10 anni senza Sergio Toppi: le uscite nell’anniversario

Il 21 agosto 2012 ci lasciava Sergio Toppi, universalmente riconosciuto come uno dei più grandi autori di fumetto di sempre. Con il suo stile unico, ha regalato capolavori ai lettori di tutto il mondo e ispirato generazioni di autori a lui successivi. A dieci anni dalla scomparsa, Edizioni NPE lo ricorda con un contributo inedito a firma di Gianni Brunoro pubblicato su edizioninpe.it, e recupera due meravigliosi lavori del maestro: i «Tarocchi» e «Dio minore».

Nella vasta produzione artistica di Toppi, costellata di capolavori a fumetti, si inserisce un vero e proprio pezzo da collezione: i Tarocchi, uno speciale mazzo di carte su cui sono ritratti i primordi. Sciamani, guerrieri tribali, idoli e bestie feroci riportano alle origini del genere umano, quando spiritualità e materia erano una cosa sola.

I «Primordial Tarot», o “Tarocchi delle origini”, si presentano in una elegante scatolina rigida contenente 78 carte di formato 70×120 mm e un libricino di 128 pagine in 6 lingue. Un piccolo gioiello, edito da Lo Scarabeo, per la prima volta in vendita sul sito di Edizioni NPE. Pur non essendo un’edizione limitata né numerata, nello store della casa editrice sono disponibili soltanto 200 pezzi.

Dopo «Sharaz-de», «Il collezionista», «Blues» – per citarne alcuni – un altro capolavoro approda in libreria in edizione di pregio: «Dio minore», la dodicesima uscita della collana di Edizioni NPE dedicata a Sergio Toppi. 

Tra montagne innevate e paesaggi glaciali, tre diversi protagonisti si trovano costretti a misurarsi con le forze inarrestabili della natura. Come in una scalata, il maestro ci accompagna nel racconto delle incredibili sorti di ciascuno di essi, in una carrellata di fantastiche tavole tra mito e avventura.

Un modo, quello di Edizioni NPE, per ricordare un grande artista e riscoprire le sue opere immortali.

«Animali misteriosi e come mangiarli»: un ricettario di creature immaginarie

Edizioni NPE dà alle stampe un ricettario d’epoca, rigorosamente immaginario, che porta in tavola le creature più temibili e leggendarie evocate negli antichi miti e in contesti più moderni: «Animali misteriosi e come mangiarli», un nuovo volume a cura di Imaginary Travel Ltd, già autori de «I luoghi di Lovecraft» e «Vampiri – Dove trovarli» per la stessa casa editrice.

Come si cucina un unicorno? Come si organizza la complessa logistica necessaria a realizzare un cacciucco di Kraken? Qual è la miglior ricetta per impiattare la leggendaria chimera? Questo è solo un assaggio: sulle pagine sfilano basilischi e sarchiaponi, demoni nordeuropei, piante carnivore africane e mostruosità cretesi in un autentico carosello di sapori esotici e delizie impreviste. Oltre a spiegare come cucinare queste creature, il ricettario introduce il lettore a un’ironica familiarità con la loro storia, senza dimenticare di suggerire come fare a catturarle. Il tutto arricchito da illustrazioni ispirate ai bestiari medievali e ai libri di cucina del XIX secolo.
Una curiosità: gli autori hanno ideato ricette realmente riproponibili con opportune sostituzioni di ingredienti (soprattutto il principale, che non è reale o non è ancora stato scoperto). Una fenice può essere sostituita da un fagiano, un kraken da un polpo e così via, seguendo fantasia e ispirazione. In libreria dal 22 luglio.

Il dossier kokombo: torna in libreria il capolavoro di Sergio Toppi

Edizioni NPE riporta in libreria un altro capolavoro di Sergio Toppi: «Il dossier Kokombo», l’undicesima uscita della collana a lui dedicata. In questo volume, Toppi è al suo apice, tra barocchismi, citazioni pittoriche e straordinarie tavole esoteriche. Meravigliosi bianchi e neri valicano i margini di gabbie e vignette, regalando volti, ambienti, scene a tutta pagina. Si leggono le emozioni dei protagonisti, si partecipa alle vicende, si entra nelle storie. Un tratto inconfondibile, quello del maestro, che non ha eguali. Come le sue narrazioni.

È la storia di un vecchio antiquario, proprietario di un negozio modesto ma di buon nome, il quale mette in guardia clienti e lettori: il kokombo può essere letale. Si tratta di un misterioso idolo di legno che si compiace di elevare ai vertici della fortuna le sue vittime, per rendere più rovinosa la loro caduta. Il mercante ha raccolto un ampio dossier al riguardo e, tra i diversi casi documentati, approfondisce le disavventure di un incauto esploratore che aveva acquistato il feticcio da un indigeno dello Zimbabwe. Un esempio emblatico, quello di Von Prideaux – Guettauer, per attestare gli effetti del kokombo. Un uomo arrogante e sanguinario, con ambizioni superiori alle sue effettive capacità, il quale, dopo alcune disastrose spedizioni, registra una completa svolta nella sua esistenza. Tutto grazie a, o a causa di, quella statuetta di legno. Non si sa dove si trovi adesso quel cimelio, forse in un angolo remoto e polveroso di qualche bottega. Ma un altro oggetto magico provocherà infauste conseguenze: quelle narrate in “Bwuma, figlio mio”, la seconda storia contenuta nel volume.
 
Un tassello imprescindibile dell’opera del Maestro, che torna sugli scaffali in una nuova veste cartonata. In libreria dal 3 marzo.

“Pinocchio” illustrato da Paolo Mottura

La storia di Pinocchio è uno di quei classici da leggere e rileggere più volte nella vita, di generazione in generazione. Nato dalla mente di Carlo Collodi e pubblicato nella versione completa nel 1883 (dopo le apparizioni a puntate nei due anni precedenti) ad ogni lettura si presta a diverse chiavi di lettura grazie alle innumerevoli sfumature contenute nel testo. Difficile tener conto di tutte le interpretazioni e gli omaggi registrati negli anni: dal cinema alla musica, tutte le forme d’arte hanno celebrato e reinterpretato le vicende del burattino di legno. 

Lo ha fatto anche Paolo Mottura, artista noto – tra le altre cose – per la sua collaborazione con Disney Italia (ha disegnato le storie di «Topolino», «Paperinik», «Minni & Co.») e con Sergio Bonelli Editore («Dylan Dog»), e vincitore di prestigiosi premi tra cui il “Topolino d’oro” per la migliore storia Disney del 1997. Nel volume «Pinocchio», pubblicato da Edizioni NPE e realizzato in collaborazione con Associazione La Nona Arte, l’autore piemontese si è ispirato alle primissime raffigurazioni del personaggio dal naso lungo, offrendo al tempo stesso una nuova e più attuale visione dell’opera collodiana: le sue illustrazioni sviluppano infatti una particolare metafora intorno al dramma esistenziale del protagonista che, abbandonando le fattezze da burratino, dice addio al bambino per lasciare spazio all’adulto.
Pagine ricche di suggestioni visive che, tra incantevoli pastelli, acquerelli e oli, si fondono perfettamente al testo di un capolavoro intramontabile

Per il lancio del volume, Edizioni NPE ha pensato ad un’iniziativa specialei primi 250 che lo acquisteranno, riceveranno in omaggio una litografia di Paolo Mottura. Dal 3 febbraio, saranno disponibili 200 copie con litografia nelle fumetterie aderenti e le restanti 50 sul sito edizioninpe.it.

Highwayman

Nato in Israele e trasferitosi a New York, dove insegna Arti visive, Koren Shadmi è un illustratore e fumettista pubblicato in diversi Paesi del mondo. Le sue opere si contraddistinguono per la loro natura visionariaenigmaticainquieta scandita da colori essenziali e luminosi che riflettono ambienti e stati d’animo.

Non fa eccezione il suo nuovo graphic novel, «Highwayman»in cui osserviamo il mondo e i suoi cambiamenti attraverso gli occhi di un insolito protagonista. Un uomo riservato e solitario che viaggia attraverso i secoli alla ricerca della fonte della sua, apparentemente irreversibile, condizione: l’immortalità.  Un percorso che si sviluppa in sette episodi, ognuno dei quali ambientato in un futuro via via più lontano. Legato alla strada, alla mercé di chiunque sia disposto a dargli un passaggio, Highwayman incontra persone che rispecchiano i rapidi mutamenti del mondo intorno a lui. In cerca di risposte al suo anomalo destino, sullo sfondo di un collasso ambientale, assisterà al cammino precario di un’umanità destinata inesorabilmente alla scomparsa.

Pubblicato da  Edizioni NPE in edizione cartonata, come quarta uscita della collana dedicata all’autore (dopo «Abaddon», «The rise of the Dungeon Master» e «Crudeltà»), il volume si presenta in un particolare formato quadrato. Un’opera che non lascerà nessuno indifferente.

La Russia nelle magiche tavole di Sergio Toppi

In uscita «Ogoniok», il volume che raccoglie tre storie
in cui il Maestro esplora l’anima del folklore slavo
attraverso il suo inconfondibile tratto

Sergio Toppi, illustratore e fumettista italiano, è considerato uno dei più grandi autori mai esistiti. Curioso della vita e della Storia, ha esplorato a fondo entrambe con particolare predilezione per i conflitti. Conflitti umani che non sono per forza guerre di eserciti, ma scontri tra magico e reale, tra scienza e superstizione, tra progresso e tradizione.

Ed è proprio tra i contorni fantastici della favola neradel romanzo d’avventura e del teso confronto tra passato e presente che si muovono i racconti raccolti nel volume «Ogoniok». Tre storie sullo sfondo di una Russia alla fine del XIX secolo che vedono protagonisti la natura, silente e padrona, e personaggi misteriosi: dallo sciamano Ogoniok, che dà il nome al racconto e al volume stesso, al fantasma vendicativo Kas-Cej, protagonista dell’omonima storia. “Transiberiana“, il terzo dei racconti contenuti nel volume, è stato realizzato dal Maestro in esclusiva per il mercato francese poco prima della sua morte.
Un meraviglioso tuffo nell’anima del folklore slavo in un’edizione cartonata di grande formato pubblicata da Edizioni NPE. Il volume è la decima uscita della collana “Sergio Toppi”.

“Le origini della paura”, il fumetto ispirato all’universo di Lovecraft

L’odio è umano. Nessun demone, nessuna scusa. Harlan J. Gulguvit, cronista per casi di esoterismo ed esorcismo, lo ha visto con i suoi occhi. È trascorso un anno dagli eventi di Salem, eppure nulla riesce a cancellare il ricordo di quegli orrori. Poi un nuovo incarico: un giovane studioso è prigioniero a Ebol Town, tra le fenlands inglesi. È accusato di omicidio, di asservimento a Satana. Tra oscuri segreti e riti perduti, Gulguvit si ritroverà presto ingoiato da un vortice di violenza e disperazione.

Una narrazione a fumetti firmata da Mariano Rose e Alessandro Saiu e pubblicata da Edizioni NPE, nella quale efferati assassinii e culti aberranti fanno da sfondo alle vicende del protagonista, tra rimandi lovecraftiani, mostruosità cosmiche ed eventi storicamente accaduti.

Ridley Scott – Cinema e Visioni dalla New Hollywood

Il saggio “Ridley Scott – Cinema e Visioni dalla New Hollywood” è un’analisi critica di tutta la sua produzione cinematografica, dagli esordi fino alle pellicole più recenti. In attesa del film House of Gucci. In libreria dal 26 agosto 2021. Nei suoi oltre cinquant’anni di carriera, Ridley Scott si è destreggiato nei generi più disparati, dal thriller alla fantascienza, passando per lo storico e la commedia, con una cifra stilistica che lo ha reso uno dei registi più versatili e stimati di sempre. Con la sua sensibilità estetica ha contribuito al rinnovo artistico e commerciale della Nuova Hollywood, ottenendo il consenso generale di pubblico e critica.

Una produzione trasversale e poliedrica, dal tocco riconoscibile ma libera da etichette, che ha visto la realizzazione di un capolavoro dietro l’altro: da Alien a Blade Runner, da Thelma & Louise a Il gladiatore, narrazioni accomunate da una costante lotta per un ideale. Una ricca filmografia che si è guadagnata i più alti riconoscimenti della Settima Arte, tra cui Premi Oscar e Golden Globes, sebbene alcuni titoli siano stati apprezzati a distanza di tempo dall’uscita. C’è grande attesa per The last duel, che sarà presentato alla prossima Mostra del Cinema di Venezia, e House of Gucci, il film sulla nota casa di moda con Lady Gaga e Adam Driver nel ruolo di protagonisti.

Il saggio “Ridley Scott – Cinema e visioni dalla New Hollywood” pubblicato da Edizioni NPE analizza nel dettaglio ogni singola opera dell’eclettico regista, dagli esordi fino alle ultime produzioni. Una lettura critica dell’estimatore Riccardo Antoniazzi, che fornisce interessanti spunti per gli appassionati e funge da guida per i neofiti.

Secondo dei tre figli dell’ingegnere militare Francis Percy Scott, Ridley trascorre l’infanzia al seguito del padre, tra Inghilterra e Germania, inconsapevole che la sorte lo aveva destinato a divenire una delle figure più potenti della Settima Arte. Il suo modo di fare cinema sarebbe stato presto associato a idee di rigore, perfezionismo tecnico e forte impatto visivo delle immagini; una sensibilità estetica in grado di scandagliare l’inquadratura per imprimere vitalità alle atmosfere e garantire forza alla narrazione attraverso la cattura dei minimi dettagli diegetici. Scott è un abile disegnatore che concepisce mentalmente le scene e le riporta sottoforma di storyboard, annotando particolari che poi verranno inclusi nelle inquadrature.

(dalla prefazione dell’autore)

“Satana a Hollywood”, il legame tra il cinema l’occulto

Con la crescita del mondo del cinema, si è sviluppata di pari passo una realtà sotterranea fatta di misticismo e scienze occulte. Attori, registi e produttori, guru, stregoni e sette, tutti soci dello stesso club: lo show business. Come in una sorta di romanzo poliziesco, Satana a Hollywood raccoglie scrupolosamente dati e aneddoti apparentemente irrilevanti per penetrare in un panorama di grande complessità.

Tra salotti intellettuali e sfarzose ville di Beverly Hills, le bellezze della celluloide si scopriranno sorprendentemente invischiate in vicende legate alla parapsicologia, alla stregoneria e al satanismo. Da Maila Nurmi (detta “Vampira“) che praticò il vudù sul suo amato James Dean, a David Bowie rapito da un gruppo di streghe per generare l’Anticristo; da John Travolta iniziato a Scientology durante le riprese de Il maligno, a George Reeves – il Superman più famoso di sempre – morto in circostanze misteriose. Una sfilata di stelle del cinema in un carosello di oscuri episodi che partono dall’epoca d’oro dei primi film muti fino ad arrivare ai kolossal delle multinazionali.

Pagine tanto interessanti quanto – per certi versi – divertenti, frutto di un lungo e appassionato lavoro di ricerca condotto dal giornalista e critico cinematografico Jesús Palacios Trigo, pubblicate per la prima volta in Italia da Edizioni NPE.

Ritorno ad Amtara

Ritorno ad Amtara, scritto da Valentina Ferranti prima del febbraio 2020 e ora pubblicato da Edizioni NPE, presenta diversi punti in comune con l’attuale situazione globale.
In un futuro distopico, la Terra diventa un pianeta deserto incompatibile con la vita a causa dello scellerato sfruttamento delle risorse naturali e dei disastri ambientali provocati da un’intera stirpe di uomini: i Destinati alla Grande Eternità Scura, casta eletta che da secoli domina il pianeta. Le uniche aree di sopravvivenza sono all’interno di zone create e presiedute da loro. Ed è qui che trova rifugio l’umanità inconsapevoleassoggettata al potere centrale. Ma un’altra comunità si nasconde tra le viscere della Terra: sono i Ribelli della Linea Bianca, che si oppongono al malefico dominio.
È proprio in uno di questi gruppi che milita la giovane e audace Telesa che, durante una missione fallita, viene miracolosamente salvata e portata nel luogo più sacro di tutto il pianeta: Amtara. Qui Telesa ricostruirà il suo passato e si scoprirà dotata di enormi poteri. Nel frattempo il suo compagno di lotta e di vita, Adam, sarà catturato. Cosa si nasconde dietro la loro unione? Il loro destino diventerà quello del mondo intero…

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