Interfaccia cervello-computer cinese: una scimmia controlla un braccio robotico “con il pensiero”

Un team di ricercatori cinesi ha annunciato di aver sviluppato con successo un’interfaccia cervello-computer (BCI) in grado di controllare un braccio robotico mediante il “pensiero” di una scimmia. La tecnologia, chiamata Neucyber, è stata presentata dalla società Beijing Xinzhida Neurotechnology durante il Forum annuale di Zhongguancun a Pechino.

Neucyber è un chip cerebrale impiantato che traduce i segnali elettrici del cervello in comandi per il braccio robotico. Secondo l’agenzia di stampa cinese Xinhua, si tratta della prima BCI invasiva ad alte prestazioni sviluppata in Cina.

La dimostrazione ha mostrato una scimmia in grado di utilizzare il braccio robotico per raccogliere un oggetto. La scimmia era legata all’interno di un contenitore di plexiglass con fili collegati al suo cervello. Un video della dimostrazione mostra la scimmia che muove il braccio robotico con precisione e fluidità.

Lo sviluppo di Neucyber rappresenta un passo significativo nel campo delle BCI.

Queste interfacce hanno il potenziale per rivoluzionare il modo in cui interagiamo con la tecnologia, permettendo alle persone con disabilità di controllare protesi o altri dispositivi con il loro pensiero.

Tuttavia, la tecnologia BCI solleva anche importanti questioni etiche.

Ad esempio, è importante garantire che i diritti e la privacy degli individui siano tutelati quando si utilizzano queste interfacce.

La Cina sta investendo pesantemente nello sviluppo di tecnologie BCI. Questo annuncio rappresenta un altro passo avanti nella corsa del paese per diventare leader mondiale nel campo dell’intelligenza artificiale.

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Braccio robotico controllato con gli occhi e la respirazione: una nuova frontiera per la robotica indossabile

Uno studio pubblicato su Science Robotics dimostra che è possibile controllare un braccio robotico con gli occhi e la respirazione, senza compromettere la capacità di fare altre cose contemporaneamente.

La ricerca, condotta da un team di ricercatori dell’Istituto Federale Svizzero della Tecnologia EPFL di Losanna e della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, potrebbe avere importanti implicazioni per la progettazione di protesi robotiche per persone con disabilità motorie, ma potrebbe anche essere utilizzata per potenziare le capacità di persone non disabili.

Come funziona

Il sistema di controllo ideato dai ricercatori utilizza una combinazione di occhiali per realtà virtuale (VR) e una cintura che misura la respirazione.

Gli utenti indossano gli occhiali VR e vedono un avatar con tre braccia. Le braccia virtuali sinistra e destra sono controllate da un esoscheletro, mentre il terzo braccio è controllato dal movimento del diaframma.

I volontari che hanno partecipato allo studio hanno imparato a controllare il terzo braccio in modo rapido e intuitivo, anche senza alcuna formazione specifica.

Possibili applicazioni

I ricercatori ritengono che il loro sistema di controllo potrebbe essere utilizzato per sviluppare una varietà di dispositivi robotici indossabili, tra cui:

  • Protesi robotiche per persone con disabilità motorie, che potrebbero consentire loro di svolgere attività quotidiane in modo più indipendente.
  • Dispositivi per aiutare le persone a svolgere attività pericolose o difficili, come la ricerca e il salvataggio.
  • Dispositivi per potenziare le capacità di persone non disabili, ad esempio consentendo loro di sollevare carichi più pesanti o di raggiungere aree difficili da raggiungere.

Sviluppo futuro

Il team di ricercatori sta attualmente lavorando per migliorare il sistema di controllo. L’obiettivo è rendere il sistema più preciso e facile da utilizzare, in modo da poter essere utilizzato da un’ampia gamma di persone.

I ricercatori stanno anche esplorando la possibilità di utilizzare altri muscoli del corpo per controllare i dispositivi robotici indossabili. Ad esempio, hanno scoperto che è possibile controllare un mouse di computer con i muscoli presenti dietro le orecchie.

L’obiettivo dei ricercatori è sviluppare dispositivi robotici indossabili che siano accessibili e utili a tutti.

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