Auto elettrica che si ricarica da sola: bufala o realtà?

No, l’auto elettrica che si ricarica da sola con un alternatore a ruota non è realtà. Si tratta di una bufala che circola online da tempo, basata su un’errata comprensione delle leggi della fisica e del funzionamento delle auto elettriche.

Ecco perché questa teoria è impossibile:

  • Viola il secondo principio della termodinamica: questo principio afferma che l’energia non può essere creata o distrutta, solo convertita da una forma all’altra. In questo caso, l’energia meccanica della rotazione delle ruote dovrebbe essere convertita in energia elettrica per ricaricare la batteria. Tuttavia, questa conversione non è mai efficiente al 100%. Una parte dell’energia verrebbe sempre persa sotto forma di calore, rendendo impossibile ricaricare completamente la batteria.
  • L’alternatore richiederebbe energia per funzionare: un alternatore è un dispositivo che converte l’energia meccanica in energia elettrica. Tuttavia, per funzionare, l’alternatore stesso richiede energia. Questa energia dovrebbe provenire dal motore dell’auto, il che significa che si consumerebbe comunque parte della batteria.
  • La frenata rigenerativa è già una realtà: la maggior parte delle auto elettriche moderne utilizza già un sistema di frenata rigenerativa. Questo sistema converte l’energia cinetica della frenata in energia elettrica, che viene utilizzata per ricaricare la batteria. Tuttavia, la quantità di energia recuperata è limitata e non è sufficiente per ricaricare completamente la batteria.

In conclusione, l’idea di un’auto elettrica che si ricarica da sola è un mito. Le leggi della fisica e le tecnologie attualmente disponibili non lo rendono possibile.

Ecco alcuni altri punti da tenere a mente:

  • L’immagine che accompagna la bufala mostra una Chevrolet Bolt EV modificata. Tuttavia, questa modifica non è stata realizzata da Chevrolet e non è approvata dalla casa automobilistica.
  • L’installazione di un alternatore esterno come quello mostrato in foto potrebbe invalidare la garanzia del veicolo e compromettere la sicurezza.
  • Esistono molti altri modi per migliorare l’efficienza delle auto elettriche, come l’utilizzo di batterie più efficienti o pannelli solari.

Segnala questa bufala:

Se trovi questa bufala online, puoi segnalarla alla piattaforma su cui è stata pubblicata. In questo modo, aiuterai a contrastare la diffusione di informazioni false.

Conclusione:

Le auto elettriche sono una tecnologia promettente per il futuro della mobilità. Tuttavia, è importante essere consapevoli dei limiti di questa tecnologia e non credere a bufale che promettono soluzioni impossibili.

IA generative: uno studio sul consumo energetico

Un nuovo studio condotto da un gruppo di ricercatori di Hugging Face e della Carnegie Mellon University ha rivelato che le IA generative, in particolare quelle destinate alla realizzazione di immagini, hanno un elevato consumo energetico.

I ricercatori hanno analizzato vari modelli, scoprendo che quello meno efficiente è Stable Diffusion, che consuma l’equivalente di una ricarica completa di uno smartphone per generare una singola immagine. Generare 1000 immagini con Stable Diffusion ha la stessa impronta in emissioni di carbonio di un’auto media a benzina che percorre poco più di 6,5 chilometri.

In generale, i modelli di generazione delle immagini consumano in media 2907 kWh per generare 1000 immagini, che si traduce in un consumo per immagine equivalente a quello di ricaricare al 24% la batteria di uno smartphone.

Questi dati, se estrapolati su scala globale, suggeriscono che il consumo energetico delle IA generative è particolarmente consistente. Alex de Vries, autore dello studio, ha stimato che il consumo energetico di tutti i server IA al mondo sia pari a quello di un paese come l’Argentina.

I ricercatori hanno inoltre condotto analisi specifiche per le diverse fasi del ciclo di vita di un modello machine learning, ovvero quella di training, quella di fine tuning e quella di inferenza. L’obiettivo di queste analisi è comprendere meglio i requisiti energetici e le emissioni di carbonio di ciascuna fase, così da poterli ottimizzare.

I ricercatori sperano che questo studio possa aiutare gli sviluppatori di IA a ridurre l’impatto ambientale delle loro tecnologie. Tuttavia, riconoscono che lo studio è ancora in fase iniziale e che sono necessari ulteriori approfondimenti per comprendere appieno i fattori che influenzano il consumo energetico delle IA generative.

Ecco alcuni suggerimenti per ridurre il consumo energetico delle IA generative:

  • Utilizzare modelli più efficienti, come quelli basati su tecniche di compressione.
  • Ottimizzare i parametri di training e di inferenza.
  • Distribuire i modelli su più server, in modo da ridurre il carico su ciascun server.

Conclusione

Lo studio di Hugging Face e della Carnegie Mellon University è un importante contributo alla comprensione dell’impatto ambientale delle IA generative. I risultati dello studio suggeriscono che è necessario adottare misure per ridurre il consumo energetico di queste tecnologie, in particolare se si vuole evitare che diventino un problema ambientale significativo.

Fusione nucleare: la tecnologia del futuro è sempre più vicina

La fusione nucleare è un processo che potrebbe rivoluzionare il nostro modo di produrre energia. Si tratta di un processo che avviene nelle stelle, in cui i nuclei di idrogeno si fondono per formare nuclei di elio, liberando una grande quantità di energia.

Risultati incoraggianti

La comunità scientifica sta lavorando da anni per sviluppare tecnologie che rendano la fusione nucleare praticabile. Negli ultimi anni sono stati raggiunti importanti risultati, come l’ignizione di fusione nel 2022.

Sfide ancora aperte

La strada verso la fusione nucleare praticabile è ancora lunga. Una delle sfide principali è lo sviluppo di materiali che possano resistere alle alte temperature e alle radiazioni prodotte dal processo di fusione.

Prospettive per il futuro

Esistono diversi approcci alla fusione nucleare. Uno dei più promettenti è la fusione aneutronica, che utilizza combustibili che non producono neutroni radioattivi.

La fusione nucleare ha il potenziale di fornire un’energia pulita, sicura e illimitata. I progressi compiuti negli ultimi anni sono incoraggianti e suggeriscono che la fusione nucleare praticabile potrebbe essere una realtà nel prossimo futuro.

DARPA progetta il sogno di Nikola Tesla: la trasmissione di energia senza fili

Nel 1900, Nikola Tesla propose un progetto rivoluzionario per la trasmissione di energia senza fili. Un secolo dopo, la DARPA ha annunciato un programma per realizzare questo sogno.

Tesla voleva utilizzare la ionosfera come conduttore per trasmettere energia elettrica a grandi distanze. Tuttavia, il suo progetto non fu mai realizzato a causa di problemi tecnici e finanziari.

Il programma della DARPA, chiamato POWER, si basa su una tecnologia chiamata power beaming, che utilizza i laser per trasmettere energia da una sorgente a un ricevitore.

Il programma è in tre fasi. Nella prima fase, gli sviluppatori creeranno relè di potenza ottici che possano reindirizzare le trasmissioni di energia ottica. Nella seconda fase, integreranno la tecnologia in un pod aereo. Nella terza fase, testeranno la trasmissione di 10 kilowatt di potenza laser su 200 chilometri.

Il progetto della DARPA ha il potenziale per rivoluzionare il modo in cui produciamo e consumiamo energia. Se avrà successo, potrebbe portare a una rete energetica wireless che fornisca energia a basso costo e a zero emissioni in tutto il mondo.

Stronghold Digital Mining: la nuova frontiera del mining di criptovalute è… bruciare pneumatici?

L’idea è geniale, ma c’è un piccolo problema…

Avete mai sentito parlare di Stronghold Digital Mining? È un’azienda americana che si occupa di mining di criptovalute, ovvero il processo di creazione di nuove monete digitali.

Il mining di criptovalute è un’attività molto energivora, quindi le aziende che se ne occupano devono trovare modi sempre più innovativi per generare elettricità.

Ecco perché la Stronghold Digital Mining ha avuto un’idea geniale: bruciare pneumatici usati per produrre energia!

Sì, avete capito bene.

Invece di utilizzare fonti di energia pulite e rinnovabili, come l’energia solare o eolica, la Stronghold Digital Mining vuole bruciare pneumatici per generare elettricità.

Secondo l’azienda, questo processo sarebbe in grado di generare energia a un costo inferiore rispetto ad altre fonti di energia, e allo stesso tempo ridurrebbe la quantità di rifiuti di pneumatici in natura.

Ma c’è un piccolo problema…

La combustione dei pneumatici produce una serie di sostanze tossiche, come diossine, furani e idrocarburi policiclici aromatici.

Queste sostanze possono avere gravi effetti sulla salute umana e ambientale.

Non a caso, l’annuncio della Stronghold Digital Mining ha suscitato le proteste di associazioni ambientaliste e dei residenti locali.

E l’azienda?

Si difende dichiarando che sta utilizzando le migliori tecnologie disponibili per ridurre l’inquinamento.

Ma sarà abbastanza?

Staremo a vedere.

Intanto, se vi capita di vedere un fumo nero provenire da una centrale elettrica in Pennsylvania, sappiate che probabilmente non è un incendio, ma solo un’azienda che sta cercando di trovare un modo per minare criptovalute in modo ancora più economico.

O forse no.

Sarà meglio non avvicinarsi troppo.

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