gli eventi fieristici italiani, è molto affezionata al Lucca Comics e al Rimini Comics, che visita assiduamente dal 2011 e non ha mai saltato un’edizione. Recentemente, Huba è stata co-organizzatrice di un workshop sul riutilizzo di materiali e capi di abbigliamento attraverso il cosplay. Per lei è stata una bellissima esperienza, in quanto la sostenitilità è un concetto molto importante per lei e vorrebbe trasmetterlo anche nel suo hobby preferito. Ringrazia ancora Hisoka di Cosplay Tales per averla coinvolta e ringrazia gli amici di Appignavalon per la grandissima opportunità

Quando Hina ha decisso di intraprendere quest’arte “che si crea e si vive”, 13 anni fa, il cosplay era visto come un hobby strano e spesso e volentieri si veniva derisi da questo. Per questo motivo Hina ha sentito la necessità di definirsi con il nickname Hina sui social, abbandonando il suo nome reale in quanto è sempre stata derisa e presa in giro. Con il passare degli anni, tutto ciò che è legato al mondo Nerd è diventato più “commerciale”, non per forza in negativo e rendendo quindi il Cosplay un hobby più comune. Si sorprende sempre quando vede famiglie che accompagnano i propri figli in cosplay in fiera. Con i social, il cosplay è diventato un hobby più conosciuto e sicuramente più “capito” dagli occhi di tutti. Quindi la sua diffusione è assolutamente legata all’utilizzo sempre maggiore dei social network. Inoltre, con l’avvento dei social e la nascita del lavoro di Influencer, anche lavorare con il cosplay è possibile. Lei ad esempio collabora con molti negozi di lenti a contatto, sia italiani ed esteri e con uno negozio asiatico di Cosplay. Secondo lei è giusto provare a guadagnare con questa passione, dopotutto è diventato un lavoro come un altro.

D’altro canto, le è capitato soprattutto da adolescente. Come detto prima, il cosplay era un hobby che era visto con troppa diffidenza. Ha dovuto affrontare un bullismo vero e proprio a scuola. Nonostante tutto, non ha mai voluto lasciare questa passione, che con il tempo le ha portato tantissime soddisfazioni e grazie ad esso ha conosciuto persone molto importanti per lei.

Infine, Hina consiglia di non scoraggiarsi se un cosplay non viene come vorremmo e in primis divertirsi e di indossare sempre i panni dei propri personaggi preferiti.

Per approfondire il talento di Hina vi consigliamo di visitare il suo aggregatore di profili ufficiali all’indirizzo: campsite.bio/its_antartide.

La foto di copertina è di johnbrick_ph

Laura Ushio: la perseveranza come scintilla creativa

Laura, in arte ‘’Ushio’’ è una cosplayer siciliana che ha sempre amato il Cosplay fino a decidere, nel 2016, spinta del fratello nerd, di indossare anche lei un outfit  alla prima edizione del Palermo Comics Convention insieme ai suoi compagni. Il suo nickname deriva dal nome del personaggio ‘’Ushio Kofune’’ dell’anime ‘’summer time rendering’’ ed ha scelto di utilizzarlo perché ispirata dall’eroismo del personaggio e dalla sua perseveranza. Ha iniziato la sua passione con il personaggio di Harley Quinn, poi ha continuato portando vari cosplay, tra cui Mikasa di attack on titan, Yae miko e Raiden Shogun di genshin impact, Makima di chainsaw man, Dio Brando e Anasui di Jojo, Rem di Re:zero e Misa Amane di Death note.

Alcuni dei suoi cosplay sono fatti a mano, altri invece preferisce comprarli dato la complessità del personaggio, anche se comunque prova a fare del suo meglio sfidando le sue abilità creando lei gli accessori. Il cosplay a cui tiene di più è quello di Dio Brando, dato che è un personaggio dell’anime a cui è più legata sentimentalmente ed è stato realizzato da lei. Dio Brando è l’antagonista principale dell’anime ‘’Jojo’s bizarre adventure’’  e  punta a diventare un essere superiore. Il motivo per cui ha deciso di fare questo cosplay è per l’esagerazione del personaggio che l’autore gli ha voluto dare.

Spesso Laura cerca di partecipare alle fiere in Sicilia e alle grandi fiere di tutta Italia come il Lucca comics e il Romics e anche incontri organizzati da piccoli gruppi di cosplayer. Ancora non ha partecipato a nessun contest, però pensa di provarci almeno una volta per non perdersi questa esperienza.

Il mezzo più usato per promuovere i cosplay sono i social, da un punto di vista è positivo perché vi è un’innovazione, portando il cosplay anche al di fuori delle fiere ma dall’altro lato i cosplayer sono molto più esposti a commenti negativi. La cosa migliore da fare sarebbe ignorare i commenti negativi ed ascoltare invece quelli costruttivi e positivi, un’altra cosa da tenere in mente è che spesso i commenti negativi sono scritti da chi invidia il mondo del cosplay e ne vorrebbe fare parte.

Oltre al cosplay Ushio esprime la sua creatività attraverso il disegno e la musica. Nel tempo libero raffigura quello che le passa per la mente, progetti di cosplay, personaggi, piccole animazioni, paesaggi, animali. Anche la sua passione per la musica le stimola la creatività, suona qualche strumento ed ascolta qualsiasi genere le capiti sotto mano, dal metal al pop.

Lei considera il cosplay come un’espressione di se stessi, un modo per rendere il proprio sogno realtà, l’opportunità di diventare il proprio personaggio preferito, di divertirsi e di conoscere chi condivide la tua passione. Il miglior consiglio per le persone che vogliono intraprendere questo percorso è quello di perseverare e continuare nonostante le diverse difficoltà, come i pochi riscontri o le critiche negative. l’importante è divertirsi facendo ciò che ci piace e cercare di migliorare ogni giorno.

Vi consigliamo di approfondire il talento di Ushio sui social sui suoi canali ufficiali InstagramTiktok

Elisa Merchiori: creatività che trasmette passione!

Elisa Merchiori è una ragazza che si è cimentata nell’arte del cosplay dal 2022. Ha viaggiato per il mondo, ha vissuto sette anni a Madrid e uno a Londra per poi tornare in Italia e frequentare l’università DAMS a Torino. Studia inoltre recitazione e doppiaggio.  La passione per il cosplay è nata durante la quarantena dopo aver visto l’anime Fairytail, ma già da prima ha sempre amato travestirsi da personaggi di film/cartoni… Ha iniziato a farsi conoscere dopo aver aperto un profilo su TikTok “elimerch.cos”, e anche su Instagram “elisamerch” infatti secondo lei l’impatto che hanno avuto i social è senza dubbio importante, poichè è grazie ad essi se è riuscita a trasmettere la sua passione. Non sempre i social hanno avuto un impatto positivo, perché a volte non aiutano ad abbattere gli stereotipi, ma li alimentano. Elisa frequenta spesso fiere, come il Torino comics, il Milan games Week, Rimini Comix, Lucca Comics, Bergamo comics. La sua preferita fino ad oggi è stata il Rimini comics, ma è molto legata anche al Torino comics che frequenta tutti gli anni.

Fino ad oggi ha realizzato vari cosplay come di Fairytail: Erza, Lucy, Cana, Mirajane, Natsu; di One Piece: Nico Robin, Nami, Boa Hancock, Ace, Franky; di AOT: Mikasa, Ymir; della serie Arcane: Jinx, vi; Makima di Chainsaw man; Zero Two; Homura di Edens Zero; Jinx Star Guardian di LOL; Toga di MHA; Ban di SDS. Il cosplay alla quale è più legata è quello di Erza Scarlet della serie Fairytail, poiché oltre ad essere il primo cosplay che ha portato in fiera, è un personaggio nella quale si identifica e rivede. L’ha portato in varie versioni, come quella samurai, grandi giochi olimpici, maid e ora sta lavorando a un grande progetto che è l’armatura Ali d’argento. Lei spesso porta personaggi nella quale si rivede perché le viene più facile interpretarli.

Elisa non ha preferenze riguardo il comprare o cucire i vestiti, a volte li compra, sempre personalizzandoli, altre se li fa da sola, o si costruisce le armi. Secondo lei la parte importante non è tanto il cucirseli da soli, poiché ci vuole tempo e doti che non tutti hanno, ma è dare quel tocco di personalità che rende originale ogni cosplay. Lei si è ispirata a molti cosplayer come: Thechrissymourns, Halcybella, Littlejem4, Muatori e tanti altri che ammira e segue.

Secondo Elisa per diventare dei bravi cosplayer bisogna dedicare tempo ai vestiti, al trucco, bisogna osservare tanto gli altri, ma soprattutto provare e riprovare, solo con tanta dedizione e passione si può migliorare. Ultimamente si parla molto degli original, Elisa pensa che ognuno si debba esprimere nel modo più libero possibile, fare i cosplay è un arte e come tale non ci devono essere regole nella creatività, crede che ognuno sia libero di aggiungere dettagli o di astenersi a quelli del personaggio, e ancor più di inventarne uno da zero, che secondo lei è ancora più difficile rispetto l’immedesimarsi in uno che già esiste.

Secondo lei il cosplay negli ultimi anni non si è evoluto nel modo giusto, sta diventando una competizione tra cosplayer che invece che supportarsi spesso si fanno la guerra. Ad oggi si può parlare di un’industria del cosplay, poiché sempre più persone stanno entrando in questo mondo e di conseguenza ce ne sono sempre di più in commercio, con prezzi che stanno salendo alle stelle. Lei spera che in futuro il cosplayer verrà riconosciuto come un artista e che si potrà guadagnare con questa passione.

La sua vita privata e quella da cosplayer sono collegate, poiché tutta la sua famiglia e amici l’hanno fin da subito supportata in questa sua passione. A volte infatti si fa aiutare dai suoi genitori nella costruzione dei alcuni prop e cosplay.Lei fortunatamente non ha quasi mai avuto critiche riguardanti i suoi cosplay, ma crede che le persone che criticano spesso lo fanno semplicemente perché sono dietro uno schermo. Ognuno secondo lei deve fare il suo percorso, fare i propri errori e imparare da essi ma soprattutto imparare dagli altri. Elisa è riuscita ad unire la sua passione per la recitazione e la creatività per il make-up nell’interpretazione di personaggi di serie TV anime e videogiochi. È una ragazza molto creativa che fin da piccola ha sempre avuto molta inventiva e adorava creare e inventare cose sia manuali che a computer.

Secondo Elisa, il fenomeno Cosplay è ancora un tabù per molti e spesso viene visto come trasgressione; secondo la nostra creativa una forma libera di espressione, e per questo vuole abbattere gli stereotipi. È un’arte che mette insieme più doti, dal cucito, al trucco, all’interpretazione… E per questo deve essere riconosciuta come tale. Secondo Elisa nessuno smette mai di imparare, ciò che consiglia a chi vuole iniziare a fare cosplay è di divertirsi, perché il cosplay è divertimento e passione, non si deve vedere come una competizione, ma bisogna supportare e aiutare gli altri. Per quanto riguarda i costumi, crede che sia importante differenziarsi dagli altri e cercare di essere il più originali possibili, una cosa fondamentale è curare il make-up e i dettagli che sono ciò che fa davvero la differenza in un cosplay.

Per approfondire il talento di Elisa, vi invitiamo a seguirla sui suoi canali TikTok “elimerch.cos”, e su Instagram “elisamerch”.

Elisa Bonatti: maggiore è la sfida creativa, migliora sarà il risultato

Elisa Bonatti è una talentuosa cosplayer di 29 anni che porta avanti la sua grande passione da oltre un decennio. L’interesse per questo mondo meraviglioso c’è sempre stato, fin dalla prima volta che il padre la portò per la prima volta al Mantova Comics, quando era ancora una bambina. ma è solo molti anni dopo che realizza il suo primo cosplay: Hinata, dalla serie di Naruto.

Da quel momento ha realizzato altri personaggi, la maggior parte tratti da anime e videogiochi: Asuna da Sword art online, Ezio Auditore da Assassin’s creed, Athena de I cavalieri dello zodiaco, Belle de La bella e la bestia, Serenity da Sailor moon e Bakugo da My hero academia, tutti interamente realizzati a mano da lei. Infatti Elisa è una sarta professionista e grazie alla sua esperienza lavorativa ha affinato la sua capacità nel realizzare i costumi. Anche i vari accessori, se possibile, li realizza personalmente.

I dettagli sono molto importanti per rendere al meglio un personaggio e insieme all’interpretazione si entra nel personaggio per renderlo proprio e vivo. Maggiore è la sfida e più il risultato finale dà soddisfazione e per questo Elisa cura ogni aspetto del costume da realizzare: il progetto iniziale, la confezione sartoriale, la costruzione dei gadget e la cura dei dettagli.

Tra i vari personaggi, quello che interpreta con maggiore trasporto e quello a cui è maggiormente legata è Belle, il legame con questo personaggio risale all’infanzia e indossarne i panni è sempre un’esperienza emozionante. Ma la creatività non si ferma mai, anzi la lista dei prossimi progetti è lunga e tra non molto sfoggerà in fiera il suo ultimo progetto: Sindel da Mortal Kombat 11. Tra i costumi da realizzare in futuro c’è anche un original, ispirato al mondo di Dungeons & Dragons, a cui si è avvicinata di recente, e che si aggiunge alle molte passioni che Elisa coltiva, oltre al mondo dei manga, degli anime e dei videogiochi.

Secondo la giovane creativa, ciò che rende magico e unico il mondo del cosplay è proprio diventare un personaggio che si ammira, in cui ci si rispecchia o a cui si è affezionati e fare di un sogno la realtà. Proprio questa magia ha spinto amici e persino la sorella di Elisa a unirsi a lei in questo mondo accompagnandola in molti eventi, in particolare nel nord Italia: Novegro, Cartoomix, Rimini comics, Modena nerd e, come ritorno alle origini, il Mantova comics (o come si chiama nelle ultime edizioni, wonderfest). ma l’evento che più di tutti ha sempre attirato la sua attenzione è “il magico mondo del cosplay” a Parco giardino Sigurtà, dove non ci sono stand, ma solo cosplayer.

Grazie ai vari social network il mondo del cosplay ha avuto una crescita molto importante negli ultimi anni, infatti da attività di nicchia che svolgevano in pochi è diventata sempre più popolare, convincendo molti ad indossare costumi e a realizzarli. Questo ha portato però alcuni aspetti negativi, come le cattiverie e le critiche, sia da parte di chi non conosce questo mondo e non lo comprende, sia, purtroppo, da altri cosplayer. Non bisognerebbe mai dare ascolto alle malelingue ma accettare solo quelle critiche costruttive da parte di persone che vogliono dare consigli per migliorarsi. La comunità che si è creata grazie al cosplay è diventata enorme ed è l’aspetto più bello: persono diverse, che non si conoscono si ritrovano unite da un’unica grande passione, infatti le fiere sono diventate un punto di ritrovo, dove incontrarsi e conoscersi. Persino le persone che prendono parte a questi eventi, pur non indossando un costume, vengono coinvolti subito nella magia creata da queste persone meravigliosamente folli.

A chi volesse cominciare questa avventura, il consiglio è quello di non scoraggiarsi alle prime difficoltà che si possono incontrare, e se possibile, iniziare questa avventura con un amico, dato che la timidezza può essere uno scalino un po’ alto da affrontare, avere qualcuno al proprio fianco e spronarsi a vicenda è un ottimo modo per superare quello scalino, tutto il resto arriva quasi da se. Passate le prime preoccupazioni rimane il divertimento e la soddisfazione per ogni persona che chiede: “posso farti una foto?”.

Per esplorare al meglio il talento di Elisa, vi invitiamo a visitare il suo profilo instagram ufficiale all’indirizzo: instagram.com/elisa.bonatti.73.

Suika Tsukiyo: oltre 100 cosplay per una passione eccezionale

Suika Tsukiyo è una talentuosa cosplayer italiana, attiva e conosciuta principalmente nel triveneto. Il suo nickname nasce dall’unione di due parole giapponesi: suika significa “anguria”, il suo frutto preferito, ma è anche un riferimento alla Suigetsu-Karin, ship non-canon dell’universo di Naruto a lei molto cara. Tsukiyo, “illuminato dalla luna”, è invece un riferimento all’omonimo topino tratto dall’anime No.6, di cui è stata fan da ragazzina.

Suika inizia il suo percorso nel mondo del cosplay in occasione del Lucca Comix 2010, decidendo di indossare per la prima volta i panni di Xion, protagonista femminile di uno dei suoi primi videogiochi preferiti, Kingdom Hearts 358/2 Days. Da sempre appassionata di anime e videogames, nella sua carriera di cosplayer Suika ha interpretato più di cento personaggi. Solitamente, i soggetti che sceglie appartengono ai suoi fandom preferiti – League of Legends, Genshin Impact, il già citato Kingdom Hearts e Tales of – e spesso hanno anche un carattere e una personalità anche molto diversi tra loro, che le permettono, quindi, di mettersi alla prova nel campo della rappresentazione.

Tra i suoi cosplay più famosi citiamo Lux, Rell e Zeri, tutte e tre appartenenti all’universo di League of Legends. È  proprio grazie a Lux che è stata invitata allo stand Riot ufficiale al Lucca Comix 2022: un’esperienza che per lei è stata tanto gratificante quanto preziosa, sia in termini di crescita personale che di cosplayer.Il cosplay a cui Suika è più legata, invece, è quello di Rell nella sua versione di “guardiana stellare”. In particolare, è stata la prima cosplayer al mondo a realizzare questo personaggio completo anche del suo cavallo: alto 1,55 m e lungo 2,30 m, è stata una vera sfida progettarlo in modo tale che fosse anche cavalcabile.

Per completare i propri costumi, le piace cimentarsi nella realizzazione di prop e accessori in foam. Si ispira a cosplayer e content creator italiane come Vibing Laura, Miss Kuruta, Meru Riri e Alis_cos: quattro eccellenze italiane che stima molto per la loro abilità nel creare sia vestiti sartoriali che complessi prop di scena. Per Suika, il modo migliore per diventare bravi cosplayer è chiedere aiuto agli altri, specialmente se sono più bravi o più esperti in qualcosa. Nella community italiana si possono trovare persone molto talentuose e disponibili a offrire consigli, per questo è relativamente accessibile cercare risposte, sia tra i cosplayer che si ammirano di più, sia attraverso i tutorial che si trovano su Instagram o YouTube.

Per essere cosplayer bisogna anche dare spazio alla creatività e ingegnarsi per trovare soluzioni! È fondamentale mettersi alla prova e uscire dalla propria comfort zone: per iniziare ad arricchire il proprio cosplay, si può partire modificando i costumi già pronti, che si possono facilmente acquistare in siti specializzati. Un’altra cosa che fa la differenza e che rende un cosplay ben riuscito è l’interpretazione: è necessario studiare a fondo tutto ciò che caratterizza il personaggio in questione. Dal trucco alle sue pose più iconiche, è buona norma provare tutto più volte prima di presentarsi in fiera o ad un set fotografico!

Alle persone più giovani consiglia di non scoraggiarsi qualora dovessero arrivare delle critiche ai loro primi coplay: se sono costruttive, anzi, ben venga, perché aiutano a crescere più velocemente. Il cosplay, però, dovrebbe essere soprattutto divertimento, per cui non permettete a nessuno di dirvi che non siete abbastanza alti o magri per poter interpretare un personaggio: ognuno ha il diritto di divertirsi e di considerare questo hobby un posto sicuro in cui trovare rifugio dalla quotidianità.

Il cosplay ha dato a Suika la possibilità di entrare a far parte di una grande community e stringere legami più profondi con vecchie e nuove amicizie. Che sia in fiera, in un gruppo Telegram o con un post su Instagram, poter condividere la propria passione con altri fan è forse la gioia più grande di questo amore personale che dura da più di 10 anni.

Per approfondire il talento di questa grandissima cosplayer vi consigliamo di visitare il suo profilo ufficiale all’indrizzo: instagram.com/suika_tsukiyo.

Setsuna Naruga: Il cosplay è un momento di libertà!

Setsuna Naruga (せつな ナルガ) è il nome d’arte di una talentuosa creativa nata in Polonia il 19 dicembre 1997 che da bambina si è trasferita in Italia. Sin da tenera età viene avvicinata al mondo dei videogiochi dal fratello maggiore ed in età adulta studia diventando Game Designer.  La madre invece la avvicina al mondo degli anime e da quì viene la sua passione per il Giappone ed ogni sua sfaccettatura. La creatività di Setsuna non si esprime soltanto col mondo del cosplay e del design. Oltre a ciò è appassionata all’arte dello SHIBARI(縛り) >antica forma di bondage giapponese< tanto che ha deciso di unirlo con il cosplay e grazie ai social può condividere tutto ciò con i suoi follower.

Setsuna ha scelto questo nickname poichè in base ai kanji con i quali è scritto assume significati diversi,ma quelli che hanno colpito di più la cosplayer sono “Momento” e “Libertà”,in quanto considera il cosplay esattamente questo: il suo momento di libertà. Ad influenzarla per questo nome ci furono anche: la sua Pretty Cure preferita (Cure Passion) ed il protagonista di Angel Sanctuary (uno dei suoi manga preferiti).

Nel 2016 decide di portare in fiera il suo primo cosplay:la versione femminile di Shizuo Heiwajima da Durarara e da quì si appassionerà follemente di questo mondo. Fino ad oggi,Setsuna ha realizzato diversi cosplay che definisce essa stessa “pochi ma buoni”;difatti studia il personaggio nei minimi dettagli e spesso le richiede mesi. Ella è legata profondamente ad ogni cosplay che ha ultimato,ma HARU di BEASTARS è quello che la lega ad uno dei suoi ricordi più belli.

Per quanto riguarda costumi ed accessori,preferisce rivolgersi a sarti,prop maker e wig maker sia per mancanza di competenze (e tempo) sia perchè ama sostenere agli artisti e per ottenere il miglior risultato possibile. Da sempre Setsuna trae ispirazione ed esempio dalla unica ed inimitabile Yuriko Tiger,la sua musa ispiratrice e colei che è riuscita a darle coraggio per iniziare a fare cosplay. La ragazza racconta che per diventare bravi cosplayer bisogna giovare di passione e divertimento ma soprattutto non abbatersi alla prima critica e fregarsene del giudizio altrui.

Nell’ultimo periodo,ad essere spesso oggetto di discussione, sono proprio i cosplay degli Original Character,detti semplicemente OC. Secondo Setsuna essi non snaturano il cosplay come secondo alcuni perchè la parola stessa “Cosplay” esprime un concetto di libertà,ovvero quello di “giocare in costume”.

Negli ultimi anni,come dice la cosplayer,con la diffusione di internet e dei social media,il cosplay ha avuto possibilità di estendersi per tutto il globo e creare in ogni luogo quella magia,quell attimo di vivere ed esprimere il proprio essere mostrandosi al Mondo. A tutti coloro che vorrebbero intraprendere un viaggio nel cosplay,Setsuna coniglia di scegliere un personaggio (anime,film,videogame,ecc..) con il quale ci sentiamo in particolare sintonia, dare il massimo e divertirsi:

“Il cosplay e’ il tuo momento di libertà assoluta, siate ciò e chi vogliate essere perché’ la vostra felicità viene prima di tutto!” 

Per approfondire il talento di Setsuna vi invitiamo a visitare i suoi profili ufficiali: Instagram, Twitter, TikTok e Ko-fi.

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Chiamatela Sae … e scoprirete un talento eccezionale

Sae, diminutivo di Saehara, nome scelto da una storia breve che, la talentuosa creativa protagonista di questo speciale, scrisse a soli 12 anni, ha sempre adorato il mondo del cosplay, del teatro e della recitazione. La passione nacque attorno ai 14 anni, quando per la prima volta incontrò qualcuno già dedito a questo tipo di passione. Insieme, le due andarono alla prima fiera di Sae, già in cosplay, con pezzi un po’ arrabattati da una parte e dall’altra, coi personaggi di Liz e Patty di Soul Eater, due sorelle che si trasformano in pistole.

La lista dei personaggi realizzati finora in ordine cronologico è mastodontica: Elisabeth “Liz” Thompson da Soul Eater, Grell Sutcliffe da Kuroshitsuji, Lady Isabel da i Cavalieri dello Zodiaco (3 versioni), Edward Elric da FullMetal Alchemist, “Loki” Leo da Fairy Tail, Titus Alexius da Magi, Ranma Saotome da Ranma ½ (3 versioni), Harlequim “King” da Nanatsu no Taizai, Elaine da Nanatsu no Taizai (2 versioni), Kokkuri-San da Gugure Kokkuri-san, Sasha da i Cavalieri dello Zodiaco, Macrofago da Cells at Work, Lust da FullMetal Alchemist!

Il cosplay a quale è più legata è quello di Grell Sutcliffe, avendo anche rifatto tutto il vestito due volte quando non era più soddisfatta di uno dei suoi primi lavori. In paricolare è fiera della sua motosega creata solo con l’aiuto dei genitori, con la lama sostituibile e che fa anche da borsa.

Sae in generale preferisce creare tutte le parti con le sue mani, in particolare la parte sartoriale su cui si è concentrata particolarmente. La sua regola base è: se lo puoi fare tu, fallo tu. Ovviamente ci sono delle cose che non è in grado di creare o costruire da sola, in quel caso preferisce chiedere aiuto agli amici sul loro metodo. Al momento Sae sta lavorando sulle sue capacità di acconciare parrucche con l’aiuto di Astrid, un suo amico esperto in questo e che prende commissioni per parrucche cosplay.

Essere un bravo cosplayer secondo Sae è una questione prevalentemente di impegno. Non ci sono delle vere regole da seguire per forza, se non quelle auto-imposte, e il risultato del cosplay è relativamente indifferente. Se una persona ci mette amore e impegno nel creare un vestito, non importa se è un original, una versione di una fanart o l’orginale, se il cosplay è curato e fatto con passione si vede. Se poi il colore della spilla destra è sbagliato nessun problema, ci sarà tempo per migliorarsi!

Sae prende parte a vari eventi prevalentemente nel Nord Italia, con una predilezione particolare per le due versioni del Festival del Fumetto a Novegro, in quanto secondo lei hanno un migliore equilibrio tra la parte fotografica nel giardino e la parte di bancarelle e gadget.

Negli ultimi anni il modo di fare cosplay di Sae si è evoluto da quello iniziale. All’inizio della sua esperienza era molto pignola nella precisione che il vestito doveva avere, ogni cosa doveva essere esattamente identica all’anime/manga originale. Essendo però gli anime dei disegni molto semplici con dei colori fondamentalemnte uniformi, che creavano così dei vestiti semplici di cotone in tinta unita, il modo di fare di cosplay di Sae si è modificato in questo senso: da lontano il cosplay deve comunque essere paro paro al disegno originale, con le stesse tonalità di colore e la stessa forma, ma da vicino si possono notare dei dettagli impreziositi, come un leggero damascato della stoffa, qualche decoro aggiuntivo, pizzo sui bordi o decori vari.Inoltre Sae non disdegna nemmeno l’interno del vestito stesso. Se è possibile che si veda quel dettaglio, quel dettaglio deve essere corretto e non abbozzato, anche fosse la fodera, la suola delle scarpe o il bordo delle mutande.

Ci confida Sae

“Ho trovato nel mondo del cosplay il mio mondo… molte delle persone che ho conosciuto e con cui sono amica ne fanno parte o ne hanno fatto parte, mi trovo fondamentalmente bene con chiunque incontri in fiera”.

Sae vuole poi fare un esempio particolare, che le ha scaldato il cuore, dell’amicizia che si può sviluppare tra sconosciuti in fiera del fumetto. A una delle prime Lucca a cui è andata a un certo punto si è allontanata dal gruppo di amici per trovare una persona. Purtroppo in poco tempo il telefono le si è spento completamente e non aveva più modo di comunicare con nessuno non ricordandosi nessun numero di telefono delle persone presenti. Quindi, in preda alla disperazione, vede due ragazze che passavano di lì in quel momento, una delle quali con un cosplay di un personaggio dello stesso anime (Loki e Lluvia di Fairy Tail) e decide di chiedere in prestito il cellulare. Quelle due ragazze restarono con lei per tutto il tempo necessario a ritrovare qualcuno del gruppo, un tempo calcolabile in ore.

“Sono felice di far parte di questa community” 

Per chi inizia a fare cosplay Sae ha qualche consiglio da condividere.

– Primo: non preoccuparsi. Come già detto, un cosplay fatto con amore si riconosce. Porta solo personaggi che vuoi portare, personaggi che ami, e costruisci il cosplay con le tue capacità impegnandoti al massimo delle tue possibilità.
– Secondo: ignora i giudizi degli altri. Se anche il tuo cosplay non piace al tuo amico, a un fotografo o a uno s****zo che passa per caso, fregatene. Se piace a te, se ti fa sentire bene, va bene!
– Terzo: non avere paura del trucco. Il trucco viene alle volte mal considerato da alcuni cosplayer. Non fatelo. Ricordate che state interpretando qualcuno con il volto diverso dal vostro, il semplice contrasto tra la parrucca, magari di colori poco naturali e con pettinature alquanto strane, e una normale faccia umana può rovinare il vostro lavoro.
– Quarto: chiedete aiuto. Nessuno sa fare tutto da solo, ed è normale! Chiedete aiuto alle persone attorno a voi, usufruite di parrucchieri, sarti, falegnami e elettricisti. Nessuno si aspetta che ogni dettaglio sia fatto dalla persona stessa e che abbia imparato per illuminazione divina. Chiedere aiuto è lecito!
– Quinto: divertitevi. Altrimenti non serve a niente. Il cosplay è un’arte e come tale non può e non deve annoiare.

Per approfindire lo straordinario talento di Sae vi invitiamo a visitare i suoi profili ufficiale Instagram e Facebook.

Chi è Chiaralu in arte Lu-Lucifer cosplay?

Lu-lucifer è una ragazza ligure appassionata di anime e manga che ha iniziato a fare cosplay nel 2012 . Ha sempre avuto la passione per i travestimenti e le maschere e grazie a sua nonna che gli ha passato la passione per il cucito , ha iniziato anche a crearsi i suoi primi cosplay da sola. Fin da subito ha mostrato una passione per creare grandi prop quali armi e armature , successivamente si avvicinerà anche al mondo del makeup e del fantasy creando quindi vari OC (original characters).

La sua passione ha contagiato anche i suoi genitori che a volte la seguono in cosplay di gruppo o eventi steampunk. Ha partecipato a diversi cosplay contest in fiere liguri e non e fatto da giurata a diversi eventi. Attualmente organizza eventi fotografici per cosplayer e gestisce la zona cosplay del “Genova Comcs & Games”. Inoltre sul su profilo instagram gestisce una rubrica “cosplay 101” con consigli sul mondo cosplay per principianti e non .

Per conoscere la creatività di Chiaralu vi invitiamo a visitare i profili TikTokInstagram.

Sofia Nymphsblood: dal gioco la scintilla creativa

Dietro le lettere ”nymphsblood” si nasconde Sofia, una cosplayer romana di 23 anni. Studentessa di psicologia, fin dalla tenera età è sempre stata una persona molto riflessiva e per questo ha sempre avuto bisogno di manifestare le proprie emozioni attraverso la creatività. Ama qualsiasi tipo d’arte, e nonostante la sua introversione, quando sta in compagnia si trasforma e diventa una persona molto solare. Sin da piccola si cimentava pomeriggi interi a giocare con il makeup, poichè purtroppo veniva spesso bullizzata dai suoi compagni di scuola per il suo aspetto.

Il makeup era per lei un modo per cambiare, essere diversa dalla Sofia che doveva subire angherie ogni giorno, ed anche per queste ragioni naque la passione per il cosplay. Quando a 15 anni, attraverso consigli di amici iniziò a guardare intensamente anime (nonostante già ne guardasse a bizzeffe in tv da piccolina) le si aprì un mondo. La voglia di essere come i personaggi che amava tanto era diventata incontenibile, e così ha iniziato a dare sfogo alla sua creatività. Adesso Sofia è una giovane donna ma non è tanto diversa da quella bambina che si mascherava per vedersi in modo differente.

Nymphsblood è il terzo di una serie di nickname scelti da Sofia ma sicuramente quello definitivo: é un nome molto rappresentativo della vita personale della giovane ragazza romana, a cui lei è molto legata. ”Sangue di ninfa”, una caratteristica delle ninfe è la loro innocenza, la loro inconsapevolezza riguardo il potere che hanno sugli altri; infatti sono note per la loro bellezza e diverse figure mitologiche le desiderano ossessivamente e fanno di tutto per possederle. Mi piacerebbe rievocare l’immagine delle Ninfe che, mentre innocentemente fanno un bagno nel lago vengono spiate da un Satiro; loro non sono minimamente coscienti dell’effetto che la loro vista ha sul fauno, eppure lui è totalmente rapito e prova ad avvicinarle. Quest’immagine rappresenta un po’ la vita della giovane Sofia che, a causa degli anni di bullismo ancora oggi non riesce ad acquisire consapevolezza dell’effetto (opposto a quello di quegli anni bui) che ha sulle persone. Una ninfa che ancora oggi ”sanguina”.

Il primo cosplay Nymphsblood lo realizzò a 15 anni, una versione femminile del noto protagonista di Tokyo Ghoul: Kaneki Ken. Fu anche il primo abito che cucì lei stessa insieme all’aiuto della dolce nonna, sempre disposta ad aiutarla anche in queste cose per lei ovviamente stravaganti. La scelta ricadde proprio su Kaneki in quanto Sofia si rivedeva molto in lui, un personaggio a metà tra due mondi, gli umani ed i ghoul, senza però appartenere a nessuno dei due. Senza un vero luogo d’appartenenza, kaneki non era ”nè carne nè pesce” come si suol dire, e così si è sempre sentita la giovane ragazza: sola tra le persone, senza un mondo a cui appartenere.

Nonostante la grande quantità di cosplay realizzati negli anni, Nymphsblood è molto legata ad un cosplay recentissimo, ovvero Boa Hancock. Hancock è la definizione di bellezza, in One Piece è considerata ”la donna più bella dei 7 mari”, ed è sempre stata tutto ciò che una bambina presa in giro per il proprio aspetto avrebbe voluto essere. Oltre ad essere bella, Hancock è anche fortissima, Imperatrice dell’isola di Amazon Lily e Capitano delle Piratesse Kuja. Una donna che, nonostante il suo passato di sofferenza si è fatta strada contando sulle sue forze fino a diventare una delle donne più potenti in assoluto. Sicuramente una figura da cui prendere esempio.

Il cosplay è un insieme complesso, secondo Nymphsblood: un bel vestito cucito a mano senza un makeup che valorizzi il tutto non rende quanto invece renderebbe un cosplay comprato con un makeup meraviglioso. Sofia ama preparare i prop da sola in quanto è un modo in più per sfogare la propria creatività, soprattutto per progetti particolari. Cucire richiede tanto tempo che la cosplayer romana tra l’università e la musica (è infatti una cantante e pianista) non ha a disposizione.

Sofia ci ha confidato:

”Per diventare dei bravi cosplayer ci vuole tanto amore … soffrendo di depressione c’è stato un periodo in cui fare cosplay era diventato quasi un obbligo, non mi rendeva più felice e lo facevo solo per aggiornare ogni tanto il mio profilo. I miei lavori ovviamente ne hanno risentito tanto, almeno ai miei occhi era chiaro che mancasse qualcosa, mi sembrava come se in ogni foto i miei occhi trasmettessero un po’ un senso di ”vuoto” ”.

Nonostante questo la giovane ragazza non si è buttata giù, ma anzi, dopo aver partecipato a delle fiere le è tornata la voglia e l’amore per il cosplay. Ora lo fa appena ha un momento libero, e si sente felice. La priorità è se stessa, i suoi lavori devono piacere in primis a lei altrimenti non si sente a proprio agio a mostrarli a tutti. Potrà sembrare banale ma, la cosplayer ha tolto diversi post nonostante ci fosse stato un ottimo feedback proprio perchè non riusciva a non vedere quel ”vuoto” negli occhi. Questo aiuta molto anche ad accettare le critiche; se un lavoro piace all’autore in primis le critiche non riescono a scalfire il senso di soddisfazione ed amore che il content creator prova nei confronti della sua opera. Paradossalmente, pur essendo una perfezionista è proprio l’amore per sè stessa e per i propri lavori che permette a Nymphsblood di non alterare il proprio umore a causa di eventuali critiche.

Nymphsblood ha voluto specificare:

”Il senso del cosplay è divertirsi! Essere felici interpretando un qualsiasi personaggio e piacersi anche vedendosi in modo diverso”.

Secondo lei infatti gli o.c sono cosplay validi quanto i personaggi non originali, in quanto l’unica cosa importante sarebbe la felicità che indossare un determinato costume e vedersi in un modo differente suscita nelle persone.

”Il cosplay non è una competizione, non deve separare ma unire”.

Per ora la l’evento preferito di Nymphsblood è il Lucca comics. Ha partecipato la prima volta alla scorsa edizione ed è stato ”magico”.

”Ho stretto tante nuove amicizie e conosciuto tante persone, è stato bellissimo poter condividere la mia passione con così tanta gente!”.

Infatti a detta sua è uno degli eventi più divertenti al quale abbia mai partecipato. A rendere il tutto stupendo è il clima di accettazione ed inclusione che si è creato quando lei ne ha preso parte lo scorso Ottobre. ”Quei ricordi rimarranno sempre nel mio cuore.”

Come detto in precedenza Nymphsblood è una cantante, le piace molto unire la musica al cosplay cantando canzoni legate ai personaggi che interpreta (magari proprio indossando il loro cosplay). I videogiochi e gli anime sono uno spunto musicale essenziale per la sua formazione, infatti la maggior parte dei brani che studia derivano proprio da questi. Questa passione le ha anche permesso di studiare la tecnica di musica totalmente diversa da quella europea, con melodie affascinanti quanto complicate. Anche i suoi studi musicali quindi hanno tratto grande beneficio dalla passione per il cosplay. Grazie al cosplay ha stretto tante nuove amicizie tra cui una spicca su tutte, quella con Tomie Monarca che ormai è diventata come una sorella per lei. Il cosplay è diventato ancora più divertente da quando lo fanno insieme e le ha aiutate a legare tanto; partecipano sempre insieme agli eventi facendo cosplay di gruppo. Sono diventate inseparabili sia in che out of cosplay.

”Tomie Monarca è una cosplayer meravigliosa, mette tanto amore in quello che fa e mi spinge sempre a dare il meglio di me stessa”.

Non trovi stressante a volte, o quanto meno ti è mai capitato, di imbatterti in persone che ti criticano per il modo in cui fai Cosplay magari prendendoti anche in giro?

Secondo Sofia, i social network e lo streaming hanno avuto un impatto fondamental’ nella diffusione del cosplay: queste piattaforme permettono di condividere la propria passione per i cosplay anche in assenza di eventi o fiere. Proprio durante la quarantena Sofia decise di aprire il suo profilo cosplay per ovviare alla mancanza di interazioni sociali legate a questa passione. ”Fare delle foto da condividere permette anche di revisionare e migliorare più volte il proprio lavoro, fino a raggiungere un livello soddisfacente” racconta la cosplayer appassionata anche di fotografia, che si diverte molto a sperimentare con nuovi sfondi o nuove idee per le proprie foto. Fare delle foto in cosplay la aiuta a sopportare giornate noiose o tristi. Pur barcamenandosi tra lo studio e gli altri impegni riesce sempre a lasciarsi uno spazio di tempo che dedica fare ciò che le piace e la fa stare bene.

”… è fondamentale per la salute mentale”.

Per scoprire l’immensa creatività di Sofia basta andare a visitare il suo profilo all’indirizzo: instagram.com/nymphsblood.

Eliza Miyamizu: la forza della creatività

La giovane è già grandiosa cosplayer Eliza Miyamizu, pseudonimo di Elisa Esposito considera quest’arte “che si crea e si vive” una delle sue più grandi passioni, un processo creativo che accompagna la sua quotidianità insieme al canto ed all’allenamento pesistico in palestra. Dedita a quest’arte oramai dal 2016 fonda il suo nickname fondendo due mondi agli antipodi, quali la storia della rivoluzione americana ed il mondo nipponico degli anime e dei manga. Eliza difatti si riferisce al personaggio storico di Elizabeth Schuyler, figlia del generale di guerra Philip Schuyler, mentre Miyamizu sta ad indicare il cognome di Mitsuha Miyamizu, personaggio protagonista del film d’animazione Your Name diretto da Mokoto Shinkai.

Nata a Livorno, Toscana il 24 aprile 2000, Elisa ha studiato all’università degli studi di Firenze e tutt’ora si diletta in alcuni lavori come addetta alle vendite e banconista. Ancor prima di perseguire il suo percorso di studi, nel 2016 cominciò ad appassionarsi al mondo nipponico e di tutto ciò che ne fa parte, entusiasmandosi parallelamente agli scritti fantasy di Tolkien e sviluppando un forte interesse per l’arte del cosplay. Ricorda ancora la prima fiera del fumetto a cui partecipò nelle vesti del suo primo cosplay ( Smack Genova, maggio 2016 ), e molto affetto risiede nei suoi ricordi riguardo tale evento. Da quel momento in poi il cosplay non ha più lasciato la sua vita, realizzando decine di lavori e partecipando ad ancor più fiere del fumetto.

Eliza racconta spesso come sia a suo agio in mezzo alla folla durante le manifestazioni, e di quanto le piaccia realizzare i cosplay dei personaggi a cui lei è più legata. Sicuramente ad oggi potremmo ricordare i suoi cosplay di Maki Zenin ( in tutte le versioni al momento pubblicate dall’autore ) , Nobara Kugisaki e Suguru Geto da Jujutsu Kaisen, Makima da Chainsaw man ed ancora Sailor Mars (Sailor Moon) e Kageyama Tobio (Haikyuu)

Eliza ha più volte confidato:

“ … non riesco mai a scegliere quale sia il mio cosplay preferito, dopotutto ogni personaggio lo interpreto per un valido motivo, che sia anche solo per un singolo tratto della personalità simile al mio, o perché resto colpita dalla sua storia.
Insomma, mi resta davvero difficile stipulare una classifica dei miei lavori”.

Non avendo mai avuto la possibilità di imparare a cucire, Eliza è solita acquistare o commissionare gli abiti che indossa, ma ci tiene a specificare che secondo lei:

“ …per essere un ottimo cosplayer non è necessario avere delle capacità specifiche. L’importante secondo me è saper interpretare al meglio il personaggio e sentirsi bene nel portarlo alle manifestazioni e perché no, persino durante le prove del trucco in casa”.

Afferma più volte nel corso della sua carriera che

“… ovviamente un bel cosplay risalta all’occhio, ma mai mi verrebbe in mente di sminuire qualcuno che si diverte nel fare ciò che fa, né nel cosplay, né nella vita di tutti i giorni “.

Ad influenzare Eliza nei suoi lavori sono stati sicuramente cosplayer d’oltre oceano, ma anche gli amici di cui si è circondata negli anni hanno avuto l’importante ruolo di suggestionare la sua crescita ed il suo stile, permettendole di sviluppare molte parti ed abilità un tempo sopite.

“ … il cosplay e le persone incontrate tramite quest’arte mi hanno salvata “

Commenta quando le viene chiesto cosa provi in relazione a quest’arte; ma dall’altro lato svela una doppia faccia di tale mondo, che sebbene possa apparire limpido e ceruleo, ben poco d’illibato si istaura tra le persone quando entrano in gioco invidie e malevolenze. Per fortuna Eliza non ha mai avuto grandi problemi a riguardo, sebbene si trovi spesso partecipe ad assistere da ente esterno ad alcune vicende riguardanti cosplayer e cosmaker.

Sempre più persone si avvicinano a tale mondo, e sebbene lei si definisca ‘entusiasta’ da questa ondata di interesse per il mondo orientale, a volte ha come la sensazione che si venga a formare una piramide sociale simile ad una lobby; ella però non viene toccata da tutto ciò definendosi ‘intangibile’ a riguardo. La talentuosa creativa ha riversato nell’arte del cosplay un modo singolare per testimoniare l’affetto per le sue più grandi passioni, e soprattutto la gratitudine di poterle condividere con le persone a cui vuole più bene.

Fortunatamente Eliza non ha mai avuto grandi problemi a partecipare alle più grandi manifestazioni sparse in giro per l’Italia, ma definisce l’avvento dei social media una vera grazia per i cosplayer. Li reputa infatti un mezzo di comunicazione eccellente, sia per restare in contatto con le persone che abitano lontano da lei ma che condividono le sue stesse passioni, sia per pubblicare i suoi lavori ed informare i suoi followers dei suoi miglioramenti e progetti.

Sebbene il cosplay ed il mondo nipponico sia un pensiero fisso nella mente di Eliza, non si fermano solo qua le sue passioni. Tra infiniti e pesanti allenamenti in palestra, e partite di pallavolo, Eliza non ha l’ardire di prendere un sospiro di sollievo dalla scellerata routine che sta vivendo da oramai anni. L’ozio infatti non fa affatto per lei, ed ogni singolo momento è sfruttabile per essere utile e produttiva, per se e per chi la circonda

Miyamizu con un sorriso sul volto ci confida anche un episodio avvenuto in fiera. Durante un photoset da lei organizzato per il gruppo cosplay di Genshin Impact (nel quale lei impersonava Mona), ad una sua carissima amica si ruppe la zip del cosplay di Barbara, e mentre cercava di sistemare il tutto la sua parrucca cominciò a cadere letteralmente a pezzi. Di fatti i due ponytail della parrucca di Mona avevano smesso di aderire alla retina, lasciando Eliza con uno ‘scalpo’ tra le mani e nula più. La scena viene descritta epicamente; due ragazze nel bel mezzo del Lucca Comics and Games 2021 che cercano di raccattare i pezzi dei cosplay altrui, ridendo e divertendosi come non mai, soggette alle occhiate sconvolte dei passanti, divertiti da tale sgangherato teatrino.

Proprio per questo, Eliza porta avanti il suo pensiero con ferma prontezza d’animo.

“… il cosplay può essere molte cose, ma se arrivati alla fine della giornata non tornereste indietro per ricominciare di nuovo da capo il tutto, non fa per voi. Ogni giornata deve concludersi con almeno una bella risata ed una manciata di ricordi da custodire gelosamente dentro al vostro cuore”.

Per approfondire lo straordinario talento di Eliza, vi invitiamo a visitare i suoi profili Instagram, TikTok, Facebook e Ko-fi.

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