Vidu: l’innovativo strumento AI per la creazione di video di alta qualità

L’azienda ShengShu-AI insieme all’Università Tsinghua hanno annunciato il lancio di Vidu, un innovativo strumento di intelligenza artificiale che consente di creare video ad alta qualità partendo da semplici descrizioni verbali. Questo nuovo modello cinese, si presenta come una valida alternativa al noto servizio Sora di OpenAI, anche se attualmente limitato a creare video di durata massima 16 secondi, rispetto ai 60 secondi offerti dal servizio statunitense. Nonostante la sua limitata durata, la qualità dei video prodotti da Vidu è eccezionale.

Il lancio di Vidu rappresenta una significativa evoluzione nel campo dell’IA generativa e dimostra il costante impegno della Cina nel colmare il divario con i principali attori internazionali dell’intelligenza artificiale. Questo strumento, sviluppato dalla start-up Shengshu Technology in collaborazione con l’Università Tsinghua di Pechino, promette di rivoluzionare il modo in cui vengono creati e condivisi i contenuti video.

Meet Vidu, A New Chinese Text to Video AI Model

La presentazione di Vidu al Forum Zhongguancun ha suscitato grande interesse e entusiasmo, con Zhu Jun, scienziato capo di Shengshu e vice preside dell’Istituto per l’IA di Tsinghua, che ha sottolineato le straordinarie capacità del modello nel simulare il mondo fisico e produrre video coerenti e realistici. Grazie a una combinazione di tecniche innovative, Vidu è in grado di interpretare e integrare elementi cinesi nelle sue creazioni, conferendo loro un tocco di autenticità e originalità.

Le clip dimostrative rilasciate da Shengdu mostrano la versatilità e l’eccellenza di Vidu, con scene dai dettagli vividi e realistici. Questo strumento promette di aprire nuove prospettive nel campo della creazione di contenuti video, offrendo possibilità creative illimitate agli utenti.

Nonostante il debutto di Vidu sia ancora nelle fasi iniziali e attualmente accessibile solo in versione beta tramite un numero di telefono cinese, le potenzialità di questo nuovo modello suscitano grandi aspettative e speranze per il futuro dell’IA generativa in Cina. Con Vidu, il Paese si pone come un importante attore nel panorama internazionale dell’intelligenza artificiale, pronta a sfidare i giganti del settore e a ridefinire i limiti della creatività digitale.

Come scrivere un romanzo di fantascienza grazie alle AI

Per scrivere un romanzo sci-fi coinvolgente è necessario avere creatività, pianificazione e ispirazione. Tuttavia, l’intelligenza artificiale può essere un prezioso alleato in questo processo, offrendo supporto nella generazione di idee, nella creazione di personaggi e nella costruzione di mondi fantastici. L’utilizzo dell’intelligenza artificiale per scrivere un romanzo fantasy può sembrare un concetto futuristico, ma in realtà è una realtà sempre più presente nella scrittura creativa. Con il passare del tempo, l’AI si è dimostrata un alleato versatile, in grado di affiancare gli scrittori nel processo creativo. Nonostante le possibili perplessità legate all’utilizzo dell’AI, è importante approfondire le sue funzionalità, specialmente quando si tratta di supportare azioni specifiche come la scrittura di un romanzo fantasy.

Ecco una guida dettagliata su come utilizzare l’AI per generare un romanzo di fantascienza da zero:

  1. Definizione della propria ambientazione sci-fi: Inizia creando il tuo mondo immaginario, utilizzando l’AI per generare nomi, descrizioni e dettagli unici.
  2. Sviluppo dei Personaggi: Crea personaggi memorabili con l’aiuto dell’AI per suggerirti tratti, background e motivazioni.
  3. Pianificazione della Trama: Decidi l’arco narrativo del romanzo, utilizzando l’AI per generare idee per eventi, conflitti e colpi di scena.
  4. Scrittura Creativa: Scrivi il romanzo con l’AI che ti fornisce suggerimenti per migliorare la prosa e rendere la narrazione coinvolgente.
  5. Editing e Revisione: L’AI può aiutarti a individuare errori grammaticali e stilistici, perfezionando il tuo testo.
  6. Pubblicazione e Promozione: Considera le opzioni di pubblicazione tradizionale o auto-pubblicazione e promuovi il tuo libro sui social media e blog.

È fondamentale distinguere gli strumenti AI che possono effettivamente supportare la scrittura di un romanzo sci-fi da quelli che potrebbero non essere adatti. La creazione di un libro richiede una profondità e coerenza narrativa specifica, e pertanto è importante scegliere gli strumenti giusti che garantiscano la qualità dei contenuti senza compromettere l’essenza della storia. Con una conoscenza approfondita delle funzionalità dell’AI e una selezione oculata degli strumenti, è possibile sfruttare al meglio il potenziale dell’intelligenza artificiale nella scrittura creativa.

Creare un Romanzo con ChatGPT

La diffusione dell’intelligenza artificiale (AI) oggi è palesemente ubiqua. Questa tecnologia, infatti, viene utilizzata in una vasta gamma di settori, tra cui l’editoria online e offline. Se sei interessato a sfruttarla per pubblicare libri e trarne dei profitti, sei nel posto giusto al momento giusto! In questo articolo illustrerò come utilizzare ChatGPT per scrivere un libro.Per ottenere risultati più accurati, è consigliabile valutare l’abbonamento Plus di ChatGPT. Questo ti permetterà di accedere al modello GPT-4, risposte più rapide e aggiornate grazie all’accesso a Internet. Tuttavia, ricorda che l’abbonamento non rimuove il limite di richieste orarie con il motore più avanzato.

Iniziamo con l’utilizzo della versione “base” di ChatGPT. Potresti chiedere al modello di generare un titolo e una trama per il tuo libro, fornendo dettagli su genere letterario, protagonisti e ambientazione. Inoltre, potresti creare un prompt per organizzare i capitoli del libro e scrivere il loro contenuto, specificando il titolo di ciascun capitolo e le caratteristiche desiderate.Per la prefazione, puoi utilizzare il materiale creato con ChatGPT per assicurarti che sia in linea con il contenuto effettivo del libro. Incollando l’intero contenuto dei capitoli generati nel prompt, potrai creare una prefazione coerente e accattivante.

Ricorda che ChatGPT potrebbe commettere errori, quindi è sempre consigliabile non affidargli completamente il compito di scrivere e revisionare il tuo libro. Tieni presente queste informazioni mentre utilizzi l’intelligenza artificiale come strumento di lavoro per la scrittura di libri.

Altri strumenti AI per creare il tuo romanzo!

Nel vasto panorama dei software basati sull’intelligenza artificiale per la scrittura, emerge la presenza di diverse piattaforme che offrono funzionalità uniche e specifiche. Una di queste è Rytr, un efficace strumento che va ben oltre il semplice controllo ortografico, supportando gli autori sin dalla fase iniziale della creazione del testo. Le sue funzionalità si concentrano principalmente sulla generazione di bozze iniziali, suggerendo trame e caratterizzazioni dei personaggi. Ciò che rende Rytr particolarmente utile è la sua capacità di adattarsi a vari stili e generi di scrittura, consentendo agli utenti di lavorare su diversi progetti contemporaneamente. Inoltre, è possibile personalizzare il sistema inserendo suggerimenti e preferenze personali, contribuendo così a guidare l’intelligenza artificiale nella direzione desiderata.

Altro strumento di rilevanza nel campo della scrittura supportata dall’intelligenza artificiale è Jasper AI. Questo software offre funzionalità avanzate per analizzare e migliorare la qualità della scrittura, identificando voci passive, parole ripetute e incoerenze temporali. Inoltre, Jasper AI fornisce suggerimenti in tempo reale, consentendo agli autori di apportare miglioramenti immediati al proprio testo.

Squibler è un altro strumento di scrittura basato sull’intelligenza artificiale che si distingue per la sua capacità di generare contenuti da zero, offrendo correzione grammaticale automatizzata e analisi stilistica. La piattaforma si concentra anche sulla descrizione delle scene, rendendo la narrazione avvincente e unica. Recentemente, sono state introdotte nuove funzionalità che consentono di generare immagini e illustrazioni direttamente all’interno dello strumento, offrendo agli autori un supporto completo nella creazione dei loro libri.

Oltre a questi, esistono altre piattaforme come Simplified, Sudowrite, Sassbook, Neuroflash, Writesonic, AI Dungeon e Shortly AI che offrono diverse funzionalità per supportare gli scrittori nel processo creativo. Sia che si tratti di generare contenuti coerenti, migliorare la struttura delle frasi o superare blocchi creativi, questi strumenti basati sull’intelligenza artificiale si pongono come validi alleati per tutti coloro che desiderano migliorare la qualità della propria scrittura e rendere il processo di creazione più efficiente e coinvolgente. In un panorama sempre più orientato all’utilizzo di tecnologie avanzate, l’intelligenza artificiale si candida come un prezioso supporto per gli autori in cerca di ispirazione e perfezione nella scrittura dei propri testi.

Chat GPT – L’inizio di una nuova era di Federico Morgantini

Un’intelligenza artificiale con cui colloquiare e scambiare vedute, ma anche uno strumento che promette di rivoluzionare e influenzare tutti gli ambiti della nostra esistenza. Questo è Chat GPT, il fenomeno che ci apre le porte di un nuovo paradigma in cui il nostro modo di interagire con la tecnologia e con il mondo non è più lo stesso. Proprio per queste ragioni è importante riuscire a conoscerlo, farsi un’idea. Il libro di Federico Morgantini, imprenditore, giornalista ed esperto di tecnologia, “Chat GPT – L’inizio di una nuova era”, rappresenta una bussola per orientarsi in questo nuovo universo tecnologico, per comprendere il fenomeno, analizzarlo ed elaborarlo, a partire dalle sue origini e fino ad arrivare agli ambiti di applicazione e alle questioni etiche. Dedicato al grande pubblico, l’obiettivo del libro è quello di permettere al lettore, anche non esperto, di non farsi trovare impreparati di fronte a questa rivoluzione.

Innanzitutto le presentazioni: cos’è e da dove viene ChatGPT.

ChatGPT è una straordinaria applicazione nell’ampio ambito dell’intelligenza artificiale, comunemente indicata con l’acronimo AI dalla sua forma inglese Artificial Intelligence, la scienza che ha rivoluzionato il mondo della tecnologia a partire dagli anni ‘50 e che si basa sull’apprendimento e l’elaborazione di informazioni da parte di sistemi informatici che simulano il cervello umano, chiamate reti neurali. Dai suoi albori, l’AI ha fatto passi da giganti e negli ultimi decenni si è sviluppato il Natural Language Processing, cioè la capacità dell’AI di comprendere e generare linguaggio umano. Una delle manifestazioni più affascinanti all’interno di questa branca è l’Intelligenza Artificiale Conversazionale, un vero e proprio ponte tra uomo e macchina, la cui applicazione più stupefacente è senz’altro ChatGPT.

OpenAI, l’underdog che ha rivoluzionato il mondo.

ChatGPT è il prodotto di punta di OpenAI, azienda nata nel 2015 e rimasta sconosciuta fino al 2022. Il suo statuto è sempre stato basato sulla volontà di garantire che l’AI potesse essere di beneficio per tutta l’umanità. Per questa ragione, OpenAI è nata come centro di ricerca non a scopo di lucro ed è diventata una società a scopo di lucro limitato solo nel 2019, annunciando pochi mesi dopo una partnership con Microsoft che ha velocizzato lo sviluppo di tecnologie AI su larga scala. Questa partnership, insieme ad altre avvenute negli anni successivi, ha permesso di evolvere i sistemi fino ad arrivare a ChatGPT, presentata il 30 novembre 2022.

Morgantini ha affermato:

“Il fatto che questa AI sia nell’ambito del linguaggio e del dialogo e cioè in una delle funzioni base dell’essere umano ha reso tutto più sconvolgente e di fatto è stato il modo in cui l’umanità ha preso realmente coscienza dell’intelligenza artificiale e della sua potenza”.

Ovviamente, OpenAI non si è fermata lì e ha già presentato un’evoluzione di ChatGPT, GPT-4, ancora più evoluta ed efficiente, per ora a pagamento.

Settori e applicazioni di ChatGPT.

Dopo che ChatGPT è stata presentata al mondo e percepita da tutti come una rivoluzione, ci si è posti il problema di cosa farne. La vera sfida per il futuro non riguarda solo l’implementazione delle applicazioni basate sui sistemi GPT (Generative Pre-trained Transformer) per aiutare il personale a fare meglio e più economicamente quello che già fa, ma è soprattutto inventare nuovi servizi e prodotti che non sarebbero possibili senza l’avvento di ChatGPT. “Quando è arrivata l’energia elettrica, all’inizio si è trasformato quello che esisteva, ad esempio il treno a vapore in treno elettrico. Ma il vero sviluppo è stato nell’inventare la radio, la televisione, i computer; tutte cose che non sarebbero potute esistere senza elettricità”, spiega Morgantini. Solo così ci avvieremo verso una fase espansiva dell’economia capace di rivoluzionare il mondo dei servizi come quello della formazione e della consulenza, ma anche ai sistemi produttivi. Interi settori saranno profondamente cambiati dall’utilizzo di questo sistema: dalla traduzione al supporto clienti, dalla medicina all’educazione e fino all’arte e al giornalismo. In tutti i casi, si avrà una riduzione dei costi e numerose nuove applicazioni.

Il nodo occupazionale e le questioni etiche.

Il mondo con ChatGPT, però, non è tutto rosa e fiori. Uno dei nodi fondamentali è proprio quello occupazionale, in particolare per quanto riguarda i “colletti bianchi”, cioè i lavoratori che svolgono mansioni intellettuali d’ufficio. ChatGPT, creando un paradigma tutto nuovo, ha messo in crisi anche un dogma occupazionale e cioè quello secondo cui le macchine sostituiranno gli uomini solo nel lavoro manuale. Con questa nuova tecnologia, infatti, sono proprio i lavoratori intellettuali a rischiare il posto, soprattutto se caratterizzato da processi standard e ripetitivi. Guardando al percorso avvenuto dopo altre grandi innovazioni tecnologiche, sembra che la strada preveda tre tappe. L’euforia iniziale, che porterà addirittura a un aumento dell’occupazione; il consolidamento dei sistemi GPT per cui le società assumeranno meno colletti bianchi e potrebbero iniziare a licenziare; infine, la fase espansiva, caratterizzata da una crescita dell’economia che porterà alla nascita di nuove società, nuovi prodotti e servizi (si pensi alla radio o al computer, figli dell’elettricità) e dunque anche alla nascita di nuove figure professionali. Ma quella occupazionale non è l’unico problema. C’è infatti, anche il pericolo dell’omogeneizzazione della conoscenza perché, se tutti attingiamo alle stesse fonti, corriamo il rischio di perdere punti di vista e prospettive. E c’è, poi, anche un problema etico: di chi è la responsabilità se ChatGPT dà una risposta errata? Infine, vi è il tema della privacy e della gestione dei dati degli utenti. Un discorso su cui l’UE è all’avanguardia e di cui si sta occupando con l’AI Act, un provvedimento con cui saranno regolamentati molti aspetti sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale.

Chat GPT: a che punto siamo.

Insomma, ChatGPT è entrato nelle nostre vite ma sono ancora tanti gli aspetti da affrontare e nonostante la grandezza di questa nuova tecnologia, non siamo ancora nello scenario in cui la macchina supera l’uomo, ma, scrive Morgantini, “uno in cui la loro collaborazione produce risultati straordinari. Così, il futuro apparterrà a coloro che sapranno utilizzare al meglio ChatGPT e le altre meraviglie dell’IA con la lucida consapevolezza che sono degli strumenti potentissimi, ma pur sempre degli strumenti”.

Federico Morgantini.

Imprenditore e giornalista, è nato a Livorno e cresciuto a Milano, dove si è laureato in ingegneria. Sin da metà degli anni novanta ha gestito attività digitali nel mondo dell’editoria. È giornalista di Forbes Italia, L’Espresso e DigiTech.News su temi tecnologici e finanziari. Nel 2022 ha costituito Morghy Digital, società che sviluppa soluzioni di intelligenza artificiale.

Wizards of the Coast ammette l’uso di intelligenza artificiale

La compagnia di giochi Wizards of the Coast, nota per il popolare gioco di carte collezionabili Magic: The Gathering, si è trovata al centro di una polemica dopo che alcuni fan hanno scoperto che alcune delle immagini promozionali pubblicate sui canali social media erano state generate parzialmente da intelligenza artificiale (IA).

La questione è emersa quando un utente di Reddit ha notato delle anomalie nelle immagini, come la presenza di elementi estranei al mondo di Magic, la scarsa qualità dei dettagli e la somiglianza con altre opere d’arte create da IA. L’utente ha condiviso le sue scoperte con la comunità di Magic, sollevando il sospetto che Wizards of the Coast avesse utilizzato un sistema di IA per creare le immagini in modo rapido ed economico, senza dare il giusto credito agli artisti umani che lavorano per il gioco.

Inizialmente, Wizards of the Coast ha respinto le accuse, sostenendo che le immagini erano state create da artisti professionisti e che non c’era alcun coinvolgimento di IA. Tuttavia, dopo ulteriori indagini e pressioni da parte dei fan, la compagnia ha ammesso di aver commesso un errore e ha fornito una spiegazione su cosa fosse realmente accaduto.

In un tweet pubblicato il 7 gennaio 2024, Wizards of the Coast ha rivelato che lo sfondo dell’immagine incriminata era stato ottenuto da un fornitore di terze parti, che aveva usato degli strumenti di IA per generarlo. La compagnia ha affermato che “sembra che alcuni componenti dell’intelligenza artificiale che ora fanno parte degli strumenti standard del settore come Photoshop si siano insinuati nella nostra divisione marketing”. Pertanto, l’idea è che sì, l’IA era stata utilizzata, ma non per l’intera immagine e non direttamente da Wizards of the Coast, ma dal fornitore a cui si erano appoggiati.

Wizards of the Coast ha poi pubblicato una dichiarazione più dettagliata sul proprio sito web, in cui ha chiarito la sua posizione sull’uso di IA nel processo creativo. La compagnia ha dichiarato che chiede agli artisti, scrittori e creativi che contribuiscono a Magic TCG di astenersi dall’utilizzare strumenti generativi basati su IA per creare i prodotti finali di Magic, come le carte, le illustrazioni, le storie e i personaggi. La compagnia ha sottolineato che vuole sostenere l’ingegno umano che è così importante per Magic e che apprezza il lavoro e la passione degli artisti che collaborano con loro.

Tuttavia, Wizards of the Coast ha anche ammesso di dover aggiornare il modo in cui lavora con i fornitori sulla creatività al di là dei loro prodotti, come le immagini di marketing che utilizza sui social media. La compagnia ha riconosciuto di aver fatto affidamento su un fornitore che usava degli strumenti di IA senza esserne a conoscenza e di aver mancato di verificare la qualità e l’originalità delle immagini prima di pubblicarle. La compagnia ha promesso di fare meglio in futuro e di assicurarsi che le immagini promozionali siano create da artisti umani o, se usano degli strumenti di IA, che siano chiaramente etichettate come tali.

Wizards of the Coast ha infine espresso il suo desiderio di capire meglio se e come l’IA viene utilizzata nel processo creativo e ha invitato la comunità di Magic a partecipare al dibattito. La compagnia ha dichiarato di credere che tutti traggano vantaggio da una maggiore trasparenza e da una migliore divulgazione e ha ribadito il suo obiettivo di stare sempre dalla parte dell’arte creata dall’uomo e degli artisti.

Intelligenza Artificiale: Come Trasformerà il Futuro dei Videogiochi?

I videogiochi sono una forma di intrattenimento e di espressione artistica che coinvolge milioni di persone in tutto il mondo. Tuttavia, i videogiochi non sono solo un prodotto della creatività umana, ma anche della tecnologia. In un mondo sempre più dominato dalle intelligenze artificiali (IA), anche il settore dei videogiochi sta subendo un’evoluzione senza precedenti, che potrebbe cambiare radicalmente il modo in cui i videogiochi vengono creati e giocati.

In questo articolo, esploreremo come funziona l’IA generativa, una delle tecnologie più innovative e promettenti nel campo dell’IA, e come potrebbe influenzare l’industria dei videogiochi in termini di sviluppo, gameplay e implicazioni etiche e creative.

Che cos’è l’IA generativa?

L’IA generativa è un tipo di intelligenza artificiale che imita il comportamento umano attraverso algoritmi complessi basati sulla statistica. A differenza delle IA tradizionali, che seguono regole e istruzioni prestabilite, le IA generative imparano da enormi dataset, producendo output che assomigliano a quelli creati da esseri umani, come testo, immagini, video e suoni.

Per fare questo, le IA generative utilizzano tecniche come le reti neurali, che sono modelli matematici che simulano il funzionamento dei neuroni del cervello umano, e il deep learning, che è un metodo di apprendimento automatico che consente alle reti neurali di apprendere da grandi quantità di dati.

Un esempio di IA generativa è GPT-3, un modello di linguaggio naturale che può generare testi coerenti e convincenti su qualsiasi argomento, basandosi su miliardi di parole provenienti da Internet. Un altro esempio è DALL-E, un modello che può generare immagini a partire da una descrizione testuale, combinando elementi in modi sorprendenti e creativi.

Tuttavia, è importante notare che le IA generative non possiedono una vera intelligenza e non “ragionano” in senso stretto, ma forniscono semplicemente gli output statistici più probabili agli input degli utenti. Inoltre, le IA generative possono essere soggette a errori, distorsioni e manipolazioni, a seconda della qualità e della provenienza dei dati da cui apprendono.

L’uso dell’IA nell’industria dei videogiochi

L’IA generativa ha il potenziale per aprire nuove frontiere nello sviluppo e nel gameplay dei videogiochi. Alcuni esempi dei potenziali utilizzi includono:

  • Localizzazione e doppiaggio: Le IA possono essere utilizzate per tradurre automaticamente i dialoghi e i testi dei videogiochi in diverse lingue, nonché per generare voci sintetiche per il doppiaggio, riducendo i costi e i tempi di localizzazione. Questo potrebbe consentire ai videogiochi di raggiungere un pubblico più ampio e diversificato, e di offrire un’esperienza più immersiva e personalizzata ai giocatori.
  • Creazione di contenuti: Le IA possono assistere i designer nella creazione di livelli, personaggi, oggetti e ambienti, accelerando il processo di sviluppo e offrendo ai creatori una maggiore flessibilità e controllo. Questo potrebbe consentire ai videogiochi di avere una maggiore varietà e qualità di contenuti, e di adattarsi alle esigenze e alle preferenze dei giocatori.
  • Personalizzazione dell’esperienza di gioco: Le IA possono analizzare i dati degli utenti per adattare il gameplay alle preferenze e allo stile di gioco di ogni singolo giocatore, offrendo esperienze su misura e mantenendo alto il livello di interesse e impegno. Questo potrebbe consentire ai videogiochi di offrire una maggiore sfida e soddisfazione ai giocatori, e di creare una relazione più profonda e duratura tra i giocatori e i videogiochi.
  • Avversari e compagni IA: Le IA possono essere utilizzate per creare avversari e compagni più realistici e imprevedibili, offrendo sfide e supporto dinamici e adattivi ai giocatori. Questo potrebbe consentire ai videogiochi di offrire una maggiore interazione e cooperazione tra i giocatori e i personaggi non giocanti, e di creare una narrazione più coinvolgente e credibile.
  • Contenuti generati proceduralmente: Le IA possono generare contenuti unici e personalizzati, come livelli, oggetti ed eventi, basandosi su algoritmi che combinano elementi di gioco in modo casuale o semi-casuale. Questo potrebbe consentire ai videogiochi di offrire una maggiore replay value e diversità di esperienze, e di sorprendere e stupire i giocatori con contenuti inaspettati e originali.

Implicazioni etiche e creative

Nonostante le potenziali opportunità offerte dall’IA generativa nell’industria dei videogiochi, ci sono anche preoccupazioni legittime riguardanti l’uso di tali tecnologie. Alcune di queste questioni includono:

  • Proprietà intellettuale e diritto d’autore: La creazione di contenuti tramite IA potrebbe sollevare questioni riguardanti la proprietà intellettuale e il diritto d’autore, poiché non è chiaro chi possieda i diritti sui contenuti generati dalle IA. Inoltre, le IA potrebbero copiare o plagiare contenuti esistenti, violando i diritti dei creatori originali.
  • Qualità e creatività: Sebbene le IA possano generare contenuti accettabili, potrebbero non essere in grado di eguagliare la qualità e l’originalità dei contenuti creati da esseri umani. Inoltre, le IA potrebbero limitare la creatività umana, sostituendo o influenzando i processi creativi dei designer e dei giocatori.
  • Trasparenza e consapevolezza: I giocatori dovrebbero essere informati sull’uso dell’IA nei videogiochi e su come questa possa influenzare la loro esperienza di gioco. Inoltre, i giocatori dovrebbero essere consapevoli dei rischi e delle responsabilità derivanti dall’interazione con le IA, come la dipendenza, la manipolazione o la perdita di identità.
  • Privacy e sicurezza: L’uso di IA per analizzare i dati degli utenti potrebbe sollevare questioni riguardanti la privacy e la sicurezza, poiché i dati personali potrebbero essere utilizzati per creare modelli comportamentali e profili degli utenti. Inoltre, i dati degli utenti potrebbero essere esposti a violazioni, furti o abusi da parte di terze parti.

Conclusione

L’intelligenza artificiale sta rapidamente diventando una parte essenziale dell’industria dei videogiochi, offrendo opportunità entusiasmanti per la creazione e il gameplay. Tuttavia, è importante affrontare le questioni etiche e creative che circondano l’uso dell’IA generativa, garantendo che i videogiochi rimangano una forma di intrattenimento e di espressione artistica che rispetti i diritti, i valori e le aspirazioni degli esseri umani.

Come le intelligenze artificiali stanno trasformando il mondo del fumetto

Il fumetto è un’arte antica e popolare, che ha saputo adattarsi ai cambiamenti tecnologici e culturali nel corso della sua storia. Oggi, però, il fumetto si trova di fronte a una sfida inedita: l’avvento delle intelligenze artificiali (AI), che promettono di trasformare radicalmente il modo di creare e fruire di questa forma d’arte.

L’uso di prompt testuali per la generazione di immagini

Uno degli strumenti più semplici e potenti che le AI offrono ai fumettisti è la possibilità di generare immagini a partire da prompt testuali. Questo significa che basta scrivere una breve descrizione di ciò che si vuole rappresentare, e l’AI si occupa di creare una immagine corrispondente, usando algoritmi di sintesi e apprendimento automatico.

Questo strumento ha aperto nuove possibilità creative, ma anche sollevato molte questioni etiche e sociali. Infatti, la generazione di immagini da prompt testuali ha dato il via a un gran dibattito sul tema della democratizzazione della creatività, con reazioni di pancia, polarizzazioni e dilemmi etici che non mancano di certo.

Alcuni vedono in questo strumento una minaccia per l’autenticità e l’originalità dell’arte, e temono che possa portare a una omologazione e a una perdita di valore del lavoro artistico. Altri, invece, lo considerano una risorsa preziosa, che può ampliare le capacità espressive e stimolare la fantasia e l’innovazione.

L’industria del fumetto e i fumetti AI

Tra i tanti settori culturali toccati da questo cambiamento, l’industria del fumetto è sicuramente una di quelle che desta maggior interesse. Il fumetto, infatti, è un medium che si basa su una combinazione di immagini e testo, e che richiede una grande abilità tecnica e artistica per essere realizzato.

Tanti professionisti del settore hanno espresso disagio riguardo ai fumetti AI e al loro impatto sulle tradizioni artigianali e sull’equilibrio dei mercati editoriali. Ma facciamo chiarezza: non stiamo parlando di fumetti creati interamente da algoritmi, bensì di “fumetti sintetici”, termine che riconosce il ruolo cruciale della creatività umana in questo medium.

I fumetti sintetici sono fumetti che si avvalgono di processi tecnologici avanzati, che includono sintesi delle immagini, generazione del testo e correlazione di questi elementi. Il loro aspetto estetico è fortemente influenzato dalla computazione, che è alla base dei processi che li generano. Ma attenzione: la stragrande maggioranza dei fumettisti contemporanei non vede di buon occhio l’uso di strumenti computazionali, nonostante il fumetto sia un medium che storicamente si è prestato all’interazione uomo-macchina.

La storia del fumetto e i processi computazionali

Nonostante questo, l’integrazione di processi computazionali nella produzione di fumetti non è una novità. L’industria del fumetto si è sempre basata su una divisione del lavoro ben orchestrata tra uomo e macchina, e i fumettisti hanno sempre sperimentato e contribuito all’espansione di una vasta gamma di strumenti, dalle tecnologie di fotoincisione alle più recenti soluzioni software.

Il fumetto, infatti, è nato come un prodotto di massa, destinato a una larga diffusione attraverso i giornali e le riviste. Per questo motivo, i fumettisti hanno dovuto adattarsi alle esigenze di riproduzione e distribuzione dei loro lavori, usando tecniche e macchinari che permettessero di ottimizzare i tempi e i costi di produzione.

Inoltre, i fumettisti hanno sempre cercato di sfruttare le potenzialità dei vari strumenti a loro disposizione, per creare effetti visivi e narrativi innovativi e originali. Pensiamo, ad esempio, all’uso del collage, della fotografia, del fotoritocco, del lettering, della colorazione digitale, e così via.

La controversia sui fumetti sintetici

Tuttavia, l’accoglienza dei fumetti sintetici è controversa. Professionisti ed esperti “disconoscono l’IA” pubblicamente e chiedono l’ostracismo per gli artisti che creano immagini “ingannevolmente” usando queste tecnologie. Questa posizione, però, sembra contraddire i principi di un’arte democratica ed egualitaria, e va contro la stessa storia dei fumetti, che hanno sempre fatto ampio uso di processi industriali incentrati sulla standardizzazione e l’automazione.

In realtà, i fumetti sintetici non sono né migliori né peggiori dei fumetti tradizionali, ma semplicemente diversi. Essi rappresentano una nuova forma di espressione, che richiede nuove competenze e nuove modalità di fruizione. Non si tratta di sostituire il fumettista con l’AI, ma di collaborare con essa, sfruttando le sue capacità di generazione e di apprendimento, e integrandole con la propria visione e il proprio stile.

Le opportunità dei fumetti sintetici

In conclusione, l’integrazione delle intelligenze artificiali nel mondo del fumetto può essere vista come un’opportunità per gli artisti di espandere i propri strumenti espressivi e sperimentare processi artistici non convenzionali. Ricordiamoci che i fumettisti non hanno mai fatto soltanto immagini, ma hanno creato sistemi e affrontato l’artigianato in termini sociali, evolutivi e dinamici. Le AI possono quindi rappresentare un passo in avanti in questo processo di world-making tecnologico, offrendo nuove competenze e riconfigurando il ruolo di chi fa fumetto in un contesto tecnologico.

Microsoft Copilot: la rivoluzione della musica con l’intelligenza artificiale

Microsoft Copilot, il chatbot AI dell’azienda di Redmond, ha recentemente acquisito una nuova funzionalità che lo rende ancora più potente e versatile: la possibilità di creare canzoni con testo e musica.

La nuova funzione è stata sviluppata in collaborazione con l’azienda emergente Suno, specializzata nella creazione di musica basata sull’intelligenza artificiale. Per utilizzare la funzionalità, gli utenti devono semplicemente accedere a Copilot e abilitare il plugin aggiuntivo Suno. Dopodiché, possono inserire un prompt testuale, come “crea una canzone pop sulla nostalgia” o “crea una canzone rock sulla libertà”, e Copilot genererà una canzone originale completa di testi e musica.

La qualità delle canzoni generate da Copilot è sorprendente. L’algoritmo è in grado di creare brani che sono sia originali che coinvolgenti, con testi e melodie che si adattano perfettamente al genere musicale richiesto.

La nuova funzionalità di Copilot ha il potenziale di rivoluzionare il modo in cui si crea musica. In passato, per creare una canzone era necessario avere almeno una certa conoscenza di teoria musicale e di strumenti musicali. Con Copilot, chiunque può creare una canzone, anche senza alcuna esperienza musicale.

La funzionalità può essere utilizzata per scopi diversi, sia creativi che professionali. Ad esempio, può essere utilizzata da musicisti professionisti per creare bozzetti di nuove canzoni o da appassionati di musica per divertirsi a sperimentare con nuovi generi musicali.

La nuova funzionalità di Copilot è ancora in fase di sviluppo, ma ha già il potenziale di cambiare il modo in cui si crea musica. È probabile che, nei prossimi anni, vedremo sempre più strumenti di intelligenza artificiale che consentono agli utenti di creare musica in modo semplice e intuitivo.

Alcune possibili applicazioni della funzionalità

La funzionalità di Copilot può essere utilizzata per una varietà di scopi diversi, sia creativi che professionali. Ecco alcuni esempi:

  • Creazione di brani originali: Copilot può essere utilizzato per creare brani originali di qualsiasi genere musicale. Questo può essere utile per musicisti professionisti che vogliono creare bozzetti di nuove canzoni o per appassionati di musica che vogliono sperimentare con nuovi generi.
  • Personalizzazione di brani esistenti: Copilot può essere utilizzato per personalizzare brani esistenti, ad esempio cambiando il testo, la melodia o lo stile. Questo può essere utile per creare versioni cover di brani famosi o per creare brani personalizzati per eventi speciali.
  • Educazione musicale: Copilot può essere utilizzato per insegnare ai bambini i principi della musica. Ad esempio, Copilot può essere utilizzato per creare brani semplici che illustrano i concetti di ritmo, melodia e armonia.

I limiti della funzionalità

La funzionalità di Copilot ha ancora alcuni limiti. Ad esempio, l’algoritmo non è sempre in grado di generare testi e melodie che siano sia originali che coinvolgenti. Inoltre, la funzionalità è ancora in fase di sviluppo, quindi è possibile che i risultati migliorino nel tempo.

Nonostante i limiti, la funzionalità di Copilot rappresenta un passo importante nello sviluppo dell’intelligenza artificiale applicata alla musica. È probabile che, nei prossimi anni, vedremo sempre più strumenti di intelligenza artificiale che consentono agli utenti di creare musica in modo semplice e intuitivo.

Google Imagen 2

Google ha recentemente annunciato il lancio di Google Imagen 2, la seconda generazione del suo software di intelligenza artificiale generativa per immagini. Questo avanzato strumento promette di migliorare notevolmente la qualità delle immagini generate, avvicinandosi sempre di più a DALL-E, l’AI text to image di Open AI disponibile anche su ChatGPT Plus ed Enterprise o su Bing. Queste tecnologie rappresentano il futuro della comunicazione visiva, in quanto permettono di trasformare le parole in immagini realistiche e personalizzate.

Google Imagen 2 è stato sviluppato utilizzando la tecnologia di Google DeepMind, la divisione di ricerca e sviluppo di Google specializzata nell’apprendimento profondo e nell’intelligenza artificiale generale. Imagen 2 sfrutta una rete neurale convoluzionale (CNN) per analizzare il testo in input e generare un’immagine corrispondente. La CNN è un tipo di rete neurale artificiale che imita il funzionamento della corteccia visiva del cervello umano, ed è in grado di riconoscere e classificare le immagini in base alle loro caratteristiche.

Imagen 2 offre diverse funzionalità innovative che lo distinguono dagli altri servizi text-to-image esistenti.

Innanzitutto, permette agli sviluppatori di creare immagini ad alta risoluzione e esteticamente gradevoli a partire da istruzioni in linguaggio naturale. Questo significa che basta scrivere una frase o un paragrafo che descriva l’immagine desiderata, e Imagen 2 la produrrà in pochi secondi. Ad esempio, se si scrive “un gatto nero che dorme su un divano rosso”, Imagen 2 genererà un’immagine di un gatto nero che dorme su un divano rosso, con un livello di dettaglio e realismo sorprendente.

Inoltre, Imagen 2 consente di rendere il testo in diverse lingue per creare sovrapposizioni accurate sulle immagini. Questo significa che si può scrivere il testo in una lingua e Imagen 2 lo tradurrà automaticamente in un’altra lingua, mantenendo la coerenza e la correttezza grammaticale. In questo modo, si possono creare immagini multilingue che si adattano al pubblico di destinazione. Ad esempio, se si scrive “Buon compleanno, Anna!” in italiano, Imagen 2 lo tradurrà in inglese, francese, spagnolo, tedesco, cinese, giapponese, o qualsiasi altra lingua supportata, e lo sovrapporrà a un’immagine di una torta di compleanno.

Con questa nuova tecnologia, è anche possibile generare loghi per aziende o prodotti e sovrapporli alle immagini. Questo significa che si può scrivere il nome di un’azienda o di un prodotto e Imagen 2 lo trasformerà in un logo originale e accattivante, che potrà essere applicato a qualsiasi immagine di sfondo. In questo modo, si possono creare immagini promozionali o pubblicitarie in modo semplice e veloce. Ad esempio, se si scrive “Bing”, Imagen 2 genererà un logo di Bing e lo sovrapporrà a un’immagine di un paesaggio naturale.

Un’altra caratteristica interessante di Imagen 2 è la possibilità di ottenere risposte testuali informative a domande specifiche sulle immagini. Questo significa che si può scrivere una domanda riguardante un’immagine e Imagen 2 la risponderà in modo chiaro e preciso, utilizzando le informazioni presenti nell’immagine o reperite da fonti esterne. In questo modo, si possono ottenere informazioni aggiuntive o curiosità sulle immagini generate o caricate. Ad esempio, se si scrive “Qual è il nome di questo fiore?” e si carica un’immagine di un fiore, Imagen 2 risponderà “Questo fiore si chiama rosa, ed è il simbolo dell’amore e della bellezza”.

Secondo Google, uno dei problemi principali che affliggeva i servizi text-to-image, ovvero la generazione del testo in modo impreciso, è stato risolto con questa nuova versione di Imagen, garantendo una qualità dell’immagine notevolmente migliorata. Infatti, Imagen 2 utilizza un algoritmo di ottimizzazione che minimizza la distanza tra il testo e l’immagine, assicurando che il testo generato sia coerente, rilevante e leggibile. Inoltre, Imagen 2 utilizza un meccanismo di attenzione che permette alla rete neurale di focalizzarsi sulle parti più importanti del testo e dell’immagine, evitando errori o incongruenze.

L’accesso alla seconda generazione di Imagen è disponibile per tutti i clienti Google Cloud che fanno uso di Vertex AI nella lista consentita.

Vertex AI è una piattaforma di intelligenza artificiale basata su Google Cloud che semplifica e accelera il processo di sviluppo, addestramento e distribuzione di modelli di IA. Questo ambiente completo fornisce una serie di strumenti e servizi per massimizzare il potenziale dell’intelligenza artificiale nelle applicazioni e nei processi aziendali. Tra questi, si trovano Vertex Vision, Vertex Video, Vertex Natural Language, Vertex Conversational AI, Vertex Recommendations, Vertex AutoML e Vertex AI Workbench. Con Vertex AI, gli sviluppatori possono integrare facilmente Imagen 2 nelle loro applicazioni, sfruttando le sue potenti funzionalità di generazione di immagini.

Google Imagen 2 rappresenta un importante passo avanti nel campo dell’intelligenza artificiale generativa, che ha come obiettivo di creare contenuti originali e di qualità a partire da dati o testi. Questa tecnologia apre nuove possibilità di espressione e comunicazione visiva, che possono essere utilizzate per scopi educativi, artistici, commerciali o di intrattenimento. Google Imagen 2 è solo uno dei tanti esempi di come l’intelligenza artificiale possa arricchire e migliorare la nostra esperienza digitale.

L’intelligenza artificiale generativa arriva su Instagram

Meta ha annunciato una nuova funzione per Instagram che permetterà agli utenti di creare sfondi personalizzati per le proprie storie utilizzando l’intelligenza artificiale.

La funzione, chiamata “Backdrop”, è attualmente in fase di test negli Stati Uniti e dovrebbe essere disponibile a livello globale nei prossimi mesi.

Come funziona

Per utilizzare Backdrop, gli utenti dovranno semplicemente selezionare l’opzione “Sfondo” quando stanno creando una nuova storia. Quindi, potranno inserire un testo che descriva l’immagine che desiderano creare.

Ad esempio, se si desiderano creare uno sfondo con un paesaggio marino, si potrebbe inserire il testo “spiaggia” o “lago”. L’intelligenza artificiale genererà quindi un’immagine che corrisponde alla descrizione.

Possibili applicazioni

Backdrop può essere utilizzato per creare sfondi creativi e coinvolgenti per le storie di Instagram. Ad esempio, i brand potrebbero utilizzarlo per creare sfondi promozionali o per raccontare storie.

La funzione potrebbe anche essere utilizzata da influencer e creatori di contenuti per rendere le proprie storie più originali e interessanti.

Quando arriverà in Italia

Meta non ha ancora annunciato una data di uscita specifica per Backdrop in Italia. Tuttavia, è probabile che la funzione sia disponibile nel nostro paese entro la fine del 2023.

Conclusione

Backdrop è un’interessante novità che potrebbe rivoluzionare il modo in cui gli utenti creano le proprie storie su Instagram. La funzione offre un’ampia gamma di possibilità creative e potrebbe essere utilizzata per rendere le storie più coinvolgenti e memorabili.

Wombo Me: l’app che trasforma le tue foto in avatar realistici

Wombo Me, la nuova app di Wombo, sta facendo parlare di sé nel mondo dell’intelligenza artificiale. A differenza di altre app che offrono la possibilità di creare avatar basati sull’IA, Wombo Me è incredibilmente rapida e non richiede molte foto né lunghi tempi di elaborazione.

Ben-Zion Benkhin, CEO di Wombo, ha dichiarato a TechCrunch che questa nuova app è sia pratica che divertente rispetto alle sue controparti sul mercato. Oltre a poter condividere gli avatar con amici o sui social media, gli utenti possono utilizzarli come immagine del proprio profilo su piattaforme come LinkedIn e Tinder per mostrare sia la loro professionalità che la propria personalità.

Wombo Me offre anche la possibilità di giocare con le sembianze di celebrità, personaggi cinematografici o supereroi con un semplice tocco. È possibile modificare il colore dei capelli, lo stile, il trucco e molte altre opzioni. Gli utenti possono anche cambiare il proprio genere o immaginarsi come personaggi incantati.

L’app è estremamente semplice da utilizzare: dopo averla installata, basta scattare un selfie e inviarlo all’app. Quest’ultima mostrerà quindi 10 immagini alternative dell’utente, ognuna unica nel suo genere, che potranno essere visualizzate scorrendo a destra o a sinistra. Wombo Me sfrutta il feedback degli utenti per migliorare l’identità e le immagini generate, in modo da comprendere le loro preferenze e offrire un servizio sempre più personalizzato.

Dopo aver selezionato le immagini preferite, gli utenti possono scegliere tra una vasta gamma di pacchetti-avatar, che includono immagini simili a quelle di LinkedIn o Instagram, personaggi incantati, personaggi dei cartoni animati, meme e molto altro ancora. Alcuni dei pacchetti sono gratuiti, mentre altri hanno un prezzo che varia da 2,99 a 7,99 dollari.

Ben-Zion Benkhin, CEO di Wombo, sostiene che Wombo Me offre immagini di alta qualità che sono paragonabili o addirittura migliori di quelle disponibili sul mercato. Questa app garantisce agli utenti facilità d’uso e accessibilità, poiché il risultato è prodotto utilizzando solo una singola immagine e in tempo quasi reale.

In futuro, gli sviluppatori potrebbero richiedere agli utenti di fornire un breve registrazione audio da 10-20 secondi insieme a un video in cui si muove la testa in un certo modo, per creare un’identità multimodale. Questa identità potrebbe essere utilizzata per creare contenuti come video di ballo o interazioni con altri avatar.

Wombo Me è già disponibile  su iOS e Android in tutto il mondo e sembra essere un successo immediato. Il suo predecessore, Dream by Wombo, ha ottenuto un grande successo virale ed è stato addirittura nominato “Migliore App” negli Stati Uniti da Google l’anno scorso.

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