Elena Satine Lux, creativa stellare a tutto tondo

Elena aka Satine Lux, classe ’85, è una fotografa di moda, sognatrice testarda, che ama trascorrere le proprie giornate tra videogames, libri, serie tv e palestra. Teniamo moltissimo a scrivere su di lei stimando la sua creatività a 360° e il suo eccezionale talento. Il suo nome d’arte deriva dall’unione di un nomignolo affibbiatole in gioventù: Satine (dal film Moulin Rouge), per il suo mantra “One day I’ll fly away” e da Lux il nome della sua gatta nera. Ha scoperto dell’esistenza del mondo cosplay 11 anni fa, durante un Lucca Comics: Freddie Krueger e Elliot Spencer l’avevano avvolta in un abbraccio “mortale” dalla quale non si riprese più; ma prima di convincersi davvero a passare al “lato oscuro” attese diversi anni e dopo svariati tentativi con colle, gomma eva e tessuti vari nel settembre 2018 prese vita la sua Wonder Woman. Da quel timido inizio aggiunse alla sua collezione quelli che lei ama definire “cosplay da battaglia” ovvero i cosplay per lo più acquistati che utilizza solo in occasioni particolari; alcuni di questi sono: Daenerys Targaryen e Mera. Alla sua scuderia si sono poi aggiunti una versione femminile, ma non troppo, di Bucky Barnes, e il demone Mazikeen, ma la sua preferita in assoluto rimane sempre Slave Leia.

Era Natale 1991, Il Ritorno dello Jedi in tv, una piccola Satine sul divano rimase assolutamente incantata nel vedere Carrie Fisher in versione Jabba’s Slave, impossibile da dimenticare, un idolo per una bambina che le avrebbe dato forma 28 anni più tardi.

Per Satine la parte migliore di un cosplay è il processo creativo:

Creare un cosplay è come accudire un cucciolo: devi dargli attenzioni costanti ma lasciargli anche i suoi spazi; questo processo indubbiamente la lega fermamente al personaggio: nel bene, quando raggiunge la soddisfazione di una parte ben fatta e addirittura nella frustrazione che può giungere quando non riesce quel piccolo dettaglio, è una connessione; questo non avviene se sono comprati, non riesce a creare quell’empatia fondamentale che le permette di sentirsi pienamente a suo agio e, soprattutto, fiera.

Alla domanda “secondo te come si diventa dei bravi Cosplayer?” Satine risponde:

 “Credo che essere bravi cosplayer, come per qualsiasi altra cosa, significhi evolversi, migliorarsi di giorno in giorno e trovare nuovi modi di creare. Una delle cosplayer a cui mi ispiro è appunto KamuiCosplay”.

Nella vita di tutti i giorni si barcamena tra tempo dedicato alla famiglia e alle sue passioni, questo non la priva certamente della voglia di studiare il prossimo personaggio. Per ogni stimolo che riceve le si accende una lampadina, e grazie al supporto del marito, suo “partner in crimes” riesce a trovare la giusta direzione creativa per realizzare i cosplay. Tra i suoi eventi preferiti troviamo al primo posto la Festa dell’Unicorno, questa magnifica fiera immersa nella terra di Leonardo le ha sempre suscitato una grande attrazione fin dalla prima visita, questa è seguita a ruota dal Lucca Comics, ormai diventata una Mecca per ogni nerd e curioso, un banco di prova per le sue creazioni per i climi più rigidi ed infine il Firenze Fantasy.

Per Satine è corretto parlare di “industria del cosplay” in quanto c’è un vero e proprio giro d’affari dietro ed è, sicuramente, una “macchina da soldi” non da poco. Per lei fare cosplay è una forma d’arte come tante altre, non vede perchè non debba essere retribuito come un vero e proprio lavoro. Non capita a tutti di trovare il lavoro dei propri sogni e se per qualcuno è quello di trasformarsi in eroe, o nel carismatico cattivo, tanto meglio.

Cosplay e social network vanno di pari passo, come detto in precedenza i cosplayer, per Elena, sono artisti, e tutti gli artisti hanno bisogno di un palcoscenico: un banco di prova per suggerimenti e critiche, confidando in quelle costruttive. Per natura non ascolta le opinioni non richieste, ma non ha mai ricevuto critiche che abbattessero il suo spirito. Satine sta facendo qualcosa che le piace, lo fa per lei come prima cosa e se capita qualche like è soltanto valore aggiunto. È fondamentale per lei divertirsi, creare e trarre soddisfazione dal proprio operato.

A proposito di questo Satine ha una posizione davvero chiara:

“Perché limitare la creatività? Se ci pensiamo bene, i personaggi che rappresentiamo sono degli original creati da altri. Creare un cosplay di un personaggio a cui siamo affezionati è complesso e faticoso, ma creare un originale lo è ancora di più: trovare un’idea, capire come realizzarla, studiare il personaggio senza finire nel banale o nel piatto. Non è forse questa l’arte?”

Un piccolo aneddoto..

“Ero su un set con Slave Leia in un bosco, stavo su una strada sterrata in attesa che il fotografo cambiasse gli obiettivi, quando arriva una macchina che aveva evidentemente sbagliato strada e l’autista disse, abbassando il finestrino: “Wow!!! Ma sei un’amazzone!!” La reazione dentro di me fu: “Davvero?!?!?! Sei Serio?” Non sapevo se piangere per il mancato riconoscimento della mia Leia iconica o prenderlo a legnate per l’offesa al mio duro lavoro.”

Concludendo, per Satine il cosplay è un modo per tirare fuori un secondo “IO” una parte nascosta che non vede l’ora di emergere. Un aspetto del proprio carattere che non si sa nemmeno di possedere, la capacità di rispecchiarsi in qualcun altro, di indossare le scarpe di qualcuno che si ammira e rispetta. Fare cosplay è un’arte, ormai è stato assodato, e per questo richiede pratica, crescita ed evoluzione. Tutti sono partiti da qualcosa di semplice, magari incollato invece di cucito, ma con la pratica e la perseveranza si possono raggiungere risultati straordinari. Come sempre il divertimento è alla base, va bene che potrebbe diventare un lavoro, questo non deve cambiare quello che si prova durante la creazione di un costume o il brivido adrenalinico della fiera, il riconoscimento da parte dei fan per le foto…

“Quando diventerai famoso ricordati da dove sei partito. Tutti partiamo dalla stessa stazione, non diventare indisponente solo per un pizzico di fama in più!”

Per scoprire il talento di Elena, vi invitiamo ad approfondire sui suoi canali social: Facebook e Instagram.

Gianluca Falletta

Autore: Gianluca Falletta

Gianluca Falletta, creatore di Satyrnet.it, finalista nel 2019 di Italia's Got Talent, è considerato "il papà del Cosplay Italiano". Come uno dei primi sostenitori e promotori del fenomeno made in Japan in Italia, Gianluca, in 25 anni di attività ha creato, realizzato e prodotto alcune delle più importanti manifestazioni di  settore Nerd e Pop, facendo diventare Satyrnet.it un punto di riferimento per gli appassionati. Dopo "l'apprendistato" presso Filmmaster Events e la Direzione Creativa di Next Group, due delle più importanti agenzie di eventi in Europa, Gianluca si occupa di creare experience e parchi a tema a livello internazionale e ha partecipato allo start-up dei nuovissimi parchi italiani Cinecittà World, Luneur Park e LunaFarm cercando di unire i concetti di narrazione, creatività con l'esigenza di offrire entertainment per il pubblico. Per info e contatti gianlucafalletta.com

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