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La Storia Infinita di Michael Ende compie 45 anni

Il 1° settembre 1979 segna una data significativa nella storia della letteratura per ragazzi. Esattamente 45 anni fa, lo scrittore tedesco Michael Ende pubblicava “La Storia Infinita” (titolo originale: Die unendliche Geschichte), un romanzo che avrebbe rapidamente conquistato il cuore di milioni di lettori in tutto il mondo e sarebbe diventato un classico intramontabile.

“La Storia Infinita” è molto più di un semplice romanzo fantasy; è un’opera ricca di simbolismi, metafore e profonde riflessioni sull’animo umano. La storia ruota attorno a Bastiano Baldassarre Bucci, un ragazzino di dodici anni, goffo e solitario, che trova conforto nei libri dopo la morte della madre. Durante un giorno di pioggia, inseguito dai compagni di scuola, Bastiano si rifugia in una vecchia libreria dove scopre un volume intitolato “La Storia Infinita”. Attratto irresistibilmente da questo libro, Bastiano lo sottrae al libraio e si immerge nella sua lettura, scoprendo presto che non è solo un semplice spettatore delle avventure narrate, ma un protagonista chiamato a salvare il mondo incantato di Fantàsia.

Questo romanzo, che ha affascinato e continua ad affascinare generazioni di lettori, è un moderno romanzo di formazione, un percorso nell’immaginario e un viaggio nell’arte e nella mitologia. Bastiano rappresenta l’archetipo del bambino che si rifugia nella fantasia per sfuggire a una realtà difficile e dolorosa. Il mondo di Fantàsia, con le sue creature mitiche e le sue città sospese, diventa il palcoscenico in cui Bastiano scopre il potere dell’immaginazione, ma anche la responsabilità che ne deriva. Ogni azione che compie in questo mondo fantastico ha ripercussioni reali, un concetto che Ende utilizza per sottolineare come la lettura e la creatività possano influenzare la nostra vita reale.

Uno dei temi principali de “La Storia Infinita” è proprio l’importanza della lettura e dell’immaginazione.

Nel romanzo, il mondo della fantasia non è semplicemente un rifugio dalla realtà, ma un luogo vivo e vibrante, in cui le idee e le azioni prendono forma e significato. Attraverso la sua avventura, Bastiano apprende che il potere di creare e di distruggere è nelle sue mani, un potente messaggio che suggerisce come l’immaginazione possa plasmare il presente e il futuro.

Il romanzo affronta anche temi universali come l’amicizia, la lealtà e la responsabilità. La relazione tra Atreju, il giovane guerriero che rappresenta il coraggio e la determinazione, e Falkor, il drago della fortuna, è un esempio emblematico di amicizia e fiducia reciproca. Questi personaggi non sono semplicemente figure mitologiche, ma incarnano valori e virtù che risuonano profondamente nell’esperienza umana.

Nonostante il successo letterario, la trasposizione cinematografica de “La Storia Infinita” si rivelò un’esperienza amara per Michael Ende. Nel 1982, lo scrittore firmò il contratto per l’adattamento del suo romanzo al grande schermo. Tuttavia, Ende scoprì solo in seguito le numerose modifiche che il regista Wolfgang Petersen e la produzione avevano intenzione di apportare alla sua storia. Quando Ende cercò di opporsi, era ormai troppo tardi. Il film, che uscì nei cinema nel 1984 con la celebre colonna sonora di Giorgio Moroder, divergeva significativamente dalla visione originaria dell’autore. Ende intentò una causa per far rimuovere il suo nome dai titoli di testa, ma nel 1985 perse la battaglia legale.

“La Storia Infinita” rimane comunque un’opera iconica, capace di attraversare le generazioni e di parlare ai lettori di ogni età. La sua forza risiede nella capacità di mescolare sapientemente avventura, mito e introspezione psicologica, offrendo un’esperienza di lettura che va ben oltre il semplice intrattenimento. Il libro di Michael Ende continua a essere una fonte di ispirazione per chiunque creda nel potere della fantasia e nell’importanza della lettura come mezzo per esplorare e comprendere meglio il mondo che ci circonda.

In un’epoca in cui la realtà spesso ci opprime e ci lascia poco spazio per sognare, “La Storia Infinita” ci ricorda che non è mai troppo tardi per riscoprire la magia della lettura e dell’immaginazione, per intraprendere un viaggio alla scoperta di noi stessi e dei nostri sogni più profondi. Questo romanzo, a 45 anni dalla sua pubblicazione, continua a essere un invito appassionato a non smettere mai di sognare e a credere nel potere trasformativo della fantasia.

La storia infinita: il film che ha fatto sognare generazioni di bambini

La storia infinita (The NeverEnding Story) è un film del 1984 diretto da Wolfgang Petersen, basato sull’omonimo romanzo di Michael Ende, pubblicato nel 1979. Il film è considerato un capolavoro del cinema fantastico, capace di trasportare lo spettatore in un mondo di magia e avventura, dove tutto è possibile. La storia infinita venne proiettato per la prima volta nelle sale statunitensi esattamente quarant’anni fa, il 20 luglio 1984, mentre in quelle italiane il 6 dicembre dello stesso anno. Il film ha avuto un grande successo di pubblico e di critica, diventando un cult e una pietra miliare del cinema degli anni ’80. Il film ha avuto due seguiti, La storia infinita 2 (1990) e La storia infinita 3 (1994), ma nessuno di essi ha eguagliato la qualità e il fascino del primo.

La trama del film

La storia infinita narra le vicende di Bastian, un ragazzino timido e sognatore, appassionato di libri di fantasia. Un giorno, mentre è inseguito da dei bulli, si rifugia in una libreria, dove trova un misterioso libro intitolato La storia infinita. Il libraio gli dice che si tratta di un libro speciale, che non racconta una storia come le altre, ma che coinvolge il lettore in modo diretto. Bastian, incuriosito, ruba il libro e si nasconde nella soffitta della scuola, dove inizia a leggerlo. Il libro racconta del regno di Fantàsia, un mondo fantastico popolato da creature di ogni tipo, che è minacciato dal Nulla, un’oscura forza che ne sta cancellando l’esistenza. L’unica speranza di salvezza è l’Imperatrice Bambina, la sovrana di Fantàsia, che però è gravemente malata e ha bisogno di un eroe che la salvi. L’eroe prescelto è Atreyu, un giovane guerriero della tribù dei Purpuri, che parte alla ricerca di una cura per l’Imperatrice. Lungo il suo viaggio, Atreyu incontra molti pericoli, ma anche molti amici, tra cui Falkor, un drago d’argento, e Artax, il suo fedele cavallo. Atreyu scopre che l’unico modo per guarire l’Imperatrice è trovare un bambino che le dia un nuovo nome, e che quel bambino è proprio Bastian, che sta leggendo il libro. Bastian, però, non riesce a credere di essere parte della storia, e teme di essere pazzo. Solo quando il Nulla arriva a minacciare anche il suo mondo, Bastian trova il coraggio di pronunciare il nome dell’Imperatrice, salvando così Fantàsia e diventandone il nuovo sovrano. Bastian, grazie al libro, può ora esaudire tutti i suoi desideri, e decide di usare il suo potere per rendere il mondo un posto migliore.

Il significato del film

La storia infinita è un film che parla del potere della fantasia, dell’immaginazione e della lettura. Il film mostra come i libri possano essere una fonte di ispirazione, di evasione, ma anche di crescita personale. Il film invita lo spettatore a non smettere mai di sognare, a credere in se stesso e nelle proprie capacità, a non aver paura di affrontare le sfide della vita. Il film è anche una metafora della condizione umana, che è costantemente minacciata dal Nulla, cioè dal vuoto, dalla noia, dalla perdita di senso. Il film suggerisce che l’unico modo per contrastare il Nulla è creare, inventare, dare un nome alle cose, e quindi dare loro un valore. Il film è infine un omaggio al mondo della letteratura fantastica, che ha influenzato molti autori e generi successivi, come il fantasy, la fantascienza, il surrealismo e il postmoderno.

Le curiosità sul film

  • Il film è la trasposizione della prima parte del romanzo di Michael Ende, che ne comprendeva due. La seconda parte è stata adattata nel primo seguito, La storia infinita 2, ma con molte modifiche rispetto al libro. Michael Ende non fu soddisfatto del film di Petersen, e cercò di bloccarne la distribuzione, senza successo. Ende criticò il film per aver alterato il senso del suo romanzo, per averlo reso troppo commerciale e per aver usato effetti speciali non all’altezza. Ende morì nel 1995, senza aver mai visto i due seguiti del film.
  • Il film è stato girato in Germania, negli studi della Bavaria Film, dove sono stati costruiti numerosi set e modelli. Il film ha richiesto un budget di 25 milioni di dollari, il più alto per un film tedesco all’epoca. Il film ha incassato oltre 100 milioni di dollari nel mondo, diventando uno dei maggiori successi del 1984.
  • Il film ha vinto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui il Saturn Award per il miglior film fantasy, il Young Artist Award per il miglior film per famiglie e il Golden Screen per il maggior numero di spettatori in Germania. Il film è stato anche candidato all’Oscar per la miglior scenografia e per i migliori effetti speciali.
  • Il film ha avuto un grande impatto culturale, diventando un punto di riferimento per molti bambini e adolescenti degli anni ’80 e ’90. Il film ha ispirato molti artisti, musicisti, scrittori e registi, tra cui Steven Spielberg, George Lucas, J.K. Rowling, Neil Gaiman, Guillermo del Toro e Stranger Things. Il film ha anche generato molti prodotti derivati, come libri, fumetti, videogiochi, giocattoli e peluche.
  • Il film ha dato vita a una canzone omonima, composta da Giorgio Moroder e Keith Forsey, e cantata da Limahl, il leader dei Kajagoogoo. La canzone è stata un successo internazionale, raggiungendo il primo posto in diverse classifiche, tra cui quella italiana. La canzone è stata anche inserita nella colonna sonora del film, insieme ad altre musiche composte da Klaus Doldinger.

In arrivo il reboot de La Storia Infinita

La Storia Infinita, il celebre romanzo fantasy scritto dal grande autore tedesco Michael Ende, sarà presto di nuovo sul grande schermo grazie a un reboot cinematografico che coinvolge la produzione della Michael Ende Productions e i See-Saw Films.

Dopo il successo del film cult del 1984 (e il giusto oblio per i suoi discutibili sequel) una nuova generazione di nerd potrà vivere la magia di Fantasia attraverso una serie di nuovi film in live-action. L’obiettivo è di creare un nuovo franchise che possa catturare l’essenza e atmosfera del libro originale, avvicinando nuove generazioni alla magia e alla bellezza di questo mondo fantastico.

I dettagli sulla trama e sul cast non sono ancora stati annunciati, ma molti fan non vedono l’ora di immergersi di nuovo nel mondo di La Storia Infinita; altri sono assai perplessi di questo ennesimo reboot dei classici anni ’80 e sono timorosi di scoprire come verrà interpretata questa nuova versione cinematografica. Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti su questo attesissimo progetto che promette di regalare emozioni e avventure senza fine.

La storia infinita 3: un film che non ha fine

Il 2 febbraio 1994 usciva nelle sale cinematografiche il film “La storia infinita 3”, diretto da Peter MacDonald e ispirato al celebre romanzo di Michael Ende. Il film è il sequel de “La storia infinita 2” (1990) e il terzo ed ultimo capitolo della saga, che ha avuto inizio con “La storia infinita” (1984).

Il film racconta le nuove avventure di Bastiano Baldassarre Bucci, un bambino appassionato di storie fantastiche, che si ritrova a viaggiare tra il mondo reale e il regno di Fantàsia, minacciato da una forza distruttrice chiamata Nulla. Bastiano deve salvare il regno e i suoi abitanti, aiutato da alcuni personaggi del libro, come Atreiu, l’Infanta Imperatrice e Falkor il drago. Nel frattempo, deve affrontare anche i problemi della sua vita quotidiana, come la sua nuova famiglia, i bulli della scuola e il rapporto con il padre.

Il film ha avuto un cast diverso rispetto ai precedenti, con Jason James Richter nel ruolo di Bastiano, Melody Kay in quello di Nicole, la sua sorellastra, e Jack Black in quello di Slip, il capo dei bulli. Tra i personaggi di Fantàsia, sono tornati l’Infanta Imperatrice (interpretata da Julie Cox), Urgl e Engywook (interpretati da Moya Brady e Tony Robinson), mentre sono stati introdotti nuovi personaggi, come il cavaliere Nimbly (interpretato da Frederick Warder) e il gigante Rockbiter (interpretato da Gordon Robertson).

https://youtu.be/wNm3vXQmzLY

Il film ha avuto una sceneggiatura originale, che non si è basata sulla trama del romanzo di Ende, ma ha ripreso solo alcuni elementi e personaggi. Ende, infatti, non aveva apprezzato le trasposizioni cinematografiche delle sue opere e aveva rifiutato di cedere i diritti per il terzo film. Il film ha quindi avuto una maggiore libertà creativa, ma anche una minore fedeltà al testo originale.

Il film ha avuto un’accoglienza piuttosto negativa da parte della critica e del pubblico, che lo hanno giudicato inferiore ai precedenti, sia per la qualità della sceneggiatura, sia per quella degli effetti speciali. Il film ha incassato solo 5 milioni di dollari a fronte di un budget di 17 milioni, diventando un flop commerciale. Il film ha anche ricevuto diverse nomination ai Razzie Awards, i premi per i peggiori film dell’anno, tra cui peggior film, peggior attore protagonista e peggior attore non protagonista.

Nonostante il fallimento, il film ha comunque lasciato un segno nella cultura popolare, diventando un cult movie per gli appassionati del genere fantasy e per i nostalgici degli anni ’90.  A trent’anni dalla sua uscita, il film “La storia infinita 3” resta un film controverso, che divide le opinioni tra chi lo considera un capolavoro e chi lo considera un disastro. Ma forse, proprio come il libro che lo ha ispirato, è un film che non ha fine, perché continua a vivere nella fantasia di chi lo guarda.

Fantàsia Festival 2023. Il Festival internazionale della Fantasia dedicato a Michael Ende

Immergiti nel magico Fantàsia Festival! Preparati per tre serate indimenticabili nel cuore del Parco Sforza Cesarini di Genzano, che ospita la seconda edizione del Festival internazionale della Fantasia. Vivi un’esperienza straordinaria dedicata allo scrittore Michael Ende e ai temi della creatività e della fantasia.

Dopo il successo della prima edizione, torna il Festival della Fantasia dal 25 al 27 agosto 2023 a Genzano di Roma, luogo in cui l’autore ha vissuto per ben 17 anni e ha scritto due delle sue opere più celebri, Momo e La Storia Infinita.Il festival, essendo un omaggio multidisciplinare a un artista poliedrico e intellettuale, si propone come centro di riferimento per il mondo fantastico in tutte le sue forme artistiche. Il luogo ideale per ospitare questo festival è stato individuato nel romantico Parco Sforza Cesarini, risalente al XVIII secolo. Questo luogo coniuga perfettamente la valorizzazione dell’arte e della storia del territorio con il mondo della fantasia.

Il Festival unisce il mondo della letteratura, del cinema (con l’anteprima nazionale di Le Avventure di Jim Bottone), della musica, dell’arte di strada e della scrittura per bambini. Durante queste tre giornate magiche, gli ospiti avranno l’opportunità di immergersi in un universo fantastico, riflettere e sperimentare emozioni legate all’immaginazione e alla sensibilità umana. Anche per questa edizione, il festival ha scelto un tema tratto dal libro Momo, in occasione del 50º anniversario dalla sua pubblicazione: “Non si può mai pensare alla strada tutta in una volta, tutta intera, capisci? Si deve soltanto pensare al prossimo passo, al prossimo respiro”.

I principali partner istituzionali del festival, ideato e organizzato dal Comune di Genzano di Roma, sono il Comune Tedesco di Garmisch-Partenkirchen, la Città di Roma Capitale e la Regione Lazio. L’evento promette un’esperienza affascinante e fantastica con l’esibizione di artisti di diverse discipline.

Il Parco Sforza Cesarini, allestito come un mondo immaginario, offre un’esperienza unica ad adulti e bambini. Durante il festival, ci saranno “angoli” tematici in cui sarà possibile incontrare artisti di strada, cosplayer, musicisti, ascoltare e vedere kamishibai, oltre ad ammirare pittori e scultori. Saranno presenti anche angoli dedicati al cibo di strada, dove potrai gustare vini e diverse prelibatezze culinarie.

Programma

Venerdì 25 agosto

h 18.00: Introduzione istituzionale, con i partner coinvolti, presentazione del Festival e del tema scelto, apertura dei lavori laboratoriali.

h 19.00: Rassegna di cortometraggi a tema fantastico, il “Fantàsia Shorts 2023”, presentata da Mario Cirillo e Maurizio Di Rienzo

h. 21.00: Spettacolo di arte di strada dal titolo Il Circo Patafisico.

Sabato 26 agosto

h 16.30: Incontro per bambini e ragazzi: letture animate tratte da Momo con accompagnamento musicale, interpretate dall’attrice Valentina Carnelutti, in compagnia degli artisti di strada.

h 18.30: Conferenza: Le declinazioni del Fantastico. Con Roman Hocke, Wulf Dorn, Charlotte Roth,Walter Fochesato, Saverio Simonelli.

h 19.30: Concerto dal titolo Non solo Fantàsia, con Roberto Gori e i migliori artisti del Regno di Fantàsia. Brani dal musical La Storia Infinita, dall’album Momo di Angelo Branduardi e pezzi inediti dalla raccolta di Lieder di Michael Ende .

h 21.00: Proiezione sotto le stelle del film di animazione Momo con le musiche di Gianna Nannini presentato dal regista Enzo D’Alò.

Domenica 27 agosto 2023

h 10.00: Laboratorio teatrale aperto a cura del laboratorio teatrale inclusivo Piero Gabrielli. L’esperienza del Teatro di Roma per coinvolgere ragazzi con e senza disabilità in un percorso a partire dai testi di Gianni Rodari e Michael Ende.

h 16.30: Spettacolo teatrale frutto del laboratorio teatrale inclusivo Piero Gabrielli.

h 18.00: L’attualità di Ende: Momo, il tempo, le stelle, e la filosofia. Dialogo tra Saverio Simonelli,Giulia Briziarelli e Mattia Signorini.

h 21.00: Premiazione dei cortometraggi vincitori del “Fantàsia Shorts 2023”, consegna dei premi da parte del presidente della giuria Maurizo Di Rienzo.

h 21.30: Concerto suggestivo sotto le stelle, “Carmina Burana” di Carl Orff .

Per info: comune.genzanodiroma.roma.it/fantasia-festival-2023-ii-edizione.

I dieci Film Fantasy più amati di sempre

I film fantasy sono un genere cinematografico che si basa sull’immaginazione e sull’uso di elementi soprannaturali e magici. Essi spesso includono creature fantastiche, mondi immaginari e poteri magici, e possono essere ambientati in epoche passate o in futuri immaginari. Questi film hanno riscosso un grande successo in tutto il mondo e hanno generato franchise di successo. Il genere fantasy ha un vasto pubblico e si è evoluto nel corso degli anni, incorporando elementi di azione, avventura e commedia.

In particolare, i film di sword and sorcery sono un sottogenere dei film fantasy che si concentra sulle avventure di eroi dotati di armi come spade e magie, che combattono contro forze malvagie e creature fantastiche. Questi film spesso includono elementi di azione, avventura e combattimenti. Questi film spesso presentano un eroe principale che affronta una serie di ostacoli e sfide per salvare il proprio mondo o il proprio popolo dalle minacce malvagie. Il genere sword and sorcery ha una lunga tradizione nella letteratura fantasy e nei fumetti, e ha guadagnato una grande popolarità anche al cinema e nella cultura popolare.

Excalibur (1981) di John Boorman

Excalibur è un film del 1981 diretto da John Boorman che narra la leggenda di Re Artù e della Tavola Rotonda partendo dall’infanzia dell’eroe fino alla sua morte concentrandosi sulla sua ascesa al potere, la sua relazione con Lancinotto e la sua lotta per mantenere il regno unito contro i suoi nemici. Il film è stato scritto e diretto da John Boorman e presenta un cast di attori di fama internazionale tra cui Nigel Terry, Helen Mirren, Nicholas Clay, Cherie Lunghi, Gabriel Byrne e Liam Neeson. Excalibur ha ricevuto recensioni positive per la sua rappresentazione visivamente impressionante della leggenda di Artù e per la sua interpretazione romantica della storia. Il film ha vinto numerosi premi tra cui il premio per il miglior trucco al Festival di Cannes. E’ considerato un classico del genere fantasy e uno dei film più rappresentativi della rivisitazione della leggenda di re Artù.

Conan il barbaro (1982) di John Milius

In un’imprecisata epoca preistorica, un giovane è alla ricerca dell’assassino dei propri genitori. Lo riconosce nel potente capo di una setta che tiene soggiogati gli individui grazie a un filtro misterioso. “Conan il barbaro” è un film fantasy del 1982 diretto da John Milius e interpretato da Arnold Schwarzenegger. Il film è basato sul personaggio creato da Robert E. Howard negli anni ’30. La storia segue Conan, un guerriero barbaro, mentre cerca vendetta contro il signore della guerra che ha ucciso la sua famiglia e la sua tribù. Lungo la strada, affronta vari mostri e nemici, portando infine a uno scontro finale con il signore della guerra. Il film è stato un successo al botteghino e ha lanciato la carriera cinematografica di Arnold Schwarzenegger.

La storia infinita (1984) di Wolfgang Petersen

Il film fantastico che ha fatto sognare intere generazioni Tratto dal best seller di Michael Ende, la storia del piccolo Bastian che, dopo la morte della mamma, non va a scuola e preferisce leggere libri fantastici «Sei uno sciocco, e non sai un bel niente di Phantàsia. È il mondo della fantasia umana: ogni suo elemento, ogni sua creatura scaturisce dai sogni e dalle speranze dell’umanità. E quindi Phantàsia non può avere confini. – Perché Phantàsia muore? – Perché la gente ha rinunciato a sperare, e dimentica i propri sogni: così il Nulla dilaga.» Il piccolo Bastian entra in possesso di un magico libro che lo porta in una strana terra dove l’immaginazione regna sovrana. Per salvare Fantasia e i suoi abitanti dovrà sfidare addirittura il Nulla. Ad aiutarlo il prode Atreyu ed il simpatico drago d’argento volante.

Ladyhawke (1985) di Richard Donner

Ladyhawke è un film del 1985 diretto da Richard Donner. Nel cast figurano Rutger Hauer, Michelle Pfeiffer e Matthew Broderick. Chi non ha visto questo film, girato in parte in Abruzzo a Rocca Calascio presso Santo Stefano di Sessanio, prima che fosse ulteriormente diroccata da un terremoto, può benissimo andarsi a vergognare in un angolo. Rutger Hauer è il prototipo del guerriero coatto dentro, Matthew Broderick è il miglior borseggiatore medievale che si sia mai visto in un film, Michelle Pfeiffer è… mamma mia, cosa è! La storia è perfetta, come un racconto su di un medioevo di magia…

Legend (1985) di Ridley Scott

Legend è un film del 1985 di genere Avventura/Fantastico, diretto da Ridley Scott, con Tom Cruise, Mia Sara, Tim Curry, David Bennent, Alice Playten, Billy Barty. Al di là di Tom Cruise, praticamente un bimbo, in un ruolo che gli calza assai, gli effetti speciali e la trama sono notevoli: Ridley Scott ci sapeva fare. La storia è anche qui abbastanza favoleggiante, ma gli occhioni si spalancano volentieri di fronte alle fate bizzose, ai folletti imberbi ed agli gnomi casinari. Il cattivo è il miglior attore che abbia calcato il fantasy, irriconoscibile per il truke totale cui è stato sottoposto: Tim Curry

Highlander – L’ultimo immortale (1986) di Russell Mulcahy

Secondo una leggenda, il guerriero Connor fa parte di un gruppo di persone che sfidano il tempo, gli “immortali”. Highlander è un film del 1986 diretto da Russell Mulcahy.  Nonostante il basso incasso ottenuto negli Stati Uniti, la pellicola è diventata un’ opera di culto della cinematografia mondiale, con quattro seguiti, una serie televisiva e una serie a cartoni animati. Merito principalmente dei due protagonisti, Christopher Lambert (Connor Mecleod ) e Sean Connery (Juan Sánchez Villa-Lobos Ramírez), a cui si aggiunge un cattivissimo Clancy Brown ( Victor Kruger / Kurgan).

La storia fantastica – The princess bride (1987) di Rob Reiner

 “La storia fantastica” (titolo originale ‘The Princess Bride’), capolavoro del 1987, diretto da Rob Reiner, è tratto dal romanzo “La principessa sposa” di William Goldman del 1973, adattato per il cinema dall’autore stesso. Candidato ai Premi Oscar 1988 per la miglior canzone con Storybook Love di Willy DeVille, nel 2016 venne scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso negli Stati Uniti.

Willow (1988) di Ron Howard

Willow è uno straordinario film fantasy icona degli anni ’80 ideato da George Lucas e diretto da un giovanissimo Ron Howard, sulla sceneggiatura di Bob Dolman. La regina Bavmorda sarà sconfitta ad opera di un’infante, la neonatata Elora Danan, destinata a regnare a posto della Strega sul Regno dei  Daikini. Così recita un’antica profezia che la strega Bavmorda cerca di eludere inviando i suoi temibili messi, tra cui la stessa figlia Sorsha e il generale Kael  in cerca dalla bambina. 

L’armata delle tenebre (1992) di Sam Raimi

Stravagante e avventuroso horror con cui Sam Raimi conclude la celebre trilogia cult de “La casa”. Catapultato nel Medioevo, Ash (Bruce Campbell) sopravvive alla cattura dei terribili cavalieri di Lord Arthur, ma perde un braccio che sostituisce con una protesi meccanica su cui applica una motosega. L’unico modo per ritornare al presente e’ ritrovare il Necromicon, il leggendario Libro Tibetano dei Morti, e recitare una formula magica, ma per una parola sbagliata Ash resuscita un esercito di raccapriccianti scheletri e dovra’ anche affrontare il doppio malvagio di se stesso.

Dragonheart (1996) di Rob Cohen

Intorno all’anno 1000 il cavaliere Bower (Dennis Quaid) diventa il miglior amico di uno degli ultimi draghi rimasti sulla terra prima dell’estinzione e insieme combatteranno contro il malvagio tiranno Einon.  Dragonheart è un film del 1996 di genere Fantastico/Azione/Avventura, diretto da Rob Cohen: una favola magica ed eroica con Dennis Quaid, David Thewlis, Pete Postlehwaite, Julie Christie e Dina Meyer per un’avventura epica, emozionante e divertente.

Fiabe e favole: come distinguerle e perché è importante

Le fiabe e le favole sono due generi letterari molto antichi e diffusi, che hanno affascinato e divertito generazioni di lettori di ogni età. Tuttavia, non sempre si ha chiara la differenza tra questi due tipi di narrazione, che spesso vengono confusi o usati come sinonimi. In realtà, esistono delle caratteristiche distintive che permettono di riconoscere e classificare correttamente fiabe e favole, e di apprezzare meglio il loro valore culturale e formativo.

Cos’è una fiaba?

La fiaba è una forma di racconto popolare, che ha origine dalla tradizione orale e che si è poi consolidata nella letteratura scritta. La parola fiaba deriva dal latino fabula, che significa “favola”, ma anche “storia” o “racconto”. La fiaba ha una struttura semplice e lineare, con una trama breve e una conclusione positiva. Le storie narrate sono ambientate in un mondo fantastico, dove si mescolano elementi reali e magici, come fate, streghe, draghi, oggetti incantati, ecc. I personaggi principali sono spesso umani, che devono affrontare delle prove o dei pericoli per raggiungere la loro felicità. Essi sono caratterizzati da pochi tratti psicologici, e rappresentano dei modelli ideali o degli stereotipi, come il principe azzurro, la principessa, l’orfano, la matrigna, il cacciatore, ecc. La fiaba ha una funzione educativa e simbolica, in quanto trasmette dei valori morali e delle verità universali, attraverso l’uso di metafore e allegorie. La fiaba si rivolge principalmente ai bambini, ma può essere apprezzata anche dagli adulti, in quanto offre una chiave di lettura della realtà e delle sue contraddizioni.

Fra i più celebri autori di fiabe, possiamo citare Charles Perrault, che nel XVII secolo raccolse e rielaborò le fiabe popolari francesi, come Cenerentola, Il gatto con gli stivali, La bella addormentata nel bosco, ecc. I fratelli Grimm, che nel XIX secolo fecero lo stesso con le fiabe tedesche, come Biancaneve, Hänsel e Gretel, Cappuccetto Rosso, ecc. Giuseppe Pitrè, che nel XIX secolo fu il maggior studioso e divulgatore delle fiabe siciliane, come La gatta cenerentola, Il re porco, La bella e la bestia, ecc. Hans Christian Andersen, che nel XIX secolo scrisse delle fiabe originali, ispirate alla sua vita e alla sua sensibilità, come La sirenetta, Il brutto anatroccolo, La regina delle nevi, ecc. Aleksandr Nikolaevič Afanas’ev, che nel XIX secolo compilò la più grande raccolta di fiabe russe, come Vasilisa la bella, Il pesciolino d’oro, Il gallo d’oro, ecc.

Cos’è una favola?

La favola è un altro genere letterario molto antico e popolare, che deriva anch’esso dal latino fabula, ma che ha un significato diverso da quello di fiaba. La favola è una forma di racconto breve e inventato, che ha lo scopo di illustrare una verità morale o un insegnamento di vita. La favola si basa su una situazione realistica, che può essere tratta dall’esperienza quotidiana o dalla storia. I personaggi principali sono spesso animali, che parlano e si comportano come gli esseri umani, e che simboleggiano dei vizi o delle virtù, come l’astuzia, la forza, la pigrizia, la generosità, ecc. La favola si conclude con una morale, che esplicita il messaggio che l’autore vuole trasmettere al lettore. La favola ha una funzione didattica e critica, in quanto mette in evidenza i difetti e le contraddizioni della società e dell’individuo, e propone dei modelli di comportamento positivi o negativi. La favola si rivolge a un pubblico eterogeneo, che può essere composto da bambini o da adulti, in quanto offre una riflessione sulle questioni etiche e sociali.

Fra i più famosi autori di favole, possiamo ricordare Esopo, che nel VI secolo a.C. fu il primo a scrivere delle favole in greco, come La volpe e l’uva, La lepre e la tartaruga, Il lupo e l’agnello, ecc. Fedro, che nel I secolo d.C. tradusse e adattò le favole di Esopo in latino, aggiungendo anche delle sue, come Il leone e il topo, Il corvo e la volpe, La rana e il bue, ecc. Jean de La Fontaine, che nel XVII secolo riprese le favole di Esopo e di Fedro, e le arricchì con la sua ironia e il suo stile elegante, come La cicala e la formica, Il leone e il moscerino, La lepre e la tortora, ecc. John Gay, che nel XVIII secolo scrisse delle favole originali in versi, con una forte satira sociale e politica, come Il topo di città e il topo di campagna, Il leone e il pastore, Il corvo e il pavone, ecc. Giovanni Meli, che nel XVIII secolo fu il maggior poeta siciliano, e che compose delle favole in dialetto, con una vena umoristica e popolare, come Lu cani e lu lupu, Lu cavaddu e lu surci, Lu leuni e lu cigniali, ecc. Rudyard Kipling, che nel XIX secolo scrisse delle favole ambientate nell’India coloniale, con una grande fantasia e una profonda conoscenza della natura, come Il libro della giungla, Il gatto che andava da solo, Come nacque l’alfabeto, ecc.

Come distinguerle e perché è importante

Come si può notare, fiabe e favole hanno delle caratteristiche ben distinte, che le rendono facilmente riconoscibili e classificabili. Tuttavia, ci sono dei casi in cui la distinzione tra questi due generi può essere meno netta, e può creare delle ambiguità o delle eccezioni. Ad esempio, la storia di Amore e Psiche, narrata da Apuleio nel II secolo d.C. nel suo romanzo Le metamorfosi, viene spesso definita come una favola, tanto che lo stesso autore la chiama “favola milesia”. In realtà, si tratta di una fiaba, in quanto presenta degli elementi tipici di questo genere, come la presenza di incantesimi, di storie d’amore, di divinità, di prove da superare, e di un lieto fine. Inoltre, non ha una morale esplicita, ma una funzione simbolica e allegorica, che richiede una lettura più profonda e interpretativa. Allo stesso modo, la storia dei Musicanti di Brema, raccolta dai fratelli Grimm nel XIX secolo, sebbene sia catalogata come una fiaba, sembra appartenere alla categoria delle favole, in quanto presenta degli animali protagonisti, che interagiscono in un contesto realistico e che rappresentano delle qualità umane, come la solidarietà, la furbizia, la libertà, ecc. Inoltre, ha una morale implicita, che suggerisce al lettore di non arrendersi di fronte alle difficoltà e di cercare sempre una soluzione creativa.

Questi esempi mostrano come non sempre sia facile o possibile distinguere tra fiabe e favole, e come a volte ci siano delle sovrapposizioni o delle contaminazioni tra questi due generi. Tuttavia, ciò non significa che fiabe e favole siano simili o equivalenti, ma che richiedono una maggiore attenzione e una maggiore sensibilità da parte del lettore, che deve saper cogliere le sfumature e le differenze che li caratterizzano. Saper riconoscere e classificare correttamente fiabe e favole è importante, non solo per una questione di ordine o di precisione, ma soprattutto per una questione di gusto e di comprensione