Lost in Space torna su Netflix

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Attenzione attenzione, appassionati di fantascienza e non: “Lost in Space” torna con un reboot su Netflix. Dopo la sua ultima produzione con il film del 1998 diretto da Stephen Hopkins con Gary Oldman, William Hurt, Jared Harris e Heather Grahama e un tentativo fallito di una nuova serie prodotta dalla Warner Bros. nel 2003, torna su Netflix la celebre serie fantascientifica andata in onda negli anni ’60 (1965-1969) sulla CBS.

Ad annunciare il remake è stata la Legendary Television su Deadline: la serie sarà sceneggiata dagli autori di “Dracula Untold”, Matt Sazama e Burk Sharpless e viene descritta come un’epica quanto realistica saga che racconta le avventure di una famiglia di esploratori terrestri costretti ad affrontare sfide e ostacoli a tratti insormontabili per riuscire a restare uniti in un universo alieno.

 Inviato da Anselmo

Tu chiamami Peter

Questione spinosa e vecchia quanto vecchio è il cinema: chi è l’attore dietro la maschera? C’è un uomo, o un attore è soltanto i suoi personaggi? Il tema è stato già trattato, ma stavolta il pirandelliano dilemma riguarda uno degli attori più grandi ed eclettici che il cinema ci abbia mai regalato, l’indimenticabile Peter Sellers. Il film è riuscito solo a metà, perché se riesce nel suo intento di descrivere il travaglio interiore dell’attore, la sceneggiatura troppo spesso scade nel melodramma, al punto di risultare in alcuni passaggi apologia del dolore introspettivo, a scapito della carriera di Sellers, ridotta a mero elenco, e della caratterizzazione approssimativa dei personaggi di contorno, come testimoniano le “macchiette” Blake Edwards e Stanley Kubrick.

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