La Morte di Cicerone

Nel dicembre del 43 a.C. i sicari di Marco Antonio raggiunsero la lettiga di Cicerone, che stava fuggendo verso il mare di Formia trasportato da alcuni servi. Il biografo Plutarco racconta:

«Cicerone li sentì arrivare e immediatamente ordinò ai servi di posare a terra la lettiga. Poi, appoggiando il mento sulla mano sinistra, come era solito fare, si mise a fissare i soldati che si avvicinavano. I suoi capelli erano arruffati, il volto era segnato dall’apprensione, e la sua espressione era tale che molti si coprirono gli occhi mentre Erennio lo colpiva. Fu ucciso mentre sporgeva il collo dalla lettiga, nel suo sessantaquattresimo anno di vita».

Per volere di Antonio, quel fatidico 7 dicembre 43 a.C, i sicari tagliarono la testa e le mani con cui Cicerone aveva scritto le violente orazioni che gli erano costate la vita, note come “Filippiche”. I macabri resti dell’oratore vennero quindi inviati a Roma e appesi sui rostri: un terribile monito per chiunque pensasse di poter sfidare l’autorità dei triumviri.

Si narra che molti anni dopo l’imperatore Augusto, che era stato in parte responsabile dell’omicidio, sorprese un nipote mentre leggeva un libro di Cicerone. Temendo di essere rimproverato, il giovane cercò di nascondere il testo sotto la veste, ma Augusto lo vide, prese il libro e rimase a leggerlo a lungo. Quando infine lo restituì, disse:

«Era un saggio, ragazzo mio, un saggio; e amava la patria».

di Annarita Sanna

Il segreto della legione occulta

Il Segreto della Legione Occulta è un vero e proprio spin off della saga apparsa fino ad oggi nelle librerie con i titoli La legione Occulta dell’Impero Romano e Il Comandante della Legione Occulta (La Vendetta di Augusto). Il volume, realizzato esclusivamente in versione e-book, raccoglie tutti i capitoli aggiuntivi rilasciati due anni fa sulla pagina FB della saga VIGILES IN TENEBRIS. Questi capitoli, oggi irreperibili, sono diventti un volume di poco più di 50 pagine che racconta la storia della Legio vista attraverso gli occhi di un moderno archeologo che si imbatte nei resti della celebre fortezza di Leptis Magna.
 
Vigiles in tenebris era il loro motto. Combattevano nell’ombra per la gloria di Roma Dopo secoli la loro fortezza è tornata alla luce Libia, rovine di Leptis Magna, 1932. Nell’area in prossimità di importanti scavi archeologici fervono i preparativi per la visita ufficiale dell’erede al trono dei Savoia. Ma Alcide Saviani, l’archeologo che dirige i lavori, non è disposto a interrompere gli scavi per l’arrivo del principe. Proprio sotto al perimetro della Basilica dei Severi ha infatti rinvenuto una struttura dalle forme anomale, che per nessun motivo dovrebbe trovarsi lì. Ampie sale, mosaici giganteschi, lunghe camerate intervallate da iscrizioni in pietra che raccontano la storia di eroi capaci di parlare con gli dèi, di manipolare i metalli e di leggere i segni delle intemperie. Soldati dalle armature bianche come la neve e le tuniche nere come la notte, invisibili e vigili nelle tenebre durante la lunga storia della gloria di Roma. E dopo tanti secoli di oblio la loro fortezza segreta potrebbe finalmente tornare alla luce…
 
Giornalista professionista, scrittore e sceneggiatore, Roberto Genovesi, è direttore artistico di Cartoons on the Bay, il festival internazionale dell’animazione televisiva e multimediale della Rai, e responsabile marketing di Rai Trade. Già vicedirettore di RaiSat Ragazzi, RaiSat Smash e RaiSat Yoyo, è stato coordinatore editoriale di Rai Gulp. Con Sergio Toppi ha realizzato le biografie a fumetti di Federico di Svevia, Carlo Magno, Gengis Khan e Archimede di Siracusa. È autore del romanzo Inferi On Net (2000). Docente universitario di teorie e tecniche dei linguaggi multimediali interattivi, è considerato uno dei maggiori esperti italiani di videogiochi. Il suo sito internet è www.robertogenovesi.it. La pagina ufficiale della saga è facebook.com/groups/240836515951339/
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