Quale destino per Star Wars: Rogue Squadron?

Si sono aperti, forse, nuovi spiragli per l’uscita del film Rogue Squadron, annunciato nel 2020 e successivamente sospeso a tempo indeterminato.  Inizialmente, il film doveva essere il primo di Star Wars diretto da una donna, Patty Jenkins, la regista di Wonder Woman. Tuttavia, il progetto sembrava essere stato accantonato quando la Disney lo ha tolto dal calendario dei film della saga in uscita nel settembre del 2022.

Ora, c’è un colpo di scena: durante il Talking Pictures Podcast, Patty Jenkins ha rivelato che lei e la Lucasfilm sono di nuovo al lavoro su Rogue Squadron. Dopo aver abbandonato temporaneamente Star Wars per concentrarsi su Wonder Woman 3, Jenkins ha rivelato di essere tornata al lavoro sul film di Star Wars.

La trama del film ruota attorno alla Rogue Squadron, la squadriglia di X-Wing composta dai piloti con nome “Rosso”, in cui ha militato anche Luke Skywalker. Dopo la battaglia di Hoth, il comando della squadriglia viene assegnato a Luke diventando Rogue Squadron.

Anche se il processo è ancora in una fase “magmatica”, come sottolineato dalla regista, ciò getta un’ombra di confusione sui piani della Lucasfilm per il futuro della saga. Ricordiamo che sono stati annunciati tre nuovi film durante la Star Wars Celebration dello scorso anno.

Il primo lungometraggio della saga ad arrivare dopo L’ascesa di Skywalker sarà The Mandalorian & Grogu, le cui riprese inizieranno a giugno in vista della release fissata per il 22 maggio 2026. Anche lo Star Wars di Taika Waititi è ancora incerto. Ora, con il ritorno di Rogue Squadron in discussione, potremmo presto avere maggiori dettagli sul futuro della saga.

La terza edizione del Matera Film Festival dall’1-8 Ottobre 2022

Il Matera Film Festival 2022 si terrà dall’1 all’ 8 ottobre nella “Città dei Sassi”. La terza edizione continua nel solco dell’innovazione dei linguaggi, nell’attenzione ai contenuti culturali e nella capacità di intercettare ospiti di primo piano nazionali ed internazionali. La terza edizione del Festival continua nel solco dell’innovazione dei linguaggi, nell’attenzione ai contenuti culturali e nella capacità di intercettare ospiti di primo piano nazionali ed internazionali. Su tutti spiccano la cineasta statunitense Patty Jenkins, regista di grandi colossal come Wonder Woman (il primo episodio girato a Matera) e impegnata nel 2023 sui più importanti progetti Disney e di Star Wars. Oltre alla Jenkins saranno presenti al festival star del calibro di Robin Wright  (guerriera allenatrice di Diana Prince in  Wonder Woman di Patty Jenkins e protagonista della serie tv House of Cards” ) , Violante Placido e Claudio Santamaria. Di assoluto interesse la presenza di Nicola Gratteri che terrà un talk sui temi della legalità e di Piers Handling. Inoltre, ci sarà una delle più prestigiose conferenze internazionali sulla figura di Pier Paolo Pasolini, a cui parteciperanno i più importanti studiosi del grande intellettuale del ‘900 italiano. Un concerto di Beppe Servillo e un altro di Paolo Vivaldi sviluppano la sezione musicale del progetto, mentre ad animare il “salotto del libro” ci saranno personaggi come Allegra Gucci, Mariolina Venezia e Francesca Barra. Continuando a coltivare il filone narrativo “cinema e fumetto” il festival ha realizzato nel Museo Nazionale di Matera in collaborazione con Astorina un’importante mostra per celebrare i 60 anni di Diabolik.

Il Poster della terza edizione del Matera Film Festival vede la tradizionale Balena Giuliana, il più grande cetaceo del Pleistocene mai scoperto, rinvenuto nel 2006 sulle sponde del Lago di San Giuliano, volare sulla città di Themyscira, isola segreta abitata dalle mitologiche Amazzoni., Nazione immaginaria dell’Universo DC, luogo di origine di Wonder Woman. La regista Patty Jenkins, ospite d’onore del festival, ha girato proprio a Matera l’ambientazione dell’isola di Themyscira ed il poster ufficiale ad opera del direttore creativo e visual artist Silvio Giordano utilizza proprio le location originali del film per omaggiare il cinema della regista e rendere tributo a Matera come luogo dell’immaginario. Una collaborazione ed uno scambio tra la regista ed il festival che fanno del poster ufficiale una vera opera di transmedialità. 

Giovedì 6 ottobre alle 18:30, il Matera Film Festival avrà il privilegio di ospitare la masterclass della regista, sceneggiatrice e produttrice statunitense Patty Jenkins a cura di Silvia Bizio. Giovedì 6 Ottobre alle 15:00, le renderà omaggio con una retrospettiva basata sui suoi film e sulla visione di due pilots (I am the night, The killing).Sabato 1 Ottobre alle 11:00 ci sarà proiezione del film Wonder Woman di Patty Jenkins. La presenza di Patty Jenkins come ospite d’onore si inserisce in un vero e proprio ‘cammino’ del Matera Film Festival che mette in relazione la Città dei Sassi con il fumetto, il cinema mainstream e l’arte visuale. Infatti, nel 2020 sono state esposte le tavole di Martin Mystère e Dampyr (Sergio Bonelli Editore) ambientate a Matera e nella seconda edizione, i più grandi fumettisti italiani hanno celebrato David Cronenberg, ospite d’eccezione del 2021, con la mostra ‘La nuova Carne’.

Sarà l’attrice e produttrice statunitense Robin Wright, un’altra delle ospiti d’onore della terza edizione del Matera Film Festival. Venerdì 7 Ottobre alle 21:30, il Matera Film Festival ospita la sua masterclass. Robin Wright è un’attrice e filantropa pluripremiata che si sta costruendo una carriera indelebile a Hollywood.Ha recentemente terminato il suo indimenticabile ruolo da protagonista, Claire Underwood, nella sesta ed ultima stagione dell’acclamata serie originale, “House of Cards”, prodotta da Netflix in cui Wright, non solo ha recitato, ma ha anche ricoperto i ruoli di produttore esecutivo e di regista. Ha diretto diversi episodi in tutte e sei le stagioni, incluso l’episodio finale della serie. Wright ha ricevuto recensioni eccezionali per la sua interpretazione della formidabile Claire Underwood, tra cui tre candidature ai Golden Globe ed una vittoria nel 2014.

Sarà l’attore italiano Claudio Santamaria, un altro degli ospiti d’onore della terza edizione del Matera Film Festival. Sabato 8 Ottobre alle 16:00, il Matera Film Festival ospita la sua masterclass.

 

Le mostre del Matera Film Festival

Diabolik: Enigma al Museo di Palazzo Lanfranchi.

Dal genio creativo dalle sorelle Angela e Luciana Giussani nasce uno dei fumetti di maggior successo «made in Italy»: Diabolik. Il successo, che ha varcato i confini nazionali, dura fino ai giorni nostri. Ne è riprova il film uscito alla fine del 2021 e diretto dei Manetti Bros. Il Matera Film Festival in collaborazione con il Museo Nazionale di Matera e la casa editrice Astorina celebra il fumetto con la mostra “Diabolik: Enigma al Museo di Palazzo Lanfranchi”. Un’esposizione delle tavole originali del Graphic Novel tratto dal film dei Manetti Bros.  All’inaugurazione prenderanno parte i disegnatori dell’albo: Giulio Giordano e Salvatore Cuffari. 

 

Wonder Woman 1984: luci e ombre

Dalla regista Patty Jenkins e con protagonista Gal Gadot nel ruolo che dà il titolo al film, “Wonder Woman 1984” fa un balzo in avanti fino agli anni ’80, dove l’ultima avventura di Wonder Woman la vede cavalcare fulmini nel cielo, indossare ali dorate e inseguire un suo sogno mentre è alla caccia di due nuovi e formidabili nemici: Max Lord e Cheetah. “Wonder Woman 1984” è ispirato al personaggio creato da William Moulton Marston e pubblicato nei fumetti dalla DC Entertainment. In questo lungometraggio, il destino del mondo è nuovamente in pericolo, e solo l’intervento di Wonder Woman riuscirà a salvarlo. Questo nuovo capitolo della storia di Wonder Woman, vede Diana Prince vivere tranquillamente in mezzo ai mortali nei vibranti e scintillanti anni ‘80—un’epoca di eccessi spinta dal bisogno di possedere tutto. Nonostante sia ancora in possesso di tutti i suoi poteri, mantiene un basso profilo, occupandosi di antichi manufatti e agendo come supereroina solo in incognito. Ma adesso, Diana dovrà uscire allo scoperto e fare appello alla sua saggezza, alla sua forza e al suo coraggio per salvare il genere umano da un mondo in pericolo di vita.

10 Minuti in Anteprima | Wonder Woman 1984

Wonder Woman 1984 è il Cazu Marzu
Wonder Woman 1984 è un episodio di Black Mirror
Wonder Woman 1984 è un fumetto DC del 1984 su grande schermo
Wonder Woman 1984 è una storia d’amore che sfida la logica e le apparenze
Prima di vedere Wonder Woman 1984, leggendo alcune critiche, non capivo come la regista Patty Jenkins ( che ha diretto anche il primo capitolo del 2017 ) potesse aver realizzato quello che per molte persone, alcuni cari amici che stimo inclusi, viene considerato un flop clamoroso.

Adesso che ho visto il film capisco cosa intendono, e non posso certo darli torto.

In ambito supereroistico, nel corso degli ultimi 43 anni ( ricordo che, in epoca moderna, il primo film su grande schermo in assoluto di un supereroe è il Superman di Richard Donner del 1978 ) siamo stati abituati a vedere di tutto : pellicole leggere, pellicole intense, pellicole comiche, pellicole psichedeliche, pellicole tragiche, pellicole irrealistiche, pellicole realistiche, fino all’ultimo ventennio dove è nato un termine legato a questo mondo : cinecomic.
In questi venti anni i cinecomic hanno influenzato l‘industria cinematografica, divenendo un enorme business, un filone vero e proprio, un appuntamento fisso che ogni anno prevede l’uscita di più titoli, abituando il grande pubblico ad un livello qualitativo sempre più alto.
Ma … non dobbiamo dimenticarci che tutto nasce dai fumetti di supereroi e i fumetti di supereroi sono metafore del mondo moderno, in sintesi, alla stregua dei racconti mitologici, attraverso personaggi fantastici hanno lo scopo di parlare di significati più profondi e basilari legati all’esistenza umana : come l’amore, la morte, l’amicizia, la perdita, il distacco, la vita, la verità e molto altro.

Wonder Woman 1984 fa questo.

Come un semplice fumetto anni 80 se ne frega del realismo , se ne frega della procedura per poter “parlare col Presidente degli Stati Uniti”, se ne frega della fisica, se ne frega dell’epoca nella quale viviamo e se ne frega pure del genere di cui fa parte, diventando oggi quello che in origine queste storie erano, ovvero un opera patinata, stereotipata e kitsch con gente che porta le mutande sopra ad una calzamaglia con il solo scopo di mandare un messaggio .
Certo, siamo lontani anni luce dal realismo al quale siamo stati abituati negli ultimi anni, gli anni ‘80 in questo episodio sono estremizzati, così come il look e i dialoghi dei personaggi, ci sono evidenti riferimenti ad opere passate e un continuo e voluto richiamo a quell’eccesso che un tempo faceva parte di quell’epoca, e il tutto viene sottolineato anche nella regia e negli effetti speciali, ma ciò è voluto e la cosa è evidenziata in quei momenti nei quali il film diventa “ vero “, come l’introduzione, le scene nella casa di Diana, il finale e soprattutto il “ momento della verità “, dove, sulle note di un altro celebre eroe DC, Diana si rivolge ad ognuno di noi.
So benissimo di essere impopolare, capisco benissimo chi ha criticato il film e le motivazioni, ma se pur contro tendenza, personalmente ho adorato questo film e mi ha ricordato il perché leggo fumetti da quando ero bambino.
Nel film sono protagonisti anche Chris Pine nel ruolo di Steve Trevor, Kristen Wiig in quello di Cheetah, Pedro Pascal è Max Lord, Robin Wright è Antiope e Connie Nielsen come Hippolyta. Charles Roven, Deborah Snyder, Zack Snyder, Patty Jenkins, Gal Gadot e Stephen Jones hanno prodotto il film. Rebecca Steel Roven Oakley, Richard Suckle, Marianne Jenkins, Geoff Johns, Walter Hamada, Chantal Nong Vo e Wesley Coller sono i produttori esecutivi. Jenkins ha diretto da una sceneggiatura scritta da lei stessa assieme a Geoff Johns & Dave Callaham, da un soggetto di Jenkins & Johns, basato sui personaggi della DC. Wonder Woman è stata ideata da William Moulton Marston. Accanto alla regista, dietro le quinte, troviamo diversi membri della troupe del primo “Wonder Woman”, tra cui il direttore della fotografia Matthew Jensen, la scenografa candidata all’Oscar® Aline Bonetto (“Amélie”) e la costumista premio Oscar® Lindy Hemming (“Topsy-Turvy”). Il montatore candidato all’Oscar Richard Pearson (“United 93”) ha curato il montaggio del film. Le musiche sono del compositore premio Oscar® Hans Zimmer (“Dunkirk”, “The Lion King”).
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