Commodore Omniabook: il ritorno di un mito!

La rinascita di Commodore grazie a un gruppo di imprenditori italiani è un evento da celebrare nel panorama dell’industria dell’elettronica di consumo. L’azienda, nota per la sua gloriosa storia nel settore informatico, si sta ora dedicando allo sviluppo di prodotti innovativi come la serie di laptop OmniaBook, che promettono di far rivivere il marchio glorioso in una nuova era. L’obiettivo della nuova Commodore è quello di favorire la diffusione della cultura del game development, collaborando con giovani talenti e offrendo loro opportunità di crescita e sviluppo. In questo contesto, il Commodore Omniabook si pone come un dispositivo di alta qualità, con una vasta gamma di opzioni di configurazione e scelta dei componenti che lo rendono unico nel suo genere.

Il Commodore Omnia-Book è un laptop elegante e compatto progettato per offrire prestazioni eccezionali e un display premium da 16:10 di alta qualità. Con uno schermo straordinario da 16 pollici e proporzioni 16:10, questo laptop è perfetto per creatori di contenuti, sviluppatori di software e professionisti aziendali che richiedono un’esperienza visiva coinvolgente.Il design sottile e leggero di Omnia-Book, con uno spessore di soli 17 mm e un peso di 1,7 kg, lo rende ideale per chi è sempre in movimento. Il telaio in magnesio conferisce al dispositivo resistenza e un aspetto premium. Inoltre, con la possibilità di aggiungere una scheda grafica dedicata opzionale, Omnia-Book offre ulteriori potenziamenti per chi necessita di maggiore potenza di elaborazione grafica.

Il laptop è dotato di un potente processore Intel Core i7-13700H e offre la scelta tra NVIDIA GeForce RTX 4060 o RTX 4070 per garantire immagini impressionanti e un utilizzo senza interruzioni. La tastiera illuminata e il touchpad ampio e responsivo permettono di lavorare in modo efficiente anche in condizioni di scarsa illuminazione.

Con una batteria ai polimeri di litio da 80 Wh, due slot RAM aggiornabili fino a 64 GB e due slot SSD M.2 con capacità di archiviazione fino a 4 terabyte, Omnia-Book offre prestazioni superiori e una vasta capacità di archiviazione. Il sistema di raffreddamento con due ventole sottili e tubi di calore in rame assicura una dissipazione efficace del calore, mantenendo il laptop funzionante in modo efficiente anche durante le attività più impegnative. Inoltre, con Thunderbolt 4, quattro porte USB, HDMI 2.0b e Power Delivery, Omnia-Book offre connettività veloce e versatile per soddisfare le esigenze di trasferimento dati e connessione a dispositivi esterni.

La possibilità di personalizzare in dettaglio il proprio Commodore Omniabook, scegliendo non solo la quantità di memoria e lo spazio di archiviazione, ma anche il produttore dell’hardware, è una caratteristica che merita di essere sottolineata. Questa flessibilità e trasparenza offerte da Commodore sono sicuramente apprezzate dagli utenti che cercano un prodotto su misura per le proprie esigenze.

Dal punto di vista della qualità costruttiva, il Commodore Omniabook si presenta bene, con una tastiera di ottima qualità e una scocca in magnesio robusta ma leggera. Tuttavia, ci sono alcuni aspetti migliorabili, come il touchpad che a volte può essere soggetto a input indesiderati e la fotocamera che potrebbe offrire una qualità superiore. L’autonomia del Commodore Omniabook potrebbe rappresentare un problema per chi necessita di un dispositivo da utilizzare fuori casa per lunghe giornate di lavoro.

Il prezzo competitivo del Commodore Omniabook lo rende un’opzione interessante sul mercato, ma sarebbe auspicabile una maggiore audacia nel design per distinguere il marchio in maniera più decisa. La collaborazione con Tuxedo Computer per l’assemblaggio in Germania garantisce standard elevati, ma offre anche spazio per personalizzazioni da parte dei partner. In conclusione, il Commodore Omniabook si presenta come un prodotto valido, venduto a un prezzo equo e capace di offrire prestazioni solide. Tuttavia, potrebbe trarre beneficio da un design più distintivo per attirare l’attenzione dei consumatori e degli appassionati. La nuova vita di Commodore è appena iniziata, e siamo certi che il marchio saprà cavalcare l’onda della modernità offrendo prodotti sempre all’altezza delle aspettative.

Il Commodore 64 compie 40 anni!

Dopo il suo lancio quarant’anni fa, all’International Winter Consumer Electronics Show di Las Vegas  (7–10 gennaio 1982), il Commodore 64 ha dominato la scena degli home computer per tutti gli anni ’80. Milioni di unità sono state vendute in tutto il mondo e occupano un posto speciale nei cuori dei suoi ex proprietari.   Fu immesso sul mercato due anni dopo il Commodore VIC-20, con capacità di memoria, grafiche e sonore superiori rispetto a quest’ultimo, oltre a una buona compatibilità con le sue periferiche. Il suo successo fu legato all’imbattibile rapporto qualità/prezzo a lungo irraggiungibile per la concorrenza: 595 dollari per una macchina con ben 64KB di RAM, un lusso per l’epoca, e con caratteristiche audio-video che per molti anni sono rimaste all’avanguardia. La macchina venne venduta sino al fallimento della società, ed è stata la più venduta nella storia dell’informatica, con diversi milioni di unità prodotte e vendute.

Il Commodore 64ebbe vita più lunga dei suoi rivali, tra cui senz’altro spiccano lo Spectrum di Sinclair e la reincarnazione di Amstrad. Grazie anche al duo successo, Commodore avrebbe lanciato un’altra storica serie di personal computer dotati di caratteristiche multimediali pioneristiche: Amiga. Nonostante questo l’azienda non riuscì ad evitare il fallimento, che arrivò nel 1994, dopo aver cessato nel 1993 la produzione di tutte le varianti del Commodore 64 e non esser riuscita a immettere sul mercato il Commodore 65.

 

Ecco un po’ di “storia”

(tratta dal sito Storiainformatica.it con una licenza Creative Commons Attribution – Non commercial – No derivative works 3.0.)

Il Commodore 64 è il personal computer più venduto al mondo, capace di raggiungere l’incredibile numero di 10milioni di unità nel 1986, rimanendo in produzione fino al 1993. Il numero “64” indica la capacità di memoria del calcolatore, superiore a tutti i modelli concorrenti al momento del lancio (1982), che, unitamente al prezzo di 595$, spalanca a questo modello le porte del successo. Potenza, semplicità e ottimo lavoro di marketing:

Compramelo babbo, così ci giochi anche tu..”

E’ proprio Jack Tramiel a spingere per avere 64Kb di RAM, sicuro che, al momento della commercializzazione, i prezzi della memoria si sarebbero sufficientemente abbassati da riportare l’ago della bilancia in attivo. Inoltre, Commodore può contenere i costi grazie alla gestione completamente in house della produzione di tutti i componenti, a partire dal processore MOS 6510, passando per il chip grafico VIC-II e il chip audio SID. Proprio in ottica di riduzione dei costi, il Team di progettazione decide di utilizzare lo stesso case del VIC-20, tra l’altro particolarmente apprezzato dall’utenza.

L’obiettivo dichiarato di Tramiel è quello di creare un Apple-II kller e, al contempo, sconfiggere gli altri concorrenti: Atari 800, Sinclair ZX Spectrum e Amstrad CPC. Non è solo una sfida tecnologica ma anche commerciale. Infatti Commodore stringe accordi con i maggiori store mondiali, rendendo, di fatti, il C64 uno specie di elettrodomestico evoluto. Inoltre nel 1983 Commodore si avvale di una mossa non proprio politically correct: offre, infatti, uno sconto di 100 dollari a chiunque acquisti un C64 portando indietro un diverso personal computer o consolle da gioco. A fare le spese di tale politica è soprattutto Texas Instruments (TI-99/4A) che abbandona definitivamente il mercato lo stesso anno. Per quello che riguarda lo storage, il primo dispositivo disponibile è il Datassette (cassetta), ereditato direttamente dal VIC-20, decisamente lento e, se non ben pulito e calibrato, talvolta inaffidabile nei caricamenti: dopo attese medio-lunghe non è insolito trovarsi sullo schermo la scritta “LOAD ERROR”.

Per rispondere ad un mercato sempre più esigente, Commodore si affretta a presentare il Floppy Drive Disk 1541, pensato per sfruttare i floppy da 5.25″, seguito dal 1571 e dal 1581, risolvendo diversi problemi dovuti alla cattiva implementazione del bus seriale che rende particolarmente lento il caricamento dei dati.

Passando invece al Sistema Operativo, l’architettura scelta consente di individuare tre moduli primari: il KERNAL, l’editor di schermo e l’interprete BASIC (Commodore BASIC ), tutti non particolarmente efficienti e derivati da quanto realizzato anni prima per il PET.

Proprio per questo motivo, il Team di sviluppo prende in carico la progettazione di una scheda di espansione (cartuccia) basata sulla CPU Z-80 ed in grado di supportare il CP/M, particolarmente apprezzato dal mercato professionale.

Nel 1986, inoltre, Berkley Softworks sviluppa un sistema operativo con interfaccia grafica denominato GEOS (Graphical Environment Operating System), ottenendo un buon successo e, successivamente, reso disponibile anche per il Commodore C128.

 

Il ritorno di Amiga online!

Mi ricordo come fosse ieri … ma era tanto tempo fa. La mia classe, eravamo in quarta elementare, partecipò ad un concorso indetto da un noto quotidiano sul tema della droga. Ognuno di noi, scrisse il suo tema e per uno strano scherzo del destino il mio vinse il primo premio tra tutti quelli ricevuti dalla redazione del giornale. Mi premiò, pensate voi, il buon Giulio Andreotti in una location di Roma chiamata Palalottomatica (la stessa che, anni dopo, ospitò sia il format RomaCartoon che RomaComics & Games). Vinsi un oggetto che aprì le porte alla mia nerdaggine … un computer Amiga 500. In effetti da quel momento la mia vita cambiò moltissimo, in effetti cominciò ad assomigliare a quella che trascorro tutt’ora…

Tutto questo per dirvi che grazie al portale Internet Archive, io, come milioni di veteronerd in tutto il mondo, da oggi possiamo rigiocare con il mitico pc anni ’80 grazie ad una mastodontica collezione online  di 10.000 titoli tra giochi e software provenienti dalla libreria Commodore. Tra i game leggendari troviamo titoli come The Secret of Monkey Island, Batman The Movie, R-Type eDouble Dragon che, al tempo, corrispondevano circa ad un paio di centinaia di floppy disk!

Jay Miner progetto il primo Commodore Amiga  nel 1985 (avevo 4 anni, fate un po’ voi…): una vera e propria dream machine per quel tempo, con grafica rivoluzionaria e tanti software utili per l’ufficio e per la creatività (come il mai dimenticato Deluxe Paint).  L’Amiga è stata molto popolare in tutto il mondo grazie al costo contenuto e vendette, nella versione “500”, 6 milioni di unità in tutto il mondo.

Tutto questo ben di Dio informatico è disponibile direttamente via browser e non c’è bisogno di installare nessun client o nessun emulatore specifico anche se è comunque disponibile il download delle ROM per programmi quali WinUae e WinFellow.

Per il vostro “ritorno al passato” il link è https://archive.org/details/softwarelibrary_amiga.

In arrivo il primo smartphone di Commodore

oggi

Commodore, non solo un marchio ma anche un ricordo indelebile per tutti gli adolescenti degli anni ’80 e ’90. Chi non lo aveva in casa aveva almeno un fortunato amico che ne era in possesso, amico presso il quale si passavano interi pomeriggi a giocare.

Lo smartphone sarà dual-SIM, avrà batteria removibile da 3000 mAh, processore Mediatek octa-core a 64-bit da 1.7 GH e scheda grafica AMD Mali T760. Lo schermo da 5,5 pollici sarà IPS Full HD e ricoperto da Gorilla Glass 3, è probabile, ma non ancora confermato, che la versione da 32GB monti il 4. La fotocamera principale avrà sensore Sony da 13 megapixel con apertura f/2.0, in grado di realizzare immagini fino a 4096×2304 e filmati fino a 1920×1080 pixel, anche in time-lapse. La fotocamera anteriore, invece, sarà da 8 megapixel con lente grandangolare da 80 gradi. (cfr. Wired)

Il sistema operativo è Android 5.0 Lollipoparricchito con due emulatori di Commodore 64 e Amiga: VICE C64 emulator sviluppato e ottimizzato da Lubomyr Lisen e Uae4All2-SDL Amiga emulator.

Il lancio è previsto online entro la fine del mese.  Commodore PET sarà disponibile in bianco, nero e nel classico color beige-biscotto, e si potranno scegliere anche cover aggiuntive in altri colori. in policarbonato e con  logo C=. I prezzi si attestano attorno ai 275 euro per la versione da 16GB e 330 per quella da 32GB.

Sito Ufficialehttp://www.commodoresmart.com/

Pagina Facebookhttps://www.facebook.com/cbm.commodore

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