Moltiplicazione di matrici: una svolta dopo 40 anni

Un problema informatico che tormentava gli scienziati da decenni ha finalmente trovato una soluzione. La moltiplicazione di matrici, un’operazione fondamentale per molti algoritmi, è sempre stata un ostacolo per via del suo elevato costo computazionale. Ora, un team di ricercatori ha ideato un nuovo metodo che riduce significativamente il numero di calcoli necessari, aprendo la strada a calcoli matematici su larga scala più veloci ed efficienti.

Un collo di bottiglia per molti algoritmi

La moltiplicazione di matrici è un’operazione matematica che consiste nel combinare due matrici per generarne una terza. È un’operazione fondamentale in molti campi, tra cui l’apprendimento automatico, la grafica computerizzata e la risoluzione di equazioni differenziali. Tuttavia, il costo computazionale della moltiplicazione di matrici cresce rapidamente con la dimensione delle matrici. Questo rende la moltiplicazione di matrici un collo di bottiglia per molti algoritmi, limitando la loro efficienza e scalabilità.

Un nuovo metodo basato sul “metodo del laser”

Nel novembre 2023 e gennaio 2024, due studi pubblicati hanno presentato un nuovo metodo per la moltiplicazione di matrici che riduce significativamente il numero di calcoli necessari. Il metodo si basa sul “metodo del laser”, una tecnica sviluppata negli anni ’80 da Volker Strassen e perfezionata da Don Coppersmith e Shmuel Winograd. Il metodo del laser mira a eliminare le ridondanze durante la moltiplicazione di matrici, ottimizzando così il processo.

Un miglioramento apparentemente minimo, ma significativo

Il nuovo metodo riduce il numero di calcoli necessari per la moltiplicazione di matrici da 2.373 a 2.372. Questo miglioramento, seppur apparentemente minimo, rappresenta un salto qualitativo nel campo della ricerca algoritmica. È infatti la più grande riduzione del tempo di calcolo ottenuta per la moltiplicazione di matrici negli ultimi decenni.

Un passo avanti verso sistemi computazionali futuri

Anche se l’impiego pratico di questi algoritmi avanzati è attualmente limitato a problemi teorici, la ricerca offre spunti cruciali per la comprensione e l’elaborazione di sistemi computazionali futuri. La scoperta di nuovi metodi per la moltiplicazione di matrici potrebbe infatti aprire la strada a nuove applicazioni in campi come l’intelligenza artificiale e la simulazione di sistemi complessi.

Implicazioni per il futuro

La scoperta di un nuovo metodo per la moltiplicazione di matrici rappresenta un passo avanti significativo nella ricerca algoritmica. Sebbene l’applicazione pratica di questo metodo sia ancora limitata, le sue implicazioni per il futuro dei sistemi computazionali sono potenzialmente immense. La ricerca in questo campo continuerà sicuramente a progredire, aprendo la strada a nuove e rivoluzionarie tecnologie.

Il caso del video virale di Leah Halton su TikTok: un’analisi tra algoritmi, semplicità e successo virale

Il panorama dei social media è costellato di fenomeni virali che, spesso, sfuggono a una facile spiegazione. Un caso emblematico è quello del video di Leah Halton su TikTok, che nel giro di poche settimane ha raggiunto un numero record di visualizzazioni, scalando le classifiche e destando l’interesse degli utenti e degli esperti.

Il video e il suo successo

Il video in questione, pubblicato il 5 febbraio 2024, mostra la modella australiana Leah Halton in auto mentre sorride e canticchia sulle note di “Praise Jah in the Moonlight” di YG Marley. Un contenuto semplice e immediato, che ha però conquistato il pubblico, ottenendo oltre 680 milioni di visualizzazioni, 46,3 milioni di like, 1,6 milioni di commenti e 4,1 milioni di salvataggi. Numeri da capogiro che lo rendono uno dei video più visti di sempre sulla piattaforma.

L’algoritmo di TikTok e la sua influenza

Sorge spontanea la domanda: come è possibile che un video così semplice abbia ottenuto un tale successo? La risposta potrebbe risiedere nel funzionamento stesso dell’algoritmo di TikTok, che premia la semplicità e l’immediatezza. Non a caso, il video più visto in assoluto sulla piattaforma è una clip di 10 secondi di Bella Poarch che canta in sincrono “M to the B” di Millie B.

L’algoritmo di TikTok sembra privilegiare contenuti brevi, accattivanti e in grado di generare engagement, favorendo la loro diffusione virale. Il caso di Leah Halton ne è la dimostrazione: un video semplice e spontaneo ha saputo conquistare il pubblico e scatenare un effetto domino di visualizzazioni, commenti e condivisioni.

Oltre il caso Halton: la viralità sui social

Il successo del video di Leah Halton ci ricorda che la viralità sui social è un fenomeno complesso e sfuggente a determinismi precisi. Spesso, il successo di un contenuto è legato a una serie di fattori connessi tra loro: la semplicità, l’immediatezza, l’attualità, la capacità di generare emozioni e la fortuna.

In alcuni casi, come quello di Leah Halton, un semplice video può diventare virale scatenando un passaparola inarrestabile. In altri, la viralità può essere il risultato di una strategia di marketing ben studiata. Indipendentemente dalle cause, la viralità sui social rappresenta un potente strumento per la comunicazione e il marketing, capace di generare visibilità e successo in modo repentino e inaspettato.

Conclusione

Il caso del video di Leah Halton su TikTok offre spunti di riflessione interessanti sul funzionamento degli algoritmi dei social media e sulle dinamiche della viralità. Un fenomeno complesso e affascinante che dimostra come, nell’era digitale, anche il contenuto più semplice e spontaneo può raggiungere un successo inaspettato, conquistando il pubblico e lasciando il segno nel panorama mediatico.

Amore Nerd: Le equazioni più romantiche della storia

La matematica romantica non è una disciplina matematica specifica, ma piuttosto un modo di vedere la matematica, che enfatizza l’importanza dell’ispirazione creativa e dell’intuizione nella scoperta matematica. La matematica romantica si contrappone alla matematica classica, che enfatizza la logica rigorosa e la dimostrazione formale. La matematica romantica ha origini nel XIX secolo, quando alcuni matematici come Henri Poincaré e Jules Henri Poincaré hanno sottolineato l’importanza dell’intuizione e dell’immaginazione nella scoperta matematica. Inoltre la matematica romantica ha una forte influenza nell’arte e nella letteratura, oltre che nella matematica. In generale, la matematica romantica è una prospettiva che valorizza la creatività e l’intuizione nella scoperta matematica, e che sottolinea la relazione tra matematica e arte. Tuttavia, non è una disciplina matematica ufficiale e non ha un corpus di teoremi o metodi propri.

Ma cosa c’entra questo con San Valentino?

L’ Equazione di Paul Dirac

L’equazione di Paul Dirac è una equazione relativistica della meccanica quantistica che descrive l’evoluzione di una particella di spin ½ in un campo elettromagnetico. L’equazione di Dirac è stata pubblicata nel 1928 ed è stata una delle prime equazioni che ha combinato la meccanica quantistica con la relatività ristretta di Einstein. L’equazione di Dirac descrive una particella come una funzione d’onda complessa in 4 dimensioni, nota come spinore, che descrive sia la posizione spaziale della particella che il suo spin. L’equazione di Dirac ha permesso di spiegare la relativistica quantistica di elettroni e ha portato alla scoperta dell’esistenza di particelle come il positrone.

In particolare questa è la formula che descrive i sistemi fisici entangled (intrecciati):

(∂̸ – m) ψ = 0

Se due sistemi interagiscono tra loro per un certo periodo di tempo e poi vengono separati, non possiamo più descriverli come due sistemi distinti, ma in qualche modo sottile diventano un unico sistema. Quello che accade a uno di loro continua ad influenzare l’altro, anche se distanti anni luce.

L’interpretazione amorosa che è stata data è molto suggestiva: se due persone interagiscono tra loro per un certo tempo fino all’ instaurarsi di sentimenti di amicizia o di amore, e poi vengono separate, esse non possono più essere definite come persone distinte ma, in qualche modo diventano un unico sistema)

L’ Equazione del Cuore

Non esiste una specifica “equazione del cuore”, poiché il cuore è un organo complesso e le sue funzioni possono essere descritte da una serie di equazioni e modelli matematici. Ci sono molte equazioni e modelli utilizzati per descrivere diverse funzioni cardiache, come la circolazione del sangue, la pressione arteriosa, la frequenza cardiaca e la contrattilità del cuore. Ad esempio, l’equazione di Poiseuille descrive come il flusso sanguigno dipende dalla pressione arteriosa, dalla resistenza vascolare e dal diametro dei vasi sanguigni. L’equazione di Frank-Starling descrive come la contrattilità del cuore cambia in relazione al volume di sangue nella camera cardiaca. Inoltre, ci sono anche modelli matematici più complessi che descrivono l’interazione tra diverse parti del cuore e del sistema circolatorio per simulare il funzionamento del cuore in diverse condizioni fisiologiche. In generale, le equazioni utilizzate per descrivere il cuore sono basate su principi fisici e matematici, e sono utilizzate per capire meglio il funzionamento del cuore e per sviluppare nuove terapie per le malattie cardiache.

Tuttavia, esistono poi diverse equazioni che, se riportate su un grafico, possono disegnare letteralmente un cuore, come ad esempio:

x=16*sin(t)^3, y=13*cos(t)-5*cos(2*t)-2*cos(3*t)-cos(4*t)
Il grafico che ne segue è questo:

Come non impazzire all’inseguimento dell’algoritmo di Facebook

Facebook è il social network più popolare al mondo, con oltre 2,8 miliardi di utenti attivi mensili Tuttavia, non è facile farsi notare e raggiungere il proprio pubblico di riferimento, a causa del complesso e mutevole algoritmo che decide cosa mostrare nella bacheca di ciascun utente. Questo algoritmo tiene conto di molti fattori, tra cui la rilevanza, l’interazione, la freschezza e la qualità dei contenuti. Come fare, quindi, a non impazzire nel tentativo di ottimizzare la propria presenza su Facebook e aumentare la propria visibilità organica? Ecco alcuni consigli utili.

1. Pubblica contenuti di valore

Il primo e più importante suggerimento è quello di pubblicare contenuti di valore per il tuo pubblico, che siano informativi, educativi, divertenti o utili. L’algoritmo di Facebook premia i contenuti che offrono una buona esperienza agli utenti, che li coinvolgono e che li spingono a interagire. Evita, quindi, di pubblicare contenuti di scarsa qualità, falsi, fuorvianti o spam. Inoltre, cerca di variare il formato dei tuoi contenuti, alternando testi, immagini, video e dirette. I video, in particolare, sono molto apprezzati dall’algoritmo, soprattutto se sono originali, di lunga durata e in grado di catturare l’attenzione.

2. Crea una community

Un altro modo per aumentare la tua visibilità su Facebook è quello di creare una community intorno al tuo brand, coinvolgendo i tuoi fan e stimolando la conversazione. Puoi farlo creando un gruppo collegato alla tua pagina, dove puoi condividere contenuti esclusivi, offrire supporto, raccogliere feedback e creare una relazione più diretta e personale con i tuoi seguaci. Puoi anche sfruttare la messaggistica istantanea di Messenger, per comunicare in modo one-to-one con i tuoi clienti o potenziali clienti, offrendo informazioni, assistenza o promozioni personalizzate.

3. Scegli il momento giusto

Un altro fattore che influisce sulla visibilità dei tuoi contenuti su Facebook è il momento in cui li pubblichi. Non esiste un orario universale che sia valido per tutti, ma dipende dalle abitudini e dalle preferenze del tuo pubblico. Per scoprirle, puoi analizzare le statistiche della tua pagina, che ti mostrano quando i tuoi fan sono online e quali sono i giorni e gli orari in cui i tuoi post hanno ottenuto più interazioni. Puoi anche fare dei test, pubblicando a orari diversi e confrontando i risultati. In generale, cerca di pubblicare con una certa frequenza e regolarità, senza esagerare né trascurare la tua pagina.

4. Invita all’azione

Un altro trucco per battere l’algoritmo di Facebook è quello di invitare i tuoi fan ad agire, chiedendo loro di lasciare un commento, di taggare un amico, di condividere il tuo post o di cliccare su un link. Questo aumenta l’engagement e la diffusione dei tuoi contenuti, segnalando all’algoritmo che sono interessanti e meritevoli di essere mostrati a più persone. Tuttavia, fai attenzione a non usare tecniche di engagement baiting, ovvero di richiedere in modo artificioso o manipolativo l’interazione, perché questo potrebbe penalizzarti. Sii sempre naturale, autentico e coerente con il tuo stile e il tuo tono di voce.

5. Sfrutta i tuoi collaboratori

Un altro modo per aumentare la tua portata organica su Facebook è quello di coinvolgere i tuoi collaboratori, invitandoli a condividere i tuoi contenuti sulle loro bacheche personali. Questo ti permette di sfruttare la cosiddetta employee advocacy, ovvero il fatto che i tuoi dipendenti o colleghi possano diventare dei micro-influencer per il tuo brand, trasmettendo fiducia, credibilità e autorevolezza. Inoltre, dal momento che l’algoritmo di Facebook dà priorità ai contenuti di amici e familiari rispetto a quelli delle pagine, se i tuoi post vengono condivisi dai tuoi collaboratori, hanno più probabilità di essere visti dai loro contatti, ampliando così il tuo pubblico potenziale.

6. Segmenta il tuo pubblico

Un altro consiglio per ottimizzare la tua presenza su Facebook è quello di segmentare il tuo pubblico, in modo da mostrare i tuoi contenuti solo a chi è realmente interessato e coinvolto. Puoi farlo usando le funzionalità di targeting organico che ti offre Facebook, che ti permettono di selezionare il tuo pubblico in base a criteri come l’età, il genere, la lingua, la posizione geografica e gli interessi. In questo modo, puoi personalizzare i tuoi contenuti in base al profilo dei tuoi fan, aumentando la rilevanza e l’efficacia dei tuoi messaggi.

7. Sii creativo

Infine, il consiglio più importante è quello di essere creativo, originale e innovativo nei tuoi contenuti. Non limitarti a copiare o ripetere quello che fanno gli altri, ma cerca di distinguerti, di sorprendere, di emozionare, di divertire, di educare, di informare, di ispirare. L’algoritmo di Facebook premia i contenuti che offrono valore aggiunto agli utenti, che li fanno sentire parte di una community, che li fanno riflettere, che li fanno reagire. Quindi, sperimenta, prova, testa, misura, impara, migliora. E non impazzire. 😉

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