Play Festival del Gioco 2021

Play Festival del Gioco (Play Modena) ritorna dal 3 al 5 Settembre 2021 presso i padiglioni del Quartiere fieristico di Modena (ModenaFiere). Rivincita!: sarà questa la stimolante e beneaugurante parola chiave della dodicesima edizione di Play Festival del Gioco, la più grande manifestazione italiana dedicata al mondo ludico in tutte le sue divertenti varianti l’evento che negli anni è divenuto il punto di riferimento nazionale di tutte le persone appassionate.  Sicurezza e gioco saranno le parole chiave di questa edizione. A seguito di un confronto con chi opera nel settore, la macchina organizzativa si è messa al lavoro per presentare un’edizione di Play progettata nel più rigoroso rispetto delle normative a livello nazionale e regionale.

“La voglia di divertirsi e di ritrovarsi è quella di sempre … ma abbiamo dovuto introdurre alcune regole nuove per assicurare contemporaneamente il massimo divertimento e la piena sicurezza degli ospiti. Oltre al numero contingentato degli accessi, l’elemento di maggiore novità è la vendita dei biglietti che avverrà solo on line. Un vincolo che però abbiamo trasformato in un’opportunità creando offerte mirate e limitate nel tempo che privilegiano i primi arrivati.”

Play – Festival del Gioco è una convention dedicata al gioco in generale che si svolge presso il quartiere fieristico organizzata a Modena, dal 2008 ad oggi. La fiera nasce da una tradizione trentennale, eredità della precedente ModCon, della quale ha mantenuto la caratteristica di essere organizzata da appassionati e giocatori. Ogni anno è presente il contributo di svariate associazioni ludiche sparse su tutto il territorio italiano che collaborano anche a livello organizzativo, e vede la partecipazione di alcuni editori e distributori del settore. A Play – Festival del Gioco si trovano svariati tipi di intrattenimenti legati al gioco come laboratori, workshop, dibattiti e conferenze, sviluppati anche nella settimana precedente il festival all’interno della città di Modena. Negli anni la fiera ha accolto ospiti, quali Francesco Moser, Reiner Knizia, Martin Wallace, Friedemann Friese, Gary Chalk, Mac Gerdts, Ivo de Palma, Francesco Sanseverino, Calssara, Shane Lacy Hensley, Ignacy Trzewiczek, Charles Bo Nielsen e Jason Matthews. Da ModCon, Play ha ereditato e preservato nel corso degli anni la presenza di piccoli e grandi autori italiani, coordinati in Area Autoproduzione da Angelo Porazzi. Inoltre coinvolge ogni anno decine di classi dalle scuole di ogni ordine e grado attraverso progetti che prevedono laboratori di gioco ed eventi come le finali nazionali dei giochi logici e i regionali delle olimpiadi della matematica.

In attesa di definire i dettagli del cartellone dell’edizione 2021, come da tradizione gli organizzatori hanno scelto un filone storico di riferimento collegandolo, in questo caso, alle vicende di personaggi che, malgrado il loro percorso sia stato segnato da pesanti sconfitte, hanno lasciato un segno indelebile nella cultura e nella storia dell’umanità. A cominciare da Napoleone Bonaparte di cui ricorrono i 200 anni dalla morte in prigionia a Sant’Elena, passando per Martin Lutero, la cui scomunica risale al 1521, fino a Dante Alighieri nel 700esimo anno dalla scomparsa in esilio. Figure di enorme rilievo alle quali anche il mondo ludico ha dedicato grande attenzione sviluppando, nel tempo, diverse proposte di giochi sia da tavolo sia di ruolo. Il 2021, con il centenario della consegna del Premio Nobel ad Albert Einstein, offre anche l’occasione di approfondire il rapporto tra gioco e scienza, tema sempre caro alla kermesse modenese. Tra le proposte in cantiere un convegno sul rapporto tra storia e gioco, alla luce anche di nuove proposte in arrivo sul mercato legate a temi di storia contemporanea come la Resistenza italiana.

A livello internazionale, Play Festival del gioco sarà il primo appuntamento dell’anno dedicato al gioco dopo la pandemia e anche per questo il tema della “rivincita” appare oltremodo azzeccato per sottolineare da un lato la ripresa, dall’altro per evidenziare il momento in cui, a fine match, gli avversari tornano di nuovo amici e lo sconfitto rilancia la sfida sperando di ribaltare il risultato. L’obiettivo degli organizzatori è di tornare a giocare in presenza nel segno della sicurezza. Gli ampi spazi fieristici, interni ed esterni, permettono di organizzare un evento di questa portata, anche se sarà ridotto il numero di persone che potranno accedere, in ottemperanza con le attuali regole contro la pandemia. Gli ingredienti che hanno reso questo festival un punto di riferimento a livello nazionale ci saranno tutti: giochi da tavolo e di ruolo, giochi di miniature, carte collezionabili, giochi dal vivo, le novità del mercato e i grandi classici da collezione.

La manifestazione, organizzata da ModenaFiere in collaborazione con Ludo Labo e con il supporto delle associazioni ludiche Italiane, adotterà tutte le misure necessarie a mantenere il proprio format, dando come sempre grande spazio a chi vorrà sedersi ai tavoli per giocare e scoprire le ultime novità, mentre chi espone avrà un’opportunità unica per incontrare chi partecipa per passione o semplicemente per curiosità e far conoscere le nuove proposte. Il programma e tutti gli aggiornamenti verranno pubblicati nel corso delle prossime settimane sul sito web della manifestazione www.play-modena.itDa giovedì primo luglio,sono in vendita online i biglietti di ingresso ad un prezzo giornaliero super scontato, e il fan pack, uno speciale kit comprendente l’esclusiva t-shirt rossa, tanto ambita dagli appassionati. Per godere di questi vantaggi esclusivi occorre prenotare entro il 15 luglio.

Monsieur Napoleon, un fumetto di Mirko’s Scribbles

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Anche quest’anno c’è stata una nuova edizione di 24 ore Comics, la terza per la precisione. Si tratta di una sorta di sfida a colpi di fumetti che viene organizzata dalla pagina Facebook  24 ore Comics. La sfida, a cui tutti possono partecipare, consiste nello scrivere una storia di 24 pagine in 24 ore. I partecipanti sono del calibro di famosi fumettisti Schockdom come ad esempio: Sio (Scottecs), Dado (Maschera gialla) e Bigio (Drizzit).

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Quest’anno, il fumettista esordiente (ma con già molto seguito a nemmeno un anno dalla “nascita”), Mirko Martorello, autore di Mirko’s Scribbles, ha deciso di partecipare, mettendosi in gioco, con un fumetto dedicato a Napoleone Bonaparte. Tra tutti i temi Mirko ha pensato di andarne a scegliere uno fuori dalle righe, con un riferimento storico ma che viene integrato con caratteri tipici dell’era contemporanea. Partiamo dalle prime pagine per capire che non si tratta di un classico fumetto storico ma qualcosa di più. Da Pokémon Go, passiamo a citazioni sottili (Pirati dei Caraibi e Game of Thrones), senza tralasciare l’utilizzo dei social (Facebook e Instagram per i filtri da mettere nel ritratto sul cavallo) e dello streaming, non dimenticando i classici, come il gioco da tavolo Risiko per la pianificazione dell’impresa di un Napoleone con manie di grandezza, che non si discosta dall’originale.

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Di che colore era il cavallo bianco di Napoleone? Nero (ipotizzo dal fumetto in bianco e nero, ndr) ma tinto di bianco per Mirko, che mostra anche di avere una certa cultura artistica, rappresentando uno dei più celebri ritratti di Napoleone di Jacques-Louis David. Insomma Mirko riesce a non alterare il suo stile ironico e leggero che mira a intrattenere i lettori con disegni dal tratto semplice senza troppi fronzoli, riuscendo sempre nel compito più difficile: divertire senza troppe pretese.

Chi è Mirko’s Scribbles: Mirko’s Scribbles nasce nel 2015. Ancor prima Mirko, nasce nel 1986 a Roma. Per 28 anni si alterna a cartoni animati, videogiochi, film, serie tv e disegni crescendo poi a pane e fumetti. Mantiene le sue dispendiose passioni con un impiego da programmatore fino al momento in cui decide di acquistare una tavoletta grafica, strumento che gli consentirà di dar voce al suo modo di essere e a quello che è sempre voluto diventare, un vignettista. Apre ingenuamente la pagina di Facebook, poi di Instagram, raccogliendo l’attenzione di innumerevoli fan che lo seguono e lo sostengono nel suo stile ironico e inconfondibile. A fine 2015 viene ricoverato perché inizia a parlare di sé in terza persona.

Potete leggere la sua storia da questo link.

 

 

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