Disney: Censura e Tracotanza Postmoderna

Dalla magia al politicamente corretto: la Disney, colosso da oltre 200 miliardi di dollari, negli ultimi anni ha abbracciato l’agenda liberal e postmoderna del “politicamente corretto”.

Cosa significa? Maggiore spazio nei film e cartoni animati a minoranze etniche, di genere e sessuali, con censura di scene che potrebbero risultare offensive.

Un esempio? Il cortometraggio “Steamboat Willie” del 1928, con Topolino bullizzato da Pietro Gambadilegno, potrebbe essere censurato per la sua “violenza gratuita”.

Ma è davvero necessario? La storia umana è ricca di discriminazioni e violenze, ma negli ultimi decenni sono stati fatti grandi progressi in tema di diritti civili e parità di genere.

Disney e la “cancel culture”: la società americana ha sposato la causa della “cancel culture”, arrivando a cambiare il nome di una torre universitaria perché il filosofo David Hume aveva espresso opinioni razziste.

Elon Musk contro Disney: il patron di Tesla e SpaceX ha deciso di coprire le spese legali di chi è stato discriminato o licenziato dalla Disney per non aver rispettato la policy aziendale sul “politicamente corretto”.

Il caso di Gina Carano: l’attrice è stata licenziata dalla serie TV “The Mandalorian” per alcune sue dichiarazioni sui social network.

Standard di inclusione: un documento interno alla Disney impone che il 50% dei personaggi nei film e cartoni animati debba appartenere a “gruppi sottorappresentati”.

Tracotanza postmoderna: la Disney rischia di soffocare la libertà creativa con regole rigide e oppressive.

La lezione di Steamboat Willie: il tracotante Gambadilegno finisce accecato dal suo stesso tabacco. La Disney dovrebbe ricordare questa lezione e non censurare la sua ricca storia.

Topolino festeggia il centenario con Steamboat Willie

Su Topolino proseguono i festeggiamenti per i 100 anni della The Walt Disney Company e, per l’occasione, non poteva mancare un omaggio a Steamboat Willie: personaggio iconico del cortometraggio diretto da Walt Disney e Ub Iwerks, proiettato per la prima volta nel lontano 18 novembre 1928. Considerato l’esordio di Topolino e Minni, nonché trampolino di lancio dei Disney Brothers Cartoon Studios, il “Topo da cui tutto cominciò” viene celebrato sul numero 3543 – disponibile, in edicola, fumetteria e su Panini.it da mercoledì 18 ottobre – con una cover dedicata a cura di Andrea Freccero, e uno speciale gadget da collezione imperdibile per tutti i fan del topo più amato dell’universo Disney: l’esclusiva Statuina di Steamboat Willie.

Andrea Freccero, art director di Topolino, rappresenta in maniera magistrale l’immagine più iconica delle origini di Topolino in una cover d’eccezione, (proposta in bianco e nero) in perfetto stile “old school”.

“Ho cercato di mantenere lo stesso “feeling” dell’animazione, rimanendo il più fedele possibile all’originale“.

Un secolo di emozioni che Topolino celebra anche con una statua da collezione che rappresenta Topolino al timone (con dettaglio color platino, il corpo in PVC opaco e la base nera) realizzata sui disegni di Emmanuele Baccinelli.

“Quando ho iniziato non mi aspettavo di divertirmi così!Il Topolino di Steamboat Willie non è quello che raffiguro abitualmente nei fumetti: il “primo Topolino” era più tozzo, aveva gli occhi con le pupille grandi, il naso allungato, i guantoni con le “dita a banana”, il berretto alto“.

Un oggetto da collezione immancabile sugli scaffali di tutti collezionisti fan di Topolino.

 Su Topolino 3543 si fa un viaggio nel tempo anche grazie a cinque storie speciali, autoconclusive, che riprendono il tratto del Mickey anni ‘30 e che si ispirano alle strisce di Gottfredson. Bagnino Canino, Musica, Maestro, Una medaglia per Pluto, Un tiro perfetto e Talento nascosto sono le cinque storie disegnate da  Lorenzo Pastrovicchio e sceneggiate da Francesco Artibani, che commenta:

“È ben complicato ideare “tavole autoconclusive” forti, con una gag vincente, con un contesto sottinteso che con i fumetti attuali avremmo dovuto esplicitare e che avrebbero reso la tavola quasi un intermezzo“.

Aggiunge poi Pastrovicchio:

Questa volta è arrivata la richiesta di tavole “espresse”, da una pagina. Felice per l’opportunità nuova, mi sono però reso conto in fretta che non era un lavoro così semplice come poteva sembrare! Paradossalmente, ho impiegato più tempo per ognuna di queste singole che per una tavola di una storia “consueta”“.

Un appuntamento da non perdere, dunque, quello con Topolino 3543 e la speciale Statuina di Steamboat Willie: in edicola, fumetteria e su Panini.it a partire da mercoledì 18 ottobre.

 

Ub Iwerks e la nascita di Topolino

Ub Iwerks, noto animatore e collaboratore di Walt Disney, fu una figura chiave nella creazione dei primi cartoni animati di successo e fu fondamentale nella creazione del personaggio di Topolino.

Walt Disney e Ub Iwerks si incontrarono per la prima volta nel 1919, quando entrambi lavoravano presso lo studio di disegno grafico Pesmen-Rubin Commercial Art Studio. I due giovani artisti svilupparono una forte amicizia e collaborazione, che durò per molti anni e portò alla creazione di numerosi personaggi di successo. Dopo la serie Alice Comedies e la perdita dei diritti di Oswald the Lucky Rabbit, Iwerks rimase al fianco di Disney e insieme lavorarono segretamente a un nuovo personaggio: Topolino.

Secondo la biografia di Walt Disney, Topolino fu creato durante un viaggio in treno da New York a Los Angeles. Durante il viaggio, Walt Disney disegnò un topo antropomorfo ispirato a uno dei topi che aveva visto nel suo ufficio. In seguito, Disney chiese al suo amico Ub Iwerks di aiutarlo a sviluppare il personaggio. Iwerks creò i primi schizzi del personaggio e insieme i due artisti lo svilupparono ulteriormente disegnando praticamente da solo il primo cortometraggio di Topolino, L’aereo impazzito.

Il nome originale del personaggio era Mortimer Mouse, ma la moglie di Walt Disney suggerì di cambiarlo in Mickey Mouse. Il personaggio di Topolino divenne presto molto popolare e fu protagonista di numerosi cortometraggi e fumetti. Nel corso degli anni, Topolino è diventato un’icona della cultura popolare mondiale e uno dei personaggi più amati della Walt Disney Company.

Nonostante i primi corti non ottenessero successo, Walt Disney ebbe l’idea di realizzare un cartone animato sonoro. Iwerks lavorò a questo progetto e il risultato fu Steamboat Willie, proiettato il 18 novembre 1928 e diventato un successo strepitoso. Insieme a Walt Disney, Iwerks contribuì a sviluppare il design del personaggio e il suo stile distintivo nei primi cortometraggi a cartoni animati. Inoltre, Iwerks creò molti altri personaggi di successo comprimari di Mickey Mouse come Minni, Clarabella Cow, Orazio e Pietro Gambadilegno Nonostante la collaborazione tra Ub, Walt e il fratello Oliver sembrasse solida, i meriti e la gloria non furono equamente divisi.

Nel 1930, Ub Iwerks lasciò la Disney per fondare il suo studio, ma non ottenne il successo sperato e fallì dopo soli sei anni. Dopo un breve periodo alla Columbia Pictures, Iwerks tornò alla Disney nel 1940, dove si concentrò principalmente sullo sviluppo di nuovi macchinari ed effetti visivi. La sua tecnica innovativa di combinare animazione e scene dal vivo fu utilizzata per la prima volta nel film I racconti dello zio Tom. Ub Iwerks morì nel 1971, lasciando dietro di sé un’importante eredità nel mondo dell’animazione. Nel corso della sua carriera, ha ricevuto due premi Oscar per le sue innovazioni nel settore dell’animazione.

Il rapporto tra Walt Disney e Ub Iwerks fu caratterizzato da una forte amicizia e collaborazione artistica che portò alla creazione di numerosi personaggi iconici della cultura popolare mondiale. Nonostante le difficoltà incontrate nel corso degli anni, i due artisti rimasero in buoni rapporti e continuarono a collaborare in futuro.

“Topolino: La Storia di un Topo” dal 18 Novembre su Disney+

Disney+ ha diffuso il primo trailer e la key art di Topolino: La Storia di un Topo, prodotto da Disney Original Documentary. L’annuncio è arrivato direttamente dal D23 Expo di Anaheim, che ha dato ufficialmente inizio alle celebrazioni per il 100º anniversario di The Walt Disney Company. Questo documentario debutterà in tutto il mondo su Disney+ il 18 novembre, nel giorno del compleanno di Topolino.

Disney+ | Topolino: La Storia di un Topo - Disponibile in Esclusiva dal 18 Novembre

Uno dei personaggi più amati al mondo, Topolino è considerato un simbolo della gioia e dell’innocenza dell’infanzia praticamente in tutto il mondo. Ideato in un momento difficile della promettente carriera di Walt Disney, Topolino ha riscosso un successo immediato dopo essere apparso in Steamboat Willie, il primo cortometraggio d’animazione con sonoro sincronizzato della storia. Nel corso dei decenni successivi, il personaggio si è evoluto in versioni di se stesso radicalmente diverse tra loro, che riflettono la straordinaria carriera del suo creatore e i radicali cambiamenti sociali avvenuti nella nazione che questo personaggio è arrivato a rappresentare. Il regista Jeff Malmberg e il produttore premiato con l’Academy Award Morgan Neville (che avevano già collaborato in Mister Rogers: un vicino straordinario) esaminano l’importanza culturale di questo personaggio di animazione che esiste da quasi 100 anni. Il documentario contiene inoltre un cortometraggio animato esclusivo, Topolino in un minuto, creato dalla leggendaria squadra di animazione tradizionale di Walt Disney Animation Studios.  
 
Marjon Javadi, vice president of Disney Original Documentary ha dichiarato:

“Novantaquattro anni fa, Walt Disney creò un topo che sarebbe diventato uno dei personaggi più amati al mondo”… Siamo entusiasti che gli spettatori possano vedere Topolino come non l’hanno mai visto prima. La nostra premiata squadra di filmmaker esplora il viaggio di Topolino nel corso degli anni, ricordandoci perché abbia avuto un tale impatto su di noi”.

 
Topolino: La Storia di un Topo vede la presenza dei leggendari animatori Disney Eric Goldberg, Mark Henn e Randy Haycock, oltre che dell’animatore e Disney Legend Floyd Norman. Nel documentario, sono presenti anche la storica d’arte Carmenita Higginbotham, la direttrice di Walt Disney Archives Rebecca Cline e l’archivista Kevin Kern. Con interviste e filmati d’archivio esclusivi, il lungometraggio esamina la persistente importanza artistica e culturale, oltre alle controversie, che caratterizza questo personaggio d’animazione che esiste da quasi 100 anni. Il documentario contiene un nuovissimo cortometraggio Topolino in un minuto, realizzato in animazione tradizionale da Walt Disney Animation Studios e racconta il processo d’animazione intrapreso da Eric Goldberg, Mark Henn e Randy Haycock per realizzare il cortometraggio.

Il regista Jeff Malmberg ha dichiarato:

Topolino è un simbolo che vediamo ogni giorno della nostra vitaTutti conosciamo Topolino, ma il personaggio riveste significati diversi per ogni persona. Eravamo convinti che Topolino avesse bisogno di un documentario che fosse allegro ma anche onesto. Sono lieto che Disney ci abbia permesso di esaminare così a fondo le evoluzioni e i significati del topo più famoso al mondo”.

Jeff Malmberg è un documentarista: il suo lungometraggio d’esordio, Marwencol, ha vinto più di due dozzine di premi, tra cui il Gran Premio della Giuria allo SXSW. È stato recentemente selezionato per The Criterion Channel ed è stato inserito tra i Cinema Eye Decade Film in qualità di uno dei migliori 20 documentari degli ultimi 10 anni. Malmberg ha ricevuto la Guggenheim Fellowship grazie al suo secondo lungometraggio, Spettacolo, candidato al Critics’ Choice per il miglior documentario. Malmberg ha montato il documentario di Morgan Neville Mister Rogers: un vicino straordinario, che è stato distribuito da Focus Features. Più recentemente, è stato candidato al GRAMMY® per aver co-diretto e montato Shangri-La, una serie di Showtime in quattro episodi dedicata a Rick Rubin e al processo creativo.
 

Mickey 90 – L’Arte di un Sogno

Topolino compie 90 anni: per celebrare un compleanno tanto importante apre a Desenzano Del Garda una spettacolare mostra dedicata a Topolino con esposti disegni originali dei Maestri del fumetto e del cinema d’animazione, pubblicazioni rare, video, gadget, poster cinematografici e centinaia di altri incredibili cimeli esposti per la prima volta in Italia. La mostra rientra nelle iniziative ufficiali che The Walt Disney Company organizza
per celebrare i 90 anni di Topolino.

Era il 18 novembre 1928 quando Walt Disney presentò per la prima volta al pubblico del Colony Theater di New York la sua creazione più celebre, il personaggio destinato a renderlo famoso in tutto il mondo e a diventare un’icona intramontabile, l’eroe amato da generazioni di grandi e piccini: Mickey Mouse, per noi Topolino. Fin dal debutto nel cortometraggio animato “Steamboat Willie”, appena 7 minuti, uno dei primi cartoon con sonoro sincronizzato della storia, il Topolino fischiettante “doppiato” da Disney in persona conquistò subito pubblico e critica, passando presto dal cinema animato ai fumetti, fino a diventare simbolo della The Walt Disney Company e incarnazione del sogno fantastico in cui lo stesso Walt si identificò per tutta la vita. Novant’anni dopo, Topolino è ancora l’icona più nota e amata in tutto il mondo: a lui e alla sua strepitosa “carriera artistica” è dedicata la grande mostra “Mickey 90 – L’Arte di un Sogno” allestita nelle sale del castello medievale di Desenzano Del Garda da sabato 10 novembre 2018 a domenica 10 Febbraio 2019.

La mostra è ideata e curata dall’esperto e storico Disney Federico Fiecconi, che così riassume lo straordinario percorso artistico che si snoderà fra le sale del Castello: “Questa esposizione intende immergere i visitatori nei momenti più significativi dell’Arte del Mickey Mouse originale, un’opera collettiva nata dal genio creativo di Disney e del suo socio, l’animatore Ub Iwerks, e resa immortale dalla creatività di grandi artisti, molti dei quali italiani e tutt’ora in attività”. Inserita ufficialmente nelle iniziative che The Walt Disney Company Italia sta organizzando per celebrare i 90 anni di Topolino, la mostra è allestita da GraFFiti Creative e ospitata dal Comune di Desenzano Del Garda. Il percorso è articolato sui due piani del Castello, sette sale in cui trovano posto più di 300 pezzi provenienti da raccolte, importanti collezioni private di tutto il mondo e dagli archivi della stessa Disney, che tracciano la storia di Topolino dal debutto del 1928 a oggi.

Il visitatore potrà scoprire i numerosi aneddoti che costellano una carriera tanto prestigiosa, ammirando pezzi mai raccolti prima in un’unica mostra e spesso rarissimi: preziosi artwork di Topolino creati dai suoi disegnatori più famosi (da Floyd Gottfredson a Paul Murry, e poi Luciano Bottaro, Giovan Battista Carpi, Romano Scarpa, Marco Rota, Massimo De Vita, Marc Henn, Régis Loisel, Tebo, Silvio Camboni) senza dimenticare lo stesso Walter Elias Disney, di cui la mostra rivela al mondo in esclusiva assoluta un eccezionale, rarissimo disegno autografo del celebre Topo; sono decine poi le tavole a fumetti e le illustrazioni originali dei capiscuola americani e dei loro colleghi europei; splendidi i disegni di animazione dai più memorabili ruoli cinematografici, tra cui addirittura un disegno originale di Iwerks tratto dal film d’esordio “Steamboat Willie” e uno dell’indimenticabile episodio L’Apprendista Stregone da “Fantasia” (1940), accompagnato dal programma di sala dell’epoca autografato dallo stesso Walt Disney. Di grande fascino anche oggetti da collezione, i giocattoli d’epoca, figurine in bronzo e ceramica, spille, albi, volumi, francobolli e giocattoli ed edizioni rare. Tra queste vanno citati autentici cimeli come il n. 1 del rarissimo Giornale di Topolino edito da Nerbini nel 1932, prima testata al mondo dedicata al personaggio, le prime pubblicazioni Mondadori (1935, ancora in formato giornale), il primo numero in formato albetto (1949) provenienti dagli archivi di WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto di Milano oppure il rarissimo volume Frassinelli curato nientemeno che da Cesare Pavese (1933), oltre a rari orologi da tasca e da polso degli Anni ’30.

Ampio spazio viene dedicato agli autori Disney italiani, capitanati da quello che è considerato il più grande artista Disney in attività, il Maestro veneziano Giorgio Cavazzano, di cui la mostra porta a scoprire il tavolo da disegno con i bozzetti originali serviti a creare  la serie dei francobolli di Poste Italiane emessi in occasione dell’anniversario. E poi, tutti a lezione di disegno nelle Art Class Disney – Kinder,  circondati dalle tavole originali di storie inedite che hanno dato origine a 3 fumetti d’autore, tre storie di Topolino ed i suoi amici create in esclusiva per i Forni Kinder (Kinder Brioss, Kinder Colazione Più, Kinder PaneCioc): perché è dalle cose più buone che nascono le storie più belle. I laboratori, promossi da Kinder all’interno del suo corner dedicato, insegneranno ai “piccoli visitatori” della mostra come realizzare un fumetto e come disegnare Topolino grazie alla supervisione degli esperti disegnatori Disney.

Sulle pareti del Castello trovano posto anche opere ironiche e preziose con cui gli Artisti dell’Accademia Disney hanno celebrato Topolino, Minnie e compagni dipingendoli alla maniera di Klimt, Botticelli e Van Eyck. Un omaggio ricambiato anche da artisti contemporanei, che hanno ritratto spesso e volentieri l’eroe di Casa Disney: la mostra di Desenzano del Garda è punteggiata anche di rivisitazioni moderne del classico Mickey Anni ’30 realizzate da artisti contemporanei di spicco, come le tele dipinte da Tosh, Marco Fantini e altri. Per tutta la durata della mostra nella sala proiezioni e eventi saranno ospitate presentazioni, incontri con autori e ovviamente tanti video da vedere e rivedere. Il racconto della mostra proseguirà anche fuori le mura del Castello di Desenzano, grazie alle installazioni disposte per le vie e le piazze della città che narreranno a visitatori e cittadini le storie di autori e opere fondamentali della scintillante epopea di Topolino. Come sottolinea l’Assessore allo Sport e Turismo Francesca Cerini, “La Città di Desenzano Del Garda si conferma la casa di grandi eventi e di firme internazionali della cultura popolare: ora il nostro castello medievale che domina la città apre le sue porte all’intramontabile icona di Topolino. Un’occasione unica per il nostro Comune che grazie ad una manifestazione di qualità come “Mickey 90 – L’Arte di un Sogno” avrà un’ampia visibilità che andrà ad accrescere il già elevato tasso di prestigio della Città. La mostra offrirà a famiglie e appassionati tre mesi pieni di sorprese in pieno “stile Disney”, a cominciare dallo speciale weekend del 18 Novembre per i 90 anni di Topolino, proseguendo con l’asta di cimeli da collezione del 14 Dicembre, mentre all’Epifania avremo una Befana speciale sotto il segno di Minni”. Marco Polettini, presidente di Bresciatourism e del Consorzio Albergatori di Desenzano Del Garda, Hotels Promotion, rimarca da parte sua come “questo evento di rilevanza mondiale apre una stagione che accenderà su di noi l’attenzione internazionale, così da coinvolgere tutta la Rete del territorio bresciano”.

Da martedì 6 Novembre presso la Casa del Cinema di Villa Borghese a Roma sarà allestito un interessante percorso narrativo che, attraverso ingrandimenti, foto, manifesti e immagini dei pezzi più prestigiosi esposti a Desenzano Del Garda, mostrerà al pubblico l’evoluzione sul grande schermo di Topolino dal suo debutto ad oggi e alcuni momenti fondamentali del suo rapporto con il grande cinema: una vetrina che ovviamente rinvia all’appuntamento di Desenzano Del Garda per un approfondimento davvero imperdibile.

I Francobolli per i 90 anni di Topolino

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha messo dallo scorso 3 novembre 2017, dei francobolli ordinari appartenenti alla serie tematica “le Eccellenze del sistema produttivo ed economico” dedicati alla produzione e sviluppo dei fumetti Disney in Italia, del valore di € 0,95 per ciascun francobollo. Gli otto francobolli, inseriti in un foglietto, sono stampati dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente; grammatura: 90 g/mq; supporto: carta bianca, autoadesiva Kraft monosiliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco); formato carta: mm 48 x 40; formato stampa: mm 44 x 36, ad eccezione dei primi due francobolli della serie che misurano rispettivamente: 48 x 36, Topolino alla guida di un vaporetto, e 46 x 36, Topolino e Minni di Floyd Gottfredson; formato tracciatura: mm 54 x 47;dentellatura: 11 effettuata con fustellatura; colori: cinque più oro; tiratura: quattrocentomila esemplari per ciascuno degli otto francobolli stampati in foglietto.

Gli otto francobolli, racchiusi in un foglietto e dedicati al 90° anniversario della creazione di Mickey Mouse, (in Italia Topolino), sono tutti illustrati da Giorgio Cavazzano, fumettista italiano apprezzato in tutto il mondo, il quale ripercorre novant’anni di evoluzione grafica della icona disneyana la cui storia è strettamente legata alla cultura e alla società italiana sin dalla sua comparsa nel 1932 nel popolarissimo periodico “Topolino”. Da sinistra a destra, raffigurano rispettivamente:

1. Topolino alla guida di un vaporetto tratto da Steamboat Willie (1928), il primo disegno animato di Mickey Mouse realizzato da Walt Disney e Ub Iwerks, e che rappresenta la nascita ufficiale del personaggio;

2. Topolino e Minni di Floyd Gottfredson nelle strisce a fumetti degli anni Trenta;

3. Topolino e Pippo rilanciati in un rinnovato look da Floyd Gottfredson degli anni Quaranta;

4. Topolino e Pluto di Paul Murry negli anni Cinquanta;

5. Topolino nel ruolo di Dante e Pippo in quello di Virgilio in una rivisitazione della più importante opera della letteratura italiana La Divina Commedia di Dante Alighieri che il pittore e scultore italiano Angelo Bioletto illustrò nel 1950 per il giornale “Topolino”;

6. Topolino e Atomino Bip Bip del fumettista italiano Romano Scarpa del 1959;

7. Topolino e Pippo in versione fantasy tratti dalla famosa saga della Spada di Ghiaccio ideata da Massimo De Vita nel 1982;

8. Topolino e Minni di Giorgio Cavazzano.

Walt Disney Animation Studios' Steamboat Willie

In ognuno è riprodotto, in alto a sinistra, il logo della Disney e, in basso, la firma di Giorgio Cavazzano. Completano i francobolli la legenda “90 ANNI DI TOPOLINO”, la scritta “ITALIA” ed il valore “€ 0,95”. Caratteristiche del foglietto: gli otto francobolli sono disposti su tre file e inseriti  in un foglio fustellato; in basso, a destra, è raffigurato un particolare del primo francobollo della serie con Topolino al timone di un vaporetto. In alto, è riprodotto il logo della Disney e, in basso, la firma di Giorgio Cavazzano. Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente; grammatura: 90 g/mq; supporto: carta bianca, autoadesiva Kraft monosiliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco); formato carta: mm 48 x 40; formato stampa: mm 44 x 36; formato tracciatura: mm 54 x 47; dentellatura: 11 effettuata con fustellatura; colori: cinque più oro; tiratura: ottocentomila francobolli; foglio: ventotto esemplari, valore “€ 26,60”.  La vignetta raffigura Topolino nel ruolo di Dante e Pippo in quello di Virgilio in una rivisitazione della più importante opera della letteratura italiana La Divina Commedia di Dante Alighieri che il pittore e scultore italiano Angelo Bioletto illustrò nel 1950. A commento dell’emissione viene realizzato il bollettino illustrativo con articolo a firma di Luca Boschi, fumettista, giornalista e blogger italiano. Lo Sportello Filatelico dell’Ufficio Postale di Lucca Centro utilizzerà, il giorno di emissione, l’annullo speciale realizzato da Filatelia di Poste Italiane.I francobolli ed i prodotti filatelici correlati possono essere acquistati presso gli Uffici Postali, gli “Spazio Filatelia” di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Venezia, Verona e sul sito poste.it.

Steamboat Willie: il debutto sonoro di Topolino e Minni

Steamboat Willie è un cortometraggio animato del 1928 diretto da Walt Disney e Ub Iwerks, considerato il debutto ufficiale di Topolino e Minni, anche se entrambi i personaggi erano apparsi alcuni mesi prima in una proiezione di prova di Plane Crazy. Steamboat Willie è particolarmente noto per essere uno dei primi cartoni animati con sonoro sincronizzato, oltre che uno dei primi cartoni animati a presentare una colonna sonora completamente post-prodotta, che lo distingueva dai precedenti cartoni animati sonori, come Song Car-Tunes (1924-1926) di Inkwell Studios, My Old Kentucky Home (1926) e Dinner Time (1928) di Van Beuren Studios.

Walt Disney Animation Studios' Steamboat Willie

Disney creò Topolino come sostituto di Oswald il coniglio fortunato, un personaggio di sua creazione ma di proprietà della Universal Pictures. Disney si convinse che il sonoro sincronizzato fosse il futuro del cinema, dopo aver visto The Jazz Singer, il primo film sonoro della storia.  Così, decise di produrre uno dei primi cartoni animati sonori, affidando la regia e l’animazione a Ub Iwerks, il suo principale animatore.

La trama di Steamboat Willie è semplice ma divertente: Topolino è un marinaio su un battello a vapore fluviale, comandato da un gatto burbero (Pietro Gambadilegno). Al molo Podunk, il battello raccoglie un carico di animali, tra cui Minni, che riesce a salire a bordo grazie all’aiuto di Topolino. I due si divertono a suonare gli animali come strumenti musicali, usando il corpo di una capra che ha mangiato una chitarra e uno spartito come un fonografo. Il capitano però scopre le loro marachelle e li caccia via, ma viene a sua volta deriso da un pappagallo.

Il film presenta diverse gag comiche, come quella in cui Topolino usa i fischietti del battello per suonare la canzone Steamboat Bill, o quella in cui Minni viene issata a bordo con una gru agganciata alle sue mutandine. Il film è anche ricco di espressioni facciali e gestuali dei personaggi, che rendono vivaci le loro personalità. Topolino è allegro, dispettoso e innamorato di Minni, che è dolce, vivace e ricambia il suo affetto. Pietro è autoritario, irascibile e antipatico, mentre il pappagallo è impertinente, sarcastico e beffardo.

La colonna sonora di Steamboat Willie è composta da Wilfred Jackson e Bert Lewis, e include le canzoni Steamboat Bill, una composizione popolarizzata dal baritono Arthur Collins negli anni 1910, e Turkey in the Straw, una canzone popolare del 19th secolo. Disney prestò la sua voce a tutti i personaggi, anche se i dialoghi sono poco intelligibili. Il sonoro sincronizzato fu ottenuto registrando i suoni su un disco, che veniva poi sincronizzato con la pellicola.

Steamboat Willie ebbe un grande successo di pubblico e di critica, non solo per aver introdotto uno dei personaggi più popolari del mondo dell’animazione, ma anche per la sua innovazione tecnica.

Gli animatori votarono Steamboat Willie come il 13° miglior cartone animato di tutti i tempi nel libro The 50 Greatest Cartoons del 1994, e nel 1998 il film fu selezionato dalla Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti per la conservazione nel National Film Registry. Il cartone animato entrerà nel pubblico dominio negli Stati Uniti il 1° gennaio 2024.

Steamboat Willie è un capolavoro dell’animazione, che ha segnato la storia del cinema e ha dato vita a due icone della cultura popolare: Topolino e Minni. Il film è ancora oggi apprezzato per il suo umorismo, la sua creatività e la sua qualità artistica.

Verso i Walt Disney’ Studios

Continua lo speciale di Satyrnet dedicato alla figura di Walt Disney (leggi prima parte). Al ritorno in patria, dopo la guerra mondiale Walt Disney, grazie all’esperienza “forte” per la Croce Rossa in Francia, Walter Elias Disney era ormai un uomo. Salutò con una breve visita i genitori e lasciò la casa paterna per trasferirsi a Kansas City, deciso a intraprendere la strada dell’ “artista”. Qui trovò impiego presso un’agenzia pubblicitaria e fece la conoscenza di Ubbe Iwwerks (poi Ub Iwerks). Insieme misero su una società, che però ebbe vita breve. Nel frattempo Disney aveva trovato impiego presso la Kansas City Film Ad, dove presto Iwerks lo seguì.

I due ottennero un primo discreto successo con una serie di annunci pubblicitari noti come Newman Laugh-O-gram, grazie ai quali Disney guadagnò abbastanza da potersi mettere in proprio e fondare una sua società: la Laugh-O-grams. Si unirono a lui sia Ub Iwerks che altri futuri talenti come Rudolph Ising e Hugh Harman, ma anche la Laugh-Ograms non ebbe vita facile. Nel 1923 Walt tentò di salvare l’impresa con un film in cui l’eroina avrebbe interagito con personaggi animati: Alice’s Wonderland. Il film non fu venduto in tempo e lo studio, privo di fondi, fu chiuso. Quell’estate Walt Disney salì su un treno, con in tasca solo quaranta dollari e sotto braccio una copia di Alice’s Wonderland, e diresse verso Hollywood, dove lo attendevano “il paese delle meraviglie” del cinema e, ancora una volta, l’amato fratello Roy.
 
I due fratelli presero in affitto un magazzino a dieci dollari al mese e riuscirono a firmare un contratto per sei episodi di Alice con la società distributrice di Margaret Winkler, dando vita così al Disney Bros Studio. Bisognosi d’aiuto, contattarono quindi i vecchi colleghi di Walt a Kansas City; anche Ub Iwerks. Tra i dipendenti fu assunta come inchiostratrice una certa Lillian Bounds; Walt si intratteneva spesso con lei fino a tardi: presto se ne innamorò e la portò all’altare nel luglio 1925. Tutto sembrava andare per il verso giusto, finché la Winkler non sposò Charles Mintz, il quale prese le redini della società e per prima cosa abbassò tutti i pagamenti dei fornitori. Nonostante ciò, Roy riuscì a strappare a Mintz un accordo ancora più vantaggioso del precedente e i due fratelli, entusiasti, decisero di trasferire lo Studio in Hyperion Avenue a Los Angeles, dove prenderà nel 1926 il nome di Walt Disney Studio.

Dopo qualche tempo, tuttavia, Mintz non fu più soddisfatto
: la serie di Alice era ormai superata. Egli chiese allo Studio una nuova serie animata che avesse per protagonista un coniglio. Così dalla matita di Iwerks, tenendo bene a mente il modello dell’allora famosissimo Felix The Cat, nacque Oswald The Lucky Rabbit. Il coniglio riscosse grande successo; soprattutto inaugurò una delle principali future fonti di guadagno per lo Studio: il merchandising. Ma non durò a lungo. Quando, un anno dopo, Walt si recò da Mintz per un più che giustificato aumento dei compensi, ricevette una risposta che lo lasciò sbigottito. Gli venne proposto un contratto ancor più svantaggioso di quello stipulato in precedenza; in caso di rifiuto, Disney avrebbe perso tutti i diritti su Oswald. In effetti Mintz aveva ordito un vero e proprio inganno, “derubando” Disney di alcuni dei suoi migliori collaboratori (ma Iwerks gli era rimasto fedele) e svelando al momento opportuno il loro tradimento per costringerlo a firmare. Walt era disperato ma, su consiglio di Roy, rifiutò e si mise in viaggio verso casa. Su quel treno, dalla testa di Walt e dalla mano di Iwerks, nacque, così vuole la leggenda, il piccolo topo Mortimer. Ma forse il suo nome suonava troppo solenne o troppo sdolcinato alle orecchie di Lillian Disney, perciò gli si diede presto nuovo battesimo: Mickey Mouse fece ingresso a Hollywood.
Quale che fosse il suo nome, a quel tempo nessuno lo conosceva, quindi non fu facile trovare un distributore che, come a suo tempo la Winkler, avesse fiducia in quei due anonimi animatori. Anzi, fu impossibile. Urgeva una soluzione. Tutto ciò accadeva a metà del 1928, a quel tempo l’industria del cinema era sconvolta da una grande novità: il sonoro. Ecco l’idea giusta: Mickey avrebbe parlato! Un altro periodo di intensa attività e il prosciugamento di tutte le sostanze del loro piccolo studio portò Disney e Iwerks al loro appuntamento con la storia. Il 18 Novembre del 1928 al Colony Theater di New York era previsto un film di guerra, al termine un piccolo short animato avrebbe concluso la serata. Fu un successo straordinario, la gente non parlava d’altro, i giornali ne riportarono la notizia in prima pagina. MICKEY MOUSE SPEAK!, TOPOLINO PARLA!

Il 18 Novembre del 1928
è preso spesso come punto di partenza nella biografia di Disney, non a torto. Quello è il momento in cui tra tutti gli studios di animazione grandi e piccoli, uno si erge sugli altri e il mondo lo vede. Il Disney che resta nelle pagine d’oro del libro di Hollywood nasce qui. Il nuovo distributore dei film Disney era Pat Powers, un tipo losco in verità, ma comunque un distributore. Grazie a lui, all’amico di sempre Ub, e a Carl Stalling, che si occupava delle musiche degli short, si riesumarono ben due cartoni nati muti e li si riempì di musica. Al pubblico piacquero. Inoltre si produssero altri cartoon del topo, nacque addirittura una serie nuova, quella delle leggendarie “Silly Simphonies”, che darà grandi soddisfazioni a Disney.
Ma arriva una grande delusione per Walt: Powers riesce a convincere Ub a lavorare per lui, la sua diabolica idea era di lasciarlo in realtà al suo posto, in cambio però di un contratto che avrebbe legato Disney e tutti i suoi prodotti al nome di Pat Powers. Disney non accettò, quando lo aveva fatto con Oswald si era visto chiudere la porta del successo. Ub lo lasciò. In realtà Ub non aveva fatto altro che lasciare un lavoro per uno che riteneva migliore, tra l’altro Powers gli promise che i cartoni che avrebbe realizzato avrebbero portato la sua firma, cosa che con Disney non succedeva. Per Walt era invece solo un tradimento. Quando Ub lasciò Walt lo studio era già in crescita. Col suo selezionato gruppo di persone Disney produceva spesso opere memorabili.
Sul piano tecnico si cercava sempre l’ultimo ritrovato. Se Steamboat Willie era stato il primo cartoon sonoro, va a “Fiori e Alberi” del 1932 la palma di primo cartoon a colori. La sfida de “I Tre Porcellini” era nel creare personaggi simili nell’aspetto ma diversi di carattere. Questo film fu un enorme successo e la celebre canzone di Stalling è uno dei classicissimi della musica disneyana. “Il Vecchio Mulino” del 1937 propone una “carrellata” mozzafiato merito di una nuova colossale macchina da ripresa: la Multiplane Camera, che consentirà poi effetti tridimensionali già in Biancaneve e i Sette Nani e soprattutto in Pinocchio. Sensazionale in quest’ultimo la sequenza d’apertura. Ma con Pinocchio siamo già nel 1940. Ad onor di cronaca ricordiamo che durante la lavorazione di “Pinocchio” ci fu un grande ritorno alla Disney: Ub Iwerks si rifece vivo,  rientrò come valente tecnico e gli fu affidato il reparto per lo sviluppo delle nuove tecnologie. Fece un lavoro egregio iniziando proprio dalla Multiplane Camera. Ma la coppia Walt e Ub non esisteva più.
Exit mobile version