Alone in The Dark

Sicuramente uno dei videogiochi che negli anni 90 mi ha emozionato di più con le sue atmosfere paranormali, Alone in The Dark per me resta un classico del genere e l’articolo di Elemicina su Horror D’Elite mi ha ricordato quanto fosse bello giocarci (e in alcuni casi anche frustrante per le morti…):

Alone in the Dark è un videogioco ideato da Frédérick Raynal e distribuito da Infogrames nel 1992, primo capitolo della serie omonima. Si tratta di uno dei primi esempi di survival horror, genere reso in seguito celebre da Resident Evil. La trama e le atmosfere del gioco sono ispirate alle opere di H. P. Lovecraft, che viene tra l’altro citato nei ringraziamenti. In particolare, nella fornita biblioteca di Jeremy Hartwood si possono trovare il Necronomicon e il De Vermis Mysteriis, celeberrimi pseudobiblia dell’autore di Providence, e diverse creature sono modellate sulle descrizioni dei Grandi Antichi.

Il gioco sfrutta una visuale in terza persona; personaggi e oggetti sono composti da poligoni, mentre i fondali sono pre-renderizzati e ripresi da una telecamera fissa, che non segue l’azione; quando si esce dalla visuale della telecamera corrente, si passa ad un’altra, e così via. Le musiche della versione floppy sono in formato MIDI, mentre in quella cd-rom sono tracce audio; inoltre, in quest’ultima, i testi dei libri sono doppiati con audio digitalizzato.

L’atmosfera, accompagnata da musiche ed effetti sonori appropriati, è uno dei punti forti del gioco, che può regalare momenti di vera ansia. Per questo motivo, Alone in the Dark viene spesso incluso nelle classifiche di giochi più spaventosi, insieme a titoli come Silent Hill, System Shock 2 e Aliens versus Predator.

Dead Space

Anche a distanza di anni Dead Space riesce a farmi venire la pelle d’oca, basta solamente ricordare i primi minuti sulla Planet Cracker Ishimura e “l’incontro” iniziale… Questo post di Elemicina su Horror D’Elite mi ha spinto a installarlo nuovamente per riprovare quelle forti emozioni di un tempo:

Dead Space è un videogioco di fantascienza survival horror in terza persona sviluppato da Visceral Games al tempo chiamata EA redwood shores. Annunciato nell’ottobre 2007 tramite il magazine Game Informer, è uscito in Europa il 14 ottobre 2008 per PlayStation 3 e Xbox 360, e il 24 per Microsoft Windows. Una versione per Wii, intitolata Dead Space: Extraction è ambientata prima degli eventi di Dead Space, è uscita il 25 settembre 2009 in Europa e il 1º ottobre 2009 in Giappone. Dead Space utilizza il medesimo motore grafico di Il padrino II, anch’esso pubblicato da Electronic Arts.

A causa dei contenuti particolarmente crudi del gioco e dalla sua capacità di comunicare terrore, la censura di varie nazioni sta vagliando il gioco per consentirne o meno la diffusione. Gli sviluppatori avevano comunicato che probabilmente il gioco sarebbe stato vietato in Germania e Cina. In Giappone invece la censura classifica il gioco al massimo livello.Dopo alcuni test dell’organizzazione tedesca USK, l’uscita in Germania è stata il 6 novembre in versione “uncut” malgrado le pesanti regole di censura tedesche.

Cold Fear

Sicuramente ai tempi fu uno dei survival horror che giocai di più, di Cold Fear mi piacque praticamente tutto: atmosfera, trama, gameplay. Certo non era nulla di innovativo in molti suoi aspetti, eppure mi colpì veramente tanto. Leggere questo articolo di Elemicina su Horror d’Elite mi ha fatto tornare in mente questo gioco della mia gioventù.

Cold Fear è un videogioco di azione a tema survival horror, sviluppato da Darkworks e pubblicato da Ubisoft nel 2005. In Cold Fear il giocatore prende il ruolo di Tom Hansen, un ex-soldato ora impiegato nella U.S. Coast Guard che viene mandato ad investigare su una misteriosa baleniera russa, la “Eastern Spirit” (Дух Востока) nel mezzo dello stretto di Bering. La sequenza iniziale mostra una contingente squadra di agenti sotto copertura sotto gli ordini di un agente della CIA, con l’ordine di identificare la nave e recuperare il carico. Sfortunatamente, l’intera squadra viene sterminata da una minaccia sconosciuta.L’agente Bennet della CIA quindi ordina ad ogni nave governativa nelle vicinanze della baleniera di investigare, ed è proprio la nave di Hansen che risponde alla chiamata. Come Hansen, il giocatore trova la nave occupata da mercenari ostili e strane creature (chiamate “exocelle”), queste creature usano gli umani e altre forme di vita come ospiti, trasformandoli in esseri selvaggi ed irrazionali, con l’unico obiettivo di nutrirsi di chiunque davanti a loro. Questi parassiti sono un pericolo per Hansen sia dentro che fuori dai loro ospiti. Durante la sua esplorazione e sotto l’aiuto di Bennet scoprirà che le “Excocelle” sono il frutto di un esperimento riuscito male; sempre durante la sua investigazione libererà Anna Kamsky, figlia dello scienziato russo Dr. Victor Kamsky, che veniva tenuta prigioniera per costringere il padre a continuare le ricerche e gli esperimenti. In seguito dirotterà la nave sulla piattaforma petrolifera, trasformata in laboratorio dove sono avvenuti gli esperimenti falliti, dopo diversi scontri sia con i mercenari, sia con le exocelle, Hansen e Anna si mettono d’accordo per far saltare l’intero complesso con del C4, poco prima di partire dall’eliporto però, i due vengono attaccati dal padre di Anna, Victor Kamsky trasformato in una creatura gigantesca e orribile, ma riesce comunque a sconfiggerlo e i due fuggono con l’elicottero osservando la piattaforma esplodere in mezzo all’oceano.

The Order 1866

Ricordo The Order 1866 come uno dei giochi che attesi di più per la Playstation 4, lo ricordo anche per la bellissima giornata passata a Milano per la sua presentazione in esclusiva alla stampa del settore. Sono passati ormai diversi anni, ma questo articolo di Elemicina per Horror D’Elite su Facebook mi ha ricordato quanto amassi quel gioco nonostante i suoi difetti: Leggetelo per qualche feels…

 

Nei libri di storia leggiamo che nell’ultimo ventennio del XIX secolo, in piena epoca vittoriana, Londra vive un periodo di grande fermento politico, culturale, scientifico e tecnologico. Parallelamente gli strati più umili della popolazione combattono la fame e si trovano a fronteggiare la piaga della prostituzione e del lavoro minorile.

Nella Londra “alternativa” di The Order: 1886 ci sono anche altri problemi che affliggono la città e che vengono da molto lontano. A cavallo tra il VII e VIII secolo una mutazione genetica interviene a cambiare il normale corso dell’evoluzione di un ristretto gruppo di persone: i mezzosangue, creature dalle fattezze animalesche, incredibilmente forti e intelligenti. Etichettate con nomi tratti dalla mitologia, queste creature prendono il sopravvento sulla popolazione.La sopravvivenza dell’umanità verrà garantita dalla costituzione di un Ordine di Cavalieri, coraggiosi e determinati a sconfiggere il nemico, i quali si avvalgono di tecnologie futuristiche: dirigibili per pattugliare i cieli di Londra e treni alimentati a elettricità che garantiscono il collegamento veloce da una parte all’altra della città. Ma proprio quando sembra che l’Ordine stia riuscendo ad avere il sopravvento sui mezzosangue, interviene una nuova minaccia: una fazione di ribelli che vuole opporsi al malcontento dilagante e porre fine alle ingiustizie che affliggono la popolazione.

The Order: 1886 nasce dalla commistione di storia, mitologia e leggenda. Accanto a un’incredibile riproduzione grafica di luoghi reali, come WhitechapelIl Palazzo del Parlamento e il ponte di Londra, è possibile trovare riferimenti a Jack lo Squartatore, alla letteratura di Charles Dickens e alla saga di Re Artù.  Il giocatore veste i panni di Sir Galahad Greyson, alfiere fidato di Re Artù, il quale fu fondatore dell’Ordine. La sua longevità (e quella di tutti i Cavalieri) è data dalla Blackwater, una sorta di pozione in grado di risanare anche ferite mortali. L’Ordine può inoltre contare sul genio di Nikola Tesla, brillante scienziato che ha creato l’arsenale di armi ed equipaggiamenti essenziali per fronteggiare i mezzosangue.

The Order: 1886 è un gioco di azione-avventura che catapulta i giocatori tra le strade di una Londra magistralmente rivisitata. A una storia immersiva e appassionante, si aggiunge una grafica mozzafiato, degna delle migliori pellicole cinematografiche.

The Thing – Il videogame

Il primo film di Carpenter che mi viene in mente nel periodo autunnale e invernale è sicuramente La Cosa, forse perché il fresco mi porta con l’immaginazione all’Outpost 31… Sfogliando Facebook qualche giorno fa poi questo film mi è tornato in mente anche per l’articolo di Elemicina nella sezione Videogiochi d’Elite sulla pagina Horror D’Elite, seppur breve questo testo mi ha riportato in mente un videogames fantastico. Voi cosa rispondereste alle sue domande?

The Thing (noto in Giappone come Yuusei Kara no Buutai X: Episode II) è un videogioco sparatutto in terza persona a tema survival horror e fantascientifico, sviluppato dalla Computer Atworks e distribuito nel 2002 dalla Vivendi Games per PlayStation 2, Xbox e Windows. Erano previste anche delle versioni per Game Boy Color e Game Boy Advance ma furono cancellate. Il gioco è ispirato all’omonimo film di John Carpenter, e ne funge da sequel. È stato approvato da Carpenter, definendo il seguito ufficiale del suo film. Ha ricevuto recensioni generalmente positive da parte della critica, e ha ottenuto buone vendite.

Una delle caratteristiche principali del gioco è l’inclusione di personaggi non giocanti divisi in tre classi (medico, ingegnere e soldato) a cui è possibile ordinare determinate azioni in base al gruppo cui appartengono, come la guarigione di altri compagni di squadra o il fissaggio delle apparecchiature. Il personaggio possiede due indicatori, ovvero la “paura” provata dai compagni e un “sistema di fiducia”. Nel sistema di fiducia, Blake deve appunto guadagnare la fiducia dei suoi compagni di squadra, altrimenti si rifiuteranno di eseguire i suoi ordini. Anche i compagni devono però avere fiducia in Blake, ed è utile per scoprire se uno di essi è stato infettato. Nel sistema della paura, l’indicatore reagisce spesso a seconda dell’ambiente in cui si trova, ad esempio, se una zona è coperta di sangue o dispone di un sacco di macerie, la barra aumenta. Se il livello di paura continua ad aumentare, i compagni possono attaccare Blake, suicidarsi o morire dallo spavento. Quando il giocatore è all’esterno della struttura, quindi in mezzo alla neve, è presente anche un indicatore di temperatura che indica quanto Blake può rimanere all’aperto. Se la barra arriva a zero, Blake inizierà a perdere vita e può morire per assideramento. Le armi principali sono tazer, pistola, mitragliatrice, fucile di precisione, lanciafiamme, fucili a pompa, fiamma ossidrica e lanciagranate, insieme anche a degli strumenti secondari come estintore, vari tipi di granate, razzi segnalatori, medicinali, siringhe, chiavi, torce, schede d’accesso e documenti.

Resident Evil 2 Remake

Raccoon City, una ridente cittadina americana come tante altre, dove tutto sembra procedere nella normalità. Ma è realmente così? Leon S. Kennedy sta viaggiando per raggiungere il dipartimento di polizia cittadino e svolgere il suo primo giorno di lavoro l’incontro, con Claire Redfield diretta anche lei in città per vedere il fratello, ad una stazione di benzina cambierà la vita di entrambi per sempre…

Ecco finalmente tra le nostre mani di videogiocatori incalliti il remake di uno dei capolavori della Capcom: Resident Evil 2. Dopo ventun anni ci troviamo nuovamente a scegliere di vestire i panni del giovane e zelante poliziotto Leon o della indipendente Claire per le strade infestate di zombi (e non solo) di Raccoon City. La scelta tra loro non è soltanto puramente estetica, ma cambia l’evolversi della storia che si sviluppa su binari paralleli dopo la separazione forzata dei due ragazzi all’inizio del gioco. Ovviamente l’idea di Capcom già presente nell’originale e in Biohazard 1 garantisce al titolo un fattore rigiocabilità non indifferente, impreziosito anche dai cambiamenti che si possono trovare nella storia dello stesso personaggio al secondo playthrough.

Resident Evil 2 | Launch Trailer | PS4

Resident Evil 2 è il remake moderno del classico Survival Horror della software house giapponese, dotati di poche armi ci dovremo quindi immergere nelle location di Raccoon City per sopravvivere all’olocausto Zombi, risolvendo enigmi e sfide più o meno complesse. I livelli di difficoltà crescenti diminuiscono drasticamente le nostre possibilità di riuscita nella fuga… ma galvanizzano molti giocatori ai quali piacciono le sfide come un tempo. Lo sviluppo delle storie differisce parzialmente da quello originale, offrendo quindi una sfida nuova anche per chi conosceva il primo RE 2 a memoria, ma presenta un pò di sano backtracking anni novanta. Non stupitevi quindi di dover fare più volte il tratto stanza A stanza B perchè avete trovato un oggetto utile a risolvere un enigma, oppure di dover raggiungere il punto D passando nuovamente dal corridoio C dove si è sbloccato un passaggio. Un pò di corsa non ha mai ucciso nessun personaggio dei videogiochi… ma uno zombi o un mostro si! Quindi state sempre in allerta!

Gli armamenti di Leon e Claire ricordano quelli originali, con la pistola di lui che inizialmente sembra depotenziata rispetto a quella di lei, ma nel complesso sono impressionanti entrambi nel proseguo del gioco, grazie anche alle modifiche che potremo applicarci (sempre che cerchiate bene nelle location di gioco). Sarà ovviamente importante gestire al meglio i pochi proiettili che troveremo rispetto al numero di nemici, le polveri da sparo per crearne di nuovi e le armi secondarie (potenti ma limitatissime in numero). Diversamente dall’originale il coltello ora ha un numero limitato di utilizzi e spesso andrà sostituito perchè si romperà. Oltre a essere bravi nel saper contenere la vostra pioggia di proiettili, dovremo riuscire a sopravvivere con le scorte mediche (spray e erbe non sono mai abbastanza per i gamers) sparse per le aree. Dato che l’inventario personale può contenere pochi oggetti, sono indispensabili le casse “magiche” sparse per il gioco dove potremo stivare gli oggetti che al momento non reputiamo utili (magiche perchè sono interconnesse una con l’altra), queste sono quasi sempre vicine alle famose macchine da scrivere indispensabili per salvare la nostra posizione (sono però spariti i nastri d’inchiostro). L’inventario personale è si limitato ma può essere leggermente ampliato grazie a delle borse che si possono recuperare durante la storia.

Al termine del gioco verremo valutati sulla nostra prestazione e questo risultato (oltre agli achivment\trofei ottenuti) sbloccheranno extra per la collezione bozzetti\modelli oppure extra per il gioco quali costumi alternativi, nuove modalità, etc.

Il Remake di Resident Evil 2 si presenta in modo ottimale graficamente, soprattutto nei modelli dei protagonisti e degli antagonisti principali, anche le animazioni e gli ambienti di gioco sono molto belli da vedere. Sono rimasto solo un pò interdetto personalmente di due scelte a livello visivo: l’apertura delle porte e l’eccessivo (a mio parere) gore di alcune scene\location. Anche l’audio del gioco è di altissimo livello: suoni, voci ed effetti aiutano a rendere unica l’esperienza di gioco. Del gameplay ho ampiamente parlato, il gioco è uno dei pochi remake realmente riuscito che eguaglia l’originale trasportandolo ai giorni nostri. La longevità di certo non risulta come la media dei giochi di ultima generazione, qui per vedere tutti i finali dovrete giocare almeno quattro volte (2 per personaggio) con una media di diverse ore di gioco per playthrough. Non ci si può davvero lamentare.
Essendo disponibile per PC, PS4, XBOX ONE non avete scuse (a mio parere) almeno per provare la demo.

Voto: 8.8

I gadget di Pokémon Detective Pikachu

The Pokémon Company International ha presentato un’ampia gamma di prodotti ispirati all’attesissimo film Pokémon Detective Pikachu prodotto da Warner Bros. Pictures, Legendary Entertainment e The Pokémon Company, in uscita nelle sale europee a partire dall’8 maggio 2019. Prima di tale data i fan potranno mettere le mani su tantissimi nuovi prodotti del Gioco di Carte Collezionabili Pokémon (GCC), action figure, peluche interattivi prodotti da Wicked Cool Toys e tanto altro ancora.

L’intera linea di prodotti è ispirata al film, che inizia con la misteriosa scomparsa del detective Harry Goodman e prosegue con le peripezie di suo figlio Tim che vestirà i panni dell’investigatore per ritrovare il padre e portare finalmente a galla la verità. Al fianco del ragazzo troveremo quello che un tempo era l’inseparabile Pokémon di Harry, il detective Pikachu: un tenerissimo investigatore dalla sconfinata saggezza. Durante le loro indagini a Ryme City, città in cui Pokémon e umani convivono in armonia, i due incontreranno Pokémon dalle diverse personalità e porteranno alla luce scioccanti verità in grado di sovvertire ogni equilibrio. Il film sta già facendo parlare molto di sé grazie al recente rilascio del trailer e di un cast d’eccezione.

Colin Palmer, vicepresidente dell’ufficio marketing di The Pokémon Company International, ha dichiarato:

“Pokémon ha finora reso felici i fan di tutto il mondo con videogiochi, carte collezionabili e cartoni animati; tra poco, finalmente, aggiungeremo alla lista anche un film ambientato nel mondo reale: POKÉMON Detective Pikachu. I prodotti che abbiamo creato per l’occasione spaziano dal Gioco di Carte Collezionabili Pokémon a giocattoli ufficiali e molto altro ancora. Volevamo fare in modo che grandi e piccini avessero modo di festeggiare questa grande novità del mondo Pokémon insieme a noi”.

Una selezione di prodotti ispirati al film POKÉMON Detective Pikachu, non esclusivamente per il GCC Pokémon, sarà presentata in occasione delle fiere internazionali del giocattolo a partire dal mese in corso. Di seguito sono riportati i dettagli sulle date di distribuzione al pubblico e le caratteristiche dei prodotti.

Il GCC Pokémon, che finora ha distribuito ben 23,6 miliardi di carte in tutto il mondo, sta per arricchirsi di nuove buste di espansione in occasione dell’uscita del film POKÉMON Detective Pikachu. Le nuovissime confezioni di queste buste di espansione da quattro carte sono ispirate al carattere unico di Ryme City. Collezionisti e giocatori del GCC Pokémon si divertiranno a raccoglierle tutte e a costruire mazzi con le 26 nuove carte con protagonisti i Pokémon del film ritratti in computer grafica tra cui Detective Pikachu, Charizard e Greninja. I primi prodotti dell’espansione Detective Pikachu del GCC Pokémon saranno disponibili in Europa a partire dal 29 marzo 2019. Di seguito alcuni dettagli sui prodotti.

• Il fascicolo Detective Pikachu del GCC Pokémon contiene una carta promozionale del detective Pikachu, una moneta metallica ispirata al detective Pikachu, due buste dell’espansione Detective Pikachu e una busta di espansione aggiuntiva del GCC Pokémon.
• Il fascicolo Charizard-GX dell’espansione Detective Pikachu contiene una carta promozionale olografica e una carta olografica gigante di Charizard-GX, quattro buste dell’espansione Detective Pikachu e due buste di espansione aggiuntive del GCC Pokémon.
• Il fascicolo Greninja-GX dell’espansione Detective Pikachu contiene una carta promozionale olografica e una carta olografica gigante di Greninja-GX, una spilla di Greninja, cinque buste dell’espansione Detective Pikachu e due buste di espansione aggiuntive del GCC Pokémon.
• Il bauletto da collezione Detective Pikachu contiene sette buste dell’espansione Detective Pikachu, due buste di espansione aggiuntive del GCC Pokémon, una spilla collezionabile ispirata al detective Pikachu e un bloc-notes con foglio di adesivi Pokémon; il tutto racchiuso in una robusta scatola di metallo.

Wicked Cool Toys, principale titolare di licenza del marchio Pokémon, offrirà una gamma di fantastici prodotti ispirati al film e acquistabili presso i rivenditori di Giochi Preziosi.

Oltre alla gamma dedicata al GCC Pokémon e ai giocattoli ufficiali, The Pokémon Company International presenterà anche capi d’abbigliamento e oggetti per la casa grazie alla collaborazione con partner esterni. Ulteriori dettagli in merito saranno forniti in date più prossime all’uscita del film. Le disponibilità variano a seconda del mercato di riferimento. I fan dei Pokémon potranno ricevere tutti gli aggiornamenti sui prodotti ispirati al film semplicemente seguendo i canali ufficiali Pokémon sui social media e partecipando alle conversazioni online con l’hashtag #DetectivePikachu.

 

 

Pokémon:”In ognuno di noi”

Basato sul marchio di fama internazionale Pokémon, “In ognuno di noi” racconta una nuova avventura di Ash e Pikachu. I nostri amati eroi dovranno unire le forze con una serie di peculiari personaggi per affrontare incredibili sfide e memorabili lotte Pokémon, il tutto in un film dai toni commoventi dove il lavoro di squadra e l’amicizia diventano protagonisti.

Trailer integrale del film Pokémon In ognuno di noi

Nel film Pokémon In ognuno di noi, la storica coppia di amici viaggia verso la città di Eolipoli, dove sta per iniziare l’annuale Festa del vento in onore del Pokémon leggendario Lugia. Durante il loro soggiorno, Ash e Pikachu incontreranno vari personaggi interessanti tra cui una giovane atleta, un bugiardo compulsivo, un timido ricercatore, una vecchietta un po’ scontrosa e una ragazzina che custodisce un grande segreto. Alcuni incidenti metteranno però a rischio la festa e la sicurezza della città stessa, spingendo tutti a fare la loro parte per evitare il peggio. Infine, che ruolo avrà il Pokémon misterioso Zeraora nella vicenda?

Il film Pokémon, “In ognuno di noi”, diretto da Tetsuo Yajima, è il ventunesimo film basato sull’anime Pokémon ed è il seguito di Il film Pokémon – Scelgo te!. La pellicola è stata presentata in anteprima il 13 luglio 2018 in 364 sale in Giappone ed è risultato al secondo posto al botteghino giapponese, La versione inglese ha ricevuto recensioni contrastanti da parte della critica, ma è diventato il primo film Pokémon a ricevere un punteggio su Rotten Tomatoes. L’aggregatore di recensioni ha riferito che il 71% dei votanti ha dato al film una recensione positiva sulla base di sei recensioni, con una valutazione media di 5,92/10.

Vienna Comicon 2018

Vienna è una delle capitali più affascinanti, soprattutto nel periodo invernale quando si ricopre di spirito natalizio. Approfittando della partecipazione al Viecc ho fatto una breve vacanza con giro per i mercatini di Natale presenti in città e mi sono tolto lo sfizio di una fetta di Sacher nell’omonimo Hotel (fortunatamente non era dell’originale, altrimenti oltre ad essere fluorescente la fetta io sarei finito all’altro mondo). Vienna a mio parere è proprio una città a misura d’uomo, molto pratica da girare, ricca di monumenti da visitare ma anche di distretti molto più legati allo shopping (come il centro).

Tornando al Viecc, vero motivo della mia breve vacanza, la fiera in sé è molto più piccola di quelle alle quali siamo abituati in Italia. Un padiglione era adibito agli stand commerciali, alla zona vip per autografi e foto di attori (Sylvester McCoy, John Noble, etc.) ed ad alcuni stand con i gonfiabili.
Il secondo padiglione era quello con i palchi per gli spettacoli cosplay, con le postazioni games, i tavoli dei fumettisti, dei ragazzi con le autoproduzioni, etc. Principalmente però era quello con gli stand dei vari universi cinematografici più iconici: Star Wars, Star Trek, Dr. Who, Games, of Throne, etc; e tra questi spiccavano sicuramente un X-Wing e la porta della Death Star presidiati dai ragazzi delle Legioni di Star Wars. Nel secondo padiglione erano presenti anche alcuni famosi cosplayer tra i quali spiccavano anche due bravissimi italiani.

Nella galleria che unisce tutti i padiglioni della fiera la mattina riecheggiavano sempre le musiche di Star Wars, sottofondo perfetto per le parate dei membri della Rebel Legion e della 501st Legion, mentre durante la giornata si poteva accedere a diverse salette dove si sono svolti alcuni interessanti panel. Essendomi trovato bene anche quest’anno probabilmente ci farò una nuova scappata nel 2019… giusto per fare qualche nuova foto.

Gli Ultimi Jedi a Cartoomics

Dopo l’inattesa perdita della Morte Nera l’Impero ha intensificato la sua guerra alla ribellione. Migliaia di sonde viaggiano nella galassia cercando di captare anche il minimo segnale della presenza ribelle. I cieli dei più importanti porti planetari sono oscurati dalla minacciosa presenza di centinaia di Star Destroyer che bloccano ogni partenza sospetta. Assaltatori dalle lucide armature controllano a tappeto le periferie delle città, aiutati nei raid e nei rastrellamenti dai duri Sandtrooper e dagli agili Scout. Seduto sul suo trono l’Imperatore Palpatine studia la prossima mossa che potrebbe porre fine una volta per tutte all’odiata resistenza.

Nascosta nella sua base segreta di Cartoomics, il Generale Leia Organa ha bisogno di aiuti per sconfiggere il soverchiante nemico. Guardando la mappa della Galassia sospirò:

Luke con le nostre forze attuali non so quanto potremmo resistere.”

Il fratello, lisciandosi la barba rispose calmo:

Con i nostri Jedi ho preparato una serie di Holocron contenenti richieste d’aiuto; il vero problema sorge però sul come farli avere ai nostri alleati.”

Dall’altra estremità della sala entrò calmo Han Solo, seguito dal fidato amico Chewbacca:

Ho io la soluzione. Supponiamo che qualche brava persona come me mi dovesse dei favori, se gli consegnassi quei messaggi potrebbe recapitarli a destinazione senza troppi problemi.”

Inarcando il sopracciglio destro Leia disse:

Brave persone… mi sembra una definizione alquanto forzata e ottimista. Potrebbero venderci agli imperiali per qualche migliaio di crediti.

Prima che Han potesse controbattere, Luke prese parola:

Aspetta sorella, sicuramente sono tutti personaggi che avrebbero molto da perdere se trattassero con l’Impero, mentre per noi rappresenterebbero l’unica possibilità di superare i controlli fatti dagli equipaggi degli Star Destroyer.”

Sorridendo il Comandante Solo allargò le braccia in un gesto plateale. Vedendolo Leia scosse il capo sorridendo leggermente:

Così sia, sarete la nostra unica speranza.”

Quando ormai il tempo per la ribellione sembra essere scaduto ecco giungere gli agognati rinforzi dalla Rebel Legion Ireland Base, dalla Rebel Legion Helvetica Base, dalla Rebel Legion Lion Base, dalla Rebel Legion Hungarian Outpost, dalla Rebel Legion Monaco Outpost e dalla Rebel Legion Sputnik Base.

 

Potenti Cavalieri Jedi, maestri nella Forza, sono approdati valorosi con le loro lucenti spade laser pronti a difendere il nuovo ordine fondato da Luke Skywalker.

Abili Piloti di caccia ala X e di bombardieri sono pronti a sfrecciare nello spazio accanto alle navi ribelli, impavidi nelle loro tenute dai caschi personalizzati.

Coraggiosi soldati di fanteria stanno ricontrollando le loro armi, pronti a dimostrare la loro risolutezza in ogni scontro. Scaltri mercenari, canaglie di ogni tipo, antieroi per eccellenza capaci di affidarsi spesso alla fortuna per sopravvivere nelle situazioni più disperate, hanno risposto a loro volta alla chiamata. Riuscirà questa alleanza ribelle europea a capovolgere le sorti dell’imminente battaglia?

Lo saprete soltanto venendoci a trovare presso lo stand di Star Wars a Cartoomics, presso il padiglione 12, da venerdì 9 Marzo 2018… dove Gli Ultimi Jedi potrebbero far scintillare le loro spade per l’atto finale dell’ordine…

Di Mario Daniele Frangi

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