Disney: Censura e Tracotanza Postmoderna

Dalla magia al politicamente corretto: la Disney, colosso da oltre 200 miliardi di dollari, negli ultimi anni ha abbracciato l’agenda liberal e postmoderna del “politicamente corretto”.

Cosa significa? Maggiore spazio nei film e cartoni animati a minoranze etniche, di genere e sessuali, con censura di scene che potrebbero risultare offensive.

Un esempio? Il cortometraggio “Steamboat Willie” del 1928, con Topolino bullizzato da Pietro Gambadilegno, potrebbe essere censurato per la sua “violenza gratuita”.

Ma è davvero necessario? La storia umana è ricca di discriminazioni e violenze, ma negli ultimi decenni sono stati fatti grandi progressi in tema di diritti civili e parità di genere.

Disney e la “cancel culture”: la società americana ha sposato la causa della “cancel culture”, arrivando a cambiare il nome di una torre universitaria perché il filosofo David Hume aveva espresso opinioni razziste.

Elon Musk contro Disney: il patron di Tesla e SpaceX ha deciso di coprire le spese legali di chi è stato discriminato o licenziato dalla Disney per non aver rispettato la policy aziendale sul “politicamente corretto”.

Il caso di Gina Carano: l’attrice è stata licenziata dalla serie TV “The Mandalorian” per alcune sue dichiarazioni sui social network.

Standard di inclusione: un documento interno alla Disney impone che il 50% dei personaggi nei film e cartoni animati debba appartenere a “gruppi sottorappresentati”.

Tracotanza postmoderna: la Disney rischia di soffocare la libertà creativa con regole rigide e oppressive.

La lezione di Steamboat Willie: il tracotante Gambadilegno finisce accecato dal suo stesso tabacco. La Disney dovrebbe ricordare questa lezione e non censurare la sua ricca storia.

Topolino e l’avventura della Minni Alata

Sul numero 3391 una storia speciale per rendere omaggio al restauro della statua di origine romana che si potrà presto ammirare al Capitolium di Brescia

Nuovo appuntamento in edicola con Topolino, che questa settimana rafforza il suo legame con il mondo dell’arte. Sul numero 3391 disponibile da mercoledì 18 novembre, infatti, Topolino celebra un importante restauro: quello della Vittoria Alata, un’affascinante scultura ricca di storia che si potrà presto ammirare a Brescia, città che la accoglie da sempre. Topolino rende omaggio alla Vittoria Alata con la storia Topolino e l’avventura della Minni Alata, che ne racconta il mito lungo duemila anni.

In Topolino e l’avventura della Minni Alata – scritta e sceneggiata da Roberto Gagnor e disegnata da Valerio Held -, Trudy e Gambadilegno entrano al museo di Santa Giulia di Brescia per compiere un furto, ma restano in ostaggio di un ologramma didattico che racconta la storia della preziosa Minni Alata e che farà fare ai due ladri un viaggio nel tempo, dall’antica Grecia, passando in epoca romana fino ad arrivare ai giorni nostri, attraverso i racconti delle peripezie vissute dalla nike. Questo “viaggio nella storia” riuscirà a fermare le cattive intenzioni di Trudy e Gambadilegno?

La storia della Minni Alata prende spunto, dunque, dalla Vittoria Alata, una splendida statua di bronzo che ha circa duemila anni, arrivata a Brescia durante l’Impero Romano e rinvenuta nel 1826 nel corso degli scavi archeologici del tempio romano. Il ritrovamento diede una “nuova vita” alla statua, facendosi apprezzare dai visitatori di tutto il mondo e diventando musa ispiratrice di artisti e poeti. E ora, un recente attento restauro ne ha rinvigorito la bellezza, che presto si potrà ammirare in un nuovo e moderno allestimento all’interno del Capitolium di Brescia, ridisegnato da Juan Navarro Baldeweg, celebre architetto spagnolo.

 

Fondazione Brescia Musei e il Comunedi Brescia, promotori insieme

alla Soprintendenza ArcheologiaBelleArti e Paesaggio delle Provincedi Bergamo e Brescia del restauro condotto dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, inoltre, per sottolineare l’importanza del progetto, doneranno una copia del numero 3391 di Topolino a tutti i bambini della scuola primaria e infanzia di Brescia.

L’appuntamento con Topolino 3391 e la Minni Alata, che ancora una volta conferma l’approccio narrativo sempre dinamico e ricco di creatività e fantasia del settimanale, è per mercoledì18 novembre in edicola e su www.panini.it!

La Vittoria Alata valorizzerà l’area archeologica Brixia – Parco Archeologico di Brescia Romana e il suo ritorno è accompagnato da un ricco palinsesto di eventi espositivi al Museo di Santa Giulia e presso il Capitolium.

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