Kimba vs Simba

Kimba, il leone bianco (ジャングル大帝 Janguru Taitei, lett. “Imperatore della giungla”), è un manga di Osamu Tezuka pubblicato in Giappone dal 1950 al 1954 sulla rivista Manga Shōnen. Ha ispirato la realizzazione di un anime – trasmesso in Italia nel 1977 – il primo a colori e il primo con animali umanizzati nel ruolo di protagonisti. Ne sono state tratte anche due trasposizioni cinematografiche nel 1966, Kimba il leone bianco (Chouhen Jungle Taitei), vincitore l’anno seguente del Leone d’oro alla XIX Mostra del cinema per ragazzi di Venezia e nel 1997, Kimba – La leggenda del leone bianco (Gekijōban Janguru Taitei), diretto da Yoshio Takeuchi.

Vennero realizzate due serie televisive negli anni sessanta, rispettivamente di 52 e 26 episodi. In Italia già nel 1966 alcuni episodi della seconda serie vennero proiettati al cinema sotto il titolo Leo, il re della giungla, abbinati a lungometraggi. La prima sigla dell’anime nella versione italiana era cantata da Clara Serina. Nel 1999 la prima serie e la seconda serie furono ridoppiate e trasmesse assieme al remake del 1989, da Italia 1, col titolo Una giungla di avventure per Kimba, con una nuova sigla composta da Giorgio Vanni e da Max Longhi e cantata da Cristina D’Avena. Della prima esiste una versione canadese datata 1993, dove sono mantenute le immagini originali ma cambiate le traduzioni e le colonne sonore, e un remake datato 1989.

Negli anni novanta vennero notate alcune analogie con i personaggi de Il re leone della Disney ma la compagnia dichiarò di non conoscere l’opera di Tezuka, anche se Roy Disney e Matthew Broderick si erano riferiti al protagonista chiamandolo “Kimba”. In un’intervista del 2014 Roger Allers, uno dei registi, dichiarò che il nome di Kimba non venne mai menzionato: «Se fossi stato ispirato da Kimba l’avrei affermato e indicato come fonte».

In realtà una connessione tra Tezuka e Disney esiste da tempo, in quanto Tezuka aveva ottenuto la licenza per fare l’adattamento di Bambi come manga, per renderlo fruibile dal mercato giapponese. Tezuka incontrò Disney al World’s Fair del 1964, durante il quale Walt Disney disse di sperare di poter fare qualcosa di paragonabile ad Astro Boy. Gli animatori della Disney furono ingaggiati per insegnare al team di Tezuka l’uso dei colori, tutto ciò mentre era iniziata la produzione della serie televisiva Kimba il Leone Bianco (Jungle Taite). Mentre la versione inglese di Kimba il Leone Bianco era in lavorazione, il personaggio principale fu rinominato Simba. Siccome, però, “simba” significa “leone” in swahili, sarebbe stato difficile poterlo registrare come marchio, quindi i produttori ne cambiarono il nome. Il problema non si presentò nel caso Disney, il cui titolo non comprendeva il nome del protagonista.

Nell’episodio 22 della 6 serie di The Simpsons si fa riferimento alla controversia, quando Gengive Sanguinanti Murphy compare a Lisa in una nuvola, accanto a lui si vede un leone che dice “you must revange my death Kimba. Dam! Simba” (Devi vendicare la mia morte Kimba. Ehm volevo dire Simba!)

Trama

Siamo nell’Africa del XX secolo, un giovane leone bianco vorrebbe governare la foresta in cui vive dopo la morte dei suoi genitori. Panja è il re all’interno della giungla africana, ma la razza umana sta diventando una minaccia, quindi cerca di garantire a tutti gli animali della foresta un luogo e rifugio sicuro in cui poter vivere in pace, liberi dal pericolo degli uomini. Tutto prosegue secondo i suoi piani finché, dopo aver liberato i bovini dai villaggi per sfamare gli animali della giungla, viene visto come una minaccia dagli abitanti che ingaggiano il cacciatore Hamegg. Il cacciatore intrappola la sua compagna Eliza e la usa come esca. Panja viene ucciso, mentre Eliza, incinta, viene imbarcata su un traghetto per essere venduta a uno zoo.

Kimba nasce sulla nave e la madre gli trasmettere gli ideali del padre, che il piccolo mette in pratica facendosi amici i ratti che si trovano a bordo della nave. Una tempesta fa naufragare la nave e Kimba,  finisce in balia delle onde ma, grazie ai pesci, impara a nuotare e, guidato dalle farfalle, riesce a raggiungere la terraferma. Nel suo viaggio fa conoscenza della natura umana, della tecnologia e medicina.

Ritornato nel suo ambiente naturale all’interno della foresta africana,  arriva alla conclusione che la vera pace richiede comunicazione e comprensione tra animali e gli umani. Per prendere il posto del padre dovrà affrontare Bu-bu, un leone che s’era autoproclamato re assoluto. Il suo modello di vita è in parte ispirato alla società umana, cercando una convivenza per tutte le specie animali, che si riuniscono contro la distruzione del loro habitat e chiedono di essere riconosciute come aventi eguali diritti nei confronti degli umani.  Kimba convince i carnivori a diventare vegetariani, insegnandogli a praticare l’agricoltura,  apriranno anche una scuola, un ufficio postale e un ristorante. Kimba si scarificherà infine per donare la propria carne nell’intento di salvare dalla morte un suo amico umano.

Ricordo di aver visto qualche episodio, francamente a parte l’assonanza nel nome, non so se i due prodotti siano così uguali, anche perché in Simba l’uomo non comprare e non c’è questa umanizzazione eccessiva dei personaggi, la trama inoltre è molto diversa. Il viaggio che compie Simba è alla ricerca di se stesso, dopo la morte del padre, preso dai sensi di colpa, dovrà ritrovare il suo equilibrio e tornare a governare in maniera giusta eliminando la minaccia di Scar. Kimba, invece, ricerca anche lui un giusto modo di governare ma lo fa ispirandosi all’uomo, cercando di far convivere in pace tutte le specie. Quindi possiamo dire che in entrambe ci sia un insegnamento di valori legati alla giustizia. In più in Kimba ci sono vari intrecci che vanno al di sotto della trama principale.

Per quanto riguarda i personaggi: Pandja odia gli uomini e distrugge i villaggi per dispetto cacciando solo animali di allevamento, mentre Mufasa è un Re che governa con giustizia la Savana, insegnando a suo figlio il significato del Cerchio della Vita e diventando suo mentore. Kimba invece non conoscerà mai suo padre. Kimba e Simba sono due leoncini giovani e ingenui ma, il primo si lamenta perché vuole tornare alla civiltà, accettando di rimanere nella giungla solo per renderla più civilizzata, il secondo è uno sprovveduto, in preda al senso di colpa, che decide di tornare alla savana quando si rende conto che la sopravvivenza del branco dipende da lui, pur sentendosi inadeguato al ruolo che è chiamato a ricoprire. Kimba diventa un maestro, mentre Simba ha bisogno di essere spinto verso la scelta giusta da Rafiki, dallo spirito di suo padre e da Nala. Kimba è sicuro di sé e certo dei suoi diritti, mentre Simba è un reietto, che si è rifugiato nell’Hakuna Matata per sfuggire alle sue responsabilità. Kimba in swahili significa “cadavere”, a quanto pare Tezuka ha dato nomi a suo gusto, senza senso compiuto. Coco è un pappagallo amico di Kimba conosciuto dopo l’arrivo nella giungla. Zazu è un bucero beccogiallo, galoppino rompiscatole del Re, Simba lo conosce fin da piccolo. Coco appoggia Kimba in ogni sua scelta. Bu-Bu è un nemico minore che aggredisce gli altri animali per mangiare e si vuole portare via Laia per farne la sua compagna. Leone stupido e aggressivo, che risolve tutto con la forza, mentre Scar è un leone acuto, debole ma molto intelligente e pianificatore. Si assomigliano per le criniere nere, Bu-Bu è guercio mentre Scar è sfregiato. Laia è l’esatto opposto di Nala, debole e con un costante bisogno di essere salvata da Kimba.

Lo stile del disegno è molto diverso e quello de Il Re Leone segue uno studio degli animali dal vivo, ne riproduce aspetto e movenze, mentre Kimba ha uno stile sintetico e per nulla realistico. La differenza più grande sta nel fatto che, come ogni film Diney, Simba è un musical.

Ci sono infine alcune somiglianze che riguardano alcune scene ma i cui contesti sono diversi:
1) La nuvola: il leone bianco è una nuvola che assomiglia a Kimba che appare a Rune quando scopre che suo padre è morto, nelle ultime pagine del fumetto, mentre per Simba è lo spirito di Mufasa che parla attraverso le nuvole ricordandogli di essere il Re.
2) La rupe: simile come dinamica ma, ne Il Re Leone è la scena chiave dello scontro tra Scar e Simba (e Mufasa e Scar), in Kimba,si tratta di uno scontro minore con un cattivo secondario.
3) Il cerchio degli animali: concettualmente è molto diverso. Ne Il Re Leone è la chiusura della scena iniziale, con l’omaggio a Simba, mentre in Kimba, è uno spettacolo musicale messo in piedi da Kimba per rallegrare il suo amico Kenichi, triste perché i selvaggi hanno rapito Mary.
4) La nascita del figlio: mentre Mufasa, Rafiki e Sarabi stanno facendo una presentazione ufficiale del cucciolo agli animali della savana, Kimba sta solo gridando la sua gioia al nulla.

Il Re Leone (live Action)

Dopo venticinque anni dall’uscita del grande classico Disney il più amato da varie schiere di generazioni, ecco la nuova versione live action del “Il Re Leone”, diretto da Jon Favreau. La storia amletica del Il Re Leone è diventata un punto di riferimento che tutti conoscono e accettano. Compare nel mondo della musica, nelle serie televisive, in spettacoli comici e sketch vari. Viene continuamente citata. È diventata una parte davvero profonda della nostra cultura. Il Classico Disney del 1994 è considerato all’unanimità un capolavoro dell’animazione e adorato da fan in tutto il mondo, vinse premi Oscar per la Miglior canzone originale, “Can You Feel the Love Tonight/L’amore è nell’aria stasera” (Elton John, Tim Rice) e la miglior colonna sonora originale (Hans Zimmer).

 

 

In questa nuova lettura il Regista ha dimostrato di poter rispettare il film originale ma allo stesso tempo è riuscito a dargli vita utilizzando tecniche e tecnologie all’avanguardia capaci di lasciare tutti a bocca aperta. Il suo approccio contemporaneo ha aggiunto sfumature, emozioni e realismo al film. Favreau dopo “Il libro nella giungla” ha alzato ulteriormente l’asticella e ha curato le immagini nel dettaglio più piccolo con inquadrature e ambientazioni non sempre perfette proprio per amplificare la sensazione di realismo. Oltre alle tecnologie all’avanguardia non si è perso il focus sulla storia, infatti è stato preservato lo spirito originale del film permettendo allo stesso tempo alle interpretazioni, all’arte, alla musica e all’umorismo di svilupparsi in modo naturale.

 

Il regista Jon Favreau ha affermato:

“Abbiamo svolto un’enorme quantità di ricerche, dovevamo assicurarci di fare ogni cosa nel modo corretto… È come una magia, stiamo reinventando il medium cinematografico”.

Il film è infatti il prodotto di una sorprendente fusione tra diverse tecniche del cinema tradizionale live action, strumenti avveniristici per la realtà virtuale e animazioni computerizzate di altissimo livello. Il risultato finale fornisce un aspetto fotorealistico estremamente credibile che trasporterà gli spettatori nelle Terre del Branco.

 

The Lion King Official Trailer

Infatti, noi amanti del grande classico, possiamo solo rimanere esterrefatti e tornare bambini per 118 minuti. Per chi, come me, è amante dell’animazione e delle nuove tecnologie cinematografiche non può che godersi il livello di qualità dell’immagine in questo film. Il regista durante la premier mondiale a Los Angeles ha sfidato gli spettatori a trovare le uniche due immagini reali in tutto il film, io le sto ancora cercando!

 

Sono state aggiunte poche scene rispetto all’originale, ma anche queste sono state inglobate nella trama, non disturbano la storia originale anzi in realtà aiutano a colmare dei piccoli buchi presenti nella pellicola del 1994.

Nella versione italiana la voce di Simba, destinato a essere un potente re fin dalla nascita, è quella del recordman e star del pop italiano Marco Mengoni ed invece la star internazionale Elisa è la voce di Nala, amica di Simba fin da cucciola. Nala è una potente leonessa che si preoccupa del futuro delle Terre del Branco e incoraggia Simba a seguire il proprio destino come futuro Re. La talentuosa artista italiana premiata con il Disco di Platino per il suo ultimo album “Diari Aperti”, ha incantato con la sua splendida voce anche il grande regista Tim Burton per la sua interpretazione nella versione italiana del film Dumbo. Con una fenomenale interpretazione ironica Edoardo Leo è Timon, lo spiritoso suricato che insieme al suo migliore amico facocero Pumba, interpretato da Stefano Fresi,soccorre Simba dopo che quest’ultimo fugge dalla Rupe dei Re. Il film inoltre vede la cantante e vocal coach americana che vive in Italia Cheryl Porter interpretare con la sua potente voce “Il Cerchio della Vita” nella colonna sonora italiana.

 

Il premio Oscar Andrew R. Jones (Il Libro della GiunglaAvatarWorld War Z) è l’animation supervisor del film, mentre Adam Valdez (Il Signore degli Anelli: La Compagnia dell’AnelloIl Signore degli Anelli: Le Due Torri), premiato con l’Oscar per il suo lavoro in Il Libro della Giungla riveste il ruolo di VFX supervisor. Caleb Deschanel, ASC, (Jack Reacher – La Prova DecisivaIl Patriota), che ha al suo attivo cinque nomination all’Oscar, è il direttore della fotografia, mentre James Chinlund (The War – Il Pianeta delle Scimmie, il film Marvel The Avengers) è il production designer del film. Il premio Oscar Ben Grossman (Alice in WonderlandHugo CabretInto Darkness – Star Trek) è il virtual production supervisor, mentre Mark Livolsi, ACE, (Il Libro della GiunglaSaving Mr. BanksThe Blind Side) e Adam Gerstel (Transformers: L’Ultimo CavaliereIl Libro della Giungla) sono i montatori. Hans Zimmer (DunkirkIl Diritto di Contare), premiato con l’Oscar per la colonna sonora del classico d’animazione, firma la musica anche di questa nuova avventura.

Il classico Disney del 1994 è ancora oggi uno dei più grandi successi nella storia del cinema d’animazione, con un incasso globale complessivo di 968.8 milioni di dollari. Quando uscì nelle sale, Il Re Leone vinse un Oscar per la Miglior Canzone Originale grazie al brano “Can You Feel the Love Tonight” (composto da Elton John e Tim Rice) e uno per la Miglior Colonna Sonora (composta da Hans Zimmer), oltre a due Grammy Awards, mentre l’album della colonna sonora ha venduto oltre 14 milioni di copie. Nel 1997 la versione teatrale de Il Re Leone esordì a Broadway, vincendo sei Tony Awards: è stato messo in scena in tutto il mondo e tradotto in otto lingue e a distanza di oltre vent’anni rimane uno dei più grandi successi nella storia di Broadway.

Il Re Leone e il suo significato profondo

Tutti conosciamo la trama del Re Leone, film di animazione della Disney, che ha fatto piangere tante generazioniSimba, non ha una vita facile, già da cucciolo si ritrova a essere erede al trono, il padre muore e suo zio Scar, è un bugiardo e pure un assassino, incolpa il leoncino della morte del padre e lo fa scappare sguinzagliandogli addosso le sue iene. Al suo ritorno, il leone, ormai adulto, dovrà rivendicare un regno in rovina e affrontare lo zio.

Curiosità: si tratta della prima pellicola di casa Disney in cui non compare l’uomo.

Immediato il successo a livello mondiale, la pellicola incassò 951 milioni di dollari e vinse il Golden Globe come miglior film commedia o musicale e quello per la miglior colonna sonora (di Hans Zimmer), per la miglior canzone ‘Can you feel the love tonight‘ firmata da Elton Jonh, come se non bastasse ha ricevuto due nomination per le canzoni ‘Circle of Life‘ e  ‘Hakuna Matata‘.

Al progetto di questo film ha lavorato Jeffrey  Katzenberg, al dipartimento di animazione, (che poi ha fondato, nel 1994, insieme a Steven Spielberg e David Geffen, la DreamWorks SKG) mentre Chris Sanders (regista dei  Croods e Dragon Trainer) si è occupato delle scenografie.

“Essere re vuol dire molto di più che fare tutto quello che vuoi.Tutto ciò che vedi coesiste grazie ad un delicato equilibrio e come re, devi capire questo equilibrio e rispettare tutte le creature: dalla piccola formica alla saltellante antilope. Quando moriamo, i nostri corpi diventano erba, e le antilopi mangiano l’erba, così siamo tutti collegati nel grande Cerchio della Vita!”

Il ‘Re Leone’ è un film amato dai bambini per i vari personaggi, per gli sfondi colorati, per la narrazione semplice e dagli adulti per le tematiche trattate perché è i grado di dare emozioni e di divertire.

La canzone Be Preparated (in italiano Siate Pronti) è cantata da Jeremy Irons (nel ruolo di Scar), Cheech Marin, Jim Cummingse, Whoopi Goldberg (in veste delle tre iene Banzai, Ed e Shenzi), nella versione italiana, scritta da Stefano Jurgens, Stefano Senesi e Carlo Faiello, è cantata  da Tullio Solenghi che interpreta Scar, mentre i ruoli di Shenzi e Banzai sono affidati a Rita Savagnone e Marco Guadagno. Si tratta di una canzone cantata dagli antagonisti del film, e in particolar modo da Scar, che esorta un intero branco di iene a seguirlo nel suo piano di conquista del regno, dopo aver  ucciso Simba e Mufasa.

Scar rovescia la Monarchia, diventando despota, come una sorta di Hitler, quando prende il potere con la forza e osserva dal suo pulpito, dal punto più alto, la marcia nazista delle iene, utilizzando poi le parole di Stalin: seguitemi e non soffrirete più la fame”, una sorta di delirio di potenza, un qualcosa che viene ceduto in cambio del loro aiuto.

Simba (in shwahili, significa leone) è il protagonista del film che crescendo, passa dalla sfrontatezza e spensieratezza adolescenziale “correre in libertà, fare ciò che mi va” e “io sarò un grande re, nemici attenti a voi”, alle riflessioni adulte sulla riconquista del trono, sul senso della vita e, sull’accettazione delle proprie responsabilità.

Con Pumbaa e Timon le paure, la debolezza e i rimorsi vengono allontanati dalla canzoneHakuna Matata‘ (senza pensieri in shwahili). Un nuovo inizio per Simba, che inizia la nuova vita con i suoi nuovi compagni d’avventura, senza regole, ma inquadrando e ponendo al centro, l’importanza dell’uguaglianza delle razze, un leone, un facocero e un suricato: amici.

Nala (dono) e Rafiki (amico), avranno il compito di ricondurre Simba sulla retta via. Nala è la vecchia compagna di giochi di Simba e sua promessa sposa. La leonessa che non accetta che il suo destino sia deciso dal tiranno Scar. ‘Can you feel the love tonight‘,celebra con maestria l’amore che sboccia fra Nala e Simba, il sentimento più forte del mondo che vince sempre.

Rafiki (amico in shwahili) consigliere di Mufasa condurrà Simba in un viaggio interiore carico di significati: il padre non è morto ma vive in lui attraverso i ricordi e le sue azioni. Avendo dimenticato chi è, Simba ha così dimenticato anche suo padre,  ma egli è molto di più, deve solo guardare dentro se stesso e prendere posto nel Cerchio della vita. Per farlo, però, deve ricordare chi era: figlio di Mufasa e vero re.

Mufasa non ha insegnato a suo figlio a fuggire di fronte ai problemi e lasciare soli gli amici e le sue azioni hanno rovinato quello che il padre gli aveva lasciato in eredità, ma i grandi re del passato, attraverso le stelle, vegliano su di lui e Simba deve tornare a reclamare ciò che è suo di diritto!

Si parla di cambiamento come qualcosa di positivo, Simba sa cosa deve fare ma ha paura di affrontare il suo passato. Il gesto che Rafiki  fa, ossia colpire Simba col bastone, ha anch’esso un significato profondo, e mi ricorda molto la saggezza di Yoda ma anche il suo atteggiamento al primo incontro con Luke. Il passato, per quanto doloroso, è appunto tale, passato. Può continuare a far male ma ci sono solo due alternative: scappare o imparare da esso.

Simba torna a casa ma trova il suo regno, diverso, un regno che sta  morendo a causa di Scar, che ha consumato tutte le  risorse senza rispetto per esse, una scena che richiama un importante messaggio ambientale. Ovviamente il bene trionfa sempre e Scar esce  di scena, mentre Simba, sale sulla ‘Rupe dei Re’ lentamente, come consapevole delle nuove responsabilità. Il re è tornato, viva il re!

Oltre a essere dispensatore di consigli è anche un film in grado di risollevare gli animi, a chi non è mai capitato di sentire il peso delle responsabilità e chi non ha mai pensato di fuggire piuttosto che affrontarle? Il Re Leone è anche questo, un maestro di vita.

Timon e Pumbaa hanno due nuove voci!

In queste ore abbiamo scoperto che il nuovo film di Jon Favreau, versione live action de Il Re Leone, ha finalmente una data di uscita: potremmo vedere le avventure del leoncino più famoso della storia del cinema d’animazione il prossimo 19 luglio 2019. A doppiare due dei personaggi più importanti del film, Pumbaa e Timon. saranno probabilmente, secondo l’Hollywood Reporter, Billy Eichner e Seth Rogen che affiancheranno il già confermato Donald Glover, nei panni di Simba e James Earl Jones, che tornerà a dar voce a Mufasa.

In questo nuovo live action, sceneggiato da Jeff Nathanson, i due attori, che hanno recentemente recitato insieme nella commedia Cattivi vicini 2, devono portare avanti la pesante eredità delle voci del film d’animazione originale: Nathan Lane e Ernie Sabella.

Sempre riguardo a questa nuova produzione Disney, ci teniamo a riportare uno stralcio di un intervista con Jon Favreau, nella quale il regista ha dichiarato: È una grande responsabilità perché non vogliamo rovinare il legame che le persone hanno con il primo film. D’altro canto non credo che gli spettatori vogliano vedere un altro film d’animazione, perciò se siete interessati a un film d’animazione, guardate l’originale. La nostra idea è di dare l’impressione che si tratti di ambienti e di animali reali. Useremo le lezioni imparate con Il Libro della Giungla per le tecniche di fotorealismo impiegate. […] Quindi sono emozionato all’idea di presentare Il Re Leone a un nuovo pubblico con gli strumenti di oggi: magari ne saranno così attratti da andare a ripescare la vecchia versione

Il Re Leone ritorna in 3d

Il Grande Classico Disney, Il Re Leone, rimasterizzato in 3d,  arriva in anteprima esclusiva al Festival Internazionale del Film di Roma il 4 novembre. Il Re Leone, il classico d’animazione Disney per eccellenza, il più amato di tutti i tempi, farà il suo esordio in Italia il prossimo 4 novembre, in anteprima esclusiva al Festival Internazionale del Film di Roma (sezione Alice nella città). Restaurato nel suono e nelle immagini, e per la prima volta assoluta in 3D, il film offrirà una visione completamente nuova: l’interazione con i personaggi protagonisti della storia sarà un’esperienza emozionante ed entusiasmante per il pubblico.

Una storia indimenticabile con i personaggi più amati di sempre, animazione mozzafiato e musica da Oscar® (Miglior Colonna Sonora e Miglior Canzone, “Can You Feel the Love Tonight“, 1994). É questo lo scenario delle avventure di Simba, un esuberante cucciolo di leone che vuole “diventar presto un re”. Ingannato dal perfido e ambizioso zio Scar, si allontana dal regno ritrovandosi solo e alla deriva; in questo momento Simba si unisce alla compagnia del divertente e piccolo suricato Timon e del suo affettuoso amico facocero, Pumbaa. Con loro adotta uno stile di vita spensierato, ispirato al motto “Hakuna Matata” libero da preoccupazioni e responsabilità. Ma quando il destino chiama, Simba deve decidersi a tornare alle Terre del Branco per guadagnarsi il meritato posto all’interno del “Cerchio della Vita”.

Dopo il successo al botteghino USA con un incasso di oltre 90 milioni di dollari, Il Re Leone è ora pronto a ruggire anche in Italia dando a ciascuno la possibilità di riscoprire una delle storie Disney più appassionanti. Infatti, a partire da questo autunno, gli spettatori potranno vedere Simba, Mufasa, Nala, Timon e Pumbaa più in forma che mai, nella nuova versione mozzafiato in 3D. Lo spettacolo prenderà il via l’11 novembre nei cinema, proponendo per la prima volta sul grande schermo Il Re Leone nel nuovo formato Disney Digital 3D, oltre al tradizionale 2D. Il 30 novembre il titolo debutterà successivamente in home entertainment, con configurazioni ricche di contenuti speciali ed inediti nei formati Blu-ray 3D, DVD, BD e con un cofanetto Trilogia Deluxe.

“Fin dal primo momento in cui venne lanciato nelle sale cinematografiche, Il Re Leone si posizionò immediatamente come un classico Disney, amato in tutto il mondo per la sua storia e i suoi personaggi – ha dichiarato Cecilia Tosting, SVP e Managing Director The Walt Disney Company Italia – Quest’anno la Disney riporta Il Re Leone sulla ribalta mondiale e in Italia, dove il film ha sempre goduto di un apprezzamento eccellente. Offrendo al pubblico una vasta gamma di esperienze di intrattenimento tutte collegate alla franchise del titolo, Disney intende celebrare questa storia universale e al tempo stesso dare alle nuove generazioni la possibilità di innamorarsi di un capolavoro senza tempo.”

A quasi diciassette anni dalla sua uscita nelle sale cinematografiche, Il Re Leone ritorna così sul grande schermo nella sua nuova veste magnificata dal 3D per invitare le nuove generazioni a conoscere le significative avventure di Simba. Il capolavoro d’animazione Disney catturerà tutta la famiglia con le sue straordinarie musiche e splendide immagini di panorami indimenticabili.

Il Re Leone ha collezionato importanti premi come i due Oscar® per la Migliore Colonna Sonora composta da Hans Zimmer e per la Miglior Canzone Originale “Can You Feel the Love Tonight” di Elton John e Tim Rice, e i Golden Globes® nelle categorie Miglior Film, Miglior Colonna Sonora e Miglior Canzone.

Il film ha inoltre ispirato il popolarissimo musical di Broadway “The Lion King”, vincitore di un Tony Award® e andato in scena in ben 14 diversi Paesi del mondo, diventando il settimo musical più longevo nella storia di Broadway.

 

 

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