Masters of the Universe uscirà al cinema il 5 giugno 2026

I fan di He-Man e dei Masters of the Universe, il celebre franchise fantasy nato dalla linea di giocattoli Mattel negli anni ’80, potrebbero presto vedere il loro sogno realizzarsi: il nuovo film live-action dedicato ai personaggi iconici di Eternia. Il progetto di portare sul grande schermo le avventure di He-Man, lo straordinario principe Adam che si trasforma nel più potente guerriero dell’universo grazie alla spada del potere, e dei suoi alleati e nemici, come Teela, Orko, Man-at-Arms, Skeletor, Evil-Lyn e Beast Man, non è nuovo, ma ha subito diverse battute d’arresto negli ultimi anni. Nonostante ci sia già stato un film live-action di Masters of the Universe nel 1987, ci sono ancora molte aspettative per un nuovo adattamento, dato che la proprietà intellettuale è ancora molto popolare sia tra vecchi che tra nuovi fan.

Il film era originariamente pianificato su Netflix, che aveva acquisito i diritti dalla Sony nel 2020, dopo che quest’ultima aveva tentato invano di produrlo per oltre un decennio. Tuttavia, la produzione si era rivelata un fiasco finanziario, a causa dei costi elevati e delle difficoltà logistiche causate dalla pandemia di Covid-19. Netflix aveva quindi deciso di cancellare il film, lasciando la Mattel senza un partner. Dopo una lunga e intensa ricerca, Amazon ha finalmente ottenuto i diritti per adattare la popolare linea di giocattoli della Mattel attraverso la Mgm. Ecco che entra in gioco Travis Knight, noto per il suo ruolo di presidente e amministratore delegato dello studio di animazione Laika, famoso per i suoi film stop-motion come Coraline e Missing Link. Knight ha anche diretto con successo il film live-action Bumblebee nel 2018, dimostrando il suo talento sia nel mondo dell’animazione che del live-action. Le sue abilità variegate lo rendono la scelta perfetta per dirigere Masters of the Universe, il cui debutto è previsto per il 5 giugno 2026 nei cinema. Knight è stato l’unico regista a presentarsi di persona per il ruolo, confermando la sua passione e dedizione al progetto.

La sinossi del film, scritta da Chris Butler, promette una storia avventurosa che segue il principe Adam, separato dalla sua Spada del Potere su Eternia e costretto a difendere il suo pianeta natale contro il malvagio Skeletor. Per avere successo in questa missione, il principe Adam dovrà affrontare il suo passato e trasformarsi in He-Man, l’uomo più potente dell’Universo.

Il film promette emozioni forti, azione epica e una trama avvincente che sicuramente catturerà l’attenzione del pubblico. Con il talento di Travis Knight alla regia e la promettente sinossi della sceneggiatura, Masters of the Universe si preannuncia come un blockbuster imperdibile per gli amanti dell’avventura e della fantascienza.

Masters of the Universe: Revolution

La serie Masters of the Universe: Revolution porterà i nostri eroi e cattivi preferiti in un’avventura totalmente nuova nel mondo di Eternia. He-Man e Skeletor si scontreranno in una battaglia epica che metterà alla prova la tecnologia e la magia. Netflix ha annunciato che questa nuova serie sarà finalmente disponibile il 25 gennaio 2024.

Masters of the Universe: Revolution | First Look | He-Man vs. Scare Glow | Netflix

Questo teaser ci permette di vedere He-Man in azione mentre affronta il temibile Scare Glow, il temibile un guerriero scheletrico proveniente dal futuro, invocato da Skeletor per aiutarlo nella lotta contro il nostro eroe. Nonostante Scare Glow sembri una minaccia spaventosa, He-Man non si tira indietro e si lancia nella mischia con il supporto dei suoi valorosi compagni.

È interessante notare che la serie è realizzata dallo stesso team responsabile della precedente serie Masters of the Universe: Revelation, che ha riscosso un grande successo. Inoltre, l’animazione è curata dagli esperti di Powerhouse Animation Studios, già noti per il loro lavoro sulle tre stagioni di Castlevania.

I fan di lunga data di He-Man possono essere entusiasti di questa nuova serie che promette di portare nuove emozioni e sorprese. Sarà interessante vedere come sfocerà la battaglia tra He-Man e Skeletor e quale ruolo avrà Scare Glow nel destino di Eternia.

Masters of the Universe: Revolution ci regalerà un nuovo capitolo epico della battaglia tra bene e male. Non vediamo l’ora di immergerci in questa avventura e di vedere cosa riserva il futuro per i nostri eroi preferiti.

Le nuove avventure di He-Man

“Le nuove avventure di He-Man” è una serie animata televisiva che è stata trasmessa in syndication dal 1990 al 1991. Si tratta di uno spin-off della popolare serie animata “He-Man e i dominatori dell’universo” degli anni ’80. Prodotta da Jetlag Productions e Mattel, la serie ha cercato di rilanciare il franchise di He-Man con un approccio innovativo.

HE MAN LE NUOVE AVVENTURE - Sigla Completa

Ambientata nel lontano futuro, “Le nuove avventure di He-Man” segue le vicende di Principe Adam, che si trasforma in He-Man, quando viene chiamato a difendere il mondo futuristico di Primus dalle forze del male guidate da Skeletor. In questa serie, He-Man impugna una nuova serie di strumenti e armi, tra cui un’astronave chiamata Starship Eternia e una nuova spada del potere, mentre combatte i tirapiedi di Skeletor provenienti dal pianeta Denebria.

La serie ha introdotto uno stile visivo e un tono diversi rispetto al suo predecessore, con un tema futuristico e fantascientifico che sostituisce l’ambientazione fantasy della serie originale. L’animazione e il design dei personaggi sono stati anche aggiornati per riflettere un’estetica più contemporanea. Sebbene “Le nuove avventure di He-Man” abbia sviluppato una nuova trama e introdotto nuovi personaggi, non ha raggiunto lo stesso livello di successo o di impatto culturale della serie originale, e si è conclusa dopo una stagione. Nonostante la sua breve durata, la serie conserva un posto nella nostalgia dei fan che sono cresciuti con He-Man negli anni ’80 e ’90.

Intelligenza artificiale dà vita a He-Man e i dominatori dell’universo

L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando l’industria cinematografica, come dimostra la gallery che immagina He-Man e i dominatori dell’universo come un film live action. Le immagini, create utilizzando l’IA Midjourney da Supernal Studios, hanno lasciato i fan a bocca aperta.

Le immagini mostrano una fedele rappresentazione di He-Man e i suoi nemici nella vita reale, con dettagli realistici come armature e muscoli sporgenti. L’intelligenza artificiale ha dimostrato la sua capacità di dare vita a questi personaggi in modo coinvolgente.

Questa versione ultra realistica di He-Man e i dominatori dell’universo offre ai fan una prospettiva unica sui loro personaggi preferiti. La gallery include non solo He-Man stesso, ma anche molti degli indimenticabili personaggi che hanno popolato l’universo di Eternia, come Skeletor, Man-at-Arms, Teela e molti altri.

I fan hanno reagito con entusiasmo alle immagini, commentando quanto siano fedeli all’originale e quanto sarebbe sorprendente vedere un film live action basato su questi personaggi.

Questa dimostrazione dell’IA Midjourney ci dà un assaggio di cosa potrebbe essere possibile nel futuro della cinematografia. L’intelligenza artificiale potrebbe aiutare a trasformare i nostri amati personaggi dei fumetti e delle serie animate in storie coinvolgenti e indimenticabili sul grande schermo.

Il Castello di Greyskull di Mel

Melania Paolini, in arte Mel è una talentuosa cosplayer e creativa di Portoferraio (Toscana). Ci ha sempre stupito per i suoi stupendi outfit ma questa volta parliamo di lei per una creazione “diversa” dal Cosplay. Per gioco e per passare il tempo – mentre la maggior parte bighellonano tra le proposte di film e serie in streaming, la straordinaria Melania ha realizzato in foam nientemeno che il leggendario Castello di Greyskull di Masters of The Universe.

L’iconico maniero (chiamato anche il castello del Teschio Grigio nelle prime pubblicità e pubblicazioni italiane) è la magica roccaforte del pianeta Eternia nell’universo immaginario della linea di giocattoli della Mattel, Masters of the Universe e nelle relative serie a cartoni animati come He-Man e i dominatori dell’universo (1983), He-Man and the Masters of the Universe (2002) e Masters of the Universe: Revelation (2021), nel relativo lungometraggio in live action I dominatori dell’universo (1987) e in vari fumetti. È uno dei principali scenari in cui si ambientano le avventure narrate nelle serie.

Nel 2021, la Mattel ha realizzato una nuova versione del castello per la linea di giocattoli “Masters of the Universe Origins”, questa volta pensata nuovamente per tutti, e non soltanto per i collezionisti; pertanto il castello risulta più semplice, rispetto alla versione precedente, e ricorda nel suo stile e nelle sue dimensioni il primo playset degli anni ottanta. E proprio a questa versione si ispira il bellissimo lavoro di Melania Paolini che, pur non essendo una storica fan della saga, ha molto apprezzato la nuova serie Revelations su Netflix

Lo splendido modello di Mel è realizzato totalmente in foam ad alta densità e qualche piccolo particolare in foam clay, mentre lo sfondo è dipinto direttamente sul legno. Davvero un lavoro stupendo quello di Melania che non solo è stato apprezzato dai fan storici di He-Man ma anche da tutti i “neo appassionati” che si sono avvicinati al franchise Mattel grazie alle nuove serie.

Per approfondire il talento di Melania vi invitiamo a visitare la sua pagina all’indirizzo facebook.com/melaniapaolinicosplay

 

He-Man e i dominatori dell’universo

Chi, cresciuto negli anni ’80 non ha nel cuore la seria animata e i pupazzetti di Masters of the Universe? Chi non ha chiesto per Natale il mitico Castello di Grayskull?  He-Man e i dominatori dell’universo è una serie animata che ha avuto grande successo negli anni ’80, ispirata alla linea di giocattoli Masters of the Universe della Mattel. La serie racconta le avventure di He-Man, il guerriero più forte dell’universo, che difende il pianeta Eternia e il castello di Grayskull dalle forze del malvagio Skeletor. La serie è composta da due stagioni di 65 episodi cadauna, prodotte dalla Filmation tra il 1983 e il 1985. La serie ha avuto anche uno spin-off dedicato a She-Ra, la sorella gemella di He-Man, e due remake/sequel, uno nel 1990 e uno nel 2002. Nel 2021 è stata realizzata una nuova serie che riprende le vicende quasi da dove si erano interrotte nella serie originale: Masters of the Universe: Revelation.

He-Man e i dominatori dell'universo - Sigla Iniziale e Finale

La serie animata si basa su un’ambientazione fantasy eroico, in cui convivono elementi magici e tecnologici. Il mondo di Eternia è situato al centro dell’universo e contiene le porte per gli universi alternativi, che possono essere raggiunte tramite la Chiave Cosmica, un dispositivo inventato da Gwildor, un nano inventore. Il castello di Grayskull è il luogo dove risiede la Maga di Grayskull, la custode dei segreti dell’universo e della spada del potere, che trasforma il principe Adam, figlio del re Randor e della regina Marlena, in He-Man. He-Man è affiancato dai suoi fedeli amici, Man-At-Arms, il capo delle guardie reali e padre adottivo di Teela, la capitana delle guardie e figlia biologica della Maga; Orko, un buffo mago alieno; Cringer, il tigrotto fifone che diventa Battle Cat, la fiera cavalcatura di He-Man; e Stratos, il re degli uomini-uccello. Insieme, essi combattono le forze di Skeletor, lo stregone dal teschio di scheletro che vuole conquistare Grayskull e i suoi poteri. Skeletor è aiutato da una serie di scagnozzi, tra cui Evil-Lyn, la sua strega di fiducia; Beast Man, il signore delle bestie; Trap Jaw, il cyborg con la mascella metallica; Tri-Klops, il guerriero dai tre occhi; e Mer-Man, il re dei mari.

La serie animata ha avuto un grande impatto culturale e ha influenzato molte altre opere del genere fantasy e fantascienza. La serie è stata anche oggetto di parodie, omaggi e citazioni in vari film, serie televisive, fumetti e videogiochi. La serie ha anche generato un film live-action nel 1987, intitolato I dominatori dell’universo, con Dolph Lundgren nel ruolo di He-Man e Frank Langella nel ruolo di Skeletor. Il film, però, non ha avuto molto successo e ha ricevuto critiche negative. Un reboot cinematografico è in sviluppo da diversi anni, ma non ha ancora una data di uscita.

Quando in TV c’era la Filmation…

Miei cari Predatori Del Tempo, per citare il nome di una nota serie animata giapponese della Tastunoko, che siete figli di quegli anni fatti di spensieratezza, consumismo e tanta tanta esagerazione! Quando eravate pischelli/e, e ancora andavate a scuola, quante volte vi è capitato di vedere in TV, all’inizio della sigla di un cartone animato, un logo scandito da rapide inconfondibili note ove appariva la parola Filmation scritta a colori?

Magari a quell’età non ci facevate caso, ma proprio grazie a questo logo, simbolo di una società di produzione TV, siete cresciuti vedendo le sue tante serie. Eh già… quelle belle serie animate, fatte di eroi, eroine e personaggi bizzarri che in quei tempi potevano essere soltanto una striscia di fumetto.In quest’articolo, vorrei proprio raccontarvi un po’ di curiosità e segreti di questa casa di produzione che in USA era considerata il contraltare di Hanna & Barbera, proprio quella che ha lanciato i Flinstones e Scooby Doo. Ed è proprio grazie alla Filmation che molti dei vostri giocattoli e action figures sono riusciti a prendere vita, diventando dei veri amici che hanno allietato i vostri pomeriggi durante l’ora della merenda, magari facendo una pausa durante i compiti. Per conoscerla meglio, dovremo partire dal 1962, quando si chiamava Filmation Associates ed era rappresentata da una semplice scritta bianca con una O che, al suo interno, aveva un faccino con due antennine simpatiche.

Mighty Mouse (The original cartoon theme intro)

Eppure quella scritta semplice, semplice è stata il simbolo di tante avventure dei vostri eroi preferiti: da Tarzan, ai super eroi della Dc Comics come Superman, Batman e Robin, Capitan Marvel, la Justice League, per giungere a Flash Gordon, Zorro, Lassie, Lion Ranger e addirittura, Jerry Lewis! Ricordiamo anche Sport Billy che era un cartone spaziale a tema sportivo che ispirò fumetti e videogiochi e fu adottato dalla FIFA come mascotte del Fair Play per i Mondiali, dato che il suo sport preferito era proprio il calcio. Queste sono solo alcune delle serie che sfornò all’inizio della sua ascesa. Addirittura fecero una riedizione di cartoni anni ’40 come Mighty Mouse ovvero Super Mouse e le gazze Heckle e Jeckle (anche se a me parevano più delle cornacchie), seguita da un papero vampiro casinista chiamato Quackula, e non dimentichiamo, visto il grande successo del telefilm, anche le avventure dell’equipaggio dell’Enterprise di Star Trek composta da 22 episodi, con le voci originali degli attori.

https://youtu.be/9hseFdKcCD4

Ma, torniamo al 1962, quando 2 amici, un produttore e doppiatore: Lou Sheimer di origine ebraica, laureato in storia dell’arte assieme all’animatore Harold Sutherland, decisero di unire le loro capacità, visti i loro trascorsi alla Larry Harmon Pictures, dove avevano lavorato sui cartoni di Braccio di Ferro e Bozo, per creare un loro primo studio di animazione di nome “True Line, realizzando così il loro primo lavoro per la Sib Production. Quando quest’ultima fu acquistata dalla Paramount Pictures, nel settembre di quell’anno, alla True Line arrivò un nuovo socio: Norm Prescott, che all’epoca era un semplice DJ radiofonico e la società cambiò nome proprio in Filmation Associates, iniziando a occuparsi di spot pubblicitari per la TV. Lou Sheimer divenne in seguito produttore esecutivo. Se ci pensate, pare la trama di un film: 3 amici-soci che grazie alle loro idee e alla loro squadra di disegnatori e animatori riuscirono a raccontarci storie di intrattenimento, portando sul piccolo schermo personaggi dei fumetti o noti attori del tubo catodico in versione animata.

Perfino Bill Cosby (accantoniamo i suoi recenti fatti di cronaca nera che tutti noi ahimè conosciamo) si rivolse alla Filmation per produrre una serie animata di genere comico-educativo su un personaggio da lui creato, il mitico Albertone, in USA conosciuto come Fat Albert (per via della sua corporatura massiccia) insieme a una banda di amici di colore: i Cosby Kids e che in Italia fu trasmesso nel 1986: era un cartone nato per raccontare l’infanzia dell’attore presso il quartiere di Philadelphia, narrando ogni puntata a suon di tanti Hey Hey Hey (guarda caso Albertone in lingua originale era doppiato proprio da lui).

L’animazione di ogni prodotto della Filmation si riconosce subito. Grande uso del rotoscopio, tecnica all’epoca molto usata, soprattutto dalla Disney e da Ralph Basky: Richiedeva scene girate da attori veri le cui azioni, poi, venivano ricalcate su un piano di disegno, un po’ come si fa con la carta lucida. Vedere certi visi animati con espressività così realistiche faceva una certa impressione (anche se ora, a distanza di anni, si vede che alcuni movimenti dei personaggi non risultano normali, ma abbastanza macchinosi e a volte rallentati). Cospicuo, però, era il risparmio economico delle animazioni. Per fare una battuta, la Filmation è stata proprio una società di animazione a risparmio energetico, anche se a detta di molti era più incentrata sulla quantità che sulla qualità grafica, puntando però su sceneggiature ben scritte. Basta vedere come venivano riutilizzate le stesse azioni per ogni personaggio e poi come, in ogni episodio, venivano riutilizzate le trasformazioni. Gli sfondi erano comunque delle opere d’arte, ed erano il frutto di un grandissimo lavoro in cui i disegnatori posizionavano un foglio di acetato sopra all’illustrazione e usavano il contorno nero per
rimarcare l’immagine di sfondo e questo contribuiva a creare scene davvero memorabili, tanto da essere definiti i pionieri del tridimensionale. Tuttavia, come tutte le società che si rispettano, la Filmation ebbe i suoi passaggi di proprietà: dalla TelePrompTer Company, all’inizio degli anni ’70, per poi passare alla Westinghouse nel 1982 e nell’89 alla L’Oreal! Si proprio il brand noto in tutto il mondo per i prodotti di bellezza. Sarà proprio Louis Sheimer negli anni ’80 a essere la vera anima di questa azienda, anzi io direi il “boss”. Ci ha lasciati nel 2013 ma nel frattempo ha dato tantissimo: ha curato le colonne sonore e prestato la voce a parecchi personaggi, basti citare, ad esempio, il gorilla Grunt dei The Ghost Busters o Orco il mago pasticcione dei Masters. Anche la figlia doppiava… Della serie tutto in famiglia. Può darsi che avranno chiamato a doppiare pure qualche dipendente o l’usciere… chi lo sa…

Quando i toys designer della Mattel, noto marchio di fabbrica dei vostri giocattoli d’infanzia, come Big Jim e Barbie, volevano escogitare un modo per far comprare più giocattoli e action figures ai bambini, si rivolgevano strategicamente proprio alla Filmation, che era diventata la loro ancora di salvezza a livello di vendite. Prima della Mattel, ci fu la Galoob, che in Italia era distribuita dal marchio GIG. All’epoca funzionava cosi, prima usciva il giocattolo e se questo non vendeva a sufficienza allora entrava in gioco la Filmation col relativo cartone, a sistemare tutto, e, aggiungerei, che era una strategia usata moltissimo anche da altri marchi concorrenti come la Hasbro.

BLACKSTAR Cartoon Intro

Tra i cartoni, inoltre, come non ricordare Blackstar, agli inizi degli anni ’80, una mini serie di 13 puntate, che a mio parere, sembrava una versione primordiale di He-Man e che aveva come protagonista un astronauta terrestre precipitato su un pianeta sconosciuto e diventato una sorta di guerriero a cavallo di un drago volante che combatteva contro Overlord. Entrambi impugnavano una spada stranissima che sembrava più una stalattite che, però, era chiamata spada stellare! Peccato che, riguardo a questa serie, le relative action figures, non comparivano tutte nel cartone animato e, a volte, alcuni personaggi non erano proprio realizzati e somiglianti come nella serie, ma da bambini ci si accontentava. Il momento più florido della Filmation fu il 1985.

He-Man e i dominatori dell'universo - Sigla Iniziale e Finale

Finalmente in TV furono trasmesse le gesta eroiche dei Masters Of The Universe (per il potere di Greyskull!) La Mattel per contrastare la Kenner, reduce del successo della trilogia di Star Wars, voleva che i bambini potessero avere una sorta di potere magico nelle loro mani, anzi nei loro giochi! E così nacquero i Dominatori Dell’Universo, con protagonista il muscoloso e biondo Nino D’Angelo oops… He-Man! Ma a differenza di come erano stati concepiti i personaggi, nel blister, infatti, si trovava anche un mini-comic che raccontava una storia, la Filmation stravolse completamente tutto. Per la Mattel il protagonista doveva essere un barbaro su un lontano pianeta (guarda caso il creatore Marc Taylor si era ispirato a Conan del disegnatore Frank Frazetta) mentre la squadra del nostro Lou, lo rese più fiabesco, ed ecco che fu introdotto il principe Adam, che all’urlo di “a me il potere!”, con la sua spada, diventava l’uomo più potente dell’universo e tramutava una tigre timida dal pelo verde a strisce gialle, nel corazzato Battle Cat. I bambini impazzivano nel vedere quelle battaglie tra giocattoli, simulate nella propria cameretta, impersonando anche le scene più divertenti e comiche, come gli errori di magia di Orco, che prendevano di mira il povero Duncan/Manatarms, o i ‘cazziatoni’ di Skeletor ai suoi scagnozzi.

Rivolgendosi a un pubblico così giovane, ogni puntata veniva raccontata come se fosse una lezione di vita. Alcuni protagonisti (i buoni) invitavano gli spettatori a comportarsi bene. Questo ‘sistema’ venne ripreso anche da altre serie successive. La Mattel voleva dare spazio anche alle bambine e decise di introdurre una He-Man femmina, anzi no She-Woman, ma alla fine si chiamò She-Ra, la principessa del potere ed è cosi’ che usci la mini bambola con vestitino intercambiabile e pettine per pettinarla e per collegarla al principe Adam, la Filmation trovò la soluzione di introdurla come sua sorella Adora. Sfruttando, poi, delle figures menzionate nella serie classica dei Masters, ecco Hordak che, da semplice action figure dalle fattezze vampiresche, diventò proprio il nemico principale di She-Ra, nonché mentore di Skeletor.

Ghostbusters Filmation - Sigla.Iniziale (1986)

La Filmation faceva della comicità o meglio della demenzialità il suo asso nella manica, anche quando prendeva in giro una scuola di super eroi come la Hero Hight. Questa fantacomicità la usò soprattutto in The Ghost Busters, serie che si rifà a un telefilm, sempre della casa, del 1975 che si chiamava The Ghost Busters, con Forrest Tucker e Larry Storch. La serie animata del 1986 aveva invece per protagonisti i figli: Jack ed Eddie, insieme al gorilla Grunt, in originale Travis (nel telefilm era interpretato da Bob Burns!), sempre a caccia di fantasmi, capitanati da Malefix. E per i collezionisti di giocattoli va detto che avere tra le mani il giocattolo della Fanta Buggy, la mitica autovettura parlante del team, distribuita dalla Shaper Toys, è una gran fortuna, perché al giorno d’oggi vale, anche senza scatola originale, un capitale! E ora vi svelo un segreto! E’ grazie a questa serie che nove anni dopo Ivan Raitman poté utilizzare il titolo Ghostbusters (senza spazio) per il suo celebre film, accordandosi con la Filmation, pagando 500 mila dollari e una percentuale sui profitti in cambio dell’uso del nome. La Columbia, per non confondere, decise di sviluppare una serie animata ispirata al film, ribattezzata “The Real Ghostbusters”, per cui nell’86 le due serie debuttarono parallelamente.

Bravestarr - Opening - Sigla iniziale

Alla fine degli anni ’80, la Mattel ci riprova con la Filmation a fare un altro sodalizio Giocattolo/Cartone, ma questa volta lo scenario spaziale è western steampunk. Nel 1988 debutta infatti “Bravestarr” che sarà l’ultimo lavoro animato di questa azienda. Questa volta non abbiamo un barbaro ma uno sceriffo indiano chiamato Marshall Bravestarr, discendente da un’antica famiglia di nativi americani che può evocare la forza dell’orso, la velocità del puma, l’udito del lupo e la vista del falco e ha come fedele compagno un destriero di nome TrentaTrenta, che, a differenza di Gringer, si trasforma in un cavallo umanoide munito del suo fucile: Sara Jane. Questa serie, seppur di ambientazione diversa, ricorda molto quella dei Masters. I nemici sono abbastanza simili, seppur in versione cowboy. Il ‘villain’ di turno, invece di essere un cattivone col teschio, è uno zombie, e si chiama Tex Hex. Se He-Man aveva Teela come alleata, qui c’è il giudice donna Joy McBride (JB), che ha un debole per Marshall, c’è uno sciamano che ricorda la maga Sourceress del castello di Greyskull, non c’è un inventore come Duncan, ma il barman alieno del Saloon, di nome Handle Bar, poi c’è un vice sceriffo buffo, di una razza autoctona somigliante a talpe, di nome Fuzz che fa pasticci come Orco. Insomma una fotocopia dei Masters in salsa western, con la solita buona morale in ogni puntata, che per la prima volta affrontò temi anche abbastanza seri, come la droga, come avvenne nell’episodio 26 e che purtroppo non ha un lieto fine. Nonostante tutto, questa serie non ottenne il successo sperato, tanto da far ritirare dal mercato alcune figures che dovevano essere proposte, tra cui il giudice donna. Di questa serie di giocattoli furono realizzati solo sette pezzi, con l’aggiunta della diligenza, lo Skull Walker e il Fort Kerium.

Peccato che la Filmation non esista più, ma i tempi cambiano e anche le animazioni, per cui non ci resta altro che tenerci quel tanto che ci hanno lasciato, fatto anche di slogan memorabili, di musiche e sigle che ancora canticchiamo sotto la doccia o ci tornano in mente quando ci capita di trovare in un mercatino anche un solo pupazzo di qualcuna delle serie. Perché diciamolo, va bene Mazinga, va bene Goldrake, Candy Candy, Lady Oscar, le Maghette, i Puffi, ma nella nostra e vostra infanzia la Filmation è stata una compagnia che ha utilizzato personaggi nati quasi sempre per altri media ma che sono diventati i beniamini della vita di tantissimi ragazzini dell’epoca e li ricordiamo e li portiamo nei nostri cuori ancora oggi che bambini non siamo più.

Gianluca Pistoia

tratto da

Masters of the Universe: Revelation

Ritorna il Potere di Grayskull: il franchise si apre nuovamente ai fan con “Masters of the Universe: Revelation”, la nuova serie di Netflix in due parti. La mayor di streaming aveva già affrontato la saga della “Spada del Potere” con le cinque straordinarie stagioni di “She-Ra and the Princesses of Power”, ora tocca al principe Adam e il mondo di Eternia tornare ribalta con un franchise davvero ricco composto da un film live-action, un He-Man animato in CG e uno show Masters of the Universe rivolto ai bambini. Il prodotto che tutti stiamo aspettando è proprio questa serie animata creata dalla mente di Kevin Smith , è progettata proprio per i fan dei cartoni animati degli anni ’80.

Kevin Smith ha voluto precisare che il suo “Revelation” è un prodotto dark come una canzone metal e, a livello narrativo, lo paragona ad “Game of Thrones senza scene di nudo e draghi” ringraziando la produzione Hbo per aver “sdoganato” il genere fantasy: 

“La serie è ambientata in un mondo fantasy che, prima di Game of Thrones, le persone avrebbero accolto con più difficoltà. Poi è diventata una delle serie più grandi della TV, persone che non hanno mai letto un romanzo di genere o non hanno mai messo piede ad un Comic-Con si sono messe a guardare questo show con i draghi”.

 

Masters of the Universe: Revelation | Teaser ufficiale | Netflix

L’universo dei Masters nasce nei primi anni ’80: Mattel posizionò una linea di giocattolini al maschile (in contrapposizione alle sue iconiche Barbie) allegando mini comics per raccontare lo storytelling. Da questi nacque la leggendaria serie animata del 1983, seguita presto dal prodotto “per bambine” She-Ra: Princesses of Power del 1985. Il cartone ebbe anche l’adattamento cinematografico con Dolph Lundgren del 1987, di cui si era parlato anche di un reboot da parte di Sony.

Kevin Smith ha dichiarato:  

“Questo è ciò a cui ho lavorato negli ultimi 27 anni:  tra i primi cinque dei miei progetti preferiti e più soddisfacenti… Perché questa è la cosa più memorabile che penso di aver mai fatto”.

La serie è divisa in due parti di cinque episodi e presenterà un cast originale di voci stellari. Ovviamente la star è il leggendario Mark Hamill nei panni di Skeletor, insieme a i due contendenti troviamo Lena Headey di Game of Thrones nei panni di Evil-Lyn, Sarah Michelle Gellar per di Teela, Alicia Silverstone nei panni della regina Marlena, l’iconico doppiatore di Batman Kevin Conroy nei panni di Mer- Man, e la voce originale di Skeletor, Alan Oppenheimer, ora nel ruolo di Moss Man. A loro si aggiungono Liam Cunningham come Man-At-Arms, Griffin Newman come Orco, Stephen Root come Cringer, Diedrich Bader come Re Randor e Trap Jaw, Tiffany Smith come Andra, Henry Rollins come Tri-Klops, Susan Eisenberg come Sorceress, Jason Mewes come Stinkor, Phil LaMarr come He-Ro, Tony Todd come Scare Glow, Cree Summer come Priestess e Kevin Michael Richardson come Beast-Man.

Poiché si tratta di una serie sequel, la leggenda originale rimane intatta: il principe Adam, il figlio della famiglia regnante del regno di Eternia, usa la Spada del Potere per trasformarsi nell’He-Man per difendere il suo regno dalle minacce – principalmente da Skeletor e le sue forze. Ma ora, come dice Smith, “le catene sono tolte” e la serie spazierà in una nuova ricca narrazione originale esplorando diversi aspetti di questi amati personaggi.

“Possiamo vederli impegnarsi non solo nel duello con le spade, ma in conversazioni molto più profonde di quanto li abbiamo mai visti prima … Doptutto la storia non si basa soltanto su due tizi che si sono picchiati a vicenda per decenni. Possiamo raccontare storie di abusi, di isolamento, dolore. Conosciamo questi personaggi da quando sono stati creati – e la maggior parte delle persone li considera giocattoli o action figures – gli useremo per raccontare storie realmente umane ambientate in un mondo molto disumano”.

David, che in precedenza aveva sviluppato i fumetti di He-Man alla DC, è stato coinvolto da Mattel per riqualificare Masters of the Universe: il creativo è cresciuto leggendo i fumetti di Daredevil di Smith , Guardian Devil ed è rimasto colpito da come avesse “trovato nuovi modi per raccontare la storia” mentre onorava il materiale di partenza senza snaturarlo. La coppia creativa ha dunque creato ciò che lui definisce “una lettera d’amore” per i fan che hanno visto lo show originale da bambini e ora sono diventanti adulti amanti del genere. Ciò non significa che Revelation sia una serie adulta come Invincible , lo show di supereroi di Amazon , che Smith menziona più volte come ispirazione e ammira. La narrazione e il tono non saranno snaturati: gli sceneggiatori Marc Bernardin, Eric Carrasco, Diya Mishra e Tim Sheridan – ha avuto modo di “alzare la posta in gioco in modi che normalmente non penseresti“, aggiunge David a Entertainment Weekly “I personaggi potrebbero morire. Non sto dicendo che lo faranno, ma potrebbero“. Ma il prodotto è e rimane “Master of the Universe”. Il primo episodio di Revelation inizierà “in sincronia con il vecchio show”, afferma Smith. Poi, circa a metà, “le cose prendono un cambiamento che consente a tutti i personaggi di attraversare un percorso di crescita”. David menziona un “evento catastrofico che sconvolgerà la saga”.

La devozione al mondo originale di Masters of the Universe sembra palpabile estendendosi a tutte le persone coinvolte. David condivide bei ricordi della sua infanzia legata a He-Man e ai Dominatori dell’Universo e ha preso questo progetto con l’obiettivo di raccontare nuove storie come stesse “giocando” da adulto con i pupazzetti della Mettel. Il lavoro di stesura è anche supportato da una colonna sonora realizzata dal  compositore Bear McCreary che, citando lo stesso Smith: “ci ha regalato una partitura questo spettacolo non merita nemmeno“.

La serie di Netflix è stata supportata anche da un’omonima miniserie comics in 4 volumi per la DC Comics: a guidare questa produzione cross-mediale ci saranno ovviamente sia Kevin Smith che Rob David, la sceneggiatura è di Tim Sheridan, i disegni di  Mindy Lee  e le copertine vedranno coinvolti artisti internazionali come Stjepan ŠejićMike MignolaBill SienkiewiczWalt SimonsonLaura Martin,

 

 

Masters of the Universe: The Board Game

Per il Potere di Grayskull. Direttamente dagli anni ’80 stanno tornando di moda tantissimi franchise. Tra questi ovviamente non poteva mancare la saga di He-Man. Tra il remake di Netflix di She-ra e in attesa del sequel della serie classica che vedrà nuovamente protagonista il Principe Adam e la sua favolosa spada, perchè non ingannare l’attesa con un bel gioco da tavola per rivivere proprio quelle epiche battaglie che abbiamo vissuto più di 30 anni fa tra cartoni, pupazzetti e gadget di ogni tipo.

La CMON è orgogliosa di annunciare un accordo di licenza con Mattel per creare e distribuire Masters of the Universe: The Board Game in Nord America, Sud America e in tutta l’Asia.  Michael Shinall, Design and Development Manager di CMON, e lo sviluppatore Leo Almeida, due creativi che hanno contribuito alla progettazione e allo sviluppo di giochi di successo come Bloodborne: The Board Game e A Song of Ice and Fire: Tabletop Miniatures Game stanno prendendo in mano questa produzione sviluppando un nuovo sistema di gioco che sfrutterà l’ambientazione iconica e l’universo creato da Mattel negli anni ’80.

Il gioco presenterà miniature altamente dettagliate dei personaggi che abbiamo sempre amato, una mossa strategica rivolta non solo ai giocatori ma, sopratutto, ai collezionisti.  Michael Shinall ha così descritto i motivi di tale progetto: “I Masters facevano parte integrante della vita dei nostri figli.Le persone di una certa età ne sanno qualcosa. Semplicemente gridando: “io ho il Potere”, torna subito in mente il personaggio di He-Man. Ora, questo gioco porterà una generazione completamente nuova a Eternia e farà loro conoscere i suoi numerosi personaggi. I genitori saranno in grado di trasmettere il loro amore per He-Man ai loro figli, ed è una cosa fantastica!”.

Fin dal lontano 1982, Masters of the Universe è stato un fenomeno culturale che trascende le generazioni e accende il “potere” tra i fan di tutto il mondo. Ora, dopo più di 30 anni, Mattel sta ridando vita al brand creando un franchising globale cross-mediale e trans-mediale. “Mentre Mattel cerca di sbloccare la potenza del suo IP, la collaborazione con CMON è l’ultimo passo per riportare uno dei contributi più famosi dell’azienda alla cultura pop: He-Man, Skeletor e il potere di Grayskull“, ha dichiarato Janet Hsu, Chief Franchise Officer, Mattel. “Questo nuovo sistema di gioco introdurrà sicuramente i fan nei personaggi più iconici attraverso una nuova interpretazione di Eternia come non è mai stato visto prima.”

Masters of the Universe: The Board Game verrà lanciato su Kickstarter nel 2021.

She-Ra, la principessa del potere

La leggenderaria She-Ra, la sorella di He-Man, è l’icona girl power anni ’80: la serie che la vede protagonista  L’innovativa serie originale prodotta dalla Filmation nel 1985, come spin-off di He-Man e i dominatori dell’universo è stata creata per soddisfare la domanda di storie fantasy con protagoniste femminili con l’obiettivo pubblicizzare una nuova linea di giocattoli destinati alle bambine, creata dalla Mattel in seguito al successo dei Masters of the Universe. La serie di She-Ra è composta da due stagioni, per un totale di 93 episodi.

She-Ra la Principessa del Potere - Sigla + Link Episodi

La vera identità di She-Ra, paladina del mondo di Etheria, è quella di Adora, principessa di Eternia, gemella del principe Adam; figlia del Re Randor e della Regina Marlena, nipote del Re Miro. Adora può trasformarsi in She-Ra con l’ausilio della Spada della Protezione (arma gemella della Spada del Potere con incastonata una gemma), consegnatale da He-Man (alias del suo fratello Adam). La sua identità di She-Ra le permette innanzitutto di non farsi riconoscere come Adora e le dona una serie di grandi poteri. Agile e atletica, She-Ra possiede la superforza, la capacità telepatica di comunicare con gli animali e quella taumaturgica di guarire le ferite. Adora può trasformare insieme a lei anche il suo affezionato “puledro” (come viene definito nella sigla d’inizio italiana del cartone animato, ma è un cavallo visibilmente adulto, chiamato giustamente “steed” nella versione originale) Spirit, facendolo divenire Swift Wind (spesso abbreviato nel doppiaggio italiano ed in quello tedesco in “Swifty”), un unicorno alato. La sua spada magica può inoltre diventare qualsiasi oggetto le sia necessario: scudo, corda, scala, manette giganti, paracadute ecc… Con questi poteri She-Ra difende il Castello di Cristallo (nella siglia italiana chiamato erroneamente “Palazzo”), sede dell’oracolo Light Hope, e aiuta i ribelli nella lotta contro la tirannia di Hordak. Il suo segreto è conosciuto da poche persone su Etheria: Madame Razz, Kowl e lo stesso Light Hope (non menzionato esplicitamente nella sigla iniziale italiana ed in quella tedesca, forse per problemi di tempistiche nell’adattare lo stringato inglese a due lingue molto più verbose, come l’italiano e il tedesco). Al pari del fratello He-Man, She-ra in più occasioni salva la vita a nemici pur sapendo che non ricambierebbero mai il favore: la vita di un nemico vale quanto quella di un amico, e nessuno merita di soffrire. She-ra, difatti, salva nientemeno che Hordak in persona da una fine certa in almeno tre episodi: quello in cui viene avvelenato da Catra in combutta con Skeletor; quello in cui Hordak e She-Ra rimangono prigionieri entrambi nella Dimensione Oscura del demone Dragoon; e quello in cui Hordak disobbedisce al Grande Horde e pianifica di usurparne la Nave Spaziale Ammiraglia da Guerra per conquistare anche Eternia.

Quando “She-ra, la principessa del potere” ha fatto il suo debutto in Italia nel lontano 1986, è stata una gradita novità per molti spettatori che si sorpresero nel vedere una principessa guerriera sullo schermo. Gli animatori avevano ben compreso che era importante rivolgersi anche al pubblico femminile con le proprie produzioni per ragazzi, cogliendo l’enorme potenziale di un nuovo mercato. Il risultato fu un prodotto intelligente, attraente dal punto di vista commerciale e intuitivo, con una sigla indimenticabile che richiamava alla mente quella di un’altra famosa serie, i Dominatori dell’Universo. She-ra, con i suoi capelli biondi, occhi chiari e bellezza straordinaria, non aveva nulla da invidiare al suo fratello He-Man. La sua trasformazione in una principessa guerriera coraggiosa è diventata parte integrante della cultura popolare, al pari di molte altre leggende.

La sua guida determinata nella Grande ribellione contro il malvagio Hordak ha reso She-ra un’icona di forza e coraggio, ammirata da adulti e bambini di tutto il mondo. La serie è stata apprezzata per il suo messaggio positivo di emancipazione femminile, di lotta per la libertà e di rispetto per l’ambiente. Anche temi delicati come la schiavitù, la guerra, la povertà e la droga sono stati affrontati con sensibilità e con un linguaggio adatto ai più piccoli.

“She-ra, la principessa del potere” è rimasta nel cuore di molti spettatori anche dopo tanto tempo, rappresentando un simbolo di quei tempi in cui gli animatori stavano aprendo le porte agli eroi femminili e ci facevano vivere avventure straordinarie. E proprio nel 2017, DreamWorks e Netflix hanno annunciato un reboot della serie intitolato “She-Ra e le principesse guerriere“, creato dal talentuoso fumettista ND Stevenson. La serie è stata resa disponibile su Netflix il 13 novembre 2018, portando nuovamente She-ra sullo schermo per una nuova generazione di spettatori.

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