Saiyuki. Il viaggio in Occidente: la vera storia di Goku

Forse non tutti sanno che molti manga e anime Giapponesi sono tratti da vere leggende: tra di queste, forse la più importante per tutti gli appassionati di “made in Japan” è proprio quella che riguarda il personaggio di Goku ovvero Saiyuki. Il viaggio in Occidente è una leggenda, appartenente al gruppo dei quattro grandi romanzi classici della letteratura cinese,  e fu pubblicata anonimamente nel 1590 circa. Sebbene non sia pervenuta alcuna prova materiale relativa all’identità dello scrittore, lo si attribuisce tradizionalmente all’erudito Wú Chéng’ēn e fa parte di un’enorme raccolta, il Daitoseikiki, scritta intorno al VII sec d.C. dal monaco buddista Hsuan Tsang.

La leggenda narra del viaggio di un monaco  buddista Sanzo Hoshi verso ovest, viaggio che assume contorni mitici alla stregue dei racconti omerici per noi occidentali. Tra tutte le leggende la più famosa è proprio quella dello scimmiotto.

Son Goku è un astuto quanto borioso scimmiotto dalla forza sovrumana e dagli imprevedibili poteri magici. Nato da un masso millenario sul monte Kakazan, che appena nato si proclama re delle scimmie. Grazie agli insegnamenti di un vecchio saggio, Son Goku apprende l’arte di mutare forma, di generare la copia di se stesso e di utilizzare la nuvoletta d’oro Kuda come mezzo di trasporto. Non contento di tali poteri, Son Goku si reca al palazzo del Re Dragone e si fa consegnare il Nyoibo, un bastone estensibile (con cui nell’antichità le divinità crearono la Via Lattea!). Dopo sette anni, Son Goku fa ritorno al suo regno e trova i sudditi sotto l’attacco dei demoni. Ma Goku, ormai molto potente, li sconfigge. La sua arroganza non conosce davvero precedenti, infatti con l’andar del tempo diviene così prepotente nei confronti delle altre scimmie, da attirare l’attenzione del’Imperatore Celeste, il quale decide di affidargli il compito di sorvegliare le stalle. Ovviamente non felice di questo lo scimmiotto inizia a compiere una serie di atti malvagi. Nemmeno l’intervento del figlio dell’Imperatore basta a placare la sua ira. Deve perciò intervenire il Grande Budda in persona, che solo grazie alla sua infinita saggezza riesce a rinchiuderlo in una grotta perché mediti sul suo comportamento.L’Illuminato lo sconfigge con un trucchetto e rinchiude Goku in una montagna per riflettere su ciò che ha compiuto.

I lamenti di Son Goku devono attendere 500 anni prima di essere uditi dal monaco buddista Sanzo Hoshi, che libera lo scimmiotto a patto che lo accompagni in un viaggio verso Occidente per recuperare i pezzi del puzzle di Oshaka ed essere ammessi all’omonima scuola buddista.. Perché Son Goku non possa tentare la fuga, il monaco gli cinge il capo con una cerchietto d¹oro capace di inibirgli i poteri fino a renderlo docile e servile. Il viaggio è appassionante e avventuroso, e lungo la strada i due incontrano bizzarri personaggi, come Sagomo, un drago acquatico, il demone-maiale Hakkai e i demoni Ginkaku e Kinkaku e il kappa Sa Gojo, che via via si uniscono al bizzarro gruppo di avventurieri. Sanzo e i suoi nuovi compagni dovranno arrivare fino alla terra di Tenjiku, dove grazie ai poteri magici del ventaglio Bashoosen, riuscirà e recupera i sacri testi.

Il viaggio narrato in questo leggendario romanzo pare essere ispirato al pellegrinaggio del monaco Tsuang Hsuan, che nel settimo secolo il andò dalla Cina all’India per recuperare i testi delle scritture buddiste. Ma ciò che è certo è che questa storia ha ispirato alcuni dei più celebri serial del fumetto dell’animazione giapponese, tra cui il blockbuster “Dragon Ball” di Akira Toriyama, il più recente Saiyuki di Kazuya Minekura, la versione fantascientifica Starzinger di Leiji Matsumoto, il divertentissimo The Monkey di Osamu Tezuka o il sexy Saiyuki, realizzata da Go Nagai,  e dei lungometraggi La principessa dal ventaglio di ferro, Le 13 fatiche di Ercolino, Doraemon: Nobita no parallel Saiyūki, Il regno proibito, e Journey to the West: Conquering the Demons, oltre a venire spesso parodiato in innumerevoli altri fumetti, cartoni, e videogiochi (tra questi ultimi, il più noto è SonSon). Anche i protagonisti del manga Inuyasha presentano delle affinità con i personaggi del romanzo.

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