De Agostini lancia la Ecto-1 dei Ghostbusters, la replica in scala 1:8 dell’auto dei cacciatori di fantasmi

De Agostini Collectibles presenta una novità imperdibile per tutti i fan dei Ghostbusters: la Ecto-1, l’auto usata dai protagonisti dei film per le loro missioni paranormali. Si tratta di una fedele riproduzione in scala 1:8 della Cadillac Ambulance Miller-Meteor del 1959, equipaggiata con tutte le apparecchiature per la cattura dei fantasmi. Il modello sarà disponibile dal 20 settembre 2023, e i più appassionati potranno costruirlo a partire da soli 0,50 € con la prima uscita.

La Ecto-1 dei Ghostbusters è un’auto leggendaria, apparsa per la prima volta nel film del 1984 diretto da Ivan Reitman e interpretato da Bill Murray, Dan Aykroyd, Harold Ramis e Ernie Hudson. Da allora, è diventata un simbolo della saga cinematografica, che ha avuto due sequel, una serie animata e numerosi videogiochi. L’auto è tornata sul grande schermo nel 2021 con il film Ghostbusters: Afterlife, diretto da Jason Reitman, figlio di Ivan.

De Agostini Collectibles offre ai suoi lettori la possibilità di avere una replica in scala 1:8 della Ecto-1, realizzata con materiali di alta qualità e ricca di dettagli. Il modello è lungo 75 cm, largo 25 cm e alto 27 cm, e riproduce fedelmente tutte le caratteristiche dell’auto originale. Le porte si aprono per mostrare l’interno, con il cruscotto, i sedili, il volante e il cambio. Il cofano si apre per rivelare il motore Cadillac V8, mentre il portabagagli contiene la bara di stoccaggio per gli zaini protonici, che può essere rimossa e posizionata sulle gambe estensibili. Sul tetto, il portabagagli è dotato di tutta la tecnologia per la caccia ai fantasmi, come il radar, l’antenna, il misuratore di energia e il tubo di scarico. Le ruote sono funzionanti e collegate al volante, e i pneumatici e i coprimozzi presentano il marchio come nel film. Le luci e i lampeggianti si accendono e ruotano, e la sirena emette il suono caratteristico dei Ghostbusters. Le luci dei freni si accendono premendo il pedale corrispondente, e i fari e le luci posteriori si accendono dal cruscotto.

Il modello è accompagnato da una rivista che contiene le istruzioni per il montaggio e tante informazioni sui film dei Ghostbusters. Ogni fascicolo illustra i componenti da assemblare, identificati da nome e numero, e spiega la procedura passo-passo con disegni chiari e semplici. Il montaggio è facile e veloce, e richiede solo un cacciavite incluso e un paio di pinze. La rivista offre anche una sezione dedicata al dietro le quinte dei film, con interviste esclusive agli attori e al team di produzione, curiosità, aneddoti e immagini inedite.

De Agostini Collectibles ha preparato anche delle offerte speciali per i suoi abbonati. Chi si abbona entro il 17 gennaio 2024 riceverà in omaggio la mug esclusiva dei Ghostbusters, un regalo originale per arricchire la propria collezione. Chi sceglie l’offerta Premium avrà in più la base appositamente progettata per esporre il modello completo, con un effetto specchiato per esaltare le luci del modello. Inoltre, le spese di spedizione sono incluse per tutta la durata della collezione. Ma non è tutto: De Agostini Collectibles ha pensato anche ad altri gadget esclusivi per i fan dei Ghostbusters. Con le uscite successive, si potranno ricevere il power bank per la giusta carica durante le cacce ai fantasmi, il notebook originale e il cappellino con il logo dei Ghostbusters. Inoltre, per conservare le riviste, sono disponibili i pratici raccoglitori, e per decorare le pareti, ci sono i tre poster in grande formato.

Per abbonarsi a questa fantastica avventura e completare la collezione dei Ghostbusters, basta visitare il sito online di De Agostini e ricevere gli invii direttamente a casa con il corriere. In caso di domande o bisogno di assistenza, è possibile consultare la sezione “Domande frequenti” del sito o contattare direttamente l’assistenza. Non perdere questa occasione unica: inizia subito a costruire la Ecto-1 dei Ghostbusters e vivi la magia dei film!

Technotise – Edith and I: Cartoon CGI dalla Serbia

Technotise: Edit & I è un film d’animazione serbo del 2009, scritto e diretto dal fumettista Aleksa Gajić. Si tratta del seguito della sua graphic novel Technotise, pubblicata nel 2001. Il film è considerato il primo lungometraggio animato realizzato interamente in Serbia e ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti in vari festival internazionali.

Trama

La storia è ambientata a Belgrado nel 2074. La protagonista è Edit M. Stefanović, una studentessa di psicologia che, dopo aver fallito lo stesso esame universitario per la sesta volta, decide di rivolgersi a un mercante del mercato nero che le impianta un chip militare rubato nel corpo. Il chip le permette di registrare tutto ciò che vede per aiutarla a superare l’esame. Edit lavora anche in una società di ricerca scientifica e sociale, occupandosi di Abel Mustafov, un genio matematico autistico che ha scoperto una formula che collega tutte le forze del mondo, ma nessun computer è stato in grado di calcolarla completamente senza diventare cosciente e spegnersi subito dopo. Dopo aver visto il grafico della formula, il chip la calcola, riuscendo a “sopravvivere” grazie alla sua connessione con Edit, sviluppa una personalità parallela e le concede abilità superiori a quelle che avrebbe mai immaginato. Tuttavia, questo è presto oscurato dalla scoperta che il chip sta rapidamente prendendo il controllo della sua mente e del suo corpo. Edit deve correre contro il tempo per salvare la sua umanità, mentre contemporaneamente contrasta le parti malvagie disperate di recuperare la tecnologia dentro di lei.

Personaggi

  • Edit (voce di Sanda Knežević): la protagonista del film, una studentessa di psicologia che si impianta un chip nel corpo per superare un esame.
  • Edi (voce di Nebojša Glogovac): la personalità del chip, che aiuta Edit nelle sue avventure, ma cerca anche di sostituirla.
  • Keva (voce di Jelisaveta Sabljić): la madre di Edit, una donna anziana e malata che vive con lei.
  • Deda (voce di Petar Kralj): il nonno di Edit, un ex astronauta che le racconta storie del passato.
  • Bojan (voce di Nikola Đuričko): il fidanzato di Edit, un hacker che lavora per una società rivale di quella di Edit.
  • Jovan Vu (voce di Boris Milivojević): il capo di Edit, un uomo ambizioso e senza scrupoli che vuole sfruttare la formula di Abel.
  • Herb (voce di Srđan Todorović): il mercante del mercato nero che vende il chip a Edit, un personaggio eccentrico e pericoloso.
  • Broni (voce di Marija Karan): la migliore amica di Edit, una ragazza ribelle e indipendente che fa parte di un gruppo di graffiti.
  • Sanja (voce di Tatjana Đorđević): un’altra amica di Edit, una ragazza timida e insicura che ha una cotta per Sergej.
  • Professor Dorijević (voce di Vlasta Velisavljević): il professore di psicologia di Edit, un uomo severo e autoritario che le fa sempre fallire l’esame.
  • Sergej (voce di Srđan Miletić): un collega di Edit, un ragazzo simpatico e intelligente che si innamora di lei.
  • Abel (voce di Igor Bugarski): il genio matematico autistico di cui si occupa Edit, un personaggio misterioso e silenzioso che ha scoperto la formula universale.

Produzione

Il film è stato prodotto dalle società Yodi Movie Craftsman e Black White ‘N’ Green, con il supporto del Ministero della Cultura della Serbia e della Città di Belgrado. Il budget stimato è stato di 900.000 dollari. Il film è stato realizzato utilizzando una combinazione di tecniche di animazione 2D e 3D, con l’aggiunta di elementi di motion capture e rotoscoping. Il regista Aleksa Gajić ha dichiarato di essersi ispirato a film come Akira, Ghost in the Shell, The Matrix e Blade Runner, oltre che alla sua graphic novel originale. Il film ha impiegato circa quattro anni per essere completato.

Distribuzione

Il film è stato presentato in anteprima il 28 settembre 2009 al Festival internazionale del cinema di Belgrado. Successivamente, è stato distribuito nelle sale cinematografiche serbe il 2 ottobre 2009. Il film è stato anche proiettato in vari festival internazionali, tra cui il Festival internazionale del cinema di fantascienza di Trieste, il Festival internazionale del cinema d’animazione di Annecy, il Festival internazionale del cinema fantastico di Neuchâtel, il Festival internazionale del cinema di fantascienza di Lund, il Festival internazionale del cinema di fantascienza di Porto, il Festival internazionale del cinema di fantascienza di Bruxelles e il Festival internazionale del cinema di fantascienza di Puchon. Il film ha ricevuto il premio come miglior film d’animazione al Festival internazionale del cinema di fantascienza di Trieste, il premio come miglior film al Festival internazionale del cinema di fantascienza di Porto e il premio come miglior film straniero al Festival internazionale del cinema di fantascienza di Puchon.

Accoglienza

Il film ha ricevuto recensioni generalmente positive da parte della critica e del pubblico. Su IMDb, il film ha una valutazione di 7,1 su 10, basata su oltre 3.000 voti. Su Amazon Prime Video, il film ha una valutazione di 4,1 su 5, basata su oltre 250 recensioni. Il film è stato elogiato per la sua trama originale e coinvolgente, i suoi personaggi ben caratterizzati, il suo stile visivo innovativo e la sua colonna sonora suggestiva. Alcune critiche sono state rivolte alla qualità dell’animazione, ritenuta a volte poco fluida e dettagliata, e al doppiaggio, ritenuto a volte poco espressivo e sincronizzato. Il film è stato anche apprezzato per aver portato alla ribalta il cinema d’animazione serbo e per aver offerto una visione futuristica e alternativa di Belgrado.

Advanced Dungeons & Dragons: il primo gioco di ruolo su schermo

Ben prima di Baldur’s Gate III, D&D è da sempre stato un’icona dell’industria videoludica. Advanced Dungeons & Dragons (AD&D) è stato uno dei primi giochi di ruolo su schermo ad essere concesso in licenza da TSR Inc., la casa editrice del famoso gioco di ruolo da tavolo omonimo. Pubblicato nel 1982 per la console Intellivision, AD&D è stato un successo di critica e di pubblico, grazie alla sua grafica colorata, al suo gameplay avvincente e alla sua fedeltà all’ambientazione fantasy di Dungeons & Dragons.

Intellivision Advanced Dungeons & Dragons - Best Intellivision Games

Il gioco si svolge in un mondo immaginario, dove il giocatore deve attraversare un vasto territorio, affrontare pericoli e mostri, e recuperare i due pezzi della Corona dei Re, un antico artefatto magico che può garantire la pace e la prosperità al regno. Il giocatore inizia la sua avventura in una capanna su un lato della mappa, e deve raggiungere l’altra estremità, dove si trova la Montagna Nuvolosa, la dimora della corona, custodita da feroci draghi.

Per poter avanzare nel territorio, il giocatore deve entrare in alcune montagne, che nascondono dei labirinti di stanze e corridoi. In questi labirinti, il giocatore deve esplorare, cercare oggetti utili, e combattere i mostri che incontra. L’unica arma a disposizione del giocatore è un arco e delle frecce, che possono essere sparate in otto direzioni diverse, premendo i tasti numerici del controller Intellivision. Il giocatore deve fare attenzione a non esaurire le frecce, che possono essere trovate in alcune stanze o in alcuni forzieri.

Gli oggetti che il giocatore può trovare sono i seguenti:

– Faretra: aggiunge frecce all’inventario del giocatore.

– Barca: necessaria per muoversi lungo i fiumi sulla mappa.

– Ascia: necessaria per muoversi attraverso le foreste sulla mappa.

– Chiave: necessaria per passare i cancelli nei muri sulla mappa.

– Corona: trovata solo nella Montagna Nuvolosa; entrambi i pezzi devono essere trovati per vincere il gioco.

Ogni oggetto può essere trovato solo in una determinata montagna, che cambia colore a seconda della difficoltà. Le montagne blu contengono la barca, le montagne rosse contengono l’ascia, le montagne viola contengono la chiave, e la Montagna Nuvolosa contiene la corona. La difficoltà delle montagne determina anche il tipo e la velocità dei mostri che si possono incontrare, che vanno da ragni e pipistrelli a orchi e draghi.

Il gioco presenta una grafica dettagliata e variopinta, che rende bene l’atmosfera fantasy del gioco. Ogni montagna ha un aspetto diverso, e i mostri sono ben animati e riconoscibili. La mappa è ampia e offre diverse possibilità di esplorazione e di scelta del percorso. Il gioco è anche dotato di una colonna sonora adeguata, che cambia a seconda della situazione, e di effetti sonori realistici, come il rumore delle frecce e dei passi.

AD&D è stato uno dei primi giochi a usare più di 4K di ROM, il che gli ha permesso di avere una maggiore varietà e complessità rispetto ad altri giochi dell’epoca. Il gioco è stato anche uno dei primi a usare una generazione casuale dei labirinti, il che aumenta il fattore di rigiocabilità e di sfida. Il gioco è stato inoltre apprezzato per la sua fedeltà al gioco di ruolo da tavolo, riprendendone alcuni elementi come i mostri, gli oggetti e l’ambientazione.

AD&D è stato un successo commerciale, vendendo centinaia di migliaia di copie, e diventando uno dei giochi più popolari per Intellivision. Il gioco ha ricevuto anche ottime recensioni da parte della critica, che lo ha lodato per la sua grafica, il suo gameplay e la sua originalità.

 

Il gioco ha avuto anche un seguito, intitolato AD&D: Treasure of Tarmin, che ha introdotto una visuale in prima persona e una maggiore profondità di gioco.

AD&D è considerato oggi un classico del genere dei giochi di ruolo su schermo, e un precursore di molti giochi successivi, come The Legend of Zelda, Ultima e naturalmente la serie di Baldur’s Gate. Il gioco è stato rieditato in diverse occasioni, sia per Intellivision che per altre piattaforme,. Il gioco è ancora oggi apprezzato e giocato da molti appassionati, che lo ritengono un capolavoro del retrogaming e un esempio di innovazione e creatività.

Incantum, la nuova attrazione gastronomica a tema Harry Potter a Roma

Se siete fan della saga di Harry Potter e volete vivere un’esperienza magica, non potete perdervi la nuova attrazione gastronomica a tema che ha aperto a Roma: si chiama Incantum e promette di trasportarvi in un mondo parallelo, dove potrete gustare piatti deliziosi e scoprire oggetti misteriosi.

Incantum si trova in largo Russel, a 300 metri dalla basilica di San Pietro in Vincoli, dove si può ammirare il famoso Mosè di Michelangelo. L’attrazione è aperta dal martedì al sabato, dalle 12:00 alle 15:00 e dalle 19:00 alle 23:00, mentre la domenica e il lunedì la porta si apre solo in due diversi turni, dalle 12:00 alle 14:00 e dalle 19:00 alle 21:00. Per accedere, bisogna prenotare online sul sito ufficiale di Incantum o tramite l’applicazione mobile.

Una volta entrati, vi troverete in un ambiente accogliente e suggestivo, arredato con elementi che richiamano il mondo di Harry Potter, come le candele fluttuanti, i ritratti parlanti, le scope volanti e i libri incantati. Il personale, vestito con abiti tipici delle scuole di magia, vi accompagnerà al vostro tavolo e vi spiegherà il funzionamento del menu.

Il menu di Incantum è composto da rune, la valuta magica che potrete acquistare all’ingresso o tramite l’applicazione. Con le rune, potrete ordinare pizze e supplì esclusivi in edizione limitata, preparati con ingredienti freschi e di qualità. Potrete scegliere tra diverse varianti, come la pizza Grifondoro, con pomodoro, mozzarella, salame piccante e peperoni; la pizza Serpeverde, con pesto, mozzarella, zucchine e pinoli; la pizza Tassorosso, con pomodoro, mozzarella, prosciutto cotto e funghi; e la pizza Corvonero, con crema di zucca, mozzarella, speck e noci. Per i supplì, invece, potrete optare per il supplì Incantum, con riso, ragù, mozzarella e una sorpresa al suo interno; il supplì Lumos, con riso, zafferano, mozzarella e piselli; il supplì Nox, con riso, nero di seppia, mozzarella e calamari; e il supplì Expecto Patronum, con riso, spinaci, mozzarella e salmone.

Per il dessert, non potete perdervi il cine dessert CiocoMousse, una deliziosa mousse al cioccolato servita in una coppetta con una clip del film di Harry Potter proiettata sopra. Potrete scegliere tra le scene più famose e emozionanti della saga, come il primo incontro con Hagrid, il duello con Voldemort, il bacio tra Harry e Ginny e molti altri.

Per accompagnare i vostri piatti, potrete bere la Inctantum Birra, una birra artigianale servita in una boccale in resina con le effigi delle Casate della saga. La birra ha un sapore delicato e una schiuma cremosa, e vi farà sentire come se foste al pub Tre Manici di Scopa.

Se volete portare a casa un ricordo della vostra esperienza, potrete visitare l’Emporio Incantato, un negozio dove potrete acquistare oggetti legati al mondo di Harry Potter, come bacchette magiche, cappelli parlanti, mantelli invisibili, mappe del malandrino e molto altro. Potrete anche trovare gadget originali e personalizzati di Incantum, come tazze, magliette, cuscini e portachiavi.

Incantum è il nuovo ristoante a tema Harry Potter che vi farà vivere un’esperienza sensoriale immersiva, combinando cucina genuina con una sensazione di vivere in un mondo parallelo. Se siete curiosi di scoprire questa magia, non esitate a prenotare il vostro posto e a lasciarvi incantare da Incantum.

La storia di Polaroid: come un’azienda ha cambiato il volto della fotografia

La fotografia è una forma d’arte che ci permette di catturare e conservare i momenti più preziosi della nostra vita. Ma cosa succede se potessimo vedere le nostre foto subito dopo averle scattate, senza dover aspettare lo sviluppo o la stampa? Questa è stata l’idea che ha ispirato la nascita di Polaroid, l’azienda che ha rivoluzionato il mondo della fotografia con le sue macchine fotografiche istantanee.

Le origini di Polaroid

Polaroid è stata fondata nel 1937 da Edwin Land, un geniale inventore e imprenditore americano. Land era affascinato dalla luce e dalla visione, e voleva creare prodotti che potessero migliorare l’esperienza visiva delle persone. Inizialmente, si concentrò sulla produzione di occhiali da sci e occhiali 3D, che sfruttavano il principio della polarizzazione della luce. Questi prodotti ebbero un grande successo, soprattutto durante la Seconda Guerra Mondiale, quando furono usati dall’esercito e dalla marina degli Stati Uniti.

Tuttavia, Land aveva un sogno più grande: creare una macchina fotografica che potesse produrre una foto immediatamente dopo averla scattata. Questa idea gli venne dopo una vacanza in famiglia nel 1943, quando sua figlia di tre anni gli chiese perché non potesse vedere subito la foto che le aveva fatto. Land si mise al lavoro, e dopo quattro anni di intensa ricerca e sviluppo, presentò al pubblico la sua prima macchina fotografica istantanea nel 1947. Si trattava della Polaroid Land Camera Model 95, che usava una pellicola speciale che conteneva tutti i componenti chimici necessari per sviluppare e fissare l’immagine. La macchina fotografica era in grado di produrre una foto in bianco e nero in circa un minuto, e fu un successo immediato. Land divenne famoso in tutto il mondo, e Polaroid si guadagnò la reputazione di essere un’azienda all’avanguardia nel campo della fotografia.

L’apice della fotografia istantanea

Nel corso degli anni, Polaroid continuò a migliorare e innovare i suoi prodotti, introducendo nuove caratteristiche e funzionalità. Nel 1963, lanciò la sua prima pellicola a colori istantanea, che aprì nuove possibilità creative per i fotografi. Nel 1972, presentò la sua fotocamera più rivoluzionaria: la Polaroid SX-70. Si trattava di una macchina fotografica pieghevole e compatta, che usava una pellicola a sviluppo automatico, che non richiedeva alcuna manipolazione manuale. La foto usciva dalla macchina fotografica già pronta, e si rivelava gradualmente davanti agli occhi dello spettatore. La SX-70 era una meraviglia tecnologica, che combinava design, ingegneria e arte. Fu un successo straordinario, e divenne un oggetto di culto per milioni di persone.

Polaroid non si fermò qui, e continuò a lanciare nuovi prodotti che ampliavano il mercato della fotografia istantanea. Tra questi, ci furono l’originale OneStep, una macchina fotografica semplice e facile da usare, che divenne famosa grazie alla campagna pubblicitaria con il cantante James Garner; le fotocamere Polaroid 600, che usavano una pellicola con una batteria integrata, che rendeva la macchina fotografica più leggera e affidabile; e le fotocamere Polaroid Spectra, che offrivano una qualità d’immagine superiore e una maggiore versatilità.

Queste innovazioni non passarono inosservate nel mondo dell’arte e della cultura. Molti artisti di spicco, come Andy Warhol, Helmut Newton, Robert Mapplethorpe, Maripol, Keith Haring e Guy Bourdin, usarono le macchine fotografiche Polaroid per esprimere la loro creatività e il loro stile. Le loro opere contribuirono a elevare il marchio Polaroid a icona culturale, e a influenzare generazioni di fotografi e artisti.

La crisi e la rinascita di Polaroid

Tuttavia, con l’avvento della tecnologia digitale negli anni ’90 e 2000, la fotografia istantanea entrò in crisi. La gente preferiva usare le fotocamere digitali, che offrivano una maggiore qualità, convenienza e possibilità di condivisione. Polaroid non riuscì ad adattarsi al cambiamento, e si trovò in difficoltà finanziarie. Nel 2001, dichiarò bancarotta, e nel 2008, annunciò la fine della produzione di pellicole istantanee. Sembrava la fine di un’era, e molti appassionati di fotografia istantanea rimasero delusi e disperati.

Tuttavia, c’era ancora una speranza. Un gruppo di appassionati di fotografia istantanea, guidato da Florian Kaps, un imprenditore austriaco, decise di salvare l’ultima fabbrica Polaroid nei Paesi Bassi, dove si producevano le pellicole. Il gruppo, noto come “The Impossible Project”, si mise al lavoro per ricreare le pellicole istantanee, usando nuovi materiali e processi. Fu un’impresa difficile e costosa, ma alla fine riuscirono a produrre le prime pellicole istantanee compatibili con le macchine fotografiche Polaroid originali. The Impossible Project divenne così un marchio dedicato esclusivamente ai prodotti originali Polaroid per la fotografia istantanea analogica.

Nel 2017, avvenne il grande rilancio. The Impossible Project acquisì il marchio Polaroid, e cambiò il suo nome in Polaroid Originals. Questa mossa rappresentò una significativa pietra miliare nella storia di Polaroid, dimostrando che il fascino del formato analogico era ancora molto vivo. Polaroid Originals riportò la fotografia analogica istantanea sotto l’ombrello del leggendario marchio Polaroid, e lanciò nuovi prodotti che combinavano il design classico con le funzionalità moderne. Tra questi, ci furono la OneStep 2, una riedizione della famosa macchina fotografica OneStep, e la OneStep+, una macchina fotografica che si connetteva allo smartphone tramite Bluetooth, e offriva diverse modalità di scatto e di controllo.

Polaroid oggi e domani

Tuttavia, la storia non finisce qui. Nel marzo 2020, Polaroid decise di compiere un passo ulteriore, unificando l’intera gamma di prodotti sotto un unico nome: Polaroid. Questo movimento si rivelò cruciale per la nuova visione di marca globale dell’azienda, che voleva semplificare e consolidare la sua identità. Polaroid lanciò anche un nuovo logo, che riprendeva il classico arco arcobaleno, e un nuovo slogan: “Create forever” (Crea per sempre).

Oggi, Polaroid ha trovato il suo vero fulcro nella fotografia analogica istantanea. Dopo oltre ottant’anni, è diventata l’icona che le persone di tutto il mondo conoscono e amano. Polaroid continua a creare prodotti che cercano di connettere le persone in modo autentico, umano e significativo. Polaroid crede nel potere della fotografia istantanea di catturare e conservare i momenti che contano, e di stimolare la creatività e l’espressione personale.

Questo annuncio riporta Polaroid al centro della scena, dimostrando che anche nell’era digitale, il fascino e la magia della fotografia istantanea non si sono mai sopiti. Polaroid è pronta a rivoluzionare ancora una volta il mondo della fotografia, lasciandoci tutti in attesa di nuove e sorprendenti novità. Polaroid è più che un marchio, è una storia, una filosofia, uno stile di vita. Polaroid è Polaroid. Create forever.

Supernatural Academy – Anno due

Secondo anno in Accademia! L’anno del viola. Durante il primo anno, Maddison James ha imparato molto sulla vita. Soltanto cose importanti, ovviamente. Come respirare sott’acqua, ad esempio. Come trasformare una freccia in un’arma. E come innamorarsi.Asher Locke. Il ragazzo che le ha rubato il cuore. Il ragazzo che le ha rivelato la verità sul passato… e anche sul futuro.Per loro, è giunto il momento di vivere felici e contenti.Tuttavia, gli dèi hanno qualcos’altro in mente. E con l’ascesa di Atlantide, Maddi non sa se riuscirà davvero a portare a termine il suo secondo anno… e a vivere il suo futuro. Perché i sadici dèi di Atlantide intendono distruggerla. E ucciderla.Ma Maddi è già stata sottovalutata in passato, e nasconde una forza che nessuno si aspetterebbe da lei. Questo è l’anno del viola. Che abbia inizio.

Jaymin Eve, autrice bestseller del Wall Street Journal e di USA Today, scrive paranormal romance, dark romance, urban fantasy e sci-fi ricchi di storie d’amore epiche, grandiose avventure e un mare di risate. Vive in Australia con suo marito, due splendide figlie, e una coppia di cuccioli impazziti.

Calimero: il mito del pulcino nero che compie 60 anni

Calimero è uno dei personaggi più amati e conosciuti della storia della televisione italiana. Nato nel 1963 come testimonial pubblicitario per la ditta Mira Lanza, produttrice di detersivi, Calimero ha conquistato il cuore di milioni di spettatori con le sue avventure, le sue battute e il suo inconfondibile motto: “E’ un’ingiustizia!”.

Calimero è un pulcino nero, l’unico della sua nidiata, che porta sempre sul capo il guscio dell’uovo da cui è nato. Questo elemento lo rende diverso dagli altri e lo espone a situazioni di discriminazione e sfortuna, dalle quali cerca di uscire con l’aiuto dei suoi amici e della sua fidanzata Priscilla, una papera bianca.

Calimero è un personaggio che ha saputo evolversi nel tempo, passando dalla pubblicità al cartone animato, dal bianco e nero al colore, dalla televisione al cinema, dal mercato italiano a quello internazionale. In questo articolo ripercorriamo la sua storia, le sue caratteristiche e il suo significato, in occasione del suo sessantesimo anniversario.

La nascita di Calimero

Calimero appare per la prima volta in TV il 14 Luglio 1963, nell’ambito della trasmissione “Carosello”, rubrica televisiva “cult” della pubblicità. E’ stato presente ininterrottamente sugli schermi per 13 anni, fino alla chiusura della stessa rubrica. Per la sua intensa carica di simpatia, per il suo segno grafico inconfondibile, per il suo carattere è diventato sinonimo e simbolo della trasmissione Carosello nonché della pubblicità italiana.

Calimero nasce dalla fantasia di due fratelli, Nino e Toni Pagot, animatori e registi che avevano già creato altri personaggi di successo, come il gatto Cino e Franco, il topo Tip e Tap, il leone Leo. I Pagot si ispirano a un vero pulcino nero che avevano visto in una fattoria e decidono di trasformarlo in un personaggio animato, dotandolo di una voce infantile e di una personalità ingenua e malinconica.

Il nome Calimero deriva da una storpiatura di “calimera”, parola greca che significa “buongiorno” e che era usata come saluto dai greci di Otranto, città natale dei Pagot. Il nome è anche un omaggio al calimero, un dolce tipico della Puglia, fatto con pasta frolla e crema pasticcera.

Il primo spot di Calimero dura 90 secondi e mostra il pulcino che esce dall’uovo e si presenta al pubblico, dicendo: “Sono nato stamattina, mi chiamo Calimero e sono tutto nero”. Poi si accorge di essere diverso dagli altri pulcini, che sono tutti bianchi, e si lamenta: “E’ un’ingiustizia!”. Questa frase diventerà il suo tormentone, ripetuto in ogni episodio.

Lo spot ha un grande successo e Calimero diventa il testimonial ufficiale della Mira Lanza, che lo utilizza per promuovere i suoi prodotti, come il detersivo Ava, il sapone Bucato e il dentifricio Chlorodont. Calimero compare in oltre 40 spot, in cui vive varie avventure, sempre legate al tema della pulizia e dell’igiene. Spesso è accompagnato da altri personaggi, come il cane Coriolano, il gatto Gastone, il maiale Porcello e la papera Priscilla, che diventerà la sua fidanzata.

La fama di Calimero

Calimero non solo conquista il pubblico italiano, ma anche quello straniero. Il personaggio viene infatti esportato in diversi paesi, dove viene doppiato in diverse lingue, mantenendo però il suo nome originale. Calimero diventa così un fenomeno internazionale, apprezzato da bambini e adulti di ogni cultura e nazionalità.

Calimero suscita anche l’interesse di critici e studiosi, che ne analizzano il significato e il valore. Ricordiamo il giudizio che ha dato di Calimero un grande editore italiano, Arnoldo Mondadori:

“Calimero è chiaro ed essenziale come un carattere tipografico. Come una A è una A, Calimero è inequivocabilmente Calimero.”

La sua notorietà ha valicato le frontiere dello schermo televisivo, come ha stabilito, parlando di questo personaggio Umberto Eco, uno dei massimi semiologi e filologi contemporanei: “Quando un personaggio genera un nome comune ha infranto la barriera dell’immortalità ed è entrato nel mito: si è un calimero come si è un dongiovanni, un casanova, un donchisciotte, una cenerentola, un giuda.”

A Calimero è stato dedicato un volume della collana “Studi e ricerche sulla pubblicità” della Sipra intitolato: “Fenomenologia di Calimero” di Guido Guarda.

Il pulcino è stato anche oggetto di una tesi di laurea a cura della dottoressa Ofelia Ragazzini ed è stato il primo personaggio della pubblicità a cartoni animati ad essere stato “introdotto” in un’aula universitaria come oggetto di studio.

La trasformazione di Calimero

Calimero, dopo aver fatto la storia della pubblicità, passa al genere del cartone animato, grazie alla collaborazione tra i Pagot e la Toei Animation, una delle più importanti case di produzione giapponesi. Nel 1972 viene realizzata la prima serie animata di Calimero, composta da 47 episodi, in cui il personaggio vive nuove avventure, ambientate in una città chiamata Pulletown. Calimero è sempre accompagnato dalla sua fidanzata Priscilla e dai suoi amici Piero, un pinguino, e Valeriano, un gabbiano.

La serie ha un grande successo e viene trasmessa in diversi paesi, tra cui l’Italia, la Francia, la Germania, l’Olanda, la Spagna, il Giappone, l’Arabia Saudita, il Canada e gli Stati Uniti. La serie introduce anche alcuni cambiamenti nel personaggio, che diventa più vivace, curioso e coraggioso, pur mantenendo la sua ingenuità e la sua sensibilità. Il suo motto “E’ un’ingiustizia!” viene usato meno spesso e in modo più ironico.

Nel 1992 viene realizzata una seconda serie animata di Calimero, composta da 52 episodi, in cui il personaggio vive altre avventure, ambientate in una città chiamata Fairytown. Calimero è sempre accompagnato dalla sua fidanzata Priscilla e dai suoi amici Piero, Valeriano e Susy, una coccinella. La serie introduce anche alcuni nuovi personaggi, come il signor Coccodrillo, il sindaco di Fairytown, e il professor Galletto, il maestro di Calimero.

La serie ha un buon successo e viene trasmessa in diversi paesi, tra cui l’Italia, la Francia, la Germania, l’Olanda, la Spagna, il Giappone, il Canada e gli Stati Uniti. La serie conferma il personaggio di Calimero come un eroe positivo, capace di affrontare le sfide con spirito di iniziativa e di solidarietà.

Nel 2014 viene realizzata una terza serie animata di Calimero, composta da 104 episodi, in cui il personaggio vive altre avventure, ambientate in una città chiamata Hatchington. Calimero è sempre accompagnato dalla sua fidanzata Priscilla e dai suoi amici Piero, Valeriano e Susy. La serie introduce anche alcuni nuovi personaggi, come il signor Papero, il proprietario di un negozio di fotografia, e il professor Chiocciola, il maestro di Calimero.

La serie ha un ottimo successo e viene trasmessa in diversi paesi,

Moltissimi uomini politici sono stati paragonati o soprannominati Calimero:

  • In Belgio quando il governo impose la T.V.A.  su pasti e sulle bevande, su tutte le insegne dei Bar e dei Ristoranti apparve Calimero che diceva “E’ veramente ingiusto”.
  • Anche in Italia spesso l'”ingiustizia” è collegata a lui. Gli studenti universitari ne hanno fatto un simbolo della loro protesta contro la riforma dell’Università in Italia.
  • Nella città di Roma il piano per battere l’emergenza rifiuti si chiama “Progetto Calimero”.
  • In Francia esiste un’associazione per la difesa dei diritti umani che ha nome Calimero.
  • L’elefante africano del Bioparco di Roma si chiama Calimero.
  • In psicologia esiste una “Sindrome di Calimero”.
  • Sono stati battezzati col nome di Calimero diversi cavalli da corsa, cani da esposizione delle razze più diverse (dalmata, pastori tedeschi, schnautzer), gatti.
  • E’ stato dedicato a Calimero un ibrido di Amarillys (Olanda), un giglio (Finlandia) e una aquilegia bulgeriana (Germania) sono stati battezzati col suo nome.
  • Il Presidente della Repubblica Francese Jacques Chirac ha paragonato il sistema bancario francese a Calimero.
  • Il Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi ha fatto riferimento all’Italia nell’economia europea indicandola come Calimero d’Europa.
  • L’ex Presidente del Consiglio Italiano, On. Giuliano Amato ha paragonato a Calimero il Governo Italiano.
  • Altri importanti uomini politici quali Massimo d’Alema e Romano Prodi hanno fatto riferimento alla Sindrome di Calimero in relazione ai loro partiti.
  • Nello sport sono stati paragonati a Calimero calciatori famosi per citarne solo alcuni:Roberto Mancini, Soldà , Roberto Mussi, Lothar Matthaeus, Rui Barros, Gaston Cordoba, George Weah , Ivan Zamorano, Ramon Diaz, Carlos Aguilera, Ruben Sosa, Pierluigi Casiraghi ,Thomas Haessler,  Gianfranco Zola, Lulù Aldair, Roberto Baggio.Fra gli allenatori e gli arbitri: Bruno Bolchi, Beppe Materazzi, Vudjadin Boskov, Eugenio Fascetti, Cané, Cesare Maldini, Arrigo Sacchi, Buonocore, De Santis, Ceccarini, Daniele Tombolini.
  • Piloti e tecnici di formula 1: Michele Alboreto, Riccardo Patrese, Jean Alesi, Damon Hill, Frentzen, Michael Shumacher, Eddie Irvine,  Jean Todt. Persino una Ferrari è stata soprannominata Calimero.
  • Nel motociclismo: Garry McCoy, Max Biaggi, Loris Capirossi, Valentino Rossi, Tetsuya Harada.
  • I tennisti: Alberto Mancini, Brad Gilbert, Cristiano Caratti, Arancia Sanchez, André Agassi
  • Lo stilista Etro dichiara di essersi ispirato a Calimero per alcune delle sue creazioni di alta moda e a Calimero è stato paragonato il famoso sarto d’alta moda Gianni Versace.
  • Calimero è usato in contemporanea da due banche giapponesi, su carte di credito, sugli assegni, sui libretti di risparmio e anche come testimonial.

I Griffin: una satira spietata e divertente della società americana

I Griffin (Family Guy) è una serie televisiva di cartoni animati creata da Seth MacFarlane nel 1999, per il network FOX. La serie ha avuto una storia travagliata, essendo stata cancellata due volte e poi ripresa grazie al successo ottenuto su altre piattaforme, come il DVD e il canale via cavo TBS. Attualmente, la serie conta 21 stagioni e oltre 400 episodi, ed è una delle sitcom animate più longeve e popolari della televisione americana.

La serie racconta le vicende di una famiglia disfunzionale e politicamente scorretta, i Griffin, che vive a Quahog, una cittadina immaginaria del Rhode Island. I personaggi principali sono Peter, il padre grasso e stupido, Lois, la moglie paziente e sensuale, Meg, la figlia brutta e emarginata, Chris, il figlio obeso e ingenuo, Stewie, il neonato geniale e malvagio, e Brian, il cane parlante e alcolizzato. Oltre a loro, ci sono numerosi personaggi secondari e ricorrenti, come i vicini di casa, gli amici di Peter, i colleghi di lavoro, le celebrità e i personaggi storici.

La serie si caratterizza per il suo umorismo irriverente e provocatorio, che prende di mira vari aspetti della cultura e della società americana, come la politica, la religione, il razzismo, il sessismo, la violenza, la droga, la televisione, il cinema, la musica e altro ancora. La serie non risparmia nessuno, e si diverte a ridicolizzare sia la destra che la sinistra, sia i conservatori che i progressisti, sia i famosi che i comuni cittadini. La serie fa anche largo uso di flashback, cutaway e gag visive, che interrompono la narrazione principale per mostrare scene assurde e comiche, spesso senza alcun legame con la trama.

I Griffin è una serie che non si prende sul serio, e che si propone di divertire e scandalizzare il pubblico con il suo stile dissacrante e demenziale. La serie ha ricevuto sia critiche positive che negative, sia premi che polemiche, sia fan che detrattori. La serie è amata da chi apprezza il suo spirito satirico e la sua capacità di far ridere, e odiata da chi la considera volgare, offensiva e ripetitiva. La serie è sicuramente un fenomeno culturale, che ha influenzato e ispirato altre opere simili, come American Dad, The Cleveland Show e South Park.

I Griffin è una serie che non lascia indifferenti, e che merita di essere vista almeno una volta, per farsi un’opinione personale. La serie è disponibile su varie piattaforme di streaming. Se siete alla ricerca di una serie divertente, irriverente e senza peli sulla lingua, I Griffin potrebbe essere la scelta giusta per voi. Ma attenzione: non fatevi ingannare dal fatto che sia un cartone animato, perché questa serie non è adatta ai bambini, né ai deboli di stomaco. Buona visione!

Second Life: il primo metaverso della storia compie venti anni

Second Life è un mondo virtuale (MUVE) online lanciato esattamente venti anni fa, il 23 giugno 2003, dalla società Linden Lab. Gli utenti, chiamati residenti, possono creare e personalizzare i propri avatar, esplorare e interagire con altri residenti, acquistare o costruire oggetti e proprietà, partecipare a eventi e attività, e scambiare beni e servizi tramite una moneta virtuale, il Linden Dollar. Second Life è stato uno dei primi e più famosi esempi di metaverso, un termine coniato dallo scrittore Neal Stephenson nel suo romanzo Snow Crash del 1992, per indicare un universo parallelo digitale in cui le persone possono immergersi e vivere esperienze alternative alla realtà.

Second Life ha anticipato molte delle caratteristiche e delle sfide dei metaversi attuali e futuri, come la creazione di contenuti, la socialità, l’economia, la governance, la sicurezza e la privacy. Second Life ha avuto un grande successo negli anni 2000, attirando milioni di utenti e attirando l’attenzione dei media, delle aziende, delle istituzioni e delle celebrità. Alcuni residenti hanno persino guadagnato ingenti somme di denaro vendendo i propri prodotti o servizi nel mondo virtuale, o investendo in terreni e immobili. Second Life ha anche ospitato concerti, mostre, conferenze, campagne politiche, matrimoni, e altre iniziative culturali e sociali.

Tuttavia, Second Life ha anche dovuto affrontare diversi problemi e limiti, come la complessità tecnica, la scarsa qualità grafica, la dipendenza, il furto di identità, le truffe, le molestie, le violazioni dei diritti d’autore, e le controversie legali. Inoltre, Second Life ha subito la concorrenza di altre piattaforme di gioco e social network, che offrivano esperienze più semplici, accessibili e coinvolgenti. Il numero di utenti attivi di Second Life è diminuito negli anni, anche se la piattaforma è ancora attiva e conta una comunità fedele e appassionata. Second Life ha rappresentato una pietra miliare nella storia dei metaversi, mostrando le potenzialità e le sfide di un mondo virtuale persistente, aperto e partecipativo. Second Life ha influenzato e ispirato molti altri progetti e piattaforme di realtà virtuale e aumentata, come Minecraft, Fortnite, Roblox, VRChat, Decentraland, e il recente Meta di Facebook. Second Life ha dimostrato che i metaversi non sono solo un luogo di divertimento e fantasia, ma anche di espressione, creatività, apprendimento, collaborazione e innovazione.

Capitan Futuro: splendido nel cielo va, simbolo di Libertà

La serie narra le avventure di Curtis Newton, alias Capitan Futuro, un orfano che vive nel suo satellite artificiale insieme ai suoi tre compagni: il cervello del dottor Simon Wright, l’androide Otho e il robot Grag. Capitan Futuro ha ereditato dal padre, uno scienziato ucciso da un criminale, una nave spaziale chiamata Comet e una pistola atomica. Con questi mezzi, Capitan Futuro si dedica a combattere il male nell’universo, affrontando nemici come il pirata spaziale Uragano, il tiranno di Venere Vulcano, il re dei robot Zanu e il malvagio mago Atar.

La serie animata di Capitan Futuro ha avuto un grande successo in Italia e in altri paesi europei, dove è diventata un cult della fantascienza. La serie ha influenzato generazioni di appassionati e artisti, tra cui il regista Luc Besson, che ha dichiarato di essersi ispirato a Capitan Futuro per il suo film Valerian e la città dei mille pianeti. La serie ha anche ispirato una canzone omonima del gruppo tedesco Oliver Onions, che è diventata la sigla italiana della serie.

La serie animata di Capitan Futuro è composta da quattro saghe, per un totale di 52 episodi. Le saghe sono:

  • La saga del pianeta oscuro (episodi 1-13): Capitan Futuro deve salvare il pianeta Terra da una minaccia proveniente da un pianeta sconosciuto, dove vive una razza di esseri simili a pipistrelli.
  • La saga di Atlantide (episodi 14-26): Capitan Futuro deve impedire che il continente perduto di Atlantide, riemerso dal fondo dell’oceano, sia usato come arma da un folle scienziato.
  • La saga della stella di fuoco (episodi 27-40): Capitan Futuro deve fermare una cometa che si dirige verso il sole, causando disastri climatici sulla Terra e su altri pianeti.
  • La saga della stella di ghiaccio (episodi 41-52): Capitan Futuro deve sconfiggere un imperatore spaziale che vuole conquistare l’universo con il potere di una stella di ghiaccio, una sorgente di energia inesauribile.

La serie animata di Capitan Futuro è stata recentemente riproposta in DVD e Blu-ray da Yamato Video, con il doppiaggio originale e i sottotitoli in italiano. La serie è anche disponibile in streaming su alcune piattaforme online, come Amazon Prime Video e Netflix .

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