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L’Odissea di Christopher Nolan: l’epico ritorno del mito al cinema, tra Imax, star hollywoodiane e visioni oniriche

Segnatevi la data: 17 luglio 2026. Perché no, non è un giorno qualunque. È il giorno in cui, dopo anni di voci, teorie e sussurri degni della Sibilla Cumana, finalmente approderà al cinema uno dei progetti più ambiziosi, visionari e attesi degli ultimi anni: The Odyssey, firmato da Christopher Nolan. Sì, proprio lui, il regista che ci ha fatto perdere nel tempo con Tenet, fluttuare nello spazio con Interstellar e vivere l’angoscia del progetto Manhattan in Oppenheimer. Ora, però, Nolan si tuffa nell’epica più pura, quella di Omero, e lo fa come solo lui potrebbe: con una produzione da capogiro, un cast da sogno e un approccio che promette di fondere il respiro del mito con la tecnologia del futuro.

Ma andiamo con ordine, perché questa Odissea merita di essere raccontata come si deve. Come un aedo nerd dei tempi moderni.

L’annuncio ufficiale: la leggenda torna a vivere

L’annuncio, finalmente ufficializzato con il primo poster del film, conferma una data che già da mesi circolava tra insider e appassionati: il 17 luglio 2026. A svelarlo è stata Universal Pictures, che ha rivelato anche alcuni dettagli cruciali per comprendere la portata del progetto. The Odyssey sarà un kolossal mitologico, un’avventura epica girata in location mozzafiato sparse per il globo e, soprattutto, realizzata in Imax. E non parliamo di qualche scena qui e là: il film sarà pensato interamente per sfruttare la profondità, la nitidezza e l’immersione totale garantita da questa tecnologia. D’altronde, se devi raccontare il viaggio per mare più famoso della letteratura occidentale, farlo con le immagini più potenti che il cinema moderno può offrire sembra non solo una buona idea, ma un obbligo morale.

L’epica di Ulisse, tra dei, mostri e tormenti interiori, sarà quindi il prossimo terreno di gioco per Nolan, che ha ormai dimostrato di poter prendere qualsiasi storia – per quanto apparentemente distante dal suo stile – e trasformarla in un’esperienza sensoriale e intellettuale unica. Se con Oppenheimer ci ha mostrato l’orrore della mente umana quando si piega all’inevitabile, con The Odyssey ci accompagnerà in un cammino inverso: il ritorno alla casa, alla coscienza, al cuore.

Un cast all’altezza del mito

Il secondo elemento che sta facendo letteralmente impazzire il web – e non solo – è il cast. Una vera e propria parata di stelle che promette di dare vita a un pantheon cinematografico degno di quello dell’Olimpo. Tra i nomi confermati ci sono Matt Damon, Tom Holland, Anne Hathaway, Zendaya, Lupita Nyong’o, Robert Pattinson e Charlize Theron. Già solo scriverli in fila fa girare la testa. Ma il vero fulcro della curiosità è, ovviamente, il ruolo di Ulisse.

Secondo alcune indiscrezioni, Matt Damon sarebbe in pole position per interpretare l’eroe greco per eccellenza, forte anche della sua storica collaborazione con Nolan e della sua capacità di incarnare figure tormentate e carismatiche. Tuttavia, non è da escludere la possibilità che il ruolo venga affidato a un attore più giovane, come Tom Holland, che ha già dichiarato quanto questa produzione lo emozioni, paragonando l’esperienza all’impatto emotivo che provò quando venne scelto come Spider-Man. Un paragone non da poco, che fa capire il peso e l’energia che si respirano attorno a questo film.

Ogni attore sembra essere stato scelto per portare un frammento del mito alla vita, e immaginare Zendaya nei panni di una moderna Nausicaa, o Charlize Theron come una Circe magnetica e inquietante, è un gioco che tutti i fan stanno già facendo da settimane. E con Nolan al timone, possiamo stare certi che ogni scelta sarà ponderata fino all’ossessione.

Il ritorno del mito: tra fedeltà e innovazione

Quello che rende The Odyssey un progetto così affascinante è anche la dichiarata intenzione di Nolan di rimanere fedele alla componente mitologica dell’opera. Nessuna smitizzazione forzata, nessuna riscrittura realista: i ciclopi saranno ciclopi, le sirene incanteranno i marinai, e gli dei cammineranno tra gli uomini. Un approccio che potrebbe sembrare rischioso per un regista noto per il suo razionalismo cerebrale, ma che invece si sposa perfettamente con la sua passione per l’ambiguità, il sogno e il confine sottile tra reale e irreale. Chi ha visto Inception o The Prestige sa di cosa stiamo parlando.

La mitologia, nel cinema di Nolan, diventa così lo specchio perfetto per esplorare la condizione umana: la nostalgia, la memoria, l’identità, il ritorno. Il viaggio di Ulisse, da sempre simbolo del desiderio di ritrovare sé stessi attraversando mille prove, è il terreno ideale per costruire una narrazione che sia allo stesso tempo spettacolare e intima, piena di colpi di scena e di silenzi pieni di significato.

E poi c’è la tecnologia. Perché Nolan, pur essendo un regista “analogico” nel cuore, è anche un mago della tecnica. L’uso dell’Imax sarà totale, con scene girate nei mari più selvaggi, nei deserti più sconfinati e, perché no, negli abissi dell’anima. Ogni fotogramma promette di essere un affresco in movimento, una tavola epica degna di un nuovo Omero digitale.

Tra passato e futuro: un film che farà storia

Non dimentichiamoci che L’Odissea è stata già portata al cinema e in TV in molte occasioni, da produzioni hollywoodiane a versioni animate, passando per interpretazioni ironiche e rivisitazioni contemporanee. Ma quello che Nolan sembra voler fare è qualcosa di completamente diverso: non solo un adattamento fedele, ma una rilettura esistenziale, filosofica e profondamente cinematografica. Un film che possa parlare a tutti – nerd inclusi – perché ci mette davanti a una domanda senza tempo: cosa significa davvero tornare a casa?

In un’epoca in cui il cinema è sempre più dominato da franchise, sequel e algoritmi, l’idea di un regista come Nolan che si confronta con una delle storie fondanti della civiltà occidentale è quasi rivoluzionaria. Non c’è ironia, non c’è distacco: c’è solo rispetto, passione e una voglia sfrenata di raccontare il mito come non è mai stato raccontato prima.

Il conto alla rovescia è cominciato

Il primo poster è stato svelato, la data è ufficiale e le riprese inizieranno nel 2025. L’attesa è già diventata febbre tra i cinefili, gli appassionati di mitologia, i fan di Nolan e, naturalmente, noi nerd con la passione per le grandi storie. E non è solo l’attesa per un film: è l’attesa per un evento culturale, un’opera che promette di ridefinire il modo in cui il mito può essere rappresentato nel XXI secolo.

E ora tocca a voi: cosa ne pensate di questa nuova avventura di Christopher Nolan? Quali personaggi dell’Odissea aspettate con più curiosità? Chi vedreste perfetto nel ruolo di Ulisse? Raccontatelo nei commenti, condividete questo articolo sui vostri social, fate partire il dibattito. Il viaggio è appena cominciato, e noi siamo pronti a salpare.

The Old Guard 2: Charlize Theron, Uma Thurman e la nuova era degli immortali guerrieri

C’è qualcosa di incredibilmente affascinante nel vedere donne oltre i quarant’anni, armate fino ai denti e coperte di sangue, sudore e fango, mentre affrontano battaglie epiche con una grinta che sfida tempo e morte. È quel tipo di spettacolo che non solo scalda il cuore dei fan dell’action, ma che ridefinisce le regole di Hollywood. E se c’è un film che incarna perfettamente questo spirito, è proprio The Old Guard 2.

Dopo il successo travolgente del primo capitolo, uscito su Netflix nel 2020, la saga ispirata all’omonimo fumetto creato da Greg Rucka e illustrato da Leandro Fernandez è pronta a tornare in grande stile. Il sequel, diretto da Victoria Mahoney e ancora una volta sceneggiato da Rucka stesso, promette di alzare ulteriormente l’asticella tra combattimenti mozzafiato, mitologia immortale e conflitti emotivi profondi. E lo fa con un cast da capogiro: Charlize Theron torna nei panni dell’indomita Andy, affiancata da KiKi Layne, Marwan Kenzari, Luca Marinelli, Matthias Schoenaerts, Vân Veronica Ngô e Chiwetel Ejiofor, tutti di ritorno dalla prima pellicola. Ma la vera, dirompente novità è l’ingresso di due fuoriclasse: Uma Thurman e Henry Golding.

Il ritorno degli immortali

The Old Guard 2 riprende le fila della storia là dove l’avevamo lasciata, con Andy e il suo gruppo di guerrieri millenari pronti ad affrontare nuove minacce, portando avanti la loro missione segreta di proteggere l’umanità. Ma stavolta, le acque sono più torbide che mai. L’ombra del tradimento di Booker grava ancora sul team, mentre la figura di Quỳnh, interpretata da una intensa Vân Veronica Ngô, emerge dalle profondità dell’oceano, assetata di vendetta dopo secoli di prigionia.

Charlize Theron ci regala una Andy apparentemente in pace, ma sappiamo bene che nel suo mondo la pace dura quanto un bicchiere d’acqua nel deserto. Già nel teaser trailer, disponibile online, la vediamo sfrecciare tra combattimenti brutali, lanciarsi da finestre e affrontare nuovi nemici con la solita, glaciale determinazione. Ma c’è un cambiamento: Andy è diventata mortale. Una condizione che la costringe a ripensare tutto, mentre l’equilibrio tra il suo passato e il futuro del team si fa sempre più fragile.

Discordia e rivelazioni: entra in scena Uma Thurman

E qui entra in gioco la regina del cinema action anni Duemila: Uma Thurman. Il suo personaggio, Discord, è la prima immortale conosciuta, un essere misterioso e potentissimo che sembra conoscere tutti i segreti dell’immortalità. Ma se pensavate che l’incontro tra lei e Andy potesse essere pacifico, vi sbagliate di grosso. I loro scontri promettono scintille – e non solo in senso figurato – perché Discord vede attraverso Andy, e non le piace ciò che vede.

Il carisma magnetico di Thurman si sposa alla perfezione con la mitologia della saga, riportando alla mente le sue iconiche performance in Kill Bill, ma con un tocco più oscuro e criptico. È proprio lei il catalizzatore di quel salto di qualità che ogni sequel ambisce a raggiungere. E il fatto che la produzione abbia scelto di affiancarle un attore come Henry Golding, qui nel ruolo di Tuah, un vecchio alleato del gruppo con informazioni cruciali sull’origine dell’immortalità, aggiunge ulteriore spessore al cast.

Dietro le quinte di un kolossal

Il cammino verso The Old Guard 2 non è stato privo di ostacoli. Le riprese principali sono iniziate nel giugno 2022, in parte agli iconici studi di Cinecittà in Italia, un omaggio quasi poetico alle radici antiche dei protagonisti. Ma ad agosto dello stesso anno, proprio durante lo smantellamento del set, un incendio ha rallentato i lavori, costringendo la produzione a spostarsi nel Regno Unito. Fortunatamente, le riprese si sono concluse a settembre, e dopo una lunga pausa dovuta a cambiamenti interni a Netflix, il film ha finalmente completato la post-produzione nel 2024.

Alla regia troviamo Victoria Mahoney, la prima donna afroamericana a dirigere una produzione di questo calibro per Netflix, che raccoglie il testimone da Gina Prince-Bythewood con energia e visione. Il montaggio è affidato a Matthew Schmidt, già noto per il suo lavoro nei film Marvel, mentre la colonna sonora è stata composta da Max Aruj e Ruth Barrett, una scelta che segna un cambio di rotta rispetto ai compositori del primo film.

Quando esce The Old Guard 2?

L’attesa è quasi finita: The Old Guard 2 arriverà su Netflix il 2 luglio 2025. Sono passati cinque anni dal primo film, un tempo che ha permesso alla saga di sedimentarsi nella memoria degli spettatori e di crescere in attesa e hype. La posta in gioco è altissima, ma tutto lascia pensare che questo secondo capitolo saprà soddisfare sia i fan più appassionati che i nuovi spettatori, offrendo azione di qualità, personaggi memorabili e una riflessione potente su cosa significhi davvero essere immortali… o tornare a essere umani.

Dunque, affilate le spade (virtuali), ricaricate gli archi (metaforici) e preparatevi a scendere in campo con Andy, Nile, Joe, Nicky e tutti gli altri. Che siate mortali o meno, The Old Guard 2 è pronto a conquistarvi.

E ora tocca a voi: siete pronti a immergervi di nuovo nell’universo degli immortali? Diteci la vostra nei commenti e condividete questo articolo con i vostri amici sui social! Chi vorreste vedere sopravvivere, chi temete possa cadere e quale personaggio vi intriga di più? Il destino degli immortali si scrive anche grazie alla passione dei fan!

Masters of the Universe: il ritorno epico di He-Man al cinema nel 2026

Dopo anni di speculazioni, rinvii e ostacoli produttivi, “Masters of the Universe” sta finalmente per tornare sul grande schermo con un live-action che promette di riportare in vita He-Man, Skeletor e tutti gli iconici personaggi di Eternia. L’attesa per i fan del celebre franchise fantasy si concluderà il 5 giugno 2026, data in cui il film debutterà nei cinema di tutto il mondo.

La nuova interpretazione della saga offrirà una rilettura moderna delle origini di He-Man. La storia si svolge inizialmente sulla Terra, dove Adam, un uomo intrappolato in una vita monotona da impiegato, ha sempre sentito racconti su He-Man e i padroni dell’universo. Tuttavia, la realtà è molto più straordinaria di quanto immagini: Adam è in verità il principe di Eternia, giunto sulla Terra vent’anni prima dopo essersi schiantato con un’astronave e perdendo così ogni memoria del suo passato e della leggendaria Spada del Potere. Quando verrà finalmente richiamato nel suo mondo d’origine, dovrà affrontare Skeletor e abbracciare il suo destino per diventare He-Man, l’uomo più potente dell’universo.

A dirigere questa nuova trasposizione sarà Travis Knight, già noto per il suo lavoro su “Bumblebee” e come presidente dello studio di animazione Laika, responsabile di successi come “Coraline”. La sua esperienza nella narrazione visiva e nel mondo dell’animazione lo rende la scelta ideale per bilanciare azione spettacolare e profondità emotiva. La sceneggiatura è stata affidata a Chris Butler (“ParaNorman”), basandosi su una prima bozza scritta da David Callaham.

Il cast vede Nicholas Galitzine nel ruolo di Adam / He-Man, un volto che ha suscitato curiosità tra i fan dopo che il ruolo era stato precedentemente assegnato a Kyle Allen. Il malvagio Skeletor sarà interpretato da Jared Leto, mentre Alison Brie darà vita a Evil-Lyn, Idris Elba vestirà i panni di Man-at-Arms e Camila Mendes quelli di Teela. Il mastodontico Hafthor Bjornsson, noto per il ruolo de “La Montagna” in “Game of Thrones”, interpreterà Goat Man, mentre Kojo Attah sarà Tri-Klops.

“Masters of the Universe” ha radici profonde negli anni ’80, quando la Mattel lanciò la linea di giocattoli che, grazie all’iconica serie animata, divenne un fenomeno di culto. Al centro della narrazione originale vi è il principe Adam, erede di Eternia, che grazie alla Spada del Potere si trasforma in He-Man per difendere il suo regno dalle forze oscure di Skeletor. Il nuovo film si discosterà dal tono cartoonesco della serie originale, puntando a una narrazione più matura e moderna, una scelta che potrebbe dividere la fanbase storica ma che ha l’obiettivo di attrarre una nuova generazione di spettatori.

La realizzazione di questo film non è stata priva di difficoltà. Inizialmente sviluppato da Sony e successivamente passato nelle mani di Netflix, il progetto ha rischiato di naufragare a causa di budget proibitivi e ostacoli logistici legati alla pandemia. Alla fine, è stata Amazon, attraverso MGM, a dare il via libera definitivo, garantendo le risorse necessarie per concretizzare il ritorno cinematografico di He-Man.

L’entusiasmo attorno a “Masters of the Universe” è alle stelle, e le aspettative sono alte. L’equilibrio tra nostalgia e innovazione sarà cruciale per decretarne il successo, così come la capacità di coniugare epicità, azione e un’estetica mozzafiato. Con un team creativo solido e un cast stellare, il film si propone di ridefinire la leggenda di He-Man e, forse, di conquistare i botteghini. Il potere di Grayskull è pronto a risorgere: basterà a dominare l’universo cinematografico?

Furiosa – A Mad Max Saga: la nascita di una guerriera

Finalmente irrompe nei cinema Furiosa, l’epico personaggio ideato da George Miller e conosciuto per la prima volta quasi dieci anni fa in “Mad Max: Fury Road“. “Furiosa: a Mad Max saga” è la pellicola prequel. Un film carico di adrenalina caratterizzato da una fotografia di altissimo livello, da scene d’azione mozzafiato e da effetti speciali dal grande impatto visivo. Un buon sonoro e le musiche sostengono il ritmo incalzante che porta ad un ottimo risultato, dato da una squadra già rodata in Mad Max: Fury Road ma che va oltre grazie alla competenza del cineasta australiano.

Il Franchise di Mad Max

Per chi non conosce il franchise il film è un ottima introduzione alle avventure ambientate in questo futuro distopico il cui personaggio principale, e protagonista delle precedenti 4 pellicole, è Mad Max. Il personaggio è stato ideato da George Miller alla fine degli anni 70 e ha visto tre pellicole tra il 1979 ed il 1985 interpretate da Mel Gibson. Nel 2015 il film “Mad Max: Fury Road” prosegue la storia del guerriero della strada, questa volta interpretato da Tom Hardy.

L’ambientazione

L’ambientazione sviluppata dal regista australiano, oggi quasi ottantenne, è quella di un futuro post apocalittico nel quale acqua e benzina scarseggiano, non c’è democrazia e la legge del più forte determina le strutture sociali.

Gli eventi si svolgono lungo la Fury Road. I signori della guerra si sono spartiti il territorio e gestiscono tre luoghi fondamentali per la sopravvivenza in un delicato equilibrio di potere.

La Cittadella è forse il luogo più importante: vi si producono ortaggi e “latte delle madri”. Il potere è detenuto da Immortan Joe, il più potente dei signori della guerra, interpretato da Lachy Hulme che va a sostituire Hugh Keays-Byrne (venuto a mancare nel 2020) che ha interpretato il ruolo nella precedente pellicola.

Bullet Farm è il luogo di produzione delle armi; fondamentalmente è la fabbrica alla quale fanno tutti riferimento.

Gas Town, luogo di produzione del carburante, invece è controllata da un altro signore della guerra che verrà sostituito a inizio film da Dementus, interpretato da Chris Hemsworth. Il personaggio dell’attore interprete di Thor da il via a tutti gli eventi che portano alla situazione che troveremo in Mad Max: Fury Road.

Furiosa: a Mad Max Saga

Questo nuovo capitolo del franchise narra di come la giovane Furiosa, qui interpretata dalla bravissima Anya Taylor-Joy, diventerà l’imperatrice guerriera che i fan del genere hanno tanto apprezzato nella pellicola del 2015, nella quale l’attrice interprete era la splendida Charlize Theron. Appena bambina Furiosa viene rapita dal Luogo Verde delle Molte Madri dagli uomini di Dementus, a capo di un gruppo di motociclisti, e che aspira ad acquisire sempre più potere. Furiosa avrà modo di scappare ma finirà nelle mani di Immortan Joe tra le cui file cresce, a seguito di una tentata fuga, fingendosi un maschio. Negli anni Furiosa si rafforza, con l’aiuto di Pretorian Jack (Tom Burke), ma il suo intento è chiaro nella sua mente e nel suo cuore: trovare il modo di vendicarsi di Dementus e tornare alla sua casa.

Nel momento in cui Dementus prende il controllo di Gas Town sconvolge gli equilibri di potere che al termine della guerra dei 40 giorni della Fury Road, così sarà ricordata la battaglia finale nella storia, vedranno il rafforzamento di Immortan Joe e la morte dello stesso Dementus per mano di Furiosa.

La Produzione di Furiosa: a Mad Max Saga

I complimenti vanno a George Miller e ad Anya Taylor-Joy per essere riusciti a trasmettere in maniera magistrale i pensieri, il carattere e la voglia di vendetta della protagonista nonostante questa abbia pochissime battute all’interno della pellicola. Altrettanti onori alla giovane attrice Alyla Browne che interpreta Furiosa da bambina. Altri complimenti allo staff creativo e tecnico che permettono il trasporto dello spettatore nel mezzo dell’azione tra inseguimenti, attacchi alla blindobotte e assedi delle fortezze post apocalittiche, tra esplosioni e acrobazie dei Figli della guerra.

La pellicola, distribuita dalla Warner Bros e prodotta dalla Village Roadshow Pictures in collaborazione con Kennedy Miller Mitchell, è stata diretta e sceneggiata da George Miller. La Fotografia è stata affidata a Simon Duggan (già vincitore di numerosi premi per il Grande Gatsby), Margaret Sixel torna al montaggio a seguito dell’Oscar per Mad Max: Fury Road come fanno anche Colin Gibson alla scenografia e Jenny Beavan ai costumi. Le musiche sono realizzate nuovamente da Junkie XL.

Durante un’intervista a George Miller sembra sia stato inserito un rapido cameo di Jacob Tamuri, stantman di Hardy in Fury Road e qui interprete proprio del guerriero della strada.

Il film è stato presentato fuori concorso il 15 Aprile a Festival di Cannes e uscirà nelle sale italiane da domani 23 maggio, con un mese di anticipo rispetto alla data inizialmente prevista.

Fast & Furious 9 – Secondo Trailer Ufficiale (Universal Pictures)

F9 è il nono capitolo di Fast & Furious, la saga che appassiona da due decenni e che ha incassato oltre 5 miliardi di dollari in tutto il mondo. Il Dom Toretto di Vin Diesel sta conducendo una vita tranquilla fuori dal giro, con Letty e suo figlio, il piccolo Brian, ma sanno che il pericolo è sempre in agguato al di là del loro pacifico orizzonte. Questa volta, una nuova minaccia costringerà Dom a confrontarsi con i peccati del suo passato, se vuole salvare coloro che più ama. La sua squadra si riunisce nuovamente per fermare un complotto a risonanza mondiale guidato dal più abile assassino e pilota ad alte prestazioni che abbiano mai incontrato: il fratello rinnegato di Dom, Jakob (John Cena, l’imminente The Suicide Squad).

 

Fast & Furious 9 vede il ritorno alla regia di Justin Lin, che ha diretto il terzo, il quarto, il quinto e il sesto capitolo della saga, quando cioè è diventata un successo globale. L’azione sfreccia in tutto il mondo, da Londra a Tokyo, dall’America centrale a Edimburgo, e da un bunker segreto in Azerbaigian alle strade brulicanti di Tblisi.

Lungo la strada, i vecchi amici risorgeranno, i vecchi nemici torneranno, la storia verrà riscritta, e il vero significato della famiglia verrà messo alla prova come mai prima d’ora. Tornano a recitare nel film Michelle Rodriguez, Tyrese Gibson, Chris “Ludacris” Bridges, Jordana Brewster, Nathalie Emmanuel e Sung Kang, al fianco delle attrici premiate con l’ Oscar® Helen Mirren e Charlize Theron.

Fanno parte del cast di Fast & Furious 9 anche la superstar premio Grammy, Cardi B, nei panni del nuovo personaggio del franchise Leysa, una donna legata al passato di Dom, e il re del Reggaeton, Ozuna, in un ruolo cameo. Fast & Furious 9 è prodotto da Neal H. Moritz, Vin Diesel, Jeff Kirschenbaum, Joe Roth, Justin Lin, Clayton Townsend e Samantha Vincent.

 

The Old Guard – La Vecchia Guardia

THE OLD GUARD 1 FUOCO DI APERTURA di Greg Rucka Leandro Fernandez

 IL FUMETTO CHE HA DATO ORIGINE ALL’OMONIMO FILM NETFLIX INTERPRETATO DA CHARLIZE THERON E LUCA MARINELLI. LA STORIA DI UN GRUPPO DI MERCENARI IMMORTALI CHE TRA SANGUE E PALLOTTOLE DOVRÀ FARE I CONTI CON L’AMORE E L’AMICIZIA

Il primo volume di The Old Guard, la “Vecchia Guardia”, edito in Italia da Panini Comics e disponibile dal 23 luglio, è la storia di due donne e di tre uomini immortali… o quasi. Andy, Nicky, Joe, Booker e Nile formano un gruppo di mercenari che operano a fin di bene, accomunati da capacità dalle origini misteriose: non invecchiano e non possono essere uccisi. Quando un ex agente della CIA affida loro l’incarico di salvare dei bambini rapiti, la situazione precipiterà rischiando di portare il loro segreto sotto gli occhi di tutti.

​A raccontare le gesta di questa “pattuglia fantasma” l’affermato scrittore Greg Rucka, famoso per Lazarus e per un acclamato ciclo di storie su Wonder Woman, e il disegnatore argentino Leandro Fernandez, al quale si deve l’incredibile realizzazione di epiche scene di battaglia. Insieme, i due danno vita a una narrazione esplosiva: un vero e proprio thriller, con scene d’azione mozzafiato e momenti introspettivi.

Dal primo volume è stata realizzata una trasposizione filmica già disponibile su Netflix, diretta da Gina Prince-Bythewood con Charlize Theron e Luca Marinelli.

 

Uscita 23 luglio 2020

Prezzo € 21

Pagine 176

Rilegatura Cartonato cucito

Formato cm 17×26

Interni A colori

Distribuzione Libreria, fumetteria, online

 

Bombshell, la voce dello scandalo

Con il Premio Oscar Charlize Theron, il Premio Oscar Nicole Kidman®, il candidato al Premio Oscar® John Lithgow e la candidata al Premio Oscar® Margot Robbie, Bombshell, da uno scandalo realmente accaduto, mostra dall’interno il più potente e controverso impero televisivo di tutti i tempi e la vicenda delle donne che hanno distrutto l’uomo che lo creò. Diretto dal vincitore di Emmy Award® Jay Roach e scritto dal Premio Oscar® Charles Randolph.

Bombshell, la voce dello scandalo, basato su fatti realmente accaduti, Bo racconta l’incredibile storia delle donne che hanno spodestato l’uomo che ha contribuito a creare il più potente e controverso impero dei media di tutti i tempi, Fox News. Uno straordinario ritratto delle scelte coraggiose di tre donne, molto differenti tra loro, che decidono di lottare contro un sistema di potere e di abusi, che vigeva indisturbato.

Protagonisti del film sono il premio Oscar® Charlize Theron, il premio Oscar® Nicole Kidman, il candidato Oscar® John Lithgow e la candidata Oscar® Margot Robbie. È diretto dal vincitore del premio Emmy® Jay Roach ed è sceneggiato dal premio Oscar® Charles Randolph.

BOMBSHELL la voce dello scandalo è una produzione Lionsgate in associazione con Creative Wealth Media e Annapurna Pictures, una produzione Bron Studios / Denver And Delilah / Gramsci / Lighthouse Management & Media.

A cena con Cersei Lannister

Nuovo appuntamento tra cucina e doppiaggio alla tavola estiva di “Porto una voce a tavola!” il format di cena e doppiaggio ideato dalla chef Emma Pilleroni. Ospite di questa serata sotto le stelle del 16 Luglio è Claudia Catani, una voce femminile molto conosciuta cha ha doppiato l’agente del FBI Dana Scully, Charlize Theron e, sopratutto Cersei Lannister di Game of Thrones, Claudia racconterà agli ospiti della chef romana aneddoti, storie e, speriamo qualche spoiler sulla nuova stagione di “Trono di spade” che sarà trasmessa il 17 Luglio!

Claudia Catani iniziò a doppiare a soli due anni e mezzo come voce italiana del nipote di Marlon Brando nel film Il Padrino. Nel corso della sua carriera ha prestato la sua voce principalmente a Gillian Anderson, Marion Cotillard, Angelina Jolie e Cameron Diaz ed è stata vincitrice nel 2006 del premio «Voce femminile dell’anno», assegnatole dai direttori del doppiaggio al Gran Galà del Doppiaggio durante il romics; nel 2010 ha vinto il premio alla carriera “Ferruccio Amendola”. Sempre nel 2010 per aver doppiato Toni Collette in United States of Tara, ha ricevuto il premio come «Miglior voce femminile protagonista per la televisione» al XIV Festival Nazionale del Doppiaggio. Nel 2014 vince il Leggio d’oro alla miglior interpretazione femminile per il doppiaggio di Angelina Jolie in Maleficent. Ha inoltre prestato voce a vari spot televisivi, tra cui Armani, Nivea, Ferrarelle, Ferrero Rocher, Magnum, Garnier, Enel, Pampers, Volvo, Mercedes-Benz e Toyota. Ha una voce da mezzo soprano e si dedica non solo al doppiaggio ma anche al mondo della musica e alla poesia. È una posturologa olistica diplomata ed è specializzata in danza contemporanea e orientale.

La cucina è di Emma Pilleroni è meravigliosa (trovate la sua pagina all’indirizzo https://www.facebook.com/emmaincucina), con prodotti del territorio e di stagione, uniti in ricette dai sapori genuini. Per questa serata del 16 Luglio, Emma ha inserito nel menu leccornie quali “lasagna bianca con pesto, fagionili e mozzarella di bufala” o la sua famosissima “cheesecake alla ricotta di pecora con fichi e miele” … piatti perfetti per gustare una cena sotto le stelle con Cersei Lannister.

Per info e prenotazioni: https://www.facebook.com/events/1705016786469606/

Mad Max: Fury Road

Mad Max: Fury Road è un film che ti lascia senza fiato, un’opera maestra del cinema d’azione e fantascienza. Il regista George Miller riesce a creare un mondo post-apocalittico incredibilmente realistico e suggestivo, in cui la lotta per la sopravvivenza è spietata e violenta. Il film è un susseguirsi di scene spettacolari, con inseguimenti mozzafiato, esplosioni, combattimenti e acrobazie. La colonna sonora di Junkie XL è perfetta per accompagnare le immagini, creando un’atmosfera intensa e coinvolgente.

Il film ha come protagonisti Tom Hardy e Charlize Theron, che interpretano rispettivamente Max Rockatansky e Imperatrice Furiosa. Max è un ex poliziotto che vaga per il deserto, tormentato dal ricordo della sua famiglia perduta. Furiosa è una guerriera che si ribella al tiranno Immortan Joe, il quale controlla l’acqua e le risorse della zona. Furiosa decide di liberare le Cinque Mogli, le giovani donne che Immortan Joe usa come schiave riproduttive, e di portarle nella Terra Verde, il suo luogo d’origine. Max e Furiosa si incontrano per caso e decidono di allearsi per sfuggire ai nemici che li inseguono.

Il film è un omaggio alla saga originale di Mad Max, ma è anche un film originale e indipendente, che non richiede di aver visto i precedenti. Il film ha una trama semplice ma efficace, che si concentra sull’azione e sui personaggi. I dialoghi sono ridotti al minimo, ma le espressioni e i gesti degli attori trasmettono le emozioni e le motivazioni dei personaggi. Il film ha anche un forte messaggio ecologista e femminista, che emerge dalla contrapposizione tra il mondo arido e oppressivo di Immortan Joe e il mondo verde e libero di Furiosa.

Mad Max: Fury Road è un film che merita di essere visto, sia per gli appassionati del genere che per chi cerca un’esperienza cinematografica unica e travolgente. Il film ha ricevuto 10 nomination e 6 oscar, tra cui quello per il miglior montaggio, il miglior sonoro e i migliori costumi. Il film ha anche ricevuto il plauso della critica e del pubblico, ottenendo un punteggio di 8.1 su IMDb e di 8.6 su FilmAffinity.

Tu chiamami Peter

Questione spinosa e vecchia quanto vecchio è il cinema: chi è l’attore dietro la maschera? C’è un uomo, o un attore è soltanto i suoi personaggi? Il tema è stato già trattato, ma stavolta il pirandelliano dilemma riguarda uno degli attori più grandi ed eclettici che il cinema ci abbia mai regalato, l’indimenticabile Peter Sellers. Il film è riuscito solo a metà, perché se riesce nel suo intento di descrivere il travaglio interiore dell’attore, la sceneggiatura troppo spesso scade nel melodramma, al punto di risultare in alcuni passaggi apologia del dolore introspettivo, a scapito della carriera di Sellers, ridotta a mero elenco, e della caratterizzazione approssimativa dei personaggi di contorno, come testimoniano le “macchiette” Blake Edwards e Stanley Kubrick.

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