Valerio Arsenio Casadei e La banda Lupin

Oggi vi presentiamo Valerio Arsenio Casadei grande interprete del più geniale e famoso ladro gentiluomo del mondo, Lupin III e del suo gruppo La banda Lupin che sono soliti girare le Fiere del fumetto italiane con uno stand di prop a tema tutti realizzati da lui. Vi suggerisco una visita sulla sua pagina prop Arsène Cosplay & Props dove troverete anche prop da manga, film etc. (realizza anche prop su commissione).

Di seguito una breve galleria di alcuni dei prop che potrete ammirare, sono veramente tantissimi!

Ideatore del “Lupin III Day” crea il primo stand in Italia, anzi nel mondo, interamente dedicato al ladro gentiluomo, che vanta un’esposizione composta da più di 50 riproduzioni di oggetti vari presenti nelle serie tv e film dedicati. Questo stand è nato nel 2015 da una collaborazione con Think Comics  (organizzazione di eventi a tema nerd), che è stata fondamentale per la creazione e la crescita dell’esposizione. Dal 2015 fino a oggi, sono stati fatti in media 2-3 eventi all’anno a tema Lupin,con l’aggiunta sempre di nuovi oggetti e attività. Lo stand è a cura de “La banda Lupin”, un gruppo cosplay i cui componenti interpretano i vari personaggi Lupin, Jigen, Goemon, Fujiko e  l’ispettore Zenigata vi aspettano dunque nei maggiori eventi italiani di settore!

 

 

 

Chi è Fujiko Mine (alias Margot Mine)?

Margot Mine è un personaggio assai atipico e allo stesso tempo estremamente moderno per una serie “datata” come Lupin. Incautamente si potrebbe definire la compagna del ladro gentiluomo, ma in più di un’occasione la sensuale ladra ne diventa l’antagonista. Sensuale e opportunista, Margot non esita ad entrare in competizione con la gang di Lupin, neanche si fa scrupoli a collaborare con Zenigata e la polizia internazionale per arrivare ai propri obbiettivi a scapito del suo uomo. Il suo nome originale “Fujiko Mine” è doppiamente significativo per la caratterizzazione del personaggio. Si potrebbe tradurre come “Montagna Fuji”, o un chiaro riferimento alle forme prorompenti di Margot (seno 99.9, vita 55.5, fianchi 88.8) o un omaggio alle leggende legate al noto monto Fuji-yama che spesso vedono protagoniste delle donne “che sanno il fatto loro”. Fatale con gli uomini come con i nemici il suo profumo preferito è ovviamente lo Chanel n°5 ed ha sempre indosso la sua pistola browing M1910. Infine nella serie la vediamo spesso alla guida di mezzi come la Kawasaki ma soprattutto l’europeissima Mini Cooper.

Fujiko Mine è uno dei personaggi principali della serie di manga e anime Lupin III, creata da Monkey Punch. Interamente a lei sono dedicati il manga M.F.C. (Mine Fujiko Company), pubblicato su Rupan Sansei official Magazine, che parla di una società di ladri con lei a capo, e la serie anime Lupin III – La donna chiamata Fujiko Mine, che parla dei primi incontri con i restanti protagonisti e di diverse storie incentrate sulla sua figura, il tutto con disegni e storie fedelissime al manga originale, dove abbondano numerose scene di nudo del personaggio.

In Italia mantiene il suo nome originale (malgrado sia sempre storpiato in una pronuncia fancese, con una GI morbida e strascicata anziche la GI dura, propria della pronuncia giapponese) in quasi tutte le serie e film, ad eccezione della seconda serie, dove viene rinominata Margot, e nella versione televisiva de Il castello di Cagliostro, dove viene chiamata Rosaria. Sempre nell’edizione italiana, accanto al suo nome originale, il cognome veniva sempre pronunciato, prima del 2009, all’inglese (main), come se fosse il primo pronome possessivo (mine nel senso di “mio” o “mia”), tranne nello special televisivo Ruba il dizionario di Napoleone!. Anche nella seconda serie il cognome è pronunciato così, accanto al nome Margot. A partire dall’OAV del 2008 Green vs Red, doppiato nel 2009, viene pronunciato come nell’originale.

 

La censura in Lupin III

Come molte altre serie animate trasmesse dalla televisione generalista, anche la serie di Lupin III è passata sotto il rasoio inesorabile della censura. D’altronde il prodotto esprimeva dei contenuti considerati scabrosi, dalla violenza al sesso, ad alcuni accenni a comportamenti considerati particolarmente antimorali.

Per questo motivo il lavoro censorio effettuato su Lupin III è stato molto pesante, al punto da snaturarne il contenuto. Ad onor del vero, le prime apparizioni italiane di Lupin III, trasmesso su alcune reti locali a partire dal 1981, erano proposte in versione originale. Si trattava di alcuni episodi della prima serie, derivati direttamente dal manga di Monkey Punch. Nel 1987, tuttavia il neonato gruppo Fininvest ha comprato i diritti esclusivi di trasmissione, imponendo tagli ed adattamenti.Daltronde, la mentalità del tempo non avrebbe accettato la trasmissione di  questi contenuti e il cartone animato rischiava la sospensione.

Lupin III ha subito tutti gli adattamenti standard, tra i quali si annoverano la rimozione delle sigle originali e la loro sostituzione con sigle italiane, l’eliminazione di ogni riferimento alla cultura orientale e la sostituzione dei nomi originali con altri più orecchiabili; ha subito inoltre anche altri tagli più radicali; tutte le scene di violenza sono state eliminate e sostituite da frame fissi in fermo immagine, così gli episodi, che in origine duravano 40 minuti circa, dopo i tagli  furono ridotti in media a 20 minuti ciascuno. La storia dei protagonisti viene leggermente riadattata, eliminando, ad esempio ogni riferimento alla reale professione di Jigen e Gamon, ossia killer professionisti, così come è stato eliminato ogni riferimento al rapporto che lega Lupin e Fujiko, rinominata Margot nella prima serie, ed in seguito rinominata Fujiko perché il nome Margot era considerato troppo provocante; i dialoghi sono stati conseguentemente cambiati per adattarsi.

Nell’episodio “il segreto di Twilight Gemini”, ad esempio, appare un personaggio gay di nome Sadachiyo, che nella versione censurata è presentato come una donna, per non provocare dibattiti sull’ambiguità sessuale; doppiaggio e dialoghi sono stati modificati ad hoc per seguire il cambiamento. Per sopperire a queste carenze, che rendevano incomprensibile la trama globale, è stata cancellata la sequenzialità della serie, programmando le puntate della prima e della seconda serie secondo uno schema casuale, senza riguardo per l’ordine cronologico. In questo modo chi ha seguito la serie in televisione non ha potuto comprendere il filo narrativo originale; molti telespettatori si sono convinti che il cartone fosse formato da episodi singoli tra loro slegati. Senza dubbio è stato questo l’adattamento più grave e snaturante, perché ha reso impossibile seguire la trama ed il susseguirsi degli avvenimenti.

visita LUPIN III – Lo speciale di Satyrnet.it

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