Gusci di noce: un cofanetto di tesori per far crescere lettori!

Nasce una nuova collana per bambini targata Adelphi: Gusci di noce! Un cofanetto speciale che sta nel palmo di una mano e contiene quattro piccoli libri illustrati da Maurice Sendak, il maestro di “Nel paese dei mostri selvaggi”.

Alligatori in abbondanza, Uno è Johnny, Brodino di pollo e Piero e il leone: quattro storie per esplorare l’alfabeto, i numeri, le stagioni e la pazienza, con la fantasia e l’ironia inconfondibili di Sendak.

Un regalo perfetto per i bambini di tutte le età, per farli appassionare alla lettura fin dalla tenera età.

Perché leggere Gusci di noce:

  • Un’opera di Maurice Sendak, uno dei più grandi illustratori di tutti i tempi.
  • Quattro storie in uno: un cofanetto ricco di avventure e insegnamenti.
  • Permette ai bambini di esplorare l’alfabeto, i numeri, le stagioni e la pazienza.
  • Illustrazioni meravigliose e testi coinvolgenti.
  • Un regalo perfetto per i bambini di tutte le età.

Non lasciarti sfuggire questa occasione: ordina subito Gusci di noce!

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Le origini del pensiero scientifico: il libro che sfida le interpretazioni accademiche

Gli Adelphi

La collana “Gli Adelphi” è una collana economica fondata nel 1989 dall’editore Adelphi. La collana pubblica libri di vario genere, tra cui opere di narrativa, saggistica e poesia. Alcuni dei libri più famosi pubblicati dalla collana includono “L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello” di Oliver Sacks, “Spillover. L’evoluzione delle pandemie” di David Quammen e “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera. Alcuni dei libri più recenti pubblicati dalla collana includono “Le origini del pensiero scientifico” di Giorgio de Santillana e “Atti umani” di Han Kang.

Giorgio de Santillana

I libri Adelphi sono considerati politicamente scorretti perché sfidano i confini tra le discipline e provocano la rabbia degli esperti e dei fondamentalisti. La ripubblicazione de L’origine del pensiero scientifico di Giorgio de Santillana, un capolavoro sulla storia della scienza che è stato ripubblicato dopo quarant’anni dalla prima edizione ne è un valido esempio. Oggi, l’autore verrebbe probabilmente etichettato come un “complottista” dal CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze) e dagli scientisti, ma in realtà fu un genio.

È ormai chiaro che la scienza ha a che fare non solo con la Storia, ma anche con le storie, soprattutto per coloro che hanno letto le nuove frontiere della storia e della sociologia della scienza nell’ambito STS (Science and Technology Studies), un campo interdisciplinare di insegnamento e ricerca accademica che si concentra sull’analisi della scienza e della tecnologia come costrutti sociali complessi con influenze sociali che comportano molteplici questioni epistemologiche, politiche ed etiche. La ripubblicazione con nuova traduzione del saggio di Giorgio de Santillana, Le origini del pensiero scientifico: da Anassimandro a Proclo, ci permette di ricostruire gli inizi della scienza, che sempre più studiosi fanno risalire alla scienza ellenica, alla Grecia, da Anassimandro a Eudosso.

Il libro di de Santillana ci offre anche uno sguardo sulle condizioni di salute della scienza attuale e dell’impresa intellettuale in senso lato. Questo perché l’approccio di de Santillana è sempre stato quello di un ricercatore curioso ed espansivo, in grado di collaborare e ampliare i confini dello studio fino a comprendere sempre nuovi ambiti, mito compreso. In contrasto con i nostri tempi, in cui gli scienziati si limitano al loro campo e i difensori della scienza agiscono a scapito di un vero dialogo tra campi del sapere.

Contaminazioni

De Santillana, fisico di formazione, è stato uno dei più importanti storici della scienza del Novecento a livello internazionale. Docente al MIT ma laureato a Roma, fu assistente e compagno di viaggio di Federigo Enriques, una delle menti italiane più grandi del secolo scorso.
Il nome di Giorgio de Santillana, uno dei più importanti storici della scienza del Novecento, è stato spesso associato a movimenti di indagine e ricercatori considerati complottisti o cospirazionisti. Questo è in parte dovuto al suo lavoro con Herta von Dechend, “Il Mulino di Amleto”, che divenne popolare grazie alla menzione nel volume “Impronte degli dei” di Graham Hancock. Tuttavia, questa associazione è un limite dei suoi detrattori.

Conclusioni

La grande lezione di de Santillana è quella di diffidare dei “cautious contemporaries”, quei ricercatori vigliacchi che nulla concedono alle nuove idee e all’entusiasmo della ricerca. Oggi l’opposizione arriva non solo dall’Accademia, ma anche dai media e dall’opinione pubblica. In un’epoca in cui la ragione è isterica, autori come Giorgio de Santillana offrono un’alternativa razionale in cui l’intelletto riunisce i vari indirizzi di ricerca in un unico grande viaggio planetario.

Nella Perfida Terra Di Dio di Omar Di Monopoli

Dopo le storie di Maurizio de Giovanni e quelle di Joe R. Lansdale è la volta della penna di Omar Di Monopoli, nome di spicco del noir mediterraneo, che debutta in fumetteria e libreria con “Nella Perfida Terra Di Dio”, la graphic novel tratta dall’omonimo romanzo edito da Adelphi per un autore capace di fondere western in salsa pugliese e verismo immaginifico, ma anche neorealismo in versione splatter. A sceneggiare la storia troviamo Maurizio Colombo, a firmare i disegni Giuseppe Baiguera.

Nella Perfida Terra di Dio - Il trailer!

“Nella Perfida Terra Di Dio” ci porta in un Salento da post apocalisse, teatro di una vicenda corale incandescente interpretata da personaggi indimenticabili. Un pezzo grosso della Sacra Corona Unita, Tore, ritorna nel paese natale dopo anni di esilio. Come sarà accolto dai suoi figli, due anime randagie, entrambi convinti che il latitante abbia ucciso la loro madre? Quali oscuri segreti nascondono le mura del Convento delle Sante Sorelle del Martirio? Mari di lacrime e fiumi di sangue sono pronti a sommergere gli orrori e i delitti in questa Perfida Terra di Dio in cui si intrecciano indistricabilmente anche le vicende di un anziano riciclatosi in santone e profeta dopo una visione apocalittica, una badessa rapace votata a loschi affari, boss dediti al traffico di stupefacenti e rifiuti tossici, donne segnate da un destino tragico e un coro di paesani e scagnozzi.  

Nato nel 1971 a Bologna da famiglia pugliese, Omar Di Monopoli esordisce nel 2007 con il romanzo «Uomini e cani» (premio Kihlgren Città di Milano 2008) cui ha fatto seguito «Ferro e fuoco» l’anno successivo e il più recente «La legge di Fonzi», tutti editi da ISBN Edizioni. Nel 2017 entra nel catalogo Adelphi con «Nella perfida terra di Dio», un western-noir tradotto in Spagna. L’anno dopo, le edizioni Adelphi riproporrano una versione aggiornata del suo romanzo d’esordio. «Brucia l’aria», del 2021, esce per Feltrinelli, editore presso il quale è in uscita il nuovo romanzo la prossima primavera. Ha scritto per la radio e per il cinema; collabora con la Scuola Holden e con alcuni tra i maggiori quotidiani nazionali (La Stampa, Il Fatto quotidiano, La Gazzetta del Mezzogiorno).

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