Ethel “rey.cosplay”, quando la lightsaber diventa arte

Saltiamo nell’iperspazio verso una Galassia lontana lontana per scoprire il talento di Ethel, la stellare “rey.cosplay”. Ethel, Ethy per gli amici, è nata a Brescia nel 1997, crescendo è sempre stata portata per gli Sport, praticandone diversi – dall’atletica leggera al nuoto – fino a giungere, a 16 anni cominciò, alla pallavolo a livello agonistico, militando negli ultimi anni tra campionati di categoria serie C e B2. Dopo il periodo del Covid, nel 2021, Ethel decise di mollare il mondo agonistico  dedicando il suo tempo nelle sue passioni, che con l’impegno del campionato di interesse nazionale, non aveva mai avuto la possibilità di coltivare.

Ovviamente, una di queste passioni è il Cosplay. Ethel ha scelto come Nick Ñame social di Instagram “rey.cosplay, perché il suo primo outfit portato ad un evento fu proprio ispirato a Rey Skywalker, protagonista della famosa saga di Star Wars. Scelta non casuale, vista la decisa assomiglianza all’attrice Daisy Ridley.

Sicuramente, il costume a cui Ethel è più legata è Rey di Star Wars – Episodio 8, perché è stato realizzato in stretta collaborazione con una sua grande amica con l’obiettivo di entrare tra le fila della Rebel Legion Italian Base. Dietro a questa creazione, oltre al valore dei tessuti, c’è dunque un valore superiore: quello dell’amicizia e della sinergia creativa. Un’amicizia, nata tra due cosplayer che intepretano entrambe il personaggio di Rey, fondata sulle comune passioni e diventata un legame fraterno. Agata, l’amica Rey di Ethy, l’ha aiutata molto e lo fa tutt’ora nel mondo del Cosplay. Agata ha realizzato uno, se non il migliore vestito di Rey episodio 7 della Rebel Legion Italian Base, riproducendolo in maniera precisa e accurata come quello del film.

Per quanto riguarda i vestiti e accessori che servono per creare il personaggio di Rey, Ethel ha iniziato nel comprarlo già ultimato, col passare del tempo è riuscita a perfezionarlo avvicinandosi il più possibile a quello del film, facendo delle ricerche sui tessuti originali utilizzati dagli attori e creando la magia del ” film accurate”.

Secondo Ethy si diventa bravi cosplayer migliorando sempre di più i vestiti, la ricerca dei tessuti, dei materiali, nel make-up, ma soprattutto nella parte recitativa, perché fare il cosplayer è come recitare, si è a tutti gli effetti degli attori che regalano emozioni dai più piccini agli adulti. Più un cosplayer riesce ad interpretare il proprio personaggio più avrà successo.

Ultimamente si parla del original cosplay che sono molto apprezzati, perché li viene creata l’originalità degli artisti, è un modo diverso di fare cosplay, ma altrettanto apprezzato e stimato.

Ethel avendo iniziato da appena un anno nel mondo Cosplay ha partecipato a pochi eventi, ma quelli che preferisce in assoluto sono:  la ” Games week” di Milano, “Guerre Stellari Fan Gathering di Movilend” e “Lucca Comics & Games”.

Ethy ritiene che al giorno d’oggi si può parlare di industria nel mondo del cosplay, ci sono tantissimi artisti che vivono solo di questo. Tuttavia, nella vita sociale, privata e professionale di Ethel il mondo cosplay non ne fa parte, lei riesce a tenere separate le cose in maniera seria e professionale. Ethy oltre al cosplay esprime la sua creatività e passione attraverso lo sport, tra Beachvolley agonistico e frequentando e diventando allieva della Jedi Generation Academy, sotto la guida del suo maestro, amico, se non che fondatore della JG,”Emavox“. Infine, da quest’anno, Ethel si è lanciata nel teatro nella sua città natale seguendo una scuola serale, iniziando una nuova avventura nel mondo del teatro oltre a quello del Cosplay. 

Per scoprire il talento stellare di Ethel vi invitiamo a visitare la sua pagina all’indirizzo: instagram.com/rey.cosplay.

Veronica Rey, una passione “stellare” per cosplay e teatro

Veronica ha avuto sempre una grande passione per i costumi e il teatro e in generale l’interpretazione di un personaggio. Da giovanissima ha iniziato un corso di teatro e danza che ha proseguito fino agli 11 anni, per poi dedicarsi totalmente allo studio e alla danza a cui non riusciva a rinunciare. Del mondo dello spettacolo amava calarsi letteralmente nei panni del personaggio, cambiare e diventare qualcos’altro. L’idea di poter scegliere di interpretare un personaggio amato o in cui potesse identificarsi in prima persona, è arrivata molto più avanti. Infatti non aveva mai considerato l’idea di entrare nel mondo del cosplay fino a quando non vide per la prima volta “Il Risveglio della Forza”.

Il personaggio di Rey l’aveva colpita fin da subito: erano infatti entrambe due giovani donne, un po’ abbandonate a sé stesse che cercavano il loro posto nel mondo e sognavano in grande. Veronica infatti aveva diciannove anni quando vide il nuovo capitolo della saga e si sa che a quell’età si è sempre molto incerti sul futuro, sulle scelte migliori da fare. Veronica trovò in Rey un esempio da seguire, qualcuno che in qualche modo la capisse e che la rappresentasse. Da qui iniziò tutto: interpretare il personaggio l’avrebbe aiutata a crescere e a trovare sé stessa e nel frattempo esprimersi identificandosi in una ragazza forte e tenace.

L’amore per il personaggio di Rey è cresciuto negli anni e non è mai venuto meno. Mano a mano che la storia continuava i cosplay sono aumentati, ma sempre restando fedeli a quell’unico personaggio. Il cosplay a cui è più legata è quello del VII film, perché non solo è stato il primo ed è anche l’unico interamente (alcuni upgrade a parte) realizzato da lei, ma soprattutto per il significato.

Gli abiti e gli accessori nel mondo di Star Wars sembrano semplici, ma non lo sono. Negli anni di esperienza ha imparato che i tessuti e i materiali sono fondamentali per una resa più realistica e accurata. All’inizio ha cercato di creare da sé il più possibile, con non poche soddisfazioni, ma col tempo più i design erano complicati più risultava inevitabile chiede supporti esterni. È chiaro che se si vuole puntare ad un buon livello bisogna affidarsi a mani esperte.

Secondo Veronica esiste una “industria” legata al cosplay ed è anche in continuo sviluppo, soprattutto negli ultimi anni. Questo comunque secondo lei non snatura il senso di base del cosplayer, perché non è solo realizzare, ma anche interpretare e in queste due capacità ci sono persone molto talentuose che meritano di essere considerate professioniste. Da creativa sa quanto sia importante essere riconosciuti per il proprio talento artistico, per lei è sempre buona cosa trasformare in un lavoro qualcosa in cui si è bravi, ma ovviamente senza perdere i valori con cui si ha iniziato.

Dal 2016 partecipa quasi tutte le fiere del fumetto in Lombardia e la sua preferita è certamente la prima fiera a cui ha partecipato nei panni di Rey, Cartoomics. Ama tantissimo il Lucca Comics & Games, ma preferisce andarci in veste di illustratrice.

Veronica ha scritto e ideato un personaggio original di cui ha cercato di creare il cosplay, ma lo ha indossato solo in una occasione. Trova molto stimolante ed interessante l’idea di creare un personaggio da zero e vederlo prendere vita dalla sua storia. Secondo lei, un buon cosplayer deve sopra ogni cosa amare follemente il personaggio che indossa, non deve essere semplicemente un’interpretazione, ma un modo diverso di parlare di sé: è come se le due parti creassero un equilibrio che bisogna mantenere.

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