Benvenuti a Dismaland!

oggi

Banksy colpisce ancora e questa volta lo fa in grande stile. lo streetartist più famoso inglese, icona della satira artistica verso le icone Pop, ha realizzato un vero e proprio parco a tema temporaneo che lui stesso definisce “Una festa di arte, divertimento e introduzione all’anarchia”!

Apre oggi, 21 agosto, per cinque settimane, “Dismaland” (letteralmente “Landa Tetra”) un parco di divertimenti allestito in un’area abbandonata di Weston, nel sud-ovest della Gran Bretagna. Questa struttura è la versione Dark (ci ricorda moltissimo il LunaPark di Gotham base di Joker) di Disneyland con grande Castello delle fiabe incompleto e una sirenetta sfigurata sul lago. Non solo scenografie ma anche attrazioni “rivisitate”: scheletri a bordo di autoscontro, incidenti di carrozze principesche e altre installazioni artistiche realizzate da Damien Hirst, Jenny Holzer, Jimmy Cauty e altri 50 artisti.

Alla Disney piacerà questa idea?

Star Wars Land

All’interno della manifestazione D23 Expo, la grande convention Disney che si svolge al Convention Center ad Anaheim, l’amministratore delegato della The Walt Disney Company, Bob Iger, ha dato una notizia davvero spettacolare per tutti i fan di Star Wars americani (ma non solo!). Presso i theme park Disneyland di Anaheim, in California, e agli Hollywood Studios presso il Walt Disney World Resort di Orlando saranno realizzate nuove grandi aree tematiche dedicate alla saga creata da George Lucas: “Star Wars Land”. Tra le ride ci sarà un “simulatore” interattivo di Millenium Falcon (con un filmato esclusivo dedicato ad una nuova missione) e un’attrazione immersiva che darà la possibilità ai guest di entrare “dal vivo” in un’epica battaglia in una “galassia lontana lontana”.

Lo stesso Iger ha dichiarato: “Sono entusiasta di annunciare il prossimo capitolo nella lunga ed eccitante storia dei Parchi Disney e Star Wars. Attraverso ogni nuova attrazione e nuova ambientazione noi creiamo, spingiamo in là i confini di ciò che è possibile. E come potete immaginare, con Star Wars porteremo questo concetto al livello successivo, con una intera nuova galassia da esplorare. Queste nuove terre a Disneyland e Walt Disney World trasporteranno gli ospiti in un pianeta inedito di Star Wars, che includerà un’epica nuova avventura di Star Wars che li trascinerà nel bel mezzo di una battaglia tra il Primo Ordine e la Resistenza.”

Star-Wars-25

La tematizzazione dello spazio sarà dedicata ad un “pianeta mai visto prima, una lontana base commerciale, ultima fermata prima dello Spazio profondo” – continua Bob Iger – “Nulla si discosterà dalla mitologia e dal canone. Trasporteremo gli ospiti in un pianeta completamente inedito, sarà realistico e autentico.” Il team di Imageers della Disney, in collaborazione con la Lucasfilm e la Industrial Light & Magic sono già al lavoro: ogni punto food, shop e ride di questa nuova Star Wars Land avrà il suo personale “a tema”, rendendo l’atmosfera completamente totale. E sì: ci sarà anche una Cantina…

 

Come abbiamo già indicato prima, l’informativa ufficiale della Disney aggiunge: “Star Wars Land avrà due ride principali, che includeranno la possibilità di prendere il controllo di una delle astronavi più riconoscibili della galassia, il Millennium Falcon, in una missione segreta, e un’epica avventura di Star Wars che inserisce gli ospiti nel centro di una spettacolare battaglia”. Non è stata annunciata una data di apertura, ma possiamo immaginare che le due espansioni verranno aperte nel giro di pochissimi anni.

Star-Wars-16

Disney, il grande successo e gli ultimi anni

Continua il nostro speciale su Walt Disney, e dopo aver parlato della sua “nascita creativa“, il consolidamento dei Walt Disney Studios, e il suo più grande progetto (Disneyland), ora vi racconteremo il finale di questa splendida storia.

Era passato un decennio dallo straordinario evento di “Steamboat Willie”, i cartoni parlanti e quelli a colori non stupivano più da un pezzo. Chi segue Disney sa che la sua longevità è data da tecnica e qualità del prodotto. Disney amava però arrivare prima degli altri e di conseguenza inventare cose nuove.  Nonostante gli studi continuino a produrre cortometraggi a un ritmo forsennato, i guadagni sono appena soddisfacenti e non producono veri e propri utili. Walt decide allora di produrre un lungometraggio ispirandosi a un film muto visto da bambino: “Biancaneve”, con Maguerite Clark, siamo nel 1934 (la prossima settimana uno speciale di Satyrnet sul primo lungometraggio Disney).

Il primo lungometraggio d’animazione fu un enorme successo, mentre il secondo, “Pinocchio”, nonostante avesse tutte le carte per esserlo, non ebbe successo. Ancora una volta Walt, che voleva che questo lungometraggio dovesse essere straordinario, mise i costi in secondo piano, questa fu di fatto la pellicola più costosa della storia. Durante la produzione si contava, ovviamente, su una distribuzione su scala mondiale, ma l’uscita nel Febbraio 1940 la rese impossibile. Il mondo era in guerra e la gente aveva altro a cui pensare. Il 13 Novembre 1940 uscì anche “Fantasia” e fu il disastro totale! Tutto ciò che a Disney pareva geniale non piacque nè al pubblico nè alla critica. A questo punto ricordiamo che la produzione di un cartoon ha dei costi altissimi e anche quando i cinema si riempiono di gente, ci vuole tempo per rientrare dei costi. “Fantasia” ha un mare di effetti speciali, un’orchestra sinfonica, un migliaio di persone che ci hanno lavorato, dunque uno sproposito in termini economici. In più Disney aveva voluto e ottenuto dai suoi tecnici (Ub in testa) un innovativo sistema sonoro. Ragazzi, hanno inventato il suono stereofonico! Gran cosa, ma chi se ne sarebbe accorto se le sale non erano attrezzate? Walt cercò degli accordi per le installazioni, ma alla fine le spese furono tutte a carico della Walt Disney Production, il che aumentò il deficit. Questo avveniva mentre i dipendenti erano irrequieti. Che momenti. Il tempo avrebbe dato ragione a Walt, il suo folle progetto di unire immagini e musica in un concerto creò dapprima uno dei momenti più difficili della storia Disney, poi uno dei suoi capolavori assoluti. Disney precorreva i tempi.

Lo straordinario lavoro degli artisti che crearono “Biancaneve”, “Fantasia” e tutti i prodotti della “Factory” di Walt era uno dei vanti dell’azienda, ma spariva sotto la sigla “Walt Disney Presents” all’inizio dei film. Lo stipendio di un animatore, di un inchiostratore o di chiunque desse un contributo alla nascita di una pellicola era molto basso. Questo era motivo di discussioni all’interno degli Studios. Le voci che arrivavano all’orecchio di Disney non erano ascoltate. Secondo lui tutto andava bene così come era. Successe però che le voci si coalizzarono, cominciarono ad avere dei volti, dei nomi. I sindacati entrarono nel regno di Walt trovando terreno fertile. Dopo anni di parole si passava ai fatti. Si era giunti alla guerra, iniziando con azioni di disturbo alla prima di “Pinocchio” e ancora di più a quella di “Fantasia”. Il 28 Maggio 1941 la Disney affrontò lo sciopero che avrebbe cambiato la sua storia e, secondo alcuni, quella dell’animazione in genere. Furono giorni bui. Disney perse più volte la calma in pubblico. Davanti ai cancelli degli Studi di Burbank c’erano centinaia di persone con i picchetti, molte più di quelle che lavoravano per Walt. La faccenda era grossa. Gli scioperanti chiedevano cose legittime come la presenza ufficiale e libera di un sindacato nell’azienda, aumenti salariali, riconoscimenti per il lavoro, impossibilità di licenziare a piacimento, etc… Walt riteneva che i dipendenti fossero una vera e propria famiglia. Allora perché lasciare che una famiglia fosse regolata dall’esterno? Quindi di sindacati neanche a parlarne, e senza sindacati tutto il resto non esisteva. Non se ne veniva a capo. Alla fine, grazie a Roy Disney, lo Studio cedette e lasciò da parte le sue posizioni più dure, scendendo a patti con gli scioperanti. Walt era stato diplomaticamente allontanato dalla California e quindi non potè opporsi alla firma di Roy. Il 9 Settembre lo sciopero finì. Walt era profondamente deluso e amareggiato per la “perdita” dello Studio. Secondo alcuni critici non raggiunse più le vette artistiche di “Biancaneve”, “Pinocchio” e “Fantasia”.

Nel 1940 Disney era diventato informatore ufficiale dell’FBI. Conosceva da anni J. Edgar Hoover che la dirigeva e quell’anno strinse con lui un accordo. Si dice che questa fu un’arma con cui Disney si vendicò degli scioperanti. Si era aperta la guerra ai comunisti e l’accusa di un informatore ufficiale poteva stroncare una carriera. Fu davvero così? O è una voce di chi non amava Disney? Mistero!A un anno da dimenticare sul piano lavorativo, Walt dovette aggiungere anche un lutto: nel 1941 suo padre venne a mancare mentre lui era lontano.

“Pinocchio” non rientrò delle spese, “Fantasia” meno che mai, in più lo sciopero e il lutto familiare. Povero grande Walt Disney.Negli anni a seguire la vita artistica e privata di Walter Elias Disney si assestò. Negli anni quaranta si produssero diversi classici e anche qualche semi-sconosciuto film d’animazione di lunga durata. Se “I Racconti Dello Zio Tom” è splendido, “Musica Maestro” e “Lo Scrigno Delle Sette Perle” sono prodotti piuttosto ordinari. “Bambi” è un capolavoro, ma ci sono voluti anni prima che iniziasse a guadagnare qualcosa.Alcuni prodotti furono dettati dalle circostanze. Era in atto la seconda guerra mondiale quando il governo americano chiese a Walt di realizzare qualcosa volto a cercare simpatie nell’America del Sud (offrendosi di pagarne i costi); è la genesi di “Saludos Amigos” e “I Tre Caballeros”. Ma il più grande e rivitalizzante successo dai tempi di “Biancaneve” arrivò nel 1950 con “Cenerentola”. Un’altra favola classica, ancora tanta musica splendida. Un film ispirato. Il 1950 è anche l’anno di una svolta importante, dato che esce “L’Isola del Tesoro” il primo film interamente girato dal vivo, senza nessuna sequenza in animazione. Una pazzia! Ma di nuovo ebbe ragione lui.

“Alice nel Paese Delle Meraviglie” e “Peter Pan” ebbero un riscontro limitato (in relazione ai costi). Così anche “Lilli e il Vagabondo” che uscì nel 1955, un anno fondamentale nella storia della Disney non solo per questo film, infatti il 17 Luglio 1955 prese vita un altro dei cosiddetti deliranti sogni di Walt: fin da quando le sue figlie erano bambine e lui le accompagnava nei parchi, Walt iniziò ad immaginare un luogo dove i bambini potessero giocare, i grandi tornare bambini, dove tutto fosse pulito e perfetto. Tutto questo era già nei suoi film, ma non era possibile creare un posto così? Negli anni ’50 Disney cedette alle lusinghe della TV, che aveva sempre respinto, per finanziare quell’idea.

Si mise di nuovo contro tutto e tutti per rischiare di buttare tutto all’aria. Roy non voleva, le banche non volevano. Ma lui voleva e niente poteva fermarlo. Nel 1955 aprì finalmente “Disneyland” ad Anaheim in California. [leggi l’articolo su Satyrnet]

Il 1959 è l’anno de “La Bella Addormentata nel Bosco”, un insieme di elementi classici quali re, regine, principi, principesse, fate, streghe e draghi, arricchiti da uno dei personaggi cattivi più affascinanti di tutta la storia Disney, un’entusiasmante sequenza finale, animazioni ormai perfette, ottimi momenti musicali tratti dichiaratamente da Tchaikowsky. Il più fiabesco dei film Disney fu….. un fiasco totale!!! La strada percorsa è quella di “Fantasia”: un film costosissimo e poca gente interessata a vederlo. Se mi si concede un parere personalissimo….. ROBA DA MATTI!!! “La Bella Addormentata” è il mio classico preferito non ci trovo nulla che sia meno che splendido. Credo che sia un altro film uscito troppo presto. Lo dimostra il fatto che oggi è uno dei prodotti Disney più celebrati..

Col flop (incredibile) de “La Bella Addormentata” siamo arrivati agli anni sessanta. Disney ormai non seguiva più con troppa attenzione le produzioni animate, gli interessava di più occuparsi di Disneyland dato che non era mai terminata. Un film non si può toccare una volta uscito nelle sale, un parco, invece si lascia continuamente modificare, si possono aggiungere o togliere attrazioni in ogni momento. In questi anni Walt è finalmente ricco. Lui non aveva mai cercato la ricchezza, ma una oculata gestione dei guadagni del parco si tramutò in denaro sonante. L’azienda era libera dalle banche per la prima volta da anni.

“La Carica dei 101” e “La Spada Nella Roccia” erano a detta di Walt solo abbozzi, i disegni erano troppo semplici, ma uscirono così. E piacquero. Walt sentiva il bisogno di dimostrare a chi aveva seguito i film degli esordi che lui era ancora Walt Disney, sentiva il bisogno di creare qualcosa che conquistasse le nuove generazioni. Sentiva il bisogno di dimostrare a sé stesso chi era. A quel tempo era in corso una lunga trattativa con Pamela Lyndon Travers, autrice di una serie di libri per l’infanzia con protagonista una tata volante…

Walt Disney si recò di persona dalla Travers per sbloccare le trattative. Ci riuscì. Questo successo lo rivitalizzò facendolo tornare quello di un tempo. Walt tornò a dirigere tutti gli stadi produttivi con un entusiasmo che non provava da anni. Mise parola sulla sceneggiatura, sul cast, sulle musiche, persino sugli arredamenti che sarebbero apparsi nel film. Stava nascendo “Mary Poppins”, una cartolina del mondo di Walt.
Fu Walt stesso a pretendere che la magica governante avesse il volto di Julie Andrews. La Andrews in un primo momento rifiutò preferendo il ruolo di Eliza Dolittle in “My Fair Lady”. Il caso volle che quella parte venisse invece affidata, a sorpresa, a Audrey Hepburn. Julie Andrews divenne allora Mary Poppins.

Secondo alcuni, in questo film c’è tanto di Disney, delle sue emozioni, dei suoi ricordi. Ma quello che interessa al pubblico dei fan di Walt è che “Mary Poppins” fu non solo un grande successo, ma il più grande successo che la Disney avesse mai conosciuto. Tutto quello che Disney intendeva dimostrare con questo film, lo dimostrò. Era sempre lui, era sempre grande.

“Mary Poppins” uscì il 28 Ottobre 1964. L’anno seguente si mise in produzione un film d’animazione tratto dal romanzo di Rudyard Kipling “Il Libro della Giungla”. Disney non lo seguì granchè, di nuovo tornò a pensare che il suo Studio, ormai, camminava da solo. Tornò all’idea dei parchi a tema pensando di crearne un secondo ad Orlando in Florida e ne pose in effetti le basi, ma il tempo stringeva. Purtroppo.

Nel 1965 si cominciò a lavorare al “Libro della Giungla” e al parco di “Walt Disney World”. Disney presenziava ancora con piacere alle cerimonie che si organizzavano in suo onore, ma ormai erano per lui una fatica enorme. Il fisico era debilitato. Nel 1966 una serie di esami rivelò la presenza di noduli nei polmoni. Il 7 Novembre Walt Disney venne ricoverato al Saint Joseph Hospital, che si trova proprio davanti ai suoi Studios. Gli venne asportato un polmone. Non si poteva fare di più.

Walt tornò a casa, ma a fine mese un grave malore lo riportò in ospedale. Dalla sua stanza poteva vedere gli edifici della “Walt Disney Production”, il centro del suo impero. Roy Disney aveva dato disposizioni perché si lasciassero le luci accese di notte, così che Walt vedesse il simbolo di tutta la sua vita. Si fece così anche la sera del 14 Dicembre. La mattina del 15 Dicembre 1966, un collasso cardiocircolatorio pose fine alle sofferenze e ai sogni di Walter Elias Disney Junior, in arte Walt Disney.In tutto il mondo si diede grande risonanza alla notizia. Si ricorda spesso il commento del governatore della California, il futuro presidente Ronald Reagan: “Da oggi il mondo è più povero”.

L’animazione tradizionale a mano, con cui Walt Disney ha costruito il successo della sua società, non è più praticata negli studi di Walt Disney Feature Animation. Dopo un periodo di lungometraggi animati tradizionali deludenti dal punto di vista finanziario alla fine degli anni Novanta, all’inizio del nuovo millennio sono stati chiusi i due studi satelliti a Parigi e a Orlando e gli studi di Burbank sono stati convertiti in uno studio di animazione di ultima generazione. Nel 2004, la Disney ha prodotto il proprio ultimo film lungometraggio con animazione tradizionale: “Mucche alla riscossa”. Gli studi DisneyToon in Australia continuarono a produrre film a basso costo con animazione tradizionale, soprattutto i seguiti dei vecchi successi; nonostante ciò sono stati chiusi alla fine del 2006. A partire dal 2009 tuttavia, la Walt Disney ha annunciato l’intenzione di riproporre nei cinema i vecchi film in animazione tradizionale, portando avanti comunque i progetti di animazione computerizzata, indipendenti dalla Pixar.

Disneyland, il sogno di un uomo e di un topo

Nello speciale di Satyrnet dedicato ad una delle figure più importanti del XX secolo, Walt Disney, non possiamo non parlare del suo più grande progetto: il luogo magico in cui tutta la creatività del genio statunitense si è fusa con cemento, acciaio e vetroresina al fine di creare “dal vivo” il suo mondo fantastico.

Disneyland (o meglio dire Disneyland Park) fa parte del complesso di parchi californiano Disneyland Resort ed è il primo parco divertimenti aperto dalla Disney. Questa immensa struttura costituisce il primo vero esempio di parco tematico che tutti i seguenti nati hanno cercato di imitare o di sfidare.  Ubicato ad Anaheim, nella periferia di Los Angeles, è stato inaugurato nel 1955. Viene spesso definito impropriamente come primo esempio di “parco di divertimenti” (confusione tradizione tra “Amusement Park”, ciò che gli italiani chiamano LunaPark e “Theme Park”, come Disneyland, Legoland e il nuovo Cinecittà World) ma è una classificazione errata. Il parco “Luna” ha aperto, ad esempio, nel 1903 a Coney Island, poi scomparso per un incendio nel 1932 e recentemente ristrutturato ad opera degli italiani di Zamperla: da questo parco viene il termine “lunapark” che viene usato ancora oggi come sinonimo di amusement park.

Walt Disney, durante un viaggio d’affari a Chicago alla fine degli anni quaranta, disegna i progetti per una sua idea, un parco divertimenti dove prevede che i suoi dipendenti passino del tempo coi figli. Le idee che sviluppa diventano un concetto di sempre maggiore portata, Disneyland. Disney trascorre cinque anni a migliorare Disneyland e deve creare una nuova filiale della sua società, chiamata WED Enterprises, per ideare e costruire il parco. La filiale è costituita da un gruppetto di suoi dipendenti degli studi Disney che aderiscono al progetto di sviluppo di Disneyland in qualità di ingegneri e pianificatori e sono soprannominati Imagineers.

disneyland 02

Quando Walt presenta il suo progetto agli Imagineers dice«Voglio che Disneyland sia il luogo più meraviglioso della terra e che un treno faccia il giro del parco». Il fatto di divertire le proprie figlie e gli amici nel suo giardino facendo loro fare dei giri sul suo Carolwood Pacific Railroad aveva ispirato a Disney l’idea di includere una ferrovia nei progetti per Disneyland.

L’edificio più importante del parco, quello centrale e immancabile in qualsiasi altro parco Disney da lì in poi, era il Castello della Bella Addormentata, pensato per l’omonimo lungometraggio al quale, contemporaneamente alla progettazione e costruzione del parco, stava lavorando lo Studio. Parte poi proprio in quegli anni la consuetudine di usare Tinker Bell (Trilly o Campanellino in Italia) per dare il benvenuto ai visitatori del parco.

disneyland 01

Negli anni cinquanta a Disneyland si poteva vedere “Zio Walt” fare dei piccoli lavori, come offrire passeggini ai visitatori, suonare il clacson in un’auto in Main Street USA, pescare ai Rivers of America o pilotare il Mark Twain. Il Disneyland Park ha subito, durante mezzo secolo di attività, diverse operazioni di restyling e l’introduzione di nuove attrazioni, nonchè, nel 2001, di un parco-fratello, il Disney’s California Adventure, sempre nel rispetto della peculiare e inconfondibile impronta del suo creatore.

Per estensione, con Disneyland s’intendono le strutture della società statunitense progettate su modello di quella di Los Angeles. Attualmente esistono 5 resort disneyland nel mondo:

  • Disneyland Resort, California (USA), aperto nel 1955;
  • Walt Disney World Resort, Florida (USA), aperto nel 1971;
  • Tokyo Disney Resort, Giappone, aperto nel 1982;
  • Disneyland Paris, Francia, aperto nel 1992;
  • Hong Kong Disneyland Resort, Cina, aperto nel 2005;
  • Shanghai Disney Resort, Cina, aperto 2016;

disneyland 00

 

 

[continua con “Il grande successo e gli ultimi anni”]

Tomorrowland secondo Walt Disney

Tomorrowland è un’area tematica creata da Walt Disney a Disneyland – Magic Kingdom, nel 1955. Questa area è dedicata soprattutto ai giovani, ospita infatti molte attrazioni adrenalitiche e con tecnologie innovative. Attrazione di punta è lo Space Mountain, un indoor coaster. Walt Disney creo’ quest’area per vedere il futuro oggi e per far sognare di più i bambini a raggiungere lo spazio. Le attrazioni che si trovano, all’interno, sono: Walt Disney’s Carousel of Progress , Astro Orbiter , Tomorrowland Transit Authority PeopleMover, Tomorrowland Speedway, Stitch’s Great Escape , Buzz Lightyear’s Space Ranger Spin , and Monsters, Inc. Laugh Floor . Nell’europea Disneyland Paris, la parte TomorrowLand è sostituita da Discoveryland a tema “Steampunk / Jules Verne” tenendo conto del pensieero dello stesso Walt Disney per cui “Il Domani invecchia in fretta”.

Da non confondersi invece con il concept di Tomorrowland (area dei parchi Disney stile Magic Kingdom) è Epcot, il secondo dei quattro parchi a tema costruiti a Bay Lake, Florida. Inaugurato il 1º ottobre 1982, il parco si estende su 1,21 km² (121,41 ha), più del doppio della dimensione del Magic Kingdom. È dedicato alla celebrazione della realizzazione umana, vale a dire della tecnologia dell’innovazione e della cultura internazionale, ed è spesso definito come una “Fiera Permanente del Mondo”. Nel 2013, il parco ha ospitato circa 11 milioni e 220.000 persone, diventando così il quinto parco a tema più visitato al mondo. Il parco è rappresentato da Spaceship Earth, una sfera geodetica che serve anche come attrazione. Il nome Epcot deriva dall’acronimo EPCOT (Experimental Prototype Community of Tomorrow), un’utopica città del futuro pianificata da Walt Disney a partire dagli anni sessanta.

Nel 1955, anno di inaugurazione di Tomorrowland, gli americani avevano fiducia nel futuro. Successivamente, però, in particolare negli anni ‘70, sono diventati più scettici. Questo cambiamento ha colpito lo scrittore e produttore Damon Lindelof, che ha ideato la trama del film omonimo Tomorrowland (in uscita nella primavera 2015), cercando di cogliere ciò che Tomorrowland rappresentava nel passato. “Volevo riuscire a esprimere quell’ottimismo che un tempo caratterizzava il mondo ”, commenta Lindelof. Secondo il protagonista George Clooney, “il film è molto ispirato da chi era Walt Disney. Lui guardava al futuro con la speranza di uno sviluppo positivo”.

Infatti, lo stesso Disney sosteneva che “se ci guardiamo intorno nel mondo moderno vediamo l’influenza che la Scienza ha sulla nostra vita. Molte cose che sembrano impossibili ora diventeranno realtà domani”.

Tomorrowland – Il Mondo di Domani

 Da un’idea dello scrittore e produttore Damon Lindelof, arriva il 21 maggio nelle sale il nuovo film Disney Tomorrowland – Il Mondo di Domani, diretto dal regista due volte premio Oscar Brad Bird e interpretato dall’attore premio Oscar George Clooney. “Tomorrowland” è un’attrazione creata da Walt Disney a Disneyland, nel 1955. In quel periodo gli americani avevano fiducia nel futuro. Damon Lindelof ha ideato la trama del film cercando di cogliere questo spirito e ciò che Tomorrowland rappresentava nel passato. Ho iniziato a immaginare una storia su un posto di nome Tomorrowland, un luogo reale e non l’attrazione di un parco a tema”, racconta lo scrittore.

Il nuovo film Disney Tomorrowland – Il Mondo di Domani racconta la storia di Frank (George Clooney), un ex enfant prodige ormai disilluso, e Casey (Britt Robertson), un’adolescente ottimista e intelligente che trabocca di curiosità scientifica. Legati da un destino comune, i due intraprendono una pericolosa missione insieme, per svelare i segreti di una misteriosa dimensione spazio-temporale nota come “Tomorrowland”. Le loro imprese cambieranno sia il mondo che la propria vita, per sempre.

Nel cast anche Hugh Laurie (la serie TV Dr. House – Medical Division), Raffey Cassidy (Dark Shadows, Biancaneve e il Cacciatore), Tim McGraw (Tutti Insieme Inevitabilmente), Kathryn Hahn (This Is Where I Leave You), Keegan-Michael Key (Come Ammazzare il Capo 2) e Thomas Robinson (Due Cuori e Una Provetta).

 “Spero che gli spettatori si divertano”, dichiara Brad Bird, “ma spero anche di aver realizzato qualcosa su cui riflettere e di cui parlare anche in seguito… arrivando, magari, persino a immaginare un futuro diverso”.

Tomorrowland – Il Mondo di Domani è un classico film Disney, con immagini spettacolari, una trama innovativa e straordinari effetti speciali, che arriverà nelle sale italiane il 21 maggio 2015 e trascinerà gli spettatori in una girandola di vorticose avventure ambientate in nuove e inimmaginabili dimensioni.

 

Disneyland, il non luogo

Il non luogo inizia con il dire che rappresenta il risultato del nuovo millennio. Il termine non luogo è stato coniato dal ’ antropologo francese Marc Auge’ il quale si riferiva con questo termine ad una serie di spazi che potrebbero essere aeroporti, centri commerciali, sale cinematografiche e fast food ma soprattutto parco giochi e luna park. Essendo questa una tesina riguardante un seminario sul fumetto, vi starete domandando: ”Cosa potrà centrare mai il termine non luogo con il fumetto o con il cartoon?”. Beh io vi rispondo che centra eccome!

 

Lo straordinario animatore chiamato Walt Disney dopo aver prodotto una serie di cartoni animati come pinocchio, Biancaneve ed i sette nani, la spada nella roccia, si rese conto che serviva qualcosa di più forte, di più coinvolgente. Cosa fece allora… Creò  ad Orlando in Florida  un parco  interamente dedicato al gioco chiamato Disney world. Questo parco era letteralmente un posto dove ogni personaggio e ogni struttura  al suo interno doveva riprendere i temi dei film e cartoni da lui prodotti. Era un luogo, o meglio un non luogo, dove i bambini camminavano circondati da colori, giochi, montagne russe, potevano passeggiare con i loro idoli come pluto o topolino, o esser persino baciati da una Biancaneve a misura d’uomo. Lo scopo di questo parco era quello di far immedesimare completamente il bambino, nel cartone come  se ci stesse realmente vivendo dentro.
Tutti conosciamo lo straordinario successo che Disneyland ha avuto in tutto il mondo ricevendo migliaia di turisti in tutto il mondo, ma soprattutto inaugurando la moda del non luogo. Oggi a distanza di una cinquantina d’anni dalla sua nascita siamo circondati da non luoghi, centri commerciali a due piani, sale cinematografiche con svariate sale, aeroporti con shopping malls al loro interno insomma chi più ha più ne metta.

Le Disneyland nel Mondo: Magia e Storia in Ogni Angolo

Sin dalla sua creazione, la Disneyland è stata un simbolo intramontabile di magia, avventura e divertimento per intere generazioni di visitatori provenienti da tutto il mondo. Fondato da Walt Disney, il parco a tema originale ha aperto le sue porte nel lontano 1955 ad Anaheim, in California, e da allora ha dato vita a un fenomeno globale, dando origine a numerose altre location nelle diverse parti del mondo.

Ogni Disneyland nel mondo presenta attrazioni iconiche che hanno conquistato il cuore dei visitatori. Dalle montagne russe come Space Mountain, ai classici come “It’s a Small World“, fino alle esperienze immersive come “Pirates of the Caribbean“, ogni parco offre un’ampia gamma di intrattenimento per persone di tutte le età. Inoltre, gli incontri con i personaggi Disney sono un elemento cruciale dell’esperienza, offrendo ai fan la possibilità di incontrare i loro eroi dei cartoni animati e creare ricordi indimenticabili.

L’enorme successo della Disneyland di Anaheim ha portato a espansione su scala globale. Nel 1966 è stata aperta la seconda location, Disneyland in Florida, seguita da Tokyo Disneyland nel 1983, Disneyland Paris (originariamente Euro Disneyland) nel 1992 e Hong Kong Disneyland nel 2005. Ciascuna di queste location ha adattato l’esperienza Disney alle culture e alle preferenze locali, pur mantenendo l’essenza magica che è diventata sinonimo del marchio. Oltre alle attrazioni, Disneyland ha dato vita a una vasta gamma di prodotti di consumo, da peluche e abbigliamento a videogiochi e libri. Il marchio Disney è diventato un fenomeno culturale globale, influenzando non solo l’intrattenimento, ma anche la moda, l’arte e persino l’architettura. La storia delle Disneyland nel mondo è una cronaca di creatività, innovazione e magia: questi parchi a tema hanno toccato il cuore di milioni di persone, trasformando sogni in realtà e offrendo luoghi di evasione e meraviglia. Sin dalla sua prima apertura nel 1955, la Disneyland ha ridefinito il concetto di intrattenimento e ha continuato a farlo in tutto il mondo, portando gioia e felicità a generazioni di visitatori.

Disneyland di Anaheim

Tutto ha avuto inizio con la Disneyland di Anaheim, un sogno divenuto realtà per Walt Disney e il suo team di immaginari creativi. Il parco è stato concepito come un luogo dove le famiglie potessero sfuggire alla monotonia della vita quotidiana e immergersi in mondi fantastici e avventure coinvolgenti. Il giorno dell’apertura, il 17 luglio 1955, segnò l’inizio di una nuova era nell’intrattenimento e nel turismo.

La Disneyland originale è caratterizzata da diverse “terre” tematiche, ognuna con un suo stile e ambientazione unici. Main Street, USA, riprende l’atmosfera delle città americane del primo Novecento, Adventureland invita a esplorare terre esotiche, Frontierland trasporta i visitatori nell’epoca dei pionieri e della frontiera, Fantasyland offre incantevoli avventure da fiaba, e Tomorrowland presenta visioni del futuro e della tecnologia.

Nel 2016, è stata inaugurata Shanghai Disneyland, rappresentando una tappa significativa nella storia del marchio. Questo parco è stato creato in collaborazione con il governo cinese e ha introdotto nuovi elementi culturali e tecnologici all’esperienza Disney. Il parco di Shanghai è stato progettato per rispondere alle crescenti aspettative dei visitatori cinesi e rappresenta un incrocio tra tradizione e innovazione.

Walt Disney World

Walt Disney World, situato a Orlando, Florida, è una delle destinazioni turistiche più iconiche e visitate al mondo. Creato come estensione del successo della Disneyland in California, Walt Disney World è diventato un complesso di parchi a tema immenso e affascinante, intriso di magia e intrattenimento di livello mondiale. L’idea di creare un parco a tema a est della Mississippi nacque mentre Walt Disney visitava il parco Griffith Park a Los Angeles con le sue figlie. Dopo aver osservato i giochi e l’interazione delle famiglie, l’idea di un parco di intrattenimento ispirò Walt a creare qualcosa di più grande e coinvolgente. Tuttavia, il progetto ebbe una svolta ambiziosa quando la Disney iniziò a cercare una vasta area di terra, ben lontana dalla crescita urbana, per ospitare un parco di dimensioni epiche.

Nel 1965, dopo una ricerca di siti adatta, la Disney acquistò oltre 27.000 acri di terra nel cuore della Florida, per dare vita al suo ambizioso progetto. Il parco originale, Magic Kingdom, fu inaugurato nel 1971 ed è diventato il cuore pulsante di Walt Disney World. Il parco si ispira alla Disneyland originale ma è caratterizzato da un layout più ampio e da numerose innovazioni.

Uno degli elementi distintivi di Walt Disney World è il complesso di parchi a tema che lo compongono. Oltre a Magic Kingdom, il resort include Epcot (aperto nel 1982), dedicato alla celebrazione della cultura, dell’innovazione tecnologica e dell’esplorazione globale; Disney’s Hollywood Studios (inaugurato nel 1989 come Disney-MGM Studios), un parco incentrato sul mondo dello spettacolo e del cinema; e Disney’s Animal Kingdom (aperto nel 1998), un parco che combina avventure in stile safari con attrazioni ispirate alla natura e alla conservazione degli animali.

La dimensione e la portata di Walt Disney World sono impressionanti. Oltre ai parchi a tema, il resort comprende una vasta gamma di hotel a tema, aree per lo shopping, ristoranti e campi da golf. Walt Disney World offre anche eventi speciali stagionali e esperienze uniche, come il festival alimentare ed enologico di Epcot e le celebrazioni natalizie in tutto il resort.

Un altro punto forte di Walt Disney World è la loro attenzione al dettaglio e all’immersione. Ogni parco e attrazione è progettato per far sentire i visitatori come se fossero parte della storia. Dalle strade ispirate ai film ai personaggi che interagiscono con i visitatori, ogni dettaglio è curato per creare un’esperienza indimenticabile. Inoltre, Walt Disney World è stato un pioniere nell’adozione di tecnologie all’avanguardia per migliorare l’esperienza dei visitatori. Dall’introduzione di sistemi di prenotazione avanzati per le attrazioni alle app mobili che consentono ai visitatori di pianificare e personalizzare il loro itinerario, la tecnologia è stata una parte integrante dell’esperienza complessiva offerta dal resort.

Tokyo Disneyland

Tokyo Disneyland, aperto nel 1983, è stato il primo parco a tema Disney al di fuori degli Stati Uniti e ha introdotto la magia Disney nella cultura e nell’estetica giapponese. Situato a Urayasu, Chiba, nel Giappone orientale, il parco ha affascinato milioni di visitatori con la sua combinazione unica di elementi tradizionali Disney e influenze culturali giapponesi.

Una delle caratteristiche distintive di Tokyo Disneyland è l’attenzione meticolosa per i dettagli e la perfezione artistica. I designer e gli imagineers Disney hanno lavorato in stretta collaborazione con esperti giapponesi per adattare le attrazioni, le decorazioni e le esperienze alle preferenze e alla sensibilità estetica del pubblico locale. Questa fusione tra la magia Disney e la cultura giapponese ha reso Tokyo Disneyland un’esperienza unica e coinvolgente. Una delle principali attrazioni di Tokyo Disneyland è Fantasyland, che presenta una ricca combinazione di fiabe e racconti classici Disney, insieme a elementi culturali giapponesi. Ad esempio, la popolare attrazione “Pooh’s Hunny Hunt” combina la dolcezza del personaggio di Winnie the Pooh con una tecnologia di gioco d’avanguardia, risultando in un’esperienza coinvolgente e innovativa. Oltre a Fantasyland, Tokyo Disneyland offre altre terre tematiche, tra cui Adventureland, Tomorrowland e World Bazaar, ognuna con il suo tocco unico. Adventureland offre avventure esotiche e tropicali, mentre Tomorrowland presenta visioni futuristiche in un contesto più amichevole e fantasioso rispetto ad altre versioni del parco. World Bazaar è un omaggio alle strade principali delle città americane alla fine del XIX secolo, ma con dettagli raffinati e influenze giapponesi.

Tokyo Disneyland ha anche abbracciato le tradizioni culturali giapponesi attraverso eventi e festival speciali. Ad esempio, il Tanabata Days celebra la festa giapponese delle stelle, mentre il Disney Easter offre un’esplosione di colori e decorazioni in tema di Pasqua. Questi eventi permettono ai visitatori di immergersi ancora di più nella cultura locale, offrendo un connubio affascinante tra l’iconografia Disney e le tradizioni giapponesi. Un’altra caratteristica unica di Tokyo Disneyland è l’enfasi sul servizio clienti eccezionale e sull’ospitalità. Il concetto giapponese di “omotenashi”, che si traduce approssimativamente in “ospitalità completa”, è stato integrato nella gestione del parco, creando un’esperienza calorosa e accogliente per i visitatori. Il personale, noto come “cast members”, è rinomato per la cortesia, la disponibilità e l’attenzione ai dettagli, contribuendo a creare un’atmosfera magica. In conclusione, Tokyo Disneyland è molto più di un semplice parco a tema; è un’esperienza culturale unica che mescola la magia Disney con l’essenza del Giappone. Attraverso la fusione di design meticoloso, influenze locali e servizio clienti impeccabile, Tokyo Disneyland rappresenta un incontro straordinario tra due mondi. Il parco incarna l’adattamento creativo e rispettoso della cultura Disney, offrendo ai visitatori un’esperienza incantevole che celebra sia l’immaginario Disney che la cultura giapponese.

Disneyland Paris (Euro Disney)

Disneyland Paris è un parco a tema situato a Marne-la-Vallée, in Francia, circa 32 km a est di Parigi. È il secondo parco a tema Disney più visitato al mondo, dopo Walt Disney World Resort in Florida. Il parco è stato inaugurato il 12 aprile 1992 e si estende su un’area di 480 ettari.Disneyland Paris è composto da due parchi a tema, Disneyland Park e Walt Disney Studios Park, e da un centro commerciale e di intrattenimento chiamato Disney Village. Disneyland Park è il parco principale e ospita attrazioni basate su film e programmi Disney classici, come Peter Pan’s Flight, It’s a Small World e Big Thunder Mountain Railroad. Walt Disney Studios Park è un parco a tema più recente, inaugurato nel 2002, e ospita attrazioni basate sui film e programmi Disney più recenti, come Ratatouille: The Adventure e Crush’s Coaster.

Disneyland Paris è una destinazione popolare per famiglie e visitatori di tutte le età. Il parco offre un’ampia varietà di attrazioni, spettacoli e ristoranti per soddisfare tutti i gusti. Disneyland Paris è anche un luogo ideale per celebrare occasioni speciali, come compleanni, matrimoni e anniversari.

Disneyland Hong Kong

Disneyland Hong Kong è un luogo di sogno e magia che si estende su una superficie di 126 ettari, situato sull’isola di Lantau, Hong Kong. Inaugurato nel 2005, è diventato una delle principali destinazioni turistiche della città e attira visitatori da tutto il mondo. Il parco tematico offre una vasta gamma di attrazioni e divertimenti per tutte le età. Ci sono sei diverse aree a tema, ognuna con il suo stile e atmosfera unica. La Main Street USA, ispirata alla retrospettiva degli anni ’20, affascina i visitatori con le sue strade acciottolate, i negozi retrò e i veicoli d’epoca. Adventureland spinge i visitatori in avventure esotiche tra giungle misteriose e templi antichi. Il Fantasyland è il luogo perfetto per i sognatori, con i suoi castelli incantati e i personaggi delle fiabe Disney. Tomorrowland trasporta i visitatori nel futuro con le sue attrazioni futuristiche e ad alta tecnologia. Grizzly Gulch è un’avventura nel selvaggio West, con montagne russe emozionanti e miniere d’oro. Infine, Toy Story Land offre un’esperienza interattiva e coinvolgente con i giocattoli preferiti di tutti.

Oltre alle attrazioni, Disneyland Hong Kong offre anche spettacoli mozzafiato che coinvolgono personaggi Disney, parate colorate e fuochi d’artificio spettacolari. I visitatori possono anche incontrare i loro personaggi preferiti e scattare foto indimenticabili con loro. Il parco dispone anche di numerosi ristoranti, negozi e hotel a tema per garantire un’esperienza completa ai visitatori. I ristoranti offrono una vasta gamma di cucine internazionali e locali, mentre i negozi presentano una miriade di souvenir e oggetti a tema Disney. Gli hotel a tema offrono camere confortevoli e servizi di alta qualità, permettendo ai visitatori di prolungare la loro esperienza magica. Disneyland Hong Kong è anche impegnata nella sostenibilità ambientale. Il parco si impegna a ridurre le emissioni di carbonio, a utilizzare energie rinnovabili e a riciclare i rifiuti. È stato anche premiato numerosi riconoscimenti per le sue pratiche che tutelano l’ambiente. Per raggiungere Disneyland Hong Kong, i visitatori possono usufruire di numerosi mezzi di trasporto. Il parco è ben collegato alla città tramite metropolitana, bus e traghetto, rendendo l’accesso facile e conveniente per i visitatori.

Disneyland Shanghai

Inaugurato nel 2016, Disneyland Shanghai è il primo parco a tema Disney sulla costa cinese e da allora ha attirato milioni di visitatori provenienti da tutto il mondo. Con i suoi sei differenti aree tematiche, ognuna con un’atmosfera unica e coinvolgente, questo parco incanta i visitatori di tutte le età.  Una delle principali attrazioni di Disneyland Shanghai è la “Pirati dei Caraibi Battle for the Sunken Treasure”, un’avventura emozionante che permette ai visitatori di immergersi nel mondo dei pirati. Grazie a una tecnologia all’avanguardia, gli ospiti vengono trasportati in una battaglia spettacolare tra Jack Sparrow e il Capitano Barbossa, in un’esperienza che colpisce tutti i sensi. Un’altra zona affascinante di Disneyland Shanghai è Adventure Isle, un’isola avventurosa che offre un’avventura all’insegna dell’esplorazione e della scoperta. Qui i visitatori possono salire a bordo della “Roaring Rapids”, una barca che si immerge in rapide impetuose e scorre attraverso una giungla misteriosa. Tra caverne segrete, fossi profondi e cascate spettacolari, chiunque può sentirsi come un vero esploratore.

Un viaggio a Disneyland Shanghai non può essere completo senza una visita al Castello, che è unico nel suo genere. Con i suoi 60 metri di altezza, il castello incanta i visitatori con il suo design maestoso e dettagli ricchi che raccontano le storie delle principesse Disney più amate. Durante la notte, il castello si illumina in un magico spettacolo di luci e colori, creando un’atmosfera incantevole che affascina grandi e piccini. Ma Disneyland Shanghai non è solo un parco a tema, è anche un vero e proprio resort. Con due hotel a tema Disney, il “Shanghai Disneyland Hotel” e “Toy Story Hotel”, i visitatori hanno la possibilità di vivere un’esperienza completa immergendosi completamente nella magia di Disney. Gli hotel offrono camere tematizzate, ristoranti a tema e anche la possibilità di prenotare un incontro con i personaggi Disney, che renderanno il soggiorno ancora più indimenticabile.

A Disneyland Shanghai, la Cina si unisce alla magia della Disney in un connubio unico. Questo parco a tema è un’attrazione imperdibile per chiunque sia appassionato di Disney e desideri vivere un’avventura incantevole. Che siate grandi o piccini, una visita a Disneyland Shanghai è un’esperienza che soddisfa tutti i sensi e lascia un ricordo indelebile. Non importa da quale parte del mondo veniate, Disneyland Shanghai garantisce un viaggio speciale e indimenticabile nel mondo dei sogni.

Guillermo Del Toro, horror a Disneyland

San Diego, California – 22 Luglio 2010 – Guillermo del Toro ha sorpreso i 6.500 fan che si erano radunati oggi al Comic-Con annunciando di stare lavorando al momento su un nuovo film per The Walt Disney Studios basato sulla tradizionale attrazione dei parchi a tema Disney, ovvero la casa stregata, The Haunted Mansion. “L’immaginario dark è parte integrante dell’eredità di Walt Disney. D’altra parte, lo stesso Disney ha dato vita ad alcuni momenti e personaggi da brivido: basti pensare al demone Chernabog in Fantasia o alla strega Malefica che si trasforma in drago o alla Regina cattiva di Biancaneve”, dice Del Toro. “Sono assolutamente eccitato all’idea di prendere parte al mio adattamento dell’originale attrazione per parchi a tema che Walt ha immaginato e che rimane, almeno per me, la casa più desiderabile al mondo!”
 “Milioni di persone da ogni parte del mondo visitano ogni anno la Casa Stregata, ma nessuno ha mai avuto come guida turistica Guillermo del Toro”, afferma Rich Ross, Presidente dei Walt Disney Studios. “Guillermo è uno dei più dotati e dei più innovativi registi attivi oggi e sta per accompagnare il pubblico in un viaggio visionario mai visto prima”.
Dall’Agosto del 1969, folli mortali hanno osato calpestare il macabro suolo della Casa Stregata Disney. Territorio sacro, nella piazza di New Orleans a Disneyland, è la dimora di 999 spiriti che ogni giorno muoiono dalla voglia di incontrare nuovi visitatori. Lo stile coloniale della facciata trae dolcemente in inganno i visitatori. All’interno, rovine spettrali delimitano gli ingressi. Dalla sua costruzione, i misteri che avvolgono la casa hanno attraversato l’attrazione lasciando emergere storie su terribili incontri con il soprannaturale. Altre versioni dello spaventoso edificio sono state costruite in altri parchi a tema Disney a Orlando, Tokyo e Parigi.
Exit mobile version