Ragazza francese trovata morta in Valle d’Aosta: mistero sull’amico scomparso

Una giovane donna francese di 22 anni è stata trovata senza vita all’interno di una chiesetta diroccata sopra La Salle, in Valle d’Aosta. La scoperta è avvenuta il 6 aprile, ma la ragazza era già morta tra la fine di marzo e l’inizio di aprile.

L’identità della vittima stata confermata grazie ai suoi familiari che vivono in Francia, non lontano da Lione. Le indagini si concentrano ora su un ragazzo che si trovava con lei nelle settimane precedenti al delitto. Auriane Nathalie Laisne, una giovane di 22 anni, originaria di Saint-Priest, vicino a Lione, la sua identità è stata confermata dai genitori che sono arrivati in Italia. Nella serata di ieri, la Gendarmerie ha arrestato Sohaib Teima, sospettato di essere coinvolto nella morte della ragazza, e la procura sta indagando per omicidio.

Un testimone ha riferito di aver visto Auriane allontanarsi con un altro ragazzo per un periodo di tempo nella zona, entrambi vestiti in modo appariscente e descritti come “due vampiri“. Si dice che stessero cercando una presunta “casa dei fantasmi” nella frazione di Derby.

Proprio questo motivo ci permettiamo di parlare di questo fatto di cronaca nera su questo sito, essendo la vittima, con tutta probabilità “una di noi”, amante del gotico e praticante di Urbex. 

Il termine “Urbex” deriva dalla combinazione delle parole Urban ed Exploration, esprimendo l’idea di esplorare soprattutto luoghi urbani o industriali abbandonati, come palazzi, ruderi, chiese in disuso  e tunnel sotterranei. Tuttavia, non si limita solo a contesti urbani ed è caratterizzato dall’esposizione a vari pericoli.  L’attività Urbex include la fotografia e la documentazione storica, evidenziando la curiosità e il rispetto per il patrimonio abbandonato. I rischi legati all’Urbex sono molteplici, includendo pericoli fisici dovuti alla fragilità dei luoghi abbandonati e la possibilità di violare leggi nazionali o regolamenti locali, con conseguenze legali e pecuniarie. Nonostante ciò, l’attività ha guadagnato popolarità grazie a trasmissioni televisive e a account sui social media, evidenziando l’aspetto esplorativo e storico dietro a questa pratica.

Tornado al tragico accadimendo, secondo l’autopsia, la ragazza è stata uccisa con un coltello da campeggio, con due colpi al collo e uno all’addome. Non vi erano segni di lotta nella cappella abbandonata dove è stata trovata, il che apre diverse ipotesi investigative, tra cui l’omicidio del consenziente e il suicidio. Il presunto assassino, Sohaib Teima, aveva un ordine restrittivo nei confronti della giovane ed era sotto inchiesta per maltrattamenti. Di origine italo-egiziana, risiedeva a Fermo, nelle Marche, ma è fuggito in Francia subito dopo la morte di Auriane, attraverso il Traforo del Monte Bianco. Era stato ricercato in Francia sin dal mese precedente e aveva ricevuto un divieto di avvicinamento verso la ragazza il 13 gennaio. Il procuratore di Grenoble, Eric Vaillant, ha confermato il suo arresto.

Gli investigatori sono al lavoro per ricostruire gli ultimi giorni di vita della ragazza e del suo amico, cercando di fare luce sul movente dell’omicidio e sull’identità del ragazzo.

Il caso ha suscitato grande clamore nella zona, alimentando anche voci e leggende locali, come quella della “casa dei fantasmi” di Derby, che la coppia stava cercando.

Figure 01: Il futuro dell’intelligenza artificiale è qui?

Un nuovo video scuote il mondo della robotica: Figure 01, il primo robot umanoide dotato di ChatGPT di OpenAI, si mostra in azione, svelando capacità sorprendenti e aprendo nuovi scenari per il futuro dell’intelligenza artificiale.

Figure Status Update - OpenAI Speech-to-Speech Reasoning

Un’unione rivoluzionaria: Figure 01 combina l’avanzata tecnologia di analisi del linguaggio di ChatGPT con l’ingegneria robotica di ultima generazione. Il risultato? Un robot in grado di comprendere, analizzare e interpretare i comandi vocali di un essere umano, trasformandoli in azioni concrete.

Non solo un automa: Figure 01 non si limita a eseguire compiti predefiniti. Le telecamere integrate gli permettono di “vedere” il mondo circostante, mentre l’intelligenza artificiale di OpenAI gli fornisce la capacità di contestualizzare le sue azioni e ragionare sul da farsi.

Mani abili e intelligenza versatile: Il video mostra la destrezza con cui Figure 01 afferra, sposta e riposiziona oggetti. Inoltre, la sua capacità di comprendere il contesto lo rende in grado di rispondere alle richieste in modo appropriato, come porgere una mela all’intervistatore che chiede del cibo.

Figure 01 non è solo: La sua comparsa si inserisce in un panorama in fermento, dove altri robot intelligenti come Optimus di Tesla e i modelli di Boston Dynamics stanno aprendo nuove frontiere nella robotica.

Un futuro di automazione: Figure 01 rappresenta un passo avanti verso un futuro in cui i robot avranno un ruolo sempre più prominente nella nostra vita, non solo nelle fabbriche e nei magazzini, ma anche nelle nostre case e nelle nostre interazioni quotidiane.

Un’economia in trasformazione: L’azienda Figure prevede che l’avvento di robot intelligenti come Figure 01 porterà a una profonda trasformazione del mondo del lavoro, con una riduzione del costo della manodopera e un possibile cambiamento nelle mansioni svolte dagli esseri umani.

Un futuro da esplorare: Le implicazioni di questa tecnologia sono immense e sollevano interrogativi su diversi aspetti della nostra società. Il video di Figure 01 non è solo una dimostrazione di abilità ingegneristiche, ma un invito a riflettere sul futuro che ci attende e sul ruolo che l’intelligenza artificiale avrà nel plasmarlo.

Perché esistono le barzellette sui Carabinieri?

L’Arma dei Carabinieri è una forza di polizia militare che ha una storia più che bicentenaria, risalente al Regno di Sardegna degli inizi del XIX secolo. Oggi sono una realtà all’avanguardia nei metodi e nelle tecnologie usate, e sono apprezzati in tutto il mondo per il loro impegno e la loro professionalità. Tuttavia, sono anche i protagonisti di innumerevoli barzellette che li dipingono come stupidi, goffi, ingenui o maldestri. Ma da dove nasce questa tradizione di scherzare sui Carabinieri? Quali sono le origini e le ragioni di questo fenomeno?

Le origini delle barzellette sui Carabinieri

Non esiste una data precisa che segna l’inizio delle barzellette sui Carabinieri, ma si può ipotizzare che siano nate nel corso del XX secolo, in concomitanza con alcuni eventi storici e sociali che hanno coinvolto l’Arma. Alcuni possibili fattori che hanno contribuito alla nascita delle barzellette sono:

  • Le modalità di reclutamento dei Carabinieri, che in passato erano molto diverse da quelle odierne e non richiedevano particolari titoli di studio. Questo avrebbe fatto sì che all’interno dell’Arma fosse facile trovare persone di cultura non particolarmente elevata, da cui l’idea del “carabiniere stupido”.
  • Il ruolo dei Carabinieri come forza di ordine pubblico, che li ha portati ad avere spesso rapporti conflittuali con la popolazione civile, soprattutto in occasione di manifestazioni, scioperi, proteste o episodi di criminalità. Questo avrebbe generato un sentimento di antipatia o di sfida verso i Carabinieri, che si sarebbe espresso attraverso le barzellette come forma di rivalsa o di ironia.
  • La diffusione dei mezzi di comunicazione di massa, come la radio, il cinema, la televisione e poi internet, che hanno amplificato e diffuso le barzellette sui Carabinieri, rendendole un fenomeno popolare e condiviso da molte persone. Inoltre, alcuni personaggi famosi, come attori, comici, scrittori o politici, hanno contribuito a creare o a diffondere le barzellette sui Carabinieri, rendendole ancora più note e apprezzate.

Le ragioni delle barzellette sui Carabinieri

Oltre alle origini storiche e sociali, ci sono anche delle ragioni psicologiche e culturali che spiegano perché esistono tante barzellette sui Carabinieri. Alcune di queste sono:

  • Il bisogno di ridere e di scherzare, che è una caratteristica tipica degli italiani, che amano divertirsi e alleggerire le tensioni con l’umorismo. Le barzellette sui Carabinieri sono un modo per far ridere e per creare un clima di simpatia e di complicità tra le persone.
  • Il meccanismo della contrapposizione, che consiste nel creare una distinzione tra noi e gli altri, tra il gruppo di appartenenza e il gruppo estraneo. Le barzellette sui Carabinieri sono un modo per esaltare la propria intelligenza e la propria astuzia, contrapponendola alla presunta stupidità e goffaggine dei Carabinieri.
  • Il principio dell’esagerazione, che consiste nel rendere più evidenti e più ridicoli i difetti o le caratteristiche negative di una persona o di un gruppo. Le barzellette sui Carabinieri sono un modo per enfatizzare e per deformare i comportamenti o le situazioni in cui i Carabinieri si trovano coinvolti, rendendoli più comici e più assurdi.

La valenza delle barzellette sui Carabinieri

Le barzellette sui Carabinieri, pur essendo spesso irriverenti e offensive, non vanno prese sul serio, ma vanno intese come una forma di umorismo che non ha lo scopo di denigrare o di offendere l’Arma, ma di divertire e di far sorridere le persone. Le barzellette sui Carabinieri, infatti, non sono un segno di disprezzo o di ostilità verso l’Arma, ma sono un segno di affetto e di riconoscimento del loro ruolo e della loro importanza nella società. Le barzellette sui Carabinieri, inoltre, non sono una manifestazione di ignoranza o di cattivo gusto, ma sono una manifestazione di creatività e di fantasia, che dimostra la capacità degli italiani di inventare e di raccontare storie divertenti e originali. Le barzellette sui Carabinieri, infine, non sono una minaccia o una provocazione verso l’Arma, ma sono una sfida e un invito a prendersi in giro e a ridere di sé stessi, senza perdere il senso dell’umorismo e della simpatia.

Exit mobile version