San Valentino: la battaglia contro la discriminazione delle sex worker

In occasione di San Valentino, le sex worker Maria Sofia Federico e Beatrice Segreti hanno deciso di mettere in luce una questione che affligge la società moderna: la discriminazione nei confronti delle persone che lavorano nel campo del sesso e di coloro che scelgono di vivere relazioni non monogame. Questo problema culturale genera pregiudizi e bias nei confronti di chi decide di seguire un percorso diverso da quello socialmente accettato, e le due donne hanno deciso di denunciarlo senza timore.

Le critiche di Maria Sofia e Beatrice si dirigono verso la “mentalità dell’amore speciale” che porta alla discriminazione di chi non è monogamo e lavora nel campo del sesso. Si tende ad identificare erroneamente l’amore come un sentimento esclusivo, che può essere vissuto pienamente solo all’interno di una relazione monogama. Questa mentalità porta alla convinzione che le persone che si trovano in queste situazioni abbiano meno possibilità di trovare “l’amore della loro vita” se non accettano di vivere la sessualità e l’affettività con una sola persona. Ma Maria Sofia e Beatrice sottolineano che questa visione è del tutto illogica e irrazionale.

Le due sex worker fanno notare che su una popolazione mondiale di 8 miliardi di individui, è del tutto improbabile che solo una persona sia compatibile con noi. Inoltre, l’anima gemella potrebbe trovarsi dall’altra parte del mondo, essere già deceduta o non essere ancora nata. Pertanto, è logico e naturale cercare altre relazioni, anche se siamo soddisfatti di quella che abbiamo, poiché siamo oggettivamente compatibili con più persone.

Una convinzione comune è che l’amore romantico e, di conseguenza, la sessualità, siano speciali perché sono esclusivi di un unico partner. Tuttavia, Maria Sofia e Beatrice ribadiscono che ogni relazione è speciale semplicemente perché è diversa dalle altre. Per cui, dire “ti amo” e “ti desidero” a più persone non significa che queste frasi perdano di significato. Ognuna di queste frasi può essere rivolta a una persona specifica per motivi differenti, che non dovrebbero suscitare gelosia o confronti, ma che dovrebbero rappresentare un’opportunità per moltiplicare l’amore.

È fondamentale non reprimere né giudicare gli altri, inclusi coloro che lavorano nell’industria del sesso o le persone non monogame. È importante invece darci la possibilità di esplorare ciò che veramente desideriamo, liberandoci dai modelli culturali che ci hanno inculcato un modo unico di vivere la sessualità e l’affettività. Maria Sofia e Beatrice ci invitano a riflettere sulla necessità di abbracciare la diversità delle scelte amorose e affettive di ognuno, superando le barriere culturali e smettendo di giudicare chiunque sia diverso da noi.

“Dante Alighieri, Amor mi mosse” in arrivo l’edizione definitiva

Lo avete letto, lo avete apprezzato, alcuni di voi lo hanno studiato, in una parola (particolarmente adatta in questo caso) lo avete amato e ora sta per tornare.

Con un ritardo inaspettato e di cui ci scusiamo, il 27 maggio arriva finalmente l’edizione definitiva, cartonata e con una nuova copertina “Dante Alighieri, Amor mi mosse“, la nostra prima biografia a fumetti che racconta il Sommo Poeta attraverso lo sguardo del suo grande amore, colei che lo ha condotto nel suo viaggio ultraterreno: Beatrice.

Un volume, questo, che nasce nel 2015 in occasione dell’anniversario dei 750 anni dalla nascita di Dante, scritto da Alessio D’Uva e Filippo Rossi e illustrato da Astrid Lucchesi come una sfida, per mostrare che il fumetto poteva parlare di qualunque personaggio, anche del padre della lingua italiana.

E oltre che dare voce e consistenza a Beatrice “Bice” Portinari, figura che conosciamo pochissimo nonostante le sia stato dedicato il più grande poema della nostra cultura, volevamo parlare del rapporto tra il poeta e la sua musa, di quell’amore che “move il sole e le altre stelle“.

Non per nulla nel 2018, quando è stato il momento di riproporvi questo piccolo bestseller riveduto e corretto, l’abbiamo intitolato “Dante Alighieri, Amor mi mosse“.

Sono passati 6 anni dalla prima edizione e sta per arrivare un altro anniversario dantesco, incentrato stavolta sulla morte di Dante e non meno importante di quello del 2015, un anniversario che per noi è un po’ come la chiusura di un cerchio.

La nuova edizione di “Dante Alighieri, Amor mi mosse” del 2021 è speciale in tutti i sensi. 72 pagine di alta grammatura e stampa d’altissima qualità vi guideranno tra i versi del Dolce Stil Novo e tra le cantiche dell’Inferno, sino ad arrivare all’ultima sezione ricca di materiale inedito dove troverete un piccolo esperimento grafico che siamo certi potrete apprezzare: la parafrasi a fumetti dei Canti

XXXXXXI e XXXII del Purgatorio. Inoltre, questo libro inaugurerà una nuova collana chiamata “Prodigi Deluxe” che riproporrà in futuro nella loro veste assoluta i grandi classici della collana “Prodigi tra le Nuvole“.

E questa non è l’unica sorpresa che abbiamo in programma. A breve vi annunceremo un’iniziativa unica per celebrare il ritorno di questo volume così amato.

Dante Alighieri, Amor mi mosse” sarà disponibile da giovedì 27 maggio nelle migliori librerie, fumetterie e shop online.

Cliccate qui per leggere un’anteprima di 14 pagine.

L’Inferno di Dante nei videogiochi

Oggi, 25 marzo 2021, si festeggiano i 700 anni dalla “discesa degli Inferi” di Dante Alighieri. Per generazioni, liceali di ogni indirizzo hanno approfondito questo viaggio nell’oltretomba apprezzandone la poetica e la narrazione ricca di immagini iconiche che hanno accompagnato la crescita intellettuale, artistica, culturale di ognuno. Le tre cantiche, in particolare l’Inferno, per la sua potenza espressiva, sono state protagoniste di numerosi riadattamenti nel corso dei secoli, per venire incontro a gusti sempre nuovi dei fruitori e, più recentemente, le vicende raccontate dal sommo Poeta nella sua Commedia sono state trasposte (purtroppo spesso con palesi stupri letterari) in media più “ad ampio spettro” come romanzi fantasy, fumetti e videogiochi.

Ovviamente a ogni videogiocatore che si rispetti viene in mente il leggendario titolo del 2010 Dante’s Inferno: il prodotto di Visceral Games, pubblicato da Electronic Arts, ma non è stato il primo videogioco ad avere questo altisonante titolo. Torniamo indietro di ben 35 anni e riscopriamo il leggendario Commodore 64: l’originale Dante’s Inferno dei Denton Design, di cui esisterebbero versioni per Amstrad CPC e ZX Spectrum è il primo videogioco basato sulla Divina Commedia e non ha collegamenti con Dante’s Inferno del 2010. Si tratta del primo videogioco ispirato alla Commedia, creato nel 1986 per Commodore. In un’avventura dinamica, il giocatore dovrà guidare Dante nei gironi infernali usando tastiera o Joystick, incontrando demoni e anime dannate da cui dovrà difendersi usando oggetti raccolti durante il suo percorso o semplicemente evitarli. Il gioco si apre con Dante nella selva oscura che attraversa il portale e inizia la sua avventura in un dedalo intricato, avrà a disposizione una sola vita e un tempo limitato, il che significa che se dovesse morire, il gioco comincerebbe da capo. Il personaggio può muoversi nelle quattro direzioni e può raccogliere fino a un massimo di due oggetti che gli serviranno, opportunamente utilizzati, a proseguire nel suo percorso: ad esempio le monete che si trovano esplorando l’ambiente serviranno per pagare il traghettatore infernale Caronte. Lo scopo finale, una volta trovata la soluzione in quel rettangolo di pixel, è quello di raggiungere il Purgatorio. I commenti che leggo sul web, non sono dei più lusinghieri ma stiamo parlando comunque di un gioco per Commodore del 1986.

C64 Longplay - Dante`s Inferno

Nel 2010 esce Dante’s Inferno: molti di voi lo conosceranno sicuramente e ci avranno anche giocato, ma vediamolo più nel dettaglio. Il gioco, è stato sviluppato per PlayStation 3 e Xbox 360 e da Behaviour Interactive per PlayStation Portable, ma esiste anche una versione per Facebook sempre dello stesso anno. (Molto) liberamente ispirato alla prima cantica della Divina Commedia, l’Inferno, mostra un Dante leggermente diverso da quello che i più ricordano, un Dante in versione guerriero crociato che affronta l’Inferno per salvare l’anima della sua amata Beatrice.

 

Dante's Inferno trailer

Esiste anche un film di animazione che riprende il videogioco Dante’s Inferno: An Animated Epic, l’idea di base non è malvagia però è difficile da digerire vedere un Dante in queste vesti, i luoghi infernali e i gironi sono ben descritti, ho apprezzato le citazioni del sommo poeta, un po’ meno l’ambientazione horror in particolare nel Limbo, ci sono anche degli interessanti passaggi grafici con cambio di stile, questo grazie alla presenza di numerosi grafici e animatori. Sinceramente non so come definirlo, da amante della Commedia e dello stile horror non sono riuscita comunque ad apprezzarlo se non per lo stile dei disegni e la tecnica ma trovo che abbia troppo snaturato, nonostante l’aspetto aulico dei dialoghi e la presenza della citazioni, quello che è lo spirito della Divina Commedia.

Dante's Inferno - Un poema animato ( An animated epic) ITA HD

Devil May Cry non è tratto direttamente dalla Divina Commedia, ma ne è fortemente ispirato: Il protagonista si chiama Dante, il suo fratello gemello Vergil (Virgilio) e la controparte femminile Trish (Beatrice). Nei diversi capitoli della serie ci sono parecchie citazioni dell’opera dantesca. C’è Gerione, mostro demoniaco che trasporta Dante e Virgilio in Malebolge, Cerbero e Santa Lucia, che nel poema accoglie Dante verso il Purgatorio.Devil May Cry ha dato il via ad una fortunata serie di videogiochi, che comprende tre giochi per PlayStation 2, uno per PlayStation 3 e uno per PlayStation 4.In Devil May Cry 4 alcune missioni hanno titoli evocativi, come La Vita Nova (opera giovanile di Alighieri) e la frase ‘Lasciate ogni speranza’ appare nel game over quando il giocatore ha esaurito le sfere per restare in vita.  La serie vanta anche uno spin-off, DmC Devil May Cry, realizzato per Playstation 3, e un anime omonimo.

Devil May Cry 1 Trailer

Vivere l’esperienza della Divina Commedia nella realtà virtuale? Ora è possibile. Grazie a DANTE VR | La Porta dell’Inferno, la prima esperienza in VR fedelmente ispirata al primo canto del poema dantesco, talmente accurata da essersi guadagnata il  patrocinio de La Società Dante Alighieri. Realizzata in collaborazione dalla startup italiana Beyond the Gate e il Collegio San Carlo di Milano, permette al giocatore di immergersi nel mondo descritto dal poeta, oscuro e spaventoso. Entrare nella selva oscura, affrontare le tre fiere, ritrovare la strada verso il monte, incontrando Virgilio e arrivando alla porta dell’Inferno.

Se volete scendere negli Inferi, anche senza Dante, vi consigliamo titoli eterni come le saghe di Diablo e di Doom, Painkiller, Agony, The Darkness 2 e, ovviamente, l’iconico God of War (2018), per un tuffo nella mitologia norrena con la sua versione dell’Inferno: il regno di Hel, la regina dei morti figlia di Loki e di una gigantessa. Anche i mondi in cui può viaggiare la strega protagonista di Bayonetta si chiamano Paradiso, Purgatorio e Inferno. Inoltre, tra i nemici da sconfiggere nei videogiochi, figurano alcuni mostri o demoni che ricordano nel nome e nell’aspetto quelli raccontati da Dante: ad esempio i diavoli noti come Malebranche, presenti in giochi come Final Fantasy IV. Altre volte il legame riguarda solo il nome, come in Fallout 3, in cui il buttafuori del locale The 9th Circle (un chiaro riferimento al Nono Cerchio) si chiama Caronte, e in cui un robot-sentinella si chiama Cerbero.

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