Perchè il Monte Olimpo è la dimora degli Dei?

Il Monte Olimpo, con la sua imponente altezza e la sua posizione dominante nella Grecia antica, ha sempre avuto un’aura di mistero e sacralità. La scelta di questo monte come dimora degli Dei dell’Olimpo non è casuale, ma è profondamente radicata nella cultura e nella religione greca.

La Maestosità del Monte Olimpo

Il Monte Olimpo è il più alto della Grecia e domina il paesaggio con la sua maestosa presenza. Nell’antichità, la sua cima era spesso avvolta dalle nuvole, rendendola invisibile agli occhi dei mortali. Questo aspetto ha contribuito a creare un’associazione tra il monte e il divino, come se fosse un ponte tra il cielo e la terra.

La Mitologia e la Religione Greca

Nella mitologia greca, il Monte Olimpo era considerato il punto di incontro tra gli Dei e gli uomini. Era il luogo dove gli Dei potevano osservare e intervenire negli affari umani, ma rimanendo al di sopra e al di fuori del mondo mortale. La mitologia racconta di palazzi splendenti e giardini eterei, simboli di un regno che trascende la realtà terrena.Ogni Divinità aveva la propria reggia, costruita da Efesto, circondata da porticati e giardini lussureggianti. Al centro, la reggia di Zeus brillava come un diamante. La sala del banchetto ospitava gli Immortali per momenti di convivialità e, talvolta, per giocare con il destino degli umani.Durante questi banchetti, divini commensali come Hermes, Afrodite, Artemide e altri, venivano serviti con nettare ed ambrosia, assicurando loro giovinezza ed immortalità. Gli Dei erano accompagnati dalle voci delle Muse e delle Ore, con l’aggiunta della magica cetra di Apollo. Temi, la Signora della Giustizia, era presente per ricordare agli Dei divieti e castighi, poiché anche loro potevano cadere in passioni e discordie come gli umani.

Fenomeni Naturali e Divinità

Gli antichi Greci attribuivano fenomeni naturali come l’aurora boreale e le tempeste a manifestazioni divine. Il Monte Olimpo, con i suoi frequenti cambiamenti atmosferici e le sue vette innevate che riflettevano la luce del sole, era il luogo perfetto per attribuire questi fenomeni alla presenza e all’azione degli Dei.

La Dimora degli Immortali

La scelta del Monte Olimpo come dimora degli Dei riflette anche la visione greca dell’immortalità e della perfezione divina. Lontano dalle preoccupazioni e dalle imperfezioni del mondo mortale, l’Olimpo era un luogo di eterna giovinezza e bellezza, dove gli Dei potevano vivere in pace e armonia.

Il Monte Olimpo in Tessaglia fu scelto come dimora degli Dei per la sua posizione elevata e isolata, che lo rendeva un luogo mistico e inaccessibile, per la sua bellezza naturale che ispirava storie di regni divini, e per la sua capacità di incarnare i concetti di immortalità e perfezione che erano centrali nella religione e nella mitologia greca. Questa scelta ha lasciato un’eredità duratura, facendo del Monte Olimpo un simbolo potente e un luogo di culto per secoli a venire.

Somber Echoes: mitologia greca e fantascienza si scontrano in un nuovo metroidvania

Amanti dei metroidvania e della mitologia greca, unitevi! È stato rilasciato il trailer di Somber Echoes, un nuovo videogioco che fonde questi due mondi in un’esperienza ricca di azione e avventura.

Sviluppato da Rock Pocket Games e Lav Games, Somber Echoes ci mette nei panni di Adrestia, un eroe che dovrà fermare sua sorella gemella Harmonia dal distruggere l’universo. Il trailer ci mostra un gameplay in 2.5D con una grafica dettagliata e ricca di atmosfere, che mescola elementi classici del genere metroidvania con influenze sci-fi e creature ispirate alle tragedie greche.

Somber Echoes: Official Reveal Trailer

Cosa ci aspetta in Somber Echoes:

  • Combattimenti impegnativi: Affronta nemici mortali e boss epici usando una varietà di armi e abilità.
  • Esplorazione libera: Attraversa un mondo interconnesso pieno di segreti da scoprire.
  • Potenziamenti e abilità: Trova nuovi poteri per migliorare le tue abilità e sbloccare nuove aree.
  • Storia avvincente: Immergiti in una trama ricca di mitologia greca e colpi di scena.

Caratteristiche che faranno la differenza:

  • Grafica 2.5D di alto livello: Un’ambientazione ricca di dettagli e atmosfere evocative.
  • Teleporti: Spostati rapidamente da un punto all’altro della mappa per esplorare con agilità.
  • Difficoltà calibrata: Un’esperienza impegnativa che metterà alla prova le tue abilità.

Quando uscirà Somber Echoes?

Al momento non è stata annunciata una data di uscita ufficiale, ma il gioco è previsto per PC (Steam).

Somber Echoes si prospetta come un titolo imperdibile per gli appassionati di metroidvania e mitologia greca. Il trailer ci ha già conquistato, e non vediamo l’ora di mettere le mani su questo gioco!

Le origini del pensiero scientifico: il libro che sfida le interpretazioni accademiche

Gli Adelphi

La collana “Gli Adelphi” è una collana economica fondata nel 1989 dall’editore Adelphi. La collana pubblica libri di vario genere, tra cui opere di narrativa, saggistica e poesia. Alcuni dei libri più famosi pubblicati dalla collana includono “L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello” di Oliver Sacks, “Spillover. L’evoluzione delle pandemie” di David Quammen e “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera. Alcuni dei libri più recenti pubblicati dalla collana includono “Le origini del pensiero scientifico” di Giorgio de Santillana e “Atti umani” di Han Kang.

Giorgio de Santillana

I libri Adelphi sono considerati politicamente scorretti perché sfidano i confini tra le discipline e provocano la rabbia degli esperti e dei fondamentalisti. La ripubblicazione de L’origine del pensiero scientifico di Giorgio de Santillana, un capolavoro sulla storia della scienza che è stato ripubblicato dopo quarant’anni dalla prima edizione ne è un valido esempio. Oggi, l’autore verrebbe probabilmente etichettato come un “complottista” dal CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze) e dagli scientisti, ma in realtà fu un genio.

È ormai chiaro che la scienza ha a che fare non solo con la Storia, ma anche con le storie, soprattutto per coloro che hanno letto le nuove frontiere della storia e della sociologia della scienza nell’ambito STS (Science and Technology Studies), un campo interdisciplinare di insegnamento e ricerca accademica che si concentra sull’analisi della scienza e della tecnologia come costrutti sociali complessi con influenze sociali che comportano molteplici questioni epistemologiche, politiche ed etiche. La ripubblicazione con nuova traduzione del saggio di Giorgio de Santillana, Le origini del pensiero scientifico: da Anassimandro a Proclo, ci permette di ricostruire gli inizi della scienza, che sempre più studiosi fanno risalire alla scienza ellenica, alla Grecia, da Anassimandro a Eudosso.

Il libro di de Santillana ci offre anche uno sguardo sulle condizioni di salute della scienza attuale e dell’impresa intellettuale in senso lato. Questo perché l’approccio di de Santillana è sempre stato quello di un ricercatore curioso ed espansivo, in grado di collaborare e ampliare i confini dello studio fino a comprendere sempre nuovi ambiti, mito compreso. In contrasto con i nostri tempi, in cui gli scienziati si limitano al loro campo e i difensori della scienza agiscono a scapito di un vero dialogo tra campi del sapere.

Contaminazioni

De Santillana, fisico di formazione, è stato uno dei più importanti storici della scienza del Novecento a livello internazionale. Docente al MIT ma laureato a Roma, fu assistente e compagno di viaggio di Federigo Enriques, una delle menti italiane più grandi del secolo scorso.
Il nome di Giorgio de Santillana, uno dei più importanti storici della scienza del Novecento, è stato spesso associato a movimenti di indagine e ricercatori considerati complottisti o cospirazionisti. Questo è in parte dovuto al suo lavoro con Herta von Dechend, “Il Mulino di Amleto”, che divenne popolare grazie alla menzione nel volume “Impronte degli dei” di Graham Hancock. Tuttavia, questa associazione è un limite dei suoi detrattori.

Conclusioni

La grande lezione di de Santillana è quella di diffidare dei “cautious contemporaries”, quei ricercatori vigliacchi che nulla concedono alle nuove idee e all’entusiasmo della ricerca. Oggi l’opposizione arriva non solo dall’Accademia, ma anche dai media e dall’opinione pubblica. In un’epoca in cui la ragione è isterica, autori come Giorgio de Santillana offrono un’alternativa razionale in cui l’intelletto riunisce i vari indirizzi di ricerca in un unico grande viaggio planetario.

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