Benedetta Arena, gamer e cosplayer dalla Sicilia

Oggi facciamo la conoscenza della giovane creativa Benedetta Arena, una ragazza di 20 anni di Catania, amante dei videogiochi. La passione per il Cosplay di Benedetta, aka Minollo, studentessa di Informatica all’Università di Catania è iniziata guardando altre persone in Cosplay, mentre andavano in giro vestiti da personaggi dell’anime “Death Note”. Vedendo i cosplayers divertirsi mentre interpretavano i personaggi che amavano era un sogno che subito ha voluto realizzare. Il nicknome Minollo é stato scelto dal padre di Benedetta, che le raccontò della leggenda della mitologica creatura del Minollo: un animale con cento occhi per guardare e cento occhi per leggere, e se si guarda in uno di questi occhi si perde il diritto di guida nello stato del New Jersey. La prima volta che ha deciso di vestirsi in cosplay fu all’evento “Games & Comics” nell’anno 2012. Il suo primo cosplay fu Matt di “Death Note”. Data la sua natura timida, Benedetta é un po’ restia a parlare con le persone della sua passione dei cosplay, per paura di essere giudicata. Tuttavia, la sua creatività si dimostra nel saper usare moltissimi software indicati al disegno e alla modellistica.

In tutto, Benedetta ha realizzato nove cosplay: Matt (Death Note), Vanille (Final Fantasy XIII), Gabranth (Final Fantasy XII), Merida (Brave), Morte (Deadpool), Bellona (Smite), Athena (Smite), Isis (Smite), Thanatos (Smite). Il cosplay a cui Benedetta è legata di più é Bellona da “Smite”, dea romana della guerra con armi gigantesche e un carattere forte e nobile. I cosplay più recenti che Benedetta ha creato sono tutti realizzati da lei. Benedetta pensa che una delle parti più belle del cosplay sia creare i propri costumi e condividerli con altra gente, che siano altri cosplayer o che siano solamente persone curiose.Secondo Benedetta diventare bravi cosplayer è facile, bisogna solamente avere tanta passione per il personaggio che si vuole interpretare. Non importa avere costumi di un valore esagerato, certe volte bastano solamente vestiti, colla a caldo e una parrucca!
Benedetta non ha modelli specifici a cui si ispira, prende un po’ di tutto da tutti.

Basandoci sulle esperienze di Benedetta, lei pensa che si può parlare di un’”industria” legata ai cosplay, tuttavia, la maggior parte delle persone lo fa solamente per dimostrare l’amore per un personaggio a cui sono particolarmente legati. L’industria diventa evidente se si tiene in considerazione tutto il lavoro che c’è dietro alle diverse fiere del fumetto in tutta Italia. Inoltre, alcune persone riescono a guadagnare soldi con i cosplay, vendendoli oppure facendosi pagare per delle commissioni. Benedetta non è dunque contro il guadagnare con i cosplay. É un ottimo modo per sfruttare la propria creatività aiutando altri cosplayers e guadagnare qualche soldo! Anche se lei non ci guadagna.

Benedetta prova a partecipare a tutti gli eventi nella sua regione, tuttavia la fiera che preferisce é l’Etna Comics, piena di diversità nei cosplay e persone! Secondo Benedetta, l’impatto dei social network nel mondo cosplay è stato molto positivo, dato che hanno aiutato a “normalizzare” questo tipo di arte e hanno potuto dare una piattaforma a moltissime persone di talento, che senza di essi potrebbero essere rimaste sconosciute.

Per fortuna, Benedetta non é stata mai stata criticata per i suoi cosplay. Non pensa abbia molto senso buttare giù altre persone insultandole e creare un brutto nome al mondo cosplay; meglio incoraggiare i cosplayers e supportarli, anche con costumi comprati. C’è già troppo odio nel mondo.+

Per quanto riguarda il discorso degli Original, Benedetta pensa che sia un’altra forma di cosplay, in fondo ha le stesse basi: si vuole portare in vita un personaggio fittizio a cui si é affezionati. Bisogna sempre comprare o realizzare vestiti, armature, parrucche e accessori. Non importa se il personaggio sia stato creato dalla mente di una persona famosa o da una persona comune.

Benedetta ci racconta un aneddoto agghiacciante prima di una gara: mentre si vestiva, per sbaglio le scivola un’ala fatta completamente di plexiglass, rompendosi in mille pezzi per terra. Rimase impietrita a guardare i pezzi, ma per fortuna suo padre riuscì a tranquillizzarla e a ripararla grazie a tanti tanti bastoncini di plastica per il caffé. Se ve lo state domandando, riuscì a partecipare alla gara e anche a vincere un piccolo premio!

L’unico consiglio che Benedetta può dare a chi vuole provare a fare cosplay é: fatelo. Non importa se é un cosplay fatto da un’armatura o da una semplice maglietta e gonna: l’importante è divertirsi! Sosteniamo tutte le persone che vogliono provare a fare cosplay!

Se volete conoscere meglio la creatività di Benedetta potete trovarla su instagram: @minollo_cosplay (https://www.instagram.com/minollo_cosplay/) o su Facebook (https://www.facebook.com/benedetta.arena.12).

Le foto a corredo dell’articolo sono di https://www.facebook.com/fashionecosplay

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