Dellamorte Dellamore: trent’anni fa, il grottesco e il fantastico si incontrano nel film di Michele Soavi

Trent’anni fa è uscito il film Dellamorte Dellamore  diretto da Michele Soavi, tratto dall’omonimo romanzo di Tiziano Sclavi, creatore del famoso fumetto Dylan Dog. Il film racconta le vicende di Francesco Dellamorte, un becchino che vive e lavora nel cimitero della cittadina di Buffalora, dove i morti ritornano in vita dopo sette giorni e devono essere uccisi nuovamente. Accompagnato dal suo fedele aiutante Gnaghi, un ritardato che si esprime solo con il suono “Gna”, Dellamorte si trova coinvolto in una serie di eventi bizzarri, surreali e macabri, tra cui il suo amore impossibile per una donna che si reincarna continuamente.

Dellamorte Dellamore - Trailer

Il film è un esempio di cinema grottesco, fantastico, comico e horror, che mescola elementi di diversi generi e registri, creando un’atmosfera onirica e ironica. Il film si ispira alla tradizione del cinema italiano di genere, in particolare al gotico, al western e al thriller, ma anche al cinema internazionale, come quello di George A. Romero, Tim Burton e David Lynch. Il film è anche una riflessione sul senso della vita e della morte, sul destino e sulla libertà, sul rapporto tra realtà e immaginazione.

Il film ha avuto un buon successo di critica e di pubblico, sia in Italia che all’estero, ed è considerato un cult movie dagli appassionati del genere. Il film ha vinto il premio speciale della giuria al Festival internazionale del film fantastico di Bruxelles nel 1994. Il film ha anche lanciato la carriera dell’attore inglese Rupert Everett, che interpreta il ruolo di Dellamorte, e della modella italiana Anna Falchi, che interpreta la donna amata da Dellamorte in diverse incarnazioni. Il film ha anche avuto il merito di far conoscere al grande pubblico il romanzo di Sclavi, che era stato pubblicato solo nel 1991, dopo essere rimasto inedito per otto anni.

Everybody Loves Diamonds, disponibile dal 13 ottobre

Prime Video è pronta a svelare gli episodi di Everybody Loves Diamonds il prossimo 13 ottobre, la nuova serie heist con risvolti da commedia interpretata da Kim Rossi Stuart, Anna Foglietta, Gian Marco Tognazzi, Carlotta Antonelli e Leonardo Lidi, e con la partecipazione di Rupert Everett e Malcolm McDowell.

La serie Original italiana è ispirata al “Colpo di Anversa” del 2003, definito dai media internazionali “il più grande furto di diamanti al mondo”, e sarà disponibile dal prossimo 13 ottobre in esclusiva su Prime Video in oltre 240 paesi e territori nel mondo.

Everybody Loves Diamonds | Trailer Ufficiale | Prime Video

La serie in otto episodi segue uno squinternato gruppo di ladri capeggiati da Leonardo Notarbartolo (Rossi Stuart), che, con un piano geniale, riesce ad aggirare il sistema di sicurezza all’avanguardia dell’Antwerp Diamond Centre e a rubare pietre preziose per milioni di dollari. Everybody Loves Diamonds è diretta da Gianluca Maria Tavarelli, prodotta da Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa per Wildside, una società del gruppo Fremantle, e scritta da Michele AstoriStefano BisesGiulio Carrieri e Bernardo Pellegrini.

My Policeman su Amazon Prime Video

My Policeman, diretto da Michael Grandage e scritto da Ron Nyswaner basandosi sul romanzo di Bethan Roberts è in arrivo il 4 novembre 2022 su Prime Video.

 

La bellissima storia di un amore proibito e del cambiamento delle convenzioni sociali, My Policeman segue tre ragazzi – il poliziotto Tom (Harry Styles), l’insegnante Marion (Emma Corrin) e il curatore di un museo Patrick (David Dawson) – durante un viaggio emozionante nella Gran Bretagna degli anni ’50. Negli anni ’90, Tom (Linus Roache), Marion (Gina McKee) e Patrick (Rupert Everett) sono ancora in preda al desiderio e al rimpianto, ma ora hanno un’ultima possibilità di riparare i danni del passato. Basato sul romanzo di Bethan Roberts, il regista Michael Grandage realizza un ritratto visivamente commovente di tre persone coinvolte nelle mutevoli maree della storia, della libertà e del perdono.  

 

Il cast stellare è composto da Harry Styles, Emma Corrin, Gina McKee, Linus Roache, David Dawson e Rupert Everett. Il film è prodotto da Greg Berlanti, Sarah Schechter, Robbie Rogers, Cora Palfrey, Philip Herd; gli Executive Producer sono Michael Grandage, Michael Riley McGrath, Caroline Levy Con: Harry Styles, Emma Corrin, Gina McKee.

Come si curava l’Isteria nell’epoca Vittoriana?

L’isteria è, nell’epoca vittoriana, una malattia psichiatrica prettamente femminile. riferita alla sfera sessuale, riconosciuta dell’ambiente scientifico del periodo Vittoriano,.  Tale convinzione aveva radici molto antiche: la correlazione con la sessualità è addirittura ravvisabile in iscrizioni risalenti all’antico Egitto, probabilmente “figlie” dei timori ancestrali per i quali i disordini legati all’apparato genitale femminile potessero inficiare la capacità di procreazione e lo sviluppo della specie. Lo stesso termine Isteria, come sappiamo, deriva dal greco ὑστέρα (hystera) ovvero “utero”.

Tornando alla visione pseudo scientifica a cavallo tra fine ‘800 e ‘900, fortunatamente ormai obsoleta, la patologia, una “malattia” borghese, tipicamente femminile – , cioè utero –  si manifestava con sintomi molto simili all’epilessia, paralisi degli arti, cecità momentanea, perdita di coscienza e della capacità di parlare. Terminato questo presunto rush,  seguiva spesso una fase emozionale molto intensa, in cui il soggetto compiva azioni imprevedibili e esprimeva sentimenti molto profondi in uno stato quasi di trance. Il nascente metodo psicoanalitico cercò di analizzarne capirne il meccanismo scatenante e cercare una terapia… insieme alla neonata scienza anche medici “tradizionali”, o presenti tali, si misero all’opera per risolvere questo problema del “gentil sesso”.

Sigismund Freud individuò le cause dell’Isteria in un possibile trauma infantile rimosso dalla persona, che grazie alla tecnica delle sedute di psicoanalisi poteva essere riportato alla coscienza e neutralizzato. Freud divenne famoso e cominciò ad avere prestigio e notorietà presso la classe dei neurologi dopo aver pubblicato un lavoro su una “donna isterica” portata a guarigione dal collega Joseph Breuer (coautore del testo). Dopo questo episodio, secondo alcuni critici, con la pubblicazione degli “Studi sull’isteria” (1895) inizia la psicoanalisi moderna.

«I fenomeni motori scatenanti gli attacchi isterici possono essere interpretati sia come forma universale di reazione appropriata all’affetto che accompagna la memoria (come scalciare o agitare braccia e gambe, che fanno anche i bambini), sia come espressione diretta di questi ricordi; ma in realtà, come i segni di manifestazioni isteriche trovati fra i sintomi cronici, non possono essere spiegati così»

Mentre Freud cercava una risposta scientifica, come abbiamo accennato, altri offrivano “soluzioni alternative” per trovare dei rimedi alle nobildonne affette da Isteria. Tra queste, in primis, vi era una figura professionale alquanto ambigua, almeno ai nostri occhi, quella del “massaggiatore privato“. Provetti addetti dediti a “massaggi vaginali” offrivano la soluzione al problema grazie al piacere fisico ribadendo la teoria che l’Isteria aveva una connotazione di tipo “sessuale”.

 

3 Bizzarri Strumenti e Tecniche dei Medici del Passato

Per quanto possa sembrarci strano, come apprendiamo anche dal portale “Vanilla Magazine”, questa particolare mansione non era affatto “nascosta”, anzi, numerosi professionisti pubblicavano sulla stampa dell’epoca annunci estremamente espliciti, come quello che abbiamo riportato come copertina dell’articolo del Dottor Swift. Come leggiamo dall’articolo pubblico da Matteo Rubboli, questa è la traduzione del claim della pubblicità

Il suo trattamento domiciliare, che cura il paziente nella privacy di casa propria senza farlo sapere a nessuno, sta creando un grande clamore perché cura coloro che erano senza speranza e diagnosticati incurabili

Un altro metodo, che citiamo solamente perché ben più “grave” e pericoloso è quello della Lobotomia, purtroppo largamente usata in quel periodo, per il quale vi consigliamo un approfondimento sul sito, appunto di Vanilla Magazine.

 

Hysteria - trailer ita HD

Terzo, e forse più noto, tra i metodi “meccanici” per risoluzione dell’Isteria femminile, ha portato alla nascita del cosiddetto “vibratore” o “dildo“. Per meglio raccontare la nascita di questo iconico oggetto, che ha fatto nascere tutti i “sex toys” moderni, citiamo ovviamente il film Hysteria, diretto da Tanya Wexler e interpretato da Hugh Dancy, Maggie Gyllenhaal, Felicity Jones, Rupert Everett e Jonathan Pryce.  La pellicola, ambientata in Inghilterra proprio durante la “pudica” l’epoca vittoriana, racconta proprio dell’invenzione del vibratore, originariamente nato, come abbiamo detto per curare l’isteria.

Hysteria è commedia che diverte senza mai provocare, racconta la storia di Mortimer Granville, un brillante medico della Londra del 1880, che trova un impiego presso il Dottor Dalrymple, specializzato nel trattamento dei casi di isteria femminile. Le terapie a cui l’illustre medico sottopone le sue pazienti sono tanto efficaci quanto scandalose: si tratta di un massaggio utile a combattere la repressione sessuale imperante in quell’epoca. Mortimer impara velocemente l’innovativo metodo terapeutico guadagnandosi ben presto la stima di Dalrymple, fino a ottenere la mano della figlia minore del dottore, Emily, una ragazza dall’indole mite e rispettosa delle regole, tutto l’opposto di sua sorella Charlotte, femminista ante litteram e convinta sostenitrice dei diritti delle donne e dei più deboli. Purtroppo, la pratica quotidiana del ‘metodo’ provocherà in Mortimer forti dolori che metteranno a rischio la sua brillante carriera ma poi, una geniale intuizione dell’eterno amico Lord Edmund St. John-Smythe gli farà venire in mente un’idea irresistibile: il risultato sarà una nuova pratica medica che provocherà sensazioni forti nelle sue pazienti. Il Vibratore riscuoterà un enorme successo e, allo stesso tempo, l’amicizia con Charlotte farà risvegliare in Mortimer nuovi sentimenti e farà riemergere gli ideali per cui aveva deciso di intraprendere la strada della medicina.

Tornando all’Isteria e alla moderna Scienza, come leggiamo su Wikepida, oggi si preferisce ricondurre quelle che un tempo erano definite manifestazioni isteriche in categorie nosologiche più ampie, quali disturbi somatoformi, di personalità o di conversione (deficit motori, paralisi, astenia). Si tende a considerare attacchi di questo tipo manifestazioni di stati depressivi o situazioni esistenziali di crisi che la persona esprime in una rappresentazione codificata che conosce. Il soggetto, più o meno inconsapevolmente, utilizza la reazione isterica per comunicare uno stato emotivo estremamente negativo nel quale si trova e dal quale non vede via d’uscita: tali aspetti sono presenti anche nella Sindrome di Ganser. L’ultima apparizione dell’isteria sul manuale diagnostico dei disturbi mentali risale al 1952 (DSM II). Nel 1987, l’American Psychiatric Association ha espulso l’isteria dal novero dei disturbi mentali (DSM-III-Revised). La “grande simulatrice” è stata declassata, sebbene la sua importanza, almeno nell’accezione quotidiana, rimanga quasi immutata. Gli atteggiamenti pantomimici e la teatralità hanno sempre affascinato psichiatri e studiosi: come ha affermato Hermann Nunberg, “l’isterico interrompe le sue relazioni con la coscienza assumendo pose istrioniche alla ricerca dell’autosoddisfacimento” (1957).

 

Le cronache di Narnia: il leone, la strega e l’armadio

Le cronache di Narnia: il leone, la strega e l’armadio è lo spettacolare adattamento live-action del classico della letteratura di C.S. Lewis. L’avventura senza tempo narrata da C.S. Lewis, segue le vicende dei quattro fratelli Pevensie nell’Inghilterra della Seconda Guerra Mondiale: Lucy, Edmund, Susan e Peter. Un giorno entrano per caso nel mondo di Narnia, passando attraverso un armadio magico mentre stanno giocando a nascondino nella casa in campagna di un anziano professore. Qui i bambini scoprono una terra affascinante e pacifica, abitata da animali parlanti, nani, fauni, centauri e giganti, tuttavia, questo mondo fatato è minacciato dall’eterno inverno scatenato dalla malvagia Strega Bianca Jadis. Guidati dal nobile e mistico leone Aslan, i bambini riusciranno a sconfiggere la Strega Bianca, impegnandosi in una spettacolare battaglia che libererà per sempre Narnia dal gelido incantensimo di Jadis.

Il film è diretto dal neozelandese Andrew Adamson (premio Oscar® per “Shrek”, “Shrek 2”), che ha contribuito alla sceneggiatura scritta dalla vincitrice di un Emmy Anne Peacock (“A Lesson Before Dying”, HBO) e da Christopher Markus e Stephen McFeely. Il film è prodotto dal filmmaker premio Oscar® Mark Johnson. Per portare sul grande schermo la sua fantasiosa visione della storia, Adamson si è assicurato il talento del direttore della fotografia candidato all’Oscar® Donald McAlpine, A.S.C., A.C.S., dello scenografo candidato all’Oscar® Roger Ford, della costumista Isis Mussenden, dei montatori Sim Evan- Jones e Jim May e del compositore Harry Gregson-Williams.

Basato sui libri di: C.S. Lewis. Regia: Andrew Adamson. Cast: Tilda Swinton, James McAvoy, Rupert Everett, Jim Broadbent, Ray Winstone, Dawn French. Sceneggiatura: Anne Peacock e Andrew Adamson, Christopher Markus & Stephen McFeeley (CREDIT NOT FINAL). Produttore: Mark Johnson. Produttori esecutivi: Philip Steuer, Andrew Adamson, Perry Moore.

 

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