Spider-Man su Disney+

Disney+ ha annunciato che il 18 agosto arriveranno sulla piattaforma streaming sei film di Spider-Man, dando accesso ai fan ad ancora più contenuti Marvel, tutti in un unico posto. Saranno disponibili i primi film di Spider-Man™: Spider-Man™ (2002), Spider-Man™ 2 (2004), Spider-Man 3 (2007), The Amazing Spider-Man (2012), The Amazing Spider-Man 2: Il Potere di Electro (2014) e Spider-Man: Homecoming (2017).

L’elenco dei film Sony Pictures Entertainment Italia Srl e le date di debutto su Disney+ in Italia sono disponibili di seguito:

  • Spider-Man (2002) – Disponibile dal 18 agosto 2023

Peter Parker, adolescente ordinario, si trasforma in uno straordinario supereroe dopo essere stato accidentalmente morso da un ragno radioattivo. Quando il suo amato zio viene ferocemente ucciso durante una rapina, il giovane Peter giura di usare i suoi poteri per vendicare la sua morte. Definendosi “Spider-Man”, comincia a liberare le strade dal crimine, entrando in conflitto con il malvagio “Green Goblin”.

  • Spider-Man 2 (2004) – Disponibile dal 18 agosto 2023

In Spider-Man 2™, Tobey Maguire torna a vestire i panni del mite Peter Parker, che si destreggia nel delicato equilibrio della sua doppia vita di studente universitario e di combattente del crimine sovrumano. La vita di Peter si complica ulteriormente quando affronta una nuova nemesi, il brillante Otto Octavius che si è reincarnato nel maniacale e multi-tentacolare “Doc Ock”. Quando Doc Ock rapisce MJ, Spider-Man deve tornare in azione e l’avventura raggiunge nuove emozionanti vette.

  • Spider-Man 3 (2007) – Disponibile dal 18 agosto 2023

Peter Parker ha finalmente la ragazza dei suoi sogni, Mary Jane Watson, e New York è in preda alla Spider-mania! Ma quando uno strano simbionte alieno fa diventare nero il costume di Spider-Man, i suoi demoni più oscuri vengono alla luce cambiando Spider-Man dentro e fuori. Spider-Man si trova a combattere la battaglia della sua vita contro un terribile mix di nemici: il letale Uomo Sabbia, Venom e New Goblin, oltre che contro il nemico che è dentro di lui.

  • The Amazing Spider-Man (2012) – Disponibile dal 18 agosto 2023

Un Peter Parker adolescente è alle prese con crisi liceali e incredibili crisi sovrumane nei panni del suo alter-ego Spider-Man.

  • The Amazing Spider-Man 2: Il Potere di Electro (2014) – Disponibile dal 18 agosto 2023

È bello essere Spider-Man, ma ha un prezzo: solo Spider-Man può proteggere i suoi concittadini di New York dai terribili nemici che minacciano la città. Con la comparsa di Electro, Peter deve affrontare un avversario molto più potente di lui. E con il ritorno del suo vecchio amico Harry Osborn, Peter si rende conto che tutti i suoi nemici hanno una cosa in comune: la OsCorp.

Un giovane Peter Parker/Spider-Man inizia a sperimentare la sua nuova identità da super eroe. Peter torna a casa, dove vive con la zia May, sotto l’occhio vigile del suo nuovo mentore Tony Stark. Peter cerca di tornare alla sua normale routine quotidiana, ma quando appare l’Avvoltoio, tutto ciò a cui Peter tiene maggiormente viene minacciato.

La pagina dedicata al brand Marvel su Disney+ ospita già la più grande collezione di titoli Marvel con centinaia di ore di film e spettacoli. Scopri la casa dello streaming di Marvel su Disney+ qui: https://www.disneyplus.com/it-it/brand/marvel

Recensione di “Spider Man – Homecoming”

È adesso nelle sale l’attesissimo “Spider Man – Homecoming”, di seguito recensione e chiavi di lettura di uno dei film più attesi dell’anno. Se si parla di Spider Man si parla, senza alcun dubbio, del supereroe più famoso di casa Marvel. Il ragnetto nasce dalla mano diretta di Stan Lee nel lontano 1962 con l’esigenza di regalare ai lettori (per la maggior parte adolescenti) un personaggio in cui rispecchiarsi, che si allontani dagli idealtipi della DC Comics per calarsi concretamente nella realtà quotidiana di licei, litigi e primi amori. La stella di Spider Man, e del suo alter ego Peter Parker, brilla alta e da allora la casa delle idee (altro nome con cui identificare la Marvel, ndr) non può fare a meno del liceale arrampicamuri.

Molti si staranno chiedendo “Perchè ci viene rifilato il sesto film su questo personaggio?”. Cerchiamo di fare chiarezza. Negli anni ’90 la Marvel, in evidente difficoltà, decide di vendere i diritti di alcuni dei suoi personaggi più iconici. Ecco perchè gli X-Men finiscono tra le mani della Fox, Hulk entra a far parte della schiera degli Universal Studios e Spider Man, insieme ai Fantastici 4, diventa un personaggio della Sony Pictures. Clausola fondamentale dei contratti è quella di dover far uscire film sui personaggi entro prestabiliti limiti di tempo, pena la perdita dei diritti. Poco interessa alla Sony che nel 2002 dà inizio alla prima trilogia di Spider Man, con Tobey Maguire protagonista e Sam Raimi dietro la macchina da presa. I primi due film sono un successo (in cui l’unico difetto, paradossalmente, è proprio lo Spider Man di Maguire) mentre del terzo è meglio non parlare per non urtare la sensibilità di molti. La Marvel nel 2006 inizia a gettare le fondamenta del proprio “universo cinematografico” (Marvel Cinematic Universe, MCU), offrendo al problematico Robert Downey Jr. la possibilità di riscattarsi vestendo l’armatura di Iron Man. L’idea della Marvel è molto semplice: creare film che siano collegati tra loro, ambientandoli tutti nello stesso universo, per poi far incontrare gli eroi faccia e faccia nei cosiddetti “crossover” (termine già utilizzato nell’ambito fumettistico che definisce eventi in cui tutti gli eroi si uniscono di fronte ad un nemico comune). Iron Man è un successo e la Marvel, con i suoi film e le sue scene Post-Credits (dopo i titoli di coda), riacquista il potere mediatico di un tempo. “Vuoi vedere che adesso vogliono riprendersi il ragnetto?” e la Sony, forte del contratto stipulato, decide di far partire una seconda trilogia di Spider Man. Andrew Garfield diviene il protagonista di “The Amazing Spider Man” (nome preso dalle strisce a fumetto del personaggio), ma il progetto collassa dopo il secondo deludente film, in cui si salva esclusivamente la scena della morte di Gwen Stacy. La Marvel, intanto, continua a bussare alla porta della Sony che, contemporaneamente, fallisce al botteghino anche con quella spazzatura tratta dalla caricatura di quelli che dovevano essere i Fantastici 4. Un compromesso va trovato: La Sony è palesemente incapace di rendere al meglio un film sugli eroi Marvel e la casa delle idee ha bisogno del ragnetto per continuare l’impero cinematografico che sta costruendo. L’accordo arriva una notte del 2015, quando Kevin Feige (CEO dei Marvel Studios) ed Amy Pascal (Rappresentante Sony) annunciano che Spider Man farà la sua prima comparsa nell’MCU durante il capolavoro del 2016 “Captain America: Civil War”. L’accordo, ad oggi, rimane ancora molto enigmatico: il personaggio (e i suoi comprimari) sono della Sony, ma lo sviluppo cinematografico è riservato alla Marvel, con diritti anche per quanto concerne merchandising e rappresentazioni televisive. In tutto ciò la Sony ha recentemente dichiarato di voler sviluppare un universo cinematografico parallelo riservato ai comprimari di Spider Man, senza però farli intervenire nell’MCU. I desideri sull’essere Kevin Feige ed incendiare la Sony Pictures si sprecano.

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Chiarita (si spera) la questione riguardante i diritti del personaggio arriviamo al film. L’enorme attesa per la resa cinematografica, casalinga, di questo personaggio aveva fatto alzare le aspettative in maniera eclatante, rendendo questo film uno dei cinecomic più attesi del 2017. Aspettative ripagate solo in parte. Il film inizia proprio dove lo avevamo lasciato l’ultima volta, durante la battaglia di Civil War, con una trovata fotografica molto interessante che ritrae Tom Holland (Peter Parker/Spider Man) nel riprendere con il proprio smartphone una sorta di “diario di viaggio”. Dalla fine di questa avventura parte il vero film, con una colonna sonora da brividi che riprende il tema storico dell’arrampicamuri. Vediamo Peter al liceo impegnato tra i problemi di un adolescente che sogna di diventare Avenger, i tornei scolastici e le prime cotte. Tom Holland è Spider Man, a tutti gli effetti e in tutte le salse. Funziona sia con che senza la maschera e il personaggio è scritto come se fosse appena fuoriuscito da un fumetto. È questa, sicuramente, la grandezza di poter vedere un personaggio realizzato dalla propria casa di produzione. Entusiasmante anche il Villain, l’avvoltoio interpretato da Michael Keaton che si distacca dall’archetipo di antagonista, regalando al pubblico un personaggio umano, un figura paternalistica contrapposta a quella di Tony Stark che, in questo film, è mentore di Spidey. Lasciando perdere i discorsi di competenza puramente cinematografica come regia confusionaria, suono, in alcuni dialoghi, saturo e buchi della trama; il vero problema di questo film è l’eccessivo inserimento nell’MCU. Sembra un paradosso, è vero, ma “Spider Man – Homecoming”, al contrario di altri film Marvel, non funziona se distaccato dall’universo cinematografico di appartenenza. L’avversario nasce dalla battaglia di New York vista nel primo Avengers, la presenza/assenza di Robert Downey jr presuppone una conoscenza delle recenti vicissitudini di Iron Man & co. e le location come Avengers Tower o Avengers Academy non hanno un minimo di introduzione. Senza parlare dei continui riferimenti ad episodi avvenuti durante altri film o del sogno di Peter Parker di far parte della squadra degli eroi “adulti”. Come Cine-fumetto, ovvero se vogliamo dare un’occhiata da lettori, il film rintraccia tanto dello spirito primitivo del protagonista. L’aria scanzonata e, a tratti grottesca, lo avvicina immediatamente alla contraparte fumettistica in cui, ancora oggi, Spider Man viene disegnato volutamente più gracile rispetto agli altri eroi per farlo sembrare più giovane. Gli easter eggs sono infiniti, diventando quasi un rebus da svolgere per gli appassionati. Unica pecca, sotto questo punto di vista, è il costume 2.0 donato da Tony Stark al protagonista che, in un’ottica di modernizzazione del personaggio (con riferimenti all’universo Ultimate) può anche essere accettata, un po’ a malincuore.

Il film intrattiene, diverte e fa percepire immediatamente l’animo di questo Spider Man che con i suoi diritti, finalmente, è tornato a casa. È così a casa che lascia interdetta la parte di pubblico che va al cinema solamente per vedere l’arrampicamuri, tralasciando l’intero universo cinematografico in cui è calato. Viste le aspettative, il film poteva essere gestito meglio anche dal punto di vista della regia perchè è vero che è un film per liceali, ma la Marvel non è conosciuta per Lizzie Macguire o Sleepover Club. Siamo ancora lontani dalla comicità dei “Guardiani della Galassia” o dalla tecnica di “Captain America – Civil War”, ma siamo sicuri che Spidey ha ancora tante sorprese da riservarci per il futuro. Deve crescere, soprattutto adesso che è, finalmente, a casa sua.

voto: 7-

articolo di Savio De Marco,

 

Due Shocker con uno Spider-Man

Shocker, il cui vero nome è Herman Schultz, è stato creato da Stan Lee (testi) e John Romita Sr. (disegni) nel 1967, pubblicato dalla Marvel Comics.  È un supercriminale avversario dell’Uomo Ragno, che sarà interpretato nel nuovo film Spider-Man: Homecoming da Bookeem Woodbine.  Quando fu presentato nel fumetto (The Amazing Spider-Man, prima serie n. 46 del marzo 1967), Schultz era un criminale comune, che veniva sempre fermato e arrestato dalla polizia. Un giorno, mentre lavorava nel laboratorio della prigione, gli venne in mente che grazie alle vibrazioni avrebbe potuto evadere e avrebbe potuto rapinare le banche con facilità. Così costruì un dispositivo che emanava potenti vibrazioni e lo usò contro il muro della cella per scappare. Una volta fuggito, si cucì un costume e costruì due speciali congegni che emanavano onde d’urto e che poteva controllare con i suoi pollici. In seguito incontrò l’Uomo Ragno e lo sconfisse in prima battuta, ma poi il supereroe capì qual era il modo per fermarlo (immobilizzargli i pollici) e lo consegnò alla giustizia. In seguito Shocker si è scontrato più volte con lui, unendosi anche ai Sinistri Dodici, oltre ad essere stato uno dei criminali potenziati dai latveriani durante Guerra Segreta ma è stato sempre battuto.

Jackson “Montana” Brice nei comics di Stan Lee e Steve Ditko fa parte del gruppo di criminali Duri (The Enforcers) ed è descritto come un cowboy abile nel maneggiare il lazo, mentre nella serie animata “Spectacular Spider-Man” diventa il nuovo Shocker. Proprio questo “secondo Shocker” sarà invece interpretato da Logan Marshall-Green nel nuovo film Spider-Man: Homecoming, come si vede in questa immagine.

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Non si capisce ancora il ruolo dei “due Shocker” all’interno del nuovo film dedicato all’arrampicamuri ma sicuramente Spider-Man avrà il suo bel da fare contro Scorpion (Michael Mando) e, sopratutto contro  l’Avvoltoio interpretato da Michael Keaton.

Stan Lee: molto più che semplici cameo

Non ci può essere un film, una serie, un videogioco o altra produzione Marvel senza un cameo del leggendario Stan Lee. Come tutti sappiamo l’eccentrico fumettista creatore dell’universo mitologico Marvel ha preso parte ad ogni film dei suo personaggi iniziando questa lunga lista di eccezionali cameo dal primo X-Men del 2000, tanto che ormai siamo abituati a “cercarlo” durante la visione dei film anche a scapito di seguire la trama! Molti appassionati però si sono chiesti in questi anni se queste “apparizioni” non fossero solo un omaggio all’autore ma parte integrante della saga cinematografica, ipotizzando un collegamento su tutti i ruoli, apparentemente caotici che il buon Stan Lee ha interpretato.

A quanto pare questa leggenda metropolitana a trovato finalmente conferma dagli stessi dirigenti di Marvel Studios; lo stesso Kevin Feige ha dichiarato, riguardo al cameo dell’autore con gli occhialioni nel secondo capitolo de I Guardiani della Galassia: “Sì, abbiamo sempre pensato potesse essere divertente. Stan Lee ovviamente esiste, al di sopra e oltre la realtà di tutti i film. Così il fatto che lui se ne stesse seduto lì, in un pit stop cosmico, mentre i Guardiani erano impegnati in una serie di salti temporali, ci sembrava molto divertente. James ha avuto l’idea e a noi è piaciuta così tanto che abbiamo inserito la scena più volte nel film. Ad un certo punto racconta di essere stato un impiegato della Federal Express e così è subito apparso chiaro che è quello stesso personaggio che spunta in tutti i film.”

[SPOILER] Ne I Guardiani della Galassia vol. 2, in una delle ben cinque scende dopo i titoli di coda, Stan Lee, indossando una tuta spaziale, racconta agli Osservatori un aneddoto di Captain America: Civil War. Questi alieni hanno il compito di registrare tutto ciò che avviene nel multiverso e quindi non sarebbe sciocco ipotizzare che il personaggio del creatore della Marvel sia, appunto uno di questi cronisti stellari che ha seguito le gesta dei supereroi in questo pianeta! 

Teorie o non teoria, Osservatore stellare o semplice (per quanto geniale) comparsa, Stan Lee sarà nuovamente presente in Spider-Man: Homecoming, in Thor: Ragnarok e in Avengers: Infinity War. 

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