L’inquinamento digitale e l’impatto delle nostre azioni online sull’ambiente

I livelli di inquinamento ambientale hanno raggiunto livelli molto elevati negli ultimi anni. Si consideri che, a partire dall’età industriale, i livelli di inquinamento atmosferico hanno raggiunto soglie critiche che possono seriamente minacciare il nostro benessere. Non è un caso che il decennio che va dal 2010 al 2019 è stato quello più caldo di sempre, con un innalzamento della temperatura media di 1,1 gradi. In particolare, alcuni dati allarmanti sono stati rilasciati dal WWF, secondo cui dal 1850 ad oggi: 

  • I livelli di anidride carbonica (i principali responsabili dei gas serra e del riscaldamento globale) sono aumentati del 147%
  • I livelli di metano del 259%
  • I livelli di protossido di azoto del 126% 

Le conseguenze dell’inquinamento ambientale non si notano solamente da un’estate più afosa e più calda del previsto. Diversi possono essere i fenomeni naturali che si manifestano a causa del riscaldamento globale: siccità e conseguente crisi dei raccolti agricoli, inondazioni e alluvioni, e il rischio di estinzione di molte specie animali come tartarughe marine, tigri, elefanti. Proprio a causa della preoccupante situazione ambientale, sentiamo sempre più l’esigenza di adottare comportamenti e stili di vita sani per noi e per l’ambiente. E, ad incentivare un comportamento più sostenibile, anche le istituzioni governative nazionali e internazionali stanno agendo: un esempio recente è il divieto di vendita di auto a combustione (benzina, diesel e GPL) entro il 2035; o ancora il bonus mobilità sostenibile in Italia volto ad incentivare l’acquisto di un mezzo non inquinante, come bicicletta o monopattino elettrico. 

Tuttavia, si parla ancora poco di un’altra tipologia di inquinamento che tutti o quasi tutti sottovalutano, ossia l’inquinamento digitale: in effetti, già il semplice fatto di possedere un device come smartphone, tablet o PC impatta negativamente sull’ambiente. Ma cos’è concretamente l’inquinamento digitale e quanto le nostre attività impattano sull’ambiente?

Inquinamento digitale: che cos’è e qual è la situazione attuale?

Per alimentare le infrastrutture che permettono l’utilizzo di internet è necessaria una grande quantità di energia: contribuiamo quindi all’incremento dell’inquinamento digitale quando inviamo una mail, un SMS o, ancor di più, quando utilizziamo piattaforme di streaming, gaming e social network. In poche parole, l’inquinamento digitale avviene con l’utilizzo e il funzionamento di internet e delle sue infrastrutture.

Nel 2021, la Commissione Europea ha firmato il piano d’azione sostenibile per “azzerare l’inquinamento atmosferico, idrico e del suolo” per raggiungere uno degli obiettivi nella lista del Green Deal Europeo da raggiungere entro il 2050. La digitalizzazione è protagonista di questo piano d’azione perché rappresenta un mezzo potenzialmente efficace per contrastare l’inquinamento tradizionale e per facilitare anche il passaggio alla green energy.

Tuttavia, come evidenziato in uno studio del gruppo europeo Greens/EFA, lo sviluppo di tecnologie e piattaforme digitali potrebbe compromettere il raggiungimento degli obiettivi sostenibili del 2050. L’implementazione di questa ha un prezzo da pagare in termini di consumo energetico e di impatto ambientale.

Nella seguente immagine, alcuni dati riportati nel loro studio.

 (grafica di internet-casa.com)

Le nostre azioni digitali: che impatto hanno sull’ambiente?

L’inquinamento digitale non riguarda solamente l’utilizzo di internet ma tutto il ciclo che va dalla produzione delle tecnologie digitali allo smaltimento delle stesse: sempre secondo lo studio prima menzionato, lo step più inquinante è quello della produzione con il 54% dell’impatto ambientale totale, seguito dallo step d’uso da parte degli utenti con il 44%; distribuzione e smaltimento impattano molto meno, ossia l’1% entrambi.

In questo articolo, ci focalizzeremo sulla fase di uso da parte degli utenti e, quindi, da parte nostra.

Per meglio comprendere quanto effettivamente la nostra vita digitale impatti sull’ambiente, immagina cosa succede ogni singolo minuto su internet:

Compreso questo, prendiamo in esame solo alcuni esempi:

 

Streaming

Per streaming non si intende solamente l’utilizzo di piattaforme come Netflix, ma anche tutte le piattaforme utili per la trasmissione video come Zoom, Twitch e molte altre. Secondo uno studio condotto da Purdue University, MIT e Yale University, lo streaming di un’ora da parte di una di queste piattaforme emetterebbe una quantità tra i 150 e i 1000 grammi di emissioni CO2.

 

Social media

Condividere storie su Instagram, pubblicare post su Facebook o Twitter, scorrere la home di TikTok e tante altre sono le azioni che danneggiano il nostro ecosistema. Ovviamente, l’utilizzo dei social media da parte dei singoli individui non impatta in modo elevato; ma se diamo un’occhiata all’immagine di sopra, di cosa si fa in un singolo minuto su internet, ci rendiamo conto che le cose cambiano. Secondo uno studio di Greenspector, la piattaforma social che inquina maggiormente è TikTok, con 2,63 grammi di CO2 emessi al minuto, seguito da Reddit (con 2,48 grammi) e Pinterest (con 1,30).

 

Email

Inviare email e messaggi a distanza è un’altra attività molto inquinante: alcuni studi di Ademe, Agenzia per l’ambiente e gestione dell’energia francese, hanno mostrato che l’invio di 8 email inquina come un’auto che percorre un chilometro.

 

Simulatore di impronta ecologica: calcola il tuo consumo energetico

Ovviamente, è molto difficile se non impossibile azzerare completamente le emissioni derivanti dai nostri stili di vita ma è possibile cercare di ridurle il più possibile adottando stili e abitudini più sani per noi e per l’ambiente.

Se sei curioso di verificare la tua impronta ecologica, prova il nostro simulatore di impronta ecologica e scopri quanto impattano le tue azioni sull’ambiente.

 

Fonte: https://internet-casa.com/news/inquinamento-digitale/

Capitan Planet: un cartone animato per sensibilizzare i bambini alla salvaguardia dell’ambiente

La televisione è sempre stata considerata come mezzo di intrattenimento, e le serie animate sono state considerate come il mezzo di intrattenimento principale per un pubblico sia di bambini che adolescenziale, però vi sono alcuni casi dove le serie animate oltre che a essere solo un mezzo di divertimento, insegnano anche messaggi di natura civica o morale. La serie di oggi, oltre a essere divertente e avventurosa, infatti lanciava un messaggio di stampo ecologico, insegnando il rispetto e la preservazione della natura, la serie si intitolava Captain Planet and the Planeteers.

Capitan Planet è un cartone animato di genere ambientalista, nato da un’idea di Ted Turner, il fondatore della CNN, e prodotto tra il 1990 e il 1996. La serie si compone di due stagioni: Capitan Planet e i Planeteers, realizzata da Dic, e Le nuove avventure di Capitan Planet, realizzata da Hanna-Barbera. In Italia, la serie è stata trasmessa su Rai 2 dal 1992 al 1996.

Captain Planet Intro HQ

Per millenni, Gaia lo Spirito della Terra, colei che ha protetto la flora e la fauna del nostro verde pianeta, non tollerando più i disastri ambientali causati dall’uomo che non fanno altro che inquinare i mari, le praterie e le montagne, rischiando anche la precoce estinzione di varie forma di vita sia animali che vegetali, solo per bieca avidità e stupidità; invia sulla Terra 5 anelli in grado di donare a coloro che li indossano particolari poteri, essi rappresentano i 4 elementi principali, Aria, Acqua, Terra, Fuoco e in aggiunta il potere del Cuore, che dona l’empatia con l’ambiente che li circonda. Gli anelli scelgono 5 ragazzi degni dei poteri che essi possono donare Quam, Willy, Linka, Ghi e Matias, e i ragazzi accettano di farsi onore di tale potere e così diventano gli Ecodifensori (Planeteers in originale), e utilizzano i loro poteri per aiutare Gaia a difendere l’ambiente contro Mister Virus, Sly Sludge, Max Malis e altri biechi inquinatori e nemici dell’ambiente, ma i 5 ragazzi non sono da soli, infatti unendo i loro 5 poteri prende vita il difensore del pianeta Terra Captain Planet, che con i suoi super poteri è in grado di sconfiggere il male e i suoi alleati.

Il cartone animato ha lo scopo di sensibilizzare i bambini alla salvaguardia dell’ambiente, mostrando le conseguenze negative delle azioni umane sulla natura e sugli esseri viventi.

Ogni episodio affronta un tema specifico, come il riscaldamento globale, il buco nell’ozono, la deforestazione, l’estinzione delle specie, il riciclaggio, il risparmio energetico, la biodiversità, ecc. I nemici principali degli Ecodifensori e di Capitan Planet sono i cosiddetti Eco-Villains, dei personaggi malvagi che rappresentano i vari tipi di inquinamento e che cercano di trarre profitto dalla distruzione dell’ambiente. Tra questi ci sono il Dottor Blight, uno scienziato pazzo che sperimenta armi chimiche e nucleari, Looten Plunder, un avido uomo d’affari che sfrutta le risorse naturali, Duke Nukem, un mostro radioattivo che si nutre di energia nucleare, Verminous Skumm, un ratto umanoide che diffonde malattie e sporcizia, Sly Sludge, un imprenditore che produce rifiuti tossici, Hoggish Greedly, un maiale antropomorfo che consuma e inquina senza limiti, e Zarm, un ex spirito della Terra che vuole distruggere il pianeta.

Oltre a intrattenere, il cartone animato ha anche una funzione educativa, in quanto fornisce informazioni e consigli utili per proteggere l’ambiente e adottare uno stile di vita sostenibile. Al termine di ogni episodio, infatti, Capitan Planet o uno degli Ecodifensori si rivolge direttamente agli spettatori, invitandoli a fare la loro parte per salvare il pianeta e a diventare dei “Planeteers” a loro volta. Il motto della serie è infatti: “Il potere è tuo!”, a sottolineare che ogni individuo ha la responsabilità e la possibilità di fare la differenza.

Capitan Planet è stato uno dei primi cartoni animati a trattare il tema dell’educazione ambientale, anticipando di molti anni la crescente consapevolezza e preoccupazione per le questioni ecologiche. La serie ha avuto un grande successo di pubblico e di critica, vincendo diversi premi e riconoscimenti, tra cui l’Environmental Media Award e il Genesis Award. Inoltre, ha dato vita a una serie di prodotti derivati, come fumetti, videogiochi, giocattoli, libri, ecc. Il cartone animato ha anche ispirato la creazione di una fondazione no-profit, la Captain Planet Foundation, che si occupa di promuovere e sostenere progetti di educazione ambientale in tutto il mondo.

Capitan Planet è quindi un cartone animato che ha saputo coniugare divertimento e impegno, trasmettendo ai bambini dei valori importanti e attuali, come il rispetto per la natura, la solidarietà, la cooperazione, la diversità, la cittadinanza globale, ecc. Una serie interessante, che oltre ad avere il classico dinamismo e la consueta miscela di azione e avventura, inserisce nel contesto anche un messaggio ecologico, dove viene insegnato il rispetto della natura, non solo sul piano globale, ma anche su quello quotidiano, come il non sprecare l’acqua, non buttare immondizia per terra, ma negli appositi contenitori e cose del genere, in fin dei conti basta poco per essere degli Ecodifensori anche senza i poteri di Gaia.

Virus Attack: il cartone animato italiano contro l’inquinamento

Virus Attack è un fantastico cartone animato italiano che è stato prodotto da Mondo TV e Suk. La serie è stata creata con l’obiettivo di sensibilizzare anche i più piccoli ai problemi dell’inquinamento su scala mondiale ed è composta da 52 episodi che durano circa 13 minuti ciascuno.  Inizialmente, è stato trasmesso su Cartoon Network dal 1º aprile al 23 settembre 2011. Dal 5 settembre 2011, è stato trasmesso anche in chiaro dal canale digitale terrestre Boing. Nel 2012, il cartone animato è stato diffuso su una decina di canali TV esteri in Europa e nelle Americhe, raggiungendo un vasto pubblico internazionale. Da dicembre 2013, gli episodi di Virus Attack sono stati resi disponibili per lo streaming su YouTube, sul canale di Mondo TV – Cose dell’altro mondo! Questa opportunità ha permesso a un pubblico ancora più vasto di godere delle avventure dei personaggi.

Virus Attack narra la battaglia epica tra un gruppo di adolescenti, guidati da un geniale e poliedrico scienziato di nome Prof. Amaldi, e un esercito di Virus che ha deciso di vendicarsi della catastrofe che gli “umani” hanno causato al loro pianeta con l’invio di una sonda spaziale diversi anni prima. Il Professor Amaldi ha dedicato decenni della sua vita allo studio degli effetti dell’inquinamento, non solo ambientale ed energetico, ma anche mentale, sulla salute del nostro pianeta. Dopo l’attacco dei Virus, il Professor Amaldi è ancor più convinto dell’esistenza di una profonda correlazione tra l’inquinamento, la malvagità e l’ingiustizia umana. I Virus incarna infatti un male già presente sulla Terra, causato dall’eccessivo sfruttamento delle risorse naturali, dall’inquinamento e dai disastri ecologici. Il Professor Amaldi, insieme al suo team, si impegna a combattere queste minacce che hanno messo in pericolo il nostro amato Pianeta Terra.

I Virus sono creature potenti che si nutrono di inquinamento e malvagità umana. Possiedono il potere di infettare gli esseri umani e trasformarli in loro copie, sono in grado di combinarsi tra loro, mimetizzarsi e fondersi con qualsiasi oggetto sulla Terra. Lo spettacolo, sebbene presentato sotto forma di entusiasmante cartone animato d’azione, mira ad aumentare la consapevolezza dei ragazzi sul crescente pericolo che l’inquinamento rappresenta per il nostro pianeta, un autentico flagello dei nostri tempi. L’unica speranza per la Terra risiede nelle mani di cinque ragazzi: Davide, figlio del Professor Amaldi, Alice, George, Rodan e Zi. Grazie al loro DNA particolare e a una speciale formula, questi ragazzi sono gli unici umani in grado di contrastare l’invasione aliena trasformandosi in autentici Antivirus. Sono semplici adolescenti con tutti i problemi e le insicurezze tipiche della loro giovane età, ma dotati di incredibili poteri e una straordinaria determinazione. Sono pronti a rischiare la propria vita pur di salvare la Terra!

Contro l’Inquinamento?

Ne sentiamo parlare tutti i giorni: inquinamento da smog, da emissioni delle fabbriche, inquinamento dei mari che contamina i pesci, terra inquinata da discariche abusive e non a norma, inquinamento dei cafoni che buttano tutto per terra dalla cicca al frigo vecchio, inquinamento acustico nelle città e poi foreste ormai ridotte all’osso, effetto serra, ghiacciai sempre più piccoli, pericolosi stravolgimenti climatici, uragani sempre più frequenti, mari e temperature sempre più elevate… insomma un quadro della situazione che allarmante è dire poco!

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