Topolino sta per perdere il Copyright?

Orecchie nere e pantaloncini rossi caratterizzano il personaggio più conosciuto al mondo, Topolino, il personaggio più famoso di Superman, Babbo Natale e Gesù. Anche se i maggiori introiti provengono dalle property Marvel, Star Wars e Frozen, il personaggio creato da Walt incarna l’essenza stessa della compagnia rappresentando anche una buona fetta di patrimonio, tra oggettistica e altre produzioni. Il problema è che nel 2024 ne scadrà il copyright e diverrà di fatto di dominio pubblico.

Walt Disney, aveva già subito una lezione in merito al copyright quando il produttore Charles Mintz portò la sua precedente creazione, “Oswald il coniglio fortunato”, alla Universal, privandolo sia del personaggio che dell’intero staff di animatori. Con il solo Ub Iwerks rimastogli fedele, Disney non si arrese e il 18 novembre 1928, giorno dell’anteprima del corto Steambot Willie, nacque Mickey Mouse, (già protagonista di due corti di prova, nei mesi precedenti a Stambot Willie).

Topolino fece riferimento all’allora legge del copyright in vigore, il Copyright Act del 1909, che gli concesse 56 anni di protezione, senza alcun diritto di proroga. Negli anni Settanta, a pochi anni dallo scadere dei diritti, la Disney iniziò a preoccuparsi perché i film non andavano benissimo. Così i dirigenti Disney, insieme a quelli di altri grandi marchi, volarono a Washington e si fecero lobbisti al Congresso per promulgare una nuova legislazione in termini di copyright.

Così nel 1976 il Congresso modificò la legge nazionale sul copyright, conformandosi agli standard europei. I nuovi copyright registrati dal 1978 sarebbero durati tutta la vita del suo creatore, più 50 anni di estensione, nel caso di un’opera di proprietà di singoli; 75 anni dalla data di pubblicazione o 100 da quella di creazione nel caso di opere detenute da aziende. La durata dei copyright già registrati dopo il 1922 fu invece estesa da 56 a 75 anni (quelli prima del 1922 divennero di dominio pubblico). La data di scadenza di Topolino passò quindi dal 1984 al 2003.

Nello stesso momento storico, iniziarono a comparire parodie e riutilizzi dei prodotti Disney, che di fatto andavano a modificare il significato di un marchio avente una serie di valori avversi alla controcultura dell’epoca. Il caso più celebre è quello del collettivo Air Pirates, fondato da Dan O’Neill, che con il fumetto Air Pirates Funnies, presentava una parodia dai toni underground di Topolino.

Il nome derivava da un gruppo di antagonisti con cui Topolino si era scontrato negli anni Trenta. Per il collettivo, Topolino e gli altri personaggi Disney rappresentavano la deriva distorta del folklore statunitense ed europeo nonché l’ipocrisia conformistica della cultura americana. Stando al libro The Pirates and the Mouse: Disney’s War Against the Counterculture, in cui si raccontano gli sforzi del colosso per combattere le appropriazioni dei loro personaggi, O’Neill voleva che la Disney notasse le loro effrazioni e fece in modo di portare delle copie della rivista nella sala delle riunioni del consiglio direttivo dell’azienda, con l’aiuto del figlio di uno dei membri.

Nell’ottobre 1971, la Disney fece causa al gruppo per violazione del copyright e del trademark. La linea di difesa di O’Neill era quella del fair use, e tenne un atteggiamento di sfida per tutta la durata del processo. Il giudice dette ragione alla Disney ma O’Neill fece ricorso e, per pagare le spese legali, iniziò a vendere le tavole originali del gruppo – le stesse che ritraevano i personaggi Disney. L’iter giudiziario andò avanti per anni mentre O’Neill continuò a disegnare parodie di Topolino, affermando che «fare qualcosa di stupido una volta è stupido e basta. Fare qualcosa di stupido due volte è filosofia». Alla fine, nel 1978, la corte decise in favore della Disney (tranne nel caso della violazione di trademark, fatto che, secondo la sentenza, non sussisteva) e a nulla servì il ricorso alla Corte Suprema. L’anno successivo, durante il processo di revisione della legge, il fumettista costituì il Mouse Liberation Front per protestare contro l’estensione del copyright. I legali Disney capirono che non avrebbero mai ottenuto da O’Neill le spese del processo e il risarcimento pattuito e lasciarono perdere, in cambio della promessa degli Air Pirates di smettere con le parodie.

Tra il 2003 3 il 2009 quando i copyright di Topolino, Pluto, Paperino e Pippo erano nuovamente in procinto di scadere, quindi la Disney formò un PAC (Political Action Committee), un comitato di raccolta fondi e investì milioni di dollari per promuovere una nuova legge nota come Micjey Mouse Protection (o Sonny Bono Act), che passò alla Camera e al Senato senza udienze pubbliche, dibattiti o annunci di generi, nonostante l’opposizione di alcuni.

Il Copyright Term Extension Act del 1998, aggiungeva altri vent’anni di diritti alle due tipologie di copyright (quelli creati tra il 1922 e il 1978 e quelli dopo il 1978), portando il totale, nel caso di Topolino, a 95 anni. L’obiettivo era però quello di ottenere un copyright ‘eterno’ che però risultasse ‘limitato’ come impone la Costituzione (la parlamentare Mary Bono Mack, vedova di Sonny Bono, aveva proposto il limite «per sempre meno un giorno»).

La nuova scadenza è fissata al primo gennaio 2024, ma la momento la Disney possiede ancora 19 marchi registrati legati a Topolino – che possono essere rinnovati ad libitum – e questo protegge il personaggio dalla creazione di eventuali nuovi cartoni animati o prodotti per l’infanzia a lui intitolati. Per quanto riguarda altri usi, come ad esempio opere d’arte, si fa riferimento a un precedente del 1979, per cui un marchio registrato può proteggere un personaggio di dominio pubblico se questo è dotato di un cosiddetto “significato secondario”, che riguarda la stretta correlazione tra creatura e creatore. Se si riesce a dimostrare che il consumatore, vedendo un certo prodotto, lo colleghi subito a un marchio e quindi lo creda diramazione dello stesso, allora vale quanto detto.  Una sentenza della Corte Suprema datata 2003 ha decretato che non si possono usare marchi registrati come sostituti per copyright scaduti, inoltre, se anche qualcuno avesse intenzione di adoperare Topolino dovrebbe utilizzarlo così come appare in Steamboat Willie, senza modificarlo in alcun modo, perché qualsiasi modifica potrebbe essere ricondotta alla versione del personaggio ancora protetta dal copyright.

Ub Iwerks e la nascita di Topolino

Ub Iwerks, noto animatore e collaboratore di Walt Disney, fu una figura chiave nella creazione dei primi cartoni animati di successo e fu fondamentale nella creazione del personaggio di Topolino.

Walt Disney e Ub Iwerks si incontrarono per la prima volta nel 1919, quando entrambi lavoravano presso lo studio di disegno grafico Pesmen-Rubin Commercial Art Studio. I due giovani artisti svilupparono una forte amicizia e collaborazione, che durò per molti anni e portò alla creazione di numerosi personaggi di successo. Dopo la serie Alice Comedies e la perdita dei diritti di Oswald the Lucky Rabbit, Iwerks rimase al fianco di Disney e insieme lavorarono segretamente a un nuovo personaggio: Topolino.

Secondo la biografia di Walt Disney, Topolino fu creato durante un viaggio in treno da New York a Los Angeles. Durante il viaggio, Walt Disney disegnò un topo antropomorfo ispirato a uno dei topi che aveva visto nel suo ufficio. In seguito, Disney chiese al suo amico Ub Iwerks di aiutarlo a sviluppare il personaggio. Iwerks creò i primi schizzi del personaggio e insieme i due artisti lo svilupparono ulteriormente disegnando praticamente da solo il primo cortometraggio di Topolino, L’aereo impazzito.

Il nome originale del personaggio era Mortimer Mouse, ma la moglie di Walt Disney suggerì di cambiarlo in Mickey Mouse. Il personaggio di Topolino divenne presto molto popolare e fu protagonista di numerosi cortometraggi e fumetti. Nel corso degli anni, Topolino è diventato un’icona della cultura popolare mondiale e uno dei personaggi più amati della Walt Disney Company.

Nonostante i primi corti non ottenessero successo, Walt Disney ebbe l’idea di realizzare un cartone animato sonoro. Iwerks lavorò a questo progetto e il risultato fu Steamboat Willie, proiettato il 18 novembre 1928 e diventato un successo strepitoso. Insieme a Walt Disney, Iwerks contribuì a sviluppare il design del personaggio e il suo stile distintivo nei primi cortometraggi a cartoni animati. Inoltre, Iwerks creò molti altri personaggi di successo comprimari di Mickey Mouse come Minni, Clarabella Cow, Orazio e Pietro Gambadilegno Nonostante la collaborazione tra Ub, Walt e il fratello Oliver sembrasse solida, i meriti e la gloria non furono equamente divisi.

Nel 1930, Ub Iwerks lasciò la Disney per fondare il suo studio, ma non ottenne il successo sperato e fallì dopo soli sei anni. Dopo un breve periodo alla Columbia Pictures, Iwerks tornò alla Disney nel 1940, dove si concentrò principalmente sullo sviluppo di nuovi macchinari ed effetti visivi. La sua tecnica innovativa di combinare animazione e scene dal vivo fu utilizzata per la prima volta nel film I racconti dello zio Tom. Ub Iwerks morì nel 1971, lasciando dietro di sé un’importante eredità nel mondo dell’animazione. Nel corso della sua carriera, ha ricevuto due premi Oscar per le sue innovazioni nel settore dell’animazione.

Il rapporto tra Walt Disney e Ub Iwerks fu caratterizzato da una forte amicizia e collaborazione artistica che portò alla creazione di numerosi personaggi iconici della cultura popolare mondiale. Nonostante le difficoltà incontrate nel corso degli anni, i due artisti rimasero in buoni rapporti e continuarono a collaborare in futuro.

Mickey 90 – L’Arte di un Sogno

Topolino compie 90 anni: per celebrare un compleanno tanto importante apre a Desenzano Del Garda una spettacolare mostra dedicata a Topolino con esposti disegni originali dei Maestri del fumetto e del cinema d’animazione, pubblicazioni rare, video, gadget, poster cinematografici e centinaia di altri incredibili cimeli esposti per la prima volta in Italia. La mostra rientra nelle iniziative ufficiali che The Walt Disney Company organizza
per celebrare i 90 anni di Topolino.

Era il 18 novembre 1928 quando Walt Disney presentò per la prima volta al pubblico del Colony Theater di New York la sua creazione più celebre, il personaggio destinato a renderlo famoso in tutto il mondo e a diventare un’icona intramontabile, l’eroe amato da generazioni di grandi e piccini: Mickey Mouse, per noi Topolino. Fin dal debutto nel cortometraggio animato “Steamboat Willie”, appena 7 minuti, uno dei primi cartoon con sonoro sincronizzato della storia, il Topolino fischiettante “doppiato” da Disney in persona conquistò subito pubblico e critica, passando presto dal cinema animato ai fumetti, fino a diventare simbolo della The Walt Disney Company e incarnazione del sogno fantastico in cui lo stesso Walt si identificò per tutta la vita. Novant’anni dopo, Topolino è ancora l’icona più nota e amata in tutto il mondo: a lui e alla sua strepitosa “carriera artistica” è dedicata la grande mostra “Mickey 90 – L’Arte di un Sogno” allestita nelle sale del castello medievale di Desenzano Del Garda da sabato 10 novembre 2018 a domenica 10 Febbraio 2019.

La mostra è ideata e curata dall’esperto e storico Disney Federico Fiecconi, che così riassume lo straordinario percorso artistico che si snoderà fra le sale del Castello: “Questa esposizione intende immergere i visitatori nei momenti più significativi dell’Arte del Mickey Mouse originale, un’opera collettiva nata dal genio creativo di Disney e del suo socio, l’animatore Ub Iwerks, e resa immortale dalla creatività di grandi artisti, molti dei quali italiani e tutt’ora in attività”. Inserita ufficialmente nelle iniziative che The Walt Disney Company Italia sta organizzando per celebrare i 90 anni di Topolino, la mostra è allestita da GraFFiti Creative e ospitata dal Comune di Desenzano Del Garda. Il percorso è articolato sui due piani del Castello, sette sale in cui trovano posto più di 300 pezzi provenienti da raccolte, importanti collezioni private di tutto il mondo e dagli archivi della stessa Disney, che tracciano la storia di Topolino dal debutto del 1928 a oggi.

Il visitatore potrà scoprire i numerosi aneddoti che costellano una carriera tanto prestigiosa, ammirando pezzi mai raccolti prima in un’unica mostra e spesso rarissimi: preziosi artwork di Topolino creati dai suoi disegnatori più famosi (da Floyd Gottfredson a Paul Murry, e poi Luciano Bottaro, Giovan Battista Carpi, Romano Scarpa, Marco Rota, Massimo De Vita, Marc Henn, Régis Loisel, Tebo, Silvio Camboni) senza dimenticare lo stesso Walter Elias Disney, di cui la mostra rivela al mondo in esclusiva assoluta un eccezionale, rarissimo disegno autografo del celebre Topo; sono decine poi le tavole a fumetti e le illustrazioni originali dei capiscuola americani e dei loro colleghi europei; splendidi i disegni di animazione dai più memorabili ruoli cinematografici, tra cui addirittura un disegno originale di Iwerks tratto dal film d’esordio “Steamboat Willie” e uno dell’indimenticabile episodio L’Apprendista Stregone da “Fantasia” (1940), accompagnato dal programma di sala dell’epoca autografato dallo stesso Walt Disney. Di grande fascino anche oggetti da collezione, i giocattoli d’epoca, figurine in bronzo e ceramica, spille, albi, volumi, francobolli e giocattoli ed edizioni rare. Tra queste vanno citati autentici cimeli come il n. 1 del rarissimo Giornale di Topolino edito da Nerbini nel 1932, prima testata al mondo dedicata al personaggio, le prime pubblicazioni Mondadori (1935, ancora in formato giornale), il primo numero in formato albetto (1949) provenienti dagli archivi di WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto di Milano oppure il rarissimo volume Frassinelli curato nientemeno che da Cesare Pavese (1933), oltre a rari orologi da tasca e da polso degli Anni ’30.

Ampio spazio viene dedicato agli autori Disney italiani, capitanati da quello che è considerato il più grande artista Disney in attività, il Maestro veneziano Giorgio Cavazzano, di cui la mostra porta a scoprire il tavolo da disegno con i bozzetti originali serviti a creare  la serie dei francobolli di Poste Italiane emessi in occasione dell’anniversario. E poi, tutti a lezione di disegno nelle Art Class Disney – Kinder,  circondati dalle tavole originali di storie inedite che hanno dato origine a 3 fumetti d’autore, tre storie di Topolino ed i suoi amici create in esclusiva per i Forni Kinder (Kinder Brioss, Kinder Colazione Più, Kinder PaneCioc): perché è dalle cose più buone che nascono le storie più belle. I laboratori, promossi da Kinder all’interno del suo corner dedicato, insegneranno ai “piccoli visitatori” della mostra come realizzare un fumetto e come disegnare Topolino grazie alla supervisione degli esperti disegnatori Disney.

Sulle pareti del Castello trovano posto anche opere ironiche e preziose con cui gli Artisti dell’Accademia Disney hanno celebrato Topolino, Minnie e compagni dipingendoli alla maniera di Klimt, Botticelli e Van Eyck. Un omaggio ricambiato anche da artisti contemporanei, che hanno ritratto spesso e volentieri l’eroe di Casa Disney: la mostra di Desenzano del Garda è punteggiata anche di rivisitazioni moderne del classico Mickey Anni ’30 realizzate da artisti contemporanei di spicco, come le tele dipinte da Tosh, Marco Fantini e altri. Per tutta la durata della mostra nella sala proiezioni e eventi saranno ospitate presentazioni, incontri con autori e ovviamente tanti video da vedere e rivedere. Il racconto della mostra proseguirà anche fuori le mura del Castello di Desenzano, grazie alle installazioni disposte per le vie e le piazze della città che narreranno a visitatori e cittadini le storie di autori e opere fondamentali della scintillante epopea di Topolino. Come sottolinea l’Assessore allo Sport e Turismo Francesca Cerini, “La Città di Desenzano Del Garda si conferma la casa di grandi eventi e di firme internazionali della cultura popolare: ora il nostro castello medievale che domina la città apre le sue porte all’intramontabile icona di Topolino. Un’occasione unica per il nostro Comune che grazie ad una manifestazione di qualità come “Mickey 90 – L’Arte di un Sogno” avrà un’ampia visibilità che andrà ad accrescere il già elevato tasso di prestigio della Città. La mostra offrirà a famiglie e appassionati tre mesi pieni di sorprese in pieno “stile Disney”, a cominciare dallo speciale weekend del 18 Novembre per i 90 anni di Topolino, proseguendo con l’asta di cimeli da collezione del 14 Dicembre, mentre all’Epifania avremo una Befana speciale sotto il segno di Minni”. Marco Polettini, presidente di Bresciatourism e del Consorzio Albergatori di Desenzano Del Garda, Hotels Promotion, rimarca da parte sua come “questo evento di rilevanza mondiale apre una stagione che accenderà su di noi l’attenzione internazionale, così da coinvolgere tutta la Rete del territorio bresciano”.

Da martedì 6 Novembre presso la Casa del Cinema di Villa Borghese a Roma sarà allestito un interessante percorso narrativo che, attraverso ingrandimenti, foto, manifesti e immagini dei pezzi più prestigiosi esposti a Desenzano Del Garda, mostrerà al pubblico l’evoluzione sul grande schermo di Topolino dal suo debutto ad oggi e alcuni momenti fondamentali del suo rapporto con il grande cinema: una vetrina che ovviamente rinvia all’appuntamento di Desenzano Del Garda per un approfondimento davvero imperdibile.

Topolino e l’Italia: la storia di un leggenda con le orecchie da topo

Nato nel 1928 dall’immaginazione di un uomo visionario e audace, Walt Disney, Topolino dal suo primo cartone animato con sonoro sincronizzato “Streamboat Willie” è diventato subito popolare in tutto il mondo. In particolare in Italia dove nel 1930 compare la prima illustrazione a lui dedicata sull’inserto domenicale “L’Illustrazione del Popolo”. Nel Natale 1932 i lettori italiani sono i primi al mondo a leggere una pubblicazione intitolata allo stesso Topolino, in America riusciranno a pubblicarlo solo nel 1935.Fin dalla sua nascita, Topolino, la sua immagine, la sua musica e i suoi messaggi sono stati profondamente legati al nostro paese.

L’Italia, terra di artigiani, poeti, artisti ha subito accolto Walt Disney in modo unico creando un legame profondo con lui che già nel 1938 al Principe di Savoia di Milano fondava la Creazioni Disney Italia SAI. Trasversale al trascorrere degli anni, Topolino è sempre stato al passo con i tempi, talvolta anticipandoli. Testimone e creatore di mode, Topolino è stato contemporaneamente saldo nella tradizione e in continua evoluzione. Un paradosso che è alla base di un successo che ha pochi uguali e che lo pone nel ristretto empireo di quei miti che il tempo non riesce a scalfire. Non è un caso che la Fiat 500, prima macchina accessibile a tutti in Italia prodotta dal 1936 al 1955, fu la mitica Topolino ancora oggi simbolo di un’epoca.

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