Addio app Android su Windows 11: era ora?

Fan di Windows 11, preparatevi a un cambiamento! Microsoft ha annunciato la fine del supporto alle app Android sul sistema operativo, a partire dal 6 marzo 2025.

Cosa significa? Niente più Amazon Appstore e addio alle vostre app Android preferite su Windows 11. Ma non disperate, c’è ancora tempo per trovare alternative!

Perché Microsoft ha preso questa decisione? Le ragioni ufficiali parlano di “evoluzione delle esigenze degli utenti”, ma in parole povere, l’iniziativa non ha avuto il successo sperato.

Perché le app Android non hanno sfondato su Windows 11?

  • Touch vs. mouse e tastiera: Android è nato per il touch screen, mentre Windows 11 è un sistema operativo per PC, con un’interfaccia diversa. Usare app touch con mouse e tastiera non è proprio il massimo.
  • Poca scelta: L’Amazon Appstore non ha la stessa vastità di app del Play Store, e la sua “meccanica” da “store nello store” non era molto user-friendly.
  • Esperienza non ottimale: In generale, l’esperienza di usare app Android su Windows 11 non era così fluida e integrata come ci si aspettava.

E ora?

  • C’è ancora un anno di tempo: Potete continuare a usare le vostre app Android su Windows 11 fino al 5 marzo 2025.
  • Alternative pronte all’uso: Esistono già diverse alternative per usare app Android su PC, come emulatori o software di sideload.
  • Il futuro è aperto: Microsoft continuerà a lavorare su nuove esperienze e app per Windows, chissà cosa ci riserva il futuro!

Cosa ne pensi di questa decisione? Era ora di dire addio alle app Android su Windows 11?

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Asus Zenfone 10: Piccola bomba tascabile!

Dimenticate i phablet, prima che esca lo Zenfone 11 vogliamo parlarvi di lui: Asus Zenfone 10!

Un concentrato di potenza in un corpo compatto e tascabile. Con un design elegante, un display fluido e un hardware da top di gamma, questo smartphone è perfetto per chi cerca un dispositivo performante e facile da usare.

Design e costruzione:

Lo Zenfone 10 si distingue per il suo design elegante e raffinato. Il corpo in alluminio e vetro è disponibile in tre colorazioni: nero, bianco e azzurro. Il telefono è compatto e leggero, con un peso di soli 169 grammi, e si impugna comodamente con una mano. Il display Gorilla Glass Victus+ da 5,9 pollici è protetto da graffi e urti.

Prestazioni:

Nonostante le dimensioni contenute, lo Zenfone 10 è un vero e proprio mostro di potenza. È alimentato dal processore Qualcomm Snapdragon 8 Gen 1, affiancato da 8 o 16 GB di RAM e fino a 256 GB di memoria interna. Lo smartphone è in grado di gestire qualsiasi task, anche quelli più impegnativi, senza rallentamenti o lag.

Display:

Il display dello Zenfone 10 è un AMOLED FHD+ da 5,9 pollici con una frequenza di aggiornamento di 120Hz. Lo schermo è luminoso, colorato e offre un’ottima visibilità anche sotto la luce diretta del sole. La frequenza di aggiornamento elevata rende il display fluido e reattivo, perfetto per giocare o guardare video.

Fotocamera:

La fotocamera dello Zenfone 10 è composta da due sensori: un grandangolo da 50 megapixel e un ultra-grandangolo da 12 megapixel. Le foto sono nitide, colorate e piene di dettagli, anche in condizioni di scarsa illuminazione. La fotocamera frontale da 16 megapixel è perfetta per selfie di alta qualità.

Batteria:

Lo Zenfone 10 è dotato di una batteria da 4000 mAh che offre un’autonomia di oltre un giorno con un utilizzo intenso. La ricarica è rapida: con il caricabatterie in dotazione è possibile ricaricare lo smartphone da 0 al 100% in meno di un’ora.

Software:

Lo Zenfone 10 utilizza Android 13 con l’interfaccia utente ZenUI 9. L’interfaccia è fluida, intuitiva e ricca di personalizzazioni. Asus ha garantito 2 anni di aggiornamenti Android e 4 anni di patch di sicurezza.

Conclusioni:

Asus Zenfone 10 è un piccolo grande smartphone che offre un’esperienza utente di altissimo livello. Il design compatto, le prestazioni elevate, il display fluido e la fotocamera di ottima qualità lo rendono una scelta eccellente per chi cerca un dispositivo potente e facile da usare.

Pro:

  • Design compatto e leggero
  • Prestazioni al top
  • Display fluido e reattivo
  • Fotocamera di ottima qualità
  • Batteria di lunga durata
  • Software fluido e intuitivo

Contro:

  • Non ha lo slot per microSD
  • La ricarica wireless è opzionale
  • Il prezzo è un po’ alto

OnePlus 12 vs. top di gamma: vale la pena acquistarlo?

Introduzione:

OnePlus 12 è un vero e proprio top di gamma che si distingue per il suo design elegante, il display eccellente, la batteria di lunga durata e la ricarica rapida. Ma con un prezzo di quasi mille euro, può davvero competere con i migliori smartphone sul mercato? Scopriamolo in questa recensione completa!

Design e costruzione:

Il design di OnePlus 12 non si discosta molto da quello del suo predecessore, ma questo non è un problema. Lo smartphone ha un look elegante e raffinato, con un corpo in metallo e vetro e un profilo sottile e leggero. Il retro presenta una finitura satinata che non trattiene le impronte digitali ed è disponibile in due colorazioni: Flowy Emerald e Silky Black.

Display:

Il display di OnePlus 12 è uno dei migliori sul mercato. Si tratta di un pannello AMOLED ProXDR da 6,82 pollici con una risoluzione di 3168×1440 pixel e una frequenza di aggiornamento variabile da 1 a 120Hz. Lo schermo è luminoso, colorato e offre un’ottima visibilità anche sotto la luce diretta del sole.

Prestazioni:

OnePlus 12 è un vero e proprio mostro di potenza. È alimentato dal processore Snapdragon 8 Gen 1, affiancato da 12 o 16 GB di RAM e 256 o 512 GB di memoria interna. Lo smartphone è in grado di gestire qualsiasi task, anche quelli più impegnativi, senza rallentamenti o lag.

Fotocamera:

La fotocamera di OnePlus 12 è stata sviluppata in collaborazione con Hasselblad e offre un’ottima qualità delle immagini. Il sistema è composto da tre sensori: un grandangolo da 50 megapixel, un ultra-grandangolo da 48 megapixel e un teleobiettivo da 64 megapixel. Le foto sono nitide, colorate e piene di dettagli, anche in condizioni di scarsa illuminazione.

Batteria e ricarica:

OnePlus 12 è dotato di una batteria da 5400 mAh che offre un’autonomia di oltre un giorno con un utilizzo intenso. La ricarica è rapidissima: con il caricabatterie in dotazione è possibile ricaricare lo smartphone da 0 al 100% in meno di 30 minuti.

Software:

OnePlus 12 utilizza OxygenOS 14.0, basato su Android 14. L’interfaccia è fluida, intuitiva e ricca di personalizzazioni. OnePlus ha garantito 4 anni di aggiornamenti Android e 5 anni di patch di sicurezza.

Conclusioni:

OnePlus 12 è un top di gamma eccellente che offre un’esperienza utente di altissimo livello. Il display, la batteria, la ricarica e le prestazioni sono i suoi punti di forza. La fotocamera è ottima, ma non è la migliore sul mercato. Il prezzo di 969 euro è un po’ alto, ma in linea con gli altri top di gamma. Se state cercando uno smartphone potente, affidabile e con un design elegante, OnePlus 12 è una scelta eccellente.

Pro:

  • Display eccellente
  • Batteria di lunga durata
  • Ricarica rapidissima
  • Prestazioni al top
  • Fotocamera di ottima qualità
  • Design elegante e raffinato
  • Software fluido e intuitivo

Contro:

  • Prezzo un po’ alto
  • Fotocamera non è la migliore sul mercato
  • Mancano alcune funzionalità AI avanzate

Gemini 1.5 Pro: già pronto il successore di Google Gemini

Google ha appena annunciato il suo nuovo gioiello di intelligenza artificiale: Gemini 1.5. Questo successore di Gemini 1.0 promette prestazioni notevolmente migliorate, soprattutto nella comprensione dei contesti lunghi. Con una finestra di contesto fino a 1 milione di token, Gemini 1.5 Pro è già al livello di Gemini 1.0 Ultra ma richiede meno potenza computazionale.

Problem solving across 100,633 lines of code | Gemini 1.5 Pro Demo

Questo significa che presto anche gli utenti gratuiti potranno beneficiare di funzionalità comparabili a quelle degli utenti a pagamento. Google spiega che Gemini 1.5 apre nuove possibilità nella comprensione del contesto grazie alla sua architettura mixture-of-experts che permette di attivare esperti specializzati per compiti specifici, rendendo l’elaborazione più efficiente.

Il confronto con altri modelli ha dimostrato le prestazioni superiori di Gemini 1.5, come la sua capacità di analizzare una trascrizione di 402 pagine sulla missione Apollo 11 con precisione sorprendente. Con una finestra di contesto maggiorata e la capacità di apprendimento durante una conversazione, Gemini 1.5 si presenta come un notevole passo avanti nel campo dell’IA.

Ma perché annunciare un nuovo modello così rapidamente dopo il lancio di Gemini 1.0? Forse è solo una dimostrazione della velocità di sviluppo nel mondo dell’IA, oppure Google ha altre sorprese in serbo. Per ora, Gemini 1.5 Pro è disponibile per sviluppatori e aziende tramite AI Studio e Vertex AI, lasciando tutti con la curiosità di vedere come evolverà questa interessante situazione hitech.

ChatGPT su Android: come aggiungere scorciatoie ai GPT personalizzati alla schermata home

L’intelligenza artificiale (AI) sta diventando sempre più accessibile a tutti, e ChatGPT è uno dei servizi che ha contribuito a questo trend. ChatGPT è un chatbot basato su AI che può essere utilizzato per una varietà di scopi, tra cui la ricerca, la generazione di contenuti e la conversazione.

OpenAI, l’azienda che ha sviluppato ChatGPT, ha recentemente rilasciato una nuova funzionalità per l’app Android di ChatGPT: la possibilità di aggiungere scorciatoie ai GPT personalizzati alla schermata home.

I GPT personalizzati sono chatbot creati da utenti specifici per soddisfare esigenze specifiche. Ad esempio, un utente potrebbe creare un GPT personalizzato per aiutarlo con le ricerche sulla storia, o un altro utente potrebbe crearne uno per generare idee per storie.

Le scorciatoie ai GPT personalizzati rendono più facile accedere rapidamente ai chatbot che si utilizzano più frequentemente. Per aggiungere una scorciatoia, è sufficiente premere a lungo sul chatbot personalizzato nella lista dei chatbot, quindi scegliere l’opzione “Aggiungi scorciatoia”.

Conclusione:

La nuova funzionalità di ChatGPT è una comodità molto utile per gli utenti che utilizzano frequentemente i GPT personalizzati. È anche un segno che ChatGPT continua a evolversi e a migliorare.

Xamalicious: il pericoloso malware Android che ha infettato oltre 327.000 dispositivi

Un nuovo malware Android di nome Xamalicious, sviluppato con il framework di sviluppo mobile open-source Xamarin, sta mettendo in pericolo la sicurezza di centinaia di migliaia di utenti, secondo gli studi di sicurezza della società McAfee. Questo malware si comporta come una backdoor, ovvero un programma che consente l’accesso remoto al dispositivo infetto, e si nasconde dietro app apparentemente innocue, come quelle dedicate alla salute, al gioco, agli oroscopi o alla produttività.

Xamalicious sfrutta i servizi di accessibilità di Android, che sono pensati per aiutare gli utenti con disabilità, per ottenere privilegi elevati sul dispositivo. Durante l’installazione, il malware richiede all’utente di attivare questi servizi con tecniche di ingegneria sociale, mostrando messaggi ingannevoli o imitando le impostazioni di sistema. Una volta ottenuto l’accesso, il malware stabilisce una comunicazione con un server di comando e controllo, da cui riceve istruzioni su come comportarsi.

Il server può inviare al malware un payload di secondo stadio, che viene iniettato dinamicamente come un assembly DLL alla run time, ovvero al momento dell’esecuzione del programma. Questo payload consente al malware di prendere il pieno controllo del dispositivo e di compiere azioni fraudolente, come il clicco su annunci, l’installazione di app, la raccolta di dati personali o bancari, senza il consenso dell’utente. Il malware ha anche la capacità di auto-aggiornarsi, scaricando nuove versioni del file principale del pacchetto Android (APK), che possono contenere ulteriori funzionalità malevole, come la spionaggio o il trojan bancario.

Xamalicious fa parte di una lunga lista di famiglie di malware che utilizzano i servizi di accessibilità di Android per eludere le misure di sicurezza e sfruttare le vulnerabilità del sistema operativo. Il malware è stato scoperto per la prima volta nel 2020, e da allora ha infettato oltre 327.000 dispositivi in tutto il mondo, soprattutto in Brasile, Argentina, Regno Unito, Australia, Stati Uniti, Messico e altre parti d’Europa e d’America. Tra le app infettate da Xamalicious, vi sono alcune che sono state distribuite sul Google Play Store ufficiale, il che dimostra la difficoltà di rilevare questo tipo di minacce.

 Di seguito sono elencate alcune delle app:

  • Essential Horoscope for Android (com.anomenforyou.essentialhoroscope)
  • 3D Skin Editor for PE Minecraft (com.littleray.skineditorforpeminecraft)
  • Logo Maker Pro (com.vyblystudio.dotslinkpuzzles)
  • Auto Click Repeater (com.autoclickrepeater.free)
  • Count Easy Calorie Calculator (com.lakhinstudio.counteasycaloriecalculator)
  • Sound Volume Extender (com.muranogames.easyworkoutsathome)
  • LetterLink (com.regaliusgames.llinkgame)
  • NUMEROLOGY: PERSONAL HOROSCOPE &NUMBER PREDICTIONS (com.Ushak.NPHOROSCOPENUMBER)
  • Step Keeper: Easy Pedometer (com.browgames.stepkeepereasymeter)
  • Track Your Sleep (com.shvetsStudio.trackYourSleep)
  • Sound Volume Booster (com.devapps.soundvolumebooster)
  • Astrological Navigator: Daily Horoscope & Tarot (com.Osinko.HoroscopeTaro)
  • Universal Calculator (com.Potap64.universalcalculator)

Gli esperti di sicurezza raccomandano agli utenti di Android di prestare attenzione alle app che richiedono permessi sospetti, come quelli di accessibilità, e di installare un software di protezione affidabile per difendersi da questo e altri malware.

Microsoft lancia Copilot su Android, senza necessità di Bing

Microsoft ha lanciato un’app Copilot dedicata per Android, offrendo l’accesso al suo assistente basato sull’intelligenza artificiale senza la necessità dell’app mobile Bing.

L’app Copilot è disponibile nel Google Play Store e include funzionalità come la generazione di immagini tramite DALL-E 3, la stesura di testo per e-mail e documenti e l’accesso gratuito all’ultimo modello GPT-4 di OpenAI.

Il lancio dell’app Copilot per Android arriva poco più di un mese dopo che Microsoft ha rinominato Bing Chat su Copilot.

Microsoft ha lanciato la sua spinta AI all’inizio di quest’anno all’interno del suo motore di ricerca Bing, integrando un’interfaccia simile a ChatGPT nei risultati di ricerca. Mentre questo è ancora disponibile, Microsoft ha abbandonato il marchio Bing Chat e ha permesso a Copilot di essere più di un’esperienza autonoma.

Lanciare app per dispositivi mobili per Copilot sembra il prossimo passo logico per espandere questa esperienza autonoma, in particolare perché Bing Chat Enterprise è stato anche rinominato a soli Copilot.

Come usare Copilot su Android

Per utilizzare Copilot su Android, scarica semplicemente l’app dal Google Play Store. Una volta installata l’app, aprila e accedi con il tuo account Microsoft.

Una volta effettuato l’accesso, sarai in grado di utilizzare tutte le funzionalità di Copilot. Per generare un’immagine, digita semplicemente una descrizione dell’immagine che desideri e Copilot la genererà per te. Per scrivere un testo, inizia a digitare e Copilot ti aiuterà a completare la frase o il paragrafo.

Copilot su iOS

Non ci sono ancora notizie su una versione iOS di Copilot, ma è probabile che venga rilasciata presto. In attesa di una versione iOS dedicata, puoi sempre utilizzare l’app Bing su un iPhone o iPad per accedere alle funzionalità Copilot esistenti.

Conclusione

Il lancio di Copilot su Android è un’importante mossa per Microsoft. L’app rende Copilot più accessibile a un pubblico più ampio e potrebbe aiutare Microsoft a competere con altri strumenti AI basati su testo, come ChatGPT.

Ciao Instagram, sono WhatsApp!

Lo sapevi che presto potremo condividere i nostri stati WhatsApp anche su Instagram?

Ebbene sì, Meta ha annunciato un nuovo aggiornamento che consentirà agli utenti di unire le due piattaforme di social media.

Attualmente, WhatsApp consente già di condividere gli stati su Facebook Stories, ma questa nuova funzionalità permetterà di farlo anche su Instagram.

In pratica, dopo aver pubblicato uno stato su WhatsApp, comparirà un’icona di Instagram accanto alla data e all’orario della pubblicazione.

Questa funzione sarà gestibile dalle impostazioni e potrà essere attivata o disattivata a discrezione dell’utente.

Per utilizzarla, sarà necessario collegare l’account Instagram a WhatsApp e avere entrambe le app installate sullo stesso dispositivo.

Gli utenti avranno il pieno controllo su quali stati di WhatsApp desiderano condividere su Instagram.

Quando la funzione sarà disponibile, sarà possibile caricare contemporaneamente gli aggiornamenti di stato su Facebook e Instagram.

Come cambierà la nostra esperienza di social media?

Questa nuova funzionalità potrebbe avere un impatto significativo sulla nostra esperienza di social media.

Innanzitutto, ci permetterà di condividere i nostri pensieri e le nostre emozioni con un pubblico più ampio.

Inoltre, ci consentirà di creare un’esperienza più uniforme tra le diverse piattaforme di Meta.

Infine, potrebbe portare a un aumento della creatività e dell’espressione personale.

Cosa ne pensi di questa novità?

Personalmente, credo che sia una grande innovazione.

Mi piace che Meta stia lavorando per rendere le sue piattaforme più interconnesse.

Credo che questa novità possa migliorare la nostra esperienza di social media e renderla più coinvolgente.

Gli annunci strani e fuorvianti dei giochi per il cellulare: un fenomeno che inganna gli utenti e danneggia il settore

Se sei un utente di social network, probabilmente ti sarai imbattuto in qualche annuncio di un gioco per il cellulare che ti ha incuriosito o divertito. Forse ti sei chiesto come sarebbe giocare a un gioco in cui devi scegliere tra salvare la tua moglie incinta o il tuo cane, o a un gioco in cui devi risolvere enigmi per fuggire da una casa infestata. Forse hai anche cliccato sull’annuncio e hai scaricato l’app, solo per scoprire che il gioco non era affatto quello che ti aspettavi.

Questo è un fenomeno diffuso nel settore dei mobile games, cioè i giochi per smartphone. Queste pubblicità spesso promettono giochi che in realtà non esistono o non hanno nulla a che fare con ciò che viene effettivamente offerto. Queste tattiche di marketing si sono diffuse particolarmente nel settore dei mobile games, cioè i giochi per smartphone. Molte di queste app sono progettate per massimizzare gli introiti, con una quantità eccessiva di pubblicità o richiedendo pagamenti in-app. Nonostante ciò, molti utenti vengono attratti dalle pubblicità ingannevoli e scaricano le app, spesso rimanendo delusi dall’esperienza di gioco effettiva.

Perché gli sviluppatori usano queste tattiche?

Le restrizioni a cui sono sottoposti i giochi per smartphone, come lo schermo ridotto e il numero limitato di azioni possibili, rendono difficile e costoso produrre giochi innovativi. Molte app si basano su meccaniche già viste e spesso copiate da successi come Candy Crush. Per emergere in un mercato saturo, molti sviluppatori si affidano a società di marketing specializzate nell’acquisizione di utenti, pagando per la pubblicazione di molteplici annunci che attirino l’attenzione degli utenti. Questi annunci bizzarri spesso non riflettono l’esperienza di gioco effettiva e cercano di ingannare gli spettatori con scelte errate e situazioni impossibili.

Secondo un articolo di The Verge, queste tattiche sono state ispirate da un annuncio virale del 2009 per il gioco Evony, che mostrava una donna nuda con la scritta “Play discreetly”. L’annuncio era stato creato da una società di marketing chiamata Regan Mercantile LLC, che aveva anche lavorato per altri giochi online come World of Warcraft e League of Legends. L’annuncio aveva generato molta curiosità e polemica, ma anche molti clic e download. Da allora, molti altri sviluppatori hanno seguito l’esempio, cercando di creare annunci che catturino l’attenzione degli utenti con immagini e slogan provocatori.

Quali sono le aziende più note per le loro pubblicità ingannevoli?

Alcune aziende, come Evony e Playrix, sono particolarmente note per le loro strategie di marketing ingannevoli. Evony ha sfruttato l’uso di pubblicità con donne nude per attirare utenti al videogioco multiplayer, nonostante il gioco non avesse nessun elemento erotico. Il gioco era in realtà un clone di Civilization, un gioco di strategia in cui si deve gestire una civiltà e combattere contro altre. Il gioco era anche pieno di bug e problemi tecnici, e aveva ricevuto molte critiche negative da parte degli utenti e dei media.

Playrix, invece, ha promosso i giochi Homescapes e Gardenscapes con pubblicità che mostravano situazioni completamente diverse dal gioco effettivo. Questi giochi sono dei match-3, cioè dei giochi in cui si devono allineare tre o più elementi uguali per eliminarli dallo schermo e ottenere punti. Tuttavia, le pubblicità mostravano dei puzzle in cui si doveva scegliere tra diverse opzioni per risolvere dei problemi, come riparare una casa, salvare un personaggio o scappare da un pericolo. Questi puzzle non erano presenti nel gioco, e gli utenti che li scaricavano si trovavano di fronte a un gioco completamente diverso da quello pubblicizzato.

Anche il gioco Lily’s Garden utilizza pubblicità melodrammatiche che non rispecchiano affatto l’esperienza di gioco reale. Il gioco è un altro match-3, in cui si deve aiutare Lily a ristrutturare il suo giardino e la sua vita sentimentale. Le pubblicità, invece, mostrano scene in cui Lily subisce tradimenti, aborti, incidenti e altri drammi, che non hanno nulla a che fare con il gioco. Queste pubblicità hanno generato molta ironia e divertimento tra gli utenti, che hanno creato dei meme e dei video parodistici.

Come reagiscono gli utenti a queste pubblicità?

Su TikTok, c’è stata una tendenza a pubblicare annunci mascherati da recensioni di creator di contenuti, che promettono di valutare un gioco per smartphone virale. Questi creator giocano effettivamente al gioco, commentandolo come farebbero normalmente, ma alla fine si scopre che il gioco non corrisponde a ciò che è stato annunciato. Queste tattiche di marketing cercano di presentare i giochi come puzzle per attirare gli utenti e sperare che, anche se l’esperienza di gioco non è quella promessa, un certo numero di utenti decida comunque di rimanere e spendere soldi all’interno dell’app.

Tuttavia, molti utenti si sentono truffati e delusi da queste pubblicità, e lasciano delle recensioni negative sulle app store. Alcuni utenti chiedono anche il rimborso dei soldi spesi per scaricare o giocare a queste app. Altri utenti, invece, si divertono a creare dei video in cui mostrano l’effettiva esperienza di gioco, confrontandola con le pubblicità ingannevoli. Questi video hanno lo scopo di informare e avvertire gli altri utenti, ma anche di ridicolizzare e criticare le aziende che usano queste tattiche.

Quali sono le possibili conseguenze di queste tattiche?

Il fenomeno delle pubblicità ingannevoli ha generato diversi meme e video che mostrano l’effettiva esperienza di gioco. Questo problema persiste perché le aziende vogliono evitare di sembrare copie di Candy Crush e preferiscono imbrogliare gli utenti con annunci falsi e storie accattivanti. Tuttavia, la crescente consapevolezza degli utenti potrebbe portare a un cambiamento nell’approccio di marketing delle aziende di giochi per cellulari.

Da un lato, queste tattiche potrebbero danneggiare la reputazione e la fiducia degli utenti verso le aziende che le usano, e portare a una perdita di clienti e di entrate. Dall’altro lato, queste tattiche potrebbero stimolare la creatività e l’innovazione degli sviluppatori, che potrebbero cercare di creare dei giochi che siano effettivamente in linea con le aspettative degli utenti, o che siano in grado di sorprenderli positivamente. Inoltre, queste tattiche potrebbero anche generare una maggiore attenzione e interesse verso il settore dei giochi per smartphone, che potrebbe beneficiare di una maggiore visibilità e di una maggiore domanda.

Google sta investendo su RISC-V per Android: emulatore in arrivo nel 2024

Google conferma il suo impegno su RISC-V, l’architettura di processore open source che sta rapidamente guadagnando popolarità. L’azienda sta lavorando su un emulatore RISC-V per Android che sarà disponibile al pubblico nel 2024.

L’emulatore consentirà agli sviluppatori di testare le loro app su dispositivi RISC-V, che offrono una serie di vantaggi rispetto alle architetture tradizionali, tra cui una maggiore efficienza energetica e una maggiore sicurezza.

Google ha già rilasciato un dispositivo virtuale RISC-V per Android, chiamato Cuttlefish. Cuttlefish non è ancora completamente ottimizzato, ma Google sta lavorando per migliorarlo.

L’azienda sta anche collaborando con altre aziende al progetto RISC-V Software Ecosystem (RISE), che ha l’obiettivo di creare un ecosistema di software completo per RISC-V.

Il supporto per RISC-V su Android è una notizia importante per gli sviluppatori e i produttori di dispositivi. L’architettura offre una serie di vantaggi che possono rendere i dispositivi Android più efficienti, sicuri e accessibili.

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