Il ritorno di Nadia

A trent’anni di distanza dalla prima trasmissione in Italia de Il Mistero della Pietra Azzurra, noto anche ai fan come Nadia o con il titolo originale di Fushigi no Umi no Nadia,Yamato video presenta quella che dovrebbe essere l’edizione definitiva dell’anime, in un cofanetto in Blu Ray o DVD in uscita a fine gennaio. Senz’altro, è un’ottima occasione per vedere o rivedere quello che fu per molti una rivelazione, una serie ideata da Hideaki Anno, poi regista del cult Neon Genesis Evangelion, ma secondo vari fan qui diede il suo meglio.

Liberamente ispirato al romanzo di Jules Verne Ventimila leghe sotto i mari, l’anime porta nella Parigi della Grande Esposizione del 1889, dove si incontrano il piccolo inventore Jean, che vuole prendere parte alla gara di volo, e la giovane Nadia, un’orfana acrobata in un circo con il leoncino King. Jean si innamora della coetanea a prima vista, scoprendola in pericolo perché ha al collo un misterioso pendente che attira un terzetto di ladri e decide di aiutarla.Presto i due ragazzi si troveranno coinvolti in un complotto internazionale, dove c’entrano il sommergibile Nautilus e il suo capitano Nemo, legato a Nadia da un legame misterioso, e l’organizzazione Neo Atlantide, capeggiata dal perfido Gargoyle.

 Il mistero della pietra azzurra mescola sapientemente ipotesi extraterrestre, steampunk e guerre galattiche, e conserva anche a distanza di anni tutta la sua forza dirompente, alternando toni da commedia sentimentale a tragedia, con colpi di scena che diventano serrati verso la fine.

Nei cofanetti proposti ci saranno sia il doppiaggio televisivo dell’anime  e il successivo ridoppiaggio più fedele all’opera, i sottotitoli, la sigla di Cristina D’Avena, quattro booklet, due maxi-card e vari contenuti speciali, come il film.

Il Mistero della pietra Azzurra compie 30 anni

 Nadia: the secret of blue water” fu trasmesso per la prima volta in Giappone per conto della emittente NHK per un periodo che va dal 13 aprile 1990, al 12 aprile 1991, andando in onda ogni venerdì. Durante quel periodo, Nadia vinse il premio del “Personaggio Favorito” nella rivista “Animage”, la più importante pubblicazione giapponese riguardante gli anime, spodestando la Nausicaa di Miyazaki, che era in testa alla classifica da molti anni. Il titolo originale della serie è Fushiji no umi no Nadia traducibile come “Nadia del mare misterioso, anche se poi la Gainax, per la diffusione internazionale della serie, le diede come nome “Nadia: the secret of Blue Water” riferito all’amuleto misterioso intorno al quale ruota tutta la storia. Durante la sua trasmissione, il fatto che la protagonista fosse una ragazza di colore, dapprima fece rimanere un po’ perplesso il pubblico nipponico, ma in seguito l’enorme successo di Nadia risollevò la situazione economica della Gainax, che in quel periodo non se la passava certo bene

Parigi, 1889: comincia la storia  di Fushigi no Umi no Nadia 14 anni, acrobata, orfana, passato nascosto: ottima base per un intreccio complesso. Alcuni ladri di gioielli vogliono la gemma di Nadia, che per lei rappresenta l’unica testimonianza delle sue origini, e qui entra in azione Jean Coq, il “piccolo eroe” che la trae in salvo. Insieme si troveranno di fronte alle più strane situazioni: l’orribile Gargoyle vuole mettere in piedi la Torre di Babele, per affermare il suo regno di Neo-Atlantide e poi ricostruire Atlantide e imporre il primato della razza… ma per fortuna che c’è il Capitano Nemo!!

Prodotta dallo studio GAINAX Fushigi no Umi no Nadia riscosse un successo strepitoso durante la sua messa in onda fra il 1990 e il 1991 in Giappone. Anche in Italia ebbe un buon seguito di pubblico nonostante la scarsa presenza in tv, probabilmente dovuta a un errore di valutazione dell’emittente televisiva che lo mise in onda. Nessuno, neanche i responsabili della programmazione, si sarebbe aspettato un’evoluzione della vicenda tale da rendere la serie non proprio ideale (oltre che comprensibile) per un pubblico di età media attorno agli 8 anni, età per cui era stata programmata la messa in onda… Complici quindi anche i temi seri presenti nella vicenda (si discute tranquillamente e francamente di morte, ad esempio), dal primo anno di trasmissione in Italia la serie è stata replicata pochissime volte.

Jean è un ragazzo di 13 anni e vuole diventare un grande inventore. Con l’aiuto dello zio costruisce un aereo e lo porta alla fiera delle scienze di Parigi per partecipare alla gara con altri costruttori. Qui incontra Nadia, un’acrobata, inseguita da due loschi figuri al servizio di Rebecca: vogliono la sua pietra azzurra. Jean e Nadia vengono catturati ma riescono a fuggire con l’aereo!! Purtroppo precipitano in mare a causa di un guasto.. vengono recuperati da una nave da guerra inglese alla ricerca di un Mostro Marino!! La nave viene poi attaccata da due mostri, che in realtà sono due sottomarini!! Proprio su uno di questi, il Nautilus, Nadia e Jean vengono ripescati e subito spediti su un’isola abitata…L’isola e’ assediata dagli uomini di Argo, un megalomane che vuole conquistare il mondo!! Una ragazzina orfana, Marie, si unisce ai due. I 3 ragazzi vengono catturati di nuovo e  scoprono che Nadia e’ la principessa del dimenticato regno di Atlantide. L’equipaggio del Nautilus corre in loro aiuto insieme alla banda di Rebecca, passata dalla parte dei buoni! La base di Argo viene distrutta e Nadia coi suoi 5 amici torna sul Nautilus. Durante le 1000 avventure che seguono Jean e Nadia si avvicinano molto, anche se Jean e’ sempre piu’ impegnato ad imparare nuove tecnologie con Elettra (membro dell’equipaggio)… Costruisce un elicottero improvvisato e anche un jet giocattolo. Argo e’ di nuovo in agguato! Il Nautilus si scontra con la nave spaziale dei cattivi! I ragazzi hanno la peggio e Jean e Nadia sono costretti a fuggire a bordo della cabina del capitano Nemo (il vero padre di Nadia!). Jean, Nadia e Marie si trovano in balia delle onde, ma Nadia non perde comunque occasione per contestare ogni cosa! Approdano su un’isola deserta: si susseguono numerosi piccoli scontri, ma l’istinto di sopravvivenza spinge l’”uomo”della situazione (Jean!) a costruire una capanna e provvedere al cibo… Nadia si ribella dicendo di essere vegetariana e fugge nel bosco! Nel giro di 2 puntate Jean e Nadia si baciano 2 volte: nasce un amore! Nel frattempo avvistano un’altra isola dove la gravita’ gioca strani scherzi.. Rebecca, Hanson e Sansone sono laggiù! Quest’isola è il Noè’ rosso, cioe’ la nave spaziale che deve ricostruire il regno di Atlantide. Ma Nadia rinuncia al suo compito per amore di Jean e ritorna dai suoi amici. Ritrovano il Nautilus mentre si prepara ad un nuovo attacco: la faccenda si complica e Nadia viene catturata e schiavizzata. Elettra, Nemo e Jean vanno a salvarla e scoprono la presenza di Neo, il fratello di Nadia, dotato di poteri telepatici e ridotto ad automa… Argo tenta di convincere Nemo a restaurare l’antico dominio di Altlantide ma fallisce: uccide Jean e ferisce gravemente gli altri 2. Neo rinsavisce e cerca di togliere la corona a Nadia per liberarla dall’intontimento, mentre il nuovo Nautilus uccide Argo. Una grande esplosione sta per colpire tutti: Nemo si sacrifica per permettere la fuga ai compagni! Durante l’addio viene svelata una relazione tra Nemo ed Elettra che aspettano un bambino! Nadia quindi si salva e deve scegliere: il potere della pietra azzurra o la vita di Jean… sceglie la seconda possibilita’ e Jean resuscita tra le braccia del suo amore! Il regno di Atlantide e dell’antica Tartesos e’ caduto, i protagonisti tornano a casa. L’epilogo e’ raccontato da Marie a 18 anni: il matrimonio tra Jean e Nadia,il successo di Hanson, ora grosso industriale, la corteggiatissima Rebecca (moglie di Sansone!!).

Curiosità:
Il doppiaggio giapponese è fantastico, il doppiaggio italiano è identico a quello giapponese! Esiste un Film di Nadia anch’esso mandato in onda in Italia, è a dir poco orribile, in nessun caso collegato con la serie.

Ecco alcune cosplayer italiane e internazionali che hanno dedicato la loro creatività a questa serie

Il mistero della pietra azzurra

 Parigi, 1889: comincia la storia  di Fushigi no Umi no Nadia 14 anni, acrobata, orfana, passato nascosto: ottima base per un intreccio complesso. Alcuni ladri di gioielli vogliono la gemma di Nadia, che per lei rappresenta l’unica testimonianza delle sue origini, e qui entra in azione Jean Coq, il “piccolo eroe” che la trae in salvo. Insieme si troveranno di fronte alle più strane situazioni: l’orribile Gargoyle vuole mettere in piedi la Torre di Babele, per affermare il suo regno di Neo-Atlantide e poi ricostruire Atlantide e imporre il primato della razza… ma per fortuna che c’è il Capitano Nemo!!

Prodotta dallo studio GAINAX (cui dobbiamo anche serie del calibro di Gunbuster e Neon Genesis Evangelion) Fushigi no Umi no Nadia riscosse un successo strepitoso durante la sua messa in onda fra il 1990 e il 1991 in Giappone. Anche in Italia ebbe un buon seguito di pubblico nonostante la scarsa presenza in tv, probabilmente dovuta a un errore di valutazione dell’emittente televisiva che lo mise in onda.

Nadia: the secret of blue water” fu trasmesso per la prima volta in Giappone per conto della emittente NHK per un periodo che va dal 13 aprile 1990, al 12 aprile 1991, andando in onda ogni venerdì. Durante quel periodo, Nadia vinse il premio del “Personaggio Favorito” nella rivista “Animage”, la più importante pubblicazione giapponese riguardante gli anime, spodestando la Nausicaa di Miyazaki, che era in testa alla classifica da molti anni.

Il titolo originale della serie è Fushiji no umi no Nadia traducibile come “Nadia del mare misterioso, anche se poi la Gainax, per la diffusione internazionale della serie, le diede come nome “Nadia: the secret of Blue Water” riferito all’amuleto misterioso intorno al quale ruota tutta la storia.
Durante la sua trasmissione, il fatto che la protagonista fosse una ragazza di colore, dapprima fece rimanere un po’ perplesso il pubblico nipponico, ma in seguito l’enorme successo di Nadia risollevò la situazione economica della Gainax, che in quel periodo non se la passava certo bene

Nessuno, neanche i responsabili della programmazione, si sarebbe aspettato un’evoluzione della vicenda tale da rendere la serie non proprio ideale (oltre che comprensibile) per un pubblico di età media attorno agli 8 anni, età per cui era stata programmata la messa in onda… Complici quindi anche i temi seri presenti nella vicenda (si discute tranquillamente e francamente di morte, ad esempio), dal primo anno di trasmissione in Italia la serie è stata replicata pochissime volte.

Jean è un ragazzo di 13 anni e vuole diventare un grande inventore. Con l’aiuto dello zio costruisce un aereo e lo porta alla fiera delle scienze di Parigi per partecipare alla gara con altri costruttori. Qui incontra Nadia, un’acrobata, inseguita da due loschi figuri al servizio di Rebecca: vogliono la sua pietra azzurra. Jean e Nadia vengono catturati ma riescono a fuggire con l’aereo!! Purtroppo precipitano in mare a causa di un guasto.. vengono recuperati da una nave da guerra inglese alla ricerca di un Mostro Marino!! La nave viene poi attaccata da due mostri, che in realtà sono due sottomarini!! Proprio su uno di questi, il Nautilus, Nadia e Jean vengono ripescati e subito spediti su un’isola abitata…L’isola e’ assediata dagli uomini di Argo, un megalomane che vuole conquistare il mondo!! Una ragazzina orfana, Marie, si unisce ai due. I 3 ragazzi vengono catturati di nuovo e  scoprono che Nadia e’ la principessa del dimenticato regno di Atlantide. L’equipaggio del Nautilus corre in loro aiuto insieme alla banda di Rebecca, passata dalla parte dei buoni! La base di Argo viene distrutta e Nadia coi suoi 5 amici torna sul Nautilus. Durante le 1000 avventure che seguono Jean e Nadia si avvicinano molto, anche se Jean e’ sempre piu’ impegnato ad imparare nuove tecnologie con Elettra (membro dell’equipaggio)… Costruisce un elicottero improvvisato e anche un jet giocattolo. Argo e’ di nuovo in agguato! Il Nautilus si scontra con la nave spaziale dei cattivi! I ragazzi hanno la peggio e Jean e Nadia sono costretti a fuggire a bordo della cabina del capitano Nemo (il vero padre di Nadia!). Jean, Nadia e Marie si trovano in balia delle onde, ma Nadia non perde comunque occasione per contestare ogni cosa! Approdano su un’isola deserta: si susseguono numerosi piccoli scontri, ma l’istinto di sopravvivenza spinge l’”uomo”della situazione (Jean!) a costruire una capanna e provvedere al cibo… Nadia si ribella dicendo di essere vegetariana e fugge nel bosco! Nel giro di 2 puntate Jean e Nadia si baciano 2 volte: nasce un amore! Nel frattempo avvistano un’altra isola dove la gravita’ gioca strani scherzi.. Rebecca, Hanson e Sansone sono laggiù! Quest’isola è il Noè’ rosso, cioe’ la nave spaziale che deve ricostruire il regno di Atlantide. Ma Nadia rinuncia al suo compito per amore di Jean e ritorna dai suoi amici. Ritrovano il Nautilus mentre si prepara ad un nuovo attacco: la faccenda si complica e Nadia viene catturata e schiavizzata. Elettra, Nemo e Jean vanno a salvarla e scoprono la presenza di Neo, il fratello di Nadia, dotato di poteri telepatici e ridotto ad automa… Argo tenta di convincere Nemo a restaurare l’antico dominio di Altlantide ma fallisce: uccide Jean e ferisce gravemente gli altri 2. Neo rinsavisce e cerca di togliere la corona a Nadia per liberarla dall’intontimento, mentre il nuovo Nautilus uccide Argo. Una grande esplosione sta per colpire tutti: Nemo si sacrifica per permettere la fuga ai compagni! Durante l’addio viene svelata una relazione tra Nemo ed Elettra che aspettano un bambino! Nadia quindi si salva e deve scegliere: il potere della pietra azzurra o la vita di Jean… sceglie la seconda possibilita’ e Jean resuscita tra le braccia del suo amore! Il regno di Atlantide e dell’antica Tartesos e’ caduto, i protagonisti tornano a casa. L’epilogo e’ raccontato da Marie a 18 anni: il matrimonio tra Jean e Nadia,il successo di Hanson, ora grosso industriale, la corteggiatissima Rebecca (moglie di Sansone!!).

Curiosità:
Il doppiaggio giapponese è fantastico, il doppiaggio italiano è identico a quello giapponese! Esiste un Film di Nadia anch’esso mandato in onda in Italia, è a dir poco orribile, in nessun caso collegato con la serie.

Ecco alcune cosplayer italiane e internazionali che hanno dedicato la loro creatività a questa serie

Punta al top 2! – DieBuster

Punta al top 2! – DieBuster (ufficiosamente noto anche col nome di Gunbuster 2) è un OAV in 6 episodi prodotto dallo Studio Gainax – lo stesso che nel 1988 affidò Punta al Top! Gunbuster al regista Hideaki Anno, divenuto celebre qualche anno dopo come regista dell’amatissimo Neon Genesis Evangelion. Realizzato per festeggiare i 20 anni dello studio d’animazione, Diebuster è diretta interamente da Kazuya Tsurumaki, già presente nello staff di Gunbuster e nelle più note produzioni Gainax, come Evangelion (sia la serie che i film), Le Situazioni Di Lui e Lei e FLCL. La sceneggiatura di Yōji Enokido mentre il character design è affidato a Yoshiyuki Sadamoto.

L’OAV racconta la storia di Nono, una giovane e volenterosa ragazza proveniente da un piccolo villaggio marziano, che abbandona la sua terra per trasferirsi in una città vicino allo spazioporto per realizzare il suo grande sogno: pilotare una Buster Machine e difendere il genere umano dalle incursioni dei Mostri Spaziali.

Le differenze tra GunBuster e DieBuster sono enormi: prima di tutto le buster machines di GunBuster sono normali robot, semplici armi da battaglia, mentre ai robot di DieBuster manca solo la parola, sono totalmente autonomi e con un’intelligenza artificiale che permette loro di provare persino sentimenti umani come paura e tristezza. I robot di DieBuster possono anche fare cose fisicamente impossibili come raffreddare un oggetto a milioni di gradi sotto lo zero assoluto, possiedono il teletrasporto e, tramite fluttuazioni quantistiche, possono distorcere la realtà stessa. Questo è spiegabile dato che DieBuster è ambientato all’incirca 10000 anni nel futuro rispetto a GunBuster e in questo tempo si presume che la tecnologia sia molto cambiata. Alcune tecnologie, nuove e indistinguibili dalla magia sono state inventate, ma altre, come ad esempio i motori degenerativi ed il balzo iperspaziale, sono state quasi dimenticate. In GunBuster la razza umana non ha colonizzato altri pianeti che la terra, ma è in grado di fare viaggi in altri sistemi solari e di arrivare persino all’altro capo della galassia. In DieBuster le navi spaziali non escono mai dal nostro sistema solare, ma tutto quanto il sistema è fortemente colonizzato, Marte è un pianeta ricco, fiorente e terraformato, con un ecosistema molto simile alla Terra. La Luna è un’unica grande metropoli iperurbanizzata. Vi sono basi spaziali attorno ai giganti gassosi e anche i loro satelliti sono abitati. Un’altra differenza tra GunBuster e DieBuster riguarda la natura stessa degli esseri umani. GunBuster non è cronologicamente molto lontano dal presente e gli esseri umani sono simili a noi. In DieBuster vi sono invece molte razze umane differenti, con differenze somatiche probabilmente dovute ai differenti pianeti su cui la razza umana abita. Ma anche gli umani più simili a noi, in DieBuster, possono essere definiti mutanti. Molti adolescenti hanno infatti una malattia nota come forza Topless; si tratta di una anomala attività del cervello che permette di fare cose incredibili come sviluppare tanta energia quanta un motore degeneratore, teletrasportare oggetti, far parlare gli animali ecc. In uno degli ultimi episodi viene spiegato che questo è il risultato dell’evoluzione umana e che in un prossimo futuro gli esseri umani avranno capacità paragonabili alle “sorgenti di gravità variabile”. L’ultima grande differenza è che mentre in GunBuster vi è una battaglia tra due specie per il dominio della galassia, in DieBuster la partita è a 3. Ai due nemici storici si aggiunge una terza fazione: i cosiddetti “mostri spaziali”. I mostri spaziali di DieBuster sono macchine, robot autoreplicanti, creati dalla razza umana per difenderla dalle sorgenti di gravità variabile. Queste creature, evolvendosi, hanno assunto la stessa forma delle sorgenti di gravità variabile ed hanno cominciato ad attaccare anche l’umanità. Essi considerano i topless come una minaccia alla stregua delle sorgenti di gravità variabile. Alla fine, però, uniranno le loro forze agli esseri umani per sconfiggere l’ultima sorgente di gravità variabile.

Dall’anime sono stati tratti un fumetto (in un unico volume) ed un lungometraggio proiettato unicamente nelle sale giapponesi ricavato dal montaggio congiunto dei finali di Punta al top! – GunBuster e Punta al top 2! – DieBuster.

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